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Hatake Rufy

Episodi visti: 63/63 --- Voto 6
"Hello Spank!" è un'anime prodotto nel 1981 dall'omonimo manga creato da Shunichi Yukimuro e Shizue Takanashi. L'anime è arrivato in Italia grazie alla Mediaset l'anno successivo, rubando il cuore di tutti proprio come la sigla italiana cantata da Cristina D'Avena, "Spank, tenero rubacuori", nome usato per una decina di anni prima di ripristinare il vecchio titolo e la vecchia sigla. Veniamo dunque alla trama:

Aika è una ragazza di Tokyo che si trasferisce in un paesino di mare dove purtroppo viene a mancare la sua cagnetta in seguito ad un incidente. Un vecchio del paese le affida un buffo cucciolone di nome Spank, bianco con le orecchie a punta nere. Inizialmente Aika si presenta dubbiosa e severa nel tenere un cane troppo goffo ma pian piano ci si affeziona molto e faranno presto amicizia.
L'anime ha una durata di 63 episodi, quindi ne molto lunga ne molto corta, ma purtroppo non sono tutti rose e fiori, infatti inizialmente l'anime è molto interessante e rilassante da vedere, ma col passare degli episodi diventa sempre più monotono e ripetitivo. A rendere il tutto più simpatico e lineare è Spank, grazie alle sue vicende a cui andrà incontro con i suoi amici; i suoi movimenti, i suoi modi di fare e agire, rubano letteralmente i cuori di tutti e ci si affeziona al personaggio molto in fretta. Si può dire che questo aspetto fa un po' addolcire la cattiva opinione che avevo di tutte quelle puntate monotone.

La grafica è il punto debole dell'anime, con delle animazioni accettabili (in base ai vecchi anni '80), ma molto meno i disegni che, a parte Spank, sono davvero scarsi. Il comparto sonoro è nella norma, con una buona sigla italiana ed un buon doppiaggio.
Infine consiglio la visione di questa serie a chi cerca u po' di relax, ma anche alle giovani mamme o papà di far intrattenere i più piccoli con questi pezzi di storia.


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doctor Octopus

Episodi visti: 63/63 --- Voto 8
Questo è un anime anni '80 idolatratato da tanti bambini che, a dire il vero, tanto ridere non faceva.
La storia di Aika, lasciata alla tutela dello zio pittore perché la madre è una creatrice di cappelli che vive a Parigi, sa di tristezza, soprattutto perché, inizialmente, alla ragazzina muore persino il primo cane che aveva. Un amico, Rei, le regala Spank, un cane simpatico, un po' bambino e un po' sognatore, ma dietro ai guaiti di Spank c'è la malinconia.
Belle sono le gag del cane con la domestica, azzeccati il gatto Torakichi, i cagnetti Barone e Fan Fan e, sopratutto la "Micia". La versione italiana batte molto, forse troppo, sulla parlantina infantile di Spank, tanto che le due doppiatrici del cane, Liù Bosisio e Isa di Marzio, spingono un po' troppo con il loro "spank-linguaggio", che pare scippato a quello dello Sbirulino di Sandra Mondaini. Comunque, reputo "Hello Spank!" un simpatico anime, ancora oggi replicato nelle reti Mediaset (prima su Italia Uno, ora su Boing), che si merita un bell'otto.


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demone dell'oscurità

Episodi visti: 63/63 --- Voto 9
Protagonista assoluta di questa serie animata è l'illusione. E' illusione pensare che un cane possa parlare, camminare su due zampe come un essere umano, amare come il medesimo e addirittura essere innamorato perdutamente di una gatta. E' illusione che una ragazza, spinta da interessi adolescenziali che dovrebbero farla vivere come una studentessa qualsiasi, venga a conoscenza di segreti che le cambieranno in negativo la vita.
Eppure, tutto questo accade nella trama. Ma io parlo di un altro tipo di illusione, comunque. L'illusione rientra nei sentimenti di un essere umano quando si fida, ama ciecamente qualcuno, oppure quando crede in miracoli impossibili da compiersi, così come anche quando spera in un futuro migliore nonostante tante vicissitudini si presentino fin da subito.

L'illusione la vediamo anche figurata attraverso le fattezze di un cane, che per sua fortuna smette lui per primo d'illudersi e di avere la prima certezza della sua vita: avere una padroncina che gli vuole bene come un figlio. E questo sappiamo benissimo che accade nella maggior parte di coloro che hanno i cani, ma qui la storia di un animale s'incontra con la storia, pure essa travagliata, di una persona. E da qui nasce il fulcro della serie: nonostante la vita il più delle volte riservi diverse illusioni e delusioni che possono provenire da qualsiasi parte, alla fine un amico o una spalla su cui piangere e ripartire per la vita la si trova sempre, perché siamo esseri umani fatti comunque per ricominciare sempre daccapo, per trovare nuove motivazioni, per trovare la forza di non arrendersi anche davanti alle fantasiosità dei disegni in cui il destino si diverte a farci cadere.

Da sottolineare una grande Liù Bosisio su Spank, capace di dare quel tocco di suoni che in pochi sarebbero riusciti a inserire in questa edizione italiana, molti anni prima di doppiare Marge Simpson, e qualche anno dopo avere doppiato i due film in cui magistralmente interpreta la signora Pina Fantozzi. Lei dimostra una poliedricità enorme, tuttora riconosciuta, e grazie al suo apporto artistico ha consentito alla serie di avere al suo interno quel pizzico di drammaticità che, forse, altre voci non sarebbero riuscite ad esaltare così nei versi di un cane antropomorfo, come è stato nel caso di quest'opera.
E poi sappiamo tutti benissimo che i migliori comici sono quelli che riescono innanzitutto a farci piangere e riflettere.

Hello Spank! è un anime consigliatissimo.
Peccato per i disegni; qualche tocco in più sui chara, e parleremmo di un quasi capolavoro. Il doppiaggio italiano ha tappato parecchie falle dell'originale, secondo me.

simona

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simona

Episodi visti: 63/63 --- Voto 8
Chi non ricorda Spank! Questa serie mi ha accompagnata durante i pomeriggi della mia infanzia e ricordo che nella storia, che scorreva in modo lineare e dinamico, non si perdeva mai la sensazione che l'autrice raccontava riguardo alla vita quotidiana della protagonista e Spank.
Nella serie si evidenziavano gag veramente divertenti, scene emozionanti e commoventi. Non mancavano però anche momenti drammatici e dolorosi.
Hello Spank è una storia che con la sua allegria e la sua dolcezza, a mio parere, deve essere vista da tutti gli amanti dello shojo di qualità che cercano una storia vera e intensa.


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Aduskiev

Episodi visti: 63/63 --- Voto 10
Un vento tiepido di nostalgia e malinconia mi avvolge ripensando a questo anime. Nella mia mente un flashback degli anni ’80, una sera sotto le feste di natale, con me sul divano a guardare Hello Spank, nella stanza illuminata da una lucina. Scusate se sono diventato sentimentale ma questo titolo sta alla mia infanzia come l’acqua al mare. Crescendo, Spank è stato per me un punto fermo di riferimento. I miei Harddisk si chiamano tuttora Spank, Aika e Torakiki. Ed ogni tanto, dopo più di vent’anni, riesco ancora a trovare qualcosa da accomunare a questo simpatico cane.
Tutto ebbe inizio nel 1978, quando Shun'ichi Yukimuro e Shizue Takanashi crearono la serie del cane più dolce mai esistito, serializzandolo su Nakayoshi. Nel 1981 l’anime e l’anno successivo, mentre io venivo al mondo, Spank arrivava in Italia.
Aiko (Aika in Italia) si trasferisce dallo zio in una località marittima dopo la partenza della madre per l’Europa e la misteriosa scomparsa in mare del padre. Una tragedia però attende subito Aika, che durante un incidente perde l’amata cagnolina Papi. Sarà il vecchio nonno Jeff a spingerla ad adottare Spank, un cagnolino dall’età indefinibile, che si dimostrerà subito un ciclone. Aika è molto riluttante all’inizio ma ben presto stringerà un profondo legame con lui, creando così momenti di vera magia melanconica.
I personaggi principali su cui ruota la serie sono in tutto cinque. Oltre ad Aika e Spank, va citato l’intramontabile Torakiki, gatto con cravatta rossa e inconfondibile accento tedesco, che ricorda da vicino la parlata di Strurmtruppen, l’ormai mitico fumetto di Bonvi sulla sgangherata truppa della Wehrmacht. I due animali saranno , oltre che grandi amici, rivali per l’amore di Micia, la gattina snob e altolocata, come la sua padroncina Serina, amica di Aika. Il quadretto è completo e da questo denominatore scaturiscono le gag più divertenti ed esilaranti (spesso anche assurde).
C’è un approfondimento che merita di essere condotto su Spank e la sua psicologia. Spank è un cane che si comporta come un bambino. Mangia a tavola, si veste, si lava, gioca, parla. Nella versione originale però la voce di Spank e la sua cadenza erano adulte. Sarà Liù Bosisio a reinventare questo simpatico cagnolino, donandogli una voce infantile ed una parlata oltre che fanciullesca simpaticissima. Il modo di parlare dello Spank italiano è infatti unico. Tantissimi saranno i suoi tormentoni a partire dagli appellativi che riserva ad Aiko “iaia” e “bimba”, soprattutto quando piange disperato o cerca di elemosinare qualcosa, o anche la sua inconfondibile risata, imitata in molti frangenti. Oltre che l’accento di Spank, che assieme a quello di Torakiki diventano il marchio di fabbrica dell’anime nel nostro paese, anche il suo modo di interagire col mondo viene in parte riadattato. Dolce, affettuoso ed infantile, Spank sa dimostrarsi anche forte e premuroso nei confronti della sua padroncina Aika.
Non va dimenticato però che l’intera trama ha un filo drammatico che la regge, così che tra una gag e una battuta spesso emerge quel lato malinconico dell’eterna attesa di Aika per il suo papà. Gli eventi si evolveranno rapidamente sul finire della serie, regalandoci , a mio avviso, uno dei finali più toccanti, sinceri e romantici che un’anime abbia mai comunicato.
Recentemente si sente poco parlare di questo buffo cagnolino. Ormai i bambini non sanno neppure chi sia e sinceramente credo che anche molti adolescenti ignorino la sua esistenza. Eppure Spank è un’anime che, per chi ama soprattutto il doppiaggio italiano, merita di essere visto. Merita anche una particolare citazione alla sigla, allegra e scanzonata con un velo di malinconia, preannuncia gli stati d’animo che l’opera saprà donarci.
Il disegno è molto particolare. Tecnicamente avanzato per il 1981, ricorda molto da vicino nelle fisionomie le produzioni di Hideo Azuma, sue contemporanee. A queste però oppone una vivida delicatezza nel tratto ed un colore acquerellato, molto fine e sfumato, che sa creare ombre e luci come raramente se ne vedranno negli anni 80.
Insomma, un anime che merita di essere visto e che riserva nel mio cuore di adulto, un frammento di fanciullezza ed un’indelebile istantanea dei momenti più spensierati della mia infanzia, quando il mondo aveva ancora il colore dei pennarelli ed il muro di Berlino separava due universi sulla stessa terra. Dieci.

Utente3743

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Utente3743

Episodi visti: 63/63 --- Voto 8
Ohayu Supanku è un anime dolcissimo che ricordo sempre con grande affetto. Certo, oggi è stato pubblicizzato in svariati modi, utilizzato per segnare una marca di vestiti, ma Spank non è quel mostriciattolo vestito che si vede sulle maglie, Spank era un cane curioso e giocherellone, che ti tirava sempre qualche sorriso. Il doppiaggio italiano era superbo e il suo sorriso a forma di cuore era strambo da vedere. Il rapporto tra Aiko e il cane è un esempio di come l'animale sia davvero un inseparabile amico dell'uomo (ma non ti farà mai tutto quello che facevo Spank...) e si comporta come un umano. Mangia a tavola (con le posate), si pettina, usa il telefono, una versione provocatoria che i giapponesi hanno utilizzato per dissacrare il comportamento umano.
In Italia la serie animata fu mandata in onda per la prima volta su Italia 1 nel 1982. La versione cartacea, invece, arrivò inizialmente sulle pagine del Corriere dei Piccoli in maniera parziale con tavole ribaltate e ricolorate, per poi essere pubblicata in versione integrale e ufficiale dalla Play Press Publishing nel 2002. Nel 2004 è stato ripubblicato in 2 maxi volumi (contenenti, rispettivamene, 3 e 4 Tankōbon).
Il doppiaggio di Spank, poi, desta tenerezza; la doppiatrice ha improvvisato il timbro elementare da bambino, ed espressioni come "bimba" o "Iaia" per richiamare la padrona sono di un ingenuità palesemente umana.
E' un anime degli anni '80 veramente bellissimo e dovrebbe essere ripetuto spesso, cosa che ormai capita di rado.


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Angelus

Episodi visti: 0/63 --- Voto 10
Chi non conosce Hello Spank! Bisogna avere avuto un'infanzia tristissima per non averlo visto :D
Che dire, geniale. Le gags tra Torakiki e Spank sono tra le cose più divertenti di sempre, grazie anche al magnifico doppiaggio italiano. Un anime divertente ma allo stesso tempo drammatico quando lo deve essere. Dispiace solo che difficilmente la new generation riuscirà a vedere questo capolavoro, visto che ormai vanno di moda altri anime. Ma se riuscite a procurarvelo, vi consiglio davvero di vederlo, non ve ne pentirete.