La leggenda di Arslan
La leggenda di Arslan è una mini saga composta da 2 mini film di un'oretta ciascuno più 4 OAV, 2 coppie, da mezz'oretta ciascuno. Mini saga perché quest'anime è tratto da una serie di light novel giapponesi attualmente composta da 13 volumi che effettivamente costituiscono una saga.
L'ambientazione è più che altro medievale, con un appena accennato spruzzo di magia che risulta quasi inesistente, cosa che non è certo un male per differenziare questo lavoro dagli altri anime in cui i poteri magici fanno da padrone e la magia sembra onnipotente. Con il proseguire della narrazione, soprattutto negli OAV, l'ambientazione assume sempre più una connotazione di tipo persiano.
La trama vede principalmente una guerra con invasioni e tradimenti, esili e promesse di riscatto, ambizione e principi perduti che bramano vendetta. Il tutto dal punto di vista del giovane principe ereditario Arslan che, persa la guerra, riesce a fuggire, e con l'aiuto di pochi ma validi alleati mira a riconquistare il proprio regno. La vicenda tratta di guerre e alleanze, ed è ricca di personaggi interessanti, in particolare i personaggi principali che accompagneranno Arslan.
Si fa notare il carattere di derivazione letteraria dell'opera rispetto a situazioni e storie più tipiche e ricorrenti in lavori di animazione.
I personaggi sono ben caratterizzati soprattutto nei primi 2 episodi. Si fa notare, tra i valorosi cavalieri, il capriccioso poeta errante Guibu, che grazie a un meraviglioso doppiaggio parla sempre con favella poetica e si fa particolarmente apprezzare.
Si nota tuttavia una certa differenza tra i primi 2 film e gli OAV: i film sono una realizzazione eccellente, i disegni sono a mio avviso veramente belli e particolareggiati, alcuni paesaggi sembrano dei quadri, pertanto l'aspetto grafico è ottimo. I colori non sono particolarmente vivaci e questo può essere dovuto sia all'età dell'opera sia a una scelta stilistica, che a mio avviso non è certo un difetto di questo lavoro. Quello che può essere visto come punto debole sono i tratti troppo femminili di alcuni personaggi, primo fra tutti Arslan.
Negli OAV si perde l'aspetto più artistico dei disegni, che risultano meno particolareggiati, mentre negli ultimi 2 la tecnica cambia significativamente. I colori si fanno decisamente più vivaci com'è solito in animazioni più recenti, a dispetto però della ricchezza grafica, tant'è che si vanno quasi completamente a perdere i particolari.
Anche l'aspetto musicale soffre di questo divario tra film e OAV: nei primi le musiche sono veramente molto belle e coinvolgenti, mentre negli ultimi non si fanno notare.
Nei film inoltre il doppiaggio è eccezionale, mentre nei primi 2 OAV è un po' meno curato.
Gli ultimi 2 OAV purtroppo non sono stati doppiati quindi si trovano soltanto in lingua inglese (potete immaginare la qualità del doppiaggio) e/o sottotitolati in italiano.
Nel complesso La leggenda di Arslan è un'opera matura, dotata di un certo spessore, che merita senz'altro di essere seguita.
Nota personale: non sono famoso per essere un amante della lettura, ma dopo avere visto quest'anime sto pensando di comprarmi i romanzi da cui è stato tratto.
L'ambientazione è più che altro medievale, con un appena accennato spruzzo di magia che risulta quasi inesistente, cosa che non è certo un male per differenziare questo lavoro dagli altri anime in cui i poteri magici fanno da padrone e la magia sembra onnipotente. Con il proseguire della narrazione, soprattutto negli OAV, l'ambientazione assume sempre più una connotazione di tipo persiano.
La trama vede principalmente una guerra con invasioni e tradimenti, esili e promesse di riscatto, ambizione e principi perduti che bramano vendetta. Il tutto dal punto di vista del giovane principe ereditario Arslan che, persa la guerra, riesce a fuggire, e con l'aiuto di pochi ma validi alleati mira a riconquistare il proprio regno. La vicenda tratta di guerre e alleanze, ed è ricca di personaggi interessanti, in particolare i personaggi principali che accompagneranno Arslan.
Si fa notare il carattere di derivazione letteraria dell'opera rispetto a situazioni e storie più tipiche e ricorrenti in lavori di animazione.
I personaggi sono ben caratterizzati soprattutto nei primi 2 episodi. Si fa notare, tra i valorosi cavalieri, il capriccioso poeta errante Guibu, che grazie a un meraviglioso doppiaggio parla sempre con favella poetica e si fa particolarmente apprezzare.
Si nota tuttavia una certa differenza tra i primi 2 film e gli OAV: i film sono una realizzazione eccellente, i disegni sono a mio avviso veramente belli e particolareggiati, alcuni paesaggi sembrano dei quadri, pertanto l'aspetto grafico è ottimo. I colori non sono particolarmente vivaci e questo può essere dovuto sia all'età dell'opera sia a una scelta stilistica, che a mio avviso non è certo un difetto di questo lavoro. Quello che può essere visto come punto debole sono i tratti troppo femminili di alcuni personaggi, primo fra tutti Arslan.
Negli OAV si perde l'aspetto più artistico dei disegni, che risultano meno particolareggiati, mentre negli ultimi 2 la tecnica cambia significativamente. I colori si fanno decisamente più vivaci com'è solito in animazioni più recenti, a dispetto però della ricchezza grafica, tant'è che si vanno quasi completamente a perdere i particolari.
Anche l'aspetto musicale soffre di questo divario tra film e OAV: nei primi le musiche sono veramente molto belle e coinvolgenti, mentre negli ultimi non si fanno notare.
Nei film inoltre il doppiaggio è eccezionale, mentre nei primi 2 OAV è un po' meno curato.
Gli ultimi 2 OAV purtroppo non sono stati doppiati quindi si trovano soltanto in lingua inglese (potete immaginare la qualità del doppiaggio) e/o sottotitolati in italiano.
Nel complesso La leggenda di Arslan è un'opera matura, dotata di un certo spessore, che merita senz'altro di essere seguita.
Nota personale: non sono famoso per essere un amante della lettura, ma dopo avere visto quest'anime sto pensando di comprarmi i romanzi da cui è stato tratto.
Una serie davvero bella, specie i primi due film: l'origine shojo si vede dalle fattezze femminee dei protagonisti, e dai loro rapporti equivoci. Nonostante questo però la trama ha un che di affascinante e coinvolgente, e mi rammarica molto non averne mai potuto vedere la fine. I due film infatti non sono autoconclusivi e la storia prosegue con una serie di Ova di qualità inferiore, di cui però sono stati importati e tradotti solo i primi... peccato.
