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Caneparo

Episodi visti: 47/47 --- Voto 8
"Daltanious", il robot del futuro (mirai robo darutaniasu) è un anime che si inserisce nella serie dei robotici ideati dalla Toei Agency e prodotti da Nippon Sunrise nella seconda metà degli anni ‘70, trasmessi prima su TV Asahi e poi su Tokyo Channel 12, diretto per la prima parte da Tadao Nagahama, e per la seconda da Katsutoshi Sasaki.

Rispetto ai predecessori "Combattler V", "Vultus V" e "General Daimos", si distingue per un clima più disteso, ma nasconde nella seconda parte delle tematiche sci-fi piuttosto innovative nel genere. Come appena accennato il cartone si divide in due parti/stagioni. La prima comprende episodi autoconclusivi che si focalizzano, a rotazione, su ogni personaggio della combriccola dei protagonisti. La seconda presenta una trama lineare in cui si descrive la storia vera e propria della stirpe del protagonista. Kento ricalca il classico protagonista degli anime robotici anni ‘70, un Koji Kabuto di origine aliena, un simpaticone, ma anche eroico e giusto. Sempre in sintonia con il suo partner Dani alla guida di Daltanious.

Per tutto l’anime si respira un senso di spensieratezza e fiducia nel futuro nonostante il clima cupo dovuto all’invasione aliena. Pur essendo un anime di poche pretese, prodotto col fine di far vendere giocattoli, si avvale di una seconda parte ricca di colpi di scena e di personaggi carismatici e di grande spessore. I disegni e le animazioni sono nella norma delle animazioni a basso budget del periodo, comunque accettabili. La colonna sonora è godibile e la sigla italiana è un cult rimasto nei cuori della generazione cresciuta negli anni '80. La versione italiana è accettabile con le solite licenze nell’adattamento che, però, non snaturano il senso della narrazione. Il doppiaggio è ottimo con degli interpreti come Massimo Rossi e Romano Malaspina, quest’ultimo nell’inedita veste dell’antagonista.

In conclusione consiglio a tutti la visione di questo anime. Ho 42 anni e ho visto "Daltanious" con i miei figli di 2 e 5 anni. Loro lo anno amato e io non mi sono annoiato affatto. Un vero evergreen adatto a tutte le età.


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kaio1982

Episodi visti: 47/47 --- Voto 7
Daltanious appartiene al secondo (migliore) filone dei superobot, che come grande innovazione mecha, vede un aumento esponenziale di altezza, (56 metri) ma soprattutto l'avvento dei superobot composti da più mecha che unendosi vanno a formare il gigantesco Daltanious. Queste innovazioni apportate al genere hanno donato nuova linfa vitale per la realizzazione, a partire dal 1978, di altri ottimi superobot, con caratteristiche e mecha sempre più numerosi e diversificati. Daltanious, però, ha i palesi difetti, sia del genere che del periodo. Infatti la storia è la solita guerra tra la terra e gli alieni che in quest'anime risultano estremamente banali ed anacronistici. Inoltre ogni episodio è autoconclusivo, con le solite battaglie prevedibili e dei personaggi comici ma decisamente retro. A risollevare quello che altrimenti sarebbe un banale anime robotico interviene una retrospettiva nascosta sul capo mascherato degli invasori, davvero ben congegnata, e un finale tutto sommato interessante. La grafica è parecchio antiquata sotto ogni punto di vista e l'unica caratteristica estetica degna di nota è l'aspetto innovativo (per il periodo) di Daltanious che ha dato una rinfrescata, in quel periodo, ad un genere che ne aveva un grande bisogno. In definitiva si può considerare Daltanious un classico dei superobot di seconda generazione.


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demone dell'oscurità

Episodi visti: 47/47 --- Voto 10
Questo è un anime di spessore, nonostante il robotico contorno di cui è composto. Ma il robotico inteso qui è davvero messo in disparte, in quanto il robotico in questione è simbolo di sopravvivenza, di speranza e di voglia di ritornare a quei giorni che sono stati cancellati da un'inutile guerra.
Dicevo che i robot mai come in questo cartone sono poco protagonisti. A dire il vero Daltanious è un robot importante come pilastro dei mecha anni '70, ma bisogna ricordare anche il motivo per cui tale trama è stata sviluppata. Ritroviamo temi importanti come la carità, la povertà, la guerra che lascia segni indelebili come gli sciacalli, la fame, le famiglie sopravvissute, che ritenevano più giusto morire che sopravvivere a tale disastro. Per non parlare delle razze sopravvissute e di chi doveva comandare incontrastato il mondo per sete di potere assoluto.

E quest'ultimo è forse il secondo tema dell'anime, meno importante del precedente solo perché forma la trama che noi vediamo in tv, visto che il significato dell'opera, come detto prima, è ben altro. All'interno di essa riscopriamo valori sani come l'amicizia e la voglia di non sentirsi mai soli, laddove le lotte di classe vengono abbattute da segreti nascosti, principi in realtà poveri e senza potere, ma dotati di un gran cuore che scalda l'umanità sopravvissuta a un Giappone devastato ormai da tutto.
Da tenere presente che la cicatrice di Hiroshima, creato quest'anime, era ancora fresca, visto che erano passati poco più di una trentina d'anni dal disastro, quindi anche la visione dell'autore dell'opera ha sempre quel contorno di crudezza percettibile pienamente in ogni episodio.

L'amicizia unisce, unisce spiriti diversi come il Daltanious, un "arlecchino robotico" dove tanti poteri prendono forma in uno solo partendo dal robot Antares.
Anche il tema degli orfani viene affrontato vivamente dall'autore. Quegli orfani che vogliono reagire al disagio e aiutano spesso i protagonisti anche in situazioni difficili, laddove i nemici sono l'esatto contrario, perché non hanno anima o coscienza a cui rispondere. Evidentemente l'autore riteneva che anche i trascorsi balistici del Giappone, sia attivi che passivi, avessero questo spirito, senza alcuna pietà, e di qui si fa strada il termine "clone", che verrà ripreso in futuro in molte serie e in molti film di fantascienza, quasi sempre con queste motivazioni.

L'autore a mio avviso in quest'opera ci vuole mettere al corrente di una realtà importante: l'uomo può continuare a vivere con dignità e rispetto verso i suoi simili solo se allontanerà la sete di potere che può accecare addirittura l'intera umanità. Pertanto prima deve venire l'umanità, ma dentro il cuore di ognuno, e poi un potere conforme alla propria persona. Ma deve essere il potere di dare la vita, e non di volere sempre la pelle dell'altro per la propria sopravvivenza, altrimenti non sarebbe prossima tanto l'estinzione dell'uomo, quanto l'estinzione della dignità dell'uomo, che lo ha sempre distinto rispetto alle altre specie proprio per la qualità di essere un "animale pensante".

jix 73

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jix 73

Episodi visti: 47/47 --- Voto 8
Per l'epoca fu un vero e proprio successo e, a dir il vero, lo meritava tutto: drammatico, divertente coinvolgente e mai banale!
Le conseguenza che una guerra porta, poverta' e morte, erano addolcite da sketch mai fuori luogo.
Uno dei primi a parlare di clonazione!
La sigla italiana, se pur non eccelsa, ogni qual volta la si ascoltava era contagiosa e la si cantava a squarciagola come se noi stessi fossimo parte integrante del cartone animato.
Splendido il motivo in giapponese che accompagnava sempre il momento della trasformazione o l'assemblamento delle tre unita' che diventavano poi Daltanious.
p.s.
Conservo ancora gelosamente le parti componibili di allora e devo dire che Beralios e' qualcosa di formidabile.
un cartone animato stupendo sotto tutti i punti di vista!

simona

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simona

Episodi visti: 47/47 --- Voto 9
Un altro cult dell'animazione giapponese entrato nel cuore di molti fan è senz'altro questa serie! Ricordo che Daltanious mi affascinava sempre da bambina e i tre meche che lo formavano erano una cosa strepitosa.
A differenza di altre serie spesso ripetitive, questa metteva in risalto tante singolarità e avventure alternate tra drammaticià e umorismo che poche serie del suo genere sono riuscite a fare. Una particolarità molto positiva è, secondo me, che man mano che si andava avanti con la serie, c'erano dei personaggi sempre nuovi e emozioni ricche e interessanti che l'hanno resa molto innovativa. Bellissimo il mitico leone Beralius!

gattorandagio

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gattorandagio

Episodi visti: 47/47 --- Voto 10
Ho 33 anni e devo dire che a distanza di qualche anno, Daltanious riesce ancora a farmi rivivere emozioni bellissime. Di cartoni robotici ne ho visti a migliaia, ma Daltanious lo metto proprio in cima alla lista, dopo Goldrake pero'! Comunque, e' proprio un peccato che oggi non riescano piu' a fare dei cartoni cosi' belli. Ho un figlio di 9 anni e tante volte gli faccio vedere questi piccoli capolavori e sapete una cosa? Gli piacciono piu' di questi cartoni moderni! E si... buon sangue non mente! ciao!

P.S. non c'e' in Italia un museo fatto apposta per questi fantastici robot? Se no e' davvero un peccato!

hibiki

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hibiki

Episodi visti: 47/47 --- Voto 8
Antares (pilotato dal Principe Kento), Gunper (pilotato da Danji) e Beralios (leone robot dotato di volontà propria) sono i tre mecha che formano Daltanious, uno dei robot che negli anni '80 invasero l'Italia. Buono il disegno, un po' meno la trama, la prima metà della serie si trascina secondo lo schema classico dell'epoca, senza nessun avanzamento nella storia, con il robot nemico della situazione che attacca e puntualmente viene sconfitto (anche in Daltanious come in molte altre serie non si capisce perchè i cattivi attacchino mandando sempre un robot per volta quando hanno a disposizione un intero esercito); dopo questa prima metà della serie, che focalizza l'attenzione sui protagonisti e sull'amicizia che lega il gruppo di orfani, la storia inizia a svilupparsi con l'arrivo di nuovi personaggi (come la "Tigre Dello Spazio" e la Principessa Floridia) ed una serie di rivelazioni sulla storia di Elios e il padre di Kento, diventando piu' interessante e passando dai livelli scanzonati della prima parte a quelli piu' drammatici che caratterizzano la seconda meta' del cartone. Il mio giudizio su questa serie è molto buono anche se devo dire che rivedendolo dopo qualche anno ha perso parte del suo fascino.
L'edizione DVD è abbastanza buona ed il lavoro di restauro audio/video è stato ottimo. E' una serie che chi, come me, si è lasciato ammaliare da questo genere di cartoni non puo' assolutamente perdersi, un classico.

giovanni mura

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giovanni mura

Episodi visti: 47/47 --- Voto 10
Daltanious e' un anime piacevole a guardarsi, in alcuni episodi anche commovente, specie nella puntata ove si parla della compagna del leone meccanico Beralios. In tale episodio durante il lungo assemblaggio del robot la musica non e' trascinante come in altre puntate, ma e' malinconica e coinvolgente ed anche in un'altra puntata avviene la stessa cosa. La serie e' stupenda, perche' parla di nemici redenti (Kloppen) e di clonazione, ha anche momenti ironici gradevoli, la colonna sonora e le sigle giapponesi sono stupende.

Rafghost2

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Rafghost2

Episodi visti: 47/47 --- Voto 7
Un vecchio anime che ha fatto la storia dei robot quasi quanto mazinga. Ormai lo si puo definire un classico dello stile techno-anime in cui gli alieni attaccano non la terra ma il giappone e rigorosamente uno alla volta. Il disegno va archiviato la trama non esiste ma non lo si puo biasimare, si porta sulle spalle i suoi annetti.

seb

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seb

Episodi visti: 46/47 --- Voto 8
"Per Daltanious...bim, bum, bam l'è giu!"
Haaa...quanti ricordi, quando le sigle delle serie animate diventavano parte inscindibile del cartone stesso!
Daltaniuos è un anime godibilissimo, con un'animazione di rispetto ed una grafica tutt'altro che disprezzabile. Certo, la trama non sfugge a quelle ingenuità tipiche del genere Robottoni e la trasformazione del grande robot è fantasionsa ed inverosimile come poche altre.
Tuttavia....sotto un aspetto quasi "leggero", ironico e divertente nei suoi personaggi caratterizzati in modo magistrale (anche i cattivi, per una volta, non sono fatti con la vanga), Daltaniuos cela qualcosa di assai più profondo.
La terra è pressochè devastata ed occupata dagli spaziali e il procurarsi da mangiare può diventare a volte più importante che sconfiggere il mostro guerriero di turno.
e poi, c'è la questione genetica: Hormen, l'imperatore malvagio, sotto un costume orrendo nasconde in realtà un essere umano, mosso da passioni come tutti noi ma, in realtà, è un "biodroide" frutto di una manipolazione genetica (e già qui, per una serie che vanta un quarto di secolo sulle spalle, mi sembra un argomento decisamente originale), un clone dell'imperatore "buono" (di cui il protagonista Kento è diretto discendente ed erede) , uguale a tanti altri incluso il suo principale generale KLoppen, creati per scopi spesso innominabili ed è la sete di vendetta a muoverlo, assai più che la brama di potere.
Sarà questo dubbio ad accompagnare Kento per buona parte della serie: clone od originale? E, quando arriverà la vittoria finale, questa sarà comunque amara.
Ed è la frase finale di Kento ad elevare Daltanious decuìisamente al di sopra della media delle serie coeve:
"Hormen: eri un malvagio, un assassino....ma i veri colpevoli furono coloro che ti crearono!"

Zooropa

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Zooropa

Episodi visti: 47/47 --- Voto 7
Altro robottone della Golden Age del genere ovvero il decennio a cavallo tra i '70 e gli '80. In effetti non aveva particolari novità rispetto a tutti gli altri, ma si lasciava guardare con piacere. La trama, pur partendo da assunti assolutamente tragici era spesso sdrammatizzata da momenti comici o almeno "leggeri"...il resto è tutto come al solito...Terra in pericolo perché arriva il mostro dei cattivi, gli eroi pilotano il grande robot combinabile Daltanious che sta 1/4 d'ora a montarsi e a fare gesti solenni tipici dei samurai prima di iniziare il combattimento, l'eroe sembra che perda ma alla fine con l'arma finale (ricordate che Daltanious, tutto disintegra quando gli girano le...Lame Boomerang!) salva la giornata....