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Atenaide

Episodi visti: 16/16 --- Voto 7,5
Il professore Ren Narita viene da una famiglia di sportivi, ma non è portato per lo sport, così aiuta i talenti a nascere. È un inventore sopra le righe che crea non solo protesi per atleti paraolimpici, ma che allo stesso tempo ha la volontà di “aprire la porta del loro potenziale”, agendo come "mental coach". Nel suo laboratorio cerca talenti da ri-lanciare, dopo una tragica battuta d’arresto o da motivare se la loro menomazione è chiaramente riconosciuta dagli stessi, ma manca loro la volontà di mettersi ancora di più alla prova.

L’assistente del professore è Ball-e alias Tama, un robotino tondo che critica, commenta con cui il professore ha un sacco di divertentissimi botta-risposta. La palla ha un'intelligenza raffinata e ha la battuta sempre pronta, quasi come un umano. Critica spesso il suo padrone ma lo aiuta nell'allenare gli atleti. È stupenda l’animazione degli occhi di Tama così come la sua timidezza quando è assediata da adulti o bambini curiosi del suo funzionamento (e il professore mica la salva!).

L’anime è breve e diviso in archi narrativi, ciascuno con un protagonista differente, all’inizio poco motivato, poi immediatamente motivato, infine motivatissimo. Questo schema risulta alla fine ripetitivo e tedioso e, inoltre, la brevità degli episodi non permette di esplorare il tema della disabilità nello sport in modo più approfondito.

Merito di quest’anime, però, è aver portato alla ribalta personaggi la cui disabilità è evidente. C’è l’atleta di basket in carrozzina, la ragazza cieca che gioca a goalball, il ragazzo con la protesi ad una gamba che si applica nel santo in salto e infine il giovane atleta che pratica il nuoto paraolimpico. Sono ispirati ad atleti veri, le cui esperienze sono raccontate brevemente alla fine di ogni arco narrativo.

Nel ristretto campo sportivo, restano di loro le motivazioni che li spingono a superare i loro blocchi mentali per “aprire le porte del loro potenziale”, poco, ma non troppo, considerando lo scopo di quest’anime.

C’è inoltre la possibilità di venire a scoprire sport poco conosciuti, ma il cui valore fa molto pensare. Quest’anime apre una finestra sul tema degli sport paraolimpici, sulle fatiche di quegli atleti le cui capacità e le cui vittorie non sono affatto minori rispetto quelle degli atleti normodotati e i cui regolamenti delle discipline sono specifici e per nulla scontati.

Il chara design non è memorabile, ma il superdeformed delle situazioni comiche è divertente. L’ambientazione è carina da vedere.

Concludendo: la potenzialità di questo anime è innegabile, per i suoi contenuti e per il tema che affronta, ma la brevità degli episodi, unita agli archi narrativi brevi anch’essi e ripetitivi nelle dinamiche e un chara design trascurabile, penalizzano questo prodotto.