logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 0
Swordman

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5,5
A giusto un anno di distanza da “Cinderella Nine”, anche se, con le stagioni che si accavallano, i due titoli parevano quasi contemporanei, i palinsesti anime nipponici hanno proposto una nuova storia dedicata al baseball femminile, “TamaYomi”, vetrina ora non per un gioco da cellulari ma per l’omonimo manga seinen di Mountain Pukichi.
Il titolo dell’opera ne racchiude l’essenza stessa: Tama sarebbe Tamaki Yamazaki (ricevitrice), solida giocatrice dei tempi delle scuole medie e amica d’infanzia di Yomi Takeda (lanciatrice), che invece alle medie non era riuscita a esprimersi per vari motivi. Per caso le due amiche si incontrano alle superiori e riformano la loro batteria (coppia fissa lanciatore-ricevitore) nella squadra del liceo, che però è tutta da ricostruire.

Come si può intuire dalle premesse, in “TamaYomi” la carineria viene in seconda battuta rispetto ad altro, per cui le ragazze protagoniste non fanno cose carine, ma si allenano e riallenano in pozze di sudore, fango e magari anche sangue. Ne segue poi una buona dose di agonismo nelle partite con avversarie a volte toste e magari anche un po’ infami.
Comunque sia, non siamo di certo davanti alla versione in gonnella di Shingo Tamai e dei relativi superboys (il genere altrimenti sarebbe stato horror...), perché nella squadra qualcuno che sdrammatizza quando serve c’è sempre. Qui questo ruolo è affidato alle gemelline Yoshino e Ibuki, le prime due compagne che Tama e Yomi riescono a “reclutare”, che ricoprono anche il ruolo delle principianti che giocano da poco insieme alla svampita “oujou-sama” Shiragiku.
Poiché è sul gioco che ci si concentra maggiormente, ecco che nella serie abbonda assai l’uso del gergo tecnico del baseball con molti termini, magari comuni per lo spettatore nipponico ma meno per noi altri, da ricercare nel significato dopo o durante la visione.

Ci sono delle cose che non vanno in “TamaYomi” che, a mio avviso, stanno in buona parte nel comparto grafico, in generale sotto la media della scena attuale e anche disastroso in alcuni frangenti, con una computer grafica di bassa lega ad aggravare. Aggiungerei poi che i colori mi sono sembrati spesso spenti (o comunque poco brillanti) e che le ragazze non sono carine. Logico, in ottica realistica, il non trovarsi davanti giocatrici con fisici da top model (almeno una però c’è), ma un pochino di fanservice non avrebbe guastato.
Si fa fatica poi a entrare in empatia con i personaggi, specialmente nella prima parte della serie, dove la concentrazione di allenamenti e tecnicismi è più alta. Si sale però di tono quando si passa al torneo interscolastico, dove la neonata squadra di Tama e Yomi finisce per affrontare una specie di Real Madrid della categoria, un po’ come accede in “Slam Dunk” col Sannoh, se vogliamo. Pure qui comunque non è che le due protagoniste brillino, per contro emergono gli assi della squadra avversaria.
Non pervenuto direi il comparto musicale a eccezione della opening.

Mettendo a confronto “TamaYomi” con “Cinderella Nine”, per il sottoscritto vince sicuramente il secondo. “TamaYomi” non è malvagio e un po’ esce sulla distanza, ma il non buon comparto grafico e il “difetto di simpatia” gli fanno perdere punti. Piacerà di più magari a chi preferisce un approccio più realistico e i tecnicismi sportivi.


 1
alex di gemini

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6,5
Per me l’unico anime dedicato al baseball è “Tommy la stella dei Giants”, ma ho deciso di provare con “Tamayomi”, incuriosito dalla formula femminile e dalla brevità di appena dodici episodi, che punta sul realismo. Il risultato è stato un insieme di torti che alla fine hanno portato a una ragione. Vediamo perché.

In primo luogo la storia si rivela un po' scontata, con il piccolo campione ai tempi delle medie inferiori che, giunto alle superiori, preferirebbe cambiare sport, ma, per l’incontro con un amico, cambia idea e diventa la colonna di una squadra di scarsoni pieni di entusiasmo. Ma poi tanto scarsi non lo sono, visto che bene o male tutte le ragazze hanno esperienza di baseball. Pur avendo appena dieci membri, ben poco per uno sport dove si gioca in nove, la squadra riesce a nascere e comincia ad affrontare squadre avversarie ben più rodate, nel cammino che le porterà alle competizioni nazionali. Riuscirà una squadra priva di super lanci e forte solo di tecnica ed entusiasmo, oltre che a una giovane manager allenatrice, a raggiungere le nazionali?

Dopotutto, se la palla è rotonda nel calcio, perché non dovrebbe esserlo nel baseball? La grafica è mediocre, le sigle simpatiche ma nulla più, la regia buona ma non troppo. L’idea di mettere in scena il baseball femminile non è male e le giocatrici sono descritte come delle sedicenni tutto sommato reali e non kawaii. Anche le numerose spiegazioni sul baseball e il suo funzionamento non sono male, ma rischiano di annoiare un po'. Il tono, poi, almeno nella prima metà della serie si rivela un po' basso, ma, nella seconda, con l’inizio del torneo, migliorerà. Ma il più grave dazio è dato dalla formula di dodici episodi, che non consente al genere sportivo di portare alla luce qualcosa di veramente ben riuscito e interessante.

Certo, con tutti i suoi limiti “Tamayomi” merita una sufficienza, ma, in definitiva, pur riconoscendo il merito di aver superato molti problemi e molte cose troppo scontate, alla fine, più di un sei e mezzo non posso dare.


 1
deltale99

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6,5
Ho iniziato a guardare "Tamayomi" perché mi piace il genere sportivo: la trama è la solita solo al femminile, un lanciatore stanco di non essere preso sul serio alle medie, arrivato alle superiori, vuole smettere con il baseball, ma l'incontro con il suo amico d'infanzia lo fa ritornare sui suoi passi, con l'obbiettivo di arrivare ai nazionali; ovviamente dovranno rifondare un nuovo club.

Niente di eclatante, se in più ci aggiungiamo che il comparto tecnico all'inizio è veramente di basso livello (non che dopo diventi incredibile), unito a delle OST mediocri con una CGI scadente, rende l'anime un ripiego se non si ha altro da vedere; nonostante tutto l'ho guardato ogni settimana senza saltare neanche un giorno, perché riesce nel suo intento di intrattenere. È piuttosto mediocre, soprattutto all'inizio, ma i personaggi caratterizzati e distinti bene, uniti a qualche scena comica, rendono la visione piuttosto scorrevole. Le prime partite della serie non sono rese bene, e in alcuni punti non ho capito cosa succedeva, tuttavia le partite del torneo sono migliori; un dettaglio che ho particolarmente apprezzato sono le abilità delle giocatrici, non tizie prese a caso che come per magia in tre mesi diventato abilissime, tali da far impallidire giocatori professionisti: almeno sette di loro hanno già esperienza pregressa, e delle due principianti una ha giocato in modo amatoriale ed è appassionata di baseball - unito al fatto che giocheranno come esterne (i ruoli più semplici), rende le vittorie contro altre squadre anche molto forti piuttosto credibili.

In sostanza, non un capolavoro ma neanche una totale schifezza: se volete guardarvi uno sportivo tanto per e non siete dei maniaci della grafica, va più che bene, altrimenti evitatelo.
Voto: 6,5


 2
maxcristal1990

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
In questa scuola, dove il club di baseball è stato sciolto, Yomi Takeda, studentessa del primo anno, decide insieme a una sua amica di infanzia appena ritrovata di rifondare il team. Nonostante tutte le incertezze delle giocatrici, alla fine riescono a ripartire con il numero minimo di giocatori, così potendo iscrivere la squadra al campionato.

Ci sono lati negativi e positivi da elencare su questo anime. Inizialmente si perde un po' nell'arruolamento dei giocatori ed esce un po' dallo schema sportivo. Una volta reclutate tutte le giocatrici, comincia con delle partite amichevoli non tanto qualitative e non troppo godibili. Si riprende negli ultimi episodi, mostrando animazioni sulle partite di campionato molto più gradevoli con dettagli molto più curati. Le animazioni iniziali non erano granché, comunque le giocatrici sono tutte differenti e ben distinte, ognuna con una personalità quasi sempre ben definita. I momenti dove non si parla di sport sono passabili e non sono tralasciati.

Se uscirà una seconda stagione, credo di guardarla, visto il netto miglioramento progressivo. Ho notato qualche difetto nella corsa delle giocatrici, ma niente di che. Le animazioni sono medie, le musiche niente di particolare, ho notato, e i dialoghi scorrevoli e semplici.
Nel complesso, né da buttare né un capolavoro.