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micheles

Episodi visti: 32/36 --- Voto 7
Seconda serie di Milly, tratta dal manga "Lady" di Yoko Hanabusa. Va detto subito che, a differenza della prima serie, qui il legame con il manga è praticamente inesistente: le avventure di Milly descritte nella serie TV si possono pensare come appartenenti a un mondo parallelo, perché nel manga Milly a quell'età si trova in Giappone e non in Inghilterra e non le succede assolutamente nulla di quanto descritto nell'anime. Questo non è un difetto di per sé, tuttavia le scelte fatte nell'anime non sono necessariamente condivisibili. Nel manga, dopo aver narrato l'infanzia di Milly, in maniera che più o meno coincide con quanto visto nella prima serie TV, si decide di narrarne l'adolescenza: quindi si dà spazio a tematiche più adulte e sentimentali. Nell'anime invece si sceglie di mantenere un target infantile e quindi, anche se la serie presenta una Milly più grande, attorno ai 10 anni, certe tematiche rimangono del tutto tabù. Per esempio la storia tra Sara, la sorella maggiore di Milly, e il bell'Arthur, rimane confinata al rango di "amicizia", anche se è evidente che tra i due c'è molto di più. Non viene portata avanti neppure la storia di Edward, chiaramente innamorato di Milly, perché lei è troppo giovane per rendersene conto.

Non potendo trattare tematiche sentimentali, l'anime continua da un lato a trattare di cattiverie femminili, dall'altro dedica ampio spazio all'equitazione, visto che Milly deve vincere il torneo equestre della scuola per provare di essere una vera "Lady" (e anche per salvare il padre dalla bancarotta). Però la tematica dei maltrattamenti viene trattata in maniera molto più leggera che nella prima serie e la mancanza della cattivissima baronessa Maudlyn si sente; per fortuna nel finale viene fatta tornare la figlia della baronessa, Mary, a portare un po' di sana cattiveria impenitente. Le antagoniste che appaiono nella prima parte della serie sono invece "poco serie", nel senso che dopo poco si ravvedono e diventano amiche di Milly. Va però assegnato un punto di originalità a Sophie, perché è la prima volta che ho visto affidare il ruolo di perfida antagonista a una ragazzina di sei-sette anni, ben più giovane della protagonista. Va anche assegnato un punto alla seconda antagonista, Vivian, semplicemente per motivi estetici.
La trama di questa seconda serie non è particolarmente indovinata, e la sua visione sarebbe una punizione ideale per chi si lamenta del buonismo negli anime; tuttavia visto il target di destinazione la sufficienza la merita. Il voto finale va però alzato per l'eccezionale chara design dei personaggi femminili, che continua a essere al livello elevatissimo della prima serie. Ottimi sono anche i colori e l'ambientazione.