logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 1
Spellmaster

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Attenzione: la recensione contiene spoiler

L'anime degli X-Men riprende l'omonimo gruppo di supereroi americani Marvel e ci mostra una delle loro avventure, in particolare lo scontro contro gli U-Men, che ha luogo un anno dopo la morte di Jean Grey.

Sono abbastanza sicuro che si tratti di una saga creata ad hoc per questa serie animata, ma in fondo che importa? Se le discrepanze nella storia e nella caratterizzazione dei personaggi rispetto alla loro controparte cartacea avessero comunque portato ad una storia interessante, emozionante, matura, o per lo meno non banale, saremmo stati tutti contenti.

Ecco invece che ci ritroviamo con dodici episodi noiosi, in cui i protagonisti non sono che l'ombra sbiadita di Ciclope e compagni. Sì, perché dal punto di vista della caratterizzazione e dell'approfondimento psicologico siamo a livelli davvero penosi. Posso ben capire che dodici episodi siano pochi, però non è ammissibile che, una volta terminata la serie, ci si renda conto di non conoscerne i protagonisti. Chi sono? Cosa li spinge a fare quello che fanno? Cosa pensano? L'unico che viene analizzato un po' di più è Ciclope in virtù del senso di colpa che prova per la morte della sua amata, ma anche qui non si esce dagli stereotipi. Per quanto riguarda gli altri, poi, meglio non parlarne. Bestia e Tempesta si limitano a fare le comparse, Wolverine spara frasi cretine da bulletto, ed Emma Frost è sciatta. Non voglio dire che siano tutti fuori personaggio, poiché ritengo che sia doveroso distinguere l'anime dal fumetto, ma il problema è che qui di "personaggi" non ce n'è. Non hanno personalità.

I cattivi, poi, sono tutti degli idioti. Ma dico io, se vuoi sfruttare un mutante super potente per conquistare il mondo, perché portarlo alla pazzia per farglielo distruggere? Su cosa vorresti regnare, dopo? Sui sassi?

Gli scontri, invece, non erano malaccio. A volte si notava la tendenza degli X-Men a non fare niente mentre uno di loro veniva malmenato dal farabutto di turno, ma a parte questo sono stati realizzati abbastanza bene, con delle animazioni niente male.

Sul lato tecnico, nessuna lamentela. Il character design mi è piaciuto (tranne Logan), i toni piuttosto scuri, le animazioni, e anche le musiche non mi sono dispiaciute.
La trama, invece, l'ho trovata noiosa e senza colpi di scena rilevanti, e la cosa che mi ha innervosito di più è stato il ruolo di Jean da Deus Ex Machina. Ma che noia! Proprio non sapevano inventarsi nulla di meno banale? Lei che dal mondo dei morti infonde coraggio ai poveri X-Men, non ho parole.

Per tirare le somme, X-Men è una serie che mi ha deluso, tanto ineccepibile dal punto di vista grafico quanto insufficiente per trama e personaggi; e, secondo me, sono proprio questi ultimi a determinare se un prodotto è buono o meno. Insomma, sebbene sia tentato dal dare meno di 6, assegno la sufficienza in virtù della realizzazione tecnica.
Non mi sento di consigliarlo ai fan degli X-Men poiché si troverebbero di fronte a dei personaggi snaturati, di più, "svuotati". Per quanto riguarda gli altri, le animazioni sono belle ma non c'è molto altro, fossi in voi passerei oltre.


 4
GianniGreed

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Dopo aver visto l’anime di Iron Man e poi quello su Wolverine (anche se non mi hanno propriamente entusiasmato) ho deciso di proseguire con la terza serie del progetto Superhero Anime Partners, questa volta dedicata agli X-Men.

Di X-Men versione fumetto, io non so nulla, non ho mai letto un albo a fumetti, ma conosco solo le cose più importanti, come ad esempio le saghe principali e le battaglie contro i nemici più importanti, dunque giudico l’anime solo per quel che ho visto senza poter fare paragoni con le storie originali.

L’anime si apre con gli X-Men impegnati a combattere Jean Grey trasformata in Fenice Nera (una delle parti più importanti della storia a quel che so); dopo questa introduzione si passa già ad “un anno dopo”, l’istituto Xavier è stato chiuso e gli X-Men si sono sciolti, ognuno è per i fatti suoi, e Cyclops ancora non si dà pace per la morte di Jean.
Quando il Professor X scopre un’anomalia che gli impedisce di rilevare i mutanti con Cerebro, decide di richiamare Wolverine, Storm, Beast e Cyclops e di mandarli a investigare nella zona da cui tale anomalia ha origine, ovvero a Tohoku, in Giappone. Dopo alcune vicende, al gruppo si uniscono la studentessa giapponese Hisako Ichiki e la telepate Emma Frost. Il gruppo inizia l’indagine e ovviamente le cose si complicano.

Non so se la trama che viene raccontata nell’anime sia originale o adattata dal fumetto, ma è stata abbastanza convincente, ho trovato l’anime piacevole da guardare. I dodici episodi di cui è composto sono passati velocemente. La storia si svolge linearmente e in modo scorrevole, con pochi colpi di scena ma ben dosati, fino ad arrivare a un finale abbastanza apocalittico, che seppur molto telefonato chiude bene la serie.

Gli X-Men visti dai giapponesi sono ben resi, non conoscendo le varie versioni in cui sono stati rappresentati nel fumetto (se non le più classiche) mi sono sembrati tutti ben disegnati. In particolare ho apprezzato il design di Wolverine, qui reso più simile a quello più classico e selvaggio, rispetto al belloccio dell’anime a lui dedicato. Una cosa che invece non mi è piaciuta è il chara design dei personaggi femminili, perché tutte le ragazze sono disegnate con un seno enorme, Emma Frost in particolare è una latteria ambulante.

Le musiche sono abbastanza discrete, sono molto simili per stile a quelle ascoltate nelle due serie precedenti (immagino i compositori siano gli stessi), buoni i brani strumentali di apertura e chiusura, inoltre in un episodio, durante un combattimento di Wolverine, viene usato in sottofondo il brano che era l’ending della serie a lui dedicata.

Il doppiaggio originale è molto buono, l’unica pecca è sempre la pronuncia dei termini inglesi, e per tutta la serie Wolverine viene chiamato Urubarin, Cyclops diventa Sulaicopps e il suo vero nome, Scott, viene pronunciato Scotto…

Non mancano neanche le citazioni alle serie precedenti, infatti, quando Wolverine compare all’inizio dell’anime, si trova in aeroporto, intenzionato ad andare a Madripoor, l’isola in cui si svolge tutta la seconda parte della serie su di lui, e nel finale tra i vari supereroi che fanno un cameo, insieme a Deadpool e Captain Britain compare anche Iron Man.

In conclusione, tra le tre serie prodotte, questa dedicata agli X-Men è secondo me quella riuscita meglio.
Da guardare se siete fan di Logan e soci, e anche se non lo siete, è perfettamente comprensibile a tutti, e magari fa venire voglia di scoprire di più dell’universo fumettistico dedicato a questi personaggi. Io ce l’ho sempre avuta, e dunque un prodotto che coniuga abbastanza bene due realtà simili ma distanti, non posso che apprezzarlo.


 3
elianthos80

Episodi visti: 2/12 --- Voto 7
Tra gli anime della stagione primaverile X-Men è la serie di supereroi 'seria' 100%, cui fa da contraltare Tiger&Bunny, meno 'seria' (o seriosa, a seconda dei punti di vista) e con una certa satira di fondo.
Entrambe hanno un look ESTREMAMENTE 'figoso' e offrono diversi elementi che dovrebbero soddisfare gli appassionati del genere. Ma andiamo con ordine.
La serie degli X-Men è stata commissionata direttamente dalla Marvel (per chi ha seguito le due predenti commissioni Marvel alla Madhouse: esultate, o popolo, questa di gran lunga è la migliore del lotto dopo due sole puntate).

La serie, in 12 puntate, prende le mosse dalla morte di Jean Grey/Phoenix, a seguito della quale la squadra del professor Xavier e il suo istituto per mutanti ha cessato ufficialmente le attività. Ad un anno di distanza Ciclope ancora angsta figosamente e lungochiomatamente sul luogo del decesso, quando Bestia, un Wolverine muy testosteronico e una gnocchissima Tempesta vanno a recuperarlo per una nuova missione che li porta in Giappone: devono far luce sulla cessazione di segnali telepatici in una certa regione del Paese, legata a quella che si rivela essere una serie di rapimenti di giovani mutanti nipponici a scopo di sfruttarne gli organi, da parte di un'organizzazione di scienziati folli, gli U-Men.
Tra i rapiti la figlia mutante di amici di Xavier, Hisako, che a giudicare dalle sigle di apertura e chiusura dovrebbe far parte del cast principale nelle puntate successive. Dalla fine della seconda puntata entra nel cast anche Emma Frost.

Non ho familiarità con gli X-Men al di là dei film, della serie animata statunitense degli anni '90 e di qualche lettura sporadica, ma per ora sono molto soddisfatta di questa serie made in Japan: come look è molto curata e come storia sembra proprio una trama buona da gestire in 12 puntate. Niente profondità abissali di contenuto, ma azione a volontà e il tema di fondo della tolleranza del diverso. Un'impostazione classica e collaudata insomma, non dovrebbe fare tonfi.
Il voto è un 7 di cautela, per ora anche un bel 7 e 1/2 ci starebbe bene tenendo in conto la - riuscitissima - estetica e cura negli effetti e ombreggiature, peraltro non rara da parte di questo studio di animazione. Se la storia regge bene potrebbe diventare anche un 8 pieno.

luca.vascon

 0
luca.vascon

Episodi visti: 2/12 --- Voto 5
I disegni sono leggermente superiori a quelli di "Wolverine", lo spessore è lo stesso, quello di un foglio di carta di riso. Purtroppo questi incroci tra culture pop così differenti raramente danno risultati eccellenti, e qui, a sole due puntate già cigola la mia attenzione. I fumetti originali hanno decisamente qualche cosa in più.
I personaggi sono bidimensionali, e il target di età visibilmente confinato a un livello pre-adolescenziale. Secondo me X-men è il tipico prodotto che verrà importato in Italia. Praticamente innocuo. Ben realizzato ma solo per gli amanti del genere.