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mick92

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
"High-Rise Invasion" è un anime tratto dal manga Sky Violation. La serie racconta la storia di Yuri, una liceale che si ritrova in un mondo fatto di grattacieli collegati da ponti sospesi, dove deve sfuggire a degli uomini in maschera che vogliono ucciderla o farla suicidare. Il suo obiettivo è raggiungere la torre più alta della città, dove spera di ritrovare il suo fratello maggiore.

L’anime si presenta come un thriller, horror e splatter con elementi di azione e mistero, ma non riesce a convincere per diversi motivi.
Innanzitutto parto con un piccolo sfogo: l’ending dell'opera spoilera l'identità della maschera cecchino rovinando così l'unico, e dico unico, personaggio misterioso della serie. Questo è un esempio di come l’anime non sia molto curato a livello di regia e sceneggiatura.
Tutto si basa sul classico fan service eccessivo e fuori luogo, rendendo le protagoniste femminili oggetti sessuali e sminuendo la loro credibilità come personaggi veri in una serie di questo genere.
Inoltre, i personaggi stereotipati in maniera davvero ma davvero becere, la protagonista incontrerà una ragazza a inizio serie e da come si veste, dal colore e taglio di capelli saprai esattamente come si comporterà e quale sarà il suo compito nell'opera, non suscitando empatia o interesse nello spettatore. La trama è poco coerente, riprendendo elementi da altre opere più famose e non spiegando bene le motivazioni che spingono i personaggi a fare quello che fanno.

I punti positivi dell’opera sono pochi e non bastano a salvare il prodotto. Si possono apprezzare la capacità di creare suspense e coinvolgere lo spettatore in una situazione estrema e misteriosa, le musiche sempre azzeccate e l’opening energetica, le scene d’azione curate a livello tecnico e il disegno dei personaggi. Inoltre, l’anime riesce a mescolare con bravura vari generi, come l’azione, il drammatico, l’horror e il mistero (a parte per il povero maschera cecchino).

In conclusione, "High-Rise Invasion" è un anime che non soddisfa le aspettative e che delude per la sua scarsa qualità.

Attenzione: questa parte contiene lieve spoiler

Nell’anime tutti sono intrappolati in un mondo fatto di grattacieli collegati da ponti sospesi, dove sono costantemente minacciati da killer in maschera. All’inizio sembra che l’unica via di fuga sia il suicidio oppure passare da un edificio all'altro approfittando dei ponti sospesi che si trovano tra un tetto e l'altro visto che le scale sono murate e non c’è modo di scendere in strada.
Tuttavia man mano che la storia procede alcuni personaggi sviluppano dei poteri speciali che potrebbero permettere loro di raggiungere il suolo e spostarsi da li, eppure nessuno sembra interessato a farlo, preferendo continuare a spostarsi tra i tetti e cercare di arrivare alla torre più alta della città da li e non dalla strada deserta ... Bah... Questo comportamento mi appare poco logico e coerente, e fa perdere credibilità alla trama. Potrei essermi perso qualcosa che spieghi il tutto ma su internet nessuno ne parla.


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CippyWolf

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
“High-Rise Invasion” è una serie composta da dodici episodi, tratta dal manga “Sky Violation”.

La trama racconta di come delle persone siano state teletrasportate in un labirintico complesso di grattacieli, infestato da esseri umani mascherati e spesso armati e violenti.
Dalla trama si capisce che l’opera possa rientrare tranquillamente dentro al genere dei survival, oltre a ciò sarebbe da capire se sia anche horror o splatter come ulteriore sottocategoria.
Dalla trasposizione in questione non lo definirei di certo horror, perché per quanto vengano rappresentate situazioni a volte raccapriccianti, sarà ben difficile spaventarsi e/o impaurirsi, più probabile che si rimanga sgomenti per la visione macabra di alcune morti/uccisioni; quindi rientrerebbe maggiormente nella sottocategoria splatter. Infine, nonostante sia ambientato ai giorni nostri, si aggiungeranno sempre più componenti fantasy, che farà sembrare quasi di essere in un videogioco. Questo perché man mano i protagonisti si imporranno delle missioni, si vedranno dei “power up” e la comparsa di abilità, si andrà alla ricerca di risorse e compagni, facendo trasparire proprio i classici stilemi di un videogame o un gioco di ruolo, sempre in cerca di armi più potenti o atavici strumenti per aumentarsi le abilità per superare specifiche quest o affrontare particolari boss.

Oltre a ciò, man mano che la storia proseguirà, ci saranno molti misteri che attanaglieranno i nostri protagonisti e faranno appassionare lo spettatore, quindi non solo si intrattiene per il fatto di capire se e come i nostri benamati riusciranno a sopravvivere, ma specialmente cosa riusciranno a scoprire della loro situazione e del mondo che li circonda, una volta superato la difficoltà di turno.

Purtroppo nonostante il grande potere intrattenente dato alla trama, gli autori hanno voluto inserire anche una forte componente di fan service, facendo rimanere in condizioni discinte o con inquadrature “tattiche”, inerenti all’intimo del cast femminile della serie. Perseguendo costantemente l’obbiettivo di mostrare scene fan service, si arriva a delegittimare quel minimo di empatia e coinvolgimento che lo spettatore poteva maturare nei confronti della storia raccontata, essendo ben poco veritiero il fatto che ad ogni scontro, avvengano strappi di vesti o condizioni che portano alla semi-nudità della ragazza di turno, si crea un effetto contrario che porta lo spettatore a disinteressarsi dello scontro e della storia, perché il focus non diventa più la trama o il mistero, ma arrivare a vedere qualche mutandina o un sedere. La visione di questi continui stratagemmi, mi ha portato solamente a provare una gran pena per come hanno svilito molte situazioni, smorzando completamente la mia possibile tensione e snaturando il contesto di sopravvivenza.

I personaggi sono molto variegati e interessanti, purtroppo si nota una certa monodimensionalità, essendo spesso fissati su un’obbiettivo o un personaggio specifico che contraddistinguerà il loro intero sviluppo.

La parte grafica purtroppo non l’ho apprezzata particolarmente, forse l’obbiettivo era dare maggior risalto al realismo delle scene rappresentate, condendo personaggi e luoghi con particolari e dettagli ben definiti, ma forse influenzato dal ben conoscere il tratto originale dell’autore, non ho apprezzato questo “abbellimento” del suo tratto, riconoscendolo come estraneo, nonostante possa ben capire che non sia male e che a molti altri possa piacere.
Al contrario ho vivamente apprezzato la colorazione, così sgargiante e d’impatto, che colpivano quasi letteralmente lo spettatore.

Infine per le OST, partendo dalle sigle posso dire di averle molto apprezzate, di primo acchito mi risultavano troppo sconnesse rispetto alla serie ma, man mano che le ascoltavo, ho iniziato ad apprezzarne sempre più le tonalità, per quelle di sottofondo invece risultano adeguate rispetto al contesto della serie, riuscendo a incalzare lo spettatore nei momenti più concitati.

Per concludere, confermo di aver apprezzato molto la struttura e i misteri che ruotano intorno ai protagonisti, ma spesso tutto viene offuscato da un fan service non richiesto e non necessario, risultando fuori luogo e esagerato rispetto alla serie, che potrebbe dar fastidio e non far apprezzare in pieno la trama in sé.