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A. P.

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
L'anime si presenta interessante già dalla prima puntata, la trama non è scontata/banale ma neanche originalissima; consiglio di vedere tutte le quattro stagioni, ma ho assegnato questo voto e recensito soltanto questo capitolo perché mi è piaciuta in particolare l'intensità di certe scene di questa stagione. Non parlo di scene ecchi (a volte fastidiose e completamente inutili, ma tutto sommato gradevoli), bensì di alcune scene romantiche che vi terranno incollati allo schermo con uno stato di ansia/eccitazione, soprattutto per un nuovo personaggio arrivato: Momo (il mio personaggio preferito dell'anime) è una ragazza gentile e timida, ma cade nella perversione con Rito, per conquistare il cuore del ragazzo del quale è innamorata. Ma Rito non ricambia l'amore, lei farà di tutto per occupare il cuore di Rito, e prepara un progetto "harem", principalmente al solo scopo di farsi amare da Rito. Non voglio fare spoiler, perciò dico che nell'ultimo episodio di questa stagione c'è una scena che particolarmente adoro, ma comunque mi ha lasciato con un po' di amaro in bocca.

L'opera in generale è molto curata, soprattutto nei dettagli, e trovo l'atmosfera piacevole.
I personaggi hanno tutti un proprio modo di fare e si riesce da subito ad amarli.
A mio parere si deve vedere questa opera sotto un punto di vista diverso, bisogna non badare ad alcune scene ecchi inutili e concentrarsi sulla trama.
Spero in una nuova stagione, e soprattutto vedere Momo realizzare il proprio sogno.


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alegiro

Episodi visti: 12/12 --- Voto 2
Continuano le vicende erotiche di Rito e compagnia: nulla toglie all'anime la simpatia di alcuni momenti, frasi simpatiche che ti fanno fare una smorfia di sorriso, ma talmente rare che si contano su una mano; in compenso le gag sono sempre maggiori e terribilmente forzate, scontatissime e anche alquanto pesanti. Non si può evitare di dire che, eliminando o limitando le parti scontatissime in termini di "gaffe-mutandine-culi-seni", gli episodi si sarebbero potuti ridurre a tre, forse quattro totali per l'intera nuova serie.

In questa edizione targata "Darkness" la trama va avanti al passo di una tartaruga con zampe di cemento, è una cosa inaudita! Credo che nove di dodici puntate siano filler!
Nonostante l'aggiunta di nuovi personaggi, non sono riusciti a ravvivare l'atmosfera piatta, specialmente perché è immaginabile capire l'andamento della stessa "trama" sin da subito. Non ci sono colpi di scena inaspettati, né svolte impreviste: segue un percorso forzato e poco coinvolgente.
Altro lato decisamente negativo (per me) è la trasformazione del titolo da simpatico ecchi a volgare "ci-manca-poco-all'hentai".

Disegni, colori e sfumature invece restano all'altezza della fama: ottimi. E per fortuna che ha qualcosa di positivo, perché se avesse avuto i disegni in stile anni '80, poco dettagliati, squadrati, imperfetti e magari colorati male, il mio voto sarebbe stato ancora inferiore, addirittura inguardabile!

Il finale nuovamente aperto lascia presagire una continuazione, ma a parer mio avrebbero dovuto terminarla dopo il (brutto) tentativo di imitare "Lamù", titolo al quale si è ispirato l'autore. Nella remota speranza che migliori, o che finisca definitivamente con gli OAV... basta davvero poco per immaginare come andrà a finire!
Peccato, era nato come un buon titolo, ma è continuato ed è morto come uno dei più grandi flop, a mio parere.

Il mio voto è stato così distinto:
trama nulla: -2;
velocità di prosieguo inesistente: -2;
finale aperto per commercializzare una (spero di no) quarta serie: -2;
gag noiose, banali, ripetitive e scontate: -2;
quasi diventato un hentai (o ecchi spinto): -2;
disegni e colori belli: +2.

Episodi visti: 12/12 + 4 OAV (tutti quelli attualmente pubblicati).


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ladynera

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"To Love-Ru Darkness", tratto dall'omonimo manga di Kentaro Yabuki e Saki Hasemi, edito in Italia da Star Comics, animato dalla Xebec, diretto da Atsushi Ootsuki, con Yuichi Ouka al character design, conta dodici episodi di ventiquattro minuti circa.
Riprendono le avventure del giovane Rito, che, dopo la fallimentare dichiarazione amorosa, si vede preso di mira dalla bella e maliziosa Momo, sorella minore di Lala.

Partiamo senza troppi preamboli: questo è un ecchi, che si spinge fino ai limiti del genere, sfiorando, ma mai raggiungendo, l'hentai. Indi lo sconsiglio vivamente a chi cerca una storia romantica e a chi disprezza o semplicemente non sopporta l'ecchi, ma è palesemente scritto nei generi, di conseguenza la mia raccomandazione non sarebbe da farsi. Nei generi vi è pure harem: io sono la prima a non ricercare anime del suddetto genere, li trovo spesso noiosi e molto stereotipati, ma qui quegli stereotipi non sono eccessivi, si agglomerano bene con l'opera. L'ecchi, in qualche modo, pur essendo onni-presente, non impedisce alla trama di proseguire, anzi riesce a darle man forte e a sopperire a quelle mancanze che magari essa ha, arricchendola di brio e di un pizzico di malizia.
Signori e signore, dovete approcciarvi a quest'opera principalmente per ammirare belle fanciulle, ridere delle ammiccanti e improbabili situazioni disdicevoli che si vengono a creare in media ogni tre minuti! Cercare una trama profonda ha poco senso, però vi posso assicurare che questo è un prodotto validissimo e per nulla tedioso, in grado di divertirvi con il sapore di quei momenti maliziosi e impudichi, lasciandosi trascinare dallo scorrere degli eventi, quasi sempre unilaterali, ma comunque apprezzabili. Sarà molto più spinto e provocatore dei precedenti, aggiungendo anche una trama più raffinata (il che non guasta), portata avanti dalle macchinazioni diaboliche della piccola Momo e dagli oscuri segreti che si portano dietro i nuovi personaggi.
Fatte le dovute premesse, come dice il detto "Uomo avvisato, mezzo salvato", posso passare ad analizzare il resto.

La grafica è eccellente, le scene sono disegnate e animate magnificamente; c'è da dire che il chara dei personaggi sia maschili che femminili non cambia granché, hanno molti punti simili, però rimane comunque parecchio gradevole. Ci saranno le tipiche inquadrature ad arte per enfatizzare la scena, le curve di turno o le mutandine a righe, fatte davvero bene! Complimenti infatti alla regia che, oltre a quelle, riesce a dare anche ai piccoli gesti una leggera e soffusa quanto naturale sensualità, lasciando intendere che il movimento è del tutto casuale, senza manovrarlo forzatamente (a parte le baraonde). Troveremo anche sporadiche scene di combattimento, realizzate ottimamente.
La opening di Ray "Rakuen Project" mi piace molto, l'ascolto ogni due o tre episodi perché merita, racconta in modo esauriente il pensiero di Momo; trovo molto carina e particolare anche la ending "Foul Play ni Kurari" di Kanon Wakeshima, diventata la mia suoneria cellulare del momento!

Faranno la loro entrata in scena un po' tutti i personaggi che abbiamo avuto modo di conoscere in precedenza, oltre a new entry che aggiungeranno del pepe alla storia. Non mancheranno anche risvolti sentimentali, attimi di drammaticità e passione, amicizie che sbocciano o si consolidano, e tanto "amore". Mi dispiace un po' che Lala sia stata messa da parte quasi totalmente - a lei verranno dedicati pochi momenti in questa serie -, mi piaceva la sua dolcezza e la sua spensieratezza, che nascondevano bene l'intelligenza e la perspicacia di cui è dotata, e direi che è molto diversa dalla sorella più giovane Momo, macchinatrice e a volte subdola. Potrà sembrare strano ma trovo da una parte quasi egoistico il suo voler realizzare un harem a tutti i costi solo per poter avere la possibilità di guadagnarsi un pezzo di quell'amore che altrimenti verrebbe (in teoria) indirizzato a un'altra (molto in teoria). D'altra parte si può considerare altresì generosa, in quanto vuole condividere la felicità dell'avere un posto nel cuore di Rito con tutte; quest'ultimo è il protagonista maschile della serie, sarà sempre circondato da stupende fanciulle, che piano piano scoprono la bellezza che si nasconde dietro l'aria da bambino, per innamorarsi gradualmente. Anche se, ammettiamolo, le vere protagoniste sono le ragazze, ognuna ha il suo carattere, i suoi sogni e i suoi desideri (senza contare l'accoppiarsi con Rito), le sue debolezze, i suoi difetti; l'unico un poco ammorbante è per l'appunto lui, povero, è il tipico bravo ragazzo, anche se in questi ultimi frangenti si rivelerà un poco più reattivo alle avances, ed era ora (chi non lo sarebbe, dovrebbero farlo santo)! In ogni caso si rivela essere solo una figura di contorno per poter sviluppare la "geniale" idea dell'harem, semplicemente la scusa per dare il via a tante situazioni, che chi come me segue spesso anime di genere ecchi conosce bene, quali: scivoloni che bizzarramente finiscono sotto gonne, mani che casualmente si poggiano a palpare pelle candida, labbra che fremono tenute sotto controllo. Però, qualche stoica ragazza resiste al fascino (che ancora io non trovo) del nostro aitante e innocente giovane, anche se sarà una misera e vana, oltre che poco duratura resistenza. Mi sono sempre chiesta se Rito sia molto sfortunato nel trovarvisi in mezzo, o tanto fortunato, ma propendo per quest'ultima.

Consiglio la visione delle serie precedenti, per la precisione tre principali contando questa e due serie OAV, per avere un quadro generale della situazione, e ovviamente reperire la versione senza censure, altrimenti più della metà dell'opera verrà offuscata, anzi illuminata da simpatici fasci di luce!
Di quest'opera vi è anche il manga, che ormai conta tre serie, e usciranno a breve degli ulteriori OAD in allegato, il primo con il numero 8 ad agosto e il secondo a dicembre con il volume 9 del Darkness.

Questo a mio dire è il miglior "To Love-Ru" di sempre, oltre che uno dei più piacevoli anime di genere ecchi/harem.


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Bradipo Lento

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Attenzione: la recensione contiene lievi spoiler

Tra tutte le serie dedicate a Rito, Lala e tutta l'allegra brigata di ragazze innamorate del giovane Yuuki, questa è sicuramente quella più interessante. Gli aspetti demenziali e divertenti sono sempre presenti, ma perdono un po' di importanza per lasciare il posto a momenti in cui vengono alla luce i tormentati sentimenti che le ragazze provano per Rito, facendoci scoprire la loro vera natura.
L'intreccio si arricchisce di due storie che si sviluppano in parallelo: Momo - protagonista assoluta di questa serie - si impegna per organizzare un immenso harem per Rito; nel frattempo appare Mea Kurosaki, una ragazza che sembra legata in qualche modo a Yami. Le due storie sono appassionanti e si è portati a voler vedere gli episodi successivi per scoprire come si evolvono le situazioni mostrate.

Nei dodici episodi viene dato molto spazio ad approfondimenti sui singoli personaggi, che in alcuni casi mostrano una indole opposta rispetto a quella fatta vedere fino ad ora. Per me è stato bello vedere Yui che finalmente mette allo scoperto i suoi veri sentimenti per Rito (anche se non ammette di esserne innamorata). Mi è piaciuta molto anche l'evoluzione di Yami, che dimostrerà di avere - sotto la scorza di crudele assassina - un carattere dolce soprattutto nei confronti della sua amica del cuore Mikan e di Rito, fino a essere protagonista di una scena in cui si rivelerà molto romantica con il ragazzo che dovrebbe uccidere. L'altra novità, che porta un po' di azione e adrenalina negli episodi, è l'arrivo di Mea, che (come Yami, Nana e Momo) frequenterà la scuola dove studiano gli altri personaggi. Ragazza misteriosa, arriva sulla Terra per compiere una missione omicida, ma si ritroverà in qualche modo coinvolta nel piano di Momo. Anche per lei vale il discorso fatto per Yami: il suo carattere cambia in meglio dopo essere diventata amica di Nana (come lei piuttosto schiva) e questo le impedirà di portare a termine il suo compito.

Con "To Love-Ru Darkness" le parti erotiche sono molto più spinte rispetto agli altri episodi. Le nudità (almeno nella versione non censurata degli episodi) sono molto più evidenti e le situazioni sono decisamente più piccanti: in alcuni punti si sfiora quasi l'hentai (non ci sono mai rapporti sessuali, ma alcune situazioni sono molto esplicite).
Il finale della storia è aperto e insoluto per molti aspetti, lascia intendere che ci sarà un seguito nel quale saranno svelati i punti lasciati in sospeso.

La realizzazione grafica è superba, come le serie precedenti, sia per il disegno dei personaggi che per le ambientazioni. Anche la colonna sonora è interessante, le sigle sono orecchiabili e divertenti.
Una nota sulle censure: al momento della mia recensione sono disponibili nella versione uncensored soltanto i primi sei episodi. La versione televisiva ha degli interventi eccessivi, ci sono dei bagliori bianchi (o neri nelle scene notturne) che coprono ben oltre le zone "pericolose": in alcune scene la parte visibile dei fotogrammi è inferiore al 50% e questo rende molto difficoltosa la visione. Di base, però, c'è una grossa ipocrisia: si censurano le nudità ma si lasciano intatte o con pochissimi interventi alcune scene (soprattutto nell'ultimo episodio) dalla notevole carica erotica. A questo punto, cosa giustifica degli interventi così pesanti? Il mio consiglio è quello di procurarsi comunque gli episodi presenti nella sola versione censurata, perché la storia è molto affascinante e merita di essere seguita; allo stesso tempo, però, conviene pazientare e sperare per poter prelevare i fansub creati dalla versione non censurata. Questo non per soddisfare le proprie voglie "da guardoni", ma per avere un prodotto esente dai pasticci introdotti per trasmetterlo in TV.

Facendo un paragone scolastico, con questa serie siamo al liceo: non si può frequentare se non si sono fatte le elementari e le medie. Per seguire "To Love-Ru Darkness" sono obbligatorie le basi (visione delle serie precedenti o lettura del manga): un piccolo sacrificio - che garantirà comunque momenti molto divertenti - per poter apprezzare in pieno gli eventi narrati. Una serie molto accattivante, che merita sicuramente di essere vista.