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Gustavo69

Episodi visti: 2/2 --- Voto 7,5
Di "Goku Midnight Eye" ne sentii parlare molti anni fa, ma per vari motivi non ho mai avuto modo di vederlo prima del 2023, anno in cui purtroppo l'autore del manga originale, Buichi Terasawa, è venuto infine a mancare. E sì che Terasawa l'avevo conosciuto molto tempo fa, quando la Star Comics pubblicava un suo manga negli anni '90. Ma, complice il fatto che questa breve serie di OAV (solo 2 episodi) è stata pubblicata solo in VHS, per un breve periodo e poi mai più ristampata in DVD o altro formato più recente, alla fine è letteralmente sparita dal mio radar. Ed è un peccato, perché è comunque una serie più che valida, realizzata dallo studio Madhouse, con alla regia il noto Yoshiaki Kawajiri, che raramente sbaglia un colpo (suoi ad esempio "Ninja Scroll" e "Vampire Hunter D - Bloodlust").

Questi due OAV non saranno tra i migliori lavori del regista, ma sono sicuramente molto validi, dal punto di vista visivo sono ancora notevoli dopo quasi 35 anni. Certo, si tratta sempre di una serie animata del 1989, ma spicca notevolmente su molti OAV dell'epoca. La storia di Goku Midnight Eye potrà piacere o meno, ma non credo molti si lamenteranno molto delle animazioni.

Come qualcuno potrà immaginare, lo spunto di questa storia è lo stesso di Dragon Ball, ovvero del famoso romanzo cinese "Viaggio in occidente". In particolar modo il protagonista "Son Wukong" (che diventa Goku). Il protagonista di questi OAV non solo è forte come Son Wukong, ma possiede un'arma (acquisita solo a metà del primo OAV, però) che si allunga come il bastone di Son Wukong. Goku acquisisce anche un altro potere molto interessante: gli viene innestato un occhio bionico che è in grado di interfacciarsi con tutti i computer del mondo, perfino con i satelliti, e in grado di guidare veicoli a distanza! Goku Furinji (questo il suo nome completo) diventa dunque quasi inarrestabile, per quanto rimanga comunque un essere umano in fondo, ed utilizzerà i suoi nuovi poteri per fermare malvagi di ogni sorta. Goku Midnight Eye è un anime molto "old school", ma questo non significa certo che sia brutto, anzi. Probabilmente i fan di City Hunter o opere simili potranno apprezzarlo.

Sperando che un giorno possano ripubblicarlo in home video (molto difficile però) o almeno qualche casa editrice si metta a ripubblicare tutte le opere di Terasawa, non posso che consigliare a tutti gli amanti dell'animazione anni '80 questa breve serie OAV.


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ryo79

Episodi visti: 2/2 --- Voto 10
Goku Midnight Eye nasce come manga scritto da Buichi Terasawa che ha come protagonista l'ex-detective Goku Furinji a cui viene impiantato un occhio cibernetico che gli permette di controllare qualsiasi computer. Nel 1989 il manga è stato adattato in questo OAV, diviso in due parti, e diretto da Yoshiaki Kawajiri.


«Un altro terremoto. Che idea geniale costruire una città su una faglia.

- Notizie sul terremoto.
La scossa che ha colpito la città era di soli 0,6 gradi della scala Richter.
I cittadini non corrono alcun pericolo. -

Dicono sempre così ma poi arriva un terremoto coi fiocchi,
la città potrebbe trasformarsi in un cumulo di rovine da un momento all'altro.
E la gente lo sa.
Quindi perché non correre rischi?
Perché non commettere crimini?
Beh...almeno il lavoro non mi manca.
Ah...a proposito, io sono Goku.»


Goku Midnight Eye, caratterizzato dallo stile di Kawajiri, è un prefetto mix tra un thriller e un film di fantascienza in stile cyberpunk. Con pochi buoni spunti viene realizzata una trama davvero ben strutturata, capace di coinvolgere lo spettatore con il suo ritmo incalzante ed il carisma del protagonista. Il film è caratterizzato da scontri violenti, alcune scene a sfondo erotico (non posso fare a meno di menzionare la donna-motocicletta) ed un linguaggio piuttosto esplicito. Per quello che riguarda la caratterizzazione dei personaggi si potrebbe dire che, a parte il protagonista, tutti gli altri sono delle comparse e quindi non vengono approfonditi molto. Nonostante tutto, questo non influisce negativamente sulla storia che si basa esclusivamente sul protagonista. I disegni e le animazioni sono tipiche dei primi anni '90, con un minimo utilizzo dei computer come supporto ai disegnatori, in ogni caso la qualità tecnica è ottima. Una piccola nota va fatta al bastone che usa Goku... si tratta di una rivisitazione in chiave cyberpunk del bastone di Sun Wukong, personaggio della mitologia cinese (già stato usato in diversi anime come Dragonball e Sayuki). Quest'opera, ai fan del regista, ricorderà molto alcuni dei suoi lavori più famosi; in particolar modo Cyber City Oedo 808 e La città delle bestie incantatrici. Il primo per l'ambientazione futuristica mentre il secondo per le atmosfere dark (specialmente nella prima parte). Come ho detto prima... si tratta di un piccolo capolavoro degno di Yoshiaki Kawajiri. Da vedere assolutamente.


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ivan180378

Episodi visti: 2/2 --- Voto 4
Questo anime rientra nel genere action movie, poliziesco. E' ambientato nel futuro, nel 2014 (o almeno nel 2014 che si immaginavano a fine anni '80).
I due oavs di cui si compone questo anime parlano delle avventure mozzafiato di un detective privato di nome Goku, dallo straordinario fascino e capacità. In combattimenti sanguinosi ed acrobatici Goku sconfiggerà i criminali che gli si pareranno davanti. Insomma, classica trama da action movie anni '80, che ricorda un po' i vecchi die-hard, ancora 48 ore, ecc.
Nel dettaglio: nel primo oav goku affronta un ricco e potente delinquente, padrone di bische e di traffico di droga, intenzionato a vendere ad una nazione straniera armi virali di distruzione di massa, veicolandole nel corpo di cigni migratori. Nel secondo oav, Goku affronta uno spietato colonnello dell'esercito il quale, senza troppi scrupoli, ha trasformato un suo figliastro in una micidiale arma ESP. Ma questo figliastro è sfuggito al suo controllo e ora è una mina vagante assetata di odio per le vie della città.
Già la trama fa capire che si tratta di un anime pieno di spacconate. Eppure non mancano cartoni animati belli pur essendo spacconi. Ma non è questo il caso.
Queste le critiche:
1. Goku gira abbigliato senza camicia, a petto nudo, con una cravatta, come se fosse un gigolò di un night più che un detective. Goku possiede un occhio bionico in grado di comandare tutti i computer e gli elettrostrumenti del mondo, compreso satelliti e armi nucleari di Russia e USA (!!!). Se non vi basta questa come esagerazione ridicola, sappiate che ha anche un bastone metallico che si allunga all'infinito con cui può fare dei lunghi salti superando ponti e grattacieli (!!!). Qui l'imbarazzo nel vedere certe scene è d'obbligo.
2. Di trovate grottesche l'autore ne ha diverse: abbiamo una ragazza robot incrociata con una moto che viene cavalcata da un nano e che sputa laser dalla bocca. Abbiamo dei draghetti metallici volanti. Abbiamo una donna che gira nuda e che ipnotizza con la sua coda a pavone. E abbiamo tante altre trovate grottesche, esagerate e ridicole, da annoiare dopo i primi dieci minuti di visione.
Gli unici lati interessanti sono il charachter design: carino, vintage, tipico di questi vecchi anime. Abbiamo una discreta regia e animazione, con sufficiente cura verso le ombre e i particolari. Invece non ricordo alcuna musica nè canzone di rilievo, cameo tipico degli anime di serie A.
Goku Midnight Eye mi ha quindi deluso e lo valuto insufficiente, sconsigliandone la visione anche ai più accaniti cultori di anime vintage.


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alexsum

Episodi visti: 2/2 --- Voto 5
Una storia ambientata nel futuro prossimo con detective privati, uomini d'affari senza scrupoli e belle donne (spesso svestite), con un contorno metropolitano cupo e altamente tecnologico: "Goku Midnight Eye" si può riassumere così, e non è che ci sia poi molto altro da dire.
Il nome del protagonista e le sue abilità con il bastone sono chiaramente ispirati alla figura di Son Goku (personaggio molto famoso nella cultura orientale nonché pluricitato in numerosi anime e manga), dotato in questo caso, oltre che del tipico bastone, anche di una sorta di superpotere tecnologico: un occhio artificiale computerizzato in grado di interfacciarsi con qualsiasi rete informatica (e più in generale con qualsiasi apparecchiatura) per recuperare informazioni o prenderne il controllo. Quest'abilità risulta molto utile al protagonista, che in tal modo riesce ad affrontare virtualmente qualsiasi nemico, compresi quelli molto più forti di lui fisicamente.

Cominciamo con il dire che tecnicamente l'anime non se la cava male, considerando che stiamo ancora parlando degli anni '80. Le animazioni sono generalmente fluide e si nota un interessante uso di colori e ombreggiature marcate nel disegno di personaggi e ambienti, cosa che fa molto "cyberpunk". La città della vicenda, sempre buia e illuminata da luci artificiali, richiama subito alla mente le megalopoli di "Blade Runner" o di "Akira"; i personaggi sono generalmente ben disegnati.

Detto questo, bisogna però riconoscere una pochezza di fondo nei contenuti che è piuttosto evidente fin dall'inizio. Il protagonista, in particolare, risponde a tutti i cliché dell'investigatore cinico e solitario che ha fatto scuola da Marlowe in poi, con in più una spruzzata di superpoteri fantascientifici che lo rendono quasi onnipotente (superpoteri che oltretutto riceve senza una vera spiegazione - ma probabilmente non c'è stato il tempo di darne, visto che l'anime si esaurisce in 2 OAV). I cattivi naturalmente sono cattivissimi e senza scrupoli, le donne bellissime e spesso ignude (per quanto l'erotismo in questa serie sia davvero molto leggero, quasi di contorno) e la violenza un po' splatter nei combattimenti è immancabile.

Quel che meno convince è forse l'eccessiva seriosità nei toni, con un continuo e ridondante omaggio alle mode fantascientifiche del periodo (leggasi cyberpunk) e un protagonista dal comportamento monocorde, tenebroso e cinico, ma che in fondo in fondo si mette al servizio della stangona di turno per fare trionfare la giustizia. La vicenda peraltro non decolla mai: mentre nel primo episodio si fa perlomeno conoscenza del personaggio principale e i suoi poteri, nel secondo non si aggiunge nulla di nuovo e pare anzi solo l'episodio di una presunta serie che non è più proseguita, per ragioni commerciali, presumibilmente, anche se pure l'ispirazione artistica pare venir subito meno.

A conti fatti, "Goku Midnight Eye" non resiste granché alla prova del tempo, risultando ora come un anime scarsamente ispirato e deboluccio dal punto di vista della sceneggiatura e della caratterizzazione dei personaggi o forse, proprio in virtù di questi suoi difetti e della sua ambientazione, vale almeno un'occhiata per chi è incuriosito dalla fantascienza pop negli anime di fine anni '80.