logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 2
marcotano-san

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Poteva essere una serie cult, ha sofferto la durata di soli 13 episodi .(L'OAV è solo una continuazione ecchi del 11).
Peccato, l'idea non era cattiva, la storia è interessante, Murakami da bambino causò involontariamente la morte della amica Kuroneko, e da allora vive nel suo ricordo.
Un giorno ,a scuola,arriva la sosia ,cresciuta, di Kuroneko,che però nega di conoscerlo.
Frequentandola comunque, la ragazza gli salva la vita rivelandosi una maga,fuggita da un laboratorio di ricerca assieme ad altre compagne.
Tutte dotate di poteri ma obbligate a assumere pillole speciali per evitare la morte,morte che arriva anche se dal loro collo viene rimosso una fiala contenente,si saprà poi, un embrione alieno.
La storia procede narrando le vicende delle varie ragazze, dei tentativi di difesa e di sopravvivenza dai ricercatori che vorrebbero riprenderle ed ucciderle.
Come detto le 13 puntate sono state poche e mal distribuite, almeno la metà si è persa in momenti descrittivi o comunque poco interessanti, tanto che la fine arriva improvvisa, con l'aggravante che vengono introdotti elementi nuovi senza spiegare quelli esistenti.
Quindi alla fine non si sa da dove arrivi l'alieno,come sia stato inserito nei corpi delle fanciulle,come le stesse siano state reclutate. Compaiono gli Uccisori delle Maghe che subito però si alleano con le stesse, senza spiegare chi siano e perché (tranne pochi accenni a scienziati pentiti).
Ci sono scene splatter ,quasi al livello di Elfen Lied, c'è una componente harem che è abbastanza ovvia ma che poteva essere rappresentata meglio.
Bene l'atmosfera cupa, il senso di morte opprimente che tutte le ragazze portano con sé.
Il finale è banale, troppo veloce, accadono troppe cose inspiegabili.
Maghe morte che resuscitano, La maga paralizzata che alla fine guarisce e corre in aiuto.
Lo scienziato pazzo che ha fatto tutto per amore della sorella morta ma che alla fine si fa uccidere per proteggere una maga che aveva dichiarato di disprezzare.
Io amo i finali lieti, ma forse in questo anime ce ne stava bene uno più duro. Il Volemose Bene, lo Stiamo (quasi) tutti bene qua ci stona.
E comunque il finale potrebbe essere aperto,gli enigmi più grossi restano. Chi sono gli Dei che vorrebbero sostituire gli uomini con gli ibridi alieni? E le ragazze rischiano comunque di essere " inglobate" dall'alieno che portano in corpo?
Insomma troppi interrogativi irrisolti.
La serie non mi è dispiaciuta ma purtroppo va annoverata tra quelle tutto sommato lasciate,se non a metà, almeno a 3/4.

Giudizio da rivedere in caso di seconda serie,di cui per ora non si ha notizia!


 0
Nyx

Episodi visti: 13/13 --- Voto 5
In una mia precedente recensione parlavo di Walkure Romanze, un anime che destò il mio interesse principalmente per l'avvenenza di una fanciulla ma che, alla fin fine, si è dimostrato sufficientemente gradevole anche sotto un punto di vista generale, questa volta parlerò invece di qualcosa di "opposto" ossia di un'opera che destò il mio interesse principalmente grazie alla sua opening, intesa per il connubio di immagini e musiche in un mix che non avrei timore di sorta a definire "epico" ma che, giungendo al dunque, si è infine rivelata assai deludente sotto molteplici punti di vista. Tutto questo per innescare una piccola riflessione su cosa talvolta faccia scattare in noi la "scintilla" dell'interesse e di come talvolta questa "scintilla" possa portarci a previsioni e speranze ben poco attendibili; a primo acchito si può rimanere colpiti da qualche scena vista in un trailer, dai personaggi, da disegni e animazioni ma poi, presto o tardi, dovremo fare i conti con la celebre "prova del nove" ed è quella che conta!
Scendiamo dunque nel dettaglio cercando di descrivervi cos'è Gokukoku no Brynhildr, cos'è e cosa voleva far finta di essere ponendo in bella vista quell'ingannevole opening che fungeva da brillantissimo "specchietto per le allodole" e ci siamo caduti in molti... era forse possibile farsi un'idea differente? Era forse possibile farsi un'idea più veritiera di quel che avremmo trovato una volta dato il "via alle danze"? Forse si, forse no... direi che analizzando bene i generi di appartenenza magari qualche dubbio sarebbe anche potuto venire poiché, cercando qualcosa di serio, "mistero" e "drammatico" sono due generi che decisamente mal si sposano con "ecchi" e "harem" al quale personalmente aggiungerei anche "commedia" vista la stupidità di diverse situazioni che andremo ad incontrare. Aggiungiamoci anche "azione" "fantascienza" "scolastico" e chi più ne ha più ne metta, in un bel minestrone che fonde tra loro gusti dissimili rendendo impossibile riuscire ad assaporare bene anche solo uno di essi e, a ben vedere, riuscendo a creare una "pietanza" ben poco appetibile davvero per molti. I puristi di questi generi non apprezzeranno tale abbinamenti, particolarmente coloro che erano in cerca di qualcosa di serioso, di qualcosa anche vagamente prossimo a ciò che la tanto decantata opening voleva farci credere, scene forti, scene di disperazione, lacrime e sangue miscelate ad arte in atmosfere anche eteree enfatizzate da una musica che reggeva il gioco in modo impeccabile, morale della favola?
Quest'opening è un capolavoro e l'anime in questione avrebbe tutto "da imparare" da ella!

Ma Gokukoku no Brynhildr dunque cos'è? Al suo interno troveremo scene "forti" ma probabilmente mal congegnate perché in finale trattasi di opera destinata ad un target diverso, maggiormente attratto da sviluppi molto semplici, frivoli e di stampo ecchi, genere che personalmente apprezzo molto ma lo preferisco nel suo stato "puro" e non travestito da qualcos'altro. Vorrei portare una nota di demerito anche al comparto dialoghi che evidenziano la pochezza del lavoro svoltosi anche dietro tale contesto, discorsi sciocchini, conclusioni e sviluppi forzati e spesso privi di qualsivoglia mordente e talvolta anche di sufficiente nesso logico.
Ma i personaggi? Si salvano almeno loro? Io direi proprio di no, altra prova di un lavoro svolto con sufficienza sia dal punto di vista estetico, poco originale e poco attraente, sia soprattutto dal punto di vista caratterizzativo, deficitario soprattutto per quanto concerne un minimo di spessore dei suddetti. Passiamo dunque al lato tecnico generale e in questo caso ritengo si possa esprimere un giudizio tutto sommato positivo per quanto concerne fondali e animazioni ma senza troppo entusiasmo, per carità...

L'episodio conclusivo mette troppa carne al fuoco e lo fa in malo modo, tantissime forzature e forzatissimo anche il disperato tentativo di ricreare drammaticità (non si crea in questo modo raffazzonato) si arriva ad una situazione conclusiva vagamente interessante ma da basi non spiegate e che resteranno avvolte dal mistero di una cattiva sceneggiatura e non per preciso volere narrativo.
Assistiamo dunque ad un finale mediocre, vagamente buonista e poverissimo di doverosi approfondimenti sui personaggi e sugli ultimissimi eventi ma... non è tutto, no! E' un finale aperto con la chiarissima intenzione di programmare una seconda serie dalla quale, personalmente, mi terrò ben distante.

Gokukoku no Brynhildr è dunque "il male"? No, nonostante tutto non me la sento di dare un giudizio finale così estremo e ritengo che buona parte della mia cocente delusione sia imputabile anche alle grosse aspettative iniziali malamente disilluse. Gokukoku no Brynhildr può essere seguito tranquillamente da chi è in cerca di qualcosa di leggero, facendo attenzione a non farsi troppo turbare da qualche sporadica scena a rosse tinte e dalle tante, tantissime scene di stampo ecchi impoverito, specie per la massiccia dose di censura presente nella versione da me visionata. Si tratta di una serie che può essere agevolmente seguita a cervello spento e in caso contrario si rivelerebbe un inutile dispendio di risorse cerebrali.


 0
Hatake Rufy

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
Gokukoku no Brynhildr è un'anime fantasy ricco di azione e dramma tratto dal manga di Lynn Okamoto, stesso autore di Elfen Lied.
La trama parla di Ryota Murakami, un ragazzo che porta con sé il peso della morte di una sua amica di infanzia di nome Kuroneko, per via di un incidente; il protagonista passa la maggior parte della giornata nell'osservatorio della sua scuola, dove osserva le stelle e cerca qualche prova sull'esistenza degli alieni, promessa fatta alla sua piccola amica prima che morisse. Un giorno nella sua classe si presenta una nuova alunna, Neko Kuroha, che somiglia tantissimo alla defunta Kuroneko; la sera stessa, dopo un piccolo confronto, Neko salva la vita di Ryota prima che finisse sotto una frana, ma la ragazza mette in luce i suoi poteri confessando che lei è fuggita da un laboratorio di ricerca dove molte come lei, hanno poteri particolari. Non avendo una pillola speciale che la tiene in vita, Neko decide di spendere i suoi ultimi giorni di vita salvando le persone da possibili incidenti, come avvenuto con il protagonista. A sua volta Ryota decide di ricambiare il favore e cercare di tener in vita Neko cercando le famose pillole, ma la verità è che in cuor suo spera che Neko sia la sua defunta amica Kuroneko.

Lo sviluppo della trama è molto coinvolgente, un buon inizio con subito uno sviluppo crescente che introduce sempre più nuovi personaggi, amici e nemici, che metteranno a dura prova Neko e e Ryota; certe volte però le puntate diventano monotone e pesanti, ma ne varrà la pena passare questi ostacoli perchè più in là i colpi di scena non mancheranno, che sapranno essere anche molto drammatici.
I personaggi sono ben caratterizzati, le giovani maghe hanno il loro distinto potere che sarà utile nel campo di battaglia mentre il loro carattere inciderà molto nel rapporto che hanno con l'unico ragazzo presente nel gruppo, ovvero Ryota, che il più delle volte si caccerà nei guai per salvaguardare la vita delle sue compagne. Questo particolare, ben evidente, potrebbe non essere apprezzato da tutti, perchè Ryota diventa una sorta di meta irraggiungibile per alcune di loro, che quindi in alcune occasioni faranno di tutto per farsi apprezzare, questo spiega l'inserimento dell'ecchi.
Le ambientazioni sono normali, cioè non incidono parecchio sui personaggi e sulla trama, però non sono da disprezzare.
Il comparto visivo e sonoro non sono un granché, le animazioni e i disegni sono accettabili ma non ti colpiscono più di tanto e passano inosservate così come le sigle che non mi sono piaciute molto.
In conclusione, questa serie non delude le aspettative, così come il finale, coerente e senza paura di sbagliare trasmette quel che serve per spiazzare lo spettatore; consiglio di vederlo fino alla fine, senza farvi bloccare da quei episodi monotoni che rovinano la continuità della storia, finite la serie e giudicate voi stessi.


 1
saltvanilla

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Gokukoku no Brynhildr è un'anime che presenta vari pregi così come difetti e, nonostante la delusione di molti che si erano fatti chissà quali aspettative su quest'opera, io non penso sia totalmente da scartare. Vediamo perché.

Inizialmente la trama non presenta tantissimi intrighi ma non per questo non è coinvolgente, anzi, poi apparirà sempre più misteriosa e affascinante. Infatti per la storia nulla da dire: Murakami Ryota(il protagonista) da bambino passava tutto il tempo con una sua carissima amica che chiamava Kuroneko (della quale si invaghì) e questa, appassionata per spazio e stelle, sosteneva di aver visto un'alieno e così decide di mostrarlo a Ryota, incuriosito e scettico. Tuttavia ciò porta ad uno spiacevole incidente nel quale si dice che Kuroneko abbia perso la vita.

Nel presente Murakami, che non ha mai smesso di pensare all'incidente, incontra una ragazza di nome Kuroha Neko, perfettamente uguale alla sua compagna di giochi. Tuttavia ella afferma di non ricordare nulla del ragazzo e per di più, in seguito a varie circostanze, lei si scopre una maga. In seguito (da harem che si rispetti) arrivano altre ragazze maghe che avranno ognuna una propria storia e un legame diverso che instaureranno col protagonista, ancora in bilico tra l'angoscia e la speranza sul fatto che Kuroha possa essere Kuroneko, (di cui sa solo che ha tre nei sotto l'ascella.)
L'ecchi accompagnerà quest'anime in maniera poco volgare eccetto per un episodio, anzi tutto questo "bel vedere" sarà causato in maniera eccessiva unicamente da un personaggio: Kazumi, che reputo quello fatto peggio. per il resto vediamo personaggi fatti abbastanza bene, come i due protagonisti e come Kotori. Le varie disperazioni del gruppo di ragazzi per le vite continuamente in pericolo delle maghe(e non vi dico perché giusto per non fare ulteriori spoiler) faranno di quest'anime un'opera decisamente piena di punti di forza, di valori e di riflessioni sulla vita e, diciamolo anche sull'amore. Tutto in contrasto con gli scopi degli antagonisti (fatti sommariamente bene...), gli stessi "creatori" delle "maghe". Ma allora perché dare solo 7? Onestamente avrei voluto dare otto nonostante i difettucci già elencati, ma era un po' impossibile...e vi dico perché:

L'anime prende una piega totalmente diversa, più veloce (come ho detto molto coinvolgente) portando ad un finale davvero carino ma allo stesso tempo DAVVERO INSPIEGABILE per certi punti di vista..ora non voglio scrivervi 10 righe avvisando dello spoiler che non leggerà nessuno, ma vi dico solo che è certo che il finale sia un po' aperto, però ci sono diversi buchi e decisioni che rimangono prive di motivazioni..mentre altre sono diciamo più facili da intuire.

Gokukoku no Brynhildr non penso affatto che avrà una seconda serie (come è giusto che sia) poiché semplicemente non possono fare degli episodi in cui vanno a spiegare i buchi. Se solo gli ultimi episodi fossero stati fatti un pochino meglio (anzi aggiungendone almeno due in più) le cose sarebbero cambiate molto..ma purtroppo così non è stato.

Vedremo a parer mio vari riferimenti ad Evangelion (e ormai chi non li fa?) che comunque costituiscono una delle parti più belle dell'anime. I disegni sono buonissimi e carini e non c'è da lamentarsi per la musica, un'ending abbastanza orecchiabile e due opening abbastanza differenti di cui onestamente preferisco la prima (solo musicale), alla seconda un po' più forte..ma certamente con un testo molto appropriato.

Quindi che dire..chiudete un'occhio per l'ecchi e fatevi una ragione sul fatto che Gokukoku no Brynhildr abbia dei buchi perché, se la storia vi incuriosisce dopo qualche episodio, io vi consiglio vivamente di vederlo perché chiariamo che NON è da buttare come prodotto, soprattutto perché nonostante le sensazioni di vuoto causate da qualche domanda senza risposta, a parer mio si rimane soddisfatti da quest'anime per i messaggi che vuole comunicare. Penso che capirà sicuramente chi guardando quest'anime non si è affatto annoiato...piuttosto se la cosa non vi prende, consiglio davvero di lasciar perdere.

P.S.: lo splatter presente nell'anime è decisamente poco inquietante, dunque per i non amanti del genere, state certi che non sarà d'impiccio.


 4
Venkel

Episodi visti: 13/13 --- Voto 4
<b>ATTENZIONE: la recensione contiene spoiler</b>

Premetto che non ho mai recensito anime in vita mia, quindi questa non sarà una vera e propria recensione ma più un'opinione personale.

La serie parte bene: la storia mi ha preso dal primo episodio, i momenti di noia sono pochi e quando ci sono durano poco anche se tecnicamente (disegni, animazioni, musiche) non è impeccabile ma comunque sufficiente . Tutto cambia nella seconda parte in cui, come in Elfen Lied (altra serie del noto autore Lynn Okamoto), le emozioni del protagonista e degli altri personaggi principali sono palesemente forzate e poco credibili e vi sono gravissimi buchi nella trama.

Faccio alcuni esempi:

Nell'episodio finale non viene spiegato in alcun modo per quale motivo Hatsuna (che si era sciolta per salvare il protagonista) ritorni in vita.Non viene spiegato nemmeno in che modo Kazumi, dopo essere stata tagliata in due, viene ricucita e ritorna come nuova (ricordo che Hatsuna si è sciolta cercando di rimarginare una ferita di striscio al protagonista, per ricucire Kazumi praticamente avrebbe dovuto evaporare). Nello stesso episodio Kotori, uno dei personaggi principali, muore e gli vengono dedicati 10 secondi netti e il protagonista (che si era piegato in due dalla disperazione per la morte di Nanami) non ne sembra neanche lontanamente turbato. Quando Kana interviene nella battagli nessuno sembra minimamente sorpreso che possa muoversi (inoltre non viene spiegato il motivo per cui per tutta la serie non può dire a Neko che in realtà può muoversi da sola). Infine (dulcis in fundo) Chisato, l'antagonista della serie, viene crivellato di colpi per proteggere Mako esattamente 5 secondi dopo aver detto che per lui era soltanto uno strumento per i suoi esperimenti (che hanno lo scopo di riportare in vita la sorella e per farlo ribadisce più volte di essere disposto a sacrificare chiunque, in pratica smontano lo scopo e l'utilità dell'antagonista negli ultimi 5 minuti dell'episodio finale).

Concludendo, Gokukoku no Brynhildr mi ha molto deluso e sinceramente non capisco gli elogi alla sceneggiatura che leggo in giro per il web quando i difetti, le incongruenze e i buchi di quest'ultima sono evidenti e gravi.


 1
Oasis

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Da Lynn 'Elfen Lied' Okamoto, un nuovo viaggio ero-splatter con una trama post-complottista, apocalitticamente angosciosa, alternata a spruzzi di simpatia in salsa slice of life.

Accompagnati da un quartetto di gentil donzelle per tutti i gusti (io preferisco di un soffio la protagonista, Kuroneko), e da un Hero-Boy tanto normale, quanto 'abbastanza cazzuto', c'immergiamo in un mondo di periferia giapponese, dove violenza, audacia, intelligenza e buoni sentimenti si scambiano continuamente di posto sul palco della narrazione.

Bellissimi disegni e ottimi effetti speciali - in sostanza un buon lavoro dello staff dello studio Arms (che non conoscevo), e del regista Kenichi Inazumi -, fanno da contraltare ai difetti di una serie che, per come è stata resa, presenta buchi evidenti nella sua concezione.

Finale aperto, anzi spalancato che più non si può, e, in generale, una fretta eccessiva nel realizzare il canovaccio degli episodi, in particolare quelli finali, tanto da poter affermare che se con Elfen Lied il tentativo di concentrare l'intera storia in pochi succosi episodi ha avuto successo, lo stesso non è accaduto in questa nuova saga dell'autore di Tokyo. Una serie come questa non può essere sviluppata in soli 13 episodi.

Brynhildr in the Darkness è sicuramente inferiore al capostipite della casata Okamoto, ma sono certo interesserà agli amanti del genere.

Postilla finale dedicata alle due opening della serie a dir poco spettacolari per sound e immagini, forse le migliori di questa stagione.


 3
irishman

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Questo Gokukoku no Brynhildr è stato decisamente una delle serie migliori di questa primavera 2014, stagione, quella primaverile, che normalmente è la più prolifica dell'anno sia per quantità che qualità delle opere presentate.
Il pregio decisamente più valido per questo titolo è la sua capacità di attrarre lo spettatore, quella tipica sensazione di ansia che ti porta a chiederti quando uscirà l'episodio successivo, cosa, questa, che è sinonimo di una buona riuscita di un prodotto di entertainment come questo.
E che sia per il desiderio di vedere svelati i tanti misteri celati dietro alla presenza di queste ragazze dotate di poteri sovrumani, o per il fatto che quest'ultime sono costantemente sul filo del rasoio, perennemente braccate dalla morte, fattosta che Gokukoku no Brynhildr riesce a catturare l'attenzione.
Ma il lavoro degli sceneggiatori abilissimi ad adattare il manga di Okamoto Lynn alle meraviglie dell'animazione, non è sicuramente l'unico aspetto positivo di questo prodotto.
La trama, come detto più volte, per poter funzionare al meglio, ha bisogno di protagonisti all'altezza, degni di supportarla a dovere.
E i personaggi di Gokukoku no Brynhildr sono decisamente riusciti e funzionali al canovaccio dell'opera. Nonostante la brevità del titolo (come spesso accade, per titoli di questo tipo, 13 episodi sono una condanna a non spiccare nell'olimpo dei capolavori) quasi tutti i personaggi godono di una tratteggio psicologico adeguato, dettagliato e coerente, che ci porta, come detto in precedenza, a vederci trepidare quando la sorte dei nostri eroi è appesa ad un filo. E non è da meno la collocazione dei vari superpoteri alle streghe buone e cattive che siano. Tutte le ragazze, hanno poteri differenti, che usano in modo compatibile con la loro indole e con le situazioni che si trovano a dover affrontare....davvero un ottimo lavoro!!
Buono, anche se decisamente inferiore all'eccellenza esaminata finora, il comparto grafico, con un bel chara design, e un'animazione nella media, e scenari carini da vedere, ma sicuramente non memorabili tipo quelli, per citare un titolo che rappresenta lo stato dell'arte dal punto di vista grafico, di Suisei no Gargantia.
Nuovamente da sottolineare con estrema soddisfazione, invece, il comparto sonoro, con un ottimo doppiaggio, come da tradizione per gli anime, e tre sigle davvero stupende. Le due opening decisamente incalzanti, la prima con sonorità e timbri molto particolari, la seconda durissima, con più di un occhio strizzato al metal. Più dolce e rilassante, invece, la ending, con una melodia a più voci femminili, che quasi sembra voler stemperare la suspense dell'episodio appena terminato.
In definitiva, quindi, un anime davvero ben riuscito, che però si arena sulla soglia che divide gli ottimi prodotti, dai veri e propri capolavori.
I difetti che tarpano le ali a questo titolo sono essenzialmente un paio : la presenza costante e piuttosto forte, di un evidente fanservice, e la scellerata e già ricordata, eccessiva brevità della serie, che soprattutto nell'ultimo episodio, dà proprio l'impressione della "brusca accelerata" da parte degli sceneggiatori, per chiudere in qualche modo l'anime.
E se il fanservice a qualcuno potrà anche piacere (io l'ho giudicato troppo ingombrante, rispetto ai temi portanti della serie, temi ben più seri, misteriosi, drammatici) decisamente più grave è il secondo problema, visto che l'ultimo episodio lascia una spiacevolissima sensazione di amaro in bocca, sensazione generata dalla frettolosità e dall'incompiutezza degli eventi finali.
Molto probabilmente un maggior numero di episodi, avrebbe concesso lo status di elite a questo pur meritevolissimo titolo.


 1
_Protector_

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
La grafica è di ottima qualità e la trama presentava fin da subito alcuni aspetti che mi piacevano particolaermente; tra questi c'è il fatto che queste streghe venivano usate e trattate come oggetti e che siccome per sopravvivere hanno bisogno di prendere le medicine che solo i loro aguzzini possiedono queste arrivino anche a "vendere" informazioni sulle proprie compagne pur di avere una minima speranza di aver salva la vita. Quest'ultimo aspetto in particolare ha un impatto psicologico molto forte. La scarsa riserva di pillole aggiungeva una buona dose di suspance.
In alcuni punti riesce anche a essere toccante, come nel sesto episodio con la storia di Chie o nel 10 con Nanami (per quanto possa risultare abbastanza scontato).
Fino al 10° episodio ho poco di cui lamentarmi, ho notato solo alcune piccole sbavature di regia, ma nulla a livello di trama. Niente di troppo rilevante insomma...
Poi dall'undicesimo episodio fino alla fine probabilmente c'è stato un calo impressionante della concentrazione in quanto l'anime non rende più quello che aveva trasmesso fino a quel momento e si iniziano a notare imprecisioni molto più pesanti...
qui di seguito troverete spoiler, quindi fermatevi a leggere qua se non l'avete finito...
aggiungo solo che il finale è totalmente discutibile in quanto di fatto interrompe bruscamente la storia, lasciando lo spettatore in uno stato di confusione. Il finale non è assolutamente all'altezza del potenziale che l'anime aveva mostrato fino a poco prima. questo e le sbavature scritte nello spoiler sono il motivo del calo del voto, che altrimenti poteva essere molto più alto.

"ATTENZIONE DA QUI INCORRERETE NEL RISCHIO DI LEGGERE SPOILER, leggete solo a opera conclusa"

Quando arriva Hatsuna all'osservatorio, le protagoniste non sono minimamente sospettose e l'accettano nel gruppo in un battito di ciglia. Reazione discutibile dato che comunque è stata mandata dal laboratorio e potrebbe essere una trappola.
Ci viene detto che l'unico modo che ha per morire è sciogliersi, poco dopo per salvare la vita a Murakami si sacrifica sciogliendosi, ma questa scena non verrà resa minimamente commovente, è realizzata malissimo. A questo punto Hatsuna dovrebbe essere morta, invece per non si sa quale motivo si rigenera lo stesso e aiuta Kana a muoversi che corre in soccorso dell'amica, ma Hatsuna invece? perchè non va? la sua utilità era solo sbloccare Kana? sembra come se venga fatta resuscitare perchè c'era un buco nella trama e non sapevano come uscirne...
Inoltre soffermiamoci su Kana: non vuole far sapere a Neko che può muoversi, ma l'amica quando la vede in piedi non mi pare poi molto stupita...
I tizi vestiti da prete vogliono uccidere le streghe, ma sono gli stessi che le hanno liberate .-. viva la coerenza!
ho detestato che Murakami alla fine alla vista di Kotori e Kazumi abbia reagito come "ah è successo questo? ok ne prendo atto", non mostrando alcuna disperazione eccessiva o stato di shock.
Nanami improvvisamente diventa veggente, in quanto nei ricordi del protagonista vengono inserite cose che non poteva prevedere sarebbero successe.


 2
Haru glory

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Quando l' autore di Elfen Lied, Linn Okamoto, colui che ha disegnato il manga da cui è stato tratto un anime tra i più discussi della storia (ed anche di Animeclick), da vita ad una nuova opera, e questa riceve un' adattamento animato sempre ad opera di "Arms", beh...non ci si può certo esimere dalla visione.
Gokukoku no Brynhildr va in onda durante la primavera 2014 e conta tredici episodi, la trama inizia seguendo abbastanza fedelmente il manga per poi differenziarsi sempre di più col passare degli episodi, fino a stravolgere gli accadimenti della controparte cartacea che attualmente è in corso di pubblicazione con 11 volumi all'attivo.
La trama presenta le classiche tematiche dell'autore: amicizie infantili dimenticate, liceali con poteri soprannaturali, organizzazioni misteriose che puntano a rivoluzionare il genere umano, un protagonista altruista oltre ogni limite ragionevolmente pensabile, una componente harem ben riuscita, il tutto con una sfumatura persistente di mistero. Si potrebbe quasi dire un elfen-lied riplasmato per correggere i difetti che lo affliggevano, ad esempio la poca varietà dei super-poteri limitati ai diversi tipi di vettori qui è sostituita da una moltitudine di abilità degne di un film sugli X-men. I personaggi mi sono piaciuti molto, il più impersonale è forse proprio il protagonista, Murakami per quanto ben caratterizzato rimane sottotono per essere il main character, riuscitissime invece le protagoniste femminili, Kuroneko e Kazumi in particolare si distinguono per un carattere da tsundere ed una perversione non indifferente, premio di best Charcter a Kana, la loli paralitica più divertente della storia. Merita un discorso a se il fanservice, per quanto presente in buona dose rimane ben integrato nella sceneggiatura, ma soprattutto fa il suo dovere non limitandosi a nudità fini a sa stessa, dando vita a scenette piccanti di tutto effetto.
Il lato tecnico non è purtroppo buono quanto la sceneggiatura, per essere una serie del 2014 il livello delle animazioni è appena sufficiente e troppo spesso i dettagli appaiono lasciati al caso, bello il character design fortemente simile a quello del manga. La scarsità visiva è compensata da un ottima colonna sonora con ben 2 opening, una rarità per una serie da un cour, è per di più entrambe fantastiche.
Unico grosso difetto il finale buttato lì giusto per dare una conclusione alla storyline, il che costringe a leggere il manga o altrimenti accontentarsi di una fine a dir poco oscena che lascia abbozzati molti argomenti essenziali per la comprensione dell'opera nella sua completezza.
Tirando le somme il mio giudizio è sostanzialmente lo stesso di elfen lied: bellissima opera dai forti contenuti, l'impatto positivo dell'anime però è smorzato da una conclusione assolutamente non all'altezza, e che gli toglie l'opportunità di una valutazione finale anche più alta.


 6
Eversor

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
"Gokukoku no Brynhildr" è un anime prettamente sovrannaturale, uscito nella stagione primaverile 2014, aggiungendosi così ad altri valenti titoli che, proprio in questo periodo, hanno arricchito il panorama dell'animazione. Quest'anime non è certamente perfetto, lo si potrà ben constatare osservando alcuni semplici errori, ma allo stesso tempo non delude le aspettative e, nel complesso, riesce ad appassionare e coinvolgere in modo ammirevole.
All'inizio, leggendo io stesso varie trame, mi ero fatto un idea piuttosto diversa dall'originale: mi ero immaginato chissà che anime romantico e mieloso, dove il ricordo dell'amica d'infanzia defunta continuava ad assillare il povero cuore del protagonista. Certamente ciò accade, ma in maniera piuttosto limitata, o meglio, in modo tale da non monopolizzare l'intera serie, lasciando invece spazio a numerosi combattimenti e ai misteri che emergono costantemente.

Ma non dilunghiamoci inutilmente e andiamo invece a narrare in breve le gesta del nostro intelligentissimo e gentilissimo Ryouta Murakami, studente delle superiori, assillato da un ricordo: Kuroneko, la sua amica d'infanzia, innamorata delle stelle e convinta dell'esistenza degli alieni. Un giorno i due bambini stavano facendo una "scampagnata" sopra delle tubature di una diga, al fine di trovare l'alieno che la dolce fanciulla affermava di aver visto. Le tubature però sono scivolose e Ryouta perde la presa e precipita nel vuoto insieme a Kuroneko che, per salvare l'amico, aveva cercato inutilmente di afferrarlo per una mano.
Tornando al presente, come si può ben capire, il ragazzo è sopravvissuto, ma non è accaduto lo stesso con la piccola bambina dai capelli blu e dai grandi occhioni. Ryouta è rimasto traumatizzato dall'accaduto, continuando però la sua ricerca degli alieni, quasi in onore dell'amica defunta, quasi pensando che, questo suo disperato tentativo potesse in qualche modo far tornare in vita la bella Kuroneko. Ma forse…
Un bel giorno infatti si presenta una nuova studentessa, Kuroha Neko, tale e quale, salvo qualche centimetro in più e forme molto più sensuali, alla bambina del suo passato. Com'è possibile? Può essere davvero lei? Quest'ultima non sembra ricordarsi per nulla di Ryouta, anzi, afferma di non averlo mai conosciuto, ma qualcosa nel suo atteggiamento sembra attirare nuovamente l'attenzione del ragazzo.
L'arrivo di questa nuova e misteriosa fanciulla però non porta a un semplice ritorno al passato, ma sconquasserà letteralmente la vita di Ryouta, che, tutto d'un tratto, si ritrova a parlare con Kuroha e a scoprire che la nuova compagna sapeva che, qualche ora dopo, il giovane sarebbe morto.
L'avviso giunge talmente improvviso da apparire quasi uno scherzo e Ryouta, d'altro canto, sembra quasi intenzionato a non ascoltarlo solo per provare che la ragazza aveva ragione. Non presta attenzione alle richieste di Kuroha e, come previsto, una frana lo sta per seppellire. Tutto finito? No, perché improvvisamente la studentessa dai lunghi capelli blu giunge in suo soccorso e, utilizzando strani poteri magici, distrugge letteralmente l'enorme masso che avrebbe ucciso Ryouta, salvando così la sua vita, ma, allo stesso tempo, coinvolgendolo in strane vicende, misteriose e piene di misteri, dove poteri sovrannaturali si mischiano a strane creature extraterrestri.

La trama non è molto complessa, almeno in partenza, ma, con il passare delle puntate, si innestano nuovi elementi che la rendono sempre più articolata, senza tuttavia toglierle quella chiarezza e limpidezza iniziale, che la rendevano così interessante e coinvolgente. Forse non l'ho detto prima, ma, in quest'opera, è presente anche l'elemento "Harem/Ecchi". Infatti le "maghe" sono quasi tutte ragazze e, con il passare dei giorni, si raccolgono attorno al giovane Ryouta, anche se i loro sentimenti cambiano da fanciulla a fanciulla.
Tutto ciò però non deve essere visto come un fattore negativo, in quanto è stato reso in modo da non appesantire troppo l'anime, ma, anzi, aggiungere solo un tocco di pepe in più. La vicenda non è certamente demenziale o comica e, di fatto, i protagonisti saranno in costante pericolo di vita, tanto che, nonostante alcuni momenti di svago, la tensione rimarrà alta per tutta la storia. Le maghe necessitano di un'apposita medicina per sopravvivere e dunque e come se avessero perennemente una spada sopra la loro testa che ne mette a repentaglio la vita. Hanno le ore contate e lo sanno, dunque si può anche riscontrare una certa nota drammatica in tutta la vicenda, quasi malinconica, per nulla mitigata, ma, anzi, evidenziata dalle morti di numerose maghe, ad opera del laboratorio scientifico che, di fatto le aveva create.
Senza soffermarci troppo sulle questioni sovrannaturali, che certamente rendono l'opera incredibilmente misteriosa e ricca di intrighi, vorrei concentrare la mia attenzione su un mondo completamente diverso: quello dei sentimenti.
Spesso capita che in questi anime d'azione/ecchi i protagonisti cadano nello scontato, nel "già visto", riprendendo canoni standardizzati, per nulla originali, che, certamente sono piacevoli, ma alla lunga stancanti. Bene! In questo caso tutto ciò non accade. Ovviamente alcuni piccoli stereotipi vengono mantenuti, ma, più che altro, come spunto per possibili momenti divertenti, quasi come diversivo. Ogni maga infatti presenta caratteristiche proprie, ricordi ben precisi e dolori che permettono loro di avere passioni e desideri molto profondi. I vari personaggi vengono analizzati molto attentamente e, soprattutto in caso di morte (queste, avviso già, non vengono risparmiate), assumono tratti fortemente drammatici e passionali.

La grafica è di ottima qualità e anche i disegni sono molto buoni. Per quanto riguarda le musiche, le ho trovate azzeccate e, a dirla tutta, mi è piaciuta moltissimo la seconda opening, anche se, in questo caso, si tratta di un parere puramente personale. Nonostante abbia riscontrato piccoli difetti nel doppiaggio, l'audio è buono e coinvolgente.
Per quanto riguarda la regia invece ho alcune puntualizzazioni da fare: positiva nella prima parte, ma, forse, un po' troppo sbrigativa nella seconda. Con questo non voglio dire che l'anime diventa brutto, tutt'altro, ma credo che la necessità di farlo rientrare in 13 episodi abbia in qualche modo danneggiato le ultime puntate, facendole apparire troppo veloci e sbrigative. Anche il finale ne risente e, sebbene sia piuttosto carino, presenta elementi alquanto bizzarri, come persone che sembravano morte, ma che, misteriosamente, sono sopravvissute….ottimo!! (anche perché il personaggio in questione era uno dei miei preferiti) ma almeno ditemi perché, cosa è successo, per quale motivo è ancora in vita…insomma, uno straccio di motivazione.

L'anime è consigliatissimo. Bello e appassionante, anche se in parte incompleto, non per sua colpa, ovviamente, ma per il numero ridotto di puntate. Ancora molti misteri rimangono irrisolti, sperando vivamente in una seconda serie che li concluda. Un'opera è bella quando, una volta finita, lascia nell'animo un senso di amarezza, come di un amico abbandonato. Ci sarebbero ancora molte cose da dire altre ancora che ora non mi vengono in mente, ma termino dicendo solo una cosa: gli avrei dato un 7 pieno per l'anime in generale e per tutti i vari aspetti, ma, alla fine, ho deciso di premiarlo con un 8. Non perché sono troppo gentile, ma a causa di quel candore che mi ha lasciato nel cuore (forse sembro troppo sentimentale). Alle volte un'opera non si spiega, si apprezza e basta… nonostante le critiche o i possibili difetti, quando piace…piace, e non c'è nulla che si possa fare.
Dunque…

Voto finale: 7/8…tendente all'8!


 2
MattyPiranha

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Quest'oggi parlo di una delle serie più attese e più interessanti della stagione primaverile del 2014, ovvero "Gokukoku no Brynhildr", serie composta da 13 episodi di durata canonica. Fin dall'annuncio questa serie ha suscitato tanto interesse sopratutto sapendo che il manga da cui è tratto (che presto verrà edito anche qua in Italia) è stato scritto dallo stesso autore di Elfen Lied, quindi quasi tutti si aspettavano una serie con gli attributi dove probabilmente si sarebbero visti misteri, personaggi originali e sopratutto sangue in quantità industriali. Come è mio consuetudine fare ho accantonato il fatto che quest'opera fosse scritta da un autore già così conosciuto e l'ho guardata fino alla fine, e il risultato è stato una serie che sarebbe stata praticamente impeccabile se non fosse per alcuni aspetti che hanno leggermente stonato e che adesso analizzerò.

I protagonisti di questa serie sono Murakami e Kuroneko, due bambini che hanno la passione per l'astronomia e il particolare la ragazza è ossessionata dall'ufologia e, anzi, sostiene di averne visti alcuni in un luogo isolato. Sfortunatamente mentre Kuroneko e Murakami tentano di raggiungere questo posto i due ragazzini cadono da una diga e la bambina morirà mentre il bambino rimarrà in coma per un bel po' di tempo. Un paio di anni dopo Murakami frequenta il liceo e un giorno viene presentata una nuova compagna di classe, Kuroha, incredibilmente simile a Kuroneko ma contrariamente alle aspettative del ragazzo lei dichiara di non averlo mai visto in passato. Tuttavia i due inizieranno ad avvicinarsi e Murakami scoprirà ben presto che la sua nuova compagna di classe è in realtà una strega che insieme ad altre ragazze come lei è riuscita a scappare da un laboratorio. Da qui la trama prosegue con Murakami che cercherà in tutti i modi di salvare Kuroha e le altre ragazze anche a costo della vita e per fare questo dovrà andare contro chi ha "creato" queste streghe e inoltre dovrà riuscire a procurarsi delle pillole con le quali queste streghe riescono a sopravvivere.

Come già detto prima sia Murakami che Kuroneko hanno la passione per l'astronomia e in particolare per le stelle, e questo li legherà in un modo molto forte per essere solo dei bambini. Infatti quando Murakami, risvegliato dal coma, saprà della morte della sua amichetta si dispererà e anni dopo quando vedrà Kuroha penserà che sia lei e nonostante ella stessa neghi di essere quella bambina, Murakami non è del tutto sicuro e tenterà durante tutta la serie di scoprire la verità. Durante la serie verremo a conoscenza di altre streghe come Kuroha che si ritroveranno e formeranno un gruppo (creando una specie di harem che francamente penso centrasse poco nel contesto misterioso e a tratti violento della trama). Queste ragazze sono: Kazumi, una ragazza molto sicura di se che ha la capacità di hackerare i sistemi informatici più complessi e molto spesso vorrà "unirsi" a Murakami, poi c'è Kana che è impossibilitata a muovere tutto il corpo tranne la mano sinistra con la quale digita ciò che vuole dire in un sintetizzatore vocale e infine abbiamo Kotori che sarà una ragazza molto vivace che ha la capacità di "sostituirsi" alle persone (nel senso che se una persona è seduta e lei è in piedi, allora può invertire la posizione sua e della persona interessata, quindi lei risulta seduta e l'altra persona in piedi).

La trama nel complesso è molto avvincente. Infatti vedremo sia Murakami che le streghe affrontare molti ostacoli e molte difficoltà pur di riuscire a sopravvivere anche fuori dal laboratorio. Vedremo molti combattimenti fatti davvero bene che non hanno un esito scontato e vedremo anche il rapporto tra i vari personaggi farsi sempre più forte tanto da unire sempre di più il gruppo. Inoltre in questa serie è presente un fanservice che tutto sommato è carino ma con la trama ci azzecca ben poco e inoltre un dettaglio molto disturbante è la censura "pesante" che viene messa nelle scene più crude e ciò fa perdere gran parte della spettacolarità delle scene d'azione che rimangono comunque godibili.

La grafica e le animazioni sono più che buone seppur ogni tanto sembra esserci qualche calo che tuttavia può essere sorvolato e trascurato, anche i disegni meritano una nota positiva. Le musiche sono molto belle, in particolare una parentesi se la meritano le due opening: la prima senza parola ma con una musica comunque avvincente, mentre nella seconda abbiamo una sigla molto "screaming" che tutto sommato si abbina più che bene con in contesto della serie.

Ecco, il finale è forse quello che mi è piaciuto di meno: Gran parte dell'ultima puntata è fatta bene, fino agli ultimi minuti nei quali succedono varie cose che non trovano spiegazione e che lasciano lo spettatore in uno stato di confusione che è destinato a rimanere. Inoltre personalmente avrei preferito un finale meno "buonista" e più in sintonia con lo sviluppo della storia. Speriamo che l'OAV che uscirà in autunno possa chiarire qualche perplessità.

Nonostante queste note negative che ho descritto, ci tengo a precisare che questa serie è comunque godibile e sicuramente è una delle più avvincenti di questa stagione. L'unica premessa da fare a chi ha intenzione di seguire questa serie è di non essere troppo pignolo e di non soffermarsi troppo sui particolari che potrebbero far risultare la serie non per quello che è, bisogna dunque apprezzarla nel suo insieme, e penso che sia una cosa abbastanza facile dato in grande tasso di intrattenimento che offre quest'opera.


 1
Rygar

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Parlare di Lynn Okamoto non è cosa facile. Il discusso autore spesso divide e perplime l'opinione degli appassionati del fumetto e dell'animazione. Volendo essere riduttivi e semplicistici, o lo si ama, o lo si odia, così come le sue opere, spesso intrise di un bizzarro mix tra malinconia, splatter, azione e scene di vita quotidiana con elementi di sentimentalismo equivoco. Una delle sue opere più rappresentative è Elfen Lied, e come tale incarna la scissione tra estimatori e denigratori. Questa sua nuova opera, Brynhildr in the Darkness potrebbe ereditare il chiacchiericcio e la fama di Elfen Lied.

Brynhildr in the Darkness è una serie della stagione primaverile 2014 composta da 13 episodi di durata canonica. Nel mese di settembre 2014 è previsto un OAV. L'opera trae origine dall'omonimo manga del 2012.

Trama: Ryōta Murakami è uno studente liceale il cui passato è caratterizzato dalla presenza di Kuro Neko, sua amica d'infanzia. Il ragazzo non riesce a dimenticare il passato poiché si sente responsabile della morte della sua amica a causa di un gioco pericoloso che fecero su una diga, poiché la ragazza era convinta dell'esistenza degli alieni e glielo voleva dimostrare, purtroppo non riuscì nell'intento e precipitò nel vuoto. Da quel momento Ryōta volle ereditare le volontà dell'amica defunta, studiando astronomia e osservando le stelle. Un giorno nella sua classe si presenta una ragazza di nome Kuroha Neko, la cui somiglianza con l'amica d'infanzia è impressionante, tuttavia questa Neko non ricorda nulla di lui e del passato trascorso insieme. Neko dimostra di possedere una forza e dei poteri sovrumani, salvando Ryōta da un incidente mortale. Il ragazzo scopre che l'origine di quei poteri consiste in una serie di esperimenti scientifici cui la ragazza fu costretta a sottoporsi in passato, e assieme ad altre ragazze (chiamate "streghe" dalla misteriosa organizzazione che ha sottoposto le ragazze a quegli esperimenti), è fuggita dal centro di ricerca per aver salva la vita, o perlomeno, per poter morire in pace. Ryōta sarà coinvolto nel tentativo di salvezza di alcune di queste "streghe". Da quell'istante comincerà la loro lotta per la sopravvivenza contro la spietata organizzazione.

Grafica: il giudizio sul comparto grafico è fondamentalmente positivo, seppure siano da notare alcuni sporadici (ma fastidiosi) cali di qualità. Le ambientazioni sono molto belle e la loro varietà è discreta, la cura per il dettaglio è apprezzabile. Le animazioni sono piuttosto buone e fluide. Il character design è all'altezza del fumetto, cui è enfatizzata la bellezza del tratto. Il monster design è giustamente aberrante e inquietante.

Sonoro: ottimo. Le due opening sono molto belle (splendida la seconda, con tonalità più aggressive e graffianti). L'ending è tendenzialmente più delicata, ugualmente apprezzabili. Splendidi OST da notare la loro eterogeneità sonora (nelle scene d'azione e nelle scene di comune vita quotidiana). Ottimi effetti sonori. Doppiaggio all'altezza dell'intero comparto sonoro.

Personaggi: sostanzialmente senza infamia e senza lode. La caratterizzazione di ciascun personaggio è buona (anche se talvolta si scivola nel cliché) con un discreto approfondimento psicologico ed un fattore evolutivo ben presente. Buona l'interazione di gruppo, tra alti e bassi.

Sceneggiatura: qui si vedono contemporaneamente i maggiori punti di forza come le maggiori note dolenti. La gestione temporale è fondamentalmente buona, seppure sia abbondante di flashback e frammentaria nel complesso. Il ritmo è un po' troppo affrettato. C'è una mole di eventi che accadono e necessitano di spiegazioni e approfondimenti. Non sempre questo viene curato come si dovrebbe col risultato della presenza di alcune scene di vita quotidiana (spesso tutto fuorché interessanti) quando si sarebbe dovuto entrare nel vivo della storia e spesso vengono mostrati degli sprazzi minuscoli d'immagini e dialoghi esplicativi che salvano in extremis alcune scene che altrimenti sarebbero state bollate come inutilmente buoniste e incoerenti. Di positivo è menzionabile la presenza di scene molto ben realizzate in cui si passa da situazioni assai cruente ad altre assolutamente pacifiche. Sono presenti molte scene d'azione e cruda violenza, spesso molto ben realizzate. La morte non manca praticamente mai. È presente anche un moderato quantitativo di fanservice, talvolta simpatico, talvolta evitabile. I dialoghi sono buoni.

Finale: il finale si salva in corner. Occorre prestare molta attenzione al penultimo episodio per poter cogliere e comprendere certe situazioni altrimenti assurde o inspiegabili. Nonostante sia discretamente completo e conclusivo, il finale lascia intendere ad un'ipotetica seconda serie, oppure, come successe con Elfen Lied, induce lo spettatore ad approfondire la questione con l'acquisto del manga.

In sintesi: Brynhildr in the Darkness è forse uno dei titoli più chiacchierati della stagione per via della sua qualità altalenante e di alcune scelte narrative non felicissime. Sfortunatamente non riesce a superare il suo "illustre" predecessore (Elfen Lied), dal quale attinge senz'altro la fama, ma non la capacità di saper commuovere. Spesso pecca in goffe cadute di stile e ingenuità di sceneggiatura, risultando un po' troppo compressa (qualche episodio in più avrebbe giovato). Ciononostante l'opera intrattiene bene per la maggior parte del tempo, destando interesse nello spettatore fino alla fine. La serie non può essere che discreta, il che è un gran peccato, considerando il grande potenziale inespresso. L'opera è consigliata principalmente agli appassionati delle opere di Okamoto e chi cerca uno "splatter leggero".