Lynn Okamoto, autore del celebre Elfen Lied e del recente Brynhildr nell'oscurità, entrambi pubblicati in Italia da Planet Manga, è stato al centro di vari incontri all'ultima edizione del Napoli Comicon 2016. E noi vi proponiamo quindi un riepilogo completo, tra interviste e video.
 


Innanzitutto vi proponiamo il video della conferenza aperta al pubblico presieduta dall'autore:
 

Lynn Okamoto ha però tenuto anche un incontro a porte chiuse riservato alla stampa, (seguito dal nostro incrollabile Smooth Criminal), durante il quale si è reso disponibile a rispondere ad alcune domande:

Da dove ha preso l’idea per Elfen Lied?

L'autore spiega come l’idea iniziale sia nata chiedendosi come mai si sia estinta, nel passato, quella razza primitiva non proprio umana, ma neanche scimmia; ma una via di mezzo più evoluta e vicina all'attuale essere umano. Da qui ha cominciato a fantasticare e fare ipotesi: "Che questi ominidi più evoluti di quel periodo siano stati sterminati, massacrati? E se comparisse anche al giorno d'oggi una nuova razza umana a noi superiore, forse potrebbe accadere la stessa cosa? Potremmo essere sterminati?"
Così è nato Elfen Lied.

Cosa ne pensa delle trasposizioni animate delle sue opere? Ne è rimasto soddisfatto?

Okamoto ha ammesso di non risultare entusiasta nel vedere cambiamenti e rivisitazioni rispetto all'opera originale; però constatando il buon riscontro da parte del pubblico, leggendo le recensioni positive, ha finito per ritenersi soddisfatto.

Ci sono stati autori di fumetti americani o europei che l’hanno influenzata?

Fondamentalmente l'autore non legge fumetti europei o americani, ma ultimamente sta leggendo l'opera dell'autore coreano Boichi.

Quando lavora, ha già in mente lo svolgimento di tutta la storia o ci pensa poco per volta?

Sul gran finale, anche se un po’ vaga, c'è già un’idea. Però disegnando 18 pagine ogni settimana, tocca improvvisare strada facendo. Quindi non ho un’idea precisa dello svolgimento della storia, ma solo del punto d'arrivo; il finale appunto.

La paura della bomba atomica quanto ha influito su una delle sue storie autoconclusive?

Sì, realizzai un manga su una ragazzina che doveva disinnescare una bomba. E nel realizzarlo ho pensato quale sarebbe stata la situazione più terrificante, ed ho pensato ovviamente ad un disastro nucleare. Però tutto questo risale a prima del sisma che ha provocato il disastro di Fukushima. E non mi aspettavo che un giorno si sarebbe verificato realmente qualcosa di simile.

Nei volumi di Elfen Lied erano ospitati molti dei suoi vecchi one shot. Ne riprenderà mai in mano qualcuno per sviluppare una futura serie, oppure ha già in mente qualcosa di preciso?

No, per ora non ne ho intenzione.
 

Cosa ne pensa del fenomeno del cosplay in Italia, in una manifestazione come questa del Comicon?

Okamoto ammette che non si aspettava che i giovani italiani guardassero così tanto le opere d'animazione giapponese, ma l’ha capito notando così tanti cosplayer, e ne è rimasto un po’ sorpreso.

Data la sua ottima inventiva nel scrivere storie così particolari, le è mai stato proposto o ha mai avuto l’idea di scrivere delle novel, oppure di affidare il disegno ad un altro mangaka, in modo da avere più tempo da dedicare al solo sviluppo della trama?

Okamoto ammette di essere interessato soprattutto all'ambito delle novel, gli piace fare lo sceneggiatore. Solo che per ora non ha ricevuto nessuna offerta o proposta, quindi è solo per questo che non ci si è cimentato, ma è sempre disponibile.

Chi è il suo autore di manga preferito?

Il mio mangaka preferito è Yoshiro Togashi di Hunter x Hunter.

In Italia la generazione cresciuta negli anni ’80 con gli anime è stata parecchio influenzata dal genere robotico. Quando era bambino, lei sognava di guidare un robot? Se sì, quale?

Macross è il primo in assoluto, e il mio preferito.

Qual è il suo personaggio preferito di Elfen Lied?

Il mio personaggio preferito è Nana.

Un altro elemento ricorrente nelle sue opere è la sperimentazione su umani condotta in maniera segreta da losche organizzazioni governative. Come mai questi spunti? Pensa che accada anche nella realtà?

Non c’è un particolare riferimento con la realtà o magari il futuro. Però ho trattato la sperimentazione umana perché volevo dare un senso di disgusto, cioè volevo provocare proprio una reazione fortemente negativa nei lettori.

Ha mai avuto problemi di censura per le sue opere?

Non ho avuto problemi perché in Giappone è ancora un abbastanza basso il livello di censura su anime e manga. Mi è capitato solo una volta però, disegnando Nana senza braccia né gambe, che l’editore mi dicesse che era una scena troppo forte; e quindi ho dovuto ridisegnare un braccio e una gamba. Per quanto riguarda le parole, generalmente in Giappone vengono censurate quelle legate al razzismo, ma non ho mai avuto questo problema.

Nelle sue opere riesce sempre a mescolare dramma e amore. Come mai questa attrazione per l’amore tragico? C’è una qualche visione di fondo universale e pessimistica in ballo, o semplicemente le piace questo genere di storie?

L'autore afferma come in verità gradirebbe molto realizzare un’opera che racconti un amore comico o spensierato, però sarebbe difficile per lui far durare a lungo la storia su un presupposto simile. E quindi, quando tratta una storia d’amore, finisce sempre per imboccare una direzione drammatica.

In Elfen Lied ci sono casi di personaggi “strani” che paiono introdotti per compiacere in particolare un certo pubblico di nicchia fetish (per esempio la ragazza incontinente), trattando quindi tematiche estremamente rare nei manga che non siano doujinshi fetish. A cosa è dovuta la scelta di introdurre queste tematiche così di nicchia?

Okamoto non ha nessuna intenzione di creare dei personaggi di nicchia, cioè nelle sue intenzioni tutti i personaggi che crea sono molto normali. Ma effettivamente gli viene detto spesso che crea personaggi di nicchia.

Ha avuto modo di girare per Napoli? E se sì, c’è qualcosa che l’ha colpito per eventualmente ispirare una storia?

Per prendere spunto da qualcosa di Napoli ho visto ancora troppo poco. Sono riuscito a vedere solo il centro di Napoli, ma solo quello; quindi non saprei dire ancora.
 


L'autore inoltre ha tenuto anche un incontro a quattro con Atsushi Kaneko, Richard McGuire e Luis Quiles. Qui il video:
 

Segnaliamo infine, per amor di completezza, anche l'intervista realizzata dall'editore Panini Comics:

Quattro chiacchiere con il sensei Okamoto a Napoli Comicon 2016

Lunedì 25 aprile in quel di Napoli Comicon 2016 si è tenuto l'incontro che ha visto ospiti della kermesse partenopea e di Planet Manga il sensei Lynn Okamoto e Shoji Kanemaru, editor di Brynhildr nell'oscurità.

La conferenza si è svolta davanti ai numerosi fan del maestro Okamoto ed è stata un'interessante occasione per conoscere meglio questo geniale autore capace di trattare temi difficili con uno stile grafico espressivo ma diretto, e di narrare tematiche profonde senza mai rinunciare alla scorrevolezza e all'intrattenimento della storia.

Queste sono le domande che gli abbiamo rivolto.

Per prima cosa volevamo chiedere a Okamoto sensei quali sono le sue impressioni sulla fiera e come si sta trovando qui a Napoli Comicon.
Per me è la prima volta a Napoli Comicon e devo dire che non mi aspettavo una fiera così enorme con così tanti visitatori.

Le Sue opere sono complesse e affrontano temi difficili, come ha vissuto la trasposizione in anime dei suoi manga?
Quando ho saputo che sarebbe stata realizzata la trasposizione animata delle mie opere, ho avuto un'impressione positiva. In seguito, ho avuto l'opportunità di assistere a una sessione negli studi di doppiaggio e sentendo i miei personaggi parlare con delle voci vere, mi sono sentito molto imbarazzato e sono uscito dalla sala. Vedere i miei manga diventare delle serie animate mi ha fatto molto piacere da un lato, ma, dall'altro, mi ha anche provocato un certo imbarazzo (ride).

Nei Suoi manga sono ricorrenti i riferimenti alla mitologia nordica e l'uso di nomi di ispirazione tedesca. A cosa è dovuta questa particolare scelta?
Mi piaceva il suono di queste parole tedesche, ma non mi definirei un appassionato di cultura germanica. Adesso che sono venuto qui in Italia e ho visto Napoli, chissà, magari nel prossimo manga potrei usare nomi italiani!

Le protagoniste delle Sue opere sono spesso donne forti, che hanno subito nel loro passato dei traumi che hanno potuto superare a caro prezzo. Come mai questa predilezione per protagoniste femminili e proprio con questa caratterizzazione drammatica?
Mi piace disegnare personaggi femminili carini, per questo scelgo come protagoniste delle donne. Disegnare maschi è noioso! (ride) Il fatto che i miei personaggi debbano fare i conti con dei traumi nella loro vita, credo sia un mio gusto personale nel caratterizzarli, perché mi piace raccontare storie con ragazze che hanno dovuto affrontare delle difficoltà.

Un altro aspetto che colpisce dei Suoi manga è senz'altro la profondità delle tematiche che affrontano. In "Elfen Lied", per esempio, sono presenti in modo molto forte il tema del pregiudizio e il tema del diverso. Si tratta di argomenti che Le stanno particolarmente a cuore?
Penso spesso che dare questo tipo di andamento alla storia la renda più divertente e interessante per il lettore. È proprio questo il mio obiettivo: rendere la trama sempre stimolante per chi legge.

Sensei, qual è il Suo punto di vista sul tema della discriminazione, in modo particolare quella che prende forma nel bullismo degli ambienti scolastici?
Io non ho vissuto esperienze dirette di bullismo, tuttavia penso che questi comportamenti abbiano una grande influenza sulla personalità di chi li subisce. Credo che il bullismo possa arrivare a cambiare lo scopo della vita di una persona.

Un elemento che colpisce delle Sue opere è il contrasto tra l'aspetto kawaii delle protagoniste e le brutali esperienze che vivono, tra la dolcezza dello stile grafico e la violenza delle vicende. A cosa si deve questo approccio?
Non direi che da parte mia ci sia un'intenzione precisa e consapevole di creare un accostamento di questo tipo. Ma se riscontrate questa tendenza nei miei lavori, si vede che, forse, parte da qualcosa che ho dentro di me.

Qual è il Suo personaggio preferito di "Elfen Lied" e quale quello di "Brynhildr nell'oscurità"?
Il mio personaggio preferito di Elfen Lied è Nana.
Di Brynhildr nell'oscurità ho amato molto Kotori. (SPOILER ALERT: continuando a leggere la risposta ci sono anticipazioni sugli eventi del volume 9.) Quando l'ho fatta morire, ho avuto parecchie difficoltà nel proseguire con la storia, per cui mi sono pentito di averla uccisa...(ride)

Quali sono i maestri che hanno influenzato di più il Suo lavoro e quali opere ammira?
Mi piace molto il maestro Takeshi Obata e il suo Death Note.

Può darci qualche anticipazione sul Suo prossimo manga?
Voglio disegnare una commedia romantica. Così non muore nessuno! (ride)

Ringraziamo il sensei e lo staff Shueisha per la disponibilità dimostrata.