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erika zago

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
“Paradise Kiss” è considerato il sequel de “I cortili del cuore”, nonostante questo io la prima volta che lo vidi non avevo letto quest’ultimo. Ma, dato che le vicende sono ambientate vent’anni dopo e i personaggi principali sono nuovi, non ho trovato incomprensioni. Ad una seconda occhiata dopo la lettura del suo prequel, devo dire che l’ho apprezzato di più, ho riconosciuto molti vecchi personaggi ed ester egg, a cui mi ero affezionata.

La trama di quest’anime segue le vicende di Yukari, una studentessa modello dedita soltanto allo studio. Un giorno viene notata da uno studente della scuola di moda Yazawa, lui la pregherà di fare da modella per la sfilata scolastica e di indossare un vestito fatto dal Paradise Kiss, così si chiama il suo gruppo composto da quattro compagni di classe. Questo incontro porterà la protagonista a riflettere sulla sua vita e capire cosa vuole veramente per il suo futuro.

La Yazawa, specializzata nei teen shoujo (almeno fino a “Nana”), dà sempre quel tocco in più alle sue opere. La protagonista Yukari mi è piaciuta, il suo rapporto difficile con la madre le dà maggiore maturità. Sua madre è una persona molto assillante e severa soprattutto per quanto riguarda lo studio, rinchiudendo Yukari in un bozzolo dove l’unica cosa che conta è ottenere il risultato migliore, senza dare spazio a nessun’altro interesse o passione che vada al di là dello studio. Mi è piaciuto molto il fatto che ricerchi la sua indipendenza, anche quando il suo amato George le darà un grosso aiuto. A piacermi meno invece è lo stesso George, il classico Don Giovanni, dal fascino irresistibile e indomabile (classico figlio di papà pieno di soldi, ha a disposizione una villa tutta sua dove ovviamente vive da solo): il carattere di quest’ultimo è preso direttamente da un Harmony del ‘900, catapultato ai giorni nostri. Eppure non posso negare il fascino del personaggio, ho seguito i loro tira e molla con molto interesse. I personaggi di contorno, usciti dall’ultimo volume de “I cortili del cuore”, sono ben caratterizzati e hanno un buono sviluppo di trama (anche se di nuovo c’è un ragazzo che vive da solo a sedici anni... ma perché queste cose? Ho sentito che in Giappone non è una cosa così normale vivere da soli in giovane età, usare questo sotterfugio per facilitare la trama lo trovo troppo forzato).

L’animazione non mi è dispiaciuta, anche se ci ho messo un po’ ad abituarmici, non ho mai visto un anime realizzato in questo modo: tagli strani, molti primi piani sui volti, eppure le animazioni sono fatte bene. Nella parte che precede la sigla ci sono solo fotografie, dove escono vari mostriciattoli animati sopra le foto: non mi sono dispiaciuti, ma perché inserirli? Vogliono richiamare lo stravagante modo di disegnare della Yazawa? Non ho capito.
Il doppiaggio in italiano che ho trovato non è dei migliori, molto spesso il parlato non coincide perfettamente con il labiale. Nonostante questa strana realizzazione, la trama della storia ti prende molto, e dopo un po’ non ci fai più caso.

Infine, il mio voto è un 7, perché mi ha molto intrattenuta. Consiglio quest’anime agli amanti degli shoujo e a chi vuole approcciarsi per la prima volta a quest’autrice.


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Chii-Kamio

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6,5
È un anime molto particolare, per cui non so sinceramente dire se sulla bilancia pesa di più il piaciuto o il non piaciuto, perché questo non è un anime intermedio che può piaciucchiare. Però sì, ho visto di meglio, ma non era comunque male. No, o piace o non piace, e io appunto non ho ancora scelto da che parte stare.

Al di là del mio gusto personale, l'anime si presenta di vecchio stampo, con spostamento di scenario piuttosto antico ma allo stesso tempo inusuale, con una narrazione avanti nel tempo ma che effettivamente sembra statica, piatta, come se dal primo all'ultimo episodio fosse passato un solo secondo, anche se in realtà il tempo scorre e va avanti, e pure di tanto. Lo definirei un anime difficile da capire, che va molto a interpretazione personale, e ancora di più nel gusto. C'è tanto dell'autore in questa opera, e forse per questo è così difficile da capire.
Detto ciò, la grafica è tipica degli anime di una volta, con colori senza ombre e sfumature, e disegni vecchio stile; stessa storia per il comparto audio, molto antico, nulla a che vedere con quelli di oggi.

Tirando le somme, è un anime che intrattiene e ti fa venire di voglia di vedere come va a finire, con un finale inaspettato e che non vorresti aspettarti, che piace o non si capisce per niente. Molto soggettivo.


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Helena90

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
"Paradise Kiss" è un anime del 2005 di pochi episodi, ambientato vent'anni dopo i fatti di "Gokinjo Monogatari" (che sarebbe il nostro "Curiosando nei cortili del cuore").
L'anime però ha come protagonista un personaggio non presente nella serie precedente: si tratta di Yukari Ayasaka, una ragazza liceale come tante che viene notata da Arashi per il fisico da modella. Non si sa come, la ragazza nella scena dopo si sveglia all'interno del Paradise Kiss, appunto, e cioè il luogo di ritrovo di questi ragazzi tutti accomunati dal sogno di sfondare nel difficile mondo della moda. Arashi, che è un ragazzo strano con delle graffette al posto dei piercing, è il fidanzato di Miwako, la sorella minore di Mikako, ossia la Melissa di "Gokinjo Monogatari", che farà la sua apparizione in questa serie come famosa stilista a capo della sua "HappyBerry" e sposata con Tsutomu, che fa il fotografo. I due hanno anche una figlia, Alice. A coronare il gruppo abbiamo Isabella, un ragazzo travestito, e soprattutto George, con cui avrà un rapporto più che burrascoso. Quest'ultimo sarà la causa di tutti i problemi che Yukari avrà durante la serie nel rapporto con sua madre, con la scuola e con Hiroyuki.

La serie non è niente di eclatante, ha un ritmo lento e anche noioso, che non faceva presagire nulla di che. Fermi immagine ingiustificati e continui, l'uso di toni maturi con scene spinte ma non troppo non sono riusciti a dare un'impronta definita alla serie, che risulta alla fine abbastanza piatta. Non ho compreso la scelta di far apparire dal nulla dei mostri durante determinate inquadrature, mostri che non hanno avuto alcun senso ai fini della trama. Nessuno dei personaggi ha una certa coerenza né qualcosa di memorabile (forse solo Miwako, che era anche la più simpatica!), alla fine sono tutti privi di logica.
La moda non è decisamente il mio campo, lo ammetto, ma i vestiti presentati sono veramente orribili. Chi li indosserebbe mai? Anche loro si vestivano tutti strani...
In realtà è un anime decisamente dimenticabile, se non fosse per quel finale affrettato e concluso nel peggiore dei modi, ma non dico altro per non fare spoiler.

Graficamente è poco fluido, lo stile della Yazawa è inconfondibile e si avvicina molto di più a quello visto in "Nana" più che a quello visto in "Gokinjio Monogatari".
Però le musiche sono belle, specialmente la opening, mentre la ending è dei Franz Ferdinand.

In conclusione, non mi sento di consigliarlo, perché non è veramente niente di che, ma, se vi piace la moda o volete sapere che fine hanno fatto i personaggi di "Gokinjo Monogatari", "Paradise Kiss" è l'anime giusto per voi!


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Evelyn

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
L'anime si presenta già delle prime scene maturo, ma allo stesso tempo ironico, e un sorriso te lo strappa. La protagonista è Yukari, una ragazza tutta casa e scuola. Per lei la cosa più importante è lo studio, cosa inculcatagli dalla sua famiglia e soprattutto da sua madre, poi quest'anno ha la maturità! Quindi fa di tutto per non distrarsi dallo studio. Ma per strada incontra uno strano ragazzo, molto diverso da lei, che la insegue, e la sua reazione è scappare e infine svenire. Rinviene nell'atelier della "Parakiss". E da lì inizierà tutta la storia...
All'inizio lei giudica questo gruppo di ragazzi che frequentano l'istituto di moda negativamente, soffermandosi alle apparenze. Ma solo stando insieme a loro scoprirà che persone splendide e speciali essi siano. E soprattutto si dimostreranno ognuno a suo modo dei fantastici amici per lei!

Ai Yazawa ha creato un anime davvero spettacolare! Là dove "I cortili del cuore" non mi ha colpito particolarmente e non sono riuscita neanche a finirlo, questo mi è rimasto davvero nel cuore. In comune tra i due anime c'è solo la moda e qualche personaggio secondario. E' davvero una storia a sé che con la prima c'entra ben poco. Lo stile dei disegni è simile, ne "I cortili del cuore" l'avevo odiato, mentre ora non mi ha disturbato per nulla, anzi mi è piaciuto molto come stile!
La storia d'amore che ci si presenta è mozzafiato e non si può fare altro che restare con il fiato sospeso tutto il tempo!
I personaggi sono molto particolari e molto ben caratterizzati. Ognuno ha una sua storia da raccontare e un vissuto non indifferente alle spalle, e questo li rende a tutti gli effetti unici.
Finalmente non c'è censura e si posso sentire parole come "culo" o "bisessuale", e finalmente i personaggi cedono alle passioni e, se a volte non si vede, si fanno capire benissimo. Ogni discorso tra i due protagonisti è carico di tensione ed eccitazione che il telespettatore riesce a percepire benissimo e ad emozionarsi insieme a loro.

E' un anime assolutamente scorrevole e veloce, con le sue dodici puntate ricchissime di eventi, che non si possono ridurre a una descrizione approssimativa... per capire tutte le molteplici sfaccettature e i grandi significati e insegnamenti di questo anime bisogna per forza vederlo! Io l'ho divorato in una notte! Non vedevo l'ora di scoprire cosa sarebbe successo a George e Yukari!
Il finale è tutt'altro che scontato. Lascia davvero spiazzati!

Insomma, io l'ho adorato. Soprattutto per le storie assolutamente mature. Quindi un grande applauso ad Ai Yazawa, che stavolta ha fatto proprio centro!


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Kida_10

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
"Paradise Kiss" è un anime composto da dodici episodi che narra la storia di Yukari Hayasaka, una studentessa di una prestigiosa scuola superiore che nonostante le sue abilità non eccelse ha sempre messo lo studio e la carriera scolastica prima di ogni cosa.
La vicenda comincia nel momento in cui la protagonista incontra (o, meglio, viene praticamente rapita) un gruppo di studenti della scuola di moda che, vedendola passare per strada, la vogliono assolutamente "arruolare" come loro modella per una sfilata. Ovviamente la ragazza inizialmente rifiuta la proposta, ma col passare del tempo e soprattutto grazie alla relazione sentimentale con George, uno dei ragazzi conosciuti, si avvicina sempre di più al mondo della moda, decidendo infine di lasciare la scuola per dedicarsi alla professione di modella.
Nel corso della vicenda vengono toccati e approfonditi in modo esemplare molti temi importanti, come il rapporto conflittuale fra genitori/figli, la vita nella società moderna e il rapporto di coppia. La parte forte di questa serie è proprio il realismo e la freddezza con cui vengono affrontate queste situazioni complicate e ci dimostra come tante volte la via d'uscita non esista o non sia la scelta più facile da percorrere.
Per quanto riguarda le parti tecnica e sonora, sono realizzate molto bene e si creano spesso atmosfere azzeccate. I personaggi sono caratterizzati molto bene, ognuno con le proprie particolarità, con il proprio modo di ragionare e con i propri difetti.

Nonostante tutte queste note positive, l'anime non mi ha particolarmente catturato e il finale mi ha lasciato abbastanza insoddisfatto; penso che per la profondità e per le tematiche toccate sarebbero state opportune delle puntate in più, in quanto le potenzialità c'erano eccome. Per quanto riguarda il finale, ovviamente sono gusti personali, non sono uno che cerca per forza il finale "felici e contenti" (anche se lo preferisco nella maggior parte dei casi), ma questa serie mi ha lasciato proprio con l'amaro in bocca.


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npepataecozz

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Paradise kiss è un anime composto da tredici episodi tratto dall'omonimo manga del 1999 di Ai Yazawa, la stessa autrice del pluripremiato "Nana". A tal proposito ritengo sia importante dare la giusta collocazione temporale ai due titoli in quanto Paradise Kiss presenta dei personaggi che, per stranezze estetiche, carisma e comportamenti anticonvenzionali per un anime, ricordano molto quelli che troviamo in Nana. Dopo una breve ricerca devo dedurre che Paradise Kiss deve essere considerato come il più vecchio dei due in quanto il manga era stato pubblicato già un anno prima rispetto a quello di Nana, anche se poi l'anime verrà prodotto solo successivamente.
Ambientato nel mondo della moda, Paradise Kiss narra le vicende di Yukari Hayasaka, una studentessa all'ultimo anno di una scuola superiore molto prestigiosa. Notata per la sua bellezza da Arashi, uno studente di un istituto superiore d'arte facente parte di un gruppo di lavoro autobattezzatosi "Paradise Kiss", alla ragazza verrà proposto di sfilare con un abito di loro produzione al festival scolastico. Inizialmente Yukari rifiuta ma ben presto cambierà idea anche perchè irresistibilmente attratta dal fascino di George un altro membro del gruppo di cui sopra.
Così come accadrà anche in Nana, in questo anime Ai Yazawa dipinge un ritratto del mondo giovanile giapponese molto diverso da come viene rappresentato abitualmente: la passione viene prima del dovere, il sesso non è un tabù ma una componente normale di un rapporto di coppia, l'abbigliamento è più vario e anticonvenzionale rispetto alla classica divisa scolastica. E' quindi questo un modo per approcciarsi alla realtà giovanile più realistica e moderna, assolutamente non propagandistica e che abbandona il rigore asiatico per strizzare l'occhio ad un modello di vita più occidentale.
La trama non è esattamente di quelle indimenticabili ma riesce comunque a coinvolgere lo spettatore, forse proprio grazie a quella diversità di cui si è parlato prima; non sono rimasto soddisfattissimo del finale in quanto, a differenza del resto della trama, ripropone il concetto tutto orientale dell'inevitabilità della scelta: ancora una volta, cioè, il dovere ha il sopravvento anche sui sentimenti più profondi. Non è che come concetto sia sempre sbagliato ma è l'assoluta assenza della ricerca del compromesso che rende il tutto triste e anomalo.
L'apparato grafico è molto bello; avrei solo evitato di inserire le foto dell'auto di George che ho trovato assolutamente fuori contesto. La colonna sonora è di quelle memorabili con un opening e un ending theme canticchiabili anche da noi occidentali (con un po' di sforzo, ovviamente).
In definitiva mi ritengo soddisfatto di quanto ho visto, ragion per cui la mia valutazione di questo anime è molto buona.


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Turboo Stefo

Episodi visti: 12/12 --- Voto 10
L'anime di 13 episodi "Paradise Kiss", animato dallo Studio Madhouse, ripercorre gli eventi del manga firmato da Ai Yazawa (autrice di "Nana"), in una sorta di sequel che si lega in modo leggero a "I Cortili del Cuore", risultando di fatto una serie a se stante con dei piccoli rimandi per deliziare i fan del precedente lavoro.

Yukari è una ragazza come tante, annoiata dal suo ultimo anno di superiori, con una cotta per un ragazzo e indecisa sul suo futuro, decisa solo a fare felici i propri genitori. Tuttavia la sua vita e lei stessa stanno per cambiare, quando conoscerà casualmente l'Atelier "Parakiss", dove strani ragazzi dall'aria ambigua sfogano la loro passione per la moda e la sartoria e le chiedono di fargli da modella.
La storia colpisce subito per la sua atmosfera che ben circonda l'atipico romanticismo che la permea, dove personaggi ambigui e stravaganti rendono la protagonista ancora più insicura di se stessa, ma al contempo la incuriosiscono grazie alla loro libertà e alla loro passione.
In tutto questo si sviluppa in modo efficace il rapporto tra i due protagonisti, mentre i comprimari avranno delle piccole ma riuscite divagazioni che approfondiscono le loro gradevoli caratterizzazioni - seppur l'affascinante eccentricità complessiva possa risultare leggermente eccessiva. Il tutto tramite uno stile narrativo che ben bilancia il ritmo sostenuto lasciando comunque il giusto tempo alle diverse situazioni, dando vita così a un'evoluzione continua e mai noiosa o precipitosa, fino all'eccellente finale, dove regala una forte e intesa sequela di emozioni e sorprenderà con il suo cinico realismo.

Tuttavia l'anime non risulta solo un'appassionante racconto di una ragazza che inizia a dirigere la sua vita, che scopre la bellezza di avere un sogno e seguirlo per quanto duro possa essere, o che finalmente scopre il peccaminoso gioco dell'amore. L'intera serie di "Paradise Kiss" è un viaggio che simboleggia il passaggio dall'adolescenza all'età adulta: l'immagine di Yukari che cede ai giochi e al fascino di George rispecchia il lascivo abbraccio tra l'esistenza e la maturità nella quale si inizia a vivere la propria vita, secondo i propri princìpi e i propri desideri, scoprendo inoltre i piaceri che questo mondo ha da offrire, compresi quelli carnali.

La direzione artistica di Osamu Kobayashi (già noto per la regia di "Beck") riesce a comprendere ed esprimere al meglio l'essenza più profonda di "Paradise Kiss". Le inquadrature, insistenti nei primi piani e accurate nelle loro ricercate angolazioni, esaltano efficacemente la diversa indole dei momenti, aumentando esponenzialmente la capacità espressiva dei personaggi e dell'atmosfera creatasi, grazie anche alle decisioni stilistiche, come le leggere sfumature che regalano un fascino onirico alle ambientazioni, le trame digitalizzate e i colori freddi ma intensi, con una sensibile predilezione per le sfumature blu e turchese: due colori che vengono associati a personalità affini a quella della protagonista (insicura, sensibile e talvolta infantile), e - nella cromoterapia - simboleggianti lo spirito artistico, il medesimo che caratterizza George.

La colonna sonora è nel complesso gradevole, seppur piuttosto sobria e non particolarmente incisiva, lasciando spesso spazio ai più significativi silenzi.
A dare maggior lustro saranno le perfette sigle che apriranno e chiuderanno ogni episodio. L'opening "Lonely in Gorgeus" risulta affine alla serie e predispone lo spettatore nel giusto stato d'animo, con il suo ritmo orecchiabile, mentre il podio spetta alla "Do You Want To" del gruppo indie-rock scozzese dei Franz Ferdinand, una canzone tanto semplice quanto accattivante nella sua musica e nei suoi testi, ma perfettamente in linea con il messaggio a cui anela "Paradise Kiss", che chiude in modo perfetto gli episodi grazie anche al simpatico filmato che l'accompagna.

Il doppiaggio italiano offre un ottimo adattamento e delle eccellenti interpretazioni che, insieme all'ottima scelta delle voci, riescono a rispecchiare perfettamente i vari personaggi - compresi i più ambigui - e la loro tipica indole verbale.
La forte anima stilistica e la profonda regia sono come la Jaguar E-type vintage del protagonista George: un mezzo affascinante ed elegante, animato da un motore grintoso, sfruttato per portare lo spettatore (e la protagonista) in un ambiguo e fascinoso viaggio verso la maturazione, nel passaggio verso l'età adulta nel quale si prende consapevolezza di se stessi, dei propri desideri e dei sogni, iniziando a pensare in modo onesto e sincero a come desideriamo dirigere la nostra vita.
"Paradise Kiss" è un anime appassionante e profondo, in senso letterale e registico, che non mancherà di farsi apprezzare nella sua forma più diretta e quella più intima.


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MisguidedGhost

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Ma... ma perché? Questi erano i miei pensieri alla fine di questa serie. Nel complesso è stata davvero buona, storia personaggi e animazioni interessanti. Sono arrabbiata perché non è finita nel modo che volevo, questo tende ad accadere troppo spesso.

Storia 7/10
La moda non è proprio il mio genere, ma una bella storia di una persona forte di volontà disposta a lasciare tutto ciò che ha per inseguire i suoi sogni mi piace parecchio. Yukari è una tipica studentessa brillante che si ritrova coinvolta nel mondo della moda. Questa breve serie racconta della sua decisione di lasciare la scuola e diventare una modella, con l'aiuto dei suoi amici molto stravaganti e colorati (letteralmente).
La storia in realtà non è poi così drammatica ed è un po' lenta, ma nel complesso piuttosto buona. La trama è abbastanza facile da intuire fin dall'inizio, ma onestamente ero abbastanza sorpresa dalla fine. Avrei dovuto immaginarmela e "prepararmi psicologicamente", ma non l'ho fatto.

Animazione 8/10
Non è il mio stile preferito, ma è molto adatto per la serie. La cura per ogni più piccolo dettaglio e i colori mi hanno lasciata piacevolmente sorpresa.

Sound 7/10
L'opening e l'ending (soprattutto) sono molto, molto azzeccate: "Do You Want To" di Franz Ferdinand. Chi avrebbe mai pensato che sarebbe stata così adatta a un anime?

Personaggi 8/10
La parte migliore dell'anime: ogni personaggio è interessante e ben caratterizzato, anche la "noiosa" Yukari. Yukari stringe una profonda amicizia con tutti componenti del gruppo: Miwako Sakurada, Arashi Nagase - il fidanzato di Miwako -, George e Isabella. Isabella diventa anche la confidente di Yukari, soprannominata Caroline da Miwako. Mi sono piaciuti molto tutti i personaggi, i loro vestiti eccentrici e le loro personalità stravaganti.

Nel complesso 7,5/10
<b>* Spoiler *</b>
Come ho detto prima, mi piace l'anime, ma ho odiato il finale. Questo potrebbe essere soltanto il mio lato e-vissero-tutti-felici-e-contenti, ma non capisco il motivo per cui doveva finire nel modo in cui è finito. Odio quando un rapporto costruito lungo ogni episodio della serie si rompe alla fine. Mi rendo conto che Yukari doveva imparare a essere più indipendente e George doveva fare lo stesso, ma non vedo perché non avrebbe potuto funzionare tra di loro. E poi buttare le informazioni che Yukari stava per sposare un altro ragazzo, negli ultimi tre minuti della serie: non è bello. Questa volta avrei potuto sicuramente fare a meno del finale, almeno avrei potuto immaginare un finale migliore nella mia testa in quel modo.


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Eretria90

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Per 12 episodi Paradise Kiss si presenta come un anime molto svelto e ricco di elementi.
Innanzitutto precisiamo che questa serie è un breve spin-off de 'I cortili del cuore', ma ciò non impedisce allo spettatore di visionare solamente questa serie e seguirla senza intoppi, anzi, non viene fatto alcun vero e proprio riferimento importante relativamente alla storia della serie precedente. Infatti i personaggi comuni a entrambe le serie sono solo un paio, e sono ancor meno che secondari ai fini di questa nuova storia.
L'elemento comune è semplicemente l'amore per la moda. A chi non ne è ossessionato, non preoccupatevi, questa è la storia di una ragazza che esce dal mondo nel quale era imprigionata, e che pian piano imparerà a conoscere se stessa e delle persone insolite, che l'aiuteranno a imboccare la strada che si sceglierà in prima persona. Insieme alle decisioni di vita di ognuno dei strampalati e originalissimi personaggi ci saranno anche le relative esperienze, e un finale tutt'altro che scontato, ma dal tono moraleggiante.

I disegni sono abbastanza simili al manga, anche se personalmente li trovo più freddi sia nei colori sia nel tratto. Ovviamente c'è la classica cura del dettaglio, tipica delle opere della Yazawa, e che non può mancare nelle trasposizioni animate. Le figure sono così vivaci che da ciascuno si può trarre uno stile particolare e d'ispirazione.
Come se non bastasse, oltre all'occhio, la sua parte la ottiene anche l'orecchio. Preparatevi ad ascoltare bella musica sin dalla sigla iniziale, dal carattere forte e deciso, in sintonia con le scene sature dell'anime.


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M3talD3v!lG3ar

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Nel 2000 la bravissima Ai Yazawa si cimenta nella realizzazione di due nuovi manga: <i>Nana</i>, di fama ormai planetaria, e <i>Paradise Kiss</i>. Quest'ultimo, ideato come seguito di <i>Curiosando nei cortili del cuore</i>, viene affidato allo studio Madhouse nel 2005 per un adattamento animato. Il lavoro che ne risulta è davvero lodevole, curato così bene da fare rimpiangere il breve numero di episodi che lo compongono.
<i>Paradise Kiss</i> è un josei sentimentale con i fiocchi, molto somigliante a <i>Nana</i> ma decisamente migliore in certi aspetti - il paragone non è riferito alle versioni cartacee.
Uno di questi è di certo visibile nel tipo di regia, consegnato a ottime mani: quelle di Osamu Kobayashi, che si era fatto già apprezzare con <i>Beck</i> proprio un anno prima. Il risultato è decisamente 'stiloso', proprio come lo era stato con la versione animata del manga di Sakuishi, pertanto ideale per una serie come questa, dove lo stile la fa da padrone.
Uno dei temi portanti di <i>Paradise Kiss</i> è infatti costituito dal mondo della moda, inquadrato con perizia nelle vicissitudini dei protagonisti. La realizzazione dei costumi, le acconciature, la gioielleria, le sfilate, e così via, costituiscono il 'lato glamour' dell'anime, che tuttavia non lascia trasparire nessun tentativo di evasione dalla realtà: l'opera è a tutti gli effetti un riuscito ritratto giovanile del Giappone, una nazione difficile, che riserva ancora poco spazio ad alternative di vita devianti dalla carriera accademica.

Quando Yukari Hayasaka, studentessa dell'ultimo anno di una prestigiosa scuola superiore, vede piombarsi addosso l'opportunità di cambiare vita, di farsi apprezzare per la sua individualità e non per gli sforzi scolastici voluti dai genitori, si rende conto di potere finalmente effettuare una scelta propria, quindi riesce a reprimere le diffidenze iniziali ed entra a far parte dell'atelier Parakiss come modella.
Quella di Yukari è una figura affascinante, ma non sono da meno tutti gli altri, a partire da Joji (George) Koizumi, con il quale la ragazza vive un'intensa storia d'amore. La personalità dei personaggi è nel complesso intrigante ed eccentrica, così come la caratterizzazione estetica, esaltata dai frequenti primi piani e ovviamente dal variegato e minuzioso vestiario.
Una narrazione estremamente piacevole condita di dialoghi mai scontati e una realizzazione tecnica sopra la media permettono a <i>Paradise Kiss</i> di destare un'impressione più che buona fin dai primi minuti visionati.
Una menzione speciale va alle sigle, specialmente quella di chiusura, che sposa in maniera simpatica e travolgente un chara-design super deformed e le note di 'Do You Want to?' dei Franz Ferdinand.
Assolutamente consigliato.


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jennymaycry

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Confesso che Paradise Kiss non mi aveva mai attratta ma alla fine l'ho guardato e devo dire, bello!
Yukari è una ragazza che studia all'ultimo anno delle superiori e un giorno incontra dei ragazzi che le propongono di fare la modella per il festival scolastico. All'inizio lei dice di no, ma poi, con la persuasione del bel George Koizumi cambia idea. George è un ragazzo benestante con un carattere un po' particolare e la nostra Yukari non ci metterà molto ad innamorarsi di lui. Da qui inizia la loro storia d'amore.

Come Nana, Paradise Kiss è un anime dalle tematiche abbastanza adulte e un po' crude, ma è comunque un capolavoro a parere mio. Senza dubbio i personaggi sono tutti ben delineati e il fascino di George è sconvolgente. Io non so apprezzare la dura realtà della vita e non metto 9 o 10 semplicemente per il finale, che ho trovato a dir poco irritante. Non avendo letto il manga non so se sia la stessa cosa ma è da vedere, 12 episodi finiscono subito.

FranP
FranP

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
Faccio fatica a trovare anche un solo difetto in questa splendida miniserie. Nelle sue linee generali può sembrare a volte una prova generale per Nana, ma ha un fascino tutto suo che a volte si lascia indietro il capolavoro più noto di Yazawa Ai.
Lo svolgimento è molto più compatto e focalizzato: da un lato, se vogliamo, accumula meno tensione emotiva, ma dall’altro risulta più scorrevole, sobrio e coerente. L’arco narrativo, a parte forse il finale un po’ ellittico, è impeccabile.

Veniamo alla qualità del disegno: splendido, niente da dire. I caratteri sono realistici, espressivi, ben tratteggiati, così lontani dalla stilizzazione degli anime mainstream (occhioni smisurati e pedo-vocine), e gli accordi di colore sono sempre azzeccatissimi. Senza parlare, naturalmente, delle tonnellate di lavoro che sono andate nello studio dell’abbigliamento dei personaggi. Non mi interesso di moda né me ne intendo particolarmente, ma so riconoscere le cose belle quando le vedo. La Yazawa ha studiato da stilista e si vede, a tutti i livelli.

La recitazione è un altro autentico toccasana: perfettamente realistica, con voci vere e non orrendamente impostate e un linguaggio che assomiglia al giapponese che si parla davvero. La storia è graziosa e ben concepita, e soprattutto riesce a parlare anche a un pubblico di sesso maschile, purché sia interessato a immedesimarsi nel modo in cui una donna affronta la vita a le sue scelte. È questo il segno che uno shoujo (genere potenzialmente infetto) va al di là delle esigenze di un pubblico di nicchia e trascende il livello della telenovela a cartoni animati. Diciamo pure che è irritante che due dei personaggi vivano rispettivamente in un appartamento art déco e in un castelletto alla francese, ma la cosa resta sullo sfondo, e serve solo a dare un tocco glamour al tema del principe azzurro, che per altri versi è decostruito in modo molto interessante. Un’altra cosa che amo nei lavori della Yazawa è che i personaggi sono a tutto tondo, fanno sesso e vivono in un mondo in cui la carriera e la necessità di mantenersi non sono pure astrazioni morali.

Davvero una grande soddisfazione, in un periodo in cui comincio a non sapere più dove andare a cercare anime di qualità che possano ancora dirmi qualcosa. Promosso a pieni voti.


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ivan180378

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
Questo anime è ambientato nel Giappone contemporaneo. Parla di un piccolo gruppo di studenti di scuola di moda i quali hanno formato un atelier debuttante. Questi studenti vengono da famiglie ricche, ma al contempo disagiate, tanto è vero che ognuno di loro è eccentrico a modo suo. Uno è un travestito, uno è un bisessuale play boy come il padre, uno è un rockettaro pieno di piercing, una ha i capelli tinti di rosa e si comporta come una bambina. Questo eccentrico gruppo, per la sfilata di fine anno della scuola, sta preparando un bellissimo abito, ma non ha la modella. Per puro caso, incrociano per strada una ragazza con il fisico adatto, ma che, a differenza loro, viene da una famiglia ordinaria e ha un comportamento in linea con i canoni della società. Chiaramente la ragazza non accetterà di fare loro da modella in un primo tempo, ma poi si affezionerà in particolare al ragazzo bisessuale George e finirà per accettare e integrarsi. La trama principale quindi parla di questa preparazione alla sfilata di fine anno, dell'atelier e della modella, ma è un pretesto per raccontare i rapporti fra questi ragazzi così particolari che ben rappresentano il moderno disagio giovanile e, dirò, il degrado giovanile.

Tecnicamente, l'anime è ben animato, ben sceneggiato, ben fatto, con una ottima regia. Le musiche sono azzeccate e la sigla di testa e di coda sono perfette e bellissime. La caratterizzazione dei personaggi è da manuale, sono molto realistici, nel comportamento, nelle reazioni, nelle parole. Insomma: il regista è riuscito a riportare davvero fedelmente in questo anime il disagio giovanile contemporaneo, soprattutto nel settore della moda.
Uniche piccole macchie che fanno abbassare il voto a 9 sono le ridicole trasformazioni dei character design da realistiche a caricaturate (tipiche di tutti gli anime di serie B), che si verificano ogni volta che viene caricaturata un'emozione. Inoltre sono insensate le scene in bianco e nero che ogni tanto compaiono, attraversate da animaletti assurdi. Mah!
In sintesi è comunque un'ottima commedia, cruda, ben fatta, realistica. Consigliata.


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DeborohWalker

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Yukari è una studentessa delle superiori che ha sempre dedicato tutta la sua vita allo studio; un giorno però viene notata da un gruppo di studenti di una scuola di moda, che per la sua altezza sopra la media e il suo aspetto fisico, la vorrebbero come modella per una loro sfilata. Yukari inizierà così un rapporto con i ragazzi dell'atelier Parakiss, dovendosi confrontare con una mentalità opposta alla sua, ma che la porterà a riflettere su ciò che sta facendo della sua vita.
Serie animata tratta dall'omonimo manga di Ai Yazawa (il proseguimento di Gokinjo Monogatari, conosciuto in Italia come "Cortili del Cuore") che può vantare una realizzazione un po' più sperimentale rispetto alle altre trasposizioni di fumetti giapponesi (ad esempio Nana, presentato anch'esso al Festival e che ho apprezzato meno perché più "canonica" come trasposizione) e un utilizzo di colori più "spenti" della norma, che dona uno stile e un design particolare alla serie. Animazioni meravigliose, character design ben realizzato e musiche appropriate. In particolare va citata l'ending finale spassosa, sulle note dei Franz Ferdinand.

simona

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simona

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Quest'opera per me rappresenta l'esperienza di un mondo che non è un mondo a sé, bensì uno scorcio di vita "normale" fatta di esperienze e pensieri, storie d'amore e parole tipicamente da shojo. Quella della protagonista è la vita di una liceale come tante e a renderla speciale c'è il travolgente incontro con un altro mondo, quello della moda, un mondo un po' diverso che abbiamo già potuto vedere in cortili del cuore. E' la rappresentanza di un incontro/scontro di due universi contrapposti che sono simbolo di differenti concezioni di vita. Ironico e divertente, Paradise Kiss è un anime che fa riflettere sul senso della vita e che mette in scena la vita proprio così com'è, aggiungendo quel tocco del mondo quasi inaccessibile alla moda. Da vedere.


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shin&reira

Episodi visti: 12/12 --- Voto 10
Trama: paradise kiss racconta di una ragazza, Yukari Hayasaka, che frequenta l'ultimo anno di una scuola superiore molto prestigiosa e che un giorno incontra dei ragazzi di una scuola di moda, la "Yaza", in cerca di una modella per una sfilata scolastica. Questo incontro le stravolgerà la vita, conoscerà i membri del "Paradise Kiss" e a causa loro metterà in discussione tutto quello in cui ha sempre creduto.

Paradise Kiss è un anime tratto dall'opera omonima di Ai Yazawa, una mangaka molto famosa. Esso è il sequel di Gokinjo Monogatari, opera conosciuta in Italia con il nome di "Curiosando nei cortili del cuore". Infatti nel corso della storia appaiono molti personaggi del precedente manga e scopriamo che ci sono legami importanti con i nuovi personaggi. E' bene sapere però che, anche se non si conosce Gokinjo Monogatari, Pradise Kiss può essere visto tranquillamente e senza problemi. Come in tutte le opere della Yazawa possiamo ritrovare le componenti a lei care: la moda, la musica, i personaggi tutti ben caratterizzati e diversi tra loro, la cura dei dettagli e il tratto dei disegni molto particolare. I personaggi sono, come già detto, caratterizzati perfettamente e presentano anche stranezze che faranno ridere. Nel corso della storia ognuno di essi maturerà notevolmente. Il chara design e le animazioni sono è molto buone così come lo sono gli sfondi che riproducono posti reali. Le sigle, sia quella di apertura che quella di chiusura, sono perfette e vi cattureranno con il loro ritmo.

Paradise kiss è un opera davvero notevole, degna della mangaka che l'ha prodotto. Vi catturerà e non vi mollerà finché non arriverete al finale. Sono dodici puntate, una meglio dell'altra. Consigliato per chi è in cerca di un'opera più matura e non dei soliti triangoli amorosi e delle solite storie scolastiche. Un'opera imperdibile per tutti i fan degli shojo e che risulterà gradevole anche per chi non lo è. Per finire, il finale della storia è insolito cioè non scontato. Insomma, è davvero fantastico e non farà che farvi apprezzare di più la storia. Voto 10.


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Donten

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
La serie "Nana" mi ha portato a vedere quest'altro anime tratto dall'omonimo manga di Ai Yazawa. Paradise Kiss è un anime di dodici puntate, quindi abbastanza è breve, e presenta una trama semplice ma molto bella.
Lo stile è sempre quello che ha reso famosa questa mangaka, ma quello che mi ha colpito di più in questo anime è la realizzazione dei personaggi. Questi infatti in così poche puntate vengono descritti in modo eccellente.

[<b>ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER</b>]
Paradise kiss narra la storia di Yukari Hayasaka, una giovane studentessa, la cui vita viene stravolta dall'incontro con dei ragazzi di un istituto d'arte che le chiedono di diventare la loro modella per una sfilata scolastica. Yukari accetta questa decisione e ciò la porterà a lasciare la scuola contro il volere della madre e, di conseguenza, a fuggire di casa.
[<b>FINE DELLO SPOILER</b>]
La storia intreccia il rapporto tra la protagonista e il leader del gruppo.
Personalmente ho apprezzato molto questo anime, anche se non lo reputo un capolavoro, e lo consiglio agli amanti del genere.


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ducatimatt

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Sarò sincero, inizialmente ero un pò restio all'idea di vedere questo anime. Sarà che nel mio essere uomo moda, sfilate, tendenze bisessuali, travestiti ecc. non mi attraggono, anzi, non li digerisco proprio. Tuttavia è pur sempre un racconto di Ai Yazawa... I Cortili del Cuore li avevo seguiti tempo fa, anche se la trama è rimasta nel cassetto dei ricordi sfocati, Nana lo sto seguendo e mi piace un sacco, quindi mi sono lanciato nella visione, senza peraltro pentirmene.

Questo anime è proprio bellino: coloratissimo, smaliziato, intenso, divertente, piacevole, condito da animazioni simpatiche e particolarissime che danno una sfumatura di bizzarro alle ordinarie quotidianità del Giappone.
E che colonna sonora! L'opening è proprio azzeccata, mentre che dire dell'ending? "Do you really want to" dei Franz Ferdinand: SPETTACOLO! Una vera chicca per gli appassionati.

Su questo sfondo si districano le avventure di Yukari, giovane studentessa delle superiori nel bel mezzo di una crisi d'identità, e George, talento in erba della moda giapponese, leader di una simpatica cricca di stlisti che fa capo all'atelier Paradise Kiss, alla disperata ricerca di una modella per poter far sfilare la loro creazione al gran premio della moda dell'istituto presso il quale i ragazzi studiano. Manco a dirlo, Yukari dall'alto del suo splendore e dei suoi 170 cm fa proprio al caso loro.
Inizialmente riluttante all'idea, più per paura della reazione della madre che per altro, Yukari finisce con l'accettare l'insolita proposta: quello che sembra ad un primo acchito un gioco rappresenterà ben presto la svolta per la vita della ragazza.

Moda a parte, è l'amore che la fa da padrone in Paradise Kiss, sennò che Ai Yazawa sarebbe?? L'amore tra Yukari e George, burrascoso anziché no, ed il triangolo tra Miwako, Arashi e Hiroyuki costituiscono gli ingredienti principali della storia.
Una digressione in merito è doverosa: l'amore raccontato dall'autrice è di stampo completamente opposto rispetto alla media degli shojo giapponesi. Niente balbettii, mezze parole, frasi non dette, timidezze esasperanti: in Paradise Kiss l'amore è allo stato puro, è fisico, erotico, appassionato, travolgente, senza mai essere volgare o sconcio. Finalmente qualcuno che racconta l'amore in tutte le sue sfumature, dall'innamoramento al rapporto sessuale, senza tralasciare nessuno dei tipici cliché degli shojo. Questo è un aspetto non da poco, perchè ispessisce la già di per se ottima trama e la rende più incline ad un target di pubblico più vasto.

Eppure Paradise Kiss mi ha lasciato un po' di amaro in bocca: l'impressione che ho avuto è di un anime dalle enormi potenzialità che si perde nella sua eccessiva brevità. 12 episodi in questo contesto sono pochi, troppo pochi: la trama e la caratterizzazione dei personaggi, profondi e ben curati, necessiterebbero di ben più spazio. Sembra quasi un'appendice dei Cortili del Cuore, dei quali Paradise è il naturale sequel. Il finale è troppo precipitoso e avrebbe potuto essere illustrato più dettagliatamente.

Ad ogni modo mi ritengo soddisfatto e lo consiglio caldamente: le vette di Nana sono distanti, ma con "Parakiss" si raggiunge comunque una notevole altitudine.

QBR

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QBR

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Insomma, la storia è bella. Sicuramente entra alla perfezione nello stile della Yazawa. Okay, lo confesso, non ho mai visto cortili del cuore, ma mi sono sorbita dalla prima all'ultima puntata di nana e... Che dire? Sicuramente ci sono moltissimi elementi in comune, e le somiglianze prettamente fisiche tra i personaggi sono indiscutibili, però la storia è sorprendente e, devo ammetterlo, commovente. Forse aiuta il fatto che sia sviluppato in poche puntate, non abbastanza per diventare noioso, e le relazioni tra i personaggi sono bellissime, molto più profonde di quanto mi aspettassi. La notte dopo averlo visto mi sono ritrovata a piangere come una cretina... Anche se finisce con un happy end, no? ^^
inoltre, chissà se sono l'unica, ho trovato strepitosi gli scorci sulla città e anche grafica e animazioni sono niente male. La opening è bella e coinvolgente, la ending invece non me la ricordo proprio... -__- in definitiva, è un anime bello,molto realistico, non eccezionale, da vedere se vi piace il genere.


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Maggie

Episodi visti: 12/12 --- Voto 10
Degno seguito di Gokinjio Monogatari che vidi quando ero molto piccola su Italia 1... Paradise Kiss è di sicuro rivolto ad un pubblico più adulto e maturo soprattutto per le dinamiche amorose e di vita che sono riprodotte!! La storia di Yukari è quella di molte ragazze del nostro periodo, ragazze che cercano di sfondare nel mondo della televisione e della moda e che prima o poi... Si innamorano!! Ottima ambientazione,molto realistica direi, e ottima anche la grafica e l'attenzione per i particolari... Come ho detto l'anime riproduce aspetti e tematiche molto discusse nel nostro secolo come ad esempio l'inserimento e accettazione di un transessuale nella comunità e nel mondo del lavoro, cosa che non dovrebbe ormai più suscitare alcun tipo di preconcetti o disapprovazione anche se purtroppo nella vita reale non sempre è così!! Anche la storia d'amore tra Yukari e George è molto realistica... La classica storia di una ragazza da sempre innamorata del compagno di classe,il più carino,il più intelligente insomma... Un ragazzo sul quale sai di poter contare ma ecco che... Qualcosa cambia!! Incontri una persona totalmente diversa da te,dal ragazzo che ti piace, una persona che vive una vita diversa dalla tua e che ovviamente... Ti stravolge la vita!! È questo che succede a Yukari quando incontra George. Lui fa crollare tutte le sue certezza e le apre le porte di un nuovo mondo... Un mondo fatto di emozioni, passione ed energia!! Così la nostra protagonista lascia la scuola e insegue il suo sogno... Diventare una modella professionista!! Il finale?? Dato il grande realismo dell'anime ero certa di come si sarebbe concluso!! Non tutti i sogni si avverano,il più delle volte bisogna sacrificare qualcosa... Per ottenere qualcos'altro!! Ma a volte il ricordo di un attimo... Basta a dare senso a tutta una vita!! :D... Consiglio a tutti di vedere Paradise Kiss perchè davvero... Vi travolgerà!! Voto pieno!! Semplicemente fantastico!!


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reiko-chan

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
Consigliato a tutti gli amanti della Ai Yazawa, che in questo anime conferma il suo amore per la moda, creando personaggi ben definiti, e tutta la sua bravura nell'ideare storie che restano nei cuori di chi li guarda... Al centro della storia c'è Yukari, innamorata segretamente di un suo compagno di classe e molto brava a scuola a causa di una madre molto severa che pretende molto da lei... Quando un gruppo di ragazzi la vuole come modella per una sfilata scolastica accetta con l'intenzione di cambiare la sua vita e si innamora di uno di questi ragazzi (george)... Fra i due nasce una bella storia d'amore mentre lei continua con la sua carriera da modella finché... Bé non voglio rovinarvi il colpo di scena finale!! guardatelo perchè è molto bello e coinvolgente...


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SuperFra

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Paradise Kiss si presenta come un'anime incentrato sul magico mondo sulla moda, ma col trascorrere dei minuti la moda diventerà non più di un pretesto. Vengono infatti narrate le vicende amorose di una ragazza, che in principio non era altro che un effimero componente della massa. Yukari, questo è il nome della protagonista, conosce uno studente di una scuola d'arte di moda molto stravagante ed affascinante. Quest'ultimo in gruppo con alcuni suoi amici sta lavorando alla costruzione di un abito per un concorso molto importante nella sua scuola. Purtroppo per questo piccolo manipolo di stilisti in erba sorge un grosso problema: manca una modella! Yukari così viene convinta dal capo della combriccola ad indossare l'abito per loro alla sfilata; così ha inizio per la giovane liceale una proficua carriera da modella. Durante tutte le puntate le vicende sentimentali e lavorative di questo gruppetto di strani personaggi prende il sopravvento su tutto e tutti. Nonostante le molteplici similitudini con Nana questo anime è davvero molto interessante, offrendo molti spunti di riflessione su svariate argomentazioni. Spesso si ci sofferma sull'affermazione in un mondo difficile come quello di oggi, senza trascurare i sentimenti che nascono, crescono e si evolvono, e talvolta finiscono pure per morire. Dal punto di vista grafico Paradise Kiss è davvero molto curioso ed interessante, infatti le ambientazioni ed i protagonisti sono molto realistici, come lo sono pure le loro reazioni e comportamenti. Il doppiaggio è ben eseguito, con passione; mentre la colonna sonora e gli effetti restano spesso anonimi e poco incisivi. Un'anime adulto non adatto a tutti, che però finisce per coinvolgere, appassionando un po' ogni genere di persona.
Molto realistico ed espressivo, è davvero di buon livello, unico limite è la troppa somiglianza con Nana e la banalità di alcune situazioni fondamentali. Infine c’è da denotare anche la brevità della serie che finisce per incidere anche sulla trama che spesso è obbligata a correre un po’ sui tempi accelerando situazioni che forse richiederebbero più tempo per essere approfondite ed esplicate.


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Kuroi.Ren

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
La Yazawa ci sa proprio fare e con Paradise Kiss l'ha dimostrato di nuovo dopo Gokinjio Monogatari. Un'anime molto attuale e realistico che ruota intorno alla storia di una studentessa che entra nel mondo della moda e che con l'aiuto dell'aspirante stilista Jooji (George nella versione italiana) diventerà una top model di grande fama. La relazione tra i due subisce fasi alterne fino ad un finale inaspettato che lascia a bocca aperta. Adatte anche le musiche e molto buona l'animazione. Uno shoujo ben fatto e curato. Per gli estimatori della Yazawa sarà amore a prima vista.

I_love_manga_96

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I_love_manga_96

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
<b>[ATTENZIONE: CONTIENE SPOILER]</b>
Paradise Kiss... questo è il titolo di questo bellissimo anime che ho visto tante di quelle volte che ricordo tutto a memoria. Ora è inutile che racconto la storia ma voglio esporre dei miei pareri. Ai Yazawa, l'ideatrice, è stata bravissima: Yukari, la bellissima protagonista, ha un carattere molto deciso anche se chiuso, è molto orgogliosa, fin troppo forse. George, il protagonista maschile e ragazzo di Yukari, invece ha il carattere da "rubacuori" che infastidisce tanto da non capire se lui e Yukari stanno davvero insieme. Quello su cui voglio soffermarmi è però il finale...Avevamo lasciato una situazione in pieno svolgimento, dove tutto poteva ancora evolversi e complicarsi per parecchi altri episodi, e invece, sorpresa! Paradise kiss è finito in un solo episodio! Lo stile è sempre il solito, inimitabile di Ai Yazawa, ma sono i personaggi ad essere cambiati. L’arrivo della misteriosa Kaori, l’ancora irrisolto triangolo Arashi-Miwako-Hiro, quali sarebbero stati i rapporti di George con la sua ragazza una volta venuta meno la necessità della sfilata, l’appena accennato amore di Tokumori per Yukari... ce n’era abbastanza per un’infinita telenovela. Invece secondo me l’autrice ha scelto per la sua vicenda non la soluzione più romanzesca, bensì la più realistica. Quello di Paradise Kiss non è un mondo di eroi o di sogni, anche nell’anticonformistico ed estroso aspetto della vita allo Yaza, ma un mondo vero, dove l’ambiguo, indipendente, geniale Joji non poteva giurare eterno amore alla sua bella, ma nemmeno mettersi con Kaori, dove Yukari non poteva continuare l'eccezionale ma folle vita con il suo ragazzo, ma neanche diventare perfetta, brillante studentessa universitaria e modella allo stesso tempo. La storia tra George e Yukari era così bella, così complessa da meritare di occupare praticamente tutto il manga, ma nella realtà non poteva essere l’amore per la vita per nessuno dei due. Ce li vedete sposati? Io proprio no! Anche perché in fondo Yukari appartiene ad un altro mondo, come lei stessa capisce quando osserva le inaspettate somiglianze tra lei e sua madre: la vita con i ragazzi dello Yaza le è servita per scoprire interamente se stessa, ma lei non è cresciuta in quell’ambiente, non potrebbe mai diventare l’uguale né di Miwako, né di George. Stesso discorso per il ragazzo: anche se Yukari era in fondo l’unica a capirlo quasi interamente, ed era una persona diversa da quelle (come Kaori) che era abituato a frequentare, Joji non potrebbe mai annullare la differenza che c’è tra loro senza snaturare il proprio carattere. La loro storia doveva finire: lasciarla in sospeso o farla continuare sarebbe stato solo un melenso “happy end” da fotoromanzo. I personaggi sono cresciuti: George che comincia a lavorare più “seriamente”, senza per questo perdere la sua creatività, Isabella e gli altri dell’atelier che sanno con maturità accettare la fine del sogno Paradise kiss, Arashi e Hiroyuki che si affrontano e si ritrovano, Miwako che rinuncia definitivamente a Tokumori, e infine Yukari, che tra successi e fallimenti riesce a realizzare una vita piena. So che molti sono stati delusi dal finale agrodolce, le ipotesi più accreditate erano un ritorno di fiamma tra Miwako e Hiro, e una scappatella di George con Kaori. Ma io credo che queste soluzioni avrebbero contrastato con il vero carattere dei personaggi: a 18 anni Hiro è già maturo e ha completamente superato l’amore per Miwako, e George e Kaori sono troppo simili, entrambi troppo indipendenti e ambiziosi per costruire una storia.
Una soluzione originale e inaspettata, come tutta la conclusione di Paradise Kiss: un po’ di amaro in bocca per la “scomparsa” dell’indimenticabile George (una scomparsa perfettamente intonata alla sua figura, però), ma anche un sorriso per come sono finite le belle e delicate storie tra Miwako e Arashi e tra Yukari e il misterioso sposo che leggendo il manga si capirà che è Tokumori!

Un finale originale e realistico, completo, che non lascia spazio a inutili dilungamenti della storia, ma neanche, a mio parere, a rimpianti e dispiaceri. La storia si conclude con la partenza di George per lavoro. Parte per Parigi e Yukari non parte con lui perché decide di restare in Giappone; dopo dieci anni Yukari si sposa. La conclusione non è da considerare una "conclusione affrettata" bensì un capolavoro! Ai Yazawa ha pensato di cambiare.

SiL

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SiL

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
[<b>ATTENZIONE: CONTENIE SPOILER</b>] Stupendo. Me lo sono divorato in un istante. La storia, i personaggi, tutto e allora perche non 10? Semplice gli ultimi 10 secondi della dodicesima puntata sono assolutamente da non vedere. Paradise Kiss è il miglior Shojo che abbia mai visto c'è proprio di tutto umorismo, passione, gelosia, lacrime, fiducia, amicizia insomma Tutto! Dodici episodi in cui i due protagonisti si struggono l'un l'altro perchè sono veramente innamorati... e alla fine?
+SPOILER+ le ambizioni vincono sull'amore? Quell'amore tanto sofferto e alla fine svelato con George che non spegne il cellulare perchè aspetta la chiamata di Carrie e viceversa! E' veramente così? O la carriera o l'amore? E' questa la morale? Con lei che a dieci anni di distanza decide di sposare un altro uomo pur provando un forte amore ancora per George? "Sarà una commedia eppure sono sicura che piangerò". E' vero forse dopo il diploma molti compagni si perdono di vista ma non sempre è così sopratutto il fidanzato! il finale è molto triste a parer mio, la morale in sè è triste, speravo che i due postessero rimanere insieme... così dopo varie ravanate mentali ho immaginato "lei va a vedere questa commedia con il caro sconosciuto maritino... incontra nuovamente george ed ecco che fuggono via insieme..." si sarà da malati, ma era questo il finale che avrei voluto tanto vedere.. dodici episodi di amore e passione per un finale da carriera! Per me è assolutamente triste! Comunque è imperdibile.. vedetelo!

2taken

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2taken

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
...Grandissima Yazawa!!! Che poi in realtà a me sto genere manco piace..però le sue storie sono perfette. Quando avevo 12 anni impazzivo per i vestiti di Mikako di Cortili del cuore, e ora che mi sono imbattuta in Parakiss ho trovato una storia stupenda, personaggi perfetti, vestiti bellissimi e le canzoni delle ost molto carine...ma andiamo con ordine...
Allora i personaggi sono assolutamente realistici (forse solo per me ^^), finalmente qualcuno a deciso di disegnare un ragazzo pieno di piercing, un bisessuale e un travestito in un unica serie; l'idea che siano passati 20 anni da Cortili del cuore e che ritornino i vecchi personaggi in veste ormai di genitori o di sorelle minori mi ha fatto commuovere Y_Y; lo stile molto più maturo, sia del tratto che della vicenda è decisivo, visto che io non ho mai trovato un altra storia dello stesso genere simile a questa....
Poi..forse sn io che sto regredendo, e mi chiedo, davvero quello era un finale da lacrime? Mi sn ritrovata a piangere come una cretina :P ...chissà se i sogni e l'amore sono davvero due cose distinte o sono semplicemente due facce della stessa medaglia..in fondo i sogni non sono fatti di amore? ^^

ale88

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ale88

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Seguito di Gokinjio Monogatari (che qui in italia conosciamo come "curiosando nei cortili del cuore") Paradise Kiss è un bell'anime con tematiche interessanti.. sicuramente chi ama le opere della Ai Yazawa piacerà sicuramente :) Da piccola seguivo cortili del cuore.. ho qualche ricordo vago ma la storia mi piaceva molto (tranne i disegni di cui non andavo molto pazza)... in Paradise Kiss lo stile e presso a poco lo stesso e guardandolo bene non è male, diciamo nella media, forse a distanza di anni ho imparato che un anime non va solo giudicato per il character design, ma anche se quest'ultimo non sarà dei più eccezionali non vuol dire che l'anime non possa offrire una buona trama (non mi riferisco solo a quest'anime )
Nel complesso è un bello shojo
voto:7,5

Jerushalaim

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Jerushalaim

Episodi visti: 12/12 --- Voto 10
Premessa la naturale idiosincrasia per gli shoujo, non posso che elevare un plauso per un prodotto compiutamente mirabile: eccellente la resa grafica, design allo stato dell'arte, animazione di standard elevato e Chara-design riuscitissimo, il tutto infuso in una trama ben costruita e gradevolmente dipanata in 12 episodi, tutti caratterizzati da un buon ritmo ed una cura che rasentano la perfezione. Sceneggiatura, caratterizzazioni e climax eccellente. Quanto alla colonna sonora... basti dire che l'opening di Tommy Febraury 6 è una delle migliori opere della bizzarra prima incarnazione solista della celebre cantante dei Brilliant Green. Infine, un plauso ai volenterosi subber italiani per il fine e accurato lavoro.

Nick84

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Nick84

Episodi visti: 12/12 --- Voto 10
Premesso che ho visto Curiosando nei cortili del cuore di cui ho ricordi molto vaghi e che non seguo il manga posso dire che il lavoro fatto su Paradise Kiss è fantatico. Un'anime che ti tocca nel profondo ricco di tematiche interessanti e molto intenso.
La realizzazione grafica è semplicemente eccezzionale i colori sono fantastici i personaggi sono eccentrici ma quello che colpisce di più è la cura dei particolare non c'è un solo centrimetro quadrato dell'anime che non sia stato sfruttato in maniera egregia e ripassato con 100 effetti digitali e stilistici.
La trama è veramente intensa e priva di qualsiasi banalità che al giorno d'oggi si trova in molte produzione giapponesi , le tematiche sono impegnative e vengono affrontate con una certa coerenza.
La caratterizzazione psicologia dei personaggi è molto accentuata e ciò lì rende veramente interessanti .Anche se la protagonista è una donna è facile identificarsi con lei perchè affronta un periodo difficile comune a molti ragazzi.

Direi che l'unica nota stonata di questo anime è la musica che va da momenti poco esaltanti ad altri veramente dozzinali , con tutto il rispetto per i FF potevano scegliere qualche gruppo più underground o alternativo.

Koji_77

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Koji_77

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Seppure non ho mai visto o, almeno non ricordo di aver visto assiduamente, Cortili del Cuore ho apprezzato la serie.
L'animazione ha un buon character design, fluida e scorrevole, abbastanza realistica, non troppo sdolcinata e con un finale a mio parere "non solito".
Il resto lo hanno detto i miei predecessori. Nonostante i pochi episodi (12) la serie riesce ad essere esaustiva e coinvolgente e riesce ad avere una buona introspezione dei personaggi (sempre in relazione ai pochi episodi).
Un buon lavoro in sostanza, grazie ai nostri fansubber per averci regalato un ennesimo bel lavoro.

Nausicaa979

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Nausicaa979

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
Uno shojo coi fiocchi, con un'animazione fluida, un bellissimo character design e una storia romantica ma adulta, arricchita dall'interessante ambientazione nel Giappone contemporaneo e nel mondo della moda e del design. Belle le musiche, geniale la scelta di usare i Franz Ferdinand per la sigla finale, dove l'impronta del team responsabile di Beck è maggiormente evidente. Il fatto che i protagonisti, come in "Gojingo Monogatari", siano dei classici esempi di quello stile all'avanguardia "Goshikku Roriita" tipico dei giovani di Tokyo (e che Gwen Stefani cerca di sputtanare inutilmente) lo rende ancora più interessante. Me lo sono proprio goduto!

Kamui86

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Kamui86

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
Arrivo io ad alzare un po la media!!!

Ho preferito guardare tutta la serie prima di poter dare un voto... e per alcuni versi forse ho fatto bene.
Parto dal presupposto che avevo gia letto il manga quando arrivò in italia,e gia da allora aspettavo il momento di poter vedere l'anime. Paragonando le 2 cose, sono riusciti a mantenere alla perfezione la storia del manga, aggiustandola solo in quei pochissimi punti dove forse andava fatto.
COLORI BELLISSIMI, AMBIENTAZIONI STUPENDE, per non parlare del CHARACTER DESIGNER che non ha tolto niente al particolare tratto della YAZAWA (A differenza di Cortili Del Cuore). Per me sono 12 episodi di pura arte, tant'è che una volta visto tutto mi è dispiaciuto molto che fosse finito. Ancora oggi mi torna in mente la bellissima sigla iniziale e la canto tra me e me!
Tornando al discorso del voto come ho detto ho preferito aspettare la fine prima di giudicare. Avrei dato un 10 pieno, prima di vedere il finale.
Non perchè non mi sia piaciuto, dato che gia lo conoscevo. MA perchè nell'ultimissima scena hanno tagliato l'unica parte che non dovevano tagliare. Che stravolge completamente il finale se non per chi ha letto il manga.
Solo per questo do un 9 e non un 10 pieno!!!

Lunetta_Sbronza

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Lunetta_Sbronza

Episodi visti: 1/12 --- Voto 7
Confermo quanto detto dall'amico Kouga: Parakiss è bellissimo, e la Mad House ha fatto un lavoro coi fiocchi! Ovviamente, essendo un sequel generazionale, i vecchi personaggi di Cortili del Cuore faranno solo una piccola comparsata qua e là, ma la storia è incentrata sui figli, fratelli e chi più ne ha più ne metta dei personaggi in questione, quindi è godibile e comprensibile anche per tutti, non solo per chi ha visto Cortili del Cuore (anche se certi riferimenti come "l'alieno scintillante" vanno colti ed apprezzati XD). <br> <br> Guardateloooo!

Kouga

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Kouga

Episodi visti: 1/12 --- Voto 8
Dal regista di Kimagure Orange Road e BECK cos'altro potevo aspettarmi? <br> <br> Paradise Kiss è uno Shoujo creato da Ai Yazawa (di cui Panini Comics sta pubblicando il recente ed acclamatissimo Nana), ed è il seguito generazione di Cortili del Cuore (trasmesso su Italia1 e di cui potete vedere immagini e recensioni su questo stesso sito). <br> <br> La sorella minore di Mikako (Melissa per Italia1), è cresciuta ed è diventata una stilista famosa in tutto il Giappone, con il suo marchio Happy Berry. Miwako, sua sorella minore, è decisa ad intraprendere la stessa strada, e insieme al ragazzo, Arashi (punkettone ribelle di prima categoria), la misteriosa Isabella e l'ambiguo George si riunisce dopo le lezioni in un luogo che chiamano "Atelier" (seppur più simile ad un locale...). Altri due personaggi chiudono il cerchio alla famigerata truppa, si tratta di Yukari e Tokumori, in qualche modo collegati in primis tra di loro, e in secondo luogo rispettivamente a George, Miwako e Arashi... <br> <br> Le animazioni sono fluide e la regia è fantastica, scorrevole e godibile (bellissime le dissolvenze), una volta vista questa serie farà riflettere lo stereotipo femminile che più s'avvicina a Yukari, forse perchè la vita non è solo studio, ed anzi [...], e inoltre, non lascerà l'amaro in bocca ai maschietti, dato che regala anche grandi momenti di comicità. <br> <br> Menzione d'onore alla sigla iniziale, eseguita da Tommy February6, "Lonely in Gorgeus", decisamente molto orecchiabile. <br> <br> Vedremo a lungo andare se questa serie rispetterà le mie aspettative... per ora, un 8 pieno.