logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 1
Matteo Lancia

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8,5
"Jigoku Shōjo" è un anime molto profondo che racconta il lato peggiore della razza umana, marcando tutte le caratteristiche negative della psiche di ogni individuo. Enma Ai cerca di dare sollievo alle persone che hanno avuto una ingiustizia forte e che, per questo, vivono una vita di rancore e odio verso chi ha reso la loro vita un inferno. Non mancano i colpi di scena soprattutto nella parte finale dell'opera, dove si conosce la vera storia della protagonista e, grazie a un giornalista e a sua figlia, verranno resi noti tutti i retroscena di "Jigoku Shōjo".
E' un anime molto, ma molto bello da vedere, ogni storia è un mix di attesa e di speranza, anche i disegni sono ben curati. Da vedere assolutamente!


 0
Dragons' King

Episodi visti: 20/26 --- Voto 1
Se dovessi descrivere questo anime in una parola sarebbe: noia! Perché è questo che mi ha trasmesso per tutto il tempo. A leggere la "trama" sembra una cosa nuova, che attizza, e invece sono stato ingannato. Dovrei dire "Attenzione spoiler", ma sinceramente c'è ben poco da 'spoilerare', per il semplice fatto che la trama non va mai avanti, e intendo proprio mai. La storia dovrebbe girare intorno alla Jugoku Shojo, questa ragazza infernale dal passato misterioso; ma la protagonista si rivela essere solo un personaggio di contorno. In ogni singola puntata si vedono personaggi legati a quella puntata e basta, si spiega chi sono, che problemi hanno, perché ricorrono alla Jugoku Shojo e come finiscono, punto. La ragazza infernale compare due-tre volte in tutta la puntata e non viene mai spiegato niente di lei. Se invece di guardare le puntate in ordine numerico si guardassero in ordine casuale, il senso dell'anime resterebbe lo stesso. Vorrei poter dire qualcosa di positivo sui disegni, le ambientazioni ecc. ma, sinceramente, tutto passa in secondo piano, perché potrebbero essere anche i disegni più belli del mondo, ma una volta che l'anime continua a propinarti sempre la stessa zuppa in ogni puntata senza andare avanti, i disegni belli non servono a niente. Questo anime è come sfogliare un fumetto che ripete sempre le prime due pagine, ma con personaggi diversi.


 4
Disillusion

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Jigoku Shoujo è un anime del 2005, composto da tre serie di ventisei episodi ciascuna per un totale di settantotto episodi. È frutto di una collaborazione tra vari studio, tra i quali Aniplex e Studio Deen, e ha una sceneggiatura originale e non derivata da manga o visual novel. In americano il titolo è stato tradotto come Hell Girl, ovvero "Ragazza Infernale" o "Ragazza dell'Inferno", sebbene in realtà la denominazione più corretta sarebbe "Vergine dell'Inferno". L'anime utilizza uno stile narrativo "vecchia scuola" a doppio filone di trama: la maggior parte degli episodi sono autoconclusivi, poiché raccontano brevi storie con personaggi che compaiono per un unico episodio, tuttavia la trama di fondo procede in maniera ordinata attraverso tutti gli episodi autoconclusivi, con pochi personaggi fissi, inizialmente molto misteriosi e su cui si fa luce molto lentamente.

La storia della prima serie è ambientata a metà degli anni 2000, ipoteticamente nel 2005, e in ventisei episodi copre circa sette mesi di storia (da maggio a dicembre), in cui vengono raccontate molte vicende diverse tra di loro, ma collegate dal filone unico della storia, rappresentato da quei pochi personaggi fissi presenti in ogni episodio. Cominciano a circolare voci sull'esistenza di un misterioso sito internet, chiamato Jigoku Tsushin (Corrispondenza per l'Inferno), sul quale è possibile richiedere una vendetta a domicilio. Tale sito è raggiungibile solo a mezzanotte, e solamente da coloro che provano un forte e sincero rancore nei confronti di qualcuno. Chi riesce accedere al sito, ha la possibilità di scrivere un nome, e se tale nome corrisponde alla persona odiata, la richiesta di vendetta può essere accettata. Chi valuta e accetta queste richieste è Jigoku Shoujo, una misteriosa entità spirituale sovrannaturale che può concedere vendette infallibili.
Jigoku Shoujo appare come un'esile e bellissima ragazzina di tredici anni, dai lunghi capelli neri e con occhi rossi. Solitamente si presenta vestita con un'uniforme scolastica di colore nero.

Una volta che il richiedente di turno conferma la richiesta di vendetta, questo, a seconda delle situazioni, viene contattato da Jigoku Shoujo, e successivamente tiene un colloquio con lei, altre volte invece Jigoku Shoujo appare immediatamente dinanzi al richiedente, e in molti casi lo teletrasporta insieme a lei in un luogo misterioso e inaccessibile per gli esseri umani senza l'aiuto di entità sovrannaturali. Jigoku Shoujo, assistita da tre aiutanti alle sue dipendenze, si presenta con il nome di Enma Ai, e comincia ad esporre una sorta di contratto infernale, in cui il richiedente è libero di accettare o meno. Nel suo contratto infernale, Jigoku Shoujo dona al richiedente una bambola di paglia, utilizzando uno dei suoi assistenti. La bambola di paglia ha un filo rosso legato attorno al collo, e se il richiedente decide di tirare via quel filo rosso, Jigoku Shoujo si impegna a compiere una vendetta infallibile, e bandire immediatamente la persona odiata direttamente all'Inferno. La "fregatura" per il cliente sta nel prezzo da pagare per tale richiesta esaudita, che corrisponde alla propria anima: chiunque faccia spedire qualcuno all'Inferno tramite Jigoku Shoujo è destinato a finire all'Inferno a sua volta al termine delle propria vita naturale. Spedire qualcuno all'Inferno rappresenta il peccato più grave in assoluto, e quindi il prezzo da pagare è la propria anima. Ne consegue che è possibile farlo una sola volta nella vita.

Donata la bambola e spiegato il contratto, Jigoku Shoujo riporta il richiedente nel mondo umano, e lo lascia decidere se tirare o meno il filo rosso della bambola, nel momento in cui desidera. Da questo momento in poi si punta sulla psicologia della persona, che deve decidere se confermare la vendetta o meno e, a seconda della vicenda, è molto interessante seguire i risvolti e gli esiti, che non sono affatto scontati. In genere gli episodi raccontano la vita di tale persona di turno, e come arriva a richiedere la vendetta a Jigoku Shoujo. In molti casi queste persone sono disperate a causa di cattiverie che subiscono da altri individui, e non hanno la forza o il coraggio di vendicarsi con le proprie forze. La psicologia di tali personaggi è davvero ben fatta, così come lo è anche quella dei personaggi antagonisti. I caratteri sono realistici, spesso i personaggi umani sono poco intelligenti, sia da una parte che dall'altra: come la disperazione unita alla stupidità può far compiere follie, lo stesso discorso vale per la stupidità unita alla cattiveria, e talvolta la stupidità è persino più pericolosa e dannosa della cattiveria.

I personaggi migliori restano però Enma Ai e i suoi tre assistenti; sebbene i tre assistenti restino nell'ombra durante la prima serie, si rifanno nella seconda. La psicologia e la mentalità misteriosa di Enma Ai rappresentano un vero capolavoro all'interno di questo anime. D'obbligo è chiedersi il perché della sua esistenza, il perché di quello che fa, quale sia il suo scopo, quale sia la sua origine. Sono tutte domande a cui verranno date risposte allo spettatore, ma non in tempi brevi, le rivelazioni infatti arriveranno solo dopo aver vissuto alcune delle numerose vendette richieste e fatte eseguire ad Enma Ai.

Jigoku Shoujo possiede tanti poteri sovrannaturali, il teletrasporto e l'invulnerabilità sono solo un paio di esempi, ma in ogni caso è ancora più interessante notare come lei non ami sfoggiare i suoi poteri, che utilizza solo se necessario. I suoi assistenti sono presenti come lei in ogni episodio, e sono rispettivamente il vecchio Wanyuudou, il giovane Ichimoku Ren e l'attraente Hone Onna. Anch'essi sono dotati di poteri, sebbene inferiori rispetto a quelli di Jigoku Shoujo. Su loro tre verrà fatta luce solo nella seconda serie, la prima si focalizza solo sulla figura Enma Ai.

L'anime comincia con sette episodi in cui vengono proposti sette diversi casi tipici su cui Jigoku Shoujo è solita operare. Dall'ottavo episodio in poi invece la storia cambia, ed entrano in scena due nuovi personaggi che restano fissi: il giornalista Hajime Shibata e la sua figlioletta Tsugumi, che sembra in qualche modo collegata con Jigoku Shoujo. I richiedenti delle vendette sono in gran parte degli adolescenti, soprattutto ragazzine delle scuole medie, che sembrano essere i soggetti più predisposti a invocare l'aiuto di Jigoku Shoujo.

La storia di Jigoku Shoujo è davvero molto interessante, ricca di temi e spunti che fanno riflettere. Aleggia un'atmosfera di pessimismo generale nei confronti dell'essere umano, che spesso viene visto come debole, fragile, egoista, ma sono tuttavia presenti delle eccezioni, dei barlumi di speranza in mezzo a un mondo umano che per certi suoi versi rappresenta già l'Inferno stesso. I temi trattati sono tanti e di tutti i tipi, anche se purtroppo l'anime tende ad essere leggero e a limitarsi, senza osare più di tanto, senza andare oltre: un anime che non ama calcare la mano, ma che comunque fa riflettere, senza essere particolarmente cinico. Nonostante sia classificato come horror, la violenza contenuta e le scene cruente sono piuttosto leggere, tanto che la visione può essere sopportata persino da chi aborra il genere horror. Al contrario, coloro che cercano lo splatter qui di certo non lo troveranno: non ci sono massacri o squartamenti, e la violenza proposta è più psicologica che fisica.

Il finale è aperto, molti dubbi e domande senza risposta restano, e infatti la visione della seconda serie è necessaria per comprendere meglio anche la prima serie, che chiarisce molte cose ma non tutte. L'anime non è certo perfetto, la sceneggiatura non è esente da qualche difetto e qualche errore che ogni tanto salta fuori, complice la vastità e la complessità di tutta l'opera. Sono presenti sbavature notabili anche da chi non è pignolo, sono tuttavia dettagli su cui si può sorvolare se si apprezza l'anime. Una delle cose che potrebbe dare più fastidio è la ripetitività della formula, che rimane sempre la stessa, e alcune brevi scene si ripetono in quasi tutti gli episodi. L'altro aspetto che alcuni non digeriscono è il fatto che le storie rimangono tendenzialmente incomplete e non sempre tutto viene chiarito completamente.

A livello tecnico si può apprezzare un lavoro estetico davvero eccellente, anche grazie alla regia di Takahiro Omori. L'animazione non è nulla di speciale, tuttavia non delude, e anzi regala bei momenti. Lo stupendo character design di Mariko Oka (Ghost Hound, Nurarihyon no Mago) si contraddistingue per la sua ottima varietà, è sempre gradevole da guardare e rende i personaggi esteticamente favolosi, in particolar modo le fanciulle. Gli sfondi sono sempre impeccabili e azzeccati, in particolar modo il luogo misterioso in cui vivono Enma Ai e i suoi assistenti è estremamente curato e sa regalare emozioni uniche, grazie alle sue tinte da perenne pomeriggio inoltrato. La colonna sonora che accompagna i vari momenti è davvero straordinaria, in particolar modo le sigle, e soprattutto le musiche utilizzate nei momenti cruciali e d'azione si sposano perfettamente con l'anime.

Quest'anime è l'ideale per coloro che amano vedere tante brevi storie poco allegre. La drammaticità delle vicende talvolta si tramuta in vera e propria tragedia. Rancore e vendetta la fanno da padrona, e molti dei soggetti protagonisti delle vicende sono graziose fanciulle con un destino amaro. Un anime serio, complesso e articolato, che sa far divertire senza essere troppo pesante. Nonostante sia un horror psicologico, non tiene particolarmente in tensione lo spettatore, e si limita a impressionarlo ogni tanto. Jigoku Shoujo è un anime di nicchia, un seinen travestito da shoujo. Il suo disegno dolce e morbido, unito alla profondità della storia, crea un piacevole e ingannevole contrasto che non è adatto a tutti i palati. Un anime che però non è del tutto maturo, e anzi a tratti è acerbo, ma questo non dev'essere per forza un aspetto negativo, e anzi rende l'opera ancora più affascinante.


 0
kaiji94

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
"Jigoku Shoujo" è un anime prodotto nel 2005 dallo studio Deen.
Si narra che una volta scoccata la mezzanotte sia possibile accedere alla linea per l'inferno, dove sarà possibile scrivere il nome di una persona che si detesta. Una volta fatto, comparirà la jigoku shoujo di nome Enma Ai, che consegnerà una bambola di paglia a chi desidera vendetta. Dopo la consegna della bambola, la jigoku shoujo avviserà che, nel caso si decida di sfilare il laccio della bambola, l'anima della persona che ha chiesto vendetta verrà traghettata all'inferno al momento della sua morte.
Considerazioni personali: ho trovato la serie molto interessante, nonostante quest'ultima molto spesso venga denigrata per via dei suoi episodi auto-conclusivi, che costituiscono la maggior parte dell'opera. Le storie raccontate nell'anime spaziano dai vari casi di bullismo, stalking e persecuzioni che ci mostrano quanto l'animo umano sia debole ed incline alla vendetta, visto che la situazione dei soggetti trattati nell'anime viene portata all'esasperazione più assoluta. Ricollegandomi a quanto detto finora, avremo modo di assistere, in diversi episodi, a casi di persone che sono state mandate all'inferno per motivi futili e non necessariamente così gravi da meritarsi la punizione. Dal punto di vista della caratterizzazione dei personaggi, quest'ultima pecca nelle prime puntate in cui Enma Ai ed i suoi tre assistenti si limitano ad eseguire le condanne, ma col finire della serie, con l'introduzione di due personaggi, verranno approfonditi in particolar modo aspetti che riguardano il passato della jigoku shoujo.
Concludendo, "Jigoku Shoujo" merita di essere visto per le varie tematiche trattate quali: il bene ed il male, che inevitabilmente ci portano a farci riflettere, e la vendetta come soluzione a tutti i problemi.

kira94

 0
kira94

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
"Jigoku shoujo" è una serie prodotta dallo studio Deen nel 2005. Attualmente la serie è inedita in italia, e visto il grande successo riscosso in patria sono stati prodotti due sequel.
Trama: le vicende ruotano attorno ad un sito web, in cui è possibile scrivere il nome di una persona che si odia. Una volta fatto, farà la sua apparizione una ragazza di nome Enma Ai, la quale consegnerà una bambola alla persona che si vuole vendicare, avvisandola che, nel caso decida di sfilare il nastro legato alla bambola, otterrà si vendetta ma in compenso dopo la morte la sua anima finirà all'inferno.
Considerazioni personali: Vista la natura dell'opera, gran parte degli episodi sono auto conclusivi; solo a metà serie, con la comparsa di due nuovi personaggi, la storia seguirà un filo logico fino alla conclusione. Personalmente ho apprezzato molto questa serie, nonostante gli episodi ripetitivi. Concludendo è una serie che consiglio a chi cerca una storia dai toni cupi e misteriosi.


 1
MisguidedGhost

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Jigoku Shoujo non è il classico anime horror che ci si potrebbe aspettare. Non pensate di trascorrere notti insonni dopo aver visto questo anime.

Storia 10 / 10
Considero Jigoku Shoujo come il miglior ritratto del male e dell'inferno che ci sia. Sì, la storia è ripetitiva, ma dimostra anche che l'anime è un grande quadro rappresentante l'infinito cerchio del male. Anche il tema principale di Jigoku Shoujo è che la vendetta non è giustizia e che non vi aiuterà affatto. E ancora più importante che l'inferno è uno stato d'animo, piuttosto che un luogo demoniaco. Apprezzo che l'inferno di quest'anime cerchi di distruggere sia il male che il bene, senza distinzione. È contro le fiabe folkloristiche in cui l'inferno si comporta come qualche istituzione che punisce giustamente chi ha fatto del male. La storia è più educativo e drammatica, piuttosto che spaventosa e rappresenta il vero male. Il primo arco narrativo della stagione è incentrata sulle persone che odiano e quelle che sono odiate, sulle loro storie personali, velocizzando il tutto nelle ultime tre puntate, dove la trama di fondo esce allo scoperto. Do alla storia un 10 senza esitazione per le ragioni sopra descritte.

Animazione 6 / 10
L'animazione è decente, ma c'è molta ripetizione degli stessi scatti in alcune scene. Non mi piace questa pratica non importa quanto buona sia la scena in questione.

Audio 8 / 10
Il suono è buono e la musica composta sia da rock che classica è grandiosa. Tuttavia la terza e la seconda stagione di Jigoku Shoujo hanno una colonna sonora migliore, l'ending "Ai Ni Somete" della seconda (Futakomori) è meravigliosa.
Il doppiaggio giapponese mantiene alto il suo standard. La doppiatrice di Enma Ai, Mamiko Noto, nonostante ripeta sempre le stesse battute, ha una voce perfetta per il personaggio che interpreta, anche la ripetizione delle stesse frasi più e più volte ha il suo posto nella storia.

Caratteri 8 / 10
I personaggi sono intensi, anche se appaiono e scompaiono in un singolo episodio. Ogni episodio si basa sulla visualizzazione del destino di varie persone. Ci sono molti archetipi diversi. I personaggi principali sono anche molto interessanti e la loro natura è lentamente rivelato come la storia continua.

Nel complesso 8.5 / 10
Jigoku Shoujo è uno degli anime soprannaturali/drammatici più ben fatti, anche se la prima stagione non è buona come la seconda e la terza. La storia tende ad essere ripetitiva ma ciascun episodio rievoca sensazioni diverse e non è mai uguale al precedente.
Potrebbe non piacere al alcuni, se non si prova a vedere un quadro più ampio in termini di filosofia e religione.
Penso che Jigoku Shojo non sia propriamente horror, né che tratti di delitto e castigo, ma piuttosto della natura del male e dell'inferno stesso.


 0
Usagi85

Episodi visti: 22/26 --- Voto 6
Jigoku Shoujo si presenta, in primis, come un anime dal bellissimo tratto che trasmette un senso di velata malinconia e tristezza.
Le ambientazioni suggestive, che fanno da contorno alla storia, rapiscono lo spettatore e il tutto è accompagnato da una piacevole colonna sonora.
La stessa Ai colpisce per la delicatezza nei modi, nelle vesti e nella voce, suadente, sempre pacata, talora quasi accennata. Ai è una protagonista elegante, ma allo stesso tempo un po' inquietante.
I coprotagonisti, preso atto dell' "ingombrante" presenza di Ai, riescono a distinguersi nonostante tutto, complice anche il fatto di essere posti al centro dell'azione, alternativamente, in alcuni episodi.
Tuttavia, a lungo andare, la narrazione si fa sempre più ripetitiva. Ogni episodio è autoconclusivo e, alla fine, risulta la stessa solfa.
L'accenno della storia di base, che cerca di collegare tutte le puntate, non basta. Un accenno resta tale e non può convincere del tutto.
Il difetto di quest'opera sta proprio nella sua eccessiva ripetitività: non ci si aspetta nulla di più e nulla di meno e questo non è positivo, non consentendo di sviluppare fino in fondo un interesse vero nei confronti dell'opera, che avrebbe tutte le potenzialità per salire di livello. Al contrario si assiste a una lenta discesa che, a me personalmente, non ha ben disposto per la seconda serie, che ancora non mi decido a guardare dopo più di un anno dalla conclusione della prima.
Consigliato, ma a metà.


 5
M3talD3v!lG3ar

Episodi visti: 26/26 --- Voto 5
Prodotto dalla collaborazione di Aniplex e Studio Deen, il progetto d'animazione <i>Jigoku Shoujo</i> vanta ben tre stagioni di ventisei episodi ciascuno. La prima di queste, andata in onda in patria tra il 2005 e il 2006, è stata a quanto pare il trampolino di lancio di un brand di modesto successo, di cui, tuttavia, non riesco personalmente a capacitarmi. Cos'altro potranno raccontare ben due seguiti, rispetto a una serie originaria che non sembra poi esporre più di tanto? Il problema è fin da subito evidente: <i>Jigoku Shoujo</i> non consta di nessuna trama in senso propriamente detto, a tal punto che, visto un episodio, è come averli visti tutti.

L'idea di base è piuttosto scialba: Enma Ai, protagonista della serie, è un'entità spirituale, a capo di un gruppo di suoi simili. Essi vivono in un mondo parallelo e opposto a quello reale, ma ben poco viene illustrato a riguardo di tale luogo. Il lavoro di questa sorta di "associazione per delinquere" dell'aldilà - possiamo per certi versi accostarli ai famosi shinigami - sta nel vendicare le vittime di vari soprusi, che hanno implorato aiuto tramite un particolare servizio web di corrispondenza. Una volta siglato e accettato il "patto" tra il committente e gli spiriti, il colpevole dei tormenti della vittima in questione verrà traghettato direttamente all'Inferno. La stessa persona che ha commissionato l'incarico, tuttavia, sarà destinata a giungervi dopo la morte, secondo l'accordo prestabilito. La gran parte delle puntate è dunque di tipo auto-conclusivo: il processo sopra descritto interesserà situazioni e personaggi diversi, ma la sua struttura rimarrà invariata dall'inizio alla fine. Gli unici personaggi umani ad acquisire un ruolo primario saranno il giornalista Hajime Shibata, in cerca della "ragazza dell'Inferno" e sua figlia Tsugumi, che sembrerà costituire una sorta di medium, determinante nella localizzazione di Enma Ai.

<i>Jigoku Shoujo</i> manca tuttavia di mordente e rischia seriamente di stancare in tempi record. Poche delle vicende raffigurate riescono infatti a deviare da quel binario narrativo che non lascia spazio a sbigottimento alcuno, perfino nelle battute finali, che cercano intempestivamente di risollevare la curiosità ormai assopita per l'aspetto biografico dei personaggi.
Le stesse mini-storie presentano delle incongruenze: ad esempio, spesso mi è parso che il "cattivo" di turno, dopo essere stato eliminato, venisse completamente dimenticato dall'immaginario comune, o che la vittima di turno, dopo aver esaudito il "misfatto", fosse tornata di colpo alla vita di sempre, malgrado sembrasse ormai ripudiata dalla società. Banale anche la maniera in cui i diversi soggetti vengono a conoscenza del prodigioso sito web. Il tono maturo della serie viene a questo punto snaturato e ridimensionato a causa di queste scelte - uscite di scena “a lieto fine” in primis - che non vengono mai ben chiarite. Un peccato, dato che le tematiche, trattate con giusto cinismo, avrebbero potuto fungere da corredo perfetto per una narrazione più concreta.

Sul lato tecnico non si segnalano particolari magagne, nondimeno miracoli. I volti, occhioni a parte, presentano un tratto adulto e risultano quasi sempre abbastanza espressivi; i fondali sono rispettabili e allo stesso modo la gestione dei colori e delle luci, ma le animazioni lasciano spesso a desiderare. La colonna sonora è nella media, ma ben s'innesta nei frangenti d'atmosfera puramente horror.
Può annoiare.


 0
Shiva87

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Quest'anime è particolare. Particolare perché nonostante non succeda niente di concreto per la maggior parte degli episodi (tutti autoconclusivi), ti prende. E questo avviene grazie alle storie raccontate e alla trama di fondo che si delinea pian piano. Alcune storie sono un po' più banali, altre invece convincenti e emozionanti. Il tutto poi porta lo spettatore alle ultime puntate dove si scopre la "storia nelle storie", ed è li che è nato il mio amore per Enma Ai, la ragazza infernale che nasconde un passato poetico e violento - quelle puntate sono per me molto belle e interessanti.

Il tutto è accompagnato da dei disegni che mi sono piaciuti e da un'ottima colonna sonora: le sigle per me sono molto belle, soprattutto quella finale mi è piaciuta molto.
Certo se l'anime fosse stato più lungo forse avrebbe annoiato, però riesce come già detto a catturare sempre l'attenzione. Vedremo con la seconda serie, anche se penso che tirare alla lunga questa storia possa portare davvero alla ripetitività e alla noia. Lo consiglio.


 0
Pauzz85

Episodi visti: 13/26 --- Voto 6
Mi dispiace, ma non ci siamo proprio. Quest'anime horror parla di una ragazza soprannaturale, Jigoku Shoujo, che offre vendetta a chi si rivolge a lei. Basta cercare il suo nome su internet dopo mezzanotte, e lei comparirà con una bambola nera di paglia. Togliere il nastro rosso da questa bambola sigillerà il vero e proprio "patto": Jigoku Shoujo trascinerà all'inferno la persona di cui vuoi vendicarti, e alla tua morte trascinerà all'inferno pure te.

Gli episodi sono principalmente autoconclusivi. Mi hanno detto che più avanti inizia a esserci una trama continua, con un giornalista che inizia a occuparsi delle sparizioni misteriose causate da questa ragazza, ma a quel punto la mia noia era al culmine, e ho "droppato" la serie. Serie che tra l'altro cerca di mettere paura utilizzando i soliti clichè: ombre che appaiono e spariscono dietro le porte e negli specchi, teschi, allucinazioni e così via.

Colui, o colei, che richiede la vendetta è sempre inizialmente spaventato dall'idea di finire all'inferno, ma la paura passa subito appena la rabbia riaffiora. Quindi lo "schema narrativo" degli episodi è sempre quello. Dato che non se ne vedono molti di anime horror stile orientale, ho deciso di essere generoso e mettere 6 a questa serie.


 2
Nyx

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
"Oh, ombra pietosa legata all'oscurità
che guardi dall'alto in basso le persone, e provochi loro dolore... Anima che anneghi in un karma peccaminoso... Vuoi provare a morire questa volta?"

Enma Ai è una giovane ragazza dai capelli neri e con due profondi occhi rossi, una creatura che ormai non fa più parte di questo mondo, ma vive "imprigionata" in una dimensione a metà tra il reale e il mondo degli inferi. Quella sopra citata è la Frase che Ai (Jigoku Shoujo che dir si voglia) è solita ripetere a coloro che stanno per essere da lei stessa traghettati direttamente all'inferno.
Per mettersi in contatto con Ai è necessario covare un forte sentimento di rancore verso qualcuno, solo a questo punto, collegandosi su internet rigorosamente a mezzanotte, si potrà avere la "fortuna" d'incappare in un sito chiamato "Hell's corrispondence". Visualizzata quest'evanescente pagina web, non bisognerà far altro che scrivere nell'apposita casella il nome della persona della quale ci si vorrebbe vendicare. A questo punto, se Jigoku Shoujo deciderà di accettare la richiesta, in breve tempo ella si materializzerà davanti al richiedente stabilendo i termini del loro eventuale accordo e consegnandogli una sorta di bambolina vodoo con un filo rosso legato intorno al collo. Il patto tra Enma Ai e il richiedente diventerà immediatamente attivo nel momento in cui quest'ultimo deciderà di slegare il filo rosso. A questo punto il destinatario dalla vendetta avrà i secondi contati prima di essere irrimediabilmente messo dinnanzi alle proprie colpe e susseguentemente traghettato all'inferno.

Questo, a grandi linee, è ciò che avviene quando si stipula un contratto con questa misteriosa ragazza, ma ciò che ancora non è stato detto è che l'attuazione di queste vendette necessitano una compensazione da parte del richiedente e il prezzo da pagare è salatissimo.

"Appaiono due fosse quando maledici qualcuno...
se stringerai quest'alleanza, quando morirai, anche la tua anima precipiterà all'inferno. Non sarai più in grado di andare in paradiso. La tua anima sarà sommersa dal dolore e dalla sofferenza, lasciata a vagare per l'eternità..."

Chi accetterà il patto porterà sul proprio corpo un marchio che gli ricorderà questa sorta di maledizione che si porterà dietro in eterno.
I soggetti che si rivolgono a Jigoku Shoujo generalmente sono persone che sono state coinvolte in gravi ingiustizie, persone distrutte dal dolore e logorate dal desiderio di vendetta ma, dinnanzi a una compensazione di questo tipo, quanti di voi avrebbero la fermezza di andare fino in fondo?
Io francamente no. Se devo essere sincero la sola rivelazione dell'esistenza del paradiso con tutta probabilità mi farebbe desistere.
Se questo non bastasse, il pensiero di vivere tra eterni tormenti e sofferenze è un idea molto più terrificante di qualsiasi morte e a ogni richiedente è data la possibilità di vivere un brevissimo scorcio di cosa lo aspetterebbe qualora decidesse di stipulare il patto.

Certo è che vivendo le drammatiche esperienze dei protagonisti dei vari episodi forse la nostra prospettiva andrebbe a cambiare, specialmente quando si perde la fiducia in tutto e tutti.
In ogni episodio vengono raccontate vicende diverse, quasi autoconclusive direi, le storie di coloro che arrivano a chiedere "l'aiuto" di Enma Ai al fine di ottenere la loro vendetta.
Progredendo con la storia nascerà una sorta di sottile filo conduttore che ci porterà anche a scoprire qualcosa di più sul passato e sul presente di Jigoku Shoujo.

Si tratta di un'opera per certi versi molto matura e a mio avviso dedicata maggiormente a un pubblico non giovanissimo, soprattutto per la profondità della storia.
Divagazioni ironiche di qualche tipo sono praticamente assenti grazie al cielo. Avrebbero sicuramente guastato il clima di serietà che contraddistingue l'anime.
Amo questo genere di opere e Jigoku Shoujo per certi versi rasenta la perfezione.

giano182

 0
giano182

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Mai farsi ingannare dalle apparenze. E' questo il miglior consiglio che posso dare su Jigoku Shoujo. Ogni episodio è generalmente autoconclusivo e la trama di ciascuno parte sempre dallo stesso tema: la vendetta. In ogni vicenda c'è sempre unoa protagonista che in qualche modo è direttamente coinvolto (in prima persona o no) in abusi, violenze o casi di omicidio. Poiché incapaci di trovare una via di fuga dalla loro grave situazione, i protagonisti invocano l'aiuto di Jigoku Shoujo, la misteriosa ragazza protagonista che consente loro, tramite un patto particolare, di poter spedire direttamente all'inferno coloro di cui vogliono vendicarsi, pagando tuttavia un caro prezzo, ossia la dannazione eterna della loro anima così come avviene per i colpevoli.

Sebbene possa sembrare ripetitivo, nel corso dell'anime entreranno in campo due nuovi protagonisti umani che in qualche modo cercheranno di contrastare "Enma Ai" e di salvare coloro che stanno per compiere questa vendetta; ed è proprio sul tema del giusto o sbagliato che ruota tutto l'anime. Se all'inizio, magari pur essendo contrari, non si provava la minima pena per gli assassini e la gente cattiva che veniva spedita all'inferno, con il progredire della storia ci si chiede però se la vendetta sia davvero l'unica soluzione possibile, dal momento che viene compiuta pure per torti o reati minori arrivando talvolta a colpire ingiustamente anche le persone più buone e oneste della terra solo per semplice invidia o disprezzo. Buona è l'animazione e il comparto musicale è adatto alle varie situazioni, Jigoku Shoujo è un buon anime sicuramente.


 1
_Setsuna_

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Jigoku Shojo, in italiano la ragazza infernale, assieme ai suoi tre collaboratori, esaudisce le richieste di vendetta che le arrivano nel sito (si può accedere solo dopo mezzanotte, scrivendo il nome della persona della quale ti vuoi vendicare).L a persona che vuole compiere vendetta riceve da Enma Ai (il nome di jigoku shojo) una bambola di solito nera o rossa e tirando il nastro rosso il destinatario sarà traghettato all'inferno... Come ripete in ogni episodio però bisogna pagare un pegno: ovvero dopo la propria morte si finisce all'inferno...
Gli episodi sono tutti autoconclusivi, le storie variano, alcuni episodio sono più interessanti, mentre in altri proprio non si capisce il motivo per quale la persona accede al sito (almeno per me). Le ultime due puntate sono le più belle, infatti viene svelato il triste passato di Enma Ai, rompendo un po' la motonia...
Le sigle le ho trovate tristi e malinconiche. Il personaggio più bello è sicuramente Enma Ai, specie per gli occhioni rossi che ha!
L'anime lo consiglio davvero a tutti, anche se a qualcuno potrebbe annoiare e giudicare gli episodi un po' noiosi...

FranP

 0
FranP

Episodi visti: 7/26 --- Voto 6
A giudicare dalle prime puntate, sembra un incrocio tra The Ring e Gli orsetti del cuore: episodi autoconclusivi, dalla struttura fissa, con creature soprannaturali che osservano da lontano i casini della gente e le loro piccole miserie, intervenendo per "risolvere" a modo loro casi umani più o meno patetici. Solo che invece delle stelline paffute e delle macchinine a nuvola ci sono una ragazzina tetra con gli occhi rossi, una gnoccona in yukata e altri sinistri comprimari infernali. Leggo che dopo un certo punto la storia evolve, e questo mi fa piacere: la cosa cominciava a perdere interesse. Fermo restando che il disegno è piacevole, l'atmosfera buona e la catchphrase della ragazzina infernale (ippai... shinde miru?) piuttosto memorabile. Peccato per la marmocchia con gli occhi viola che fa da diversivo buffo: è il personaggio più irritante che abbia mai visto.


 0
Aduskiev

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Un sito web può essere raggiunto solo a mezzanotte. Questo sito, jigoku tsuushin (corrispondenza infernale), promette vendetta e per ottenerla basta scrivere il nome della persone che si vuole spedire all’inferno. Enma Ai , jigoku shoujo (ragazza infernale), si fa carico di questo desiderio e compie la vendetta per conto dei suoi evocatori. Accanto a lei tre enigmatici individui la aiutano in questo compito.
Questa è bene o male la trama iniziale di questo anime prodotto da Studio Deen e Aniplex (gente di un certo spessore quindi) e affidato alla regia di Takahiro Oumori, regista anche di Koi Kaze e Zoku Natsume Yuujinchou, insomma uno che di seinen se ne intende. Iniziando a guardare la serie però è davvero difficile pensare che non sia il solito riciclaggio di stereotipi sulla vendetta e sull’onore e che quindi, Enma Ai, sia l’ennesima eroina vestita alla marinaretta. Niente di più sbagliato. Ritengo tuttavia che gli sceneggiatori abbiano un tantino calcato la mano all’inizio sulle storie autoconclusive in cui Ai aiuta lo sfortunato di turno a vendicarsi. Prima di tutto la maggior parte di queste puntate hanno come fulcro giovani e belle studentesse delle superiori (un cliché al quale gli sceneggiatori nipponici non riescono proprio a fare a meno) e tutte le storie sono in effetti slegate tra loro con l’unico denominatore comune di Ai. Lo spettatore è quindi indotto a simpatizzare per questa eroina dai grandi occhioni rossi, tifando anche per lei, in quanto riesce a portare giustizia laddove sembra che questa sia impossibile da ottenere.
Proseguendo con la trama però due nuovi personaggi fanno la loro apparizione, Hajime Shibata, un giornalista freelancer e la sua figlioletta Tsugumi. Ed è qua che la trama comincia a prendere corpo. Quello che prima ci appariva come un semplice anime dedicato ad un’atipica eroina vendicatrice, assume una sostanza inaspettata. Hajime infatti dopo alcune indagini si prodigherà anima e corpo per cercare di fermare le azioni di Ai introducendo il concetto di errore nell’atto della vendetta.
Ed è su questo gioco filosofico che si basa l’intera trama. Pian piano la vendetta viene vista non più come uno strumento per portare giustizia ma come un mezzo per perpetrare l’odio. Laddove il perdono è un sentimento inaccettabile, Hajime prova in tutti i modi a convincere gli evocatori di Ai ad affidarsi almeno a fonti terrene di giustizia, senza coinvolgere l’inferno. Infatti è la stessa Ai a predire ai suoi “clienti” la dannazione eterna una volta che il patto vendicativo viene stretto con lei. Questi si trovano quindi di fronte ad una scelta difficile da compiere. Sacrificare se stessi nel nome dell’odio che nutrono verso qualcun altro.
Le varie sfumature dell’odio umano vengono però rappresentate solo da un punto di vista adolescenziale, immaturo. Tuttavia l’allegoria legata alla “compensazione” di dannarsi l’anima per cercare vendetta è pienamente azzeccata. Così, man mano che la serie procede, lo spettatore si rende sempre più conto del messaggio implicito nel testo : la vendetta, che spesso appare come uno strumento necessario, altro non è che un veicolo d’odio in grado di rovinarci per sempre l’esistenza. Anche la stessa Ai col procedere degli episodi svela sempre più il suo vero volto. All’inizio aliena e taciturna farà sempre più intendere che lei altri non è che una manifestazione di questo odio intrinseco nell’animo umano e come tale cerca di divorare coloro che ne sono portatori. Il concetto filosofico che si vuole sviluppare ruota tutto attorno alla domanda : ”E’ giusto cercare vendetta a qualunque costo? E se riusciamo a concluderla siamo davvero sicuri che questo farà tacere i demoni che ci portiamo dentro?” Una domanda difficile. Inoltre è indubbio che possano anche verificarsi dei fraintendimenti, quindi, l’oggetto della nostra vendetta potrebbe essere il soggetto sbagliato. La domanda quindi si complica : “E’ giusto cercare vendetta a qualunque costo anche se magari, accecati dall’odio e dal dolore, la rivolgiamo contro la persona sbagliata?”.
Questi temi vengono sviluppati in modo esaustivo lungo il percorso della serie e aiutano lo spettatore a riflettere sulla futilità della vendetta intrapresa come puro sfogo di un rancore egoistico ed immaturo, in grado di concretizzare solo altro dolore. Nessuno dei soggetti vendicati infatti , sin dall’inizio della serie, trae un vero giovamento dalla vendetta ottenuta tramite Ai. Un senso di vuoto e dolore permane nel cuore di queste persone e gli sceneggiatori sono riusciti a descriverlo in modo piuttosto vivido.
Tuttavia il character desing resta alquanto carente. Superficiale per i protagonisti delle varie puntate autoconclusive e inesistente per gli aiutanti di Ai (lasciando quindi spazio al sequel). Gli unici personaggi di un certo spessore restano quindi Ai, Hajime e la piccola Tsugumi che all’inizio appare come la solita bambina che si comporta da adulta per poi far affiorare il suo lato infantile (e quindi reale) dando un tocco di dolcezza ad uno scenario altrimenti troppo crudo e arido.
Il disegno non è eccezionale. Ben curati sfondi e paesaggi, luci ed ombre, molto meno lo sono i personaggi. I tratti dei volti e le fisionomie sono piuttosto stereotipate, con questi enormi occhioni lucenti introdotti in un contesto cupo, col quale stonano alquanto.
In definitiva un buon prodotto, a mio parere destinato anche a un pubblico di adolescenti, che possono apprendere attraverso la trama quando certi sentimenti, se assecondati, possano portare all’autodistruzione. Tuttavia la ripetitività della trama nella prima dozzina di puntate ed un character design non troppo curato fanno parecchio scendere la qualità di questo anime. Otto.


 1
Melany

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
All'inizio non mi aspettavo granché da questo titolo,pensavo che fosse una di quelle tante serie realizzate senza uno scopo preciso e con le idee campate in aria... e invece ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. Dopo aver visto tutti gli episodi dal primo fino all'ultimo con attenzione,lo considero il migliore anime di genere horror (non che io ne abbia visti tanti comunque..). Già dal primo episodio presenta un'atmosfera decisamente cupa e inquietante,con scene ad effetto e musiche adatte alle situazioni di terrore e vendetta. I personaggi risultano abbastanza carismatici,quella più approfondita è ovviamente la protagonista Enma Ai sia per quanto riguarda il punto di vista psicologico che fisico:con quegli enormi occhi di color sangue che fa contrasto a quella pelle bianchissima, i capelli lunghi e neri, il kimono che indossa e quell'aria sempre seria e misteriosa sono tutti gli elementi che catturano da subito l'attenzione. Poi abbiamo i suoi aiutanti che non si vedono spesso e non si sa molto sul loro conto, il più delle volte appaiono per tormentare la persona in questione prima di essere trascinata all'inferno da Enma ai... penso che essi verranno caratterizzati meglio nella seconda serie, di cui sono intenzionata a guardarla. L'opening e l'ending le trovo perfette e l'animazione è buona con un chara design ben fatto. La trama è piuttosto originale, parla di un sito accessibile solo a mezzanotte dove tutti possono entrarci mettendo il proprio nome per chiedere vendetta su una qualsiasi persona che le abbia fatto del male ma in cambio,quando giungerà la sua ora,la sua anima finirà direttamente anch'essa all'inferno insieme alla persona su cui si è vendicata. Dopo aver scritto il proprio nome, appare Enma ai che gli concede un burattino di legno con al collo un fiocco rosso e solo quando vuole vendicarsi sul serio, gli basterà tirare il filo e lei penserà a tutto il resto.All'interno delle vicende non ci sono comunque scene di teste mozzate, sangue che schizza dappertutto o altre scene particolarmente violente, anzi come horror è abbastanza leggero. Gli episodi sono tutti autoconclusivi con uno schema ben preciso, alcuni sono interessanti altri un po' meno; tuttavia la trama vera e propria incomincia verso metà serie quando entrano in scena il giornalista e sua figlia. Se seguite tutte le puntate, specialmente le ultime,potrete capire per quale motivo Enma ai compie queste vendette. Consigliato agli amanti di questo genere e sconsigliato a chi non piacciono gli episodi autoconclusivi o per chi cerca qualcosa di comico perchè non ci sarà.

ESSEX77

 0
ESSEX77

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Di primo acchito ero rimasto affascinato dall'impatto visivo di questo anime, senza pensare minimamente di trovarmi di nuovo davanti ad un altro capolavoro (quest'anno è stato veramante fruttuoso: DEATH NOTE, BLEACH, CLAYMORE, MUSHISHI, MONONOKE BAKENEKO, VICTORIAN ROMANCE EMMA, BLOOD+, CODE GEASS, SEIREI NO MORIBITO, MONOCHROME FACTOR, XXX HOLIC, ecc...).
La parte tecnica è veramente inattaccabile:
Design dei personaggi morbido e raffinato, colori vividi ed incantevoli, fondali che sembrano quasi fotografie per quanto sono curati(Amo da morire i dettagli minuziosi quasi maniacali dei giapponesi).
Ma cio' che mi ha sorpreso di piu' è la sceneggiatura, visto che dal titolo mi aspettavo le solite scene cariche di sangue, di smembramenti vari, di cinismo fine a sé stesso, di combattimenti infiniti.
Invece la storia che sottende questo magnifico lavoro è veramente molto originale e sofisticata.
Ogni puntata è curata in ogni piu' piccolo dettaglio ed il risvolto psicologico dei personaggi è stato approfondito in modo molto veritiero, adattandosi in modo realistico al periodo storico che stiamo vivendo.
La vendetta compiuta da Ai e compagni ha il sapore del contrappasso Dantesco e cio' rende ogni episodio veramente interessante.
Un'altra cosa che mi ha stupito è l'assenza di immagini crude, spietate, sanguinolente, quindi potrebbe essere trasmesso senza problemi di censura in tv, ma a quanto pare costano troppo i diritti.
La puntata numero 13 è da premio Oscar!
In attesa della terza serie che dovrebbe uscire prossimamente in Giappone, un HARIGATOU GOZAIMASU ai vari fansub ed ai curatori di questo sito.

ramaja

 0
ramaja

Episodi visti: 48/26 --- Voto 8
Sulla trama dell'anime praticamente tutto è già stato detto nella recensione di Solaris con la quale concordo in pieno. Voglio però aggiungere, per chi si apprestasse a guardare la serie, che la seconda stagione supera nettamente la prima sia per la trama degli episodi sia per l'approfondimento dei personaggi, ora più maturi e più enigmatici.
Ai assume un aspetto ancora più alieno e la trama della stagione "carbura" meglio nel suo complesso.
Includendo necessariamente l'episodio 25 della prima serie la seconda stagione potrebbe essere un anime a se stante, che ha un inizio e una fine ben definita.
Il voto complessivo alla serie dovrebbe essere un 8 netto con un 7 per la prima serie e un 9 per la seconda.

saskha

 0
saskha

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
Ho visto tutte le puntate, e devo dire che inizialmente l'ho fatto giusto per forza di volontà, non mi piace lasciare una serie a metà XD
le prime si ripetono ciclicamente, senza grandi sviluppi, come in un girone infernale dantesco, con le stesse immagini e le stesse battute, cambiano giusto quel tanto per far capire che sono personaggi diversi a chiedere vendetta.
Dopo però si ripiglia, e per fortuna, mettendo in gioco un paio di personaggi apparentemente esterni alla monotona vita di Emma Ai, ma che con lei sembrano avere uno strano legame, e che cercheranno di convincere gli assetati di vendetta che mandare all'inferno qualcuno non è la soluzione ai loro problemi... ci riusciranno? Chi lo sa...
Il chara mi piace un sacco, lei col viso di porcellana e quegli inquietanti occhi rossi enormi, le ambientazioni, i colori...
Insomma, è originale, un po' lento, ma sono contenta di averlo visto, anche se non credo che seguirò la seconda serie... non sono riuscita a guardare più di due episodi di seguito, è un po' soporifero per i miei gusti ;P

Solaris

 0
Solaris

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Su internet si trova tutto, oggi giorno. Ricette, Viaggi, Informazioni utili, false, sesso, amore, e a saper cercare bene, anche l'inferno. Eh si, perchè un misterioso sito, accessibile solo a mezzanotte, ti spalancherà le porte stesse dell'inferno! Qual'è il miglior richiamo per l'infernale ragazza che lo dirige, se non l'odio ed il risentimento? In cambio della tua anima lei easudirà la tua vendetta. Ma il motivo? Violenza subita, rancore, frustrazione, risentimento, un semplice dispetto, un esperimento? Qualunque motivo, giusto o sbagliato, non fa differenza. Così può accadere di vendersi l'anima al demonio per il proprio cane ucciso, per un maltrattamento, o per una semplice parola di troppo, per un amore non corrisposto. Non c'è giustizia nelle azioni della ragazza maledetta, lei è solo un'esecutrice del cuore che reclama vendetta.
Tsugumi e il suo papà Hajime, per caso vengono coinvolti nella storia della ragazza infernale, e puntata dopo puntata il loro ruolo crescerà, da semplici comparse iniziali, a veri e propri protagonisti del racconto, i soli in grado di scoprire la ragione dell'esistenza della ragazza infernale. Un'esistenza anch'essa segnata dal rancore e dalla vendetta.
Raccomando la visione di quest'anime, e di non farsi sopraffare dal ritmo lento ed introspettivo delle vicende. E' stato detto che la trama è ripetitiva e, alla lunga, stancante. Vi esorto comunque a continuare la visione di quest'anime, che storia dopo storia vi prenderà piano piano e vi intrigherà. E le storie non sono affatto ripetitive. Possono, singolarmente anche non piacere, ma ogniuna di loro ha un senso, se pensate bene che esse devono ritrarre le mille facce dell'odio e del rancore. Questo anime ha quindi un'alta valenza simbolica ed ogni storia che narra è densa di significati, se non addiruttura didattica: quanti di voi, odiando davvero qualcuno, se davvero esistesse un sito infernale, spedirebbero una persona all'inferno tanto alla leggera? Pagando poi il prezzo più alto, cioà la propria anima?
Iniziamo il racconto come un cammino a fianco di Hajime e Tsugumi, scoprendo che la ragazza infernale punisce i cattivi e riscatta gli oppressi dal male, ma presto scopriamo che non sempre le vendette sono, per così dire "giuste". La ragazza infernale punisce anche per motivi meno "nobili". Basta la volontà negatvia del contraente e la persona maledetta viene spedita all'inferno. Anche se la persona maledetta è la più buona del mondo.
Questo percorso iniziatico e conoscitivo è esattamente lo stesso che seguono Hajime e Tsugumi alla ricerca della ragazza infernale e che arriverà alla conclusione che l'odio e la vendetta, sono azioni vuote ed autodistruttive, così come vuota è l'anima della ragazza infernale nel suo incessante lavoro di novello Caronte telematico. Solamente l'accettazione del male e il perdono sono l'unica via di redenzione e felicità.

KillNeo

 0
KillNeo

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Che dire? Quasi perfetto! E' vero, gli episodi si ripetono durante quasi tutta la serie (e la trama inizia solo attorno all'ottavo/nono episodio e solo gli ultimi episodi saranno incentrati su di essa), ma questo non lo ritengo un difetto, anzi! Tutti gli episodi hanno comunque qualcosa di diverso tra di loro: si inizia con tutta una serie di vendette che volendo potremmo definire "giustificate", passando per delle vendette per futili motivi e infine... ;) La storia non è niente di originale, ma l'animazione, la caraterizzazione dei personaggi (sopratutto Ai.. che brividi ad ogni suo "ippen shinde miru") e gli ottimi disegni ne fanno un piccolo capolavoro, assolutamente da guardare. Una grande pecca: Tsugumi. Assolutamente troppo matura per i suoi 7 anni... troppo irreale.

Suitsuki

 0
Suitsuki

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Un anime quasi ottimo, sottovalutato dalla monotonia della trama. Disegni ottimi, ost molto buona.

Per comprenderlo a fondo bisogna guardare tutte le puntate, sino all'ultima: la ripetizione della storia sta a simboleggiare i 400 anni di Enma Ai nell'incapacità del perdono, che solo alla fine accetta.

Avrebbe meritato un 10 pieno se fosse stato accorciato, in una decina di puntate/oav avrebbero potuto esprimere a pieno la trama senza troppi allungamenti, ma è in ogni modo una storia affascinante che ti porta nella credenza giapponese delle anime legate dal rancore nel mondo dei viventi.

Assolutamente da vedere.. con un pò di pazienza e poca fretta

Massimo

 0
Massimo

Episodi visti: 12/26 --- Voto 5
Il character design mi piace molto, l'atmosfera horror viene resa bene, così come la frustrazione dei personaggi che fanno ricorso alla Hell Correspondence. La causa della mia bassa valutazione è la ripetitività dalla trame degli episodi; dopo un pò mi sono "seccato" della solita solfa. Cmq per gli amanti del genere è una produzione più che apprezzabile.

gothicbaby

 0
gothicbaby

Episodi visti: 3/26 --- Voto 6
Bè che dire quest'anime è abbastanza originale, anche se mi sembra che tenderà ad essere molto ripetitivo e finirà per cadere sullo scontato! Spero che non sia così, spero che negli altri episodi qualcosa cambi, spero che si abbiano dei nuovi risvolti che riescano a renderlo perfetto! Che dire sulle colonne sonore, l'ending l'ho trovata abbastanza bella e anche quel canto gregoriano che si sente durante alcune scene, l'ho trovata molto bello e suggestivo!