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Stairway90

Episodi visti: 6/6 --- Voto 7
Sequel di Bible Black: La Noche de Valpurgis, questa nuova serie della saga di Bible Black è ambientata alcuni anni dopo gli eventi che hanno portato alla morte di Kitami e non è tratta da un videogioco eroge (esiste un seguito del primo gioco, Bible Black: Infection, che però non ha niente a che fare con la saga animata). Siamo di fronte, per quanto si tratti di un hentai, a una produzione con una buona trama di fondo, che però non riesce a essere interessante quanto quella de La Noche de Valpurgis, anche perché viene riproposto lo stesso schema narrativo: le forze del male vogliono compiere un rituale e la fazione opposta cerca di fermarle. A differenza della prima serie, in cui la trama appariva piuttosto solida e i sei episodi avevano un ritmo nell'azione ben sostenuto, qui la vicenda si trascina piuttosto stancamente, con scene di sesso che sembrano davvero inserite senza una reale funzione e che quindi potevano essere evitate; probabilmente un numero di episodi dimezzato sarebbe stato più che adatto per rendere al meglio la storia.

Ritornano numerosi personaggi della prima serie: Imari lavora come investigatrice del paranormale, Shiraki e Saeki sono diventate professoresse, Takashiro ha abbandonato la professione di insegnante per diventare una sacerdotessa. Inspiegabilmente non compare Taki Minase, protagonista della prima serie (e non ci viene detto che fine abbia fatto, anche perché sembrava destinato a una felice relazione con Imari), mentre persino Reika Kitami compare in un flashback. A dir la verità, Kitami è presenza costante perché continua a possedere il corpo di Imari, mentre il nuovo antagonista che le si parerà di fronte e che compare solo negli ultimi episodi è Jody Crowley, qui nipote del famoso esoterista Aleister Crowley. L'altro titolo con cui l'opera è nota, Bible Black: La Lanza de Longinus, lascia intendere quale sia l'oggetto attorno a cui ruota tutta la vicenda: un frammento della lancia di Longino, un artefatto molto noto in ambito esoterico, di cui Imari/Kitami intende servirsi per l'ennesimo rituale oscuro, che questa volta avrà a che fare con una certa "donna scarlatta" che dovrà partorire l'Anticristo.

A livello tecnico ci troviamo sugli stessi livelli della serie precedente: buone musiche, un doppiaggio coi fiocchi (visto che qui le scene fra un amplesso e l'altro sono lunghe, e quindi doppiatori e doppiatrici non devono soltanto emettere versi di godimento), un character design gradevole. Rispetto a La Noche de Valpurgis, il tono dell'opera è molto più oscuro e tetro, e la violenza è molto più accentuata, tanto che la maggior parte delle scene di sesso sono in realtà non consensuali: vi sono sequenze che indugiano nelle sevizie e nella tortura dei personaggi e non è raro vedere sullo schermo sangue e ferite. Anche in questo caso è stato realizzato un film riassuntivo, New Bible Black Complete Edition: Restored ~Rinne~, che aggiunge qualche scena per approfondire la storia di alcuni personaggi principali.


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Lucas90

Episodi visti: 6/6 --- Voto 8
Seguito della famosa serie hentai "Bible Black", Shin Bible Black non si dimostra capace di unire efficacemente una trama interessante e non superficiale alle scene puramente hentai, risultando così inferiore al suo predecessore.
Sempre eccellente il character design (al livello della prima serie) che sopperisce ad una trama che, come in parte già detto, non è nulla di eccezionale.
Nonostante tutto Shin Bible Black rimane un bell'anime hentai, sicuramente migliore di molti altri in circolazione. Lo consiglio soprattutto ad un pubblico maschile.

ellehime

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ellehime

Episodi visti: 4/6 --- Voto 7
E' vero che è melio di un porno, ma non sono d'accordo con il fatto che i disegni sono particolareggiati, o meglio, lo sono per quanto (come sempre) riguarda i corpi femminili, mentre i maschi sono rapprentati come degli esseri spigolosi e beceri con facce da cani piuttosto che da esseri umani. Insopportabili poi tutti i versetti delle donne... ma lo sanno anche i muri che godono anche gli uomini no? Bah... nel comlesso bello, ma indirizzato ad un pubblico maschile.