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Kotaibushi

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Attenzione: la recensione contiene lievi spoiler

"Hundred" è sicuramente un'anime senza grosse pretese, ma che si lascia guardare piacevolmente, nonostante cada spesso nei più banali fra i clichè.
La trama è molto semplice e di certo non brilla di originalità, ma -tutto sommato- risulta sempre gradevole e scorre decisamente in fretta senza annoiare. La storia a mio parere poteva essere sviluppata sicuramente meglio, invece che metterci il solito harem di turno, già visto e rivisto, avrei preferito un'approfondimento maggiore dei personaggi, oppure una sotto trama di qualsiasi tipo da accompagnare la trama, ma ovviamente niente di tutto ciò, un vero peccato perché poteva alzare un minimo l'asticella dell'anime e renderlo più interessante. Passaggio veloce sui personaggi, che non sono nulla di particolare, anzi tutti abbastanza stereotipati e basilari, ma che comunque fanno il proprio lavoro all'interno dell'opera senza farsi troppo odiare.

Un paio di aspetti mi hanno fatto scuotere un po' la testa, in primis la presenza massiccia di fan-service, a mio parere squallido e un po' troppo e in momenti sbagliati; la seconda cosa è decisamente il finale, l'ho trovato fin troppo confusionario e frettoloso e di fatto danneggia la figura dei nemici rendendoli quasi degli incapaci da quattro soldi.

Se siete in cerca di una storia leggera e senza un grosso impegno, ne consiglio la visione, al massimo droppate.

Voto finale: 6


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AnthonyKirito

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
PRESENTAZIONE
"Hundred" è una serie di light novel scritta e disegnata rispettivamente da Jun Misaki e Nekosuke Ōkuma; ha ricevuto un adattamento manga sulla rivista Monthly Dragon Age tra il 2013 e il 2014. L'anime è stato prodotto dalla "Production IMS" e trasmesso nel 2016.

TRAMA
La trama presenta "episodi e situazioni" visti e rivisti in moltissimi altri anime; la storia ruota attorno ad un ragazzo, Hayato Kisaragi, il quale si dirige sulla città-nave Little Garden per frequentare l'accademia militare, diventare un pilota "Hundred" e aiutare economicamente la povera sorellina malata (con la quale ovviamente ha un fortissimo legame). Il compito dei cosiddetti Slayer (possessori di Hundred) è quello di difendere l'umanità dall'attacco dei "Savage", potenti invasori che vogliono conquistare e assoggettare la Terra. In questa durissima battaglia, Hayato sarà accerchiato da alcune ragazze, che deve salvare periodicamente in ogni episodio.

PERSONAGGI
La descrizione dei personaggi è alquanto banale, superficiale e soprattutto "stereotipata". Hayato è il solito ragazzo bello, che non si arrende mai, ambiguamente ingenuo, dal triste passato e che possiede dei poteri latenti mostruosi. Non c'è molto da dire sulle ragazze, addirittura una di esse si finge maschio per chissà quale motivo, nonostante si noti lontano un miglio, sia negli atteggiamenti che nel modo di parlare, sia una ragazza. L'unico personaggio degno di essere menzionato è Judal Harvey, presidente del centro di ricerca Aslan, uomo dalla personalità spietata, apparentemente innocua e stravagante, farebbe qualsiasi cosa pur di raggiungere i propri obbiettivi.

HAREM & ECCHI
Nonostante verso la fine dell'anime il protagonista decide di scegliere una tra le sue spasimanti, l'harem è davvero povero e privo di significato. Le ragazze si innamorano sempre di più del protagonista esclusivamente perché le salva praticamente in ogni episodio e sono affascinate dalla sua grande forza di volontà e di proteggere le persone e gli amici.
L'ecchi viene ben dosato, non se ne fa un utilizzo eccessivo, da fanservice; è particolarmente esaltato quando le ragazze indossano le armature (Hundred) per combattere contro i Savage e nelle solite scenette cliché, dove il ragazzo cade ripetutamente addosso alle ragazze.

GRAFICA
Ottima grafica per i combattimenti, gli scontri (particolareggiati e dettagliati) e i personaggi maschili, l'unica nota negativa riguarda sicuramente le ragazze, le quali non fanno "impazzire".

CONCLUSIONI
"Hundred" è un anime dedicato ad un pubblico che non vuole concentrarsi particolarmente sugli avvenimenti. Trama scorrevole, fluida e piena di cliché; ti aiuta a trascorrere velocemente il tempo libero!


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alex di gemini

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
"Hundred" è ambientato in un futuro non troppo lontano, ove misteriosi mostri , i Savage, hanno cominciato ad apparire e a distruggere la terra. Unica difesa é data da un gruppo di giovani, capaci di servirsi delle misteriose armature meccaniche chiamate Hundred. Esse conferiscono al loro proprietario i poteri più vari, ognuna ha il suo e, come suggerisce il nome, sono complessivamente un centinaio. Hayato Kisaragi, il nostro protagonista, si imbarcherà sulla nave accademia Little garden per continuare i propri studi e diplomarsi come Hundred. Ovviamente, avrà un incontro/scontro con la bellissima Claire Harvey, migliore studentessa dell'accademia, e farà amicizia con Emil Crossfode, suo compagno di stanza che aveva già conosciuto, seppur vagamente, anni prima. Ben presto, però, emergerà come i nemici non siano solo i Savage, ma anche una pericolosa organizzazione terroristica decisa a sfruttare la guerra a proprio vantaggio.
Non é facile trarre un bilancio dell'ennesimo anime ambientato in una scuola militare e tratto da una light novel. La trama non brilla per originalità, dato che, manco a dirlo, Hayato é il solito protagonista fortissimo, timidissimo con le ragazze, con sorellina innamorata di lui... Ma almeno non ci sarà la bellona tutta curve e niente cervello, almeno quella ci é stata risparmiata, e dodici episodi non sono pochi, ma nemmeno abbastanza per descrivere la storia a dovere. Non sono pochi gli elementi già visti e rivisti, ma é meglio non spoilerare. A salvare la patria, però, saranno questa volta i comprimari, aventi caratterizzazioni interessanti e non di rado in grado di bucare lo schermo. In primis, il mitico Emil, sul cui segreto non spoilero. Sigle decenti, ma la grafica é davvero deprimente, più che dal 2015 sembra appartenere al 2000. Regia nella norma.
In conclusione, "Hundred" non é un lavoro da buttare, ma nemmeno da elogiare, da vedere una volta senza aspettarsi troppo, che merita un sei e nulla più


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Eversor

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
“Hundred” è la classica commedia scolastica/fantasy carica di ecchi e di una buona dose di harem. Non manca certo l’azione, che si sviluppa spesso in tutine ultra-aderenti e armi fantascientifiche all'avanguardia. Insomma, un’impostazione già vista e rivista, molto in voga ultimamente (all'incirca da quando è uscito "Infinite Stratos"), che, purtroppo, trova quasi sempre sviluppi molto simili tra loro.
Pazienza. Chi affronta tal tipo di opere deve sapere già cosa andrà a trovare di fronte ai suoi occhi: un anime senza troppe pretese, che punta sì all'azione, ma soprattutto sul fattore harem e su una buona quantità di fanservice. “Hundred” non si discosta troppo da questa immagine “tipo”, ma, allo stesso tempo, riesce a compiere il suo dovere, realizzando una storia divertente e, in qualche occasione, commovente. Niente di eccezionale, ovvio, ma, per coloro che apprezzano lo stile, soddisfacente.

Anche l’inizio della vicenda pare rispecchiare i prototipi passati: un protagonista che si appresta a iniziare una sorta di accademia militare, uno strano ragazzo (che fin da subito non riesce a nascondere la sua vera natura; ovvero l’essere una dolce fanciulla), un duello iniziale con la solita tsundere-snob dai biondi capelli a trapano e dal fisico formoso…
Tutto già visto, insomma, ma non per questo meno divertente. Hayato Kisaragi appare un protagonista essenzialmente buono, ma con un passato misterioso e oscuro, che annuncia già possibili sviluppi. E’ il migliore in quanto a punteggio d’ammissione, ma la sua esperienza in combattimento è pari a zero. E allora da dove deriva tutta questa abilità? A voi il piacere di scoprirlo.
Emile Crossford, d’altra parte, è il ragazzo, dalle sembianze molto femminee, che subito cerca di avvicinarsi ad Hayato. Sembra conoscerlo da molto tempo, eppure la memoria del nostro protagonista non riesce a rintracciarlo tra le sue conoscenza. Chi sarà mai?
Tante domande, che troveranno in parte delle risposte nel corso della serie, tra uno scontro e l’altro. Il mondo, infatti, è in serio pericolo a causa dei cosiddetti Savage, mostri alieni che minacciano la salvezza dell’umanità Gli Hundred sono gli unici a poter opporsi a questi nemici, ma la strada per la disinfestazione totale sembra lunga e impervia…

Come già detto, per analizzare questo tipo di anime, bisogna quasi considerarli come un genere a parte. Ci sono le serie sentimentali, quelle d’azione, quelle di combattimento… E ci sono anche gli harem-fantasy. La classica scuola di magia, per intenderci. “Hundred” è uno di questi e, come tale, deve rispecchiare certe regole inderogabili. Il fatto che ci siano determinati personaggi e che questi rispecchino stereotipi ben rodati, non è per forza un segno di debolezza. Ovviamente c’è bisogno di un passo in più e di un tentativo, almeno, di caratterizzazione.
Tale opera ci prova e, come risultato, abbiamo una serie di protagonisti ben strutturati, con basi solide e buone premesse. Hayato è il classico “paladino della giustizia”, colui che si erge a difesa dell’umanità, anche se, in tale occasione, il motivo per il quale combatte, almeno inizialmente, è solamente per procurarsi il denaro sufficiente per curare la sua sorellina. Un pizzico di egoismo, capace di trasformare l’immagine classica del protagonista.
Bene anche la co-protagonista: Emile, alias Emilia. A differenza di molte altre occasioni, non l’ho trovata né antipatica né forzata. Mira sicuramente al cuore di Hayato, ma non si atteggia e non cerca nemmeno di fare la smorfiosetta. E’ sicuramente un passo avanti alle altre pretendenti, ma, d’altra parte, ciò non viene affatto nascosto e sin dal primo episodio è subito evidente la nascita di una loro relazione. Non si può allora che assistere, divertiti, ai continui battibecchi con la sensuale Claire o con la solare Sakura, un piccolo harem personale che si costruisce man mano.
Passando ora ai difetti, non ho potuto che constatare come, nel corso delle varie puntate (dodici in tutto), la storia si perda un po’ in giro, mancando di quella concretezza necessaria per colpire fino in fondo. Buono l’inizio e discreto il livello generale, eppure manca qualcosa capace di donare alla serie il salto di qualità necessario. Alcuni sviluppi si susseguono in maniera troppo veloce, arrivando alle battute finali quasi con il fiatone.

La grafica è buona, anche se non eccellente e, come il resto, rispecchia molto la qualità delle precedenti serie fantasy-harem. Un design “nella norma”, che mostra personaggi già visti e molto standardizzati. Una sufficienza che non delude nessuno, ma nemmeno affascina.
Mi sarei forse aspettato qualcosa di più dal doppiaggio e dalle musiche, che in alcune occasioni (poche, a dir la verità) mostrano piccole sbavature.

Il finale conclude con il botto il mini arco narrativo, apertosi qualche puntata prima. Niente da ridire, se non fosse per gli ultimi secondi del dodicesimo episodio. Un cambio di scena veloce, fin troppo, che lascia spaesato lo spettatore e mostra uno sviluppo atteso, certo, ma forse non in quel modo. Una velocità che mi ha insospettito e mi ha fatto storcere il naso. Sarebbe stato meglio introdurre tutto ciò (e resto volutamente vago) in una seconda stagione. Ma ci sarà mai? Non credo.
Per quanto riguarda il voto, invece, mi attengo allo stesso metro di giudizio utilizzato per le altre serie ("Infinite Stratos", "Juuou Mujin no Fafnir", "Kuusen Madoshi Kohosei no Kyokan", ecc.). All'incirca la valutazione non cambia mai più di tanto (con le dovute eccezioni, ovviamente).

Voto finale: 7


 1
marcotano-san

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5,5
Ho appena terminato questo anime. La recensione tiene conto delle sensazioni che mi ha trasmesso, anzi no, perché altrimenti dovrei presentare il classico foglio bianco.
La storia è banale, vista più volte, i personaggi sono stereotipati: Ayato, bello, bravo, con sorella malata che lo adora (lo ama?), sulla nave-accademia incontra varie ragazze; inutile dire che si scatenerà una lotta per il suo cuore, anche se tre soltanto se lo contenderanno.
Veniamo ai nemici: mostri paragonabili a grossi insetti, dotati di un nucleo che è anche il punto debole. Sono mandati dai "cattivi", che però alla fine tanto cattivi non saranno...
Evito qualsiasi spoiler, aggiungo soltanto che mi sono annoiato, mai emozionato, le trovate sono spesso banali, i buoni sentimenti abbondano, anzi traboccano. Ayato è il solito perfettino, senza difetti, dunque al limite dell'antipatia. Le ragazze sono le solite che vediamo in metà degli anime di azione, per fortuna manca la stupida, almeno tra le protagoniste.
Le musiche ci sono, hanno anche la loro importanza, ma non mi sono piaciute particolarmente.
Il finale è conclusivo, anche se non esclude un seguito. Per fortuna, l'harem non resta in sospeso, ma Ayato ed una delle ragazze si dichiarano, con disappunto delle altre... Dimenticavo che l'ecchi è minimo, la componente sentimentale è velata e compare ogni tanto. Ci sono siparietti comici, ma sono poco efficaci.
In un 2016 ricco di serie (e siamo a metà anno appena), "Hundred" appartiene alla categoria degli appena sufficienti. Ho visto di meglio, ma ovviamente anche molto di peggio!