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Nyx

Episodi visti: 7/11 --- Voto 4
Venni a conoscenza di quest'opera parecchi anni addietro e, per un motivo o per l'altro, ne rimandai la visione a lungo. Dalle sparute informazioni che ottenni mi ero fatto un'idea assai diversa da quel che è stata effettivamente la visione di quest' anime; credevo che vi fossero dei racconti riguardanti la creazione di innumerevoli coktail che, per l'appunto, possono vantare una storia particolare relativamente alle proprie origini. Questo preconcetto riguardo a come sarebbe potuto essere Bartender non si è rivelato completamente erroneo, difatti piccoli scampoli di storia del cocktail entrano a far parte del racconto, tuttavia la trama non si basa affatto su questo ma gioca su meccaniche decisamente più banali, in pratica vi saranno clienti diversi che entreranno nel bar e parleranno dei loro problemi di vita quotidiana, il giovane ed abilissimo barista dell "Eden Hall" saprà come coinvolgerli ed aiutarli a ritmo di coktails di vario genere, adeguandoli alle situazioni, al carattere e all'umore degli avventori di turno.
L'impressione che ho avuto è che Bartender sia adatto ad una particolare tipologia di pubblico adulto, calmo e riflessivo, la narrazione è piatta, su ritmi blandissimi che per molti versi possono risultare assai pesanti. Vista la brevità dell'opera mi ero ripromesso di guardarlo fino alla fine ma, aimé non sono stato in grado, ho seguito i primi 7 episodi forzandomi non poco e ad un certo punto mi son visto costretto a gettare la spugna, avrei potuto portarlo avanti unicamente da sbronzo... che sia questo ciò a cui mirava l'anime in questione? Da ubriachi (forse) tutto sembrerebbe più bello e visto che l'opera pare essere un grosso pretesto per descrivere minuziosamente tanti bei cocktails beh... lecito anche porsi questa domanda. Scherzi a parte, l'unica vera grande qualità di Bartender risiede proprio nella descrizione dei Cocktail, viene spiegato minuziosamente (anche a fine episodio) come preparare cocktails veramente particolari e verrebbe quasi da prendere appunti in merito. Gradevoli le sigle di apertura e di chiusura ma anche il comparto tecnico è tutt'altro che esente da pecche, una regia poco ispirata, dei disegni che sanno di vecchio (nonostante parliamo di un'opera del 2006) dialoghi noiosi e caratterizzazioni scialbe completano il quadro complessivo di una serie che immaginavo notevolmente più appagante, anche a fronte di un giudizio generale sin troppo alto, per i miei gusti. Per quanto mi riguarda è stata una cocente delusione, in fase di votazione sono stato a lungo a decidere quale punteggio assegnare, il tre mi sembrava eccessivamente punitivo ed il quattro oltre i suoi effettivi meriti, tuttavia ho optato per quest'ultima scelta.
Cin Cin!


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Marco Onizuka

Episodi visti: 11/11 --- Voto 9
La definizione giusta per quest'anime è "una perla per pochi". Non tutti possono apprezzare questa serie, ma solo coloro che hanno davvero occhio per ciò che è particolare e fuori dagli schemi, per coloro che sanno anche lasciarsi andare alle emozioni, e non a chi vuole solo battaglie e cose del genere. L'unico difetto di questa serie è la sua brevità, solo 11 episodi, tutti stupendi, nessuno escluso. In ogni episodio qualcuno entrerà in questo bar e si troverà a raccontare i propri problemi al barista Ryu, che ascolterà e riuscirà ad orientare e a rassicurare la persona che ha davanti con la sua sensibilità, la sua perspicacia e la sua abilità di preparare drink. Si, perché in ogni puntata preparerà un drink diverso in base al carattere, alla storia e al problema del cliente. E' impossibile non avere voglia di assaggiare tutti quei drink proposti in ogni puntata, o ancora di più, di aprire un bar ed essere perfetti e gentili come Ryu. Altro grande punto di forza sono le storie dei personaggi, sempre profonde e delicate, che a volte possono anche rispecchiare totalmente o in parte lo spettatore, e quindi in molti casi potremo comprendere i disagi di queste persone. E poi arriva la parte più bella dell'episodio, quando Ryu comincia a parlare e a preparare il suo drink. Una combinazione di parole e sapori, che inevitabilmente riuscirà a far ritrovare la strada persa delle persone che entreranno in questo splendido bar. I disegni sono abbastanza belli, le ost sono molto tranquille, rilassanti e delicate, la maggior parte delle volte fatte al piano, quindi si adattano benissimo all'ambiente in cui si svolge l'anime e alle storie narrate. Quindi, questa è una perla che un vero appassionato di anime e manga non può perdersi. Una raccolta di storie di vite, narrate in modo poetico e stupendo. Impossibile non emozionarsi.

Utente3743

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Utente3743

Episodi visti: 4/11 --- Voto 7
Ognuno di noi ha il suo cocktail. Lo puoi capire già da quando, tu, barista, vedi il cliente che ordina con nonchalance il suo drink del cuore. Altri invece si fanno trascinare dall'indecisione e prendono ciò che il loro compagno/accompagnatore/amico/fidanzata ha preso. Dietro a ogni cocktail c'è una storia e dietro ogni storia c'è protagonista una persona. Il profumo inebriante di un liquore o il colore di un whisky dà a quel bicchiere l'impressione di essere una coppa scintillante, un tesoro inestimabile, una rarità davvero introvabile. L'uomo rimane affascinato da questo procedimento e continuerebbe ad ammirarlo, se l'abilità del bartender che ha preparato il cocktail è all'altezza di quel compito.
Il lavoro di bartender quindi non si limita solo a vendere l'immagine del cocktail, ma si estende a capire cosa il cliente chiede. E' un gioco di psicologia sottile e celata, ma evidente nel momento in cui il cliente si avvicina e ti guarda negli occhi. Oppure quando senti il suo tono di voce. Il bartender ha a cuore un solo compito. Far rivivere emozioni, riunire e far riappacificare le persone, far sorridere.
Il fascino del bartender è importante tanto quanto il locale. Può essere piccolo, grande, nascosto, poco conosciuto, con un emblema o un titolo semplice che rimanga impresso nella mente delle persone. Deve rievocare diverse sensazioni e suscitare mille leggende. Solo così ll bar e il suo bartender possono darti il benvenuto e farti accomodare nelle sue vellutate braccia.


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Homura GOW

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
Quest'opera è un immensa metafora in undici puntate: i liquori e il bar stesso (che si chiama Eden Hall) rappresentano l'interiorità dell uomo, ogni cliente che entra in questo bar in realtà si confronta con se stesso: con le sue paure, le sue manie, con le maschere che indossa ogni giorno per ingannarsi e ingannare gli altri. In queste undici puntate si conosceranno vari individui che, entrati nel bar, verranno spinti a ogni sorso a riflettere e talvolta a cambiare la propria vita.

In questo contesto esiste la figura del barista Sasakura, ma che funzione ha? Beh, è lo stesso anime che ci dice "Il bar lo fa il cliente, il barista è l'ingrediente segreto" e infatti è proprio così: Sasakura è quello che dà la "spintarella", quello che attraverso il cocktail scelto appositamente per il cliente (questa capacità d'indovinare il cocktail più adatto gli vale il titolo di "calice della Divinità") spinge quest'ultimo a iniziare il suo percorso mentale.
Non esiste un personaggio principale, ma persone comuni ognuna con la sua vita e il suo percorso. Ne consegue che le 11 puntate sono quasi autoconclusive: il bancone del bar è semplicemente un palcoscenico in cui una porzione di umanità si esibisce.

Tutto questo "esperimento sociologico" è narrato con estrema raffinatezza: raffinatezza nel disegno e nel character design, raffinatezza delle musiche.
Mi rendo conto che il voto alto sia un azzardo, ma a mio parere ci troviamo di fronte a una piccola perla, un prezioso gioiello per intenditori.
Ovviamente non è immune da difetti, quali la narrazione talvolta troppo lenta e soprattutto il personaggio della ragazza, che dopo qualche puntata si pensa abbia qualche funzione particolare per poi scoprire che non è così.
Consiglio quest'opera a tutti coloro che vogliono vedere qualcosa di diverso e originale e che amano le opere con una grande introspezione psicologica


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Shinji Kakaroth

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
Nel distretto di Ginza, se sarete fortunati riuscirete a scorgere l'entrata di un piccolo bar, sulla cui porta d'entrata c'è una targa con il nome del locale, Eden Hall. All'interno il barista Ryo Sasakura vi saprà accogliere con un sorriso e tanta cortesia, e se gli confiderete i vostri problemi e i vostri dubbi, saprà sicuramente stupirvi con un cocktail fatto appositamente per tirarvi su il morale.
La serie è davvero interessante, mostrando storie quasi sempre autoconclusive con una regia interessante, che riesce bene a delineare lo spaccato psicologico dei personaggi che di volta in volta si presentano al bancone dell'Eden Hall. Alcuni episodi sono davvero commoventi e la sigla iniziale è meravigliosa.
'Bartender' è una serie da vedere e da rivedere, ogni episodio offre tante informazioni interessanti sulla storia dei liquori e dei cocktail e su come si preparano drink presentati.


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SweetBeast

Episodi visti: 3/11 --- Voto 5
Ecco un anime che mi aveva attirato per l'idea originale, ma che mi ha deluso dopo pochi episodi. L'idea di fondo di <i>Bartender</i> è quella di raccontare diversi episodi di vita di vari clienti di un bar, in cui il protagonista esercita la sua professione di barista. All'inizio non era spiacevole la visione, grazie anche alla curiosità del momento, ma lentamente le storie assumevano sempre lo stesso schema narrativo.
Per carità, disegni e ambientazioni sono davvero belle, lo riconosco senz'altro, ma forse è proprio perché l'idea e l'atmosfera è così particolare e interessante che mi sarei aspettata una trama un po' migliore e con più importanza.

<b>Attenzione: possibili spoiler!</b>
Gli episodi erano ripetitivi e abbastanza noiosi dal mio punto di vista:
1 - una persona e la sua situazione vengono introdotte (si sa già sarà un cliente);
2 - per un motivo o per l'altro il cliente entra nel bar (si sa già parlerà dei suoi problemi con il barista);
3 - guarda caso i problemi dei clienti sono legati a un liquore o al mondo del bar;
4 - il barista troverà una soluzione e così la vita del cliente cambierà in meglio.

La narrazione è piatta e personalmente non mi trasmetteva grandi emozioni. Inoltre, anche se dalle immagini e a primo acchito lo consideravo affascinante, il protagonista diventa quasi fastidiosamente saccente dopo poco. Purtroppo ho interrotto la visione di quest'anime prima di vederne la fine, ma è stato più forte di me: non riuscivo a continuare. Spero gli episodi che non ho avuto modo di visionare siano migliori, ma il mio voto non è sufficiente. Il lato grafico, le musiche e l'idea di fondo in parte lo salvano, ma purtroppo avevo aspettative alte per quest'anime e mi ha deluso.


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sevenbreads

Episodi visti: 8/11 --- Voto 7
Un barista, i suoi clienti e i drink che prepara per loro: ecco di cosa tratta "Bartender". In ogni puntata ci sarà un cliente diverso, ognuno con una storia alle spalle, ognuno avrà bisogno del "suo" drink e il barista dovrà usare la sua bravura per studiare la psicologia di ognuno di essi per dar loro ciò di cui hanno bisogno.
Personalmente penso che sia un anime molto interessante ma che non offre stimoli a guardare la puntata successiva se non per sentire una delle tante interessanti storie che stanno dietro a ogni cocktail. Infatti guardando anche solo una sola puntata - una qualsiasi, la prima o anche l'ultima, non importa quale - si può "gustare" il senso dell'intera serie ovvero l'atmosfera distaccata del bar. E' come se anche noi fossimo seduti davanti al bancone a rilassarci davanti a un liquore.


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supremeentity

Episodi visti: 1/11 --- Voto 4
Forse mancherò io di spessore, non so.
Attirata dalle belle recensioni qua sotto, dai voti altisonanti ho deciso di guardare questa serie, beh lo ammetto anche perchè il chara mi pareva simpatico e il barista decisamente caruccio.
Insomma mix tra grafica carina, pochi episodi e bei voti, nonostante, beh, il genere non faccia proprio per me.
Quindi mi scarico allegramente il primo episodio e guardo apatica tutti i 23 e poco più minuti di cui è composto.
Beh avevo appena finito di annoiarmi con una serie definita comica, ma che in realtà era solo tremenda, quindi quando vedo quest'intro un po' retro mi sento rivivere.
Diciamo che per i primi 5 minuti ero li che mi beavo dei disegni, poi beh... in verità non è che ci avessi capito granché.
C'è una tipa, c'è un barista dal nome quasi ridicolo che si ricorda le ordinazioni pure di un anno fa.
Uhm... Uhm... poi spunta quest'uomo con l'odio per i bar, stressato cronico che finisce nel bar del suddetto barista dalla memoria elefantina.
Racconta pure perchè odi così tanto i bar (allora potevi rifiutarti di farlo no?).
Diciamo ci sono 5 minuti di racconto di storielline sconclusionate e diciamo, uhm... chissene? Insomma una è un accenno di favola sulle fatine e su un bicchiere e l'altra è il triste passato di questo architetto complessato.
Il tutto coronato da un susseguirsi di fatti noiosi, introspezioni qua e là che rallentano il tutto e alla fine, finito l'episodio ti chiedi "tutto qua?". In breve non è successo nulla, non si capisce bene quando parlino allo spettatore, quando parlano tra loro, quando si fanno i viaggi mentali e soprattutto 'sta tipa che ci sta a fare?
Insomma mi è sembrata una noia senza fine, una specie di autopunizione, eppure tutti ne sembrano tanto entusiasti, forse chi sa, un giorno triste in cui diluvia potrei anche guardare l'episodio dopo, per ora, il primo mi è bastato e avanzato.
Il mio voto non inciderà troppo sulla media, ma dargli 1 solo per tirarlo giù mi sembra sciocco, beh forse sono io che non ho capito l'anima di questo anime.
(Che pessimo gioco di parole)


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obogsic

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
Bartender è una serie che reputare originale è riduttivo.
La trama è molto semplice, abbiamo un locale, l'Eden Hall, ed il suo barista, Sasakura Ryuu, che ci terranno compagnia e terranno compagnia ai loro clienti a colpi di cocktail.
Quello che colpisce è l'impostazione della serie e la prospettiva dal quale viene vista la professione di barman.
Ne viene fuori un quadro romantico del bar e dell'essere baristi, di uomini capaci di percepire quelli che sono gli affanni e lo stato d'animo della persona che si siede al bancone. Ed un bravo barista deve sempre saper cogliere queste cose per poter proporre il cocktail giusto, che viene visto se non come una panacea, come uno strumento per alleviare la situazione di infelicità del cliente di turno.
Detta così la storia può sembrare alquanto riduttiva, ma vi assicuro che la serie è molto più profonda di quanto possa sembrare. Ad ogni episodio vedremo servito uno o più cocktail con tanto di storia dei drink, ingredienti, metodo di preparazione e "filosofia" dello stesso. Il tutto in risposta a quella che è la vicenda del cliente, dal riccone finito in strada al politico corrotto o ancora dal dipendente sottomesso al il suo datore di lavoro un po' carogna. I clienti daranno sfogo ai loro stati d'animo, coinvolgeranno il barman che sarà sempre pronto ad aiutarli, a modo suo ovviamente (e qui dovete ricordare che "un bravo barman non viola mai la privacy del cliente").
E allora perché "solo" 8?Con tutti questi 10 poi?!?!
Ci arriverò, ma andiamo con ordine. Tecnicamente il lavoro è nella media, animazioni senza infamia e senza lode, bei colori e tratto discreto. Bella l'atmosfera ricreata al bar che effettivamente da l'idea ed il senso di protezione un "rifugio". Le musiche sono abbastanza anonime (quello che sentirete di più sarà il clangore del ghiaccio nei bicchieri e il rumore dei liquori versati), carine le sigle, più la seconda, anche se la cantante non ha 'sta gran bella voce (sembra Carmen Consoli col cappio alla gola). Dal punto di vista narrativo le storie si evolvono sempre a ritmi molto cadenzati nell'ambiente "soft" e riflessivo del bar (molto spesso i clienti saranno soli nel locale), con qualche panoramica esterna o flashback.
Il problema è da ricercare proprio nell'impostazione della narrazione. Per quanto in generale sia tutto molto interessante ci sono sicuramente cadute di tono.
In primis abbiamo una qualità altalenante degli episodi.
Non tutti riescono ad attrarre lo spettatore ed a coinvolgerlo allo stesso modo. Alcune vicende sono un pochino estremizzate e finiscono per diventare irreali. Inoltre, in alcuni di essi, la teoria del barista eroe romantico e del bar come rifugio in cui scappare per qualche attimo dai trambusti quotidiani viene davvero esasperata troppo per scadere nel ridicolo, lasciando l'idea della forzatura eccessiva e della voglia di essere originali per forza, anche quando non sarebbe necessario.
La narrazione, poi, sempre molto cadenzata e lenta, subisce delle vere e proprie battute d'arresto finendo per diventare un poco soporifera. Si veda su tutti l'ultimo episodio...una sciorinata di cocktail con le spiegazioni dei baristi "maestri" di Sasakura...
A tratti sembra più una pubblicità di "mondialcasa" che un anime. La serie resta in ogni caso un prodotto godibile e consigliatissimo. Forse proprio l'impostazione data dagli sceneggiatori ha "creato" quelli che sono i problemi della serie stessa. Insomma un cane che si morde la coda, ma pur sempre un bel cane.

Jerushalaim

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Jerushalaim

Episodi visti: 0/11 --- Voto 10
Come annunciato nella mia prima recensione, sono tornato a valutare Bartender a conclusione della visione di tutti i suoi episodi. Come avete potuto leggere, il voto è diventato necessariamente un 10 pieno, un voto forse infantile perché simbolo di assoluta perfezione, ma molto in questo anime è legato ai sentimenti individuali. Bartender è quindi entrato di diritto nell'olimpo delle mie serie preferite (cosa non da poco dato che di serie ne ho seguite davvero tante).

STORIA = La Storia non ha una vera e propria evoluzione rispetto al pilot: si tratta di episodi autoconclusivi legati ai sentimenti ed alle emozioni di vite in transito o all'espressione della storia di un cocktail (non sempre, a dir la verità, vicino alla leggenda più comunemente reputata veritiera, ma cosa importa? La versione di Bartender è più profonda e trasportante, per questo in qualche misura anche più vera di quella autentica). Si entra in un modo in questo piccolo bar di Ginza, l'Eden's Hall. Ad uscirne è un altro Te stesso.

FANSUB = I KARANAZE hanno saputo migliorare il loro lavoro e offrire una distribuzione degli episodi regolare e frequente. Talvolta sono usciti episodi con il timing errato o con difetti di sottotitolatura, ma sempre nel giro di un paio di giorni, il gruppo ha introdotto in distribuzione la versione corretta. Confermo quindi l'ottima qualità del fansub.

CONSIGLIATO A = Pubblico fra i 25 e i 60 anni, ambosessi, professionisti e pendolari internazionali, bohemien non completamente privi di soldi. Ah si, anche a tutti i "barflies" naturalmente.


<b>Aggiornamento</b>
Non posso dare "10" ad un anime di cui esiste in circolo solo il pilot (ma recensirò nuovamente la serie più avanti e nel caso...), ad ogni modo, se questa serie di 11 episodi manterrà le ottime premesse, Bartender entrerà probabilmente nell'olimpo delle mie serie preferite.

STORIA = C'è un piccolo bar a Ginza, l'Eden's Hall. Entrando nel bar sarete accolti dalla assoluta tranquillità e quiete di un sicuro asilo e dalla saggezza e abilità di un Bartender (barman NdJ) eccezionale.

CARATTERISTICHE = Scenografia e fotografia degli ambienti principali si avvicinano addirittura ai livelli di quelli visti in Paradise Kiss e in molti episodi di Nana; sceneggiatura nella media delle serie di genere, ma esaltata da un soggetto originale e probabilmente inedito per l'animazione giapponese. Bartender riesce a trasmettere efficacemente il tipo di sentimenti ed emozioni che animano un autentico cocktail bar (si, non stiamo parlando del "Bar di Nando" o di un "Bar Tabaccheria": parliamo di un discreto, sobrio e lievemente scintillante cocktail bar). Non appena ho ultimato la visione del pilota della serie è risorta in me la voglia disperata di andare a caccia di uno di quei Bar dove entravo e chiedevo "il solito" ai tempi dell'Università o sorridere al barman e dire semplicemente "fai Tu, quello che senti".
Credo che ogni episodio introduca la storia di qualche cocktail particolare, spiegandone caratteristiche e storia.
Allo stesso modo, alla fine di ogni episodio viene illustrato un cocktail particolare e la sua ricetta.

Il giudizio iniziale è quindi più che buono, ma potrà essere confermato solo dalla frequenza con la quale il gruppo KARANAZE farà uscire il resto degli episodi e dal riempimento dei margini di miglioramento indicati.

CONSIGLIATO A = Pubblico fra i 21 e i 50 anni, ambosessi, professionisti e pendolari internazionali, bohemien non completamente privi di soldi. Ah si, anche a tutti i "barflies" naturalmente.

Abarai Renji

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Abarai Renji

Episodi visti: 11/11 --- Voto 10
Finito di vedere questo anime, il desiderio di avere un bar dove preparare cocktail si sarà impossessato di voi. Bartender è un anime di 11 puntate autoconclusive o quasi, non destinato solo agli amanti degli alcolici, bensì ad un pubblico che ama le storie di uomini qualsiasi che durante la vita si fermano a riflettere, in questo caso difronte un buon cocktail, il calice della divinità. Nulla di complicato o particolarmente profondo, questo anime affianca storie di liquori e bottiglie a vite di uomini, racconta il modo in cui un bar deve essere per il cliente come un porto per un marinaio stanco, un posto dove il barista (bartender) deve saper scrutare il viaggio del marinaio in piccoli dettagli e ricavarne la soluzione migliore per rigenerarne lo spirito. Aspetterete ogni volta la Ending per veder preparare il cocktail protagonista e segnarvi gli ingredienti. Vi appassionerà. Computer grafica ottima, character design buono, OST da intenditori.

Enigmatico74

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Enigmatico74

Episodi visti: 11/11 --- Voto 10
Anime indubbiamente introspettivo, personale.
A me è piaciuto molto.
Pe rogni essere umano, c'è una storia, e per ogni storia c'è un liquore o cocktail dal quale nascere o ispirarsi.
Ottimo l'utilizzo della Computer Grafica, bellissima la ending che cambia ad ogni episodio. Il punto forza di questo anime secondo me, sono i pochi personaggi presenti. Che non porta allo spettatore a confondersi. Ogni episodio e a se stante. Anche questo vuol dire. Potresti guardare la puntata 5 o la 9; fa lo stesso. Perché ogni puntata è dedicata ad una persona, vita, sogni, delusioni diversi.
Da gustarlo in completa solitudine, magari con le cuffie (c'è dell'ottimo Jazz di sottofondo), lo spettaotre diventa parte integrante dell'anime; non è passivo. In quanto nelle spiegazioni del perché di questo o quel cocktail, negli ingredienti e la storia dello stesso, il bartender, tende a guardare verso la telecamera (quindo lo spettatore) e con il suo carisma magnetico, non puoi fare a meno di seguirlo.
Anche il finale non lascia l'amaro in bocca come potrebbe succedere per altre serie che ho seguito.
CONSIGLIATISSIMO!!!

Naco

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Naco

Episodi visti: 4/11 --- Voto 10
E in effetti la storia è proprio come dice Jeru (scusa se abbrevio ^^): ad ogni puntata, un cocktail diverso, almeno finora (ma credo che continuerà così)M e in ogni puntata la storia del personaggio a cui quel cocktail viene preparato; si scandaglia così l'animo umano, nele sue debolezze, nei suoi più intimi segreti.
Consiglio veramente questa serie a tutti: non sto a ripetere certo tutto quello che è stato detto prima di me: mi piace molto l'atmosfera del bar, come anche le voci, le trovo adattissime, che si adattano piacevolmente. Vien quasi voglia di uscire, per andare a trovarlo un bar così; un posto in cui presentarsi e riuscire a parlare di sé, come fose non si sa neanche di poter fare, per poi scoprire che esiste qualcosa per te, solo per te, in quel determinato momento.
Davvero singolare, indubbiamente: mi alscia una strana sensazione di calma.