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Mr Marameo

Volumi letti: 23/23 --- Voto 6
Comincio dicendo che questo manga non è adatto né ai più navigati né ai neofiti. Infatti risulta da un lato privo di qualsiasi interesse per gli amanti dei dark fantasy, dall'altro troppo costoso e difficilmente reperibile per una persona che si avvicina per la prima volta ai manga.
Non riassumerò la trama perché tanto vi sono informazioni già sul sito.
Dividerò questa breve recensione in più parti.

Trama:
È evidente come l'autore nei primi volumi si sia ispirato a Berserk (soprattutto attraverso palesi citazioni) non riuscendo però a rievocarne la bellezza e poeticità. La trama procede con schemi narrativi fissi in quanto ogni volta vi è un avversario da scovare ed un assedio da svolgere per raggiungere l'obbiettivo. Sempre lo stesso schema fino al volume 13 dove improvvisamente l'autore sembra stancarsi e trascinare l'opera fino alla fine. Splash Page a manetta e senza senso, mille Mila esplosioni, dialoghi più banali di prima...e infine una risoluzione della vicenda frettolosa e non soddisfacente. Si salvano alcuni sprazzi qua e là che a volte esulano dallo schema di base ma si tratta di eccezioni.

Personaggi:
Lasciando stare il protagonista Koinzell che rimane a mio parere abbastanza iconico a livello visivo, tutto il resto sa di isekai di basso/medio livello . Visivamente i comprimari sono banali come lo sono anche a livello di caratterizzazione. Nessuno ha alcun ruolo se non quello di seguire Koinzell e non sappiamo quasi nulla di loro. Appaiono e scompaiono dall'opera in base all'utilità per la trama.
Peepi ed Ato sono due fogli bianchi a livello di caratterizzazione, potrebbero essere tutto ma non sono nulla. Elsaria e Rozen sono i classici paladini della giustizia che si rendono conto però di servire dei despoti ...ma tutto ciò senza alcuna finezza o studio particolare.
Non continuo sennò farei troppo del male a quest'opera e credo comunque non se lo meriti.

Disegni:
Sono decenti e funzionali al racconto. Mi piace quella sana dose di violenza che vuole trasmettere l'opera ma...spesso le tavole sono troppo bianche e pulite quando invece necessiterebbero di più tonalità di nero. Verso la fine del manga l'autore crea molte tavole con questa tonalità e straordinariamente rende l'opera più interessante. Era quella secondo me la strada giusta, ossia riempire di neri le tavole e rendere più torvi i personaggi oltre che dargli una caratterizzazione (perché in pratica non ne hanno).

Giudizio finale :6
Il manga non si merita un'insufficienza perché comunque è gradevole da leggere e scorre. Non è brutto , ha qualche cosa carina.
È a mio parere come un bicchiere d'acqua: lo bevi ma non ti lascia niente...
Online molti paragonavano Ubel Blatt a Berserk o Claymore...nulla di più sbagliato.
Ubel Blatt cerca di essere un misto di Berserk e Game of Thrones ma non riesce a fare nessuna delle due cose. Rimane sulla superficie di qualsiasi discorso e non rende interessante nessuna tematica.
Claymore invece pur non essendo eccezionale è riuscito ,a mio parere, a rendere oscuro ed interessante il proprio contesto senza scimmiottare opere migliori. È questa la grande differenza tra Ubel Blatt e Claymore.
L'uno copia senza idee, l'altro prende spunto ma ha una sua visione autonoma


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Bellomo1586

Volumi letti: 23/23 --- Voto 7
Letto tutto, volume 0 compreso. inutile stare a riassumere la storia, vedo che l'hanno fatto in tanti, quindi darò il mio giudizio. Per me è un buon manga, nulla di più. la storia parte bene e si evolve in meglio pian piano che si va avanti con i volumi fin quando (modesto parere) inizia leggermente a calare verso il volume 14.
Sono rimasto deluso dal mancato sviluppo di personaggi che reputavo (e sembravano) fondamentali per la trama come Ediem e Lambard, 2 dei 3 preziosi defunti, che manco si sa chi erano e come sono morti, o altri che reputavo interessanti e che potevano dare tanto alla storia ma che alla fin fine spariscono velocemente come sono entrati in scena. Mi riferisco per esempio a Gnodis; al misterioso spadaccino che vediamo nel volume 1 e che ritroveremo anche nel finale, che possiede un'arma molto interessante ma che allo stesso tempo non ha manco un nome; ai 2 personaggi misteriosi, pure loro senza nome, che sono sempre presenti nell'ombra dal volume 0 al 23 e che dovrebbero essere abbastanza rilevanti per la storia ma che alla fin fine non serviranno a un'emerita.
Come dicevo dal volume 14-15 per me c'è un calo nella ricchezza della trama, anche se non manca l'azione, probabilmente dovuto alla straripante complessità e bellezza dei capitoli precedenti che mi avevano abituato bene.
Dopo subentra un finale a mio parere tirato via, velocizzato per finire. Nel volume 23, il conclusivo, succede di tutto: c'è lo scontro col braccio destro dell'antagonista, lo scontro con l'antagonista (20 tavole) e tutta la conclusione post scontro.

Nel complesso do 8 ai disegni delle tavole, 7 alla trama (8 all'inizio e 6 risicatissimo nel finale) e 7 ai personaggi


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FrankMcKenzie

Volumi letti: 11/23 --- Voto 9
Mai letta un'opera così. Questo manga non può essere paragonato né agli altri manga né alle altre opere fantasy mai pubblicate. All'inizio sembra una semplice storia sulla vendetta, ma non c'è solo questo. Ci sono anche i passati del protagonista, dei sette bersagli e di ogni altro personaggio che abbia più o meno a che fare con la vicenda. E poi vengono anche mostrate le conseguenze delle azioni del protagonista, i cui dubbi e decisioni lo rendono molto più vicino al termine di eroe rispetto ad altri personaggi del mondo dei manga e del fumetto occidentale. Unica lamentela: devono assolutamente riprenderne la pubblicazione.


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berengario

Volumi letti: 10/23 --- Voto 8
A mio giudizio ci troviamo di fronte ad uno dei più importanti e bei dark fantasy in circolazione. Con la sua atmosfera che richiama un medioevo occidentale fantasy appunto, filtrato attraverso gli occhi di un giapponese quest'opera si colora di tinte molto particolati.
La chiave di tutta la vicenda è la vendetta, motore sempre attivo che ispira ogni movimento della spada (o meglio LE spade) del protagonista. La situazione nei primi volumi ci è presentata in medias res, azione e combattimenti si scandiscono con scene erotiche (perverse a tratti) nei primi volumi con un ritmo davvero notevole. Negli ultimi 3 volumi usciti in Italia sembra calare leggermente la spinta emotiva dei primi numeri, senza però far diventare questo manga noioso o altro.
Pregevole ma non eccellente l'analisi introspettiva dei personaggi: troppo scontate le azioni di alcuni e troppo forzati i pensieri di altri.
Concludendo, ci troviamo di fronte a un manga con buone potenzialità, espresse bene nei primi 5-6 numeri ma smorzate nei successivi.


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micheles

Volumi letti: 11/23 --- Voto 8
Io leggo tutti i generi ma devo ammettere che il genere heroic fantasy ha sempre avuto un posto particolare nel mio cuore. Si badi bene però, che di heroic fantasy ce ne sono due tipi. Una è la fantasy leggera, all'acqua di rose, in cui si sa fin dall'inizio che tutto andrà bene, che gli eroi porteranno a termine la loro impresa senza che nessuno si faccia male e che al massimo ci lascerà la pelle qualche cattivo o qualche mostriciattolo (pensate alla saga di Lodoss per esempio, una delle opere più noiose che abbia mai visto). Una cosa completamente diversa è la *vera* heroic fantasy, che è tragica, moltissimi innocenti muoiono, non è detto che l'eroe vinca e che anche quando vince paga un prezzo altissimo a livello morale. Nella fantasy seria i "buoni" non sono perfetti né invincibili e soprattutto non sono mai fieri di loro stessi. Ubel Blatt rientra in questo secondo tipo di fantasy e lo dico come nota di merito.

Il protagonista di "Ubel Blatt", Koinzell, combatte per vendicarsi di un torto subito vent'anni prima, ed è disposto a pagare il prezzo necessario per portare a termine la sua vendetta, anche se questo comporterà portare il caos nell'impero e la morte di innocenti: proprio per questo non è contento di sé stesso. Koinzell è ben deciso ad uccidere i sette uomini che lo hanno tradito e non è il tipo da perdonare, anche se uno di questi lo pregasse in ginocchio di risparmiargli la vita (come succede). Per questo motivo "Ubel Blatt" rientra del novero dei manga drammatici come Berserk e Claymore, anche se è molto meno oscuro questi (la classifica in quanto a oscurità è Berserk > Claymore > Ubel Blatt) e ci sono molteplici momenti leggeri, con personaggi umoristici. Più che dalla storia comunque la leggerezza è data dal tratto grafico, dai colori chiari (il bianco la fa da padrone) e dalla scelta di raffigurare Koinzell con tratti elfici, ovverosia come un ragazzino molto giovane, quasi un bambino. Non per questo però Koinzell è privo di desideri sessuali ed anzi è un tipo che ci sa fare con le donne, eccome. Tutti queste caratteristiche differenziano "Ubel Blatt" dalla saga fantasy tipica e lo rendono un prodotto molto originale.

Con l'andare dei capitoli il personaggio di Koinzell cambia e non si riesce capire se Koinzell deciderà mai di abbandonare la sua vendetta per il bene dell'impero oppure no. La storia è di ampio respiro (ho letto 11 volumi ma sembra che siamo ancora all'inizio) parecchio intrigante, con molti colpi di scena e sviluppi inaspettati. Come disegnatore Shiono è un maestro: è in grado di disegnare alla perfezione sia personaggi infantili in stile lolita sia personaggi muscolari alla "Ken il guerriero". Bellissimi sono tutti i personaggi femminili.

Una serie da non perdere, anche se qualche gradino sotto "Berserk" e "Claymore" a livello di coinvolgimento emotivo. La raccomando a tutti i cultori del genere. Il mio voto è 8.5, ma i disegni meriterebbero anche di più.

haru44

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haru44

Volumi letti: 11/23 --- Voto 10
Letto e riletto, questo incredibile manga inizia bene e prosegue migliorando. Il protagonista, caratterialmente, è qualcosa di già visto, ma per tutto il resto è ottimo e incredibilmente caratterizzato, così come gli innumerevoli personaggi che gli fanno da contorno e che spunteranno andando avanti con la narrazione. Su quest'ultima nulla da dire, ottima, così come ottimi sono i disegni ed il livello di coinvolgimento (il volume 4 è stato esaltante, e anche il 6). Leggetelo, soprattutto per chi piace il fantasy è un must have. Voto massimo per me.


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tony_salerno

Volumi letti: 10/23 --- Voto 8
Ubel Blatt, che in tedesco significa "lama maligna" (da Ubel= malefico, malvagio e Blatt= spada), a mio parere è decisamente il miglior Dark Fantasy in circolazione degli ultimi anni.
Il prologo si apre nell'anno 3968 quando, per fermare il tentativo d’invasione da parte dell’esercito dell’oscurità di Wischtech, l’imperatore della "terra della fecondità", affida a 14 guerrieri, armati di 14 lance sacre, la delicata missione di fare breccia nelle file nemiche.
La missione viene portata a compimento ma non tutti i guerrieri ritorneranno a casa. Tre di questi periscono nel viaggio, divenendo “i preziosi defunti”, quattro, avendo tradito l’impero, diventano “le lance del tradimento” e i 7 sopravvissuti diventano i 7 eroi nazionali.
Venti anni dopo la fine della guerra, l'impero, divenuto più florido sotto la guida dei 7 eroi divenuti conti regionali, è minacciato da un nuovo nemico.
Questa nuova minaccia è rappresentata da un solo individuo metà uomo metà elfo, uno spadaccino tanto abile da spazzare via interi eserciti. Schivo e apparentemente esile, il ragazzo si fa chiamare Koinzell ma in realtà il suo nome è Asherit, ex-Blatt Meister (il più abile spadaccino di tutto l’impero) passato alla storia come una delle lance del tradimento e creduto morto da tutti. Nutritosi delle carni di un elfo della morte quando era ormai in fin di vita, ritorna per vendicarsi degli ex-compagni d'armi e nessuno riuscirà ad ostacolarlo...

Il motivo che anima questo eroe (o sarebbe meglio definirlo "anti-eroe" )è la vendetta, quindi violenza, rabbia e aspri combattimenti sono alla base di questo manga ambientato in mondo fantasy-medievale popolato da demoni, draghi, maghi e chi più ne ha più ne metta.
I personaggi, disegnati egregiamente da Etorouji Shiono, non sono tuttavia animati solo da malvagi intenti, fuori dal campo di battaglia sono posseduti da molteplici emozioni che man mano nella vicenda emergono e, in alcuni casi(come nel caso del protagonista), determinano una vera e propria evoluzione dei caratteri, rendendo così gli sviluppi della storia inaspettati e pieni di suspance.

Una lettura emozionante che consiglio a tutti gli amanti del genere e a chi come me, stanco delle solite scene smielate dei manga shonen, ricerca una storia dai toni più seri e maturi. Lo sconsiglio vivamente ai minori (occhio ai fratellini e alle sorelline se ne avete!) per la gran presenza, soprattutto nei primi volumi, di scene di sesso esplicito... si, insomma, tra un combattimento e l'altro il nostro eroe si da alla pazza gioia!
Buona lettura!

I miei voti:
Disegni:8, Storia:6.5, Personaggi:8.

Slanzard

Volumi letti: 10/23 --- Voto 8
Anno 3968 (da quando i sommi dèi concessero la terra agli antenati). Per fermare il tentativo d’invasione da parte dell’esercito dell’oscurità di Wischtech, l’imperatore di Szaalandien, la terra della fecondità, affida 14 lance sacre a 14 guerrieri, scelti allo scopo di infiltrarsi in territorio nemico e porre fine alla guerra. La missione ha successo: Wischtech è sconfitta. Tre guerrieri periscono nel viaggio, divenendo “i preziosi defunti”, quattro, avendo tradito l’impero, diventano “le lance del tradimento” e vengono uccisi dai compagni sopravvissuti, acclamati dalle genti tutte come “i sette eroi”.

Questo è quanto narrato nelle cronache ufficiali, nonché il prologo alle vicende di <b>Übel Blatt</b>, ambientato più di 20 anni dopo la fine della guerra, precisamente nel 3992.
La pace di cui l’impero ha goduto grazie ai sette eroi, ora divenuti importanti conti regionali, è nuovamente in pericolo. Nelle regioni di frontiera, un tempo sotto il controllo di Wischtech, è in atto una rivolta guidata dall’armata delle ali nere, al cui comando vi sono quattro signori della guerra che affermano di essere le lance del tradimento, ufficialmente perite 24 anni prima. Nel frattempo l’astrologo di Monderbürgen, la Fortezza della Luna, profetizza tempi cupi e una terribile calamità che colpirà l’imperatore e i sette eroi, mentre il salvatore dell’impero pare destinato ad apparire nelle terre di frontiera spazzate dalla guerra.
Ed effettivamente un “eroe” appare, Köinzell, mezzosangue metà elfo metà umano talmente abile da sconfiggere, solo, l’intera armata delle ali nere. Ma tutto non è come sembra, e Köinzell cela un incredibile segreto dentro di sé. Egli è in realtà Ascheriit, ex-Blatt Meister e più abile spadaccino di tutto l’impero, passato alla storia per essere una delle lance del tradimento e creduto morto da tutti, nonché l’unico, oltre ai sette eroi, a conoscere la verità sulla sconfitta di Wischtech di vent’anni prima. In realtà, i tanto venerati sette eroi ebbero paura del nemico, lasciando sole le quattro lance del tradimento ad affrontare (e sconfiggere) l’armata nemica. Spossati dal lungo viaggio e dai numerosi combattimenti, i quattro non poterono nulla quando i loro vecchi compagni, assetati di potere, li trucidarono senza pietà reclamando per essi il merito della vittoria. Fu cosi che Ascheriit e i suoi tre compagni vennero tacciati di tradimento, coi sette codardi assurti ad imperitura gloria. Tuttavia, sebbene fatto a pezzi da sette lance sacre, Ascheriit sopravvisse.

<center><i>«Mentre mi tagliavano le braccia e le gambe, e mi squartavano la pancia, giurai di vendicarmi di quei sette. Mentre li maledivo mi gettarono in un burrone. Quando finalmente ripresi i sensi, stavo divorando le carni di un elfo della foresta della morte senza neppure esserne consapevole.»</i></center>

<b>Köinzell è un protagonista atipico</b>: se intimamente incarna l’ideale classico dell’eroe romantico, coraggioso, impavido, giusto e desideroso di proteggere i deboli dalle angherie dei prepotenti, il profondo odio e il desiderio di vendetta nei confronti dei suoi carnefici lo ammantano di una disincantata aura “antieroica”. Il suo obiettivo dichiarato è, infatti, lo sterminio totale dei sette eroi, sebbene ciò possa minare la pace e la stabilità stessa dell’Impero. Questa dualità rende Köinzell un personaggio “dannato”, che da un lato versa lacrime di tristezza all’idea di dover uccidere degli innocenti per perseguire il suo scopo, dall’altro prova gioia e sollievo qualora i suoi nemici si rivelino essere biechi omuncoli ricettacoli di perversioni o addirittura delinquenti. Inoltre, la coesistenza in Köinzell di questi due antitetici archetipi rende difficile inquadrare in modo preciso il suo ruolo ultimo nella storia. Chi è destinato a diventare Köinzell? Il “nuovo eroe della frontiera”, profetizzato dall’astrologo di Monderbürgen, che salverà l’Impero? Oppure la nefanda calamità che rischia di abbattersi sull’Imperatore e minare le fondamenta stesse del regno? Particolare è anche la sua caratterizzazione grafica: il piccolo mezz’elfo che indossa un paio di reggicalze appare tutt’altro che minaccioso, venendo spesso scambiato per un bambino - molto carino per di più - salvo poi rivelarsi in tutta la sua possanza sul campo di battaglia o… a letto (per lo meno stando alle reazioni entusiastiche delle procaci donzelle con cui giace).

Lo stile di <i>Etorouji Shiono</i> presenta caratteristiche particolari e abbastanza inusuali per un dark fantasy. Il disegno di bambini, donne e anche di alcuni ragazzi particolarmente effemminati tende al lolicon, sebbene <i>Shiono</i> si dimostri in grado di tratteggiare personaggi fortemente mascolini qualora necessario. Estrema cura viene dedicata ai fondali, con figure architettoniche accurate e dettagliate, anche se non è raro ch’essi vengano elisi in favore di sfondi monocromatici o interamente retinati, come nelle scene di combattimento più cruente.
Da segnalare inoltre un lento ma costante miglioramento nello stile grafico di <i>Shiono</i> con l'avanzare dei volumi, specialmente nella definizione dell'anatomia dei personaggi, imprecisa nei volumi iniziali, ottima e dettagliata negli ultimi usciti.

<b>Übel Blatt</b> ci viene proposto in Italia da <b>JPOP</b> in un formato in linea con le migliori edizioni di questo editore. Ogni albo, di circa 224 pagine in formato 13x18, è avvolto in una sovracopertina lucida riportante a colori la medesima illustrazione della cover sottostante e in un’aletta interna alcuni brevi commenti dell’autore. La carta, bianca e liscia, è tale da permettere al contempo una discreta elasticità dell’albo e una trasparenza sostanzialmente trascurabile. Ottima la resa stampata, con campiture nere uniformi, retini e tratteggi ben resi e privi di artifici di qualsiasi genere e scritte perfettamente leggibili. Ogni volumetto presenta le prime due tavole (un’illustrazione a pagina intera e l’indice) a colori, tuttavia bisogna segnalare la presenza di numerose tavole stampate in scala di grigi. A fine albo sono presenti alcune pagine di approfondimenti, corredate da immagini, inerenti il mondo di Szaalandien, tra cui storia, geografia o tecnologia. Per quanto riguarda la rilegatura, dispiace notare un cambio in corso d’opera, con un passaggio dalla più resistente ed elastica – ma costosa – rilegatura a filo a una semplice brossura. Il prezzo, 5.90 euro a volume, è quello canonico per i titoli destinati alle sole fumetterie e risulta in linea con la qualità complessiva dell’edizione. Giunti ora al nono volume, <b>JPOP</b> è stata costretta a rallentare la periodicità delle uscite perché ormai prossima al Giappone, in cui è da poco uscito il decimo.

Premiato al <i><b>Japan Expo Award 2008</b></i> francese nella categoria <i>seinen</i>, <b>Übel Blatt</b> di <i>Etorouji Shiono</i> è uno dei più apprezzati dark fantasy degli ultimi anni, insieme a titoli quali <i><a href="/manga/Claymore">Claymore</a></i> o <i><a href="/manga/Shin+Angyo+Onshi">Blade of the Phantom Master</a></i>. Al momento non è ancora ben chiaro dove esattamente l'autore voglia andare a parare, se sviluppare un intreccio narrativo più complesso e articolato, oppure se proseguire con mini-saghe separate seguendo uno stile alla <i>Dieci piccoli indiani</i>, sebbene gli ultimi sviluppi lascino ben sperare nella prima ipotesi. <b>Übel Blatt</b> è, in ultima analisi, un bel fantasy, che <b>migliora pian piano con l'avanzare dei volumi</b>, grazie a un buon intreccio narrativo, ad un ottimo protagonista e alla graduale introduzione di nuovi e ben caratterizzati personaggi secondari ruotanti intorno a Köinzell.


 1
Rok

Volumi letti: 8/23 --- Voto 9
La vendetta è la musa ispiratrice del protagonista. Il suo nome è Koinzell, mezzo uomo e mezzo elfo, come la fenice risorge dalle sue ceneri per presentare un conto molto salato che potrà essere estinto solo a prezzo della vita. Muniti delle Lance Sacre, partirono in quattordici per sconfiggere l’oscuro regno di Wischtech, tre perirono durante il viaggio, quattro, Ascheriit, Kfer, Gusstav, Krentel, si distinsero per le loro capacità in combattimento, ma la paura e la gelosia armò la mano degli altri sette che levarono le loro spade sui propri compagni uccidendoli.
Tadimento e gloria, due facce della stessa medaglia, anzi “sette” medaglie. Accolti dalla folla con urla festanti e acclamati come i “Sette Eroi”, avevano riportato la pace e la stabilità nel Regno sconfiggendo Wischtech e relegando all’oblio le quattro “Lance del Tradimento”.
Il peso della menzogna, però è duro da sopportare, soprattutto quando chi a conoscenza della verità e tornato.
Ascheriit il Blatt Meister, detentore della tecnica delle Ali Nere è ricomparso, nessuno lo riconosce, ma nel momento della morte gli occhi di Koinzell rivelano la vera identità del ribelle. Pregare e supplicare perdono non servirà e i Sette Eroi dovranno pagarecon la vita per il loro tradimento.
Fantasy manga di ottima fattura sia nei disegni che nella storia, ha tutto ciò che serve per essere considerato un’ottima lettura per gli amanti del genere. Ottima l’edizione dalle J-pop, corredata da illustrazioni a colori e spiegazioni a fondo albo delle navi, animali, draghi e quant’altro compare nel mondo narrato.
Non mancano i duelli, la magia e la classica figura del successore del protagonista, l’unico che fino ad ora, sono al numero 8, sembra in grado di contrastarlo.
Una visione più nitida dei fatti precedenti alla venuta dei Setti Eroi è descritta nel numero 8 della serie.
Consigliato agli amanti del Dark Fantasy.


 3
Evil-Ryu

Volumi letti: 8/23 --- Voto 8
Letto dal numero 0 (speciale in cui si presentava il protagonista Koinzell) in poi.
Ubel Blatt è un buon manga, uno dei Dark Fantasy migliori degli ultimi tempi. Unisce un buon disegno, una buona regia ma secondo me pecca un po' nella caratterizzazione dei personaggi. Carismatici si, però secondo me poco definiti.
Il disegno si attesta su buoni livelli e la storia è davvero il motivo per cui si deve prender la serie.
Assegno un 8 perchè sono un patito di Epic Fantasy di Drow (personaggi a cui somiglia Koinzell), per la storia e per i disegni superiori alla media.


 2
RyOGo

Volumi letti: 5/23 --- Voto 8
<Recensione seria>

Anno 3968 C.S. (Calendario Sacro), l'Imperatore di Szaalandien affidò a 14 giovani una missione per sconfiggere le forze oscure di Wishtech (paese dell'oscurità), donando loro delle lance sacre, tre di loro morirono durante il viaggio, e vennero definiti "I Preziosi Defunti", quattro di loro passarono al nemico, e vennero definiti "Le Lance del Tradimento", e i restanti sette, tornati vittoriosi, vennero definiti "I Sette Eroi"...
La storia di Ubel Blatt è ambientata nel 3992, più di vent'anni dopo, in cui le Lance del Tradimento, dopo aver assoldato dei mercenari, si ribattezzarono "L'Armata delle Spade con le Ali Nere", in nome della tecnica imperiale padroneggiata da uno di loro, Aschteriit.
In questo ambiente si muove Koinzell, un mezz'elfo apparente molto giovane, ma abilissimo con la spada, vede coi suoi occhi come Ascheriit usa la sua autorità per molestare la gente dei villaggi intorno ai terreni che ha conquistato, e decide di intervenire...
Detta così sembra la solita trama fantasy da due soldi infarcita con tanti cenni storici, invece le sorprese non mancano, ad esempio le Lance del Tradimento attuali non sono quelle della leggenda, ma solo degli impostori, e Koinzell lo sa' benissimo, essendo lui in realtà il famoso Ascheriit e padrone della tecnica chiamata "Ali Nere", ed è animato da un fortissimo senso di vendetta verso i Sette Eroi che massacrarono coloro che furono chiamate Lance del Tradimento, ovvero coloro che riuscirono a compiere realmente l'impresa mentre i Sette Eroi scapparono.
La cosa sorprendente di quest'opera è che nessun personaggio secondario è trascurato, ognuno ha una personalità forte e credibile, e chiunque ha un ruolo più o meno importante nella vicenda, e non mancano le scene di sesso (mai gratuite ma sempre motivate dalla trama).
Il disegno è molto curato e pulito, ricco di dettagli (tranne forse alcuni mostri nei numeri 0 e 1, ma poi la cura si fa' maniacale anche lì), e gli sfondi sono ben fatti, forse grazie a qualche tecnologia 3D, ma fanno il loro dovere con perizia.
L'edizione italiana edita da JPOP è molto buona, ricca di approfondimenti a fondo volume e stampata in qualità eccellente, peccato per la mancanza delle tavole a colori, giustificherebbero il prezzo di copertina piuttosto alto.
Concludendo è un'opera dark fantasy non certo perfetta, ma comunque buona, consigliata a chiunque vuole saziare la fame di dark fantasy tra un Berserk e un Claymore, chi ama il genere dovrebbe dargli un'occhiata, per gli altri non saprei se consigliarlo, seppur come shonen non avrebbe nulla da invidiare a molte opere famose.