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bob71

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
L’inquietante freak show del signor Arashi torna in una nuova edizione Coconino Press

Durante gli anni '80, all’apice dello sviluppo economico, i generi horror ed erotico invadono il mercato dell'home video in Giappone (grazie anche al boom delle VHS) ma in questo periodo non è tanto nel cinema quanto in un medium tradizionale come il manga che possiamo trovare la quintessenza dell’erotico-grottesco, la fusione più sorprendente tra eros e tanathos dove la patologia incontra il piacere e dove ciò che più temiamo diventa ciò che più desideriamo. È proprio in questi anni (per la precisione tra 1983 e 1984) che Suehiro Maruo pubblica Midori - La ragazza delle camelie (Shōjo Tsubaki), opera fresca di stampa da parte di Coconino Press in una nuova edizione per la collana Cult.

Artista indipendente e anticonformista, considerato uno dei maggiori interpreti dell'ero-guro, Suehiro Maruo si è guadagnato nel corso degli anni un certo seguito di estimatori in tutto il mondo e una fama di autore di culto, arrivando a collaborare oltreoceano come illustratore per la jazz band newyorkese Naked City di John Zorn, ed esercitando una profonda influenza su fumettisti del calibro di Usamaru Furuya.

Con solo un vago riferimento nel titolo al famoso feuilleton ottocentesco La dama delle camelie, Midori - La ragazza delle camelie ha in realtà origini popolari, pare che i personaggi fossero già presenti nella tradizione del kamishibai (teatrino itinerante basato su storie illustrate e narrate dalla voce di un attore fuori campo, in voga a partire dagli anni '20). Suehiro Maruo manipola quindi una fonte tradizionale trasformandola in un soggetto da incubo psichedelico, tanto drammatico quanto bizzarro e fuori dagli schemi, che rievoca il cinema in bianco e nero di una volta, pellicole di culto come Il circo di Charlie Chaplin e Freaks di Todd Browning, di cui appare come una variante oscena e corrotta.

Midori è una povera orfanella che vende camelie agli angoli delle strade quando viene raccolta da un manipolo di fenomeni da baraccone: l’incredibile circo del signor Arashi. Da quel momento la ragazza subisce le angherie più feroci e ogni sorta di violenza (sia fisica che psicologica) da personaggi ambigui e sempre più perversi. Lo stesso Arashi si diverte a vessarla con il suo feticismo per i bulbi oculari. Per sopravvivere all'inferno quotidiano, Midori si rifugia spesso in un mondo di fantasie allucinate, ma il suo infelice destino ha una svolta quando appare il mago Wonder Masamitsu, ennesimo scherzo della natura che risolleva le sorti del circo con il suo sensazionale numero di illusionismo. Inizialmente questi si dimostra affettuoso e protettivo verso la ragazza delle camelie che ricambia i suoi sentimenti, ma in seguito si rivelerà più perfido e subdolo degli altri freaks.

Midori - La ragazza delle camelie è uno dei primi racconti di Maruo e contiene già molte delle tematiche che ricorreranno nei suoi lavori successivi, facendone quasi un manifesto programmatico della sua poetica. L’omicidio, lo stupro, l’invidia, la gelosia, la cupidigia e gli altri vizi capitali (portati alle estreme conseguenze) caratterizzano le dinamiche fra i personaggi, il tutto raccontato con tavole sofisticate, cariche di simboli, rivestite da una patina vintage e impreziosite da un minuzioso tratto naturalistico da entomologo.

Maruo ambienta la sua opera nel passato, in particolare guarda con una punta di nostalgia alla prima epoca Showa e alla sua tradizione letteraria nichilista e decadente. In realtà le radici del racconto si spingono ancora più indietro nel tempo ripercorrendo orme ataviche che risalgono al Marchese de Sade, per la sua commistione di violenza e sessualità (spesso deviata) con esiti grotteschi e surreali, fino ad arrivare a Edogawa Ranpo, di cui il nostro ha anche adattato i racconti Il bruco e La strana storia dell’isola Panorama (entrambi pubblicati da Coconino Press).

La storia ha come sfondo la fame, la miseria, il degrado, ma non c’è redenzione né speranza di salvezza negli antieroi trasandati e disincantati di Maruo, solo propensione al sadismo e sopraffazione del forte sul debole. Si tratta di personaggi "maledetti", al contempo tragici e clowneschi, che si vendicano di un mondo disumanizzato esprimendo una brutale e selvaggia istintualità in cui la natura prevale sulla civiltà.

La rottura dei tabù sessuali e il sangue che scorre copioso fra le pagine diventano provocazioni anticonformiste al confine con la pornografia. Dietro questa visione eccessiva e spietata del Giappone dei primi del Novecento, dove modernità e tradizione cozzano in modo stridente, l'autore cela sottotraccia uno sguardo polemico sul Giappone contemporaneo, e sulla graticola della satira e delle immagini esplicite ci finiscono i valori ipocriti e la corruzione morale dei nostri stessi tempi.

Lo stile grafico, dettagliato e realistico, è caratterizzato da molteplici fonti d’ispirazione e da una certa libertà espressiva. La linea sinuosa ed elegante del tratto rivela un retrogusto art nouveau, mentre le composizioni rimandano alla pittura giapponese e alle xilografie di Yoshitoshi, creatore dei famigerati Muzan-e (non a caso Maruo si è prestato a una rilettura dei Muzan-e in una raccolta intitolata The Bloody Ukiyo-e). Traspare una passione per le grafiche rétro, i dipinti surrealisti di Salvador Dalì, il cinema espressionista tedesco e l’arte sacra. I costumi e le acconciature dei personaggi ricordano vagamente certi divi della vecchia Hollywood ma l’effetto è lo stesso che si otterrebbe se Shirley Temple venisse violentata da Charlie Chan!

Oltre ad essere un’opera di culto per appassionati di fumetti estremi, Midori - La ragazza delle camelie ha meritato ben due adattamenti cinematografici, prima in un film d'animazione del 1992 diretto da Hiroshi Harada (più fedele al soggetto originale), e poi in un film live-action del 2016 diretto da Torico (quest’ultimo ne snatura in parte l’atmosfera ambientando la storia nel presente).

Il volume stampato da Coconino Press per la collana Cult, curato da Paolo La Marca (traduzione) e Livio Tallini (progetto grafico e adattamento), si presenta in una pregevole veste editoriale: al costo di 20,00€ offre circa 170 pagine, di cui 3 illustrazioni a colori e 16 tavole in bicromia (secondo la grafica originale), rilegate a filo in un bel formato medio 17x24cm, con copertina in cartoncino satinato a colori. A completare l’opera, in allegato un’esclusiva illustrazione a colori di Midori in formato poster 50x70cm per veri fanatici dell’autore.

Se Martin Heidegger teorizzava l’essere per la morte, nella visione di Suehiro Maruo l'esistenza umana è evidentemente quella dell'essere sessuale per la morte. Midori, come una novella Justine, ci presenta un racconto di (de)formazione folle e depravato dove la perdita dell’innocenza è segnata da violenza e abuso. L’arte di Maruo potrebbe terrorizzare alcuni lettori e solleticarne altri, ma potrebbe anche terrorizzare e solleticare allo stesso tempo con la sua inquietante commistione di horror grandguignolesco e voyeurismo morboso (un mix gravido di implicazioni psicanalitiche). Anche se l'amore è cieco, qualcuno starà sempre a guardare.


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Evangelion0189

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Scrivere di Midori - La ragazza delle camelie è un'impresa di non poco conto per me: il romanzo a fumetti più famoso e rappresentativo di Suehiro Maruo e della sua poetica onirica si presta infatti a molteplici interpretazioni, ed è nondimeno un vero e proprio "viaggio allucinante" nell'orrore e nel sogno. Facciamo un punto della situazione illustrandone brevemente la trama.

La vicenda del fumetto ruota attorno alla piccola Midori, una servetta factotum al soldo di una compagnia itinerante di mostri da circo. Non manca nessuno all'appello: la "mummia" bendata senza braccia, il "bruco" privo di tutti e quattro gli arti, lo pseudo-ninja, il mangiafuoco nerboruto e villoso di turno, la ragazza cruenta dall'identità incerta, il perverso capo che si diletta di soppiatto a leccare gli occhi di un membro della sua cricca. L'innocente Midori si colloca suo malgrado in questo assurdo quadro di follia e terrore, rimanendo vittima di numerosi soprusi da parte dei suoi "colleghi" e assistendo a spettacoli agghiaccianti che li riguardano in prima persona. A cambiare con un deciso colpo di mano le sorti della "ragazza delle camelie" è l'arrivo di un artista straordinario, un nano in grado di entrare e uscire, quasi a suo piacimento, da un contenitore di vetro dall'apertura terribilmente stretta. Tuttavia nelle opere di Maruo niente è ciò che sembra, e se da un lato per la protagonista si profila un interesse amoroso puro che fa quasi a pugni con la dura realtà circostante, dall'altro è all'opera qualcosa di losco e oscuro, e il confine tra realtà e fantasia diventa vieppiù labile.

La lettura di quest'opera mi ha lasciato piuttosto interdetto: se volessi definirlo con poche parole, mi appellerei al romanzo più famoso di Lewis Carroll. Midori mi ha infatti dato l'impressione di essere una sorta di Alice nel paese delle meraviglie ancora più visionario, decisamente tinto di rosso, violento, assurdo e morboso. Insomma, più strambo che mai. Anche il finale, quasi senza soluzione di continuità, lascia il lettore perplesso e scosso: "che cosa ho appena letto?", mi sono chiesto una volta girata l'ultima pagina. Un sogno? Un viaggio nella mente? Una falsa realtà piena di incubi straordinariamente concreti? Ho cercato subito di darmi una risposta, senza che nessuna di queste mi soddisfacesse completamente. Una cosa però è certa: non dimenticherò facilmente le stranezze illusorie e raccapriccianti di Midori; del resto, posso affermare la stessa cosa anche in merito alle altre due opere di Maruo che ho letto - infatti, sebbene siano basate su testi originali di Edogawa Ranpo, Il bruco e La strana storia dell'isola Panorama racchiudono in sé molti stilemi tipici del mangaka dell'orrore. L'edizione italiana è a cura della Coconino Press, sebbene si distacchi dalla solita presentazione cartacea a cui la casa editrice ci ha abituati: la tipica copertina cartonata e le consuete pagine spesse e gialle sono sostituite da una sovraccoperta morbida e da pagine bianchissime. Il prezzo complessivo è un po' alto e pur considerando l'inutilità dell'intervista all'autore posta in appendice all'opera, tutto sommato ci troviamo di fronte a una buona edizione. È un po' difficile consigliare Midori a cuor leggero, ma coloro che subiscono il fascino di tematiche horror e risvolti narrativi onirici possono trovare interessanti spunti su cui riflettere o anche solo "sognare". Che poi si tratti di un bel sogno oppure di un incubo terrificante, questo è un altro discorso.


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Haruhi Suzumiya Gold Edition

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Crudele. Forse è questo il primo aggettivo che mi viene alla mente pensando a questo manga, pietra miliare dell'ero guro. Ma anche disgusto, rabbia, angoscia, claustrofobia, e infine pena.
Entrando meglio nei dettagli, il lettore che si accinge a leggere quest'opera si ritroverà nei panni di Midori, una dodicenne con un passato atroce. Fuggito il padre e morta la madre, si ritrova suo malgrado intrappolata in un gruppo di freaks che errano per il Paese, sperando di guadagnare un po' di soldi inorridendo/divertendo il pubblico pagante.
Midori, una figura quasi fiabesca (oltretutto ispirata alla leggenda di una bambina che vendeva camelie per sopravvivere, da qua il titolo dell'opera, finché la madre non l'ha venduta ad un circo in cambio di pochi spiccioli), passa le sue giornate facendo da schiava a questi individui che la maltrattano, la angosciano, la obbligano ad assistere alle loro orge e talvolta la coinvolgono. Vicina al crollo psicologico, l'unico sogno della bambina è quello di fare ritorno a casa, avere una vita normale, partecipare ad una gita scolastica, ma il futuro le riserva qualcosa di ben diverso, o meglio, qualcuno... Mister Masamitsu, un nano, il cui trucco consiste nell'entrare in una piccola bottiglia. Ma forse Masamitsu e ben più di quello che sembra, e forse c'è davvero qualcosa di magico in lui che va oltre la mutazione fisica, ma a Midori questo non importa, perché Masamitsu è gentile con lei, e questo basta a farla innamorare perdutamente.
Fin dalle prime pagine del manga si capisce che Maruo non ha intenzione di risparmiare nessuno. Tutti hanno un lato malvagio: i freaks, orribili non solo nell'aspetto ma capaci di cose terribili, vittime di un mondo che non li vuole; il pubblico: stolto, avido, spietato, pronto a deridere e a ferire, dove il numero e i soldi fanno la forza, e Masamitsu, un personaggio tutto da scoprire. Solo Midori mostra veramente un lato umano, e per questo soffre a livelli indicibili.
Ma è proprio nell'apparente esagerazione dei peggiori lati umani che troviamo invece la cruda realtà, perché quanto simili saremmo anche noi, al pubblico e/o ai freaks, se la vita ci avesse rivelato brutte sorprese o se, semplicemente, talvolta potessimo dare sfogo al nostro inconscio?

Conclusioni finali
Il mio voto è un 7 e mezzo, ma sono sicura che gli amanti dell'ero guro gli daranno voti più alti.
Un manga che ho letto volentieri, che ricorderò senz'altro e che mi ha dato emozioni, seppure negative. Complimenti anche alla caratterizzazione psicologica di Masamitsu, un personaggio che si sposa meravigliosamente con l'ambiente.
Lo consiglio vivamente a chiunque ami le emozioni forti e a chi vuole leggere qualcosa di "diverso", mentre lo sconsiglio a tutte le persone particolarmente sensibili, che senz'altro sapranno trarre le stesse emozioni da un'opera più leggera.


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pluto

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
La storia che vi apprestate a leggere visionando questo manga sarà assolutamente di forte tensione. Sicuramente creerà sentimenti contrastanti e devastanti. Credo di aver trovato in questa lettura le scene più dure e ciniche nel vero senso della parola, scene di una violenza estremamente cruda e volutamente raccapricciante, sicuramente vi troverete più volte nella necessità di interrompere la lettura e rifiatare ripensando alle scene a cui vi troverete a dover assistere, che potranno creare un forte scombussolamento interno che vi colpiranno come un macigno allo stomaco con impressionante violenza e rapidità.
Naturalmente la lettura è assolutamente sconsigliata alle persone più sensibili e non preparate a dover assistere a scene masochiste, sesso perverso, violenze assolutamente gratuite.

Abbiamo come personaggi, rappresentanti di un mondo di freaks dalle caratteristiche estremamente grottesche e originali, e la bellezza del volume è dovuta anche alla capacità di Suehiro Maruo di ricreare situazioni paradossali e perverse in cui inserisce la stridente dolcezza di Midori; sì perché in questo caso è appunto il personaggio di Midori a poter sembrare fuori luogo nel contesto folle ed esagerato di tutti gli altri personaggi.
Nonostante tutto se avete un minimo di propensione a storie “diverse” potrete leggere il volume (magari a stomaco vuoto) e pensare: “Caspita, non credevo che si potesse creare una storia così estrema”.

BU773RS

Volumi letti: 1/1 --- Voto 10
ATTENZIONE: Questo manga è riservato ad un solo pubblico adulto. Spero che questa introduzione non resti inosservata perchè chi legge questo manga scoprirà da se quanto sia vero.

Quando si ha a che fare con Maruo dobbiamo sempre ricordarci che siamo di fronte ad uno dei migliori artisti del panorama giapponese. Il problema è che le opere di Maruo non sono per tutti i palati, ma solo per quelli realmente fini.
Chi ha letto "Il vampiro che ride" sa già quali sono le tematiche dell'autore ed il suo modo di porsi graficamente nei confronti del lettore. Come al solito l'ambientazione è quella di un mondo malato, ma nel caso di Midori si tratta di un mondo estremamente crudo e reale (nonostante sia una realtà dura da accettare).
Siamo nel Giappone degli anni '50, e la protagonista di questo manga, una ragazzina di 10/12 anni, in seguito alla morte della madre si ritrova a lavorare in un circo di freaks. Il problema è che questi freaks sono realmente dei mostri, non hanno conservato un minimo di umanità, e Midori sarà vittima dei loro soprusi ed abusi.
In questo manga non mancheranno mai sangue e depravazione. Anche l'atto più genuino si rivelerà poi contorto e malvagio. Con l'arrivo dell'illusionista Wonder Masamitsu la situazione per Midori sembrerà migliorare, tutti le vorranno bene e la stimeranno. Ma se Masamitsu fosse il peggiore dei freaks? Così folle da arrivare ad uccidere?
Purtroppo Midori si renderà ben presto conto di vivere ancora in un incubo; un incubo che renderà folle anche lei. Durante la lettura sarà sempre percepibile una sensazione di forte claustrofobia, ci si chiederà spesso perchè Midori non fugga da quegli orrori; ma allo stesso tempo si avrà anche pietà per i freaks, che si comportano in quel modo dopo essere stati abbandonati da tutti per le loro deformità; la cosa sarà ampiamente confermata dal dialogo tra Midori e la Mummia, la quale mostrerà sentimenti umani per la prima volta dopo il suo incidente.
Un altro elemento chiave del manga, che ne sottolinea la malsanità, è il forte abbandono alla depravazione. I freaks più volte si lasceranno andare al sesso sfrenato incuranti dell'innocenza di Midori, che verrà segnata ulteriormente dalla loro cattiveria.
Lo stile grafico del manga, ed il linguaggio usato risultano ideali all'intento dell'autore. Forse ad alcuni potrà non piacere, ma dopo alcune tavole ci si fa l'abitudine con facilità.

L'unica grande pecca di quest'opera è che qui in Italia è ormai difficile da reperire, se nona prezzi alti; il manga è uscito 11 anni fa e la Coconino non sembra averlo mai ristampato. Chiunque fosse in grado di recuperarlo non esiti ad acquistarlo, si ritroverà una vera e propria perla che difficilmente riuscirà a dimenticare una volta letto.
Dare un 10 a quest'opera mi sembra riduttivo, va letta, leggere questa recensione non rende minimamente la degna ammirazione che merita l'autore per aver avuto il coraggio di realizzare un'opera così angosciante e malvagia. Acquistatelo e non ve ne pentirete.