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Andre₿₿

Volumi letti: 12/12 --- Voto 5,5
Prima di tutto, analisi dei generi trattati: soprannaturale, thriller, mistero, horror. Per i primi due, concordo pienamente. Per il terzo storco già il naso un pochino, per l'ultimo, mi dispiace, ma posso solo dirvi che se state cercando un genere horror contornato di mistero e thriller, avete totalmente sbagliato manga.
Partirò ora con l'analizzare, nel modo più conciso ed esauriente possibile, le critiche e gli elogi di tale opera.

Gli elogi: non c'è che dire, escludendo il finale, il manga è stato pensato e congegnato molto bene. L'idea, dodici possessori di un "diario del futuro", il quale hanno poteri differenti tra loro, chi può prevedere cosa capiterà al suo possessore, chi a chi vi sta attorno, o chi cosa capiterà a delle persone specifiche, ma tutti in un prossimo futuro. Per rendere ancora tutto il più interessante, una lotta veramente all'ultimo sangue per poter conquistare il titolo di "Dio dello spazio e del tempo". Gli scontri che seguono, come ingannare chi e con cosa, quando e con che fine, con chi allearsi, quando tradire chi, perché come e quando; tutto è veramente ben pensato e ben attuato.
Tutto questo vale, ovviamente, tranne che per il finale, ossia, tranne gli ultimi tre volumi.
Questo, per il sottoscritto, l'unico elogio.

Il finale, sì, ben pensato, anche se ampiamente prevedibile. Dicevo ben pensato, ma mal spiegato, organizzato, mandando quasi al diavolo ogni possibile legge fisica e del gioco finora creata ed attuata, soprattutto negli ultimi capitoli, troppo confusionario, quasi buttati lì come per dire ‘sì, concludiamo questa storia’.
Se fatto meglio, poteva essere veramente bello.
Tutto questo, purtroppo, non porta il voto di un manga al discreto, figuriamoci al buono… o meglio, lo può portare, ma non se ci sono così tanti lati negativi.

Le critiche: partiamo dai protagonisti. Amano Yukiteru. Onestamente, un protagonista così pietoso mai visto. Ma anche tutti gli altri non si allontanano da tale descrizione. Sì, non sono 'mal caratterizzati' o 'mal realizzati', proprio pietosi. Tornando al protagonista, Amano Yukiteru è uno smidollato nel vero senso del termine: ogni volta, e ripeto, ogni volta che c'è da prendere una decisione, cosa fare, come reagire, come e se scontrarsi con il nemico, come salvare qualcuno, la sua unica risposta è mettersi a piangere in un angolino chiedendosi perché si è ritrovato in questo gioco che lui non voleva invocando l’aiuto della sua alleata nonché co-protagonista… in alternativa si butta giù di morale, sempre piangendo, arrendendosi di fronte al nemico. Tutto ad un tratto però, incredibilmente, le insicurezze, le titubanze, la sua paura caratteristica, la sua timidezza, sparisce, ed il suo carattere, viene completamente stravolto, ribaltato: di colpo è coraggioso e pronto a tutto, pronto a combattere, pronto ad uccidere, pronto a tradire… Con tutto il rispetto per l’autore, ma è impensabile effettuare un cambio caratteriale così tardi, così drastico e così radicale, per giunta di colpo, troppo di colpo, da una pagina all'altra, e non sto parafrasando… per fortuna che all’inizio c'era la co-protagonista, Yuno Gasai, altrimenti non sarebbe durato una battaglia. Parlando di lei possiamo aprire una discussione che andrebbe avanti ore, ma quello che più irrita dei protagonisti sono i rapporti interpersonali: si instaurano rapporti di alleanza, di fiducia, per ore, giorni, numerosissimi capitoli, per poi tutt'un tratto tradimenti, uccisioni senza pensarci su due volte, senza pensieri, riflessioni, titubanze che accompagnino tale scelta come potrebbe accadere nella realtà o in qualsiasi altro survival game meglio realizzato, dato che è una decisione pesante e va ben pensata, mentre nulla, niente a riguardo e si passa già a pensare ad altro, alla prossima mossa.

Ma la cosa singolare è che la maggior parte di ciò che ho riportato sopra parte proprio dal nostro protagonista, il nostro timido, riservato, debole e smidollato protagonista. Un po’ troppo forzato, c’è qualcosa che non funziona…
Rapporti interpersonali del tutto irreali, insensati e che non rispettano per niente la realtà, come se Sakae Esuno, l'ideatore, sceneggiatore e disegnatore del suddetto manga avesse creato un personaggio, l'avesse approfondito per svariati capitoli e una volta esaurita la sua utilità nella storia, lo eliminasse, così, da una pagina all'altra, senza importarsene di come, tanto basta un colpo, bang, e via. Boh mi sono detto. Ci si punta coltelli e pistole l'uno contro l'altro, ci si ferisce gravemente, ci si tradisce, e dopo due capitoli, come se nulla fosse successo. Si decide così della vita di persone, amici e nemici troppo superficialmente. Un minimo di riflessione ci dovrebbe almeno essere. Comportamenti che se veramente esistessero nella realtà, le parole serial killer, assassino, litigio, rabbia, non esisterebbero, perché sarebbero la normalità, nulla di più ordinario.

Altra caratteristica per me odiosa, consiste nel rapporto tra protagonista e co-protagonista: chissà quante volte Amano sarebbe potuto morire per mano di lei, ma come se nulla fosse, continua a subire e "perdonare", subire e "perdonare", conoscere sempre più lati oscuri di lei, capisce che è una pazza, una vera stalker e killer scatenata e non le importa niente della vita o della morte degli altri, ma nonostante ciò subisce e "perdona", lei lo tratta come un giocattolo, una pezza da piedi quasi, ma lui subisce e "perdona", nonché ogni scontro tra i due con un possibile avversario si tramuta in pianti, depressione, pentimenti e richieste di protezione da parte dell’uno che trovano riscontro In una richiesta di conferma del suo amore per poterlo proteggere da parte dell’altra.

Altro piccolo lato negativo: l’età fisica rapportata a quella mentale di alcuni protagonisti: bambini di sei o sette anni che partecipano a survival game e che hanno intuizioni su metodi per raggirare in maniera molto furba gli altri protagonisti e ci riescono, nonché ragionano e parlano come adulti…

Arrivando ora verso il finale: escludendo una piccola/grossa imprecisione che non posso citare altrimenti cadrei nello spoiler, il finale è abbastanza realistico, concerne con l'epilogo normale della storia ma è del tutto confusionario, ci si protrae, non si sa bene cosa si deve fare, quando lo si deve fare, sembra aspettino troppo, fino all'ultimo, poi all'improvviso bom, guerra di nuovo accompagnata da serie di inspiegabili poteri ed eventi.

Concludo dicendo che è un'opera che aveva un potenziale, belle idee, un carino e possibile interessante finale, ma dei personaggi con dei rapporti interpersonali a mio dire demenziali, ridicoli.


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RadonDragon

Volumi letti: 12/12 --- Voto 9
E' la prima volta che recensisco un manga ma per questo ne vale la pena. Sulla tua top 5 questo manga ci deve essere. Romanticismo e psicopatia sono bilanciati estremamente bene, senza contare gli attimi di "senza fiato" che dona. Tra perle di saggezza, risate e giusto qualche schizzata di sangue qua e la, Mirai Nikki ti regala la certezza che la bellezza vera, nuda e cruda in questo (e l'altro) mondo esiste. I disegni sono fatti abbastanza bene, anche se ogni tanto ci sono delle incrinature. Ma il tutto è sorvolabile perchè la trama, di per se' ben costruita e abbastanza innovativa, è ricca di colpi di scena con un finale che, personalmente, ho apprezzato tantissimo. Consigliato solo a chi è forte di stomaco ma tenero di cuore e a chi ha una mente machiavellica ma che sa donarsi al proprio amore.


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Rumiko

Volumi letti: 12/12 --- Voto 6,5
"Mirai Nikki" è un'opera complessa e fortemente divisiva. Generalmente, i suoi lettori si dividono in due grandi categorie: chi la considera un'esperimento geniale e chi, al contrario, la ritiene una presa in giro estremamente sopravvalutata. Nella mia recensione sostengo una posizione intermedia.

Partiamo dai punti di forza.
Il principale pregio di "Mirai Nikki" è che si fa leggere fino alla fine.
Certamente all'autore va riconosciuto il merito di aver saputo creare una storia ricca di suspense, sia "interna" (a livello, cioè, di singolo tankobon), che "esterna" (con riguardo al manga complessivamente inteso).
Le situazioni paradossali, gli sviluppi inaspettati, i colpi di scena continui incollano il lettore ai volumetti fino alla fine della storia.

E i lati negativi? Beh, possiamo dire che altro non sono se non il rovescio della medaglia degli stessi punti di forza del manga. Perché, in effetti, questa voglia di stupire a tutti i costi attira sì il lettore fino in fondo, ma porta ad esiti spesso paradossali.
In primo luogo, infatti, la struttura da "elimination game" rende la quasi totalità dei personaggi piatti ed anonimi.
In secondo luogo, la trama stessa ad un certo punto diventa inutilmente complessa, con scelte che fanno perdere credibilità e verosimiglianza agli stessi protagonisti.
Si aggiungano i disegni non certo strepitosi e si capisce che effettivamente i critici di MN qualche freccia al loro arco ce l'hanno eccome.

Tirando le somme, penso che MN sia una buona idea che si perde strada facendo. Poteva raggiungere un livello molto più alto, ma l'impressione è che l'autore abbia voluto strafare, calcando troppo la mano a discapito di uno spunto interessante.
Ciò nonostante, come detto in precedenza, si lascia leggere con interesse e può essere una buona lettura per chi vuole qualcosa di appassionante e non troppo impegnativo.


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GiulioMozza

Volumi letti: 12/12 --- Voto 9
"Mirai nikki" è un manga shonen che narra la storia di Yukiteru Amano, un giovane molto isolato che abitualmente scrive un diario su quello che osserva. Un giorno Deus (il dio) trasforma il suo diario in un diario nel futuro. Quello stesso giorno viene quasi ucciso da un altro possessore di un diario, però la sua compagna Yuno Gasai, anch'essa posseditrice di un diario del futuro lo aiuta a salvarsi. Successivamente Yukiteru viene messo a conoscenza del survival game ideato da Deus tra dodici possessori di diari del futuro e colui che vincerà diventerà il nuovo dio.

É un manga molto interessante, la storia non è banale, i personaggi sono ben caratterizzati e ci sono colpi di scena ben fatti. Un aspetto positivo (secondo mio parere) è che il protagonista non è il tipico ragazzo figo o fortissimo ma una persona timida e paurosa, in questo modo è possibile assistere meglio ai cambiamenti e all'evoluzione del personaggio durante tutto il manga. Anche tutti gli altri personaggi sono ben fatti, ognuno con i suoi punti negativi e i punti di forza. Il finale è fatto bene, non è troppo banale e non ti lascia con l'amaro in bocca per giorni.
I disegni sono fatti abbastanza bene, però potrebbero essere stati fatti meglio.
Personalmente consiglierei questo manga a chi cerca una storia abbastanza seria.


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rb-botto

Volumi letti: 12/12 --- Voto 7
Mirai Nikki è uno shounen in dodici numeri di Sakae Esuno, pubblicato in Italia da Star Comics.
La storia si basa su un insolito survival game tra dodici persone che posseggono tutti un diario del futuro e ogni diario prevede ciò che succederà in una maniera diversa. L'ultimo possessore che rimarrà in vita prenderà il posto di Deus Ex Machina, divinità che controlla il tempo e lo spazio.

Le vicende vengono narrate nell'anno 20XX (quindi un anno imprecisato) come ci dicono le previsioni dei diari e le ambientazioni sono differenti ma quasi tutte comuni, ambientazioni che si possono trovare in qualunque città come sono un Luna Park, una casa o un tempio. Unica eccezione fa la stanza di Deus che è davvero molto particolare per la sua grandezza e le sue dodici postazioni (ognuna per un possessore) sospese in aria.

Sakae Esuno riesce comunque a partire da una storia interessante e a tenere un buon ritmo di azione e colpi di scena, che si susseguono in ogni volume e su cui si basa il successo di questo manga in Italia. Non possono mancare ovviamente scene splatter e riescono a trovare spazio anche i sentimentalismi.

I personaggi principali sono ben caratterizzati e ho apprezzato come le loro situazioni, spesso al limite, li portino ad un cambiamento nel loro modo di agire e di comportarsi, dando cosi anche una certa dinamicità emotiva e caratteriale al personaggio.
La caratterizzazione dei personaggi secondari invece è marginale e talvolta appena accennata.

I disegni non sono niente di eccezionale e direi un po' altalenanti visto che alcune tavole ti verrebbe da staccarle dal volume e attaccarle in cameretta, altre invece ti lasciano un po' stranito per inquadrature e proporzioni non perfette.
Esuno spesso però non riesce con il suo tratto a far risaltare al meglio le emozioni dei personaggi e le scelte di regia le ho viste spesso imperfette come, per esempio, per non mostrare il colpo di scena che deve essere svelato successivamente, mostra la scritta sul diario e interrompe lo "spoiler" lasciando in bianco quella particolare parte di diario oppure censurandola. Inoltre esistono scene e situazioni che io reputo inutili e molto evitabili, per non parlare dell'eccessivo sentimentalismo soprattutto verso gli ultimi volumi.

Mirai Nikki merita per una gran bella storia e i suoi colpi di scena ma, secondo me, perde molto con i suoi grandi difetti come la regia, i disegni a volte imperfetti e fuori contesto, i sentimentalismi esagerati e un finale un po' troppo distaccato e strano rispetto al resto della storia, ma comunque abbastanza convincente.


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fuffoloschiomancio

Volumi letti: 12/12 --- Voto 4
Mirai Nikki è un manga abbastanza insulso che si regge in piedi abbastanza bene nei primi volumi, grazie ad alcuni spunti abbastanza interessanti e ad un'idea di fondo abbastanza carina. I più attenti avranno sicuramente notato l'eccesso di ripetizioni di cui ho usufruito nel periodo precedente e molti avranno già capito il perché: Mirai Nikki, ovvero "Diario del Futuro", è un manga che può essere efficacemente riassunto in parole come "abbastanza", "più o meno" o "quasi", perché, in fondo, Mirai Nikki non è che un manga riuscito solo a metà, o anche meno, come vedremo poi.

La storia, come ho detto prima, non sarebbe neanche male, ma è sfruttata nel peggiore dei modi e molto spesso il patto narrativo va a farsi benedire per via di sequenze e scene campate in aria, create solo per motivi come: "Eh, ma il lettore non se lo aspetta". Il finale, poi, inutilmente complicato, dove tutto si risolve, totalmente in contrasto con la filosofia pseudo-pessimista che questo manga propugna.
Pure i personaggi sono di quanto più "abbastanza" ci sia al mondo; pessimi, nella maggior parte dei casi solo abbozzati e si dividono in due categorie: i buoni e quelli che muoiono. Di questi ultimi non sapremo altro che il nome ed il cognome, il potere del loro Future Diary e qualche esperienza romantica e/o strappalacrime per farceli rimpiangere, cosa che non accadrà, una volta, per l'appunto, morti. Dei "buoni" sapremo poco di più ed, eccetto eccezioni come ad esempio Keigo o Minene Uryu, anche questi scompariranno dai nostri ricordi non appena trapassati o usciti di scena. Una menzione ad honorem come "personaggio messo lì solo per tappare i buchi della trama" più trasparente della storia va a Aru "Kaworu" Akise, di cui non sapremo mai NULLA. Arriviamo al duo protagonista, Yukiteru e Yuno, che riescono a risultare più incisivi degli altri, ma non brillano né come caratterizzazione né come originalità (il primo è una sorta di Shinji Ikari, mentre la seconda un'assassina psicotica alla "School Days").

Tirando le somme possiamo dire che questo manga non offre tematiche o riflessioni, non offre scene d'azione memorabili, ha una storia coinvolgente, ma gestita male, disegni di qualità altalenante, non ha una sua personalità e della quasi totalità dei suoi personaggi non sapremo il carattere, la loro storia, i valori con cui sono stati educati, i loro affetti e le loro paure: non so voi, ma un prodotto come questo a casa mia è chiamato, per non dir di peggio, un brutto manga e, visto il rilievo che gli è stato dato, pure molto sopravvalutato.
Il mio giudizio finale su Mirai Nikki? Esistono modi di gran lunga migliori di spendere i propri soldi.


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Spirit Eater

Volumi letti: 12/12 --- Voto 6
Quando si parla delle yandere, le ragazze all'apparenza dolci e gentili, ma in realtà mostruose e psicopatiche, sono due gli esempi più noti: innanzi tutto abbiamo un famoso personaggio della serie "School Days" e poi Yuno Gasai del ben noto manga/anime "Mirai Nikki: Future Diary".
È proprio per l'apparentemente docile ragazza dai capelli rosa che questo titolo è divenuto molto noto e, dopo la creazione della serie animata in ventiquattro episodi, Star Comics ha deciso di portare il titolo in Italia.
Il primo impatto col titolo è decisamente positivo: un ragazzo, Yukiteru, viene selezionato per giocare ad un survival game il cui unico sopravvissuto diverrà il nuovo Dio dello spazio-tempo detronizzando quello attuale, la cui fine sta per avvicinarsi. Ogni "giocatore" sarà munito di un diario (il più delle volte un cellulare) che prevederà il futuro in un modo tutto suo.
Sin dall'inizio il nostro ragazzo verrà aiutato da Yuno Gasai, una sua compagna di classe talmente innamorata di lui da essere colei che possiede "il diario di Yukiteru" grazie al quale riceve informazioni sulle attività del suo Yukki ogni cinque minuti.
Insomma il plot sembrava essere originale, per quanto si trattasse di un genere fin troppo sfruttato negli ultimi tempi.
Sin dal secondo volume inizia però a vedersi il punto debole della trama: ci troviamo dinnanzi ad un numero un po' eccessivo di forzature. Un manga che si presta ad un crudo realismo con elementi soprannaturali non può essere pieno di elementi lasciati là, senza una spiegazione: un certo personaggio può ipnotizzare le persone non si sa come, un altro si procura materiali pericolosi anche se è solo un bambino, un sindaco riesce a parlare con Dio... E qui stiamo parlando solamente della punta dell'iceberg il cui culmine è il finale: perfettamente illogico e forzatissimo.
Al tutto viene aggiunto quel fenomeno che è stato Yuno: un personaggio malato come pochi che agisce secondo una logica del tutto distorta. Se dal punto di vista della caratterizzazione la yandere risulta ben riuscita, c'è invece un altro problema: gran parte delle tavole del manga è dedicata a farcela vedere che squarta o tira mazzate in testa a chi mette in pericolo il suo Yukki. All'inizio si può pensare che la cosa sia figa, ma, alla lunga, stanca.
Altro elemento forzato: tutti, e dico tutti, i possessori di diario combatteranno con Yukki. A quanto pare non esistono battaglie tra gli altri oracoli del futuro che anzi si alleano contro il povero sventurato.
In più l'evoluzione psicologica del protagonista è sì abbastanza completa, ma sembra non calcolare alcuni elementi fondamentali. Ad esempio il caro Yukiteru ammazza una persona e sembra non gliene freghi nulla, mentre quando vede morire qualcuno a lui caro per poco non esce di testa. Ok che sono cose su un piano diverso, ma potresti essere almeno un po' scosso dall'aver ucciso un individuo!
Fermiamoci con gli aspetti negativi, perché, bisogna dirlo, questo manga non è tutto da buttar via.
Il cast di personaggi non è certamente brillante, ma riserva qualche soddisfazione con Haru Akise e Uryu Minene (che non per nulla hanno avuto due volumi autoconclusivi dedicati). Il primo è un ragazzo con la passione per l'investigazione di orientamento sessuale omo/bisessuale che vagamente ricorda il caro Kaworu Nagisa di Evangelion col quale condivide alcune caratteristiche fisiche e psicologiche , mentre la seconda è una terrorista spietata che sin dal primo volume proverà a uccidere Yukiteru per poi allearsi con lui diventando il terzo personaggio più importante della storia.
La trama, come già detto, presenta plot-hole e forzature rimanendo però moderatamente piacevole: qualche colpo di scena è ben riuscito e alcune scene spiazzano.
Il disegno è accettabile mentre il character desing è ben riuscito.
L'universo creato da Sakae Esuno non brilla particolarmente. L'originalità c'è e ci sono anche gli elementi per creare un buon manga. Purtroppo le numerose forzature e il finale veramente infelice rovinano una trama che già non era propriamente esaltata dai disegni così così.


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Shiori

Volumi letti: 11/12 --- Voto 8
Non scriverò la trama, perché già molti l'hanno fatto, ma scriverò la mia recensione.
Questo è un manga che considero di gran "lusso", dato che è uno dei miei preferiti e, soprattutto, un'opera d'arte. La prima volta che l'ho visto era in bella mostra dal mio rivenditore di fiducia e nessuno se lo filava. Lo presi, lessi la trama e mi dissi "Ma sì, dai!". Era il primo fumetto che leggevo, circa un anno fa. Non sono da molto in questo mondo, ma credo di essere diventata più competente al riguardo e di avere le capacità per recensirlo. Allora, cominciamo...

La trama mi fa pensare molte volte a delle leggere forzature, che diventano troppo evidenti nella battaglia tra Yukiteru e il Settimo giocatore. Sono rimasta leggermente sconvolta dalla caratterizzazione dei personaggi, di tutti, ma in particolare di Yuno, la psicopatica in persona. Ma sarà la follia di Yuno a mantenere il debole Yukiteru.
Spesso i personaggi che si contrastano diventano dei perfetti serial killer, che mi lasciano molto stranita, e subito dopo letto ogni volume ho dovuto fare altro per circa dieci minuti a causa dello shock. I personaggi si ingannano tra di loro, e soprattutto il Quarto mi lascia amareggiata.
La trama è a dir poco stupenda, non si può non dire "wow" dopo aver letto una storia del genere, nel quale tutto è collegato dal sottile filo rosso del destino, nel quale tutti incappiamo.

I disegni sono molto belli, tantissime volte mi hanno fatto capire persino la psicologia dei personaggi, basti pensare alla tavola qui a lato, subito sotto la copertina del terzo volume. Si può capire perfettamente che quella persona è diventata pazza, manipolata e che il suo cervello, a causa del gioco, è impazzito.
Molto divertenti sono a volte le scene che ci sono tra Yukiteru e Yuno. La ragazza tenta più volte di far innamorare il suo amato, che alla fine, fingerà per ottenere la protezione che la ragazza gli dà incondizionatamente.
Quando alla fine ho visto tutti i personaggi, dal volume numero 3 al numero 12, sono rimasta di stucco: Deux Ex Machina ha preso tutti, uomini, donne, bambini, adolescenti e vecchi. Credo voglia rappresentare che tutti, indistintamente dall'età e dal cuore, siamo costretti a vivere ingannando l'altro per sopravvivere. Un gioco di sopravvivenza e amarezza.

I voti:
Voto complessivo: 8
Personaggi: 9
Trama: 8
Disegni: 7.5


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Ottrano

Volumi letti: 12/12 --- Voto 7
Leggere Mirai Nikki è un po' come trovarsi in un mondo dove le leggi della fisica sono sconosciute. Infatti le regole della letteratura classica di un manga quì vengono sconvolte. Il lettore non viene certo attratto dal protagonista, fin troppo scontato e ripetitivo, ma dai personaggi che sono intorno a lui. Oltre alla schizofrenica Yuno Gasai, infatti troviamo molti altri personaggi tutti con un loro background psicologico abbastanza approfondito. La seconda nota che non possiamo certo non riscontrare sono i continui colpi di scena, forse troppi, infatti molto spesso ci troviamo di fronte a discrasie sulla trama che non può che lasciarci perplessi.
Chi vorrà apprestarsi a leggere Mirai Nikki non troverà di certo il solito shounen, se non teniamo conto di un finale un po' troppo "politically correct" dove tutti vivono felici e contenti, con questo non voglio certo dire che siamo di fronte ad un nuovo genere o capolavoro, comunque rimarrà una lettura piacevole per molti che li potrà tenere incollati fino all'ultima pagina.


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ninako-chaan860

Volumi letti: 12/12 --- Voto 8
Questa è la storia di un ragazzo solo e senza amici che tutto d'un tratto si trova immischiato in un Survival Game dove troverà tutto ciò che cercava in precedenza, compreso l'amore.
È una storia scritta molto bene, e ti incita a comprare il volume successivo, in quanto alla fine del volumetto stesso ti lascia sempre con fiato sospeso..
I disegni sono ben fatti, non ho niente da ridire. L'unica cosa è che succedono un sacco di cose e i disegni sono molto in movimento.
Come storia è molto buona, ricca di colpi di scena e di fatti sempre nuovi e originali.
Di certo una cosa c'è da dire: Yuno Gasai è il personaggio saliente di tutto il manga, cosa che non è di certo Yukiteru. Senza di lei, la storia non avrebbe avuto quel tocco di mistero che è servito a far andare avanti molto bene il manga. Yukiteru senza Yuno non sarebbe niente e, sinceramente, sarebbe morto nella prima "Dead End".
Complessivamente è molto buono, 8. Da leggere.


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Nemy

Volumi letti: 12/12 --- Voto 8
La storia di Mirai Nikki gira attorno a Amano Yukiteru, un ragazzo isolato dal mondo che tiene un diario di ciò che succede sul cellulare; il ragazzo ha solo come amico Deus una divinità, il quale dona al ragazzo la capacità di leggere il futuro attraverso il diario.
Da qui parte un survival game tra i 12 esseri umani scelti per sostituire Deus, tutti possessori di un diario in grado di prevedere il futuro.
Per me Mirai Nikki è un manga singolare (essendo il primo che leggo nel genere), è originale e pieno di colpi di scena, continuando a leggere gli albi ci si rende conto di quanto sia imprevedibile la storia; infatti fino alla fine non si "sbroglia la matassa".
Per quanto riguarda i personaggi sono molto caratterizzati, ogni personaggio ha una propria storia che viene inserita nel manga senza far perdere valore alla storia principale, i personaggi sono imprevedibili e diversi fra loro.
Lo stile di disegno è gradevole e si addice ai suoi personaggi, le scene delle azioni sono disegnate bene.
Per inserire qualche critica avrei gradito un finale un pò più lavorato, con qualche dettaglio sui personaggi in più, e non è tanto chiaro come finisce la questione della divinità.

Falcon

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Falcon

Volumi letti: 12/12 --- Voto 7
Mirai Nikki. Cosa dire di questo manga? Senza alcun ombra di dubbio è un buon prodotto editoriale. Ha una buona trama, scorrevole e intrigante al punto giusto, e i colpi di scena sono ben strutturati. Mirai Nikki è una ventata di aria fresca in un genere troppo abusato, il survival. Abituati ad un genere in cui l'unica nota che distingue un titolo da un altro è il modo in cui si sbudellano i vari protagonisti Mirai Nikki ha qualcosa di diverso. La premessa dei Diari del futuro è la caratteristica che rende unico questo fumetto. Perché chiariamoci: non è più interessante sapere che tutti i giocatori possono prevedere le mosse dei propri avversari? La trovata di donare ai protagonisti la capacità di prevedere il futuro è una trovata molto intelligente, anche perché sono stati creati diversi modi per vedere in anticipo il futuro, e tutto il manga si basa sull'utilizzo che ne fanno i vari personaggi per battersi a vicenda. Un diario che registra tutto ciò che gli accade intorno senza alcuna distinzione è sicuramente più forte di uno che può prevedere solo tre eventi al giorno. E la bravura di Sakae Esuno sta proprio nel mostrare come fanno i personaggi ad usare al meglio i loro diari. Anche se sembrano deboli. Purtroppo nonostante questa premessa, e penso l'obbiettivo che si era posta l'autrice di rivoluzionare il genere survival, Mirai Nikki non riesce ad assolvere il suo compito alla perfezione. Non tanto per la mancanza di originalità (anche se ci sono alcuni punti che rasentano il plagio), o per mancanza di bravura nel disegnare o nel comporre i dialoghi e le azioni, quanto in quello che personalmente chiamo "caos da manga". Cioè: forse complice una cattiva traduzione, o la voglia dell'autore di mettere un bordello di roba nella sua opera, prendete una trama ben fatta, e riempitela di cose a caso qua e la, che non centrano quasi nulla con la trama principale e fanno solo confondere il lettore. E' successo ad Akira, è successo a Neon Genesis, è successo a Mirai Nikki. Un paio di esempi: <b>[ATTENZIONE SPOILER]</b> quando nel Vol. 10 Kaworu (scusate, volevo dire Akise, ma tanto sono gemelli. Capelli bianchi, occhi rossi, amore per il protagonista maschile vi ricordano qualcosa?) sta per essere disintegrato da Deus questo lo vuole archiviare nell'Akashic Record. Di grazia signora Esuno, cos'è sto Akashic Record? E perché lo citi una volta soltanto in tutta l'opera e poi non me lo riproponi più senza manco darmi una spiegazione su cosa sia, sul perché esista, qual è la sua funzione ecc.? Perché sono dovuto andare su Wikipedia per sapere che è un registro di tutte le conoscenze ed esperienze del genere umano? Certo, Deus gli dice cos'è, ma mi spiegate voi cosa intendete con "Registro celeste di tutti gli avvenimenti stabili"? Altro esempio: nel penultimo ed ultimo volume si scopre che la servetta di Deus, Murumuru ha fatto il doppio gioco e vuole il potere tutto per se. Quindi nell'ultimo volume Yuno gli chiede di liberare le restrizioni e si trasforma in un mostro. Quindi arriva una seconda Murumuru che si rivela essere la prima Murumuru, e quella che si è trasformata in mostro è la seconda....ma che è sta roba? Non centra manco niente con la trama! Queste cose accadono in tre scene differenti. Una sola scena per situazione. Quasi fossero state messe lì di sana pianta perché senza quell'evento la trama non sarebbe andata avanti. E ancora, perché per tutta la durata nel manga nessuno mi spiega come mai un Dio non può resuscitare un'anima. Dove vanno a finire le anime? Si distruggono? Vanno a finire in quel fantomatico Akashic Record? Fanno un party a base di cockail? Deus non può riportarle in vita perché troppo occupate a bere? E che fine fanno i due mondi distrutti? E come fa la Yuno del Terzo Mondo a distruggere il muro che separa i due mondi? Queste ed altre domande non avranno mai risposta. <b>[FINE SPOILER]</b>.

Sinceramente ci sono dei buoni livelli di narrazione fino all'undicesimo volume. C'è emozione, c'è sentimento, ci sono colpi di scena imprevedibili, e diamine, ogni volta che ragionano su come cambiare il futuro ci sono certi ragionamenti ed intuizioni veramente sconvolgenti per quanto sono curati. Non capisco perché il finale è stato fatto così male. Perché si è voluto buttare alle ortiche un buon manga. Perché è vero, è una ventata di aria fresca nel suo genere (non mi stancherò mai di dirlo) ma perché bisogna ridursi al solito caos che aleggia in ogni manga? Forse sarà la traduzione, ma certi disegni si vedono che vogliono dire certe cose, non posso dare la colpa solo ai traduttori. Quindi che dire? Assegno un 7 perché non è un disastro. E' un bel fumetto. Ma il finale poteva essere scritto meglio. E certi quesiti potevano trovare una risposta, anche sacrificando qualche pagina.


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Septimus

Volumi letti: 12/12 --- Voto 8
Premettiamo che questo è un manga dalle sfumature particolarmente horror e da un retrogusto psicologico abbastanza intenso, ma la storia principale corre anche sulla dimensione di una relazione sentimentale tra i due protagonisti, appunto Yuno e Yuki. Il diario del futuro è uno strumento elettronico, meglio definito cellulare, dotato di uno speciale potere che dona la possibilità di prevedere il futuro secondo le preferenze di ogni personaggio che lo possiede. Questo oggetto "magico" può anche avere le sembianze di un rotolo di pergamena, come nel caso della signorina numero 8, Tsubaki, padrona del Diario Della Chiaroveggenza. Un esempio? Yuno, innamoratissima di Yuki, possiede il diario dell'amore, che le permette di essere a conoscenza delle azioni e dei pericoli in cui potrebbe inciampare l'amato in anticipo di dieci minuti. Questi diari sono stati concessi da Dio, esatto. Questo Dio, essendo in procinto di lasciare il proprio compito di amministratore del mondo per vecchiaia (cade a pezzi) crea un gioco di sopravvivenza che vedrà combattere tra loro 12 partecipanti. Il segreto per vincere è riconoscere i possessori di tale diario e ucciderli. Distruggendo il cellulare, ucciderete automaticamente anche il padrone di esso. Dopo questa esposizione generale della questione, passiamo ad un'analisi più dettagliata. Il gioco, ahimé, non tratta soltanto dei dodici partecipanti, ma di tutta la dimensione familiare e dei cari di questi combattenti, che si ritroveranno a collaborare, uccidersi a vicenda e spesso a tradirsi. Quest'anime (c'è anche l'anime, sì) è un colpo di scena dopo l'altro e devo dire che ho apprezzato i riscontri macabri perché davvero fatti bene e soprattutto esaltanti, in un mix di sentimentalismo e psicologia che ti fanno venire voglia di guardarlo tutto d'un fiato. Le puntate sono 26 e si parla di una seconda serie, prossimamente, già annunciata. La fine lascia un poco a desiderare ma è normale, poiché la seconda serie chiarirà il finale. Adesso io non vorrei distruggervi completamente la visione dell'anime o la lettura del manga, dunque non spoilererò troppo. E' davvero figo il rapporto tra i due protagonisti e l'intrigo tra i vari personaggi perché non sai mai cosa aspettarti e nonostante la tragicità delle situazioni c'è sempre qualcosa che tiene l'attenzione alta e non ti fa calare la voglia di guardare, appunto perché è troppo drammatico e ti annoia. E' sicuramente cruento, dunque non lo consiglierei a chi è debole di stomaco, ma merita e merita tanto, fin'ora non ho trovato un anime più bello di questo per genere e trama. Penso sia all'altezza dei fan di death note o di soul eater, dato che rientrano tutti e tre nei miei preferiti.

Voto? Direi 8. Non vado oltre per il finale poco chiaro.


 7
__HellGirl__

Volumi letti: 12/12 --- Voto 8
"Questo telefono... cosa vuol dire che "sto per morire"? Spiegati! Restituiscimi il mio futuro!"

Se si pensa al futuro, inevitabilmente, il nostro cuore sa di dover prendere una decisione precisa affinché possa essere ciò che di meglio possiamo auspicare, ma in "Mirai Nikki" è diverso: le strade sono infinite, e sono composte da vie connesse l'una all'altra ma evitabili grazie a piccoli passi apparentemente insignificanti, ma del tutto decisivi affinché si possa cambiare strada.
Un piccolo gioco di scelte, ma un grande test di sopravvivenza: chi sarà la mente più brillante? Chi emergerà nel gioco per divenire colui che potrà manovrare a proprio piacimento il destino altrui?
Il futuro è sempre incerto, ma forse, mai come in questo caso.

Nato nell'ormai lontano 2006 grazie alla mente contorta di Sakae Esuno, "Mirai Nikki" inizia a spopolare grazie alla serie animata di 26 episodi datata 2011.
Una serie di 12 volumi rivolti a un pubblico amante del genere splatter, horror e drammatico, ma non solo, poiché "Mirai Nikki" comprende anche una notevole dose di coinvolgimento psicologico, insomma, è una serie particolare destinata ad un pubblico amante degli intrecci e dei puzzle difficili da completare, ma che pezzo dopo pezzo, forse, potranno essere studiati nella loro interezza.

Amano Yukiteru è un ragazzo psicologicamente instabile, infatti non solo ha problemi a relazionarsi col prossimo, ma è anche lasciato in balia di se stesso a causa di problemi familiari che lo costringono a vivere in solitudine. Nessuno può vivere contando solo sulle proprie forze e questo lui lo sa bene, perciò utilizza la sua immaginazione per creare un mondo intorno a sè, una realtà in cui poter sfuggire dalla normale routine dove i compagni di classe lo hanno preso di mira.
Yukiteru non è solo: ci sono il Dio incontrastato chiamato Deus, e la sua compagna dall'aspetto piuttosto adorabile Murmur. Però, anche se non ha molto da fare durante il corso della giornata, a lui piace annotare nel suo diario virtuale all'interno del cellulare tutto ciò che avviene attorno a lui: Yukiteru è un mero spettatore, niente di più e nulla di meno.
Forse non è tutto frutto della sua immaginazione, e questo a Yukiteru appare fin troppo chiaro nel momento in cui Deus gli fa dono di un potere speciale: il diario del futuro.
Esso descrive ciò che Yukiteru farà durante la giornata, esattamente come annotava lui ciò che gli accadeva attorno nel suo cellulare, però è già stato scritto: non è il solo, infatti, vi sono altri dodici persone dotate di diversi poteri ma sempre correlati al futuro, e tutti loro bramano al posto dell'ormai decadente Deus.
Tutti vogliono divenire Dio: è così che ha inizio un gioco di sangue per poter esaudire i propri desideri e dare inizio alla propria era.

Ogni pagina coinvolge in un nuovo mistero, e pare sempre che la salvezza sia ben lontana dallo sconfiggere l'oscurità che i personaggi nascondono nel proprio cuore, anzi, nei meandri della loro mente malata: ebbene sì, sono tutti malati ed estremamente pazzi.
Con "follia" si intende la voglia irrefrenabile di uccidere, di rubare e togliere ciò che appartiene agli altri di diritto, e con ciò si intende anche la libertà o la vita: il "come" non ha importanza.
Tutti quanti nascondono dei segreti più o meno raccapriccianti, che possono far rivoltare lo stomaco a più di qualcuno, eppure è questo che rende i personaggi così affascinanti ma al contempo stesso degli esseri avvolti dalla sete di sangue, egoismo, e crudeltà.
L'essere umano è stato poche volte così attratto dalla brama di potere come in questa serie, e l'ho gradito molto, infatti tutti vengono caratterizzati estremamente bene, anche quelli secondari.

Il tratto risulta nel complesso armonioso e riesce a giostrarsi bene fra personaggi e ambienti, sfondi, e altro, ma forse potrebbe far storcere il naso a qualcuno la notevole dose del più comunemente definito "fanservice" che potrebbe stonare nella storia, ma che io ho reputato necessario al fine della migliore caratterizzazione dei personaggi.
Insomma, se uno vuole vedervi del fanservice, purtroppo, lo si vedrà, mentre chi è capace di vedere al di là dei meri corpi nudi allora potrà ritenersi più che soddisfatto della lettura: il nudo non è volgare, anzi, facilita la comprensione del personaggio poiché meglio lo definisce.

Purtroppo, però, possiede delle note dolenti, ma che comunque non danneggiano troppo l'opera: è spesso in ballo la credibilità dei fatti, ovvero, alle volte capita che gli avvenimenti risultino un po' forzati, e che certe scene siano troppo veloci, quindi dà l'impressione che l'autore abbia dovuto sbrigarsi a concludere il tutto.
Nnel complesso non è grave, ma sicuramente non porta bene alla serie, che avrebbe potuto prolungarsi oltre ai dodici volumi prendendo l'andamento in generale con più calma.
Forse l'autore è stato costretto, ma non lo sapremo mai.
Nota importante va data al finale, che secondo me è decisivo nel giudizio di un'opera: soddisfacente, ma ciò varia da persona a persona.
I punti di forza della serie sono sicuramente i colpi di scena, e i vari misteri che normalmente andando avanti dovrebbero risolversi invece s'infittiscono creando maggiore coinvolgimento, per poi rivelare segreti impensabili. Senza contare il carisma dei personaggi.

Reputo però migliore l'anime, seppur sia stato tratto dalla serie cartacea, perché l'adattamento grafico rende meglio le scene ma d'altra parte tante censure sono state apportate per consentire agli spettatori la possibilità di non rimettere in certi punti.
Purtroppo, molte cose rendono meglio da animate, così come è normale che sia, ma nell'anime i personaggi riescono a donare ancora più follia che nel manga: pensavo fosse impossibile, ma è così.

In conclusione, ritengo "Mirai Nikki" una notevole opera per il suo genere, obbiettivamente molto difficile da trattare e soprattutto da rendere coinvolgente senza cadere nel banale o nello scontato, quindi lo consiglio a tutti gli amanti del genere.

Tutto ciò che bisogna evitare è la fine dei giochi: DEAD END.

Eleonora

 5
Eleonora

Volumi letti: 3/12 --- Voto 3
Attenzione : spoiler

Detto senza mezzi termini? Non capisco come faccia la gente a leggere questo manga senza che gli sanguinino gli occhi.
L'idea di fondo di questa storia è bella, da un certo punto di vista brillante, peccato che l'autore l'abbia sviluppata alla c**** di cane. Questo manga ha innumerevoli difetti e non capisco come possa avere tanto successo.

Cominciamo dai personaggi. Il protagonista è piuttosto patetico e privo di attrattive, nella storia risalta quanto un granello di sabbia nel deserto e mi convince poco (va bene che in alcuni manga il carisma dei personaggi viene annullato apposta, ma questo è uno shonen, quindi non è proprio il caso) e infatti il vero trainante della storia è Yuno Gasai, una yandere psicotica nonchè stalker (indovinate di chi?). Si, perché Yuno non solo è innamorata di Yukiteru (a proposito, in seguito si scopre che si è invaghita di lui per un motivo a dir poco ridicolo), ma è anche abilissima nell'usare i coltelli quando si tratta di fare fuori chi si mette sulla sua strada, nonostante sia un'adolescente estremamente giovane e non abbia mai ricevuto nessun addestramento di sorta...
Molto credibile, vero?
E pensate che senza di lei "Mirai Nikki" non avrebbe neanche la metà del successo che ha ora. Con lei di mezzo lo sfigatissimo Yukiteru viene sempre messo in ombra.
Sakae non è certo un genio nel caratterizzare i personaggi, nè per quanto riguarda la personalità nè per l'aspetto fisico. La maggior parte di loro ha comportamenti così irreali e talvolta illogici da risultare piuttosto irritanti. Questa è la dimostrazione di quanto l'autore sia incapace di approfondire la psicologia di un personaggio in maniera decente. E questo sarebbe un manga psicologico? Che tristezza...
Stendendo un velo pietoso sul cast, anche dal punto di vista tecnico questo manga lascia molto a desiderare. Come ho detto prima, il character design non è certo il massimo, e i disegni andando avanti con la storia tendono a peggiorare. In alcuni casi l'autore sbaglia addirittura le proporzioni umane, in particolare quelle degli arti inferiori e superiori, e molte scene sembrano disegnate in fretta e furia.
Del resto lo stile di Esuno è molto stilizzato, e mi sembra che questa scelta cozzi un pò con la trama, che è piuttosto cupa... Sa disegnare bene le espressioni, soprattutto quelle di paura, ansia e odio, oltre che le espressioni folli, peccato che talvolta le renda talmente grottesche da risultare quasi caricaturali. Gli sfondi non sono niente di speciale, non mi hanno colpito affatto. Ci sono mangaka che vi dedicano un'attenzione quasi maniacale, ma questo non è certo il caso di Esuno...
Inoltre questo manga ha dei buchi nella trama più grandi dei crateri lunari. Come fa la terrorista a tirare fuori la moto dal nulla (ripeto, dal nulla più totale) quando fugge? Come mai dopo aver sparato solo un paio di colpi il poliziotto ha già finito le munizioni? Come fa la terrorista ad avere una bomba nel cuore, visto che è fisicamente impossibile? Perchè nessuno si chiede dove siano finiti i cadaveri dei possessori dei diari morti, visto che scompaiono nel nulla? In questo manga un sacco di gente muore o scompare senza che nessuno faccia nemmeno una piega.
Si potrebbe continuare a lungo, ma non voglio farmi venire i crampi alla mano, perciò mi fermo qui.
Come voto metto tre perchè l'idea di base è ottima mi piace la trovata del Deus ex Machina, ma il resto mi ha deluso molto. Mi sembra la classica storia complicata realizzata da una persona inesperta e/o priva di potenzialità.


 2
Nick The Kid

Volumi letti: 3/12 --- Voto 9
Mirai Nikki è un manga da poco uscito in Italia che mi ha colpito molto per lo spessore psicologico e per la violenza di cui è pregno.
Mirai Nikki parla di Yukiteru Amano, un ragazzo associale che passa il suo tempo scrivendo ciò che accade in torno a lui sul suo telefono, formando una sorta di diario virtuale. Gli unici amici che conosce sono Deus Ex Machina, dio del tempo e dello spazio e Mumuru, che esistono solo nella sua immaginazione (o almeno lui crede).
Un giorno il diario del nostro Yukiteru inizierà a raccontargli eventi futuri da lui ancora non scritti e presto scoprirà di partecipare ad un gioco di sopravvivenza tra i 12 possessori del diario del futuro. L'ultimo sopravvissuto prenderà il posto di Deus come dio. Yukiteru cerca di sopravvivere insieme a Yuno, ragazza ossessionata da lui e che farebbe di tutto per proteggerlo. I due riescono con maestria ad uccidere molti possessori ma molti sono i dubbi che si presentano a Yukiteru, come quello dei cadaveri presenti nella stanza di Yuno, che gli impediscono di fidarsi del tutto di lei.
Trovo che il manga di Mirai Nikki sia uno dei più belli che sto leggendo in questo periodo, la sua lettura è piacevole e una volta finito un volume non fai altro che pensare alla data del successivo, a mio parere Mirai Nikki è paragonabile a capolavori come il ben più famoso Death Note, per questo penso che sia un manga che, dalla lettura dei primi 3 volumi e dalla visione dell'anime fedele ad esso, meriti un 9.
Perchè non 10? Beh, nonostante sia a mio parere un manga veramente stupendo, in certi punti manca di crebilità, come la scena di un bambino che diventa una sottospecie di assassino per la perdita dei propri genitori e penso inoltre che come idea iniziale sia simile a Death Note.
Storia: 9
Grafica: 9
Personaggi: 9
Originalità: 9
Voto Finale: 9


 8
fedcjmanga

Volumi letti: 2/12 --- Voto 8
"Mirai nikki - Future Diary" è la prima e più celebre opera di Sakae Esuno. Che ci delizia con un manga di genere shonen psicologico davvero fenomenale. Edito in patria dalla casa editrice Kadokawa Shoten e qui in Italia dalla famosa Star comics. Questo manga è una serie conclusa che conta 12 volumi. Qui in Italia sono stati editi solo i primi due.

La storia racconta di un ragazzo di nome Yukiteru, che sta sempre solo e non si apre con nessuno. I suoi sentimenti, le sue emozioni, e soprattutto i fatti che accadono intorno a lui, li annota su un diario che tiene dentro il suo cellulare. Una mattina, rileggendolo, si accorge che esso riporta dei fatti che devono ancora accadere. Ma non è solo una coincidenza. È stato "Deus", un dio, che l'ha scelto per partecipare ad un gioco. Più precisamente una "battaglia di diari del futuro", dove chi riesce a sopravvivere fino alla fine diventerà una divinità e governerà il mondo.
Per vincere questo ambito titolo lo aiuteranno molti ragazzi, possessori o no dei diari.

Questo manga mi è molto caro, perché adoro alla follia le storie molto intense, e questa ne è un esempio.
Ma forse preferisco l'anime che è venuto dopo il manga. Perché riesce a trasmettere meglio tutte le emozioni, i sentimenti e gli stati d'animo che provano i nostri protagonisti. A parer mio, il manga, non è propriamente all' altezza dell'anime, per questo non riesco a dare un voto maggiore di 8.

I disegni sono abbastanza carini, ma non troppo precisi, con pochissimi dettagli. Mentre la storia, a parer mio, è una vera genialata. Veramente intensa. Anche se a molti sembra presa da altri manga. Per finire consiglio questo manga a tutte le persone che vogliono provare a immergersi nella storia che stanno leggendo. A tutte le persone che vogliono piangere, rattristarsi, ma soprattutto a quelle che vogliono sentirsi libere di vivere.

I-Devil

 6
I-Devil

Volumi letti: 2/12 --- Voto 8
Mirai Nikki, un nome strano per un manga, ho pensato appena l'ho visto abbandonato su una mensoletta polverosa del negozio. L'ho preso, sfogliato e subito ammirato. Un Future Diary davvero affascinante secondo il mio parere. I protagonisti mi sono subito entrati in testa e mi è simpatica soprattutto l'amica pedofila e stalker. I personaggi sono abbastanza complessi e dotati di abiti e accessori che li arricchiscono fino a farli sembrare reali. I dialoghi calzano a pennello, magari un poco le scene dovrebbero migliorare ma non sono nulla di male. E poi si sa, un manga ha bisogno di tempo per migliorare e se questo è già partito così...
La storia, come dicevo, è intrigante e da tempo un manga non mi interessava come questo. Il mio voto, dovrebbe essere 9 ma gli assegno 8 perché il 9 se lo deve guadagnare continuando a migliorare. E poi ci sono ancora tanti volumi, ho tutto il tempo di cambiare opinione. Comunque un 8 meritatissimo, davvero un manga appassionante, con intrecci e situazioni piacevoli da leggere. Merita davvero. Io ho appena terminato il secondo volumetto e aspetto impaziente quei mesi che mi separano dal 3° volume e che mi faranno rodere dentro per l'impazienza.


 3
scarlet nabi

Volumi letti: 1/12 --- Voto 7
Anno 20XX. Giappone. Yukiteru è un ragazzino delle medie chiuso nel suo mondo. Non riesce a comunicare con gli altri, non è capace di riflettere su se stesso. L'unica cosa che può fare è osservare il mondo da spettatore, annotando ogni più piccolo evento sul suo diario virtuale. Nulla di strano che un adolescente sia più a suo agio nell'universo digitalizzato dei cellulari che nella realtà del faccia a faccia: i giovani nipponici sono ormai quasi in simbiosi coi loro telefonini e i keitai shousestsu, - i romanzi per cellulare - scalano le classifiche di gradimento e svelano nuovi talenti della comunicazione sintetica.
Da queste premesse si potrebbe sviluppare una trama ricca e interessante ma questo nuovo manga presentato da Star Comics (a febbraio il secondo volume) per ora presenta solo la struttura tipica dello shounen, incentrato sui combattimenti piuttosto che sull'introspezione psicologica o l'analisi sociale.
Non manca l'elemento sovrannaturale: a donare il diario del futuro a Yukiteru è un dio, Deus, che vive in una dimensione parallela e immaginaria e gioca con gli umani (come fossero pedine su una scacchiera) per vincere la noia. La caratterizzazione del personaggio crea un incrocio tra lo shinigami Ryuk di Death Note e una divinità egizia. Solo la prosecuzione della storia potrà chiarire meglio i contorni di questa figura affiancata da una piccola e graziosa aiutante, Murumuru, che ricorda molto le versioni chibi umoristiche delle protagoniste di Oh Mia Dea.
Dal punto di vista stilistico, quindi, nulla di particolarmente originale, anche se il tratto è gradevole. Sia nei contenuti sia nel disegno Mirai Nikki richiama lo stile di Tutor Hitman Reborn! di Akira Amano. Già nel primo volume vengono presentati i dodici possessori dei diari, ciascuno con caratteristiche diverse e, con l'aiuti di Yuno Gusai, una compagna di classe, l'eroe ne sconfigge due, distruggendo i loro cellulari e cancellandone la vita: senza lo schermo a cristalli liquidi i nemici non sopravvivono, ogni relazione, ogni attacco è mediato dalle informazioni che appaiono.

L'autrice lancia vari spunti che potrebbero rendere la trama davvero interessante e densa: tra gli alleati di Yukki - oltre alla stalker ossessionata dall'evolversi del suo amore a venire - c'è anche il capo della polizia locale, che ha il "Diario Investigativo". Come sfrutterà i dati in suo possesso? E come tutti queste conoscenze si completeranno a formare un mosaico, come le voci di un coro polifonico? Sicuramente le avventure e gli scontri che coinvolgeranno il disadattato lo faranno crescere. Il suo resoconto giornaliero sarà sempre meno "Indifferente" e sempre più maturo, seguendo lo schema classico dei racconti di formazione.


 3
Effy.

Volumi letti: 1/12 --- Voto 7
Quella che mi appresto a scrivere, più che una recensione, è un'analisi del primo volume di questa serie, in quanto non sono ancora usciti gli altri volumi e non è quindi possibile parlarne nella sua interezza.

La storia si apre con la presentazione del nostro protagonista Yukiteru Amano, e di come egli trascorre la propria vita. Si presenta come un personaggio ai limiti dell'asociale, considerato "uno strano" dai compagni di scuola e quindi allontanato, tanto da arrivare a crearsi degli amici immaginari. Egli è consapevole della propria situazione, tuttavia non sembra intenzionato a uscirne nelle prime pagine. Una delle particolarità di Yukiteru è l'annotare in continuazione sul proprio cellulare ciò che gli succede minuto per minuto, giorno per giorno, proprio come se fosse un diario virtuale. Proprio da qui la storia partirà, e si scoprirà che gli amici immaginari del protagonista forse non sono solo frutto della sua fantasia. Questi sono Deus Ex Machina, re del tempo e dello spazio, e la sua "tirapiedi" Murumuru. Il primo infatti prenderà il cellulare di Yukiteru e glielo riconsegnerà come "Future Diary", cioè un dispositivo in grado di prevedere il futuro. Yukiteru avrà modo di scoprire la veridicità delle parole di Deus attraverso degli avvenimenti prima predetti dal cellulare, e poi realmente accaduti a distanza di pochi minuti. All'inizio, spaventato, il ragazzo non crede ai suoi occhi, tuttavia dopo un po' comincerà a servirsi del diario per i piccoli ostacoli che gli si porranno davanti. Scoprirà però, di non essere l'unico possessore del diario e di essere stato trascinato all'interno di un gioco di sopravvivenza dove l'unico modo per rimanere incolume è eliminare l'avversario. Infatti il vero scopo di Deus è quello di fare uccidere i possessori dei diari del futuro fra di loro, per poter scegliere il suo successore.

La trama si presenta interessante e strutturata bene, pur non presentando particolare originalità. La narrazione è serrata, ricca di colpi di scena e suspense come nelle migliori serie del genere. Personaggi dai caratteri vari e interessanti ci verranno presentati sin dal primo volume come la stramba Yuno, innamorata di Yukiteru e dal carattere simile a quello di uno stalker.

L'edizione Star Comics è quella standard da 4,20 euro, con un albo formato 13x18, quindi leggermente più largo, provvisto di 224 pagine in bianco e nero che rilasciano una certa quantità d'inchiostro sulle dita.
"Mirai Nikki" è una serie promettente della quale non vedo l'ora di leggere il secondo numero per visionare l'evoluzione della trama e dei personaggi. Il primo numero è assolutamente consigliato.


 4
Watashiwa7

Volumi letti: 12/12 --- Voto 7
Ho iniziato a leggere questo manga portando sulle spalle un carico di aspettative grosso così.
Mi piacciono molto le opere in stile "partita a scacchi", dove bisogna giocare di psicologia per riuscire a dare scacco matto. Sì, inutile nasconderlo, sapere che questo manga aveva un concept simile a quello di "Death Note" m'ha allettato parecchio, anche perché "Mirai Nikki" è molto meno commerciale, quindi m'aspettavo grandi cose. Ma non è il capolavoro che speravo.
Questo manga non è diventato commerciale come "Death Note" non per la differenza di contenuti, ma perché qualitativamente non è granché.

Partiamo dai disegni, argomento che riesco a esaurire molto in fretta, visto che m'interessa molto poco. Quello che posso dire è che lo stile di Esuno è perfetto per il tipo di storie che disegna, segnalo soprattutto l'espressività dei personaggi. Non ho gradito certe rappresentazioni estremizzate, molto "mangacee" e poco realistiche, che con questo tipo di manga cozzano un po' - i personaggi moe con le guancette rosa, per intenderci -, ma per il resto tanto di cappello.

La caratterizzazione dei personaggi è un po' altalenante, tocca picchi molto bassi e molto alti, a seconda dell'individuo in esame. Il protagonista maschile mi sembra poco credibile, una copia mal riuscita dello Shinji di Evangelion.
La protagonista femminile, Yuno, è invece fantastica. Il tema della yandere non è per niente originale, ma di solito si esaurisce nell'intorno della tragedia - qualcuno ha detto "School Days"? Stavolta no, la yandere del caso rimane yandere sempre, anche davanti alle altre persone. Non vuole nascondersi, non ha bisogno di farlo, vive il suo amore misto a follia omicida con naturalezza. E spera d'essere accettata dal suo Yukki nonostante questo piccolo difettuccio.
Gli altri personaggi comprimari e secondari hanno caratterizzazioni ridicole. Diciamocelo: se non ci fosse stata Yuno questo manga non se lo sarebbe filato nessuno.

Ma il punto dolente di quest'opera è quello che avrebbe dovuto essere il suo punto di forza: lo sviluppo della trama, una trama che mi ha deluso veramente tanto, partita in quarta e arrivata in prima. Anzi, in retromarcia.
Non amo gli spoiler, quindi ne starò alla larga. Dico solo che per far quadrare i conti l'autore ha usato un mare di forzature che hanno finito con il rovinare tutto. Non solo il manga a un certo punto non m'ha preso più, ma mi sembrava solo di leggere cavolate. Gli eventi mi son sembrati completamente disordinati, gestiti malissimo, risolti ancora peggio. Sì, mi son sentito preso in giro.
Un gioco di sopravvivenza basato su regole ben precise è diventato un gioco dell'oca, dove ognuno inventava regole tutte sue. Del resto dopo un po' è diventato evidente: l'autore costruiva la trama settimana dopo settimana, mettendo pezze qua e là quando serviva.

Poi, per carità. "Mirai Nikki" non è un manga da buttare. Ci sono trovate molto interessanti, a tratti è molto coinvolgente. Ecco, diciamo che per intrattenere va benissimo, ma se cercate il colpo di genio, il manga capolavoro che vi faccia divorare le pagine una dopo l'altra... Potrete trovarlo in "Mirai Nikki" solo se vi accontentate di storielle violente e inutilmente arzigogolate.

Alexander

Volumi letti: 12/12 --- Voto 8
Reduce da una seconda lettura di Future Diary, cerco di farne una recensione un po' più approfondita.
La prima cosa da tenere ben presente prima di addentrarsi nella lettura di un manga del genere, è che si tratta in primis di un'opera di intrattenimento il cui obiettivo principale è quello di stupire il lettore con continui e sconvolgenti colpi di scena, e sebbene qua e là si intravedano diversi spunti abbastanza seri (il terrorismo, il controllo dell'informazione, gli abusi sui minori, i paradossi temporali...), restano ampiamente in secondo piano rispetto alla storia in sé e alla follia dei vari personaggi.
Per cui se cercate una lettura rilassante e/o credibile e/o densa di messaggi profondi, guardatevi bene dal provare a leggerne anche un solo capitolo.
Se invece volete divertirvi con un titolo che sappia tenervi sulle spine grazie a geniali colpi di scena, fino a farvi divorare il manga capitolo dopo capitolo, questa è la scelta giusta per voi.

Grafica: 7,5
Ci sono alti e bassi. Ciò in cui Sakae Esuno decisamente eccelle sopra ogni altro è nel rappresentare le espressioni dei personaggi, che riescono a trasmettere le loro emozioni in maniera perfetta e penetrante senza dover necessariamente ricorrere (come purtroppo accade spesso in molti manga e anime) a esagerazioni o deformità varie o a tratti "caricaturali". Lo stesso purtroppo non si può dire delle loro proporzioni fisiche spesso poco azzeccate, in particolare per quanto riguarda gli arti inferiori; il design generale dei personaggi è piacevole, ma la qualità del disegno è scostante: alcune scene sono ben fatte, altre sembrano realizzate in fretta e furia, con contorni storti o spezzati quasi come se l'autore si fosse messo a disegnare tenendo la matita tra i denti anziché tra le mani; non di rado i personaggi sembrano cambiare aspetto fisico da una vignetta all'altra, e in generale nel corso del manga sembra esserci un peggioramento invece che un miglioramento.

Storia: 9
Una misteriosa entità che si fa chiamare "Deus ex Machina" ha dato a 12 loschi figuri il potere di predire il prossimo futuro tramite messaggi inviati sul loro cellulare, ed essi dovranno sfruttare quest'abilita per accopparsi l'un l'altro: l'ultimo che resterà in vita diventerà il successore di Deus. Se consideriamo che tra questi 12 non ce n'è quasi nessuno che non sia affetto da qualche turba psicologica più o meno grave, si capisce subito che ci si trova di fronte a un titolo decisamente sopra le righe.
A ogni modo, la storia del manga non si esaurisce assolutamente con quanto appena esposto. Con l'avvicinarsi degli ultimi capitoli, gli eventi inizieranno a prendere una piega completamente diversa e inaspettata, concentrandosi sulla vicenda di uno dei personaggi principali, e qui è dove il manga mostrerà le sue carte migliori - ma anche peggiori; motivo per cui meriterebbe di essere letto fino in fondo per poter essere giudicato per bene.

Personaggi: 9
Ciò che ha reso famoso Future Diary (nonché la prima cosa che salti in mente al solo nominare tale titolo) è senz'ombra di dubbio Yuno Gasai, probabilmente il personaggio più yandere mai apparso nella storia dei manga (nonché il fulcro attorno cui ruota gran parte della storia), al punto da dare a molti l'impressione che l'intera opera basi tutto il suo fascino solo su di lei. Ebbene, tale impressione è del tutto falsa. Sebbene Yuno resti sempre la vera regina del manga, il cast è ampio e variegato e tutti i personaggi restano impressi nella mente, tutti - chi più chi meno - riescono a far parlare di sé e a farsi amare/odiare, compresi quelli a cui vengono dedicati solo pochi capitoli e quelli che non rientrano nel gruppo dei 12 protagonisti.
Fanno eccezione solo un paio, tutto sommato evitabili, che vengono utilizzati poco e male per poi morire in maniera ridicola.

Difetti:
Come è facile aspettarsi, il prezzo da pagare per un manga così coinvolgente e imprevedibile è la mancanza di credibilità. Le forzature nella sceneggiatura e nel comportamento dei personaggi non tarderanno ad arrivare, e metteranno a dura prova la cosiddetta "sospensione dell'incredulità" in certi casi arrivando a distruggerla completamente. Il culmine si raggiunge nello scontro tra Yuno Gasai e il 7° portatore, dove c'è una scena che penso resterà negli annali delle più grosse assurdità mai viste in un manga; difficili da prendere sul serio anche certi improvvisi cambiamenti di carattere di certi personaggi che, sebbene non siano del tutto privi di giustificazioni, risultano decisamente troppo caricati: <b>ATTENZIONE GROSSO SPOILER!</b> capisco che perdere entrambi i genitori sia un evento traumatico, ma vedere un secondo Shinji Ikari trasformarsi all'istante in un sosia di Rambo penso che sconcerterebbe chiunque. <b>FINE SPOILER</b>
Ma in un certo senso anche i vari "eccessi" del manga, pur abbassando la qualità generale, contribuiscono a renderlo più divertente.

Conclusione:
È difficile dare un voto oggettivo. Sicuramente la grande fantasia dell'autore nel creare dei personaggi così memorabili e una storia così complessa e imprevedibile merita di essere premiata, ma allo stesso tempo non si può ignorare la scarsa verosimiglianza e la trascuratezza nei dettagli sopra elencati.
Di certo è tutto fuorché un capolavoro, ma altrettanto certamente e un titolo in grado di lasciare il segno e di restare impresso a lungo.
Voto finale: 8,5

beginner

 3
beginner

Volumi letti: 8/12 --- Voto 6
Vi capita spesso di pensare "Ah, che ne sarebbe di me se non avessi il cellulare?" Ebbene, l'autore di questo Mirai Nikki - Future Diary, vi fornirà una ragione in più per tenervi il cel sempre a portata di mano.

Questo manga segue il filone che si è venuto a creare dopo il grande successo di Death Note: abbiamo quindi tra le mani una storia con oggetti dall'uso comune ma dotati di poteri inimmaginabili, con regole precise e conseguenti trucchetti per aggirarle, per di più dati in mano alla gente più disparata.
Un gioco pericoloso dunque, in cui in ballo c'è la cosa più cara: la propria vita.
Detto questo, che altro dire se non che l'idea dei cellulari (o i mezzi di comunicazione in generale) che predicono il futuro è grande, grandissima, direi persino geniale nella sua semplicità; e i primissimi protagonisti sono suonati al punto giusto da farti morire dalla voglia di sapere cosa gli passerà per la testa nel capitolo successivo.

Certo, anche nelle fasi migliori ci sono dei difetti che non verranno mai superati, primo fra tutti il character design: davvero troppo impreciso e tremolante e, cavoli, non so quante volte avrei voluto prendere il primo aereo per il Giappone ed andare ad insegnare al signor Esuno come si disegna un mento!

L'altro difetto sta nella sceneggiatura.
Più avanti nella storia infatti, come spesso accade in manga basati su grandi idee ma portati avanti da gente inesperta, qualcosa si rompe: non si contano più i momenti patetici, certe "strane coincidenze" somigliano più a delle forzature belle e buone, le regole diventano carta straccia, i personaggi cambiano personalità dall'oggi al domani, se non nel giro di un minuto, e i cosiddetti "colpi di scena", così come i risvolti decisivi nelle scene d'azione, somigliano sempre più ai momenti più paraculistici di Bleach.

Per ora gli do 6 in attesa di un finale che mi faccia ricredere, ma se dovessi riassumere in poche parole la sensazione che mi ha dato sinora dire questo: un'occasione sprecata.