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il me dei popoli futuri

Volumi letti: 3/3 --- Voto 9
Oltre che per il suo stile di disegno facilmente riconoscibile, le opere della Yazawa sono contraddistinte anche da un altro aspetto: il voler rappresentare la vita quotidiana come un alternarsi tra la felicità e la tristezza. Se per Schopenhauer la vita è “come un pendolo che oscilla tra il dolore e la noia, passando per l’intervallo fugace e illusorio del piacere”, la Principessa degli Shojo discorda totalmente con il filosofo tedesco.
Per riprendere il concetto del pendolo, al culmine della sua maturità artistica, ovvero con la creazione di Nana, Ai ha contrapposto agli estremi dell’oscillazione due sentimenti ed emozioni diverse: la gioia e il dispiacere, correndo tra le quali ci si imbatte nella malinconia, che non è né positiva né negativa, ma un bilanciamento perfetto tra i due estremi. Ma, da come si assurge dalle sue opere, per conoscere la malinconia, considerata come momento più profondo della vita umana, bisogna aver toccato i due zenit.
Ora, sempre considerando il pendolo e applicandolo alla carriera artistica della Yazawa, se Cortili del cuore è la gioia, deve esserci un estremo, in contrapposizione a quest’opera, che abbia portato alla creazione di Nana, ovvero la malinconia.

Last Quarter
Dopo la conclusione di Cortili del cuore, tra il 1998 e il 1999 Ai Yazawa pubblica su Ribon un nuovo manga, chiamato “Last Quarter”, pubblicato anche in Italia in tre edizioni differenti come “Ultimi Raggi Di Luna”. Ed è qui, che per me, Ai Yazawa ha toccato l’estremità del pendolo. Come da lei stessa ammesso, quest’opera è una ripresa di alcune bozze riguardanti i suoi primi lavori. Ricorda come esse fossero frutto di un periodo non troppo bello della sua vita e che dopo la fine del suo manga più famoso all’epoca, dopo un lungo blocco dello scrittore, decise di completare quegli schizzi, con una storia che sconvolse le sue fan. Infatti, di colpo, dall’estrema ilarità de Cortili del cuore, il pubblico di Ribon si trovò a leggere una storia cupa e oscura.
La storia parla di una diciassettenne, scappata di casa per seguire il suo amante in Inghilterra, che subisce un incidente d’auto mentre si reca da lui. Dopo l’impatto, si trova alle porte di quello che sembrerebbe l’aldilà, incontrando una bambina che ha subito il medesimo incidente. Eppure, entrambe non attraversano le cancellate, ma si perdono di vista. La storia così ha inizio: la bambina si risveglia da un breve coma e dopo alcuni avvenimenti decide di cercare la ragazza del suo “sogno”.

Nulla è così negativo
Da come avrete potuto capire dall’incipit della trama, questo manga si discosta di molto dalla precedente commedia romantica e slice of life che aveva conquistato il Giappone. Con continui richiami alla notte e alla luna calante, l’ambientazione è tetra, mentre la trama, toccando moltissime volte il tema del trapasso e del dolore che esso comporta, sfiora addirittura il macabro. Ma ciò che stupisce leggendo le pagine inchiostrate di questo fumetto, è che, nonostante la gravissima e nefasta situazione in cui si trovano i personaggi, non traspare un’aurea di lutto e depressione dalla situazione. Secondo me, Ai Yazawa ha fatto un ottimo lavoro con questo manga, perché, usando un tema così pesante, è riuscita a cambiare la percezione del decesso facendo provare differenti emozioni da quelle più devastanti. Infatti, il lettore viene inondato di rammarico e dispiacere. Infatti, tutta la storia vuole far riflettere su come la morte sia solo un momento in cui pensare a tutto ciò che non abbiamo potuto fare in vita. Un momento di riflessione, quindi, non di fine di tutto. Anche il finale dell’opera, nonostante sia positivo, è coperto da un velo di tristezza, poiché accontenta a metà i personaggi, che escono però più maturi dalla vicenda. Ma probabilmente, con quella chiusura, la Principessa ha voluto rassicurare tutti, poiché dal dolore è riuscita a tornare alla malinconia, che è bella, anche se fa male.

Il naturale corso della vita
Probabilmente è effettivamente successo quello con il finale nella vita di Ai Yazawa, dato che la sua opera successiva, Paradise Kiss, torna ai livelli gaiezza visti con Cortili del cuore (nonostante alcuni normali momenti di stallo). E da lì, quasi effettivamente la mangaka avesse raggiunto il centro del pendolo, è arrivato Nana. Anche se in questi anni di malattia sembra che il suo pendolo sia rimasto incastrato sull’estremo del dispiacere, credo che Ai Yazawa non abbia ancora perso la speranza, perché, come lei stessa ha voluto trasmettere in Last Quarter, l’uomo non deve fermarsi e arrendersi, ma anche dalle difficoltà e dalle occasioni perse deve essere capace di ripartire, sperando nell’oscillazione dall’agognata gioia. E io spero con tutto il cuore che il pendolo della Principessa degli Shojo possa tornare a oscillare, passando da una dolcissima malinconia, alla gioia ormai perduta. Perché durante la luna calante non si deve avere paura della luna nuova: bisogna continuare a lottare, perché quelli non siano gli ultimi raggi di luna.


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LoryEllis

Volumi letti: 3/3 --- Voto 7
La versione deluxe in due volumi è splendida, a partire dalla sovracopertina metallizzata e lucida, alla rilegatura a filo di una carta di qualità.
Non avevo letto nulla prima di Ai Yazawa, probabilmente le mie aspettative erano troppo alte, questo manga nonostante si presentasse al meglio non mi ha convinto.
Bello il disegno, gli sfondi però sono spesso fatti di pixel e questo risulta già da solo disturbante, schematico da sembrare un disegno innaturale e prodotto dal computer. Non è solo questione di sfondo delle vignette o dei paesaggi, spesso i puntini sono direttamente sulle facce dei personaggi, questo mi ha irritato.

Andando alla trama, è piuttosto originale anche se a tratti molto lenta rischiando di diventare abbastanza noiosa.
Credo che il limite maggiore sia stato non dare un grande spessore ai personaggi, Eve ad esempio non ha memoria, ricorda solo Adam ed è ossessionata a ricongiungersi a lui e questo la rende abbastanza anonima per gran parte del manga.
Lo stesso Adam è una figura enigmatica ma che sta quasi sempre sullo sfondo, parla pochissimo, ha la consistenza di un mito da cartone.
Ho preferito tra i vari personaggi l'ex fidanzato in preda ai sensi di colpa e la determinazione di Hotaru, la sua disperazione nel secondo volume, quando si rende conto di non riuscire ad aiutare Mizuki.
La vicenda in generale anche se arriva ad una soluzione non riesce a soddisfare e dare un gran senso a tutto quello che è successo.
Tra i vari piani c'è il presente, il passato, la reincarnazione, l'anima che si è staccata dal corpo ancora vivo e non sa chi è o cosa le sta succedendo o forse per non soffrire rimane incastrata tra la vita e la morte.
Non è riuscita a mio avviso a gestire bene tutti questi piani, li ha incastrati in qualche modo pur di farceli stare e dare un finale anche vago.
Una struttura più semplice e immediata avrebbe aiutato i personaggi ad emergere e reso meno pesante e lento gran parte del manga, nel complesso salvo l'inizio e il finale che ha comunque una sua poesia.
Il mio voto tiene conto di queste parti interessanti, ma anche dei limiti e soprattutto degli sfondi a computer che proprio mi infastidiscono la lettura e spero non siano una caratteristica dell'autrice, ma solo di questo manga.

Utente148295

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Utente148295

Volumi letti: 3/3 --- Voto 9
Ai Yazawa, conosciuta per manga come Paradise Kiss, Cortili Del Cuore, ma soprattutto Nana, pubblica, tra il 1998 e il 1999 sulla rivista shojo Ribon un piccolo manga, dal tema sovrannaturale. Le sue opere sono rinomate per l'originalità dei suoi disegni e le particolari storie, che, pur essendo ambientati sempre in un contesto realistico, hanno un qualcosa di magico. Ebbene, considerando che, purtroppo, Nana non è ancora stato completato, ritengo che questa piccola perla si possa considerare come la sua miglior opera completata.

La storia vede l'intreccio di due vicende. In una, Mizuki è una diciassettenne, studentessa del liceo femminile Sasahara e dalla situazione familiare travagliata, che una sera di Luna crescente conosce il musicista inglese Adam. Tra i due si instaura fin da subito un legame, tanto che la ragazza decide di scappare di casa e andare ad abitare con lui nella villa in cui sta soggiornando. Adam, però, è tossicodipendente e rivede nella ragazza la sua ex fidanzata deceduta; non volendo ferire Mizuki, decide di andarsene, proponendole però di fuggire con lui. Determinata a raggiungerlo, Mizuki viene investita di primo mattino mentre attraversa la strada per raggiungere Adam, sotto gli occhi di Tomoki, il suo ex ragazzo. La ragazza si ritrova dapprima in uno strano luogo con una cancellata, dove incontra una bambina in cerca della sua gatta, per poi risvegliarsi nella villa dove ha vissuto con Adam senza ricordare nulla.

Nell'altra, Hotaru è una bambina delle elementari che, come Mizuki, ha avuto un incidente stradale mentre cercava la sua gatta Lulu. Dopo essere stata dimessa, un giorno segue un gatto somigliante a Lulu dentro a una villa abbandonata, trovandoci Mizuki che suona un pezzo di canzone al pianoforte. Hotaru, con l'aiuto dei suoi amici Kayama, Miura e Sugisaki, scopre che Eve (soprannome dato a Mizuki in quanto lei stessa non ricorda nulla del suo passato) è un fantasma intrappolato nella villa, riuscendo a ricostruire a poco a poco la sua vera identità.

Come ho detto prima, ritengo che Ai Yazawa assomigli molto, ridimensionato al contesto dei manga e non quello della letteratura mondiale, a Grabriel Garcia Marquez e al suo "realismo magico". In contesti a noi vicini, i personaggi di Ai Yazawa, caratterizzati in modo mostruosamente bello, durante i momenti in cui vengono rappresentati i loro pensieri e alcuni momenti di interazione tra essi, in ognuna delle sue opere, si estraniano dal contesto elevandosi a qualcosa di superiore. In questo manga, che si può considerare un "esperimento", l'autrice va oltre.
In questa storia vengono affrontati temi come post mortem e metempsicosi, possessione, ma anche il senso della vita, malinconia, umanità e solidarietà.
Assolutamente devastante, consigliatissimo.


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Peter Silver

Volumi letti: 3/3 --- Voto 10
È la seconda opera che io leggo di Ai Yazawa, e devo dire che questo è un manga davvero magico, appena lo ho acquistato me lo sono immediatamente divorato. Se devo consigliare quando leggere questo manga credetemi lo consiglio di leggerlo la notte, perché è davvero ma davvero particolare... Io ho acquistato la deluxe ovvero quella di lusso, con copertina lucida è rigida. All'interno ci sono diverse tavole a colori, lo stile di disegno non mi piace molto però è anche questo particolare perché ci sono delle scene con dei visi bellissimi però la fisionomia del corpo non rientra nei miei gusti. Ovviamente il disegno e le tavole sono curate in ogni dettaglio quindi il mio giudizio riguardo allo stile di disegno è solo puramente personale. Questo è un amore particolare, magico, una storia drammatica ma nello stesso tempo sovrannaturale.
Adam un cantante misterioso che riesce a colpire al profondo del cuore Mizuki una ragazza triste per via delle vicissitudini per la sua famiglia la migliore amica e soprattutto il fidanzato libertino.

" Com'è la luna calante
Consumato dalle tenebre
Sono impallidite
Queste mie labbra
Cosa posso cantare?
Cosa posso cantare?
Dopo averti persa
Ed eri tu il mio sole"

Inizia così questo manga meraviglioso che diventa sempre più affascinante pagina dopo pagina...
Posso solo dire meraviglioso dall'inizio alla fine, voto 10 meritatissimo, leggetelo perché credetemi ne vale veramente la pena.


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DarkSoulRead

Volumi letti: 3/3 --- Voto 8
Se si è amanti di manga parlare di Ai Yazawa è un po' come morire, prima o poi tocca a tutti. Che sia per maledirla per l'incompletezza di quello che è considerato il suo più grande capolavoro "Nana", o per elogiarne le indiscutibili doti artistiche, da ormai vent'anni a questa parte la Yazawa è tra le mangaka più chiacchierate.

"Ultimi raggi di luna" è la storia di Mizuki, una diciassettenne che si innamora a prima vista di un musicista inglese di nome Adam, il quale, identificando in lei la sua fidanzata morta qualche anno prima, la invita a vivere con lui in una villa. Mizuki complice anche una situazione familiare non proprio idilliaca non ci pensa su due volte ed accetta l'invito. Purtroppo, per motivi misteriosi, Adam può sostare nella villa soltanto due settimane. Trascorso questo lasso di tempo, il cantante abbandona la casa e Mizuki, nel tentativo di raggiungerlo, viene investita da un'auto. L'incidente avrà gravi conseguenze, e nonostante fisicamente Mizuki giaccia in stato comatoso sul letto di un ospedale, la sua anima sarà proiettata in una specie di Eden. Qui incontrerà Hotaru, una bambina che ha subito un incidente nello stesso istante di Mizuki. Se Hotaru se la caverà con qualche graffio e riprenderà a vivere regolarmente la sua quotidianità (compresa la ricerca della sua gatta scomparsa Lulu) Mizuki non abbandonerà quella dimensione onirica e si ritroverà imprigionata nella stessa villa in cui ha vissuto con Adam. Quando Hotaru si imbatte in un gatto somigliante a Lulu, nel tentativo di inseguirlo entrerà nella casa incontrando la ragazza che aveva visto soltanto in sogno. Nonostante la Mizuki della villa sia soltanto una sorta di proiezione spirituale, tra le 2 nascerà una profonda amicizia. Mizuki pare abbia perso la memoria e sembra ricordarsi soltanto di Adam, e quando Hotaru coinvolgerà nella storia anche i suoi amici di scuola apprenderà di essere la sola in grado di vedere la ragazza.
Chi è Adam? Cosa lega Hotaru e Mizuki?

“Ultimi raggi di luna” tratta argomenti molto interessanti tra cui la vita post mortem e la metempsicosi; l’incipit è ottimo, tuttavia nonostante l’indiscutibile fascino delle tematiche proposte, la storia con l’avanzare dei capitoli perde un po' di mordente; incentrandosi più sulle elucubrazioni di bambini improvvisati a detective che su Adam ed i suoi misteri. Un cantante maledetto, le tormente di un amore impossibile, il dolore di un’anima imprigionata in un corpo che non le appartiene. La Yazawa è stata tanto brava nel trovare i giusti ingredienti quanto incapace nell’amalgamarli a dovere. Il risultato è quindi un capolavoro mancato, un’opera che indubbiamente va letta, ma che purtroppo nonostante l’originalità non riesce ed ergersi a masterpiece.

Il tratto della Yazawa lo conosciamo tutti, il chara dei personaggi è ottimo ed i volti son sempre molto espressivi. Purtroppo la stessa cura non è stata riservata ai fondali, troppo spesso bianchi e vuoti. L’edizione deluxe Panini è eccezionale, 2 volumi a 15€ l’uno con sovracopertina foil, copertina rigida e prime ed ultime pagine a colori.

“In fin dei conti io resto solo uno spettatore, prigioniero al di qua della cancellata. Forse, questa mia passività forzata è la punizione che mi è toccata per aver sprecato la vita. Penso che sia cosi”

La reincarnazione è un concetto delicato. Quest’opera si colloca a metà tra la concezione filosofica e quella buddhista. E se c’è chi pensa che reincarnarsi significhi aver più possibilità di sbagliare per poi redimersi nelle vite successive, la Yazawa smentisce subito, tutto è ciclico. Alcuni errori riecheggiano per sempre, nel tempo e nello spazio, rinchiudendoci in prigioni invisibili ed eteree. Ma chiunque, soffrendo in relazione all’entità delle sue colpe, può raggiungere una tanto agognata catarsi e tornare libero da quelle catene che lo imprigionavano.

“Ultimi raggi di luna” è un racconto suggestivo, la storia di un amore così intenso da esser capace di andare oltre la morte stessa. Uno shojo atipico, che con qualche piccola accortezza in più sarebbe diventato una vera e propria pietra miliare del genere. Resta comunque un manga cult che ogni amante della Yazawa dovrebbe possedere. Da leggere, sopratutto se cercate qualcosa di diverso da quella che è la letteratura fumettistica orientale standard.

Voto: 8


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Vedova Innocente

Volumi letti: 3/3 --- Voto 10
Ultimi raggi di luna è, dopo InuYasha, il mio manga preferito.
L'atmosfera è magica e mistica, coinvolge il lettore come se si stesse facendo un malinconico sogno d'Amore.
Adam è ben caratterizzato non solo fisicamente, ma anche di carattere, misterioso e passionalmente travolgente.
Mizuki vive il suo triste "sogno" d'Amore tra la vita e la morte alla continua ricerca del suo Amore perduto e non mancherà di stupirvi con inaspettate rivelazioni sulla sua reale identità.
Un manga consigliato a tutti coloro che amano i temi sulla reincarnazione o che semplicemente abbiano voglia di sognare un pò.
Punteggio? 10, assolutamente!


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Irene Tempesta

Volumi letti: 2/3 --- Voto 6,5
Pensavo meglio.
Ho acquistato l'edizione DELUXE (costosa) perchè in molti la consigliavano, viste le tantissime recensioni positive. Perciò ho pensato: se devo avvicinarmi a questa storia tanto vale comprarmi l'edizione migliore, per evitare di rimanere pentita dopo, nel caso la trama mi piaccia tanto.
Purtroppo le mie speranze si sono dimostrate vane.
Il primo fascicolo scorre che è un piacere, la trama è ricca e intrigante, piena di colpi di scena.
Ma nel secondo fascicolo comincia a farsi pesante, noiosa, si trascina. Speravo in un diverso evolversi dei personaggi, invece gli avvenimenti successivi diventano sempre più piatti, poco emozionanti, per concludere col finale che ho trovato poco convincente ed entusiasmante.
Concordo con chi dice che c'era del potenziale, ma è stato sfruttato male.
Molte scene lacrimevoli le ho trovate forzate, poco naturali. Come se l'autrice volesse tirar fuori scene per forza emozionanti, forzando la trama. E si nota nel manga. Secondo me, strapazzando meno i personaggi, sopratutto Mizuki/Sayaka, si poteva creare una trama più semplice ma di maggior impatto emotivo, giocando su scene diverse.
Questo è il primo manga che leggo di Ai Yazawa. Ma sapevo che il suo stile narrativo non mi sarebbe piaciuto, perchè ho visto l'anime di NANA e non mi aveva convinto. Ma tutti dicevano che questa storia si differenzia molto dallo stile della famosa autrice. Motivo del mio acquisto.
E sono rimasta delusa.
Tuttavia i disegni li ho trovati meravigliosi, un tratto pulito. I corpi sono proporzionati e i volti molto espressivi. Attenzione viene data anche ai particolari, come i vestiti, le acconciature. Li ho trovati piacevolissimi.
La trama incentrata sul sovrannaturale mi aveva presa subito: Mizuki, una diciassettenne come tante, decide di scappare di casa, soffocata dalla vita familiare e sentimentale che conduce, e decide di fuggire insieme ad un ragazzo che conosce appena ma di cui si sente già innamorata, Adam, un musicista.
Purtroppo la ragazza rimane vittima di un incidente, e la sua anima resta intrappolata in un limbo in una dimora abbandonata . Poco dopo, Hotaru, una bimba delle elementari, la incontrerà in questa villa. Ella infatti, ha avuto un incidente nello stesso giorno di Mizuki e le due si sono viste per poco in quel limbo. Solo per poco, perchè l'anima di Hotaru è tornata nel corpo originale e la bimba è stata dimessa dall'ospedale. Per questo Hotaru è l'unica che può vedere e sentire Mizuki. Le due si parlano e presto diventano amiche. Hotaru vuole aiutarla a liberarsi da questo limbo, svelare il mistero che la circonda e aiutarla a raggiungere la pace spirituale. Ad aiutarla in questa missione ci sono i suoi amici e compagni di classe Tetsu, Kayama e Miura. Una piccola squadra divertente e simpatica di investigatori, che catturerà di sicuro la vostra simpatia e sensibilità.
L'edizione DELUXE della Panini è meravigliosa: copertina rigida, sovracopertina a colori tenui, con immagini evocative sulla villa abbandonata. E all'interno, le prime pagine sono a colori e la qualità della stampa è fantastica.
Il mio voto è 6.5 è per la trama, partita benissimo, per poi scemare e diventare deludente nel secondo volume.
Un peccato davvero.


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LiquidSnake

Volumi letti: 3/3 --- Voto 6
"Ultimi raggi di luna" è un manga che si presenta nel migliore dei modi, usando un linguaggio e dei concetti poetici uniti ad una trama intrigante e (forse) originale. In effetti tutto il primo volume scorre via che è una bellezza, e si rimane quasi incantati difronte ad una storia così suggestiva e apparentemente profonda. Molto interessante lo svilupparsi degli eventi e delle scoperte dei ragazzini protagonisti, quindi, tanto da far venire tanta voglia di leggere il volume successivo. Col secondo volume però si comincia a respirare aria stantia... è vero che pian piano si scoprono nuovi aspetti della storia, ma il focalizzarsi eccessivamente su ogni dettaglio delle investigazioni dei ragazzini rende la lettura alla lunga davvero pesante e noiosa. Sempre prolissi i dialoghi, e anche nel mostrare le varie situazioni la Yazawa dimostra di non avere la benché minima capacità di sintesi.
Sono discretamente interessanti le relazioni tra i vari protagonisti e come queste si evolvano, anche se non hanno nulla a che vedere con gli avvenimenti principali. Nel finale, comunque, un colpo di scena tira l'altro, e ad essere sinceri le ultime spiegazioni non mi hanno convinto molto; mi sono sembrate forzate e di non così grande impatto emotivo come mi sarei aspettato (una cosa alla Ano Hana, per dire, e invece è stata una delusione). Sarebbe stato meglio una storia più semplice, con meno colpi di scena, magari, ma più carica emotivamente.
I disegni sono così e così; discreto il character design, ma gli sfondi sono spesso assenti. Le scritte nei balloon sono a volte troppo piccole e questo è sempre sinonimo di fastidio. La disposizione/regia delle vignette è a volte "disordinata", ma per chissà quale ragione questo è un problema che accomuna tutte le autrici di shojo che ho letto.
In generale si respira poi quell'aria di "Voglio emozionarti ad ogni costo", quell'aria di poesia forzata tipica della Yazawa (anche in Nana era così) o - parlando di un regista - di Makoto Shinkai.
I personaggi comunque nel loro piccolo sono ben caratterizzati, e la storia si fa leggere anche se a volte sa essere davvero pesante.
Insomma "Ultimi raggi di luna" è una storia nata con un ottimo potenziale, ma che non ha saputo giocare bene le sue carte. Il voto sarebbe 6,5.


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Atom

Volumi letti: 3/3 --- Voto 9
La prima volta che vidi i disegni di Ai Yazawa ricordo che rimasi particolarmente colpito dalla loro originalità e dalla personalità che riuscivano ad esprimere, sicché, a più riprese, tentai di trovare qualche sua opera da poter leggere.
Probabilmente non mi era mai capitato di trovarmi davanti ad una storia che, procedendo su due binari paralleli, utilizzi due chiavi di lettura distinte per due fasce di età altrettanto diverse. Il risultato è avvincente, sorprendente e denso di significato.
Il manga ha infatti come protagoniste Hotaru, una bambina delle elementari, e Mizuki, una liceale di diciassette anni. Il loro incontro è quanto mai singolare: le due, dopo aver subito un incidente nello stesso istante, ma in circostanze diverse, si ritrovano in un luogo misterioso.

Una volta ripresi i sensi, Hotaru riesce a tornare alla vita di sempre, mente Mizuki si ritrova "prigioniera" all'interno di una villa, dalla quale non sembra essere in grado di uscire. L'unica cosa che ricorda è un ragazzo di nome Adam, con il quale sembra aver convissuto recentemente in quella casa. L'amore per questo ragazzo pare essere la sua unica ragione di vita.
Ci sono poi altri tre coprotagonisti, compagni di La prima volta che vidi i disegni di Ai Yazawa ricordo che rimasi particolarmente colpito dalla loro originalità e dalla personalità che riuscivano ad esprimere, sicché, a più riprese, tentai di trovare qualche sua opera da poter leggere.
Probabilmente non mi era mai capitato di trovarmi davanti ad una storia che, procedendo su due binari paralleli, utilizzi due chiavi di lettura distinte per due fasce di età altrettanto diverse. Il risultato è avvincente, sorprendente e denso di significato.
Il manga ha infatti come protagoniste Hotaru, una bambina delle elementari, e Mizuki, una liceale di diciassette anni. Il loro incontro è quanto mai singolare: le due, dopo aver subito un incidente nello stesso istante, ma in circostanze diverse, si ritrovano in un luogo misterioso.

Una volta ripresi i sensi, Hotaru riesce a tornare alla vita di sempre, mente Mizuki si ritrova "prigioniera" all'interno di una villa, dalla quale non sembra essere in grado di uscire. L'unica cosa che ricorda è un ragazzo di nome Adam, con il quale sembra aver convissuto recentemente in quella casa. L'amore per questo ragazzo pare essere la sua unica ragione di vita.
Ci sono poi altri tre coprotagonisti, compagni di scuola di Hotaru, determinanti anch'essi ai fini della trama e difatti sempre presenti all'interno della narrazione.

Ancora una volta un manga sottolinea la forza, la sensibilità, l'assenza di pregiudizi, ma anche la dolcissima ingenuità dei bambini, disposti a qualsiasi cosa per aiutare un'amica in difficoltà. Tentando e ritentando senza sosta, cercano una soluzione al mistero che imprigiona la giovane, convinti che una volta risolto Mizuki possa finalmente tornare ad essere felice. Non hanno ovviamente la percezione degli enormi problemi che una ragazza più grande può portarsi dietro. Ed è qui che l'autrice procede con il secondo binario, altrettanto profondo e sicuramente più articolato, in cui si concentra su problematiche ben più complesse.
Il quadro che la Yazawa presenta ai suoi lettori è quello di una famiglia il cui precario equilibrio è ormai giunto al punto di rottura. All'interno di questo nucleo troviamo una ragazza sopraffatta dai propri problemi ed incapace di affrontarli, che finisce per rinnegare ogni tipo di legame affettivo fin qui costruito.

I personaggi principali sono stati creati in modo esemplare, ed è meraviglioso come il carattere di ciascuno di essi vada ad incasellarsi, in modo mirabile, in un perfetto gioco di incastri. Va inoltre sottolineato che tutti, alla fine della storia, avranno compiuto un importante passo nella loro crescita. Il messaggio dell'autrice è chiarissimo: come ci insegnano i bambini di questo manga, i problemi, per quanto dolorosi, vanno affrontati; scappare non rappresenta certamente la loro soluzione.

I disegni sono incredibilmente belli. Il tratto della Yazawa è davvero unico ed immediatamente riconoscibile. Le emozioni che risaltano dagli sguardi dei personaggi riescono ad emozionare come pochi altri. Certo, non c'è persona rappresentata che non sia perfetta; la mangaka sembra la versione femminile di Katsura sensei. A parte questo, che non è certo un difetto, l'unica cosa che trovo abbastanza stonata è la quasi totale assenza di fondali e, ove presenti, l'utilizzo troppo evidente dei retini.

Sono stato per molto tempo indeciso sul voto da assegnare a questo splendido lavoro. Come gusto personale darei senza dubbio un bel dieci tondo, però tecnicamente penso che gli manchi qualcosina per giungere alla perfezione. Tale mancanza risiede nel fatto che la Yazawa si è concentrata unicamente sui personaggi principali, tralasciando quelli in secondo piano. Il fatto che si parli spesso della madre di Hotaru, ma che di fatto non si sappia nulla sul suo conto, potrebbe anche essere vista come una scelta narrativa intenzionale, per velare di una piccola dose di mistero la vita della sua famiglia. L'autrice si limita a farcela conoscere grazie ad un paio di avvenimenti, ma è chiaro che non possa bastare. Il problema è che, quando si fa così tante volte riferimento ad un personaggio, almeno una bozza sulla sua psicologia andrebbe creata, evitando di lasciare un guscio vuoto. Se non ci metti un ghost dentro, resta solo qualcosa di inorganico, di finto (scusate, ho letto da troppo poco "Ghost in the Shell").

Altro personaggio che risente di questo problema è Tomoki, ed in questo caso la faccenda è ben più grave. Ritengo che l'ex ragazzo di Mizuki sia un personaggio chiave della storia, del quale certamente se ne intuisce l'excursus di maturazione, così come il senso di colpa che si porta dietro, ma è un po troppo poco per tracciarne un quadro psicologico esaustivo. Da un lato l'autrice è bravissima a farcelo intravedere attraverso vari espedienti, ma dall'altro viene da chiedersi chi sia realmente quel ragazzo. Non lo conosciamo affatto, perché l'autrice non ci racconta nulla di lui. Penso che sarebbe bastato un volume in più, o forse anche meno, per ottenere un'opera perfetta, della quale non si sarebbe dovuta cambiare una virgola. In ogni caso, il valore complessivo resta assolutamente eccezionale così come la sua magia, la sua poesia.
La Panini Comics questa volta si è superata, donandoci un'edizione degna di questo titolo. La versione "deluxe" ha poco a vedere con il mondo dei manga in quanto è un vero è proprio libro, con tanto di copertine rigide e splendida sovraccoperta lucida. La carta utilizzata è bianchissima, di pregevole fattura. L'editore ha inoltre inserito le tavole a colori. Il prezzo è ovviamente molto elevato: quasi 15€.


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YukiNoNamida

Volumi letti: 3/3 --- Voto 10
Kagen no Tsuki (Last Quarter) è un manga targato 1998 della celebre Ai Yazawa. Esce su Shueisha dopo Gokinjo Monogatari (I Cortili del Cuore), che le dà fama, e precede il suo capolavoro assoluto NANA. In quegli anni ('98-'99) la Yazawa decide di disegnare una storia nuova, diversa dalle aspettative; spariscono così i sogni adolescenziali, la moda e la gioia del primo amore, per lasciare il posto ai conflitti interiori, allo struggimento e alla malinconia.
"Ultimi Raggi di Luna" uscito nel maggio 2013 in una nuova edizione di lusso, la Deluxe con sovraccoperta e pagine a colori, ci trasporta in una dimensione magica ed evanescente dove la ragione si confonde con il sogno. I Protagonisti, Mizuki/Eve e Adam, sono anime tormentate costrette dalla vita a fare i conti con la morte, il dolore e la perdita. La prima è vittima del suicidio della madre e cerca di sopravvivere al tradimento del fidanzato in cui rivede quello del padre, che ha avuto una relazione extra-coniugale da cui nacque un'altra figlia; Adam, invece, chitarrista inglese perde il suo grande amore a causa di una malattia.
Le problematiche affrontate dalla Yazawa in questo manga sono parecchie e serie: cosa c'è dopo la morte? Può davvero la nostra anima reincarnarsi in un altro corpo? Può l'amore trionfare sulla morte? Queste sono alcune delle domande a cui il lettore cerca di rispondere, trasportato com'è in questo viaggio interiore e misterioso.
Disegni impeccabili con un espressionismo facciale tipico dello stile della Yazawa, atmosfera sospesa e triste; è impossibile rimanere immuni al fascino dei personaggi e al giallo che si cela dietro le loro storie. Manga imperdibile. Voto : 10.


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RAN (=^▽^=)

Volumi letti: 3/3 --- Voto 10
Se non avete mai letto quest'opera o l'avete letta da qualche parte ma la vorreste a tutti i costi nella vostra collezione, altro non posso dire se non di procurarvi la nuova versione, ossia la Deluxe. Come ho fatto io!
Il motivo è molto semplice: la nuova versione esteticamente è la migliore delle 3 edizioni, in quanto è rilegata come un libro, ha la copertina rigida e sovraccoperta semilucida con all'interno delle pagine a colori (16 in tutto) dove l' indice con i titoli dei capitoli in inglese accompagnati dalle varie fasi lunari si legano al personaggio maschile su cui ruota la storia (Adam); il prezzo è effettivamente un po' elevato ma, ne vale assolutamente la pena.

La copertina del primo volume con raffigurata una luna piena che sovrasta una casa accesa immersa in un'atmosfera tetra dà subito l'idea di una storia avvolta nel mistero, quella che è appunto Ultimi raggi di luna. Nonostante sia spesso un'opera poco conosciuta è proprio da qui che si avvia il cambiamento di scrittura e di disegno dell'autrice, Ai Yazawa.
È una storia malinconica accompagnata dalla musica, dove si percepisce l' angoscia, la tristezza, la disperazione e la nostalgia di ogni personaggio, che a suo modo entra a far parte in questa attesa e ricerca incessante di risposte e verità.
Ultimi raggi di luna è una corsa contro il tempo che viene percorsa sul ciglio della morte; si mettono in evidenza l' importanza dei ricordi, dei sogni, di essere nel posto giusto al momento giusto (fato?) ma soprattutto dell'amore che vi è presente in (quasi) tutte le forme - c' è quello familiare, per il fidanzato/a, per gli amici, per gli animali e anche di quello dopo la morte, che in questa storia assume molta importanza.
I disegni, naturalmente molto ben curati, accompagnano lo stato d' animo dei personaggi e le situazioni anche se non ci sono parole che commentano la scena; a volte sono veloci, altre sospesi, avvolti in un dolore comune.
È una storia che unisce terreno e sovrannaturale in modo quasi normale, dando molta importanza a entrambe le dimensioni, facendo pensare che ciò che non è visibile agli occhi non è detto che non esista o che qualcuno non possa vederlo.
La lettura è piacevole e scorrevole, non vi è nulla di scontato, oggetti e persone si intrecciano l'un l'altro e per questo si mantiene alto il livello di interesse e la voglia di arrivare fino alla fine sin dal primo capitolo. È un'opera che attraverso i dialoghi e le situazioni sottolinea cose dell'esistenza umana che spesso rimangono ai margini della nostra attenzione come il tempo, l'importanza delle nostre scelte ed il valore stesso della vita.
Quando si finisce di leggere ciò che lascia questo manga è la piena consapevolezza dei sentimenti di Adam ossia l'amore incondizionato, la profonda solitudine, la rabbia, la consapevolezza, la serenità trovata. Sentimenti che con il suo monologo nell'ultimo capitolo vengono alla luce tutti insieme e si ricollegano al primo. Sono fasi necessarie alla presa di coscienza del personaggio, e forse anche del lettore che guarderà a tutto ciò che ha letto con una nuova prospettiva.
Consiglio a tutti di leggere quest'opera, che è una tra le storie più belle dell'autrice.


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saranaike

Volumi letti: 6/3 --- Voto 10
"Ultimi raggi di luna", o sarebbe meglio dire "Kagen no Tsuki" è uno shojo manga che si dissocia dalle tonnellate di carta sprecate in storie banali e tutte simili.
La Yazawa in questi splendidi volumetti ci coinvolge in una storia emozionante e più vicina a tutti noi di quanto lasci intendere inizialmente.

La protagonista, Mizuki, è una 'classica' adolescente insoddisfatta della sua vita, delusa dalle persone che amava e incapace di trovare una via di uscita che in un momento di pura e disperata solitudine incontra Adam e si innamora. L'incontro con Adam sconvolge completamente la sua vita tanto che decide di mollare tutto e di seguirlo. Ma è una via di uscita? O sta solo scappando?
Ma è proprio qui che inizia la storia, Mizuki ha un incidente e finisce in coma, la sua anima si trova davanti ad una cancellata bianca. L'entrata del paradiso?

Nelle pagine seguenti la Yazawa utilizza un espediente sovrannaturale per coinvolgere il lettore in una storia commuovente e con sensazioni reali tanto che sembrano uscire dalle pagine.
Il tutto rappresentato con un tratto magistrale e inconfondibile. La Yazawa riesce a rendere i suoi personaggi reali e, soprattutto nelle scene tristi, le sensazioni si percepiscono tratto per tratto.
Quindi reputo doveroso assegnare a questo manga il massimo dei voti in quanto ha ciò che serve per renderlo tale:
- una trama ben sviluppata e coinvolgente che lascia il lettore con la voglia di proseguire nella lettura al termine di ogni volumetto;
- i temi trattati non sono né banali né scontati, si parla di amore, morte, amicizia e debolezza;
- dei personaggi interessanti ma sopratutto ben caratterizzati che attraversano un processo di evoluzione durante tutto il drama;
-i disegni sono minuziosamente particolareggiati e, come dicevo prima, rendono i personaggi 'reali' come se trasparissero le emozioni dalla carta. Questo tralasciando il fatto che il tratto della Yazawa possa piacere o meno.

Nota 'negativa'
l'edizione della Planet manga nella versione 'sottilette' di 6 volumi non è molto ben curata le pagine sono mal rilegate e spesso non si leggono bene i dialoghi perché nascosti dalla rilegatura

In conclusione consiglio vivamente la lettura di questo manga sia agli amanti degli shojo che non dato che differisce un po' dallo stereotipo di questa categoria e tratta di tematiche 'esistenziali' vicine a tutti noi.


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shoujoprofessionista

Volumi letti: 3/3 --- Voto 8
Due protagoniste, una storia. Non manca nulla: La drammaticità, il mistero, il soprannaturale. Bei disegni, lo stile è il classico della grande Sensei Ai Yazawa, gradevole anche se non il massimo (almeno secondo i miei modesti gusti personali).

In poche parole (non mi piace dilungarmi, ne spoilerare troppo..) parla di quattro ragazzini, quattro amici che "giocano" ai detective, grazie alla "pista" di Hotaru che ha scoperto che in una casa abbandonata c'è qualcosa che non va... (Curiosi? No? Si? Andate a leggerlo, ne vale la pena! ;)) E così cercano di fare luce sul mistero creatosi e di aiutare la povera Mizuki intrappolata, tristemente separata dal mondo dei viventi.

Quindi: è consigliato a chi è interessato di leggere qualcosa di nuovo, di originale, misterioso, ecc. E a chi ovviamente non è alla ricerca di qualcosa di comico.. (qui non è proprio il caso.)
Questo manga fa commuovere, sperare, incuriosire. Poi, per tre volumi, non penso ci si possa lamentare. Sono il numero giusto per una storia come questa.

Ok, non mi rimane altro che consigliarvi di correre in fumetteria, tornare a casa, mettervi comodi e.. augurarvi una buona lettura! ;)

Anubis85

Volumi letti: 3/3 --- Voto 10
Premessa: della Yazawa per ora ho letto solo “NANA”, ma sto cercando di procurarmi “I cortili del cuore”, la versione deluxe. Sono un ragazzo, e non mi vergogno affatto di ammettere che apprezzo anche i manga sentimentali. A volte bisogna superare i limiti del pregiudizio e delle etichette, perché la vita non è fatta solo di guerre, mostri, omicidi e complotti, e il modo in cui l'autrice riesce a raccontare le sue storie è a dir poco fenomenale. E' poesia allo stato puro.

29/04/2012, ore 00.20. Dopo essermi procurato i tre volumi della "collection" (termine utilizzato dalla Planet Manga per giustificare le inutili "sottilette"...), ho pensato di iniziare a leggere il primo volume, nel silenzio assoluto della notte. Proprio perché non mi pongo limiti alla lettura, ero cosciente di trovarmi di fronte ad un'opera romantica, e considerando l'incipit col musicista e la ragazza disposta a fuggire con lui, credevo si trattasse di una sorta di “NANA” rivisitata, con un po' di disappunto.
Invece mi sono sbagliato e andando avanti ho avuto modo di ricredermi.
Eviterò qualsiasi genere di spoiler perché, avendo letto solo e per fortuna a posteriori la trama che ci ritroviamo qui in alto, penso che non mi avrebbe coinvolto allo stesso modo. E consiglierei di modificare lo spazio dedicato alla trama perché ogni parola letta è uno spoiler. Oppure consiglio a chi non l'abbia ancora letta, di non farlo.
Quindi, non aspettatevi una recensione dettagliata.

Proseguiamo. Superato il disappunto delle prime pagine, che mi ricordavano l'altro "masterpiece" della Yazawa, mi immergo nella lettura, a notte fonda. Ad ogni pagina letta voglio leggere sempre altro, la storia è particolarmente triste e malinconica e, giunto alla fine del primo volume, non posso fare a meno di prendere in mano il secondo.
E non per la classica curiosità di proseguire perché si tratta di soli 3 volumi, ma perché la storia è talmente appassionante e coinvolgente da voler trovare una soluzione al dramma in corso.
Così proseguo nella lettura nonostante l'ora e, finito il secondo, ho già pronto in mano il terzo e ultimo volume.
La storia sembra molto chiara ormai, ma in realtà non lo è affatto, e così finisco per farmi sorprendere ogni tre per due da una storia ricca di colpi di scena.
Così pochi volumi, così tanti colpi di scena.

Ore 03.15 .Finito di leggere questo manga appassionante e malinconico come il suo titolo, capisco di aver letto un manga unico. Alcuni potrebbero storcere il naso a causa della situazione paranormale (ma mai ridicola o da clichè) che attraversa i tre volumi, ma solo un lettore superficiale potrebbe non apprezzare una storia simile.
Dopo questa recensione alternativa, passiamo al voto: 10.
Dieci solo perché è il massimo delle valutazioni standard, ma un manga del genere non può ricevere una semplice valutazione standard. Merita molto più di un semplice voto che andrà a fare media con altri. E' un'esperienza da conservare nella propria memoria.

Parlando dell'edizione della Planet Manga: non vi sono pagine a colori (non so se fossero o meno presenti nell'originale), così come non vi è la sovra-copertina. Classica rilegatura della casa editrice, ma nel complesso solida. Prezzo di copertina 5€, quindi posso dire che il rapporto qualità prezzo è discreto. Il problema è che si tratta di un manga difficilmente reperibile. Anzichè stampare a profusione diecimila versioni di manga infantili, la PM dovrebbe, secondo me, racchiudere quest'opera in un unico volume deluxe, così che anche chi non fosse riuscito a reperirlo, possa leggere qualcosa di sensato e non le solite cavolate.

Vi lascio con due consigli:
1) Leggetelo di notte. Non c'è atmosfera migliore di quella creata dal silenzio assoluto della notte per leggere una storia simile.
2) Ragazzi, non lasciatevi sfuggire questo capolavoro perché condizionati da pregiudizi vari. La poesia non ha sesso, e questa è Poesia. Un vero lettore di manga non dovrebbe badare alle etichette. Si tratta di soli 3 volumi, di sole 2 o 3 ore della vostra vita. Ne varrà la pena.
Se poi la vostra massima lettura si riduce a “One Piece” e “Naruto”, allora evitate pure di considerarlo, perché sarebbe un'offesa al manga stesso, essere preso in mano ed essere giudicato negativamente da pirati e ninja che acquistano 50 o 60 volumi di storielle ripetitive.


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stinovmicra

Volumi letti: 3/3 --- Voto 10
Ai Yazawa l'ho conosciuta con Nana ed è stato subito amore! Così ho deciso di leggere altri suoi lavori, ed ecco "Ultimi raggi di luna".
Questo manga mi ha preso fin da subito, i particolari temi trattati, la morte, la vita dopo la morte, le anime erranti sono il fulcro del manga, ma è l'amicizia che nasce tra Hotaru e la protagonista Mizuki a far sviluppare tutta la storia, infatti la piccola Hotaru (e non solo) la aiuterà a ritrovare ciò che desidera di più al mondo: Adam, il giovane e misterioso musicista, che a me ricorda un po' Kurt Cobain.
I vari personaggi sono ben strutturati, con caratteri diversi che rendono la storia più coinvolgente.
Ho molto apprezzato la presenza di momenti divertenti nonostante la storia drammatica.
I disegni colpiscono dritto al cuore facendo apprezzare ancora di più questo manga che consiglio di leggere assolutamente!


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^Tsukimi-chan27^

Volumi letti: 3/3 --- Voto 9
Dimenticate tutte le altre opere di Ai Yazawa: Ultimi raggi di Luna è una miniserie che non ha nulla a che fare con moda, musica o chissà quale altro elemento utilizzato dalla sensei nelle sue storie.
Ultimi raggi di Luna è un manga magico.

"Come la luna calante
consumate dalle tenebre
Sono impallidite queste mie labbra

Cosa posso cantare?
Cosa posso cantare?

Dopo averti persa
Ed eri tu il mio sole".

Inizia così la storia di Mizuki, studentessa infelice a causa di una disastrosa situazione familiare e da una relazione sentimentale finita male. La felicità sembra tornare nella sua vita quando, appena scappata di casa, Mizuki conosce Adam, un attraente musicista di cui presto s'innamorerà e con cui avrà una relazione. Questa sua fortuna sembra però non sorriderle a lungo, Adam infatti presto dovrà partire. La ragazza non vuole saperne di separarsi da lui, decide quindi di seguirlo. Ma durante il tragitto che l'avrebbe portata all'appuntamento la ragazza viene investita e si ritrova in uno strano luogo, dove incontra Hotaru, bambina alla ricerca della gatta Lulu. Poi Mizuki viene catapultata nella villa dove ha vissuto con Adam dove trova un gatto somigliante a Lulu, la cui padrona presto troverà la ragazza e cercherà di risolvere il suo mistero: essa non ricorda infatti nulla del suo passato o di sé e non può uscire dalla villa.

Bellissimo. Davvero bellissimo. La delicatezza con cui l'autrice racconta la storia è davvero stupenda, come tra l'altro lo sono i disegni, in cui la mangaka ha mantenuto lo stile e la purezza. Mi ha lasciata entusiasta. Il ritmo della narrazione non è mai noioso, e contando solo tre volumi non stanca particolarmente. I disegni, la trama e l'originalità di quest'ultima, sono assolutamente fantastici infatti finché non ho terminato la lettura, non avevo capito nulla della vera ragione per cui i personaggi compivano certe azioni. Inoltre vengono trattate anche tematiche più leggere, per fare ciò l'autrice sfrutta i piccoli problemi sentimentali di Hotaru e dei suoi amici, che durante la storia tenteranno di aiutarla a risolvere il mistero.
Non do dieci a causa di una scarsa caratterizzazione dei personaggi, che avrebbero dovuto godere di più tavole per esprimere i propri sentimenti e le proprie paure.

La Planet Manga ci ha fornito due edizioni: una sottiletta da 1,80€ che conta sei numeri, e una versione Collection, migliore della precedente, al prezzo di 5€ per tre volumi ovvviamente più corposi. La rilegatura è abbastanza buona ma non sono presenti pagine a colori. Le copertine sono però stupende.

Consiglio quest'opera a tutti coloro che amano il genere drammatico e giallo, agli amanti dei bei disegni e delle belle tavole, e sì, anche a chi ama la sensei, perché dopotutto, il suo tocco di magia, si sente in ogni opera.


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npepataecozz

Volumi letti: 3/3 --- Voto 8
Prima di dare alla luce quella che può essere considerata la sua opera più conosciuta (Nana), Ai Yazawa ha dato un piccolo saggio della sua indiscutibile bravura con questo manga che io ho trovato davvero eccellente sotto tutti i punti vista.
Delusa dalla sua infelice situazione familiare la giovane Mizuki troverà conforto in Adam, un chitarrista inglese di una band poco conosciuta. I due inizieranno una sorta di convivenza della durata di circa due settimane, al termine delle quali Adam dovrà far ritorno nel suo paese d'origine. La ragazza decide di seguirlo ma, al momento della partenza, verra coinvolta in un drammatico incidente che ridurrà il suo corpo in fin di vita e costringerà il suo spirito a vagare nella casa abbandonata in cui i due giovani convivevano nell'attesa del ritorno del suo amato. Attorno alla figura di questa sorta di fantasma, però, sembrano aleggiare diversi misteri; saranno quattro coraggiosi bambini a far luce sull'intera vicenda scoprendo una verità ben lontana da quella che si sarebbe potuta ipotizzare inizialmente.
Composto da solo tre volumi (peccato), Ultimi raggi di Luna è un manga capace di conquistare l'attenzione del lettore sin dalle prime tavole. Romanticismo, coraggio, mistero, soprannaturale, umorismo sono fusi tra loro in maniera davvero eccezionale, tale, cioè, da suscitare un continuo alternarsi di stati d'animo che vanno dalla pietà al divertimento, dalla curiosità allo sbigottimento senza mai diventare banale o scontato.
La trama, poi, è davvero bellissima e ben articolata, e non presenta la minima sbavatura; personalmente l'ho trovata davvero coinvolgente ed emozionante. Si potrebbe obiettare che, in fondo, non si tratta di un qualcosa di così originale, in quanto il tema della vita oltre la morte è già stato abbondantemente affrontato da un numero indefinito di altre opere; ma ciò che rende speciale questo Ultimi raggi di sole è il forte coinvolgimento emotivo che la caretterizzazione dei diversi personaggi riesce ad infondere, indipendentemente dal genere e dal lettore a cui si rivolge.
Generalmente, quando si tratta di opere brevi, il voto massimo che assegno è l'otto, in quanto, a mio avviso, voti maggiori vanno riservati ad opere più lunghe e complesse. Tenendo conto di questo ad Ultimi raggi di Luna assegno il massimo, ossia un otto pieno.
Consigliatissimo.


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Yorokobi

Volumi letti: 3/3 --- Voto 8
Non mi dilungherò nella trama poiché è stata abbondantemente trattata. "Ultimi raggi di luna" è un manga molto particolare. Sicuramente i temi che tratta sono mistici/misteriosi e suscitano nel lettore profonde domande e tentativi di interpretazione. La trama è ben intrecciata, pagina dopo pagina il lettore scopre ulteriori vicende e colpi di scena inaspettati che mantengono vivo il suo interesse per la storia. I personaggi sono ben analizzati e caratterizzati e nessuno appare superfluo nel procedere della narrazione.

Il tema della morte, della rinascita, delle esperienze di pre-morte ed il lancinante interrogativo su cosa ci aspetta una volta che il nostro tempo su questa terra sarà terminato; beh, sono interrogativi e riflessioni che tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo fatto e continuiamo a fare. Il bello di questo manga è che in fin dei conti non dà nessuna risposta, nessuna certezza (anche perché se avesse tentato di dare delle risposte sarebbe sicuramente risultato forzato) bensì spinge a riflettere. Ogni lettore poi darà una sua interpretazione a seconda delle sue credenze, convinzioni oppure non troverà nessuna risposta plausibile a temi tanto complicati e irraggiungibili per la nostra mente.

Complessivamente l'opera mi è piaciuta molto. Come al solito le storie della Yazawa non mi lasciano mai a cuor leggero, anzi mi trasmettono sempre quel senso di soddisfazione mista a cupa riflessione. Ho tirato un sospiro di sollievo solo nell'ultimo volume del manga, dove vi è un monologo particolarmente toccante ed emozionante che ho riletto più e più volte. Il mio voto è 8 per diversi motivi: prima di tutto per il bell'intreccio narrativo, poi per i meravigliosi disegni della Yazawa e per il fatto di trattare delle tematiche che mi suscitano un particolare interesse e una particolare commozione.


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violet girl

Volumi letti: 3/3 --- Voto 9
Ultimi raggi di luna è un manga di Ai Yazawa che si discosta molto dalle sue opere precedenti. È un manga che tratta temi molto particolari come la morte, la vita dopo la morte, i fantasmi. L'atmosfera che si respira nel manga è malinconica e surreale, a tratti anche inquietante. Personalmente ho apprezzato moltissimo la storia di questo manga, soprattutto per il modo in cui è stata orchestrata. La storia fin dall'inizio è ricca di misteri, creando così suspance nella lettura, dove questi poi gradualmente vengono svelati e risolti, lasciando spesso il lettore a bocca aperta. Trovo infatti che il punto forte di questo manga sia l'intreccio della trama, il tenere sulle spine il lettore dall'inizio alla fine, ed anche una sottile e struggente malinconia. Un manga connotato da note tristi, ma che lascia spazio a barlumi di speranza. Credo che qui Ai Yazawa abbia dimostrato in pieno tutta la sua bravura.


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kyosuke92

Volumi letti: 3/3 --- Voto 10
Un manga che mi ha emozionato dall'inizio alla fine, ecco quello che mi viene da dire su "Ultimi raggi di luna", e qui la Yazawa si è veramente superata. Leggendo Paradise Kiss ero rimasto un po deluso e scettico, ma questo non mi ha impedito di leggerlo essendo attirato dalla trama molto particolare.
Le tematiche affrontate sono molto delicate e non è il classico shojo stereotipato, qui il tutto è rivisto il chiave drammatica e sovrannaturale e devo dire che è riuscito alla grande. I disegni sono superbi, pochi autori riescono a trasmettere sensazioni forti attraverso un immagine o una semplice espressione.
Consiglio a tutti coloro che amano questo genere di manga.

Melany

Volumi letti: 3/3 --- Voto 10
<i> "Come la luna
calante
consumate dalle
tenebre
Sono impallidite
queste mie labbra

Cosa posso
cantare?
Cosa posso
cantare?

Dopo averti persa
ed eri tu il mio sole. " </i>

Così inizia il primo volume di Ultimi raggi di luna.
Non esagero quando dico che, con quest'opera, Ai Yazawa ha superato sé stessa, dimostrando ancora una volta di essere un'autrice di una bravura magistrale nel sceneggiare le sue storie. Vi assicuro che non resterete delusi da questa storia tanto bella quanto malinconica.
Kagen no Tsuki, questo il titolo originale, significa letteralmente "L'ultimo quarto di luna". Il titolo è azzeccatissimo, leggendo il manga capirete il perché.
Nel 2004 esce il film dal titolo Last Quater, con attori emergenti ma abbastanza calati nel ruolo.
Il manga è edito sempre dalla Panini Comics, come per tutte le opere della sensei Yazawa, e finora sono uscite due versioni: la prima è l'edizione sottiletta formata da 6 volumi [esauritissimi!] e la seconda è fedele a quella originale da 3 volumi (nel 2006), quest'ultima denominata Collection dalla casa editrice italiana. In ordine cronologico, Kagen no Tsuki è stato scritto dopo Gokinjo Monogatari/Cortili del cuore.
Stavolta niente storie adolescenziali, ma parliamo di qualcosa che si avvicina al soprannaturale, qualcosa che ha a che fare con fantasmi, morte, reincarnazioni, l'aldilà. Una storia con protagonisti bambini, ma non per questo noiosa o infantile, e un'atmosfera pervasa da misteri, inquietudine e tanta suspance.

Una liceale diciasettenne di nome Mizuki incontra l'enigmatico Adam, un chitarrista affascinante che cattura immediatamente l'attenzione della protagonista per i suoi occhi azzurri e per la particolare melodia suonata in quella notte di luna piena. Vanno a convivere per due settimane nella villa di lui, qua si appura che il musicista è di origini inglesi, come lo si evince dalla fisionomia, e che ha problemi con la droga, della quale ha fatto abuso dopo la morte della sua ex ragazza.
Dopo quelle due settimane, Adam decide di lasciare il Giappone e chiede a Mizuki di seguirlo, la quale accetta senza rimpianti, anche perché è stufa della vita che attualmente conduce, in passato tradita e ferita dalle persone a cui voleva bene.
Tutto è pronto. Ma ecco che accade qualcosa di imprevisto: un incidente terribile colpisce Mizuki, che si troverà con la mente in un'altra dimensione, strana ed indeterminata, dinanzi a una cancellata in cui incontra una bambina triste che cerca disperatamente il suo gatto. La trama prende ufficialmente piega da questo punto. Tante cose verranno fuori con l'avanzare della storia, cose che neanche potete immaginare.

Disegnato in maniera impeccabile nel perfetto stile Yazawa, con un tratto inconfondibile che può piacere o no. Ad ogni modo, è innegabile che le inquadrature delle espressioni facciali sono perfette, comunicano in modo trasparente le emozioni di ciascun personaggio.
La storia è narrata divinamente, tutto quello che succede ha un senso e nulla è fuori luogo. I colpi di scena sono resi benissimo, ad ogni giro di pagina fa rimanere il lettore/trice col fiato sospeso. La curiosità di scoprire l'identità di Eve, di conoscere la verità su Adam e Sayaka sono vicende che coinvolgono e intrigano. I personaggi, poi, sono tutti ben tratteggiati, dal primo all'ultimo. Una riflessione profonda e filosofica sulla linea sottile che divide la vita dalla morte, del concetto di solitudine, dell'amore nonché dell'amicizia. Quale meraviglia!
E che dire del finale? Un finale commovente e poetico, il monologo di Adam è splendido, come il personaggio stesso.
Per me è in assoluto il manga migliore dell'autrice. L'ho trovato magico.


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riko akasaka

Volumi letti: 3/3 --- Voto 8
Ultimi raggi di luna è uno shojo malinconico in cui troviamo da una parte la storia d'amore tra Adam e Eve, un amore così forte da abbattere le barriere spazio-temporali che dividono il mondo dei vivi da quello dei morti, e dall'altra 4 bimbetti delle elementari che cercano di far luce sulla storia alquanto intricata di questo amore un po' maledetto. Al lettore, un po' avvantaggiato rispetto ai mini-investigatori, viene spontaneo seguire l'indagine con interesse e gioire con loro di ogni piccolo tassello che si riesce ad incastrare in questo mosaico. Oltre alle ricerche è piacevole il racconto dell'amicizia, dei primi amori e della voglia di cooperare per il comune obiettivo di questo quartetto. La storia d'amore tra Eve e Adam, che dovrebbe risultare struggente, non mi ha coinvolta più di tanto, l'attenzione era catturata interamente dai bambini, molto ben caratterizzati da apparire simpatici al primo sguardo.
Consigliato a chi non conosce la Yazawa e non vuole rischiare troppo (sono solo 3 numeri), imperdibile per i fan della sensei.


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GeassOfLelouch

Volumi letti: 6/3 --- Voto 10
Ultimi Raggi di Luna è un manga di genere soprannaturale in tre volumetti, scritto e diretto da Ai Yazawa.

Ultimi Raggi di Luna racconta la storia complicata di Mizuki Mochizuki che, lasciata dal suo ragazzo, vive il suo amore in modo burrascoso e breve con Adam, un ragazzo straniero dal quale resta incantata girando per la città.
La ragazza inizia a conoscerlo e quindi decide di scappare di casa e di convivere col ragazzo e, nel corso dei pochi e felici giorni vissuti insieme da teneri amanti, Mizuki scopre che Adam ha seri problemi di droga e che lei le ricorda fisicamente la sua ex ragazza defunta.
Ma è proprio una reazione esagerata di Adam che lo spinge a lasciare la casa e la ragazza dopo un primo momento d'indecisione decide di seguirlo nel bel mezzo della notte.

<b>[Attenzione possibili spoiler]</b>
Per uno scherzo del destino Mizuki attraversa le strisce col semaforo rosso mentre Adam la aspetta davanti a sè e dietro di lei la insegue l'ex Tomoki: verrà coinvolta in un pauroso incidente stradale dal quale resterà priva di conoscenza.
Ed è proprio in quello stato comatoso, in una zona nebbiosa e di nessuno, vicino ad un cancello, che conosce la piccola Hotaru Shiraishi alla ricerca della sua gatta Lulù perduta che sbuca dall'altro lato del recinto per condurre lontano la bimba e far ritorno dall'altro lato del cancello.
La storia ora si sposta sulla bambina delle elementari che si risveglia in un letto d'ospedale in seguito ad un incidente stradale mentre cercava la sua Lulù e grazie ad un gatto che le somiglia molto che entra in una casa abbandonata per seguirlo, scoprendo una ragazza che suona il pianoforte al piano superiore.
Hotaru si presenta alla ragazza dicendole che si ricorda di lei in quel sogno con il cancello, ma la ragazza si mette a piangere dicendo che non ricorda nulla se non il nome di Adam e non può uscire da quella casa.
Allora Hotaru accompagna tre suoi amichetti, Sae Kayama, Tetsu Sugisaki e Masaki Miura nella casa per aiutare e non far sentire sola la ragazza che viene ribattezzata Eve; dopo i primi shock decidono di collaborare tutti con Hotaru che è l'unica in grado di vederla.
I tre ragazzi quindi si troveranno a investigare nella realtà sulla casa abbandonata, su Adam, su Eve e sugli indizi che scopriranno fino a una drastica quanto stracapovolgente rivelazione che cambierà il fine del loro aiutare Eve.
Il continuo mutare del compito dei bambini per aiutare Eve e la loro essenziale presenza rendono la storia ancor più surreale e metafisica di quanto già non lo sia.
Va menzionato anche il concludersi non banale della vicenda principale che dà spunto per innumerevoli riflessioni interiori nel lettore; infine al destino dei bambini e all'epilogo è riservato molto spazio: fattore che ho molto apprezzato come le ultime pagine del manga.
<b>[Fine spoiler]</b>

La trama è decisamente atipica per l'autrice: è talmente profonda, spiazzante, tocca tematiche spirituali e già a un quarto del primo numero notiamo che non si tratta delle classiche storie nello stile della Yazawa.
Già dal principio si notano le atmosfere nostalgiche, tristi e surreali di certe situazioni; ed ancor più sono accentuate dall'evento fatidico che dà la svolta alla storia facendole assumere un tono estremamente serio e cupo.
I personaggi e gli scenari sono disegnati secondo i canoni della Yazawa, la quale evidenzia le evanescenze con grande maestria.
La caratterizzazione è ottima, miscelando saggiamente la psicologia dei bambini coinvolti nella storia e quella degli adulti ovviamente più matura ma spesso non in grado di vedere quel che i bambini guardano con occhi innocenti.

<b>[Attenzione possibili spoiler]</b>
Le tematiche sono: l'aldilà, la visione della vita nello stato comatoso e le esperienze di pre-morte, i confini labili fra vita e morte, la solidarietà verso una persona che ha bisogno d'aiuto, l'amicizia, l'amore e l'affetto per una persona cara.
Ciò che rende questi temi potenti e ancora più espressivi è l'ottimo accostamento fra il testo, le immagini, le posture, gli atteggiamenti e le espressioni dei personaggi che è reso in modo ottimo.
L'epilogo e il destino dei bambini possono sembrare banali se non visti nell'ottica e nello spirito della storia.
Ma, se vissuti appieno e la lettura delle frasi avviene con il giusto tempo per comprenderle allo stesso modo con cui si è vissuta interiormente la trama, si è in grado di assaporare la vera essenza degli ultimi due volumetti, ovvero dell'intera opera.
<b>[Fine spoiler]</b>

Consiglio questo gioiello a chiunque sia interessato ad un'opera di spessore con tematiche profonde vissute e ultraterrene viste dall'occhio di quattro bambini delle elementari, ma niente sangue, maledizioni o quant'altro: il tutto è visto in un'ottica alternativa.
Consigliato anche ai fan della Yazawa che vogliano conoscere storie diverse da Cortili del Cuore, Nana e Non sono un Angelo.

Voto: 10.


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roByna

Volumi letti: 6/3 --- Voto 8
Ultimi raggi di luna è stato il primo manga che mi ha fatto avvicinare ad Ai Yazawa e benché questa autrice non mi convincesse nel tratto di disegno (che adesso adoro) ho voluto darle un'opportunità leggendo questa sua opera breve.

La storia che si viene a tracciare è molto particolare e si discosta dalle altre opere dell'autrice, dove trovavamo la protagonista che si destreggiava tra amori e scelte da intraprendere; gli elementi che costituiscono questo manga infatti sono il mistero e il sovrannaturale, che renderanno ancora più intrigante la trama e invoglieranno il lettore a sapere cosa succederà.
Protagonisti inoltre questa volta saranno dei bambini che, partendo da pochi elementi, si improvviseranno detective per risalire al passato di una giovane ragazza intrappolata tra il mondo terreno e l'aldilà.

Questi sono più o meno i componenti della trama, che verrà gestita in maniera avvincente dall'autrice, senza mai annoiare.
Purtroppo entrambe le edizioni sono esaurite da diverso tempo ma rimane comunque un'opera che consiglio, soprattutto a chi vuole leggere uno shoujo particolare che non presenti i soliti stereotipi.


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SweetDead_Ichigo

Volumi letti: 3/3 --- Voto 9
Manga stupendo! Ai Yazawa non delude neanche questa volta!
Il tratto delicato della maestra Yazawa è adatto alla storia, che è stupenda, profonda, emozionante, commovente e ti tiene incollato fino al manga finché non l'hai finito, così da scoprire il destino di Eve, la storia di Adam, il misterioso cancello e cosa è successo nelle due settimane che Eve e il ragazzo hanno trascorso insieme. Consiglio vivamente a tutti questo manga, vi farà emozionare, commuovere, vi coinvolgerà moltissimo e vi farà sperare nella forza dell'amicizia e dell'amore.


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wolke

Volumi letti: 3/3 --- Voto 9
Ho avuto la fortuna di trovare a buon prezzo i tre volumi dell'edizione collection su ebay... un ottimo acquisto. I disegni non sono di sicuro all'altezza di quelli di Nana, ma sono lo stesso stupendi; la storia è emozionante e ti porta a leggere tutti i volumetti d'un fiato per sapere come finirà la storia di Eve, chi è Adam, cos'è successo veramente in quelle due settimane in cui sono stati insieme. Anche se oramai i volumi sono praticamente introvabili, consiglio a tutti questa lettura perché ne vale davvero la pena.

Gabriele

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Gabriele

Volumi letti: 6/3 --- Voto 10
Come potrei definire "Ultimi raggi di luna"? Una piccola perla che dona emozioni e spunti di riflessione su temi particolari e profondi. Temi che, seppur delicati da rappresentare per via grafica, sono disegnati in modo divino con lo stile superbo della sensei Yazawa, che come al solito trasmette non solo emozioni, ma evoca anche sensazioni tattili, odori, musica, qualcosa che va al di sopra del bel disegno, che emerge e che colpisce... Consigliato caldamente.


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dada94

Volumi letti: 3/3 --- Voto 8
Manga bellissimo! Mi ha fatto commuovere tantissimo sopratutto il finale, devo dire la verità, la scena del "cancello del paradiso" è stupenda, ti fa capire benissimo l'ambientazione e dove ti trovi. Il gatto è fenomenale, diciamo che è il punto chiave della storia!
Lo consiglio vivamente a chi ama il mistero, il sovrannaturale, le storie "drammatiche" e un pizzico di romanticismo che non manca mai! Lo stile della Yazawa non mi è mai piaciuto del tutto, ma in questo manga più che il disegno ha inciso la storia commovente al punto giusto.