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Hatake Rufy

Volumi letti: 3/3 --- Voto 7
"Gekiryuuketsu - Over Bleed" è un manga che mi ha fin da subito attratto per il genere e per la trama drammatica, e una volta terminato sono rimasto abbastanza compiaciuto.

TRAMA: La vicenda vede protagonista Kei, un liceale vittima ogni giorno di bullismo, insieme al suo amico Akira. Dopo tante umiliazioni e indifferenza di compagni di scuola, insegnanti e genitori, Akira propone a Kei di suicidarsi insieme buttandosi da un ponte, per porre fine ad una vita piena di dolore. Dopo aver commesso questa terribile azione, Kei sopravvive e Akira scompare nel nulla. Dopo un po' di tempo Kei viene trascinato in un sito web di nome "Over Bleed" che tratta combattimenti da strada, dove intravede nei video un lottatore di nome Bunen che assomiglia incredibilmente ad Akira; così il nostro protagonista entra in quel mondo violento per incontrare Bunen.

SVILUPPO E PERSONAGGI: Essendo 3 volumi mi aspettavo una trama sporca e piena di lacune, invece devo dire che si sviluppa molto bene e non lascia punti irrisolti. Incomincia già bene con un certo livello di drammaticità e una piena descrizione dell'ambiente circostante e dei personaggi, per poi terminare la presentazione con il terribile atto commesso dal protagonista; subito dopo ha inizio la vera storia, con minacce, umiliazioni e violenza, così da costruire un'ambientazione fantastica e reale per essere ai giorni nostri.
La determinazione dei personaggi ha il suo ruolo fondamentale nella storia, infatti Kei scopre che il combattimento è l'unica cosa che lo terrà saldo e forte con se stesso, ogni pugno per lui sarà una liberazione e uno sfogo, per tutti quei giorni passati a subire umiliazioni. Bunen sarà un obiettivo per Kei, e il suo amico alle prime armi con la box, gli darà una mano, mentre altri bulli della scuola saranno una specie di allenamento per lui e prove da superare prima di Over Bleed.
La trama prosegue più che bene, fluidamente e velocemente, senza però rovinare nulla; il finale mi ha lasciato un po' indifferente, non che sia un cattivo finale ma ne avrei preferito uno alternativo.

DISEGNI: In alcune pagine sembra che l'artista cambi, cioè i disegni sono bellissimi, con lineamenti realistici e molto sporchi per rendere il tutto più reale, ma certe volte mi sono imbattuto in disegni che non sembravano essere nati dalla stessa mano; fisionomia distorta e lineamenti orribili, non capisco come sia possibile, ma forse è stata una mia mal impressione. Inoltre avviso che questo manga ovviamente tratta di violenza, e ci sono alcune scene che possono far impressione.

Concludo questa recensione con il consigliare questo manga ad un pubblico non facilmente impressionabile, e a chi come me ama il genere street fighter con una trama drammatica e piena di emotività psicologica.


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@Niemi

Volumi letti: 3/3 --- Voto 7
Già dal titolo lo si può capire. In Over Bleed non mancano di certo corpi e visi tumefatti e lacerati per i colpi ricevuti. Incontri clandestini, tra ragazzi desiderosi di una sola cosa, distruggere l'avversario. Lotte all'ultimo sangue dove alla fine prevarrà forse il più tenace, o il più coraggioso, magari il più pazzo o perchè no, potrebbe farcela anche il freddo calcolatore...ma c'è una persona in particolare che ha la fama di essere invincibile, colui che ha creato il sito Over Bleed, dove si possono organizzare incontri e vedere filmati degli scontri avvenuti.
E questa persona inizia ad apparire sempre più familiare a Kei, il protagonista della storia, che sembra conoscere in qualche modo quel ragazzo di cui tutti parlano, incredibilmente forte e imbattibile. Kei deve accertarsi della sua identità, a tutti i costi, e per questo deciderà di addentrarsi in questo mondo sanguinario e sanguinoso, anche per dare una scossa violenta alla sua vita, così pervasa quotidianamente da sopprusi ed atti di bullismo. E lo farà dalla porta principale, decidendo di partecipare egli stesso, incontro dopo incontro, alla ricerca di Akira, quell'amico che credeva morto.
Il disegno è ottimo, combattimenti e ambientazioni sono all'altezza della situazione. Avrei voluto dare qualche voto in più a quest'opera, la trama mi intrigava e il primo volume mi aveva in qualche modo entusiasmato e incuriosito. Ma 3 volumi alla fine sono stati davvero pochi, e tutto è scivolato via troppo in fretta.


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Tacchan

Volumi letti: 3/3 --- Voto 6
Over Bleed rientra nel genere arti marziali/combattimento, più precisamente dedica le sue pagine al combattimento da strada. Inizia in modo molto promettente, lasciando supporre una trama ben più complessa e articolata di quanto poi effettivamente riuscirà a sviluppare. Kei è un ragazzo vittima di bullismo e prepotenze, vede crescere giorno dopo giorno il suo disagio in un ambiente in cui nessuno sembra curarsi di quanto sta accadendogli, né gli insegnanti, né la famiglia. Il suo migliore amico gli suggerisce quella che ritiene l'unica soluzione per il loro problema, ovvero suicidarsi insieme. Il tentativo fallisce, Rei sopravvive e continua la sua grigia esistenza, Akira invece scompare. Un giorno, tuttavia, finisce per vedere un video di alcuni combattimenti per strada e crede di riconosce in uno dei due combattenti il suo amico Akira. Deciso a saperne di più, nonostante sia magrolino e piuttosto gracile, decide di partecipare ai duelli dell'Over Bleed, il sito che pubblica i video di tali scontri. Inaspettatamente, sia per una propensione all'imparare combattendo, sia per il fatto che non ha alcuna paura di perdere la propria vita, mostra una spiccata propensione per questo genere di scontri.

Over Bleed è un discreto titolo di azione, offre combattimenti ben disegnati e piuttosto piacevoli da seguire. Non si fa scrupoli a mostrare sangue e situazioni cruente, insomma, dal punto di vista degli scontri ritengo sia abbondantemente promosso. La sceneggiatura risulta invece involuta, piuttosto piatta e prevedibile, di fatto perde nel corso dei tre volumetti che lo compongono quelle caratteristiche che me lo avevano fatto notare. Il protagonista, man mano che diventa più forte, viene privato delle sfumature del suo carattere che lo rendevano inizialmente interessante e diventa un mero "devo combattere meglio per affrontare Akira". Vengono poi introdotti un paio di personaggi a cui viene dato ben troppo spazio, per dimostrarsi alla fine del tutto fini a se stessi, buoni solo per offrire uno scontro in più. Un esempio di pagine inutilmente sprecate trovo siano quelle dedicate agli attriti fra le due principali organizzazioni che guadagnano da questi combattimenti, con tanto di hackeraggi e contro hackeraggi, ben poco inerenti alla trama reale del manga. Lo spunto iniziale, dalla metà del secondo volumetto, viene progressivamente dimenticato e di fatto ci troviamo a metà del terzo e ultimo volumetto con una accelerazione impressionante, senza che vi sia lo spazio per creare qualcosa con un minimo spessore o che chiuda le vicende in modo decente. La fine risulta pertanto solo abbozzata, campata in aria, con comportamenti da parte dei protagonisti insensati e poco credibili.

Questo manga mi ha inizialmente sorpreso, ma non è riuscito a mantenete le buone premesse. Forse è stato un mio errore l'aspettarmi qualcosa in più di un classico titolo di combattimenti, se visto con quest'ottica Over Bleed riesce infatti a raggiungere senza affanno livelli discreti. Lo consiglio agli appassionati del genere, per il sottoscritto non va oltre la sufficienza.


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Turboo Stefo

Volumi letti: 3/3 --- Voto 6
Il manga "Over Bleed", pubblicato nel 2007 sulle pagine della rivista Young Gangan, è una mini-serie di tre volumetti dedicata al "Real Fighting Graffiti" (così auto-definita dallo sceneggiatore). L'opera è firmata dal team 28Round, il nome del gruppo formato dai due artisti coreani Sang Young Jung e il disegnatore Joong Gi Park (già conosciuto in Italia con il manga "Dan Gu").

I due amici d'infanzia Kei ed Akira, vessati da atti di bullismo e incapaci di reagire alle loro sofferenze, decidono di suicidarsi gettandosi dal tetto della scuola. L'unico ad essersi salvato in quell'incidente però è Kei che, dopo un anno, torna a scuola. Ma la situazione non è ovviamente cambiata, ed anche i genitori sembrano non curarsi di lui.
Stanco di vederlo ridotto in questo stato, l'ultimo amico rimasto gli da l'indirizzo di un sito internet: si tratta di "Over Bleed", un sito di combattimenti dove il ragazzo trova anche la ripresa fatta quel tragico giorno, ma a colpirlo maggiormente sarà Bunen, un imbattibile combattente nel quale riconosce il suo amico Akira. Con la speranza che sia sopravvissuto e di poterlo incontrare di nuovo, il ragazzo decide di combattere per potergli parlare.
La trama non risulta particolarmente elaborata ed originale, ricalcando la classica figura del ragazzo oppresso e vittima di atti di bullismo che decide di cambiare vita, ma il dramma iniziale e l'intento del ragazzo - quello di scoprire se il suo amico sia ancora in vita - rendono la storia interessante quanto basta per tenere attento il lettore nel suo breve e semplice sviluppo tra un combattimento e l'altro. La storia si rivela quindi basilare ma funzionale e intrattiene il lettore fino al suo finale aperto, dove purtroppo si trovano i peggiori difetti della serie: per quanto gli autori cerchino di inserire alcuni prevedibili e classici messaggi tipici genere, non si vede mai un tentativo troppo serio o drammatico di legarli alla storia rischiando di appesantirla più del dovuto. Nel precipitoso finale - macchiato anche da qualche forzatura - si finisce con l'idealizzare in modo eccessivo la volontà di dare una conclusione d'impatto che possa colpire il lettore con frasi drammatiche, ma risulta fuori luogo e quasi contraddittorio con le azioni dei personaggi.

I disegni spigolosi e graffianti di Joong Gi Park rivelano le sue origini stilistiche: il tratto deciso e sporco, le pagine curate e dominate da bianchi e neri con pochi retini, mostrano come sia radicato allo stile grafico coreano. Il che non è assolutamente un male, poiché a trarne maggior giovamento sono le abbondanti scene d'azione che mostrano dei combattimenti ben coreografati, seppur semplici e privi di esagerazioni, mentre i volti tumefatti dei combattenti, il sudore e gli schizzi di sangue rendono il tutto più duro e adrenalinico rendendo giustizia alla fatica e il dolore dei combattimenti. In alcune tavole però, soprattutto nel finale, sembra che l'artista cada su alcuni disegni fin troppo grezzi che sembrano solamente delle bozze rifinite, più che delle tavole definitive.

L'edizione stampata dalla J-Pop è piuttosto basilare, offrendo un prodotto che si adegua allo standard dell'editore: sovraccoperta, una pin-up e l'indice a colori su carta patinata, pagine bianche con poche trasparenze ed una buona qualità di stampa.

Come prodotto dedicato ai fan del genere "Over Bleed" non ha nulla da recriminare. Offre una storia semplicistica ed essenziale che rinuncia a inutili fronzoli e divagazioni per favorire l'intrattenimento, i bei combattimenti - sobri ma intensi - non deluderanno grazie anche al perfetto comparto grafico.
Purtroppo questo garantisce ad "Over Bleed" appena una sufficienza rosicata solo per i più accaniti fan dei manga di combattimento, ma ciò non dipende dal finale velleitario e precipitoso - che potrebbe soddisfare i più idealisti fan dei "picchiaduro" - la colpa è da imputare al carisma dell'opera stessa che non risulta incisivo né memorabile, finendo in fretta nel dimenticatoio.
A fronte di questa mancanza di personalità "Over Bleed" risulta una lettura breve e leggera dedicata ai fan più accaniti dei combattimenti da strada, in grado di intrattenere quanto basta per il breve tempo impiegato per leggerla.


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Jackassassin

Volumi letti: 3/3 --- Voto 4
Kei sopraffatto dai bulli della scuola decide di suicidarsi insieme al suo migliore amico Akira che ha il suo stesso problema. Non ci riusciranno e addirittura Akira scomparirà nel nulla. Tempo dopo Kei, visitando un sito internet clandestino chiamato Over Bleed, crederà di riconoscere Akira nello street fighter soprannominato Bunen. Kei, una volta assimilata la filosofia della lotta, si allenerà strenuamente per divenire anche lui un combattente di strada. Sconfiggerà uno dopo l'altro tutti i suoi avversari. Lo scopo prefissato sarà quello di reincontrare un giorno l'amico perduto.
Mi meraviglio che ancora oggi esistano autori che non riescano a dare un tocco di originalità e un taglio nuovo alla propria opera senza risultare reiteratamente banali e ripetitivi. Riesco anche ad immaginarmi come nasca un mahnwa del genere... ovvero il caporedattore che a tavolino chiede: "Ragazzi, mi serve qualcosa sulle arti marziali..." e loro che rispondono semplicemente: "Ok!"
A mio parere i disegni di Joong Gi Park sono accattivanti come al solito ma a causa della pessima storia non vengono valorizzati appieno. Scene viste e riviste migliaia di volte in migliaia di manga e addirittura in migliaia di film (ivi compreso il doppio pugno incrociato stile "Rocky IV")! C'è sicuramente di meglio in giro. Vi segnalo "Tough", "Shamo" e/o "All Rounder Meguru".


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Dartes

Volumi letti: 2/3 --- Voto 9
'Gekiryuuchi - Over Bleed' è un manga edito in patria a partire dal 2008 dalla rinomata Square Enix, più precisamente sulla rivista locale Young Gangan. Invece, giunge nei nostri lidi grazie alla casa editrice J-POP. Il titolo in questione porta la firma di Sang Young Jun, che si occupa della narrazione, e di Joong Gi Park nel ruolo di disegnatore. Posso affermare con certezza una cosa, ovvero che si tratta di un'opera assai particolare e non facilmente apprezzabile da tutti - non solamente per le scene di violenza delle quali presenzia in ogni singolo capitolo o episodio.

"Non passava neanche un giorno senza gli atti di bullismo dei delinquenti della scuola. Non potevo più tollerarlo, le risate beffarde dei miei torturatori e l'indifferenza dei miei compagni. Ho pensato solo alla morte... finché non scoprii il piacere della lotta."

Con queste sconcertanti e acri parole si apre la narrazione di 'Gekiryuuchi - Over Bleed', o meglio del suo protagonista. La storia narra la violenta e orribile vicenda di Kei, un liceale come molti altri preso costantemente di mira dai bulli della sua scuola. In questo caso, però, non si parla di gente comune solo un po' più arrogante della norma. Bensì di veri e propri criminali, sempre alle prese con le forme più discutibili di violenza verso i più deboli. Kei prova spesso a parlare del suo grave problema ai genitori, che però sembrano fregarsene, anzi gli augurano di sparire velocemente dalla loro vita. Un giorno, lui e il suo fedele amico d'infanzia Akira - anch'egli sottoposto alle minacce dei bulli - decidono di suicidarsi per porre così fine alle loro sofferenze quotidiane, lanciandosi dal tetto di un edificio abbandonato. Era ormai deciso, sarebbero morti insieme. Il loro tentativo era evidente ai ragazzi passanti, tant'è che furono filmati durante il loro definitivo e avventato gesto. La caduta non fu in grado, però, di ucciderli; infatti, Kei, al suo risveglio dal coma, si ritrova da solo. Il suo amico Akira era sparito senza dire nulla a nessuno; molti credevano fosse morto. Diversi mesi dopo, Kei finisce - sotto consiglio di un amico - sul sito di lotte di strada illegali "Over Bleed". Su questo sito, i peggiori ragazzi della città si informavano per poi sfidarsi in lotte all'ultimo sangue nelle vie oscure dei quartieri circostanti. Inaspettatamente, nota - rimanendone sconvolto - che il più forte lottatore del sito, conosciuto come "Bunen", è in realtà il suo vecchio amico Akira: quasi irriconoscibile sia a livello fisico che caratteriale. Così, alla luce della scoperta, Kei decide di intraprendere un viaggio all'insegna della violenza e dei combattimenti illegali, per arrivare ad incontrare il suo caro amico perduto.

È mio dovere avvertire i lettori che l'opera in questione presenzia di differenti scene di pura violenza visiva e psicologica. Quindi, per i temi trattati, si sconsiglia la lettura ad un pubblico facilmente impressionabile.
Non riesco a capacitarmi di come si possa mai tirar fuori da una trama tanto banale una storia così dannatamente geniale e ben sviluppata. È qualcosa di sublime che, pur se in superficie può evidentemente sembrare sporco e oscuro, cela dietro di sé una vicenda psicologica e demotivante. L'opera in questione non è solo eccelsa sotto l'aspetto dell'azione, ma anche per i temi trattati che si dimostrano molto attuali e gravi, da caratterizzare diverse situazioni dei tempi odierni - anche se, fortunatamente, scarseggiano. Il protagonista, a causa delle ripetute violenze che è stato costretto a subire, diventerà una persona apparentemente glaciale e distaccata, ma che porta nell'animo un desiderio assai grande e pericoloso. Nel barbarico mondo della lotta, o ti dimostri all'altezza di ferire gravemente il tuo avversario o sei letteralmente annientato.
Riguardo all'aspetto grafico, c'è poco da dire: si rasenta nettamente l'eccellenza. I movimenti dei combattenti e le ambientazioni del quartiere sono incredibilmente realistici; curati nei minimi dettagli.

Nel complesso, si espone come un manga crudo ma sublime, che non tutti i palati odierni sanno apprezzare. Capace di emozionare, sotto tutti i suoi più svariati e dettagliati aspetti della 'violenza quotidiana' alla quale questi ragazzi sono grati.