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kirk

Volumi letti: 25/25 --- Voto 8
L’Hakusensha possiede due importanti riviste di shojo manga: Lala e Hana to yume, su una di queste (la seconda) è stato pubblicato il manga di cui andrò a parlare: Kamisama Kiss pubblicato in Giappone tra il 2008 e il 2016 e in Italia tra il 2013 e il 2018 da Star Comics… unica opera dell’autrice Julietta Suzuki arrivata finora nel Bel Paese.
Premetto il manga non è innovativo ma comunque ben strutturato: alcuni personaggi e alcune idee sembrano citare la grande Rumiko Takahashi (vaga somiglianza fra Inuyasha e Tomoe, il grosso dei personaggi sono Yokai come in Urusei Yatsura) ma la storia si evolve in modo autonomo, con tanti cliché e vero, ma senza annoiare.
Nanami una giovane ragazza rimasta nel primo episodio senza soldi e senza un tetto (per colpa di un padre giocatore incallito) viene reclutata da Mikage, una divinità delle nozze, come sua sostituta nel suo santuario. Partono da qui una serie di avventure in cui troveremo spiritelli, demoni, divinità, tengu, volpi, tanuki, draghi, sirene… insomma un sacco di esseri soprannaturali che inizialmente saranno ostili alla nuova dea ma che verranno piegati dalle sue buone qualità, l’ottimismo e l’apertura mentale.
Ci saranno avventure sentimentali in primis quella della protagonista e di Tomoe: è possibile l’amore tra un umana e un mostro? Tra un essere la cui vita dura un attimo ed un essere destinato a vivere per centinaia di anni?
Lo sapremo nel finale.
Ammetto di non essermi annoiato affatto leggendo questi 25 volumi e sono dell’avviso che può piacere ai lettori di shojo fantastici dove c’è l’avventura ma non declinata all’horror o dove scorre il sangue a fiumi: ci sono personaggi sanguinari ma le scene che li vedono coinvolti non hanno l’impatto di un Rg Veda per esempio.
Da notare un ultima cosa: Julietta Suzuki per spiegare il presente del suo manga farà fare alla protagonista dei salti temporali, saranno questi a risolvere una questione intricata e dando forma al puzzle relativo ad un personaggio chiave.


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RiDaIoLaxD

Volumi letti: 25/25 --- Voto 10
La storia parte con la protagonista, Nanami, che viene sfrattata dalla sua dimora ritrovandosi in questo modo ad essere una senzatetto. Senza casa e senza un soldo un uomo misterioso la invita ad andare al suo tempio lì incontrerà per la prima volta Tomoe, il servitore divino del tempio, un uomo di bell'aspetto ma, scorbutico e scontroso, che ne sarà di Nanami?

I disegni sono in stile shoujo, lo stile è leggero e le tavole di facile lettura. Il susseguirsi degli eventi non vi annoierà, l'autrice ha creato varie storie all'interno dell'opera tutte unite dal filo conduttore, Nanami, che vi porterà a scoprire passato, presente e futuro dei personaggi. Vi farà emozionare in ogni pagina e anche riflettere visto che anche il mostro più crudele può cambiare.

Consiglio assolutamente questo manga e ogni cosa tratta da esso. Vale assolutamente la pena come shoujo ma anche come fumetto in generale, molti fumetti perdono il mordente diventando troppo lunghi, questo al contrario vi appassionerà fino alla fine e quando lo finirete ne vorrete ancora. Tranquilli, come scoprirete nel manga, se davvero amerete i personaggi non li dimenticherete mai e rimarranno con voi per sempre.


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Panna Silvia

Volumi letti: 25/25 --- Voto 7
Frizzante commedia sentimentale, "Kamisama Hajimemashita" racconta le vicende della giovane pasticciona Nanami che, "baciata dal destino", diviene un'improbabile Divinità terrena. Con il ruolo un po' ingombrante, le vengono poi assegnati un tempio, con tanto di spiritelli, e un affascinante e antico servo/demone volpe, non troppo accondiscendente a prestar servizio nei confronti di una semplice e fragile ragazzina. Ne vedremo delle belle!
La trama, non troppo originale nel suo piccolo e ricca dei classici cliché da shōjo, riesce comunque a soddisfare le aspettative e a fornire un sano e leggero divertimento, accarezzando contemporaneamente le corde del cuore. La narrazione scorre fluida, senza mai annoiare e regalando sempre una sana risata. Raccogliendo a piene mani dalla mitologia giapponese, l'autrice dona un'ambientazione piacevole e personaggi brillanti e simpatici: divinità improbabili, yokai irascibili o che di mestiere fanno le pop-star, dragoni "contabili", e chi ne ha più ne metta! Una caratterizzazione davvero esilarante e curiosa decora questi personaggi. Infatti, è merito delle un po' pazze creature se la storia non perde mai di mordente, portandoti quasi naturalmente ad affezionarti ad esse e a saperne sempre di più sul loro conto. Anche la protagonista, sebbene all'inizio appaia piuttosto stereotipata, risulta con il tempo interessante, in quanto cresce e diventa più complessa, pur restando sempre solare e un po' infantile.


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Amarantha

Volumi letti: 23/25 --- Voto 9,5
Un manga così bello, intrigante ed emozionante è così raro da trovare nell'ambito shojo da meritare un encomio. Commedia, fantasy, romance, mistero si sposano bene con tutta la gamma di sentimenti ed emozioni che quest'opera riesce a suscitare, toccandole tutte, nessuna esclusa. Dalla risata a cuore aperto alla commozione da lacrime, fino alla tenerezza più dolce e alla trepidazione per scoprire quale sarà la sorte dei personaggi. Grande pregio della storia è proprio l'empatia e il coinvolgimento che cattura il lettore e lo avvolge nella spirale degli eventi costringendolo a leggere senza mai fermarsi. La noia è pressoché assente, essendo gli archi narrativi molteplici e tutti molto vari. Sono presenti le situazioni cliché tipiche degli shojo, comprese quelle in ambito scolastico, ma ampio spazio viene lasciato a situazioni nuove e originali che l'elemento fantasy aiuta a rendere uniche. Il folklore giapponese con tutte le sue tradizioni e i suoi misteri, riempie le pagine di magia e personaggi fantastici: spiriti volpe, tengu, serpenti divini, shikigami, demoni vari ed eventuali, divinità di ogni sorta, tanuki, kappa e chi più ne ha più ne metta. Anche le ambientazioni di conseguenza variano e veniamo spesso trasportati in realtà soprannaturali.

I personaggi sono un altro grande punto di forza del manga: Nanami, la protagonista, è un'eroina degna di questo titolo. Allegra e testarda, divertente e comica, dolce e generosa, sempre molto determinata e forte anche a dispetto degli ostacoli che incontra lungo il cammino. Non si abbatte mai e se succede, le bastano poche pagine per riprendersi e affrontare il problema di turno con grinta e dedizione. Dopo tante protagoniste piagnucolose e insulse, lei ha carattere e una personalità magnetica che attira attorno a sè tutti gli altri personaggi. Il protagonista maschile è Tomoe, lo spirito volpe posto a guardia del tempio in cui Nanami dovrà risiedere come sostituta della Divinità della Terra, che le ha lasciato le chiavi di casa e uno strano simbolo sulla fronte. (Sebbene questa mossa possa sembrare priva di alcun senso, tutto verrà spiegato a tempo debito, grazie ad un elaborato sviluppo della trama che si scomporrà in più dimensioni temporali. Dopo tutto, si parla di fantasy, no?) La volpe ha un carattere malizioso, inizialmente si presente ostile ma piano piano saprà dimostrare tutto il suo fascino e soprattutto la sua dedizione alla vulcanica Nanami. L'evolversi del rapporto dei due è meravigliosamente piacevole, spesso comico, mano a mano sempre più dolce e arricchito da quella sfumatura di malizia e provocazione che personaggi come Tomoe (e Usui di Kaichou wa maid-sama, per intenderci) riescono ad aggiungere. Condimenti preziosi per la ricetta di uno shojo che risulta così molto intrigante e accattivante. I personaggi di contorno sono numerosi e tutti molto ben caratterizzati, unici e molto diversi fra loro. Il manga li vede anche protagonisti di numerose pagine che ne approfondiscono la storia personale in modo da darci una visione a tutto tondo non solo della coppia principale ma anche della maggior parte dei personaggi che gravita loro attorno. Ottima trovata, aumenta l'empatia, il coinvolgimento e si finisce inevitabilmente per affezionarsi a tutti, persino ai nemici!

L'atmosfera è meravigliosamente festosa, magica, comica, dolce ma le situazioni che devono fronteggiare i protagonisti creano spesso momenti di suspense, apprensione, tensione, commozione, instillano grande curiosità e costringono ad accelerare la lettura il più possibile, anche saltando nuvolette qua e là, per arrivare a scoprire al più presto cosa accadrà, specie quando la vita di qualcuno è in pericolo. Con grande maestria e sapiente uso degli schemi narrativi, questo manga risucchia completamente la nostra attenzione, catapultandoci in un altro mondo dal quale si fa difficoltà a riemergere. Niente è lasciato al caso e prima o poi tutto torna. La trama è ben costruita e intelligentemente sviluppata. Non ha la superficialità di una storiella, né la pesantezza di un'opera eccessivamente impegnata, si colloca perfettamente a metà tra le due. Ci regala così momenti di leggerezza che si abbinano a momenti più profondi, il tutto perfettamente collegato in questa bella storia.

Il chara design è molto piacevole, mai troppo confusionario, si segue bene. I personaggi hanno volti semplici ma molto espressivi e i personaggi maschili, in particolare Tomoe, sono spesso seducenti. Le ambientazioni sono varie e numerose, tutte molto belle e dettagliate. Petali e lustrini fluttuano ma non manca neanche chibi e deformed tipico della commedia, essendoci parecchi siparietti comici.

Consigliare l'opera? Sì, a occhi chiusi, a mani basse, su un piede solo e saltellando! Va letta. Merita davvero e non credo proprio che possa deludere le amanti del genere.


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Pannero

Volumi letti: 11/25 --- Voto 7
Il padre di Nanami è fuggito lasciandola in mezzo ai debiti e senza un tetto sulla testa. Vagabondando incontra un uomo misterioso e gli salva la vita; questi per sdebitarsi le offre la sua dimora, che altro non è che un vecchio santuario diroccato. Il viaggiatore misterioso infatti è la divinità uscente, che vuole lasciare a Nanami il compito di divinità del santuario.
Così cominciano le avventure di Nanami in un modo infestato da spiriti e elementi del folkrore giapponese, con accanto il suo fedele servitore divino dall'aria arcigna, l'ex volpe selvatica Mikage.

Kamisama Kiss viene pubblicato su Hana to Yume, la rivista su cui veniva pubblicato Fruits Basket, ed è uno shoujo con una trama di fondo semplice e pieno di elementi della tradizione giapponese: templi, demoni e quant'altro.
I personaggi sono abbastanza stereotipati, ma dopo un inizio traballante, con l'andare dei volumi riusciranno a riservare qualche sorpresa.
La Suzuki alterna archi narrativi interessanti (che a volte durano anche un intero volume) ad altri più noiosi o che sanno di già visto, che hanno l'unico risultato di spezzare il ritmo narrativo.

Diciamo che la sensazione di dejavu permane in tutto il manga: la protagonista in miseria ma buona e coraggiosa ricorda una marea di eroine, come la stessa Tohru Honda di "Fruits Basket", e Mikage è il solito tsundere duro fuori e morbido dentro. Graficamente e nel complesso entrambi ricordano Kagome e Inu Yasha dell'omonimo manga della Takahashi.
Ci sono comunque dei personaggi interessanti che si alternano, creando un po' di tensione nella storia, che altrimenti sarebbe troppo piatta e banale.

Bene per i disegni della Suzuki: nasi appuntiti e occhi allungati. Sia i ragazzi che le ragazze hanno un aspetto interessante e le tavole sono scorrevoli e di facile lettura.

__HellGirl__

Volumi letti: 13/25 --- Voto 9
" Come sarebbe dire "che non va bene"? Cosa vi è di sbagliato nell'amare un demone? Se è vero amore, andrà bene tutto..."

"Kamisama Hajimemashita" (letteralmente "Dio, è già iniziato") è uno dei recenti shoujo che sta facendo parlare di sè: nato nel 2008 grazie a Julietta Suzuki ("Karakuri Odette"), conta attualmente tredici volumi ancora in corso.
L'opera è una commedia sentimentale racchiusa nel fascino del folklore giapponese: tanuki, spiriti, demoni e tante altre creature appartenenti a questo mondo tanto amato in oriente invadono le pagine di questa storia.
Recentemente, è stata apportata anche una trasposizione animata (ottobre 2012) dato il notevole successo ottenuto: sempre fra le prime posizioni fra le vendite, "Kamisama Hajimemashita" sta conquistando numerosi fan amanti delle storie d'amore.

La protagonista è una studentessa, Momozono Nanami, costretta a lasciare la propria casa in seguito alla fuga del padre: ricoperto dai debiti lascia la figlia al proprio destino e ora, non avendo un tetto sopra la testa, Nanami è costretta a trovare rifugio altrove.
In preda ai pensieri e ai dubbi, seduta sulla panchina di un parco, decide di aiutare un uomo attaccato da un cane randagio, riuscendo nell'impresa.
I due chiacchierano a lungo raccontandosi le varie disavventure e, fra una cosa e l'altra, l'uomo le rivela di aver lasciato la propria abitazione per scappare altrove, offrendo a Nanami non solo un bacio sulla fronte "speciale" ma anche le "chiavi della sua dimora", consegnandole la propria casa a patto che vi risieda al suo posto.
Ella vi si reca, ma trovandosi davanti un tempio abbandonato ne esce frastornata, eppure al suo cospetto appaiono demoni vari che la chiamano "Dio".
Solo uno di loro, però, si rifiuta di farlo ed altri non è che il guardiano del tempio: il demone volpe chiamato Tomoe.
La vita di Nanami cambia radicalmente: ora dovrà affrontare le conseguenze derivate dalla sua carica divina, ma ce la farà con Tomoe incapace di accettarla come la sua nuova padrona?

Iniziai a leggere la storia quando ancora non aveva ottenuto l'attuale successo, ma presto capii che un'opera sviluppata così bene sarebbe sicuramente emersa a breve.
Inizialmente, ciò che catturò il mio sguardo furono i disegni dotati di un tratto molto delicato, colmo di elementi simbolici riguardanti gli stati d'animo (decorazioni floreali, ecc.) che comunque non risultavano eccessivi nel loro complesso.
Grazie alla presenza delle divinità, finalmente i corpi e la bellezza eterea acquisiscono un motivo d'esistenza. Questa storia non possiede pressochè personaggi normali, a parte la protagonista, in cui tante ragazze possono ritrovare loro stesse grazie alla sua semplicità.
Gli imprevisti che Nanami si ritroverà davanti sono ricchi di gag, vignette colme di richiami al folklore e ai miti giapponesi, mentre i personaggi che invaderanno le sue giornate sono richiami ovvi alle figure mitologiche o creature come i kappa, i tanuki e i tengu.
Però vi sono mostri meno noti a noi occidentali, che donano all'opera una nota d'innovazione notevole: catturano l'attenzione del lettore grazie agli eventi a cui essi partecipano e le storie che li vedono protagonisti.
Il punto di vista narrativo non cambia, infatti sarà sempre visto dalla prospettiva della semplice Nanami, ma molto spazio verrà dato ai personaggi secondari, che spesso occuperanno più capitoli per trovare la soluzione ai loro problemi.
Nanami e Tomoe, come si potrebbe evincere, sono la coppia per cui tutto ciò che accade finisce inevitabilmente per colpirli in qualche modo, così da migliorare o peggiorare la loro intesa di coppia, eppure tanti altri personaggi rientreranno nel cerchio che li unisce. Pertanto, la storia si distingue grazie a questi molteplici legami nati nel corso degli eventi.
Spesso i due non si incontreranno neanche, eppure, non costituisce un problema, anzi, rende l'opera meno sdolcinata.
L'autrice ama l'uso dei flashback per narrare importanti dettagli sui personaggi, e forse potrebbe stancare, ma è una delle rare volte in cui mi sono trovata daccordo nell'uso frequente di tale procedura: finalmente serve e non vi è un uso eccessivo, anzi, è utile per lo sviluppo della storia.
I personaggi sono dotati di notevole carisma, ma forse, il lieve richiamo allo stile harem potrebbe far storcere il naso a qualcuno, ma è solo una piccola nota dolente in un manga molto promettente.

Ritengo questa serie destinata maggiormente a un pubblico femminile essendo una storia molto delicata e, soprattutto, avente molti bishounen quasi ovunque.
In conclusione, posso affermare che "Kamisama Hajimemashita" è sicuramente uno dei titoli shoujo più promettenti non tanto per le sue componenti innovative (infatti i temi trattati bene o male tante altre opere li hanno già rivisitati più volte), ma quanto alla tecnica di narrazione e di sviluppo che, essendo molto eleganti e dolci, donano all'opera una storia d'amore pressoché molto tenera e facilmente apprezzabile.

Voto: 9