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GianniGreed

Volumi letti: 3/3 --- Voto 6
“Senran Kagura: Shoujotachi no Shinei”, è l’adattamento manga in tre volumi del videogame omonimo per Nintendo 3DS. Nella versione inglese, sia il gioco sia il manga, sono stati chiamati “Senran Kagura: Skirting Shadows”.

Il videogame, che successivamente ha dato origine a una lunga serie, con diversi seguiti e spin-off, è diventato famoso per la grande quantità di fanservice presente all’interno. Si tratta di un picchiaduro a scorrimento, dove tutti i personaggi sono guerriere molto formose, che man mano che combattono e subiscono danni, perdono pezzi dei loro abiti, fino a restare in biancheria intima.

Il fumetto è una trasposizione abbastanza fedele della storia del primo videogame della serie, e ne ripropone tutti i momenti chiave, velocizzando però alcune parti, tipo la battaglia finale, e aggiungendo poche parti inedite create apposta per la versione cartacea.

La storia di Senran Kagura si svolge nel Giappone del presente, dove a differenza di quello che pensa la gente comune, esistono ancora i ninja. Questi guerrieri sono divisi in due fazioni, i ninja buoni, che lavorano con lo stato e le forze dell’ordine, e i ninja malvagi, che lavorano come mercenari, al soldo di criminali. Ci sono due scuole che in gran segreto, si occupano di addestrare giovani ninja: la Hanzo, la scuola dei buoni, e la Hebijo, la scuola dei cattivi. Le protagoniste della storia, Asuka, Ikaruga, Katsuragi, Hibari e Yagyu, sono cinque ragazze che sognano di diventare shinobi, e frequentano la Hanzo. Ben presto le loro strade s’incrociano con Homura e le sue compagne, le ninja della Hebijo. Le diverse ideologie dei gruppi, portano le due ragazze inevitabilmente alla lotta.

Nel manga la narrazione si concentra più sulla parte “narrativa” riguardante i sentimenti della protagonista Asuka, e delle sue motivazioni per essere una guerriera ninja. Le battaglie, che sono l’aspetto principale della versione originale in videogame, diventano un aspetto secondario, e sono molto poche, e tutte abbastanza brevi. Viene così meno anche l’eccessivo fanservice, che nel fumetto si limita solo a poche scene o illustrazioni a inizio capitolo.

Lo stile di disegno del disegnatore, Amami Takatsume, è sufficientemente simile a quello usato negli art work del videogame, e i personaggi principali sono tutti riconoscibili, ma la qualità dei disegni cala un po’ nelle scene di lotta, che sono un po’ confuse e appaiono poco curate.

Tirando le somme, la versione manga di “Senran Kagura: Skirting Shadows” svolge il suo compito, riuscendo a essere una trasposizione sufficientemente curata e gradevole della storia del videogame, ma gli resta comunque inferiore. La lettura è consigliata ai fan più appassionati del gioco, per rivivere le battaglia di Asuka e le sue prosperose compagne in un formato diverso dall’originale. Per chi invece è nuovo al brand, il consiglio è di recuperare il videogame originale, che presenta la storia completa ed è più divertente e coinvolgente.