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sarti02

Volumi letti: 9/18 --- Voto 9
Le emozioni e i colpi di scena che riesce a regalare quest'opera raramente li ho trovati in altri manga, momenti di tensione, drammatici e sentimentali si fondono perfettamente per accompagnare il lettore in una storia coinvolgente e mai noiosa.
La storia racconta di come Arisu e i suoi amici Karube e Chota vengano catapultati all'improvviso in un altro mondo, che altro non sembra se non la loro Tokyo seppur diversi anni avanti, e qui scoprono ben presto che l'unico modo per sopravvivere è partecipare a dei "game", speciali eventi in cui si mette la propria vita in gioco per ottenere altri giorni di vita in quel mondo, visto che ogni persona è dotata di un visto con un determinato numero di giorni, e se questi arrivano a 0 un laser dal cielo pone fine alla sua vita.

Sin da subito l'azione è frenetica e i personaggi introdotti interessanti e ben caratterizzati, ognuno cercherà a modo suo di continuare a vivere e non mancheranno colpi di scena veramente inaspettati sin dalle prime battute, e proprio i personaggi oltre alla storia sono uno dei punti di forza di quest'opera, perché sin dall'inizio ne vengono presentati un buon numero, ma ognuno ha il uso spazio ed è difficile che lasci il lettore apatico verso di lui, ci si affezionerà o si odierà il personaggio presentato ma sicuramente qualche emozione quasi sempre verrà lasciata dai nuovi personaggi che vengono introdotti.
Molto buono anche il disegno che rende chiaro lo sviluppo dei vari game e non risulta mai confusionario anche nei momenti più caotici, riuscendo anche a trasmettere le emozioni dei protagonisti durante i game più psicologici.

In ultimo spendo due parole per la nuova edizione della J-POP, che raccoglie in 9 volumi di dimensione doppia tutti i capitoli dell'opera, proponendo un volume comunque comodo da leggere e con un bellissimo formato e copertine accattivanti.
Se siete alla ricerca di un manga che unisca azione, psicologia e sappia intrattenere dall'inizio alla fine non fatevi scappare quest'opera, sono curioso di vedere cosa sarà in grado di raccontare il suo seguito composto da un solo volume.


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maxdamage99

Volumi letti: 18/18 --- Voto 5
"Alice in Borderland" parallelizza la sua idea con il mondo delle meraviglie visto nell'"Alice in Wonderland" di Lewis Carroll (l'esistenza di un mondo oltre al nostro, i nomi dei personaggi); ma oltre a questi pochi elementi le citazioni letterarie terminano qui.
Ryuhei Arisu (il cui cognome genera un'omofonia con Alice), stereotipato protagonista fallito e pigro degno di chissà quant'altri shonen, si ritrova, secondo la tradizione dell'isekai, catapultato in una Tokyo abbandonata e decadente, le Borderland appunto, in compagnia dei suoi migliori amici Chota (il simpaticone) e Karube (il figo). Si innesta poi un lungo survival game senza infamia e senza lode che porterà il nostro debole protagonista a crescere fisicamente e mentalmente fino a diventare l'eroe che tutti aspettavamo attraverso level up continui (questa storia non vi ricorda almeno un centinaio di altri manga?).

Tutto sommato il world building delle Borderland non è affatto male e, salvo qualche forzatura e (molti) elementi non spiegati, funziona efficacemente. Per quanto riguarda i giochi, cuore di qualsiasi Survival Game, ci si alterna tra giochi belli originali, ben costruiti e ben scritti, ad altri decisamente noiosi e meno efficaci.
La narrazione, dopo un inizio molto altalenante, frettoloso e prevedibile, ci catapulta, grazie a un efficace colpo di scena, nel vivo dell'azione, ingranando volume dopo volume il pathos della storia e la complessità della trama, creando così un intreccio decisamente interessante e ben scritto, seppur non privo di alcune forzature. L'autore dimostra, in parallelo all'intrattenimento, di sapere (e volere) trasmettere dei messaggi forti sull'essenza del vivere e dell'aver vissuto, sulla ricerca della felicità, di un proprio posto nel mondo, sull'importanza della memoria e dell'empatia; messaggi di per sé molto comuni nei manga shonen, ma che in questo manga riescono a colpire lo spettatore con profondità degna di nota. Interessante l'arco narrativo finale che, seppur mettendo in mostra un gioco poco costruito, serve all'autore per analizzare il rapporto tra realtà e non-realtà - tematiche fantascientifiche molto care alla letteratura cyberpunk e postmoderna.

Perché allora ho assegnato un voto così basso all'opera? Perché nella seconda metà del manga, dopo aver raggiunto il punto più alto della storia, Haro Aso perde completamente le redini della narrazione, e si ritrova a proseguire in maniera forzata con saghe episodiche e un susseguirsi ridondante ed eccessivo di side story, alcune delle quali tremendamente noiose o completamente inutili ai fini del proseguo. Viene da domandarsi come mai l'autore abbia voluto allungare così tanto il brodo per un manga che con meno volumi avrebbe funzionato perfettamente. Tornaconto economico? Motivi editoriali? La fluidità della trama si ritrova in questo modo compromessa da una narrazione che procede per accumulo, e converge debolmente e quasi per esaurimento verso un climax poco atmosferico e tanto scialbo. Il finale non è brutto, ma il cuore di tutta la narrazione e il concludersi di tutte le trame è così frettoloso e troncato che sembra quasi esser stato pianificato il giorno prima della stesura, e buttato lì senza nemmeno troppa convinzione, tanto per terminare la serializzazione.
I personaggi (compreso il protagonista dopo qualche volume) sono comunque efficaci e ricordabili: alcune sfumature psicologiche ben azzeccate, altre un po' meno, ma tutto sommato muovono molto bene l'avanzare della trama con scelte coerenti e ben scritte.

I disegni, dopo un inizio molto acerbo, sbocciano pian piano fino a raggiungere livelli decisamente egregi e d'impatto nella messa in scena della trama.
In conclusione "Alice in Borderland" è un manga che il potenziale per discostarsi dai soliti survival game ce l'aveva, e fino a metà serializzazione aveva anche saputo dimostrarlo. Peccato poi per un crollo disastroso verso la mediocrità, e un po' d'amaro in bocca rimane nel ritrovarci tra le mani di certo non un brutto Survival Game, ma nemmeno uno dei migliori.


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Darkwil

Volumi letti: 18/18 --- Voto 9
"Alice in Borderland" è un manga "survival" che in questo caso è il giusto connubio tra horror, fantascienza, azione e psicologico.
I personaggi di colpo vengono proiettati in una sorta di universo parallelo, in una Tokyo deserta, dove per non essere giustiziati da una sorta di raggio laser proveniente dal cielo, devono partecipare a questi "game" giochi mortali di vario tipo per guadagnare giorni di permanenza extra. I giochi vanno dall'indovinare quale interruttore accende una lampadina, all'indurre i partner di gioco a dare una risposta sbagliata.
Quello che fa funzionare bene la storia è la varietà delle situazioni in cui si trovano i protagonisti e la grande varietà di personaggi. Quest'ultima la trovo in particolare la scelta più vincente, in quanto non provando troppa simpatia per il protagonista ("Arisu", pronuncia giapponese di "Alice") nel corso della storia ho trovato molti altri personaggi che mi sono piaciuti molto. Inoltre non vengono narrate sempre le vicende del protagonista, ma approfonditi e analizzati anche altri personaggi, tanto che per interi volumi del buon Arisu non c'è traccia.
Un difetto che hanno molti shounen, dal mio punto di vista, è l'essere spesso troppo lunghi, e tirarla apposta per le lunghe prima di arrivare alla conclusione. Diciotto volumi non sono tantissimi in questo caso, e forse mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa di più di alcuni personaggi.
Edizione italiana di Flashbook: belle le copertine simile all'edizione giapponese. La carta buona dal punto di vista della qualità di stampa (anche se si vede più di qualche vignetta o ballon sbavati) e perché pur essendo carta sottile non si vede mai l'effetto trasparenza dal retro di una pagina all'altra. Carta e copertina molto sottili, tanto che una volta letti i volumi tendono un po'ad accartocciarsi.


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ValySkye

Volumi letti: 15/18 --- Voto 9
"Imawa no Kuni no Alice" tradotto in "Alice in Borderland" per noi italiani è una serie di manga ideata da Haro Aso e pubblicata in Italia dalla casa editrice Flashbook.

La serie è tra il distopico e il survival e di conseguenza non può mancare anche la componente psicologica. Vengono seguite le vicende del protagonista Arisu (che è anche una traslitterazione giapponese del nome Alice pronunciato all'inglese), un ragazzo sulla ventina che non ha ancora trovato il suo scopo nella vita e nemmeno ha interesse nel trovarlo. Un giorno, dopo aver assistito a uno spettacolo di fuochi d'artificio si ritrova, insieme a due suoi amici, in questo mondo parallelo (The Borderlands) che è una versione di Tokyo post-apocalisse (un po’ come la New York distrutta di Mirabilandia); per poter rimanere vivi in questa nuova realtà Arisu e gli altri sono costretti a partecipare a dei giochi, i quali, appunto, mettono a rischio la loro vita, in modo da poter aggiungere dei giorni al loro periodo di permanenza nei Borderlands. Infatti, se vengono esauriti i suddett giorni, la sfortunata vittima è destinata a morire. I giochi hanno varie difficoltà e vari Tipi, indicati da una carta da poker: più alto è il suo valore, maggiore è la difficoltà nel gioco e i vari semi corrispondono alle diverse abilità che il gioco testa. I giochi rappresentati da una carta di tipo Quadri sono giochi che richiedono l'ingegno, Picche richiedono abilità fisica, Fiori sono un mix dei due precedenti e Cuori sono giochi di tipo psicologico (a questo proposito spero troppo che il gioco di cuori finale - o insomma, uno degli ultimi - sia basato sul Prisoner’s Dilemma, dato che non l'hanno mai fatto vedere prima!).

Ritengo che sia una serie davvero valida, nonostante ricalchi spesso alcuni trope tipici dei survival; non mancano sicuramente i plot twist anche se, come succede spesso, verso la fine della serie l'autore tende ad addolcirsi un po’, rispetto alla violenza iniziale. Le varie tipologie di gioco permettono all'autore di utilizzare le diverse tecniche di trasmissione di tensione al lettore: per i giochi fisici abbiamo morti improvvise, sangue e braccia volanti in stile Attack on Titan, mentre per quelli psicologici/d'ingegno rivediamo le atmosfere a me tanto care di Ultimate Gambler Kaiji e Liar Game. La cosa spettacolare sono anche i giochi di Fiori, dove l'autore riesce a fare un'ottima miscela senza risultare banale o noioso. Non è ovviamente la serie perfetta, il problema principale è che sicuramente la rivelazione della mastermind dietro tutto ciò non sarà la cosa più emozionante mai vissuta ma in realtà non credo sia nemmeno quello lo scopo dell'autore. A volte ci sono problemi di sceneggiatura, nel senso che ho dovuto rileggere delle vignette più volte per capire il flusso degli eventi, ma nulla che ostacoli troppo la trama del gioco in generale.

La qualità dei volumetti è molto buona e la sovracopertina è sempre una cosa che adoro; l'unico problema, al solito, è il prezzo di 6,90 €, che soprattutto per i primi volumi dove sono presenti pochi capitoli non è proprio il massimo. Diciamo che per la qualità del volumetto in sé non è nemmeno un prezzo esagerato, il problema è che un'edizione così credo che andrebbe riservata a una ristampa speciale di una serie nota e amata, non a un manga quasi sconosciuto...

La serie è conclusa in Giappone ma per noi poveri occidentali stanno ancora traducendo le scans… paradossalmente sono più avanti con l'edizione italiana che con le scans inglesi (unico caso del genere nella mia vita). È una serie che davvero non ha un briciolo del successo che meriterebbe, credo che la sua fanbase sia composta da me, la mamma dell'autore, i tre che traducono le scans inglese, il capo redattore della Flashbook e pochi altri. Per questo spero di far qui della buona pubblicità e darle un po’ del successo che merita!


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Toti92

Volumi letti: 15/18 --- Voto 10
Attenzione, "Alice in Borderland" non è il solito survival. Ultimamente si sta abusando di questo genere ed è difficile trovare un titolo che tenga testa alle aspettative. Con quest'idea decisi inizialmente di non leggere questo manga. Dopo qualche tempo ne sfogliai velocemente le pagine, senza troppe pretese, quando mi accorsi di avere tra le mani un manga eccezionale.

"Alice in Borderland" ("Imawa no Kuni no Alice") di Haro Aso è il manga che stavo aspettando. Vengono fusi elementi di psicologia (come in "Liar Game") e sopravvivenza (come in "Gantz" o "Btooom!").
Il risultato è che si finisce per comprendere a fondo l'indole dei personaggi e le motivazioni che li muovono, con un pizzico di colpi di scena incredibili che già nella prima parte del manga fanno rimanere a bocca aperta. Oltre ai soliti discorsi sulla giustizia e l'amicizia, ciò che viene trattata in maniera particolare è la "vita", il godere di ogni piccolo aspetto di essa, anche il più banale. Ci si immerge in questo ambiente spietato e si prende fiato tra una battaglia e l'altra.
Ho apprezzato molto il fatto che la trama si sviluppi in assenza di "tempi morti", in quanto i capitoli che si svolgono tra un game e l'altro sono tutt'altro che noiosi, anzi direi necessari.

L'autore non vuole soltanto intrattenere il lettore, ma trasmettere un messaggio con quest'opera, ossia la sua visione dell'esistenza. Lo fa attraverso situazioni tanto estreme quanto creative, attraverso i personaggi, siano essi protagonisti o antagonisti. Il protagonista sbaglia, commette errori, è umano. Degli antagonisti ci si affeziona spesso, in quanto le loro azioni vengono "giustificate" da motivazioni convincenti, tant'è che lo stesso Arisu matura nuove idee e cresce man mano che si confronta con diverse persone.

L'elemento forte di questo manga è la creatività dei games, tutti molto diversi tra loro e molto emozionanti, ma soprattutto la soluzione finale, la quale ci viene presentata con fantastici colpi di scena. Per chi ama i survival game questo manga è da non perdere, nel modo più assoluto.
I games sono gestiti in maniera fenomenale, l'autore porta il lettore a ragionare insieme al protagonista grazie a specifiche regole che non lasciano dubbi, né scampo.
La genialità di certi momenti mi ha spiazzato, ci sono tantissimi spunti e novità interessanti.

Un vero peccato che sia stata fatta poca pubblicità a questo manga, merita davvero tantissimo. Provo a fargliene un po' io con questa recensione, sperando che chi (come me) ama il genere non prenda l'assurda decisione di scartare questo manga, il quale merita un dieci pieno.