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Aminako

Volumi letti: 7/7 --- Voto 8
"Marmalade Boy Little" si propone come seguito di "Marmalade Boy", la serie a fumetti e l'anime che hanno reso celebre in Italia Wataru Yoshizumi. In questa nuova serie, ambientata 13 anni dopo, ritroviamo le vicende familiari della famiglia bizzarra allargata Matsuura - Koishikawa. I protagonisti di questa nuova serie non sono altro che i due fratellini nati dallo scambio delle coppie dei genitori di Miki e Yu. Wataru Yoshizumi ha il pregio di rendere possibili le situazioni fuori dal comune e questa storia come le altre non tradisce le aspettative.

Rikka e Saku, rispettivamente tredicenni, crescono come fratelli insieme alle rispettive coppie di genitori. Per chi avesse perso la serie precedente, le famiglie dei due ragazzini vivono entrambe sotto lo stesso tetto perché anni prima si era verificato uno scambio di coppie tra i loro genitori. Nonostante la situazione familiare particolare, i due ragazzini vivono in armonia e seguono a distanza le vicende dei loro fratelli Yu e Miki (nati dalle relazioni dei genitori prima dello scambio di coppia). Se Rikka è una ragazzina estremamente allegra, vivace e volubile; Saku, più introverso, prova verso Rikka un sentimento che va oltre l'affetto di due amici di infanzia cresciuti insieme. "Marmalade Boy Little" racconta l'evoluzione del rapporto di questi due ragazzini in un quadro familiare protetto e in un ambiente scolastico che li porterà a stringere nuove amicizie e conoscere "nuove" persone.

Sullo sfondo delle vicende di Rikka e Saku troviamo delle timide comparse dei protagonisti della precedente serie. Yu, Miki e i loro amici hanno fatto il loro ingresso nell'età adulta, hanno perso l'innocenza e affrontano il mondo con realismo. Chi ha imparato a conoscere i personaggi nella prima serie, potrebbe accogliere con leggera amarezza la loro evoluzione. In alcuni momenti sembra di avere tra le mani un manuale educativo sulle difficoltà delle giovani coppie giapponesi di portare avanti dei progetti coniugando il lavoro e la vita familiare. Per fortuna ci pensano le gioiose vicende di Rikka e Saku a ricalibrare l'atmosfera e non fare perdere di vista la freschezza di questa opera.

"Marmalade Boy Little" è quello shoujo che io da amante di Marmalade Boy stavo aspettando. Quante volte leggendo le vicende di primi amori e coppie di liceali mi sono chiesta "chissà cosa accadrà dopo?". Sono pochi gli autori così coraggiosi da riprendere in mano i propri personaggi inserendoli in un contesto più adulto, a costo di deludere le aspettative dei propri fan. Voi la vedreste una Miki con la codina alta, zompettante, mangiare marmellata mentre spera nell'arrivo di un bimbo? E lo vedreste Yu ricercare soluzioni creative per sfamare la sua famiglia e pagare un affitto? Wataru Yoshizumi lo ha fatto, vestendo i suoi personaggi di un sentimentalismo più asciutto che può spiazzare. Racconta coppie adulte che hanno raggiunto e raggiungeranno i loro obiettivi, ma spostandosi su una dimensione di coppia più intima e contenuta. Allo stesso tempo, non dimenticando cosa i lettori come me amano delle sue storie, ha lasciato il suo testimone a Rikka e Saku. E personalmente da lettrice le sono grata perché l'ho trovata una storia dolce, tenera e gioiosa.


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Miss Candy

Volumi letti: 7/7 --- Voto 6
Premessa: non sono il target adatto per questo manga. Non per via dell'età o del genere (sono una ragazza di 28 anni cresciuta guardando "Piccoli problemi di cuore" su Italia1) ma in quanto totalmente contraria alle storie d'amore tra persone cresciute come fratelli (sì Lady Georgie, sto parlando di te).

"Marmalade Boy" presentava due ragazzi che diventavano una sorta di famiglia ma sconosciuti fino all'età di 16 anni. Saku e Rikka, al contrario, crescono insieme fin da quando sono in fasce, tanto che Rikka per tanto tempo crede sinceramente che l'altro sia davvero suo fratello.

Ho pertanto iniziato "Marmalade Boy Little" solo in quanto sequel del pilastro shojo "Marmalade Boy". Dopo i primi capitoli, tuttavia, la storia non mi aveva preso. Le vicende dei due piccoli protagonisti non mi piacevano mentre ciò che davvero mi aveva spinto a leggere la storia, ovvero i vecchi personaggi, avevano poco e noioso spazio.

Avevo interrotto la lettura a circa un terzo della serie, quando Rikka sta per fidanzarsi con Aoi e Yuu a chiesto a Miki di sposarlo. Recentemente mi ero però decisa a terminarlo, principalmente a causa dello spoiler sul matrimonio di Miki e Yuu che mi aveva fatto tornare bambina per qualche minuto.

Le impressioni a fine lettura non sono diverse rispetto a quando avevo interrotto la serie. La coppia principale mi sta stretta mentre i personaggi tanto amati in passato sono scialbi, dalle relazioni banali ed eccessivamente razionali. Ginta e Arimi non si vedono da 3 anni ma chiariscono tutto in poche pagine, passando da un quasi divorzio al metter su famiglia. Meiko e Namura sono fantasmi di passaggio. Suzu e Kei, che a mio parere potevano benissimo rompere negli anni, ma questo è "Marmalade Boy", quindi figuriamoci, dimenticabili.

Una nota a parte per Miki e Yuu. Solitamente odio i finali in cui si vede la coppia principale passare dal liceo al futuro con figli in mezza pagina e in generale non amo molto le scene di futuro e relativi pargoli (mi danno un senso di angoscia). Con Miki e Yuu è stato diverso. E' stato piacevole e familiare, probabilmente perchè associo la loro adolescenza con la mia e vederli adulti non mi fa male perchè sono "cresciuti" con me.

Concludendo, "Marmalade Boy Little" non è una cattivo sequel. L'aver dato poco spazio ai vecchi personaggi ha in fondo permesso di non rovinarli con drammi inutili ma la storia principale tra Rika e Sakku, banale e ormai fuori target, ha penalizzato notevolmente l'opera.


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*Alexiel*

Volumi letti: 7/7 --- Voto 7
Per me, classe ’90, "Marmalade Boy", o se preferiamo "Piccoli Problemi di Cuore", è sempre stato un titolo legato ai ricordi d’infanzia, ai pomeriggi passati a guardare gli episodi in tv e ai primi amori in 2D. Perché sì, lo ammetto, Yuu sarà sempre il primo del mio cuore.
Una nostalgica come me non poteva quindi che leggere "Marmalade Boy Little", "sequel” della storia originale.

Dico sequel tra virgolette perché la sempre mitica Wataru Yoshizumi ha voluto approcciarsi a questo titolo come se fosse una storia nuova nonostante i richiami alla serie originale. Infatti, protagonisti delle vicende sono i giovanissimi Rikka Matsuura, figlia del papà di Yuu e della mamma di Miki, e Saku Koishikawa, figlio della mamma di Yuu e del papà di Miki. A differenza dei protagonisti precedenti, i due sono cresciuti insieme e si conoscono da sempre, proprio come due normali fratelli, pur non avendo tra di loro legami di sangue.

Rikka e Saku non potrebbero essere più diversi e riprendono in effetti alcune caratteristiche dei fratelli della vecchia serie. Se una è solare, ingenua, dolce e alle prese con i problemi tipici di una ragazzina che frequenta le medie, l’altro, invece, è più maturo della sua età, riflessivo e risoluto… soprattutto nei confronti della sorellastra, che ama da sempre. Per lui la felicità di Rikka viene al primo posto, anche quando quest’ultima si prende una cotta e frequenta il bellissimo Aoi. La loro storia parte al contrario perché Rikka capirà col tempo che quel bambino con cui è cresciuta, e ha sempre visto come un fratello, è in realtà un ragazzo che sta crescendo e i sentimenti che prova per lui sono qualcosa di nuovo e inaspettato.

Altro personaggio che fa sicuramente colpo è proprio Aoi, il figlio di Meiko e del professore Namura. Un personaggio complesso e difficile da capire. Bello, affascinante e sempre sorridente, tanto da sembrare finto, in realtà nasconde una gran voglia di avere una relazione con una ragazza che lo ami davvero e non solo per il suo aspetto. Ovviamente, la sua storia d’amore non potrà che sbocciare nella stessa biblioteca in cui è nata quella dei suoi genitori.

"Marmelade Boy Little" mantiene la struttura corale della serie madre; se in essa i protagonisti erano già liceali e li abbiamo visti affrontare gelosie, litigi, drammi e rotture che hanno lasciato il segno nei cuori dei lettori, in questo sequel i protagonisti frequentano le medie e mancano quindi quei grandi sconvolgimenti emotivi, tipici forse degli anni del liceo. Alla fin fine è anche giusto che il nuovo manga si distingua dal precedente, altrimenti avremmo assistito probabilmente alle stesse dinamiche. La storia è più lineare, ma non per questo meno coinvolgente, e trova la sua ragion d’essere in un grandissimo sforzo dell’autrice nel cercare di bilanciare le varie situazioni. Ai problemi dei piccoli e nuovi personaggi si alternano le inedite avventure che i vecchi protagonisti, ormai adulti, devono affrontare, lasciandoci ancora col fiato sospeso. Quindi preparatevi a rivedere, anche se un po’ invecchiati, Suzu e Kei, due star della moda e della musica; Arimi e Ginta alle prese con la vita matrimoniale e i rispettivi lavori; e infine Miki e Yuu che dopo anni coronano il loro sogno d’amore.

Ciò che si respira in quest’opera è la freschezza della prima adolescenza, dei primi amori e dei rapporti di amicizia che si fanno più intensi. E questa freschezza permane anche negli ultimi capitoli, che si svolgono dopo un time skip di 2 anni. Aggiungerei che i protagonisti sono molto più onesti e leali con i propri sentimenti ed è come vivere da vicino le esperienze di un fratellino o una sorellina. L’alternanza di scene romantiche, drammatiche e divertenti rendono la lettura fluida e non scontata.

Il tratto della Yoshizumi non appare cambiato, e se per qualcuno può risultare “vecchio” e troppo anni ’90, ha il vantaggio di essere riconoscibile e piacevole come sempre. Le tavole risultano pulite e chiare, alternando sfondi bianchi ad altri molto dettagliati, come l’istituto Toryo e le sue aule scolastiche, le case, gli interni e i parchi divertimento. Non da meno è l’apparato grafico dei personaggi, caratterizzati da una forte espressività, alcune volte davvero esilarante. Non dimentichiamo poi l’estrema cura e bellezza degli outfit indossati dai personaggi.
Sempre apprezzati i free talk della mangaka.

L’edizione è ben fatta, con ballon perfettamente leggibili e chiari. Il volume si presenta nella sua semplicità con copertine a sfondo bianco sempre con Rikka protagonista, mentre la costina cambia colore a ogni volume. Il prezzo è di un onestissimo 4,50 €.

Per concludere posso solo dire che questo manga merita la lettura sia che siate dei nostalgici come me, sia che siate delle ragazze o dei ragazzi a cui piacciono le storie romantiche tra i banchi di scuola capaci di coinvolgere il lettore.


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Pannero

Volumi letti: 3/7 --- Voto 7
Marmalade Boy è uno dei più grandi successi nell'ambito dei manga per ragazze in Italia e a ogni sua ristampa della Planet Manga continua a riscuotere grande successo nonostante il passare degli anni.
Forse a causa della trasmissione televisiva dell'anime su Italia 1 che, nonostante le censure, ha lanciato Marmalade Boy nell'immaginario dello shoujo collettivo come la tipica commedia sentimentale/familiare, da allora la Planet Manga ha continuato a pubblicare quasi tutte le opere della Yoshizumi e Marmalade Boy Little non fa eccezione.
Parliamo del seguito, ambientato circa 15 anni dopo la conclusione della prima serie (per questo sconsiglio la lettura della recensione a chi debba ancora leggere Marmalade Boy perché inevitabilmente nel parlare di Little ci saranno degli spoiler, che comunque cercherò di mantenere al minimo).

I protagonisti stavolta sono i fratellini di Miki e Yu (che sono fratelli di entrambi gli ex protagonisti ma non condividono legami di sangue tra loro) Rikka e Saku, che convivono nella stessa casa con i loro strampalati genitori e si trovano alle prese con le loro prime vicende sentimentali.
Proprio quando Rikka ha la sua prima cotta per un bel ragazzo conosciuto a scuola, suo "fratello" Saku le dichiara di essere innamorato di lei da sempre... all'inizio Rikka rimane totalmente shoccata da questa dichiarazione e cerca di minimizzare, ma piano piano, come sembra imporre il destino di questa famiglia "confusa", dovrà iniziare a prendere più seriamente i sentimenti di quello che fino a quel momento ha sempre considerato soltanto suo fratello, iniziando a scoprirne lati nascosti.
Parallelamente la Yoshizumi ci mostra cosa ne è stato di tutti i personaggi del manga precedente, di Miki e Yu che ora convivono insieme da molto tempo, di Ginta e di tutti gli altri, e in alcuni casi dei loro figli.

Insomma Marmalade Boy little si articola su due piani: le avventure sentimentali, le prime cotte e i primi turbamenti di Rikka, Saku e dei loro compagni di scuola e dall'altro lato delle vicende "più adulte" dei vecchi personaggi della serie originale, che devono risolvere problemi più concreti e maturi (scelte come lo sposarsi o no, il divorzio, l'avere dei figli, e così via).
Elemento questo che forse appiattisce e rende confuso il manga, perché il target di riferimento non è chiarissimo e si passa da storie d'amore tra adolescenti a storie di "adulti" con ben altri tipi di problemi da risolvere.
La Yoshizumi stessa pare aver avuto qualche dubbio su come gestire le vicende delle due generazioni di protagonisti, visto che mentre la serie originale veniva serializzata in Giappone su Ribon che è una rivista per bambine dagli 8 ai 12 anni circa, questa serie viene invece pubblicata su Cocohana rivista dal target un po' più maturo, e il compromesso raggiunto alla fine di alternare le due vicende non sembra essere proprio molto azzeccato.
E' come passare da uno shoujo (le avventure di Rikka e Saku) a un josei (Miki e gli altri) da una pagina all'altra e questo crea qualche problema di continuità.

Esaminando questo aspetto più nel dettaglio, la parte su Rikka non è molto originale. Capisco che sia un manga più che altro "tributo" a Marmalade Boy fatto per attirare i vecchi fan, ma tutti i soliti finti colpi di scena alla "ora a causa di un'improvvisa gelosia, vedo il ragazzo che ho sempre considerato un parente in modo diverso, come un uomo" sono talmente triti e ritriti da annoiare facilmente. Per carità, la Yoshizumi è una veterana e una maestra nel campo delle commedie sentimentali per ragazze, ma inizia a ripetersi un po' troppo, e le situazioni e i personaggi sono praticamente sempre gli stessi dai tempi di Cuore di menta.
Per quanto riguarda gli "adulti" ci sono piccole incomprensioni che si risolvono quasi subito, rendendo il tutto un po' insapore e privo di pathos. I personaggi tendono a razionalizzare tutto, ogni minimo sentimento, e a risolvere tutto col dialogo e la logica, cosa che li rende forse piatti e troppo affettati per essere realistici o quantomeno verosimili.

Per quanto riguarda il comparto tecnico, qui si vede il grande miglioramento della Yoshizumi, che rimane sempre fedele a sé stessa (il suo stile non ha subito grosse variazioni negli anni, se non un'armonizzazione complessiva e una cura crescente per i dettagli e la scelta dei colori), ma i disegni sono sempre più eleganti, raffinati e mai pacchiani o fuori posto. C'è quella piacevole "rigidezza" che contraddistingue i suoi personaggi e una retinatura pacata e ben equilibrata.
Molto belle soprattutto le cover e le immagini a colori, semplici ma d'impatto.

L'edizione della Planet Manga è semplice, in formato standard, ma comunque ben curata all'interno.

Insomma, un manga che non deluderà i nostalgici e i fedelissimi della Yoshizumi, ma forse un po' troppo privo di contenuti nuovi per chi si avvicina per la prima volta a questa mangaka, che in passato ha lavorato a shoujo e josei molto più convincenti.
Manca quella freschezza, quell'autentico colpo di scena, che in passato al Yoshizumi è stata in grado di regalare, anche nel suo shoujo più recente Chitose etc. (in cui forse il pathos andava affievolendosi sempre di più col passare dei volumi).