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Rick1111

Volumi letti: 5/5 --- Voto 6
Avevo già scritto una recensione della serie a seguito del primo volume, ora però è il momento di fare "La Recensione Finale" se così vogliamo dire.

Parlare male di una serie conclusasi in 5 volumi sarebbe facile, in fondo se è giunta ad una fine così rapida qualche motivo ci sarà, ciò non significa che sia il buon pretesto per sparare sulla croce rossa (anche considerando che comunque il 90% delle serie pubblicate su WSJ vengono chiuse nell'arco di un anno, quindi non è niente di così eccezionale, anzi è la normalità).

Volendo riassumere il tutto, basterebbe dire che la serie aveva ottimi punti di forza opportunamente sviluppati nel tempo. Per contro, il tutto risultava abbastanza poco interessante (secondo me l'autore conscio della sua fama pensava di poter scrivere la serie con i suoi tempi, e non con i tempi della rivista e ciò infine si è tradotto come la croce di Samurai8).

Messa così sembra tutto un po' fumoso, ma mi spiego meglio: è indubbio come i personaggi, per esempio, fossero di grande spessore, ma allo stesso tempo, si comportavano (giustamente secondo dei fini prettamente logici) in un modo che poco riesce a farli risultare simpatici.

Per esempio, il protagonista, Hachimaru, è un ragazzino che ha sempre vissuto la sua vita recluso in casa, collegato a delle macchine che lo mantengono in vita. Un giorno, ottenendo la possibilità di vivere come una persona normale (più o meno) parte in giro per il mondo. Il suo problema è che risulta infantile, totalmente incapace di relazionarsi con le persone in modo corretto e la cosa è perfettamente corretto sotto un punto di vista logico, ma lo fa risultare piuttosto fastidioso agli occhi del lettore. Nell'arco dei pochi volumi, si palesa ben evidente la sua crescita come persona, secondo me però a quel punto la serie era già "condannata": chi ha provato a leggerla aveva già deciso di lasciare.

Stesso discorso vale con le giuste proporzione anche per gli altri personaggi.

E non solo per fare un altro esempio, la storia comincia a prendere una direzione solo dopo 2 volumi, quando nella maggior parte dei casi, soprattutto oggi, già dal primo capitolo è ben chiaro di cosa si parla, insomma si parte in quarta.
Qui, come nel caso dei personaggi, l'introduzione allontana i lettori, perché troppo lunga.

E con questo non sto neanche dicendo che sia fatta male, perché in realtà è narrata anche bene: per esempio non troviamo riquadri con cui il narratore parla direttamente al lettore, ne tantomeno ci vengono date delle informazioni inutili. Il problema è che nel complesso, nonostante ci siano basi molto solide, il tutto risulta abbastanza poco interessante sotto un po' tutti i punti di vista perché sono basi, ma la sostanza tarda ad arrivare (secondo me quello che trovi già al secondo/terzo capitolo di un'altra serie, qui si trova al secondo/terzo volume, punto in cui la maggior parte delle persone aveva già smesso di seguire il manga).

Proprio per questo dico che l'autore è stato troppo sicuro di se, ha puntato ad introdurre molto pensando che la gente avrebbe continuato a seguire la serie fino al punto in cui sarebbe arrivata la sostanza solo per via del suo nome, ma così non è stato.

Piccolo discorso per quanto riguarda il finale, negli ultimi 3/4 del quinto volume c'è condensata più roba che nel resto della serie, probabilmente cose che dovevano essere narrate in altri 5 o 6 volumi, però la cosa lascia un po' il tempo che trova, visto che soluzioni del genere sono letteralmente la norma per serie che si chiudono in questo modo.


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Daughter of darkness

Volumi letti: 5/5 --- Voto 7
Samurai 8 e' stato una breve ma piacevole scoperta, essendo per me la mia prima serie manga avevo grandi speranze e buone aspettative, sono state tutte colmate con una buona storia, certo ci sono stati alti e bassi e nel capitolo 4 la scrittura non brilla per originalità, tutto fin troppo scontato. A parte questo i primi tre volumi sono molto buoni sopratutto il 3, disegni fantastici e combattimenti ben gestiti, un personaggio piano piano esce dal suo buco di insicurezze per mostrare la sua storia personale e dolorosa.
Il percorso di crescita del protagonista e' molto velocizzato e mancano diversi punti cardini, questo e' sicuramente dovuto alla breve durata della serie e si nota molto nel numero finale, il 5.
Hachimaru e' un protagonista come tanti, non mi sono molto avvicinata a lui, bensì al maestro Daruma che ha un' ottimo background e nel corso della storia l'approccio che ha con il suo allievo mi ha davvero colpito. Cerca sempre di incoraggiare Hachimaru per renderlo un perfetto samurai e allo stesso tempo farlo crescere come ragazzo avviandolo verso la strada della maturità.
Il protagonista pecca di ascolto e di attenzione, spesso pensa solo al suo percorso come guerriero, sembrando arrogante e troppo pieno di sé, è proprio il caso di dire ' ha anche dei difetti'.
In questa breve introduzione alla storia tutto rigorosamente senza spoiler vi spiegherò a grandi linee di cosa parla Samurai 8:
Il manga racconta di Hachimaru ragazzo di debole costituzione e costretto a vivere attaccato ad una macchina che lo tiene in vita, nel suo piccolo sogna di diventare un grande samurai grazie ad un videogioco di realtà aumentata che gli permette di "evadere" dalla vita confinata che fa in casa, insieme a lui ci sono Hayataro il suo Pet Holder e suo padre di natura iperprotettiva, dentro di lui si cela un segreto e una verità senza precedenti. Un giorno mentre il padre è via di casa per un impegno di "lavoro" Hachimaru si ritrova a giocare a palla con Hayataro, per sbaglio l'animale gli riporta una palla Daruma considerata portatrice di fortuna. Dall'involucro fuoriesce il più grande maestro samurai di tutti i tempi Daruma un gatto all'apparenza delicato ma di natura saggia e dotato di grande forza.
Ha una missione trovare le sette chiavi per aprire lo scrigno di Pandora e salvare l'universo da un'incombente minaccia, Hachimaru si ritroverà coinvolto in tutto questo senza volerlo, c'è la farà? Realizzerà il suo sogno di diventare un samurai? O resterà per sempre un debole?

Considerazioni finali, i disegni sono molto curati con ricche scene di pathos nei numeri 2 e 3 in parte anche nel 4. Consiglio questa serie con molto piacere, si legge con molta facilità e sa coinvolgere sotto certi punti, per chi ama Kishimoto questa potrebbe essere una lettura in più.


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MassimoBoter

Volumi letti: 3/5 --- Voto 9
Ho scelto di iniziare a leggere Samurai 8 grazie alle sue tematiche fuori dall'ordinario, per quanto riguarda gli Shonen odierni.

Sono rimasto piacevolmente colpito da come il maestro Kishimoto si sia allontanato dai suoi vecchi standard per creare l'opera che (a suo dire) ha sempre voluto realizzare.
Samurai 8 mira ad essere un grande manga che come tema ha...l'imperfezione. Non soltanto per quanto riguarda i personaggi ma bensì come un concetto molto più profondo, che viene a collegarsi poi con il credo buddista. Una piacevole sorpresa, sopratutto perchè questo manga fonde sci-fi alla Star Wars col folklore orientale. Superba scelta.

Ho letto i primi 3 volumi (il terzo in giapponese) e seguo periodicamente l'uscita del capitoli. Samurai 8 è un manga con delle potenzialità uniche nel suo genere. intrigante, intelligente e mozzafiato.
L'arte del maestro Akira Okubo, leggendario braccio destro di Kishimoto sin dai tempi di Naruto (e fratello di quell'Okubo che ha creato Soul Eater e Fire Force) migliora di capitolo in capitolo. Raggiungendo vette incredibili, anche dopo solo pochi capitoli. Tanto di cappello per la sua cura per il background.

Per tutti coloro che vogliono avvicinarsi a questo manga, consiglio spassionatamente di prendere il Primo e Secondo volume insieme. Consideratelo come un unico grande prologo. Inoltre, a mio parere, il meglio inizia nel secondo volume.


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Arata55

Volumi letti: 1/5 --- Voto 6
In questo manga, Kishimoto prova a rimediare agli errori che ha commesso nel corso della serializzazione di Naruto, però ha commesso un errore molto grave per un mangaka: il protagonista(Hachimaru)non ha sogni da quando è diventato un samurai(sì perché in questo mondo molte persone praticano il rito del seppuku per diventare Samurai, ossia dei cyborg con anima e sentimenti umani che sembrano esseri immortali) e per ora il suo unico scopo è quello di fermare un'organizzazione guidata da un samurai dio di nome Calla che vuole dominare un'intera galassia.
Per ora gli do la sufficienza regalata come auspicio che questa storia possa migliorare in futuro e dare una volta per tutte un sogno ad Hachimaru


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CodeVEin

Volumi letti: 2/5 --- Voto 9
Il nuovo manga del maestro Kishimoto si distacca quasi completamente dai suoi vecchi e leggendari lavori precedenti. Una scelta interessante e dall'enorme potenziale.
Scelta molto convincete e azzeccata quella di portare (e ricreare) elementi, leggende e personaggi dal folklore giapponese e buddhista. Un marchio distintivo di Kishimoto, il quale fece una cosa simile in Naruto, portando all'nterno del suo mondo i miti di varie leggende come Kaguya, Tsukuyomi, Susanoo Momoshiki etc. ebbene potete aspettarvi lo stesso in Samurai 8 (per esempio i più esperti riconosceranno subito il collegamento dei 5 Wisdom Kings della religione buddista)...questo è un fattore di Kishi che mi è sempre piaciuto e che mi ha fatto piacere trovare pure in Samurai 8!
Di grande impatto l'idea di fondere questi elementi religioso-leggendari-folkloristici con il tema dei samurai...e ovviamente dello sci-fi. PS: Nel prossimo volume avrete dei vibes di Star Wars, serie molto amata da Kishimoto.

Di grande impatto pure il dettaglio dei disegni e del background. Akira Okubo (assistente di Kishimoto sin dai tempi di Naruto Shippuden) ci mostra infatti quanto ci tenga a mostrare il mondo e gli svariati dettagli presenti nel manga...art-style che strizza l'occhio ad un eventuale futura serie anime.

Personaggi unici ed originali. Il protagonista Hachimaru è un personaggio "reale", che sperimenterà sulla sua pelle il significato della sua nuova vita.

Molti segreti e particolari riguardanti la storia e le "meccaniche" sono stati accennati, e alcuni di essi otterranno una risposta nel prossimo volume.
Segreti che ti spingono ad approfondire e ad informarsi riguardo alla cultura giapponese-buddista. Mi è davvero piaciuto questo dettaglio. Spingere il lettore a saperne di più.

Un manga notevole ed interessante per gli appassionati e non! Che mostrerà i suoi (veri) muscoli nel prossimo volume. Tenetelo d'occhio!

VOTO: 9/10


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Kamui7

Volumi letti: 4/5 --- Voto 8,5
Mettersi in gioco dopo aver creato un mostro come il ninja della foglia è da coraggiosi, ma creare una storia totalmente diversa è da pazzi.
Kishimoto ritorna dopo alcuni anni su Shonen Jump con una storia la quale, a differenza di quella precedente, gli è molto più cara. Il suo sogno era portare alla luce ciò che lui aveva sempre desiderato, una storia fatta di personaggi che si discostano dai canoni e con un'ambientazione molto ostica ai lettori nipponici, quella fantascienza che lui ha sempre amato.
Samurai 8 è una mistura di tante cose, della maturità di Kishimoto, del suo amore per gli eroi Marvel, della sua passione per Star Wars, per i samurai e per la mitologia e il folklore giapponese, li ha concentrati qui in questa opera e con l'aiuto di Akira Okubo -suo assistente da anni- ai disegni, ha creato un mondo fatto di dolore, rivalsa e sogni.
Il personaggio di Hachimaru non spicca per simpatia inizialmente, ma un evento particolare lo farà diventare più morbido e più amato. La storia è oggettivamente alle primissime battute e tante cose saranno abbastanza difficili da comprendere, soprattutto il meccanismo di alcuni poteri, ma fortunatamente l'autore alleggerirà il tutto, arricchendo però la trama di colpi di scena e misteri.
Un manga di sicuro atipico, ma che saprà essere un buon amico di avventura nell'immensità della galassia.


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stygis

Volumi letti: 1/5 --- Voto 8,5
Un'opera che si distacca in modo maestoso dal mondo di Naruto e abbandona il concetto di fan-service.

E no: Samurai 8 non è minimamente paragonabile a Boruto, ma solo ed esclusivamente a Naruto.

Il motivo? Samurai 8, a differenza del sequel di Naruto ambientato in un nuovo Villaggio della Foglia, palesemente forzato a essere "tecnologico", è fresco, nuovo, avvincente, una sfida per il lettore.
Termini strani, accattivanti e, soprattutto, diversi.

Lo stile del disegnatore rimane costante e mai scontato.

Un'influenza dei 15 anni di serializzazione di Naruto su questa nuova opera? Assolutamente. È un male? Non per forza.

Cosa dire? Il volume 2 va aspettato mordicchiandosi le unghie. Un inizio fenomenale.