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Tenebroleso

Volumi letti: 8/14 --- Voto 8
Dopo otto volumetti è giunto il momento di una prima recensione per analizzare quest’opera stellare che per alcune notti mi ha tenuto incollato alle pagine e mi ha tolto il sonno

BA-DUM! TSSS! 🤣

Scusate. La smetto.

* Trama e storia *
Quando mi trovo a leggere un nuovo manga tendo spesso a fare il paragone con altri simili, e ovviamente anche in questo caso ci ho provato. Commedie romantiche di amori adolescenziali in toni non demenziali ce ne sono, eppure nessuna di quelle a cui ho pensato si avvicina a questo titolo, perché il tema scelto (la notte, l’insonnia) è davvero poco sfruttato.
Posto che io soffro di insonnia da decenni, quindi un po’ vengo toccato sul vivo, ho trovato che il modo in cui il manga affronta questo soggetto sia davvero interessante. L’autrice è brava a riuscire a sfruttare questo tema a lungo, facendolo emergere in modo costante, nei primi volumi in modo continuo e centrale, poi in modo più velato e secondario, ma sempre presente. Talvolta semplicemente facendo notare la sua assenza.
La verità è che non c’è molto da dire a livello di trama, è una commedia romantica ben studiata con due protagonisti (Ganta Nakami lui, e Isaki Magari lei) che si avvicinano per caso, che velocemente entrano in confidenza e che si trovano costretti a dover difendere l’osservatorio astronomico scolastico: il luogo che per loro è speciale. La narrazione procede con un passo abbastanza rapido, non senza qualche semplificazione o forzatura, ma con pochi cali di ritmo e con tanti eventi importanti. Anche le relazioni tra i personaggi evolvono e crescono nel frattempo, evento dopo evento, di pari passo con la trama e con lo svolgersi degli avvenimenti, in modo assolutamente armonico, naturale e credibile.
Le situazioni che si vengono a creare, portando Nakami e Magari prima ad avvicinarsi e poi a proseguire assieme il proprio cammino, sono ben studiate, ben realizzate, coinvolgenti e ricche di momenti intimi. Alcune esperienze sono piacevoli, altre non lo sono, senza tuttavia che si raggiungano mai toni realmente drammatici, e nel complesso devo ammettere che questa narrazione delicata di eventi tutto sommati semplici mi ha portato a una forte empatia nei confronti dei protagonisti.

* Sviluppo dei personaggi *
Ganta Nakami è un personaggio che, pur essendo abbastanza complessato, chiuso e con una vita sociale molto limitata, risulta assolutamente piacevole da leggere. Là fuori ci sono tanti (troppi) manga in cui i protagonisti sembrano dei poveri deficienti del tutto incapaci di relazionarsi col sesso opposto. Personaggi maschili vittime di una timidezza insuperabile, prede di costante indecisione, incapaci di perseguire i propri obiettivi, o almeno di coniugarli con il portare avanti una relazione.
E finalmente qui abbiamo Nakami che, pur timido e imbarazzato, con una vita familiare non facile e non certo privo di pare mentali, riesce a non risultare fastidioso, a crescere in maniera progressiva, impara a esprimere ciò che sente, riesce a comportarsi in modo plausibile, riesce a parlare con Isaki e ad entrare in intimità con lei, e tutto questo mentre persegue l’obiettivo di rimettere in piedi il club di astronomia, di partecipare a un concorso di astrofotografia, di portare avanti gli studi. E il tutto senza sembrare mai un super uomo, uscendo vincitore in alcune circostanze, sconfitto in altre.

Isaki Magari è un po’ in secondo piano, in un certo senso, ma in realtà l’approfondimento a lei dedicato, e la crescita, non sono da meno. E’ un personaggio positivo e solare, ma al tempo stesso costretta a convivere costantemente con i propri demoni, visto che scopriamo nel corso della narrazione che la sua vita è tutt’altro che rosea (non vi anticipo nulla). La sua crescita è meno smaccatamente percepibile, meno verticale, ma anche lei impara a fidarsi, a lasciarsi andare e pian piano partecipa organicamente alla costruzione della relazione, dolcissima ed emozionante fino a questo momento, con Ganta.

I personaggi secondari non sono molti e non vale la pena analizzarli puntualmente, mi limiterò a dire che tutti hanno uno scopo, e che partecipano allo svolgimento della trama in modo concreto, aiutando i protagonisti nel loro percorso, garantendo spessore alla narrazione e fornendo credibilità all’ambientazione.

* Disegni *
Inizialmente lo stile non mi aveva convinto e, tutt’ora, non lo apprezzo pienamente. E’ una questione puramente personale comunque. Le pagine sono ben composte, anche se qua e là non mancano i casi di fondali bianchi o minimali. Ad ogni modo va anche detto che molte tavole sono invece profonde, ricche di dettagli, vivide e piuttosto evocative, sia per i soggetti sia per le prospettive scelte. In generale direi quindi che è stato fatto un buon lavoro, dubito davvero che ci si possa lamentare.

* Dialoghi e scrittura *
I dialoghi e i testi (in alcuni frangenti) secondo me sono un po’ superiori alla media delle tipiche commedie romantiche, anche se rimaniamo comunque ampiamente entro i canoni di un’opera leggera e destinata a un pubblico abbastanza giovane. Il problema, per me, è più che altro nel fatto che ci sono tante tavole mute. E se questo ci fornisce un’immersione profonda ed evocativa nella notte e nei suoi silenzi, va anche notato che non sempre è notte, e certi capitoli davvero li si legge in pochissimi minuti. Forse si poteva abusare un po’ meno delle inquadrature mute.

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* IN DEFINITIVA *
In definitiva ritengo che fino a questo momento “Insomniacs After School” si sia rivelata davvero un’ottima serie, e non posso che consigliarla a tutti quelli che, come me, sono un po’ vittime e un po’ amanti delle lunghe ore notturne.