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Tenebroleso

Volumi letti: 18/18 --- Voto 6
Procede il mio periodo di recupero dei manga ecchi, e questa volta ho recuperato questo titolo grazie al gentile prestito di un amico.

Trama e storia: La trama, l'aliena che finisce sulla Terra e si innamora del protagonista, non è niente di nuovo ed è unicamente un pretesto per assemblarci sopra 18 volumetti di capitoli autoconclusivi (con qualche eccezione) che vanno dal divertente, al comico, al surreale e delirante, con una componente ecchi in continua crescita.
Se inizialmente mi sentirei di configurare la storia come un classico scolastico-romantico-ecchi a tinte leggere, nelle battute finali arriviamo a un soft-hentai con tinte che in alcuni frangenti ho trovato personalmente sgradevoli e di dubbio gusto, visto che l'autore va a sessualizzare personaggi davvero troppo giovani. Ovviamente sono solo disegni, e aggiungiamoci che io ho un problema di HSP, ma alcune situazioni mi hanno lasciato un vago senso di fastidio e disagio. Ma dopotutto questa recensione è appunto basata sulle mie impressioni.
Sinceramente ho letto gli ultimi volumi con sempre maggiore fatica e sempre meno voglia, visto il ripetersi sempre delle stesse situazioni, con un pressoché totale abbandono di una qualsiasi forma di trama a favore di episodi sempre più banali, sterili, privi di verve e unicamente mirati a mostrare nudi e fan service assortito.
A tutto questo aggiungiamo anche che dopo 18 volumi avrei gradito un finale migliore. Sì, è vero, c'è uno spin-off/seguito (che non leggerò). Sì, è vero, viene chiarito in modo netto chi sia la preferita del protagonista. Ma è anche vero che ho avuto la netta impressione che il finale sia stato tagliato troppo velocemente e con il chiaro intento di cercare di non scontentare nessuno. Forse un finale insoddisfacente dovuto al fatto che “To Love Ru” ha chiuso i battenti proprio in concomitanza con il divorzio del disegnatore Kentaro Yabuki? Non lo so. Non mi interessa. A me il finale non è piaciuto.

Sviluppo dei personaggi: Come spesso capita in manga di questo tipo si va a coprire la mancanza di spessore dei personaggi esistenti con l'inserimento di nuove ragazze che ampliano l'harem a disposizione del protagonista.
E qui vediamo proprio come alcuni personaggi ricevano una maggiore attenzione rispetto ad altri, e come in generale la serie sia più orientata alle dinamiche di harem e alle interazioni comiche tra i personaggi rispetto a una crescita significativa dei personaggi nel tempo.
Che poi a dirla tutta un timido, blando, insignificante sviluppo dei personaggi iniziali a onor del vero è anche presente, ma personalmente lo ritengo del tutto insufficiente. Se stessimo parlando di un titolo prettamente hentai non riterrei questa categoria di valutazione rilevante, ma visto che non è quello il genere "dichiarato" inizialmente direi che si poteva decisamente fare di più.
Il protagonista maschile, in particolare, dopo 18 volumi di continue esposizioni alle grazie di Lala (e di tutte le altre), ancora non riesce a gestire la visione di due capezzoli. Io capisco tutto… ma dopo un po’ non solo non è più credibile, non è neppure più divertente e risulta stucchevole.

Disegni: Lo stile è piacevole, il manga è ben disegnato e i punti in cui sono presenti tavole sotto la media mi sono sembrati abbastanza pochi. In alcuni momenti ho avuto l'impressione che i fondali fossero un po' troppo bianchi ma nel complesso direi che è un prodotto valido. Le forme femminili, in particolari, sono rappresentate in modo piacevole… e se contiamo che l’80% di questo manga dipende unicamente da quello direi che i fanatici di seni e mutandine non avranno di che lamentarsi.

Dialoghi: E' un manga leggero che si lascia leggere, un prodotto puramente commerciale di evasione. I dialoghi sono quello che sono, adatti al genere e alla profondità del titolo. Profondità che è quella di una pozzanghera asciutta nel mezzo del Sahara. Inutile sperare di trovarci dentro spiegazioni sul significato della vita.

In definitiva, la prima parte di questo manga mi aveva fatto ben sperare e potrei valutarla su un 7 pieno. Il calo nel corso dei volumi è però costante e sempre più evidente, con il manga che diventa sempre più fiacco e si regge sempre più sul fan service. Il voto che gli do è una sorta di media tra l'inizio e la fine.


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DoctorFeddy

Volumi letti: 18/18 --- Voto 7
Quello che devo dire su questa serie, è, ma siamo sicuri che sia uno shonen per tutti?! A parte gli scherzi la cosa che mi è piaciuta molto è che gli episodi erano autoconclusivi staccati l’uno dall’altro con un unico filo conduttore ( sì alcune storie erano fatte per riempire un buco o gli autori non avevano idee perché non riesci al nesso logico), mettere a confronto con il sentimento dell’amore. Ho visto maturazione dai personaggi principali, Lala che da svampita, giocosa, senza pudore a rispettosa dei sentimenti altrui soprattutto di Rito, seria e con un tantino di pudore. Il Fanservice è usato in modo simpatico e quasi sempre accompagnato da gag al limite del surreale, molte citazioni ai manga degli autori e a quelli di Shonen Jump e sulla fantascienza in generale. Gli autori interagiscono molto con il lettore presentandoti i personaggi e come li hanno creati, cosa hanno discusso, e come farli entrare nella storia con molti aneddoti. Il disegno molto pulito e privo di sbavature, uno stile molto usato negli Shonen ecchi per dare, a chi legge il manga, impressione di toccare le ragazze e dargli la consistenza della gomma piuma o di qualcosa di molto morbido. Il protagonista non mi piaceva all’inizio, poiché lo trovavo sciatto e piatto poi, una gag tira l’altra, me lo ha fatto almeno accettare. I personaggi che sono caratterizzati meglio, per me, sono Lala e Yami giacché la loro maturazione di carattere e molto più visibile che negli altri personaggi. Altro dire altro il finale aperto sta in canone con il manga, se non continuerebbe dire che è un finale del cavolo ma detto dagli autori che To Love Ru non e finito, quindi ci sta. Sicuramente sarà un manga che mi rileggerò per farmi quattro risate.

Per il disegno do 7,5 mentre alla storia 8.


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sarti02

Volumi letti: 18/18 --- Voto 7,5
Ho appena completato la lettura di To Love Ru e devo dire che mi ha lasciato una sensazione strana, ovvero è stata una bella lettura, divertente e spensierata, ma arrivati alla fine lascia una sensazione di incompiutezza, e soprattutto nella parte centrale mi è sembrato come se il brodo venisse allungato.
Premetto che quando ho iniziato la lettura dei 18 volumi non sapevo dell'esistenza di un sequel (visto il finale abbastanza d'obbligo), quindi forse la sensazione di insoddisfazione poteva essere minore se lo avessi saputo prima.

Cerco di spiegarmi meglio, senza stare a sottolineare troppo la trama che tanto può essere letta un po' dappertutto, dico solo che seguiamo le avventure, o per meglio dire le disavventure, di Rito Yuki, innamorato da tempo della compagna di classe Haruna ma che non trova il coraggio neanche di parlare con lei, tutta la situazione viene stravolta dopo l'arrivo di Lala, un'aliena (di cui poi si scopriranno le origini) che per scappare da suo padre si ritrova catapultata a casa di Rito dando inizio a tutto.
La storia prosegue passando da una gag all'altra, con risvolti sempre piccanti e un po' di fan service sparsi qua e la, dove troviamo Rito impegnato in eventi sempre imbarazzanti e facilmente fraintendibili con Lala, Haruna e le tante ragazze che con il tempo si uniranno alla storia.

La storia di per se è simpatica e come detto le varie gag sono ben riuscite e riescono a strappare sorrisi sinceri, la cosa che non mi ha convinto è il quanto sia stata mandata avanti l'opera, dopo un po' secondo me si nota la ripetitività di certe situazioni (anche se l'autore è bravo a lavorare su sfumature sempre diverse nelle situazioni), però passi avanti più decisi avrebbero secondo me giovato molto di più.

Belli i disegni, che riescono nell'intento di raccontare bene gli eventi e non si presentano mai di difficile comprensione neanche durante le scene più imbarazzanti e movimentate.
Probabilmente per gustare meglio il tutto bisognerà leggere prima anche il seguito, anche perché come detto arrivati all'ultimo volume non si ha una vera e propria fine dell'opera, nel complesso comunque è stata decisamente una buona lettura che consiglio a chi cerca qualcosa di divertente e poco impegnativo.

Utente70577

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Utente70577

Volumi letti: 18/18 --- Voto 6,5
A volte nella vita succede di dover prendere decisioni su cose cercando d'ignorare volontariamente certi elementi che, invece, ci farebbero decidere diversamente.
Questo è il mio caso per quanto concerne "To LOVE Ru", manga iniziato a pubblicare dal 2006 fino al 2009 e ideato da Saki Hasemi, poichè con esso ho iniziato a leggere una storia presentatomi in precedenza se non come capolavoro almeno come opera divertente e spassosa che avrebbe potuto assumere il titolo di erede del meritevole di menzione "Urusei Yatsura" della Takahashi.
Il problema della difficolta nell'emettere un giudizio su quest'opera attraverso questa recensione consiste nel fatto che alla domanda se l'ho apprezzato potrei dare più di una risposta (due per essere precisi) le quali verebbero pronuciate e considerate come mio unico giudizio solo nel momento in cui avessi deciso in quale modo devo io intendere questo manga.
Se dovessi considerarlo come ci viene presentato, cioè come un opera di genere shonen scolastico romantico con qualche elemento ecchi, allora il voto che gli darei sarebbe quello che ho gia deciso per questa recensione poichè l'opera, se insiste a presentarsi in questo modo, dev'essere valutata come scarsa per il genere a cui appartiene.
Se invece esso dovesse essere considerato diversamente, come una specie di hentai, allora il voto e il giudizio che gli dò salirebbero vertiginosamente raggiungendo, se non il massimo, almeno alte vette. Infatti "To LOVE Ru", per essere il più sincero possibile, è il miglior hentai che abbia mai letto, capace di far eccitare sessualmente molti uomini senza che questi riescano ad accorgersene. A questo bisogna dare il merito soprattutto al talentuoso disegnatore Kentaro Yabuki, strepitoso nell'abilità nel disegnare corpi femminili attraenti a più livelli nel classico stile manga giapponese, ma, anche, nell'accortezza d'inquadrare in modo molto abile sempre le parti più "interessanti" per un uomo del corpo delle fanciulle in modo naturalissimo (tant'è che mi chiedo se molti lettori si siano accorti mai di queste attenzioni dei particolari).
Ma "To LOVE Ru" è uno shonen, dev'essere giudicato tale, e come tale lo giudico perciò il voto che dò è una sufficienza strappata con qualche piccola aggiunta per la sopracitata professionistica componente hentai che, per uno shonen, purtroppo non basta per salvare un opera come questa.
In definitiva consiglio quest'opera a tutti, ma a tutti coloro che vogliano leggersi un hentai di alta qualità capace d'intrattenere e che non punti esclusivamente sulle scene del coito (infatti esse, quando presenti, sono solamente fantasie dei personaggi). Se invece siete alla ricerca di uno shonen con qualche attraente extraterreste allora vi consiglio "Urusei yatsura", non di certo questo.
Nel caso abbiate già letto il geniale lavora della Takahashi e non sapete come andare avanti contattatemi poichè almeno avrete qualcuno che vi consoli col fatto che, in questa situazione, non siete i soli.


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Delandur

Volumi letti: 18/18 --- Voto 9
Ho cercato "To Love-Ru" a lungo prima di riuscire finalmente a procurarmelo, ma quando ho iniziato la lettura sono rimasto disorientato e vagamente deluso dalla quasi totale assenza di trama del titolo. Però, dopo un paio di volumi mi sono completamente ricreduto, lo scopo dell'opera non è quello di presentarci una trama complessa ed articolata, ma una serie di "sketch" divertenti ed ecchi; se cercheremo questo nel titolo non rimarremo affatto delusi, perché ogni pagina trasuda allegria.

La trama è il più comune e spudorato Harem possibile, Rito, il protagonista si ritroverà circondato da una moltitudine di ragazze attraenti che per un motivo o per un altro saranno invaghite di lui; tutto ciò infarcito di situazioni piccanti con tutte loro.

Nonostante una storia così banale, con lo scorrere dei volumi sarà piacevolissimo e condito da un ottimo design dei personaggi, sia a livello "estetico" che di personalità. Non ci sono particolari evoluzioni dei personaggi, anzi direi che da questo punto di vista è piuttosto statico (con poche eccezioni), ma ancora una volta si può sorvolare sulla cosa perché compensato dalla continua comparsa di nuovi comprimari che renderà la trama sempre fresca e coinvolgente.

Il disegno è già buono all'inizio, ma con il passare dei volumi sarà sempre più dettagliato e ben realizzato fino a raggiungere un livello davvero ottimo che lo ha collocato tra uno dei miei preferiti. Vorrei sottolineare quanto sia piacevole lo stile perché in un ecchi la qualità dei disegni è più che fondamentale ed in questo To Love-Ru è sicuramente a livelli stratosferici.

Infine perché non 10 come valutazione? Beh i motivi sono molteplici, primo di tutti che non mi sento di dare il massimo ad un titolo fin troppo leggero e banale, nonostante che sia forse il migliore nel suo genere. Secondo, si poteva sicuramente dare un minimo sviluppo nei protagonisti, anche se non pesa sullo svolgimento della trama, avrebbe sicuramente arricchito il titolo.

Lo consiglio? Assolutamente sì, personalmente l'ho letto in un pesantissimo periodo universitario e mi ha aiutato molto a scaricare la tensione e lo stress!

P.S. Per gli appassionati di Nisekoi, penso che questo possa essere considerato il suo antenato. La storia di Raku, Chitoge ecc. prende spunto a piene mani da questo titolo!


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Mikymate

Volumi letti: 18/18 --- Voto 4
Scritto da Hasemi Saki e disegnato da Kentaro Yabuki (famoso per il precedente manga Black Cat), To Love-Ru è stato originariamente pubblicato sul Weekly Shonen Jump tra il 2006 e il 2009.
Di solito i manga di Jump mantengono un certo livello qualitativo; sono quindi rimasto parecchio deluso dalla lettura di questo titolo. Però, a giudicare dal successo che alla fine ha avuto, tra varie serie anime e lo spin off/sequel To Love-Ru Darkness, ancora in fase di serializzazione, evidentemente dev'essere una questione di gusti o di target. Arrivare a leggerne tutti i volumi mi ha richiesto un discreto sforzo.

La storia inizia nel più classico dei modi, con il timido studente Rito Yuuki che non riesce a dichiararsi a Haruna, la ragazza che gli piace. Ma un giorno, mentre si sta facendo il bagno, gli appare un'aliena di nome Lala nuda nella vasca, che guardacaso si innamora improvvisamente di lui dando inizio a tutte le peripezie vedranno il ragazzo circondato da un'assurdità dopo l'altra.
Il problema non sta nell'incipit o negli elementi di base della storia, che si ispira a canoni e a titoli anche largamente amati, primo fra tutti Lamù (ma anche a Doraemon per tutte le stranissime invenzioni che Lala tira fuori di continuo), ma in come viene gestito tutto questo. Sembra infatti che tutte le vicende siano semplicemente un pretesto per un continuo fanservice, e se all'inizio è simpatico, stanca molto in fretta. La trama infatti si appiattisce subito, e in tutti i diciotto volumi non succede praticamente niente di rilevante a parte un fiorire di ragazze che si innamorano a caso di Rito, qualche baruffa con altri alieni e poco altro.

Siamo quindi di fronte a un gag-manga demenziale pieno zeppo di fanservice inutile. Non ho niente contro l'ecchi, e nemmeno contro il nonsense, ma sono elementi che vanno inseriti bene nella storia e anche la sospensione dell'incredulità ha un limite. Qui sembra messo tutto a caso: le reazioni dei personaggi sono finte e imbarazzanti, si perde completamente l'idea della storia e rimangono solo tette e qualche battuta carina qua e là. Sarei anche stato disposto a perdonare buona parte di questi elementi se almeno la vicenda in qualche modo si fosse evoluta, e sono arrivato a fine lettura con l'ultima speranza di vedere gli autori tirare un po' di fili nel finale. Vana speranza: il finale praticamente non esiste, perché la storia continuerà poi su To Love-Ru Darkness.

Non bastano quindi gli ottimi disegni di Yabuki a risollevare il mio verdetto. Le commedie non si scrivono così, si potrebbero sfogliare tutti e diciotto i volumi leggendo solo il primo e l'ultimo (ma anche solo il primo) e non cambierebbe niente.


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Eversor

Volumi letti: 18/18 --- Voto 8
"To-Love-Ru" è l'harem per eccellenza, spinto al punto giusto, ma non troppo volgare, un buon equilibrio tra divertimento puro e una trama comunque presente e carina. Molte volte mi capita di leggere manga harem che, al di là di una sequenza infinita di scenette ecchi, non riescono ad andare. In questo caso invece "To-Love-Ru" non delude, creando un'opera davvero simpatica e, ad essere sinceri, anche stravagante.

Rito Yuuki è un timido studente che, nonostante i suoi numerosi tentativi, non riesce proprio a confessare il suo amore alla bella Aruna Sairenji. Un amore impossibile dunque? Non proprio, visto che anche la dolce fanciulla è attratta da Rito, ma, anche lei, non riesce a dichiarare il proprio amore.
Una situazione di stallo, insomma, in cui però s'inserisce prepotentemente l'energica Lala Satalin Deviluke, un'aliena, figlia di un importante imperatore spaziale, fuggita di casa per evitare le numerose proposte di matrimonio e i vari pretendenti al trono che, insistentemente, la chiedono in moglie.
La sua fuga però non andrà come previsto e, senza accorgersene, si ritrova su un piccolo pianeta chiamato Terra dove, tra l'altro, avrà il piacere d'incontrare il giovane Rito. Un'aliena dalle fattezze molto carine e uno studente sentimentalmente represso, in cerca del proprio amore, o meglio, alla disperata ricerca di comunicare il proprio amore. Un coppia formidabilmente esplosiva, tenendo anche conto che Lala si fermerà ad abitare da Rito, esprimendo un forte desiderio verso il giovane terrestre che, dal canto suo, dovrà fare i conti con la bella, ma alquanto intrusiva, principessa aliena.
Un bell'incontro del terzo tipo che scombussolerà del tutto la vita di Rito, non solo a causa delle varie visite spaziali che riceverà nel corso del manga, ma anche, e soprattutto, a causa delle strampalate invenzioni di Lala. La fanciulla infatti è molto brava a creare marchingegni meccanici dalle molteplici capacità che, purtroppo, non sempre funzionano nel modo sperato, creando così situazioni divertenti e imbarazzanti.

Il manga in sé è veramente carino e gli stessi disegni mostrano un qualità più che discreta (anche se si può riscontrare un netto miglioramento nel corso dei vari volumetti). La storia prosegue in maniera piuttosto leggera e divertente in un susseguirsi di piccole avventure, racchiuse in un arco di qualche capitolo. Questo permette così di mantenere un tono "mobile", senza ingarbugliarsi in storie lunghe e noiose.
I personaggi sono molti (soprattutto ragazze), ma ognuno è dotato di caratteristiche proprie e una personalità totalmente differente. È vero: vengono ripresi moltissimi stereotipi e cliché, ma, in fondo, penso che sia più che normale, visto che si tratta di una commedia harem. I vari modelli, comunque, non sono per nulla noiosi o ripetitivi e mostrano caratteristiche molto originali e anche una crescita "morale" nel corso dei vari capitoli e in seguito a particolari situazioni. Dunque, nonostante quanto detto sopra, in tali personaggi si può riscontrare un certo dinamismo, capace di renderli sempre nuovi e divertenti.
Le questioni di cuore vengono studiate molto attentamente e, come si potrà capire ben presto, l'harem sarà in continua espansione. Se all'inizio il dilemma che attanaglia il cuore di Rito sembra essere circoscritto solamente tra Sairenji e Lala, a lungo andare spuntano numerose "alternative" che, tuttavia, non sembrano mai spodestare del tutto le due ragazze sopra citate. Personalmente faccio il tifo per Yui Kotegawa, ma, avendo letto anche To-Love-Ru Darkness, devo ammettere che il mio personaggio preferito non è ancora giunto… peccato.

Bello, simpatico e divertente. Non aspettatevi nessun dramma o chissà quale complicazione, bensì un sequenza di puro divertimento, una vicenda che, in fondo, non vuole comunicare chissà che valori, se non il puro piacere di leggere una commedia.

Voto finale: 8


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giacgiac

Volumi letti: 18/18 --- Voto 7
To Love-ru mi è stato presentato come il principe del genere ecchi da più persone, motivo per cui, da non amante degli ecchi, l'ho volentieri e a lungo evitato; di recente, tuttavia, mi è capitato di trovarmi sotto gli occhi un paio di tavole simpatiche, quasi auto ironiche, proprio di questo manga, e mi sono deciso a dargli una chance.
I disegni si presentano ben pensati e piacevoli, il tratto è dolce e non mancano i particolari per quanto riguarda i personaggi; discorso diverso per quanto riguarda gli sfondi, non molto sviluppati quando presenti. L'ambientazione è quella di un normale manga scolastico, principalmente le scene si svolgono nella scuola, a casa dei protagonisti e in minor parte in giro per la città o in pianeti strani. Insomma, un lavoro buono, sebbene non eccelso; nulla di meno di quanto ci si dovrebbe aspettare da Kentaro Yabuki, allievo del sommo Obata.

La trama si snoda attorno alle vicende di Rito Yuuki, un normale liceale, e di Lala Deviluke, principessa erede al trono del sovrano dell'universo. Per via di un malinteso, lo "sfortunato" Rito si dichiara alla ragazza di cui è innamorato, Haruna Sairenji, proprio mentre Lala gli piomba davanti, così da far pensare a tutti, Lala inclusa in un primo momento, che la dichiarazione fosse proprio diretta alla principessa. Quindi, come se nulla fosse, Lala si trasferisce a casa di Rito, il quale comincia a essere bersagliato da tutti i candidati al trono Deviluke e aspiranti mariti di Lala e vede così sfumare la propria tranquilla vita liceale; inoltre incontrerà e farà innamorare di sé una valanga di altre ragazze che lui "friendzonerà" puntualmente. Una trama certo non originale, che si sviluppa in capitoli quasi sempre autoconclusivi e che non avanza pretese di passare messaggi profondi o chissà che.

I personaggi sono i soliti di ogni slice of life: Rito è il ragazzo puro e casto, sempre gentile e disponibile con tutti, con una cotta per una ragazza della stessa classe; Haruna è la ragazza che piace al protagonista, ricambia i sentimenti di lui, ma non riesce a dichiararsi; Lala è l'esuberante genio che eccelle in tutto (ci credo, è un'aliena), ma che non sa bene come comportarsi, finendo spesso per cacciare Rito nei guai (ad esempio girando nuda per casa e facendolo pestare dalla sorella); Golden Darkness è la ragazza fredda e distaccata e che alla fine cadrà anch'essa di fronte alla gentilezza del protagonista.

Il grosso buco è il seguente: il fanservice. Posto che non mi aspettavo nulla di diverso da un manga di questo genere, devo ammettere che alcune situazioni, all'inizio, risultano anche simpatiche e non nego mi abbiano strappato più di una risata, ma dopo un po' risultano ripetitive, noiose e d'intralcio per la trama. Per adoperare una metafora culinaria, un capitolo di To Love-ru è come una teglia di patatine fritte che fa da contorno a una salsiccia di 30 grammi; per quanto possano piacere le patatine, dopo il quarantesimo giorno che mangi un piatto del genere, queste ti risultano indigeste. Anche la credibilità di alcune scene è fortemente compromessa alle volte, come quando la ragazza di turno cade addosso a Rito, per sbaglio, appoggiandogli il seno in faccia, e lui che non c'entra niente prende schiaffi, pugni e calci. Ok che il mio cervello non dovrebbe lavorare quando leggo manga simili, ma a tutto c'è un limite.

E nonostante tutto ho dato un 7 a questo manga perché, come ho già detto, non dimostra di avere pretese particolari, vuole semplicemente intrattenere e in più di una situazione ci riesce piuttosto bene, sebbene il fanservice eccessivo freni un po' il tutto. È uno di quei manga da leggere spegnendo il cervello e che ritengo fondamentali, da alternare a letture più pesanti e impegnative, per staccare e farsi due risate. Posso dire che pensavo peggio, in fin dei conti; consiglio quest'opera agli amanti del genere e a chi cercasse qualcosa di leggero, in tal caso non penso deluderà le aspettative.


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Mikoto

Volumi letti: 18/18 --- Voto 6
"La nuova Lamù degli anni 2000"
Questa frase accompagna spesso To LOVE Ru Trouble, un manga ecchi che negli ultimi anni ha riscosso parecchio successo sia in rete che nei paesi in cui è stato pubblicato. Disegnato da Kentaro Yabuki e sceneggiato da Saki Hasemi, si compone di 18 volumi a cui sono seguiti un artbook e il sequel-spin off "To LOVE Ru Darkness" ancora in corso su Jump Square.

Per diverso tempo è rimasto un manga inedito per ignoti motivi fino al 2011, quando Star Comics l'ha presentato al pubblico in edizione da edicola imbarazzante per quanto riguarda traduzione e adattamento e con le costine a colori alternate a costine bianche per un errore di stampa.
Un manga rischioso da pubblicare? Assolutamente no, dato che To LOVE Ru è un'opera che "profuma" di successo.

In cosa consiste il suo appeal?
Essendo un ecchi, ovvero un'opera ricca di fanservice e scene erotiche, principalmente nei disegni di Kentaro Yabuki, da sempre garanzia per quanto riguarda la grafica. Le ragazze sono tutte una più bella dell'altra, tutte diverse, dai volti espressivi e dal corpo armonioso, reso sempre con grande cura, soprattutto nelle scene di nudo.
Il tratto migliora costantemente nel corso dei volumi, fino a raggiungere nel finale qualità paragonabile anche a un mostro sacro del disegno come Masakazu Katsura (l'autore di Video-Girl Ai). Essendo stato autore del battle shonen Black Cat, Yabuki se la cava molto bene anche con i combattimenti e in più non dimentica gli sfondi.

L'ecchi, dapprima usato in maniera più parsimoniosa, diventa poi elemento predominante della narrazione e aggiunge un tocco "piccante" alle varie situazioni esilaranti, comiche e spassose che ci vengono narrate. Risulta però un'arma a doppio taglio: spesso il fanservice, le palpatine e i vari nudi femminili possono annoiare, specie quando sono fini a sé stessi e, in più, risultano essere il motivo per cui il manga, pur essendo divertente, non riesce a salire di livello.

Non aiuta il fatto che poi la trama sia pressoché inesistente: si parte con il classico triangolo amoroso e pian piano si finisce per arrivare a un vero e proprio harem, con tutte le ragazze innamorate o infatuate, chi più e chi meno, del protagonista Rito Yuki. In ogni caso, i capitoli (il più delle volte autoconclusivi) sono quasi sempre molto divertenti, strappano diverse risate, pur non essendo originali.

Ciò che li rende godibili sono i personaggi. Partono tutti (o meglio tutte) dall'essere stereotipi: l'aliena sexy , la timida, la capoclasse tsundere, la sorella matura, le gemelle, l'infermiera, il fantasma ecc... Però, specie nella seconda parte del manga, cominciano ad acquisire più spessore e ad avere tutte tante storie in cui sono protagoniste. Riescono a colpire con la loro pazzia e dolcezza il lettore, riescono ad avere una personalità propria e a interagire tra loro (cioè non solo con il protagonista).
Anche l'innamoramento di chiunque per Rito viene ben raccontato e a volte è anche toccante.

Il protagonista, purtroppo, risulta deludente. Rito è il classico sfigato e timido che si ritrova poi circondato da almeno venti tipe stupende. All'inizio il suo carattere viene anche approfondito, ma più si prosegue con la lettura, più si nota quanto questo personaggio venga messo da parte dal ben più interessante e variegato cast femminile. E la totale assenza di personaggi maschili di rilievo non fa che accentuare questo difetto del manga.

Altra pecca è il finale aperto, dovuto a problemi di Yabuki.

To LOVE Ru, per concludere, è un manga molto molto leggero, semplice e spensierato, condito da scene comiche e una massiccia dose di fanservice e scene ecchi. Non presenta chissà quali spunti di riflessione o introspezione accurata del cast e non è nemmeno originale. A dispetto del paragone, non è neanche lontanamente al livello di Lamù, l'opera della Takahashi. Se lo si vuole apprezzare totalmente, lo si deve prendere per quello che è: un piacevole svago dopo letture più impegnative.


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Giammy[°§°]

Volumi letti: 18/18 --- Voto 4
Possibili lievi spoiler

Lo spreco di soldi più grosso della mia vita. Solo questo dovrebbe farvi capire molte cose. E non perché non mi piaccia l'ecchi: io adoro l'ecchi, lo adoro, sì, ma quando è spiritoso, messo lì per divertire, quando non rasenta i limiti del guardabile. E devo dire che ho comprato tutti i 18 volumi. Perché? Devo proprio dirlo? I disegni! Quelli si che sono un capolavoro, ed io pagherei oro se il grande Yabuki disegnasse una storia sensata per una volta.

Trama? Ma perché, c'è?
Beh, sì. In pratica arriva un'aliena che scappa dal proprio padre (molto stile Lamù) e conosce sulla Terra l'amore della sua vita, Rito Yuuki, scegliendo così di sposarlo e poi.... poi niente: è tutto solo uno "Chi spoglia prima Lala", "Chi delle fanciulle leggiadre si leva prima il reggiseno", "Chi delle ragazze si metterà in un'inquadratura tale da far vedere tutto, sempre però rimanendo coperta". Perché sì a volte mi sembra davvero di leggere un hentai, e non esagero.

Che poi, ovviamente, non voglio esagerare! Qualche risata me l'ha strappata, a volte mi ha divertito anche molto, ma non basta.

Il finale è quanto più di ridicolo abbia mai letto. Unica nota positiva Yami, che ovviamente da quel che ho capito non è proprio un personaggio originario di questa serie. E mi sembra pure ovvio, perché qui a To Love-Ru! vanno avanti pedofili, maniaci, spogliarelliste, superdotate, sfigati, maliziose, finte santarelline, ma non di certo serial killer.
Il mio voto è comunque un 4 e mezzo, perché il 4 proprio non me la sento di darglielo.

anonimo

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anonimo

Volumi letti: 18/18 --- Voto 8
<b>Attenzione, possibili lievi spoiler</b>

La storia parla di Rito Yuki, uno studente delle superiori che non riesce a confessare il suo amore per la ragazza dei suoi sogni, Haruna Sairenji. Un giorno, mentre si lava nella sua vasca da bagno, una misteriosa ragazza tutta nuda compare dal nulla.
Il suo nome è Lala e proviene dal pianeta Deviluke, dove lei è l'erede al trono. Suo padre, il re, vuole che torni sul suo pianeta così che possa sposare uno dei suoi spasimanti, ma lei decide che vuole sposarsi con Rito e rimanere così sulla Terra.
Al capitano Zastin è stato ordinato di riportare Lala e di combattere contro Rito. Egli riferisce all'imperatore che il ragazzo avrebbe l'intenzione di sposare la principessa, dopo aver udito da lui che il matrimonio è un qualcosa che si fa solo con la persona amata.
Con questa frase Lala si innamora follemente del ragazzo e vuole assolutamente sposarlo. Suo padre decide che, se è in grado di proteggerla e di tenerla al suo fianco, allora può rimanere con lei, ma, se non sarà così, ucciderà Rito e distruggerà la Terra.

Commedia molto divertente e particolare è la prima cosa che mi viene da dire per To Love-Ru. Va bene, avendo letto quello che c'è scritto qua sopra penserete subito che la trama assomiglia a quella di "Lamù", ma non ha alcuna affinità con quest'ultimo e col passare del tempo prende una piega diversa.
Il disegno è veramente stupendo. Kentaro Yabuki disegna in maniera egregia. Uno dei migliori disegnatori di Shonen, a mio parere, che si cimenta in una commedia dove l'azione è quasi inesistente, ma che, in ogni caso, non è per niente sprecato.
I personaggi sono molto divertenti e ben caratterizzati. Tra alieni e umani il manga presenta un cast di personaggi ampio e diverso. Riesci ad affezionarti praticamente a tutti loro, in particolar modo a quelli femminili.
La Star Comics ci propone (a 4,20 euro per 18 volumi) l'edizione standard.
Divertente e leggero. Il fanservice si fa vedere, ma di certo a noi maschietti, questo non dispiace (anche se non è mai esagerato).
Assolutamente da comprare se siete amanti del genere!

Voti:
Trama: 8
Disegni: 9
Personaggi: 8
Edizione: 8


 4
Justice

Volumi letti: 18/18 --- Voto 3
Mai rimasto così deluso.
La trama racconta le vicende di Yuki Rito, un ragazzo normale, innamorato di una sua compagna di classe. La sua vita viene sconvolta improvvisamente dall'arrivo di un'aliena molto attraente che si innamora di lui. Lala, appunto l'extraterrestre venuta da lontano per scappare dai doveri di una principessa fa di tutto per far innamorare di sé Rito.
Dal fattore "Jump" all'ottima presentazione che la trama ci fornisce, tutto fa pensare ad un bel manga shojo con tanto fan service e tante risate. Purtroppo quello che rimane alla fine è il nulla. La trama che inizia proponendoci subito tanti problemi di cuore per il protagonista, ed evolve secondo la direzione commedia demenziale quasi da subito. Nei primi capitoli dà la sensazione di una buona minestra di problemi sentimentali e di risate, ma alla fine si tratta solo di una zuppa riscaldata e molto annacquata. Dopo il primo volume ne servono altri 16 prima di quello conclusivo, ma sono 16 volumi che non fanno né caldo né freddo, servono solo ad allungare il brodo, a dare l'impressione che prima o poi la trama evolva, a farti sperare. Quando dopo un'interminabile sofferenza si arriva alla fase conclusiva - senza voglia ma con in cuore un poco di speranza che almeno alla fine qualcosa di buono ne esca - ecco che si rimane nuovamente delusi da quello che è un finale che di tale ha ben poco e che sembra come il contentino dato a tutti coloro che stupidamente hanno cercato di appassionarsi.
C'è poco da dire sul resto, infatti i disegni sono particolari e caratteristici, oltre che precisi. Hanno infatti le tipiche linee da manga Shounen. I personaggi hanno un carattere piatto, prevedibile, e poco interessante. Un manga banale per protagonisti banali. L'unico aspetto insuperabile è il fan service, che qui ha un ruolo principale.
Sconsiglio, quindi, la lettura di questo manga.


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mrodonto

Volumi letti: 18/18 --- Voto 6
Che fregatura! Ho conosciuto To Love Ru vedendolo citato dai protagonisti di Bakuman come uno dei manga che vendendo tanto andava preso come modello di opera di successo. A questo punto ho provato a sfogliare un volumetto in fumetteria e, attirato dai bei disegni - e, non lo nascondo, dal modo in cui l'autore disegna i corpi femminili - mi sono procurato tutti i volumi andando sulla fiducia che si sarebbe trattato di un manga divertente. Ed effettivamente To Love Ru è un manga simpatico, che nella sua banalità e prevedibilità fa già capire al lettore cosa accadrà in ogni episodio solamente leggendone due o tre pagine.
La trama effettivamente non è particolarmente cervellotica. Ufficialmente la storia racconta le vicessitudini di Lala, un'aliena che giunge sulla Terra e che si innamora di un ragazzo qualunque, Ataru Moroboshi... ops, un lapsus, Rito Yuki, che naturalmente non riesce a farsela piacere del tutto, ma impazzisce per una sua compagna di classe, Shinobu - ehm, no, Haruna Sairenji.
Il manga prende presto una piega paranormale e una volta ufficializzata la natura aliena di Lala a tutti i compagni di scuola di Rito degenera in una serie di vicende demenziali sullo stile di Lamù ma con tutt'altra finalità: Lamù è un manga geniale e divertente che non sfrutta mai la volgarità per far ridere il lettore, mentre To Love Ru, invece, è solo un pretesto per far vedere mutandine, seni di tutte le dimensioni e passerine velate da fumo, code, brandelli di vestiti, ecc. Come dicevo poc'anzi, ogni episodio è mirato non tanto a sviluppare una trama, bensì a trovare l'espediente per esibire le grazie delle protagoniste.
Di protagonisti maschi più o meno non ce ne sono e uno dei pochi, dopo un paio di apparizioni, si scopre che si trasforma in donna starnutendo. Ogni ragazza serve a fornire al lettore maschio una diversa tipologia fisica da ammirare, dall'adulta maggiorata e provocante all'adolescente piatta e parimenti provocante. La lettura procede così spedita, perché effettivamente si sfoglia volentieri tale tripudio di disegni osé, ma alla fine dell'opera To Love Ru non ha dato nulla di più che un appagamento degli occhi per i maschietti, mentre le femminucce non so cosa potrebbero trovare di bello in questo manga. I protagonisti sono anche simpatici, ma l'opera rimane una sorta di leggera "macchietta" di cui non si sentiva particolarmente l'esigenza.
Effettivamente stupisce che una storia del genere abbia bisogno di uno sceneggiatore, perché l'unico compito a cui assolve è di trovare un nuovo contesto per fornire il fan-service successivo. Kentaro Yabuki possiede invece uno stile di disegno che meriterebbe di essere utilizzato in un manga con una storia più matura e con meno mutandine.
Siccome a conti fatti ho comunque letto To Love Ru volentieri non me la sento di dargli un'insufficienza, perché nel genere ecchi non se la cava affatto male, basta prenderlo per quello che è. Consigliato più agli adolescenti che ai sedicenti appassionati di seinen come me, che poi si fanno ogni tanto attirare, in gran parte pentendosi, dal fan-service. Voto 6.


 5
TWINKLE

Volumi letti: 18/18 --- Voto 5
Può capitare di chiedersi se tutto a questo mondo abbia un perché. Esistono infatti dei motivi se ad indicare lo stop dei semafori c'è il colore rosso e le auto da Formula 1 hanno quella forma. A volte però questo perché mi sfugge, e guardando la pila di diciotto volumi di To Love Ru sullo scaffale mi è venuto da chiedermi “Perché l'ho comprato?”. Quindi, di conseguenza, di riflettere sulla sua utilità.

A lettura conclusa, con quel non-finale, con questo vuoto che mi ha lasciato dentro, non posso che augurare a questo prodotto di massa, a questo accalappia-lettori di "Jump", il peggior destino possibile. Sì, perché To Love Ru in realtà non è niente, o meglio, non è un manga, ma solo un volantino, uno spot per vendere qualche "Jump" in più con tette e chiappe al vento. Sembrerà crudele ciò che scrivo, ma in realtà non lo è. L'opera di Kentaro Yabuki, autore di Black Cat, e di Saki Hasemi, sceneggiatrice di più o meno nulla, in realtà non ha colpe particolari, essendo di fatto sfruttata dalla rivista per i suoi scopi, pilotata dal pubblico nei suoi eventi, cotta e servita a puntino come un Happy Meal. Per questo poco me la prendo con i due autori, essendo solo due burattinai al servizio dei lettori-ameba e della redazione con il simbolo dello Yen negli occhi.

Perché tutto questo? Intanto To Love Ru non ha una storia. Presenta un incipt non dissimile da quello di Lamù, e da lì si diramano eventi e personaggi vari, alcuni azzeccati, altri molto meno e ripresi da decine di stereotipi pre-esistenti e già collaudati in circa due miliardi di prodotti simili, come la sorellina materna, la capoclasse tsundere rompimaroni, la riccona snob con la tipica risata "Ooh-ohoho" e via discorrendo.
La sua struttura episodica non sarebbe affatto un difetto, se solo le storie presentassero un minimo di varietà, ma ciò non avviene. La ripetitività e i déjà vu dilagano in To Love Ru dopo una decina di volumi, quando a quel punto ti rendi conto che il manga non va e non vuole andare da nessuna parte perché "Ai lettori giapponesi va bene così". Per loro è stata infatti solo una distrazione ecchi tra un Naruto e un One Piece, con eventi tutti uguali nella forma come nella sostanza, con Rito che finisce puntualmente tra i seni e le gambe di qualcuna delle sue amiche, con le ragazze che si spogliano nei modi più disparati, tra acidi alieni e aggeggi del solletico (Wow, eccitante!). Ma per noi italiani che abbiamo comprato diciotto volumi cosa è stato? A cosa ci ha portato e cosa ci lascia To Love Ru? Di nuovo quella parolina magica che inizia per enne.

L'aspetto grafico ovviamente attira, è il suo scopo principale. Yabuki è bravissimo a disegnare forme femminili, in particolare quando si svestono. E nessuna si salva, dalla prorompente Lala alla loli sorella Mikan con due centimetri di seno (eccitante!), passando per l'inutile fiamma del protagonista, Sairenji. Il triangolo amoroso poi formato da Rito, Lala e Sairenji è tra le cose più patetiche che mi sia capitato di leggere. Lui che è innamorato della sua perfetta compagna di classe si dichiara per sbaglio all'aliena, scatenando così il suo superficiale amore adolescenziale. L'evoluzione della situazione (dopo valanghe di episodi cretini, ovviamente), rasenta il patetico per quanto tutto viene trattato con estrema superficialità, con Lala che vuole farsi da parte nonostante lo ami sempre di più, con quell'altra demente che non fa nulla e con lui che non si decide. Insomma una sorta di famiglia Boccasana dove tutti si vogliono bene e nessuno lotta per qualcosa. Voi direte, nulla di nuovo, poi alla fine il protagonista decide. Lascio a voi la simpatica sorpresa finale, e non mi si vanga a dire "Non è finito, devi leggere il porno-sequel To Love Ru Darkness" e bla bla; no, io To Love Ru ho letto e To Love Ru giudico, e dico che il finale è un insulto all'intelligenza e ai soldi spesi per una serie lunga quanto Yu Yu Hakusho. E la postilla dei due autori alla conclusione del tutto non fa che confermare la mia teoria del manga-volantino pilotato e manovrato per tentare di accontentare tutti, rendendolo così un prodotto senza coraggio, senz'anima.

Si ride, ogni tanto, non lo metto in dubbio, ed è per questo che non stronco To Love Ru in modo severo. Ciò non toglie che non sono queste le serie che fanno del bene al mondo manga, fondate e portate avanti non dagli autori, ma dall'odore dello Yen, il manga industriale di cui parlavo nella recensione dell'eccezionale King of Bandit Jing. E l'odore dei soldi, come quello del pesce, a lungo andare, puzza.


 2
Musso92

Volumi letti: 18/18 --- Voto 4
Come cominciare? Diciamo subito che To Love-Ru è stato uno dei miei primi manga, tant'è che lo cominciai a leggere su Internet, quando ancora non fu acquistato dalla star comics. Parlo ovviamente di almeno quattro-cinque anni fa: all'epoca avevo letto ben pochi manga, oltre ai soliti OP, ecc., per cui all'inizio To Love-Ru mi piacque. I primi volumi erano carini, allegri e con un buon ecchi, grazie anche agli ottimi disegni di Kentaro Yabuki. Certo, questo per i primi due-tre volumi.

Ora, dopo cinque anni, avendo ormai un buon centinaio di anime/manga alle spalle, e riprendendo in mano questo, che nel frattempo è stato concluso ormai da un paio d'anni, non possiamo fare a meno di notare che.... è ripetitivo al limite del concepibile. Come definirlo sennò? Ah, già: Fanservice. To Love-Ru è puro fanservice, dall'inizio alla fine. Una volta che avrete letto il primo volume vi bastera ripetere le stesse gag e le stesse situazioni ecchi, di cui ormai ho il voltastomaco, per i rimanenti diciassette volumi, et voilà.

Ormai possiamo trovare dell'ecchi più o meno spinto in quasi qualsiasi anime, visto che ci si è resi conto che bastano un paio di tette per tenere incollato lo spettatore. Chissà perché, però, tutte le altre serie ingranano, e To Love-Ru rimane squallido. Forse perché non ha uno straccio di trama? Dal primo capitolo fino all'ultimo, cioè il 162, non cambierà assolutamente niente, eccetto l'introduzione di millemila personaggi, tutte ragazze di bell'aspetto, e tutte si innamoreranno del protagonista, ovviamente.

Concludo dicendo che gli ho risparmiato un bel 2 solo perché certi personaggi, nel loro piccolo, sono risultati interessanti, come Yami (nonostante sia tratta da Eve di Black Cat), ma più che altro Mikan, credo il personaggio più umano e più razionale dell'intero manga. Peccato che debba cadere pure lei ai piedi di Rito, bah.

Quindi? Io vi consiglio di starne alla larga. Non troverete né amore, né una trama interessante, né personaggi originali e tantomeno comicità, a meno che non vi piaccia ridere alla stessa gag per decine di volte. Se però volete fanservice a palate allora accomodatevi. Poi ditemi dopo quanto tempo comincerete a sbadigliare dalla noia.


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Antonio_93

Volumi letti: 18/18 --- Voto 8
To Love-Ru è un manga disegnato da Kentaro Yabuki, disegnatore molto bravo che in precedenza aveva disegnato un altro manga, Black Cat, e scritto dallo sceneggiatore Saki Hasemi. I due autori col passare della pubblicazione di questo manga sono diventati molto amici, rendendo la collaborazione tra i due molto affiatata.
Il manga conta la bellezza di diciotto volumi, editi in Italia dalla Star Comics. La storia, molto brevemente, racconta di Rito Yuki, un normalissimo ragazzo giapponese che frequenta una normalissima scuola e che come tutti gli adolescenti è innamorato di Haruna Sairenji, ma non riesce a confessarle i suoi sentimenti. Un giorno riesce a dichiararsi, ma nel momento che lo fa, a causa di un imprevisto, fa la sua dichiarazione a Lala, una ragazza aliena proveniente dal lontano pianeta di Devilluke. Da quel momento Rito sarà protagonista di innumerevoli situazioni imbarazzanti e farà la conoscenza di tantissimi personaggi che riusciranno a farlo crescere (almeno in parte).
Uno dei temi fondamentali di questo manga sono le situazioni comiche che si creano, fra malintesi e ragazze che perdono i vestiti in posizioni alquanto ambigue, per non parlare delle gag, davvero simpatiche. Vi posso assicurare che ogni volume mi ha fatto divertire a crepapelle, per questo l'ho continuato; diciamo che era la mia dose di risate mensile. Un manga davvero divertente, con disegni ben curati da un ottimo Yabuki e un'ottima sceneggiatura da parte di Hasemi. Personaggi tutti molto ben curati che riescono a aiutare Yuki nelle molteplici situazioni che si creano.
Il finale è stato davvero una sorpresa, speriamo di vedere anche la seconda serie anche qua in Italia.
Come voto finale darei un 8, soprattutto dopo aver visto tutti gli extra lasciati sui personaggi da parte degli autori; quest'opera è tutt'altro che trascurata, anzi, è curatissima. Consigliato per tutti quelli che si vogliono divertire leggendo una storia semplice è divertente.


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The Legend Kolisch

Volumi letti: 18/18 --- Voto 6
To Love Ru è un manga molto particolare che parla di una love comedy frizzante e maliziosa pubblicata dalla Star Comics scritto da Saki Hasemi e disegnato da Kentaro Yabuki e conta in tutto 18 volumi.

Questa serie manga ha come protagonista Rito Yuki, uno studente di prima liceo presso l'istituto superiore Sainan.
Rito ha quindici annni e un bel giorno, mentre fa il bagno si ritrova all' improvviso in compagnia di Lala, primogenita del re di Devilluke che domina su tutta la galassia e per una serie di curiose circostanze va a vivere con lui. Tuttavia sin dai tempi delle medie Rito è innamorato della giovane e bella Haruna. Con queste premesse e con molte altre sorprese questo manga racconta le molteplici avventure che coinvolgono i diversi e stravaganti personaggi di To Love Ru, soprattutto Rito che è la vittima predestinata di queste curiose vicende.

Oltre alla trama che prospetta un manga ricco di scene divertenti al limite del improbabile, un elemento assai importante da considerare è il tipo di disegno usato da Kentaro Yabuki, che si fonde alla perfezione con il tipo di trama impostata, infatti tale disegno si presenta ben equilibrato e mostra la grande abilità del disegnatore nel dare vita a scene ricche di ecchi e humor.
L' elemento che sicuramente colpisce di questo è l' uso assai accattivante e malizioso dell' ecchi che permette la creazione di un gran numero di scene equivoche e assai divertenti che stuzzicano l' attenzione del lettore.

La lettura di questa serie manga può essere tranquillamente affrontata da tutti se trovano il genere interessante poichè si presta in maniera eccellente come un ottimo passatempo divertente ed esilarante.
Tuttavia valutando trama, disegno e finale la valutazione non può essere superiore al sei perchè soprattutto nel finale e in altre occasioni questa serie manga appare dispersiva e poco concludente, ma nonostante questo tale opera è sicuramente apprezzabile per il gran numero di scene divertenti che si susseguono creando gag esilaranti al limite dell' impossibile.

Voglio concludere dicendo che malgrado tutto questa serie è stata piacevole da leggere e collezionare perchè mi ha illustrato un modo comico e divertente una love comedy ricca di humor e tante scene ecchi.


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Samu-Kun

Volumi letti: 18/18 --- Voto 8
“To Love-Ru” -Trouble- è un manga di genere harem/ecchi (e quanto ecchi!) scritto da Saki Hasemi e disegnato da Kentaro Yabuki, che a storia conclusa conta 18 volumetti in totale.

La trama ruota intorno alle "avventure" di Rito Yuki e di un' altra buona decina di ragazze, in primis Haruna , la ragazza di cui Rito è innamorato da sempre, e Lala Satalin Deviluke, principessa aliena del pianeta Deviluke. Sarà spesso per colpa delle assurde macchine da lei inventate che Rito passerà i tipici "guai da protagonista di una serie harem.."

“To Love-Ru” non si segue certo per l'originalità della storia, essendo composto per il 90% da capitoli auto-conclusivi non ha granché di trama, ma rimane comunque una lettura leggera e che sa strappare due risate.
Il tutto è reso, poi, un pizzico più originale grazie all'entrata di personaggi alieni, di cui alcuni di grande importanza per gli eventi futuri.
I personaggi sono ben caratterizzati e simpatici e i disegni, specialmente quelli femminili sono perfetti per il contesto del manga.
Parlando del finale: è un finale molto aperto, solo ultimamente ho scoperto che è stato forzato per problemi personali di uno degli autori, credo abbia lasciato l'amaro in bocca a molti, in quanto non conclude nulla, anche se a me non è dispiaciuto più di tanto.
Comunque sia, per rimediare, il duo di autori è tornato all'opera con “To Love-Ru Darkness”, che riprende le redini della storia dove si erano fermati con -Trouble-, ma questa è un altra storia.

Insomma, se gli ecchi non vi dispiacciono, con “To Love-Ru” andate sul sicuro, al contrario se non sopportate opere troppo spinte evitate.
Per tutti gli altri “To Love-Ru” è una lettura piacevole e divertente, che merita almeno una possibilità, anche solo per farsi due risate.


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Turboo Stefo

Volumi letti: 18/18 --- Voto 8
Dopo esser diventato famoso grazie alla lunga serializzazione di "Black Cat", nel 2006 Kentaro Yabuki torna sulle famose pagine di Shonen Jump con un manga che si distacca in modo massiccio dalla sua precedente fatica, passando infatti dai manga d'azione alle più "morbide" storie di una commedia sentimentale condita da tante belle ragazze. Stiamo parlando dell'Harem Manga "To Love-Ru" che si snoda lungo 18 piccanti volumetti.

Rito è un ragazzo incredibilmente timido che, pur ardendo di amore per la bella e posata Haruna, non riesce a dichiarare i propri sentimenti. Però questa sua "debolezza" inizia a svanire quando si vede spuntare dalla vasca da bagno Lala, una bellissima principessa aliena - rigorosamente nuda - in fuga da cupi inseguitori. E come se questo non bastasse, l'aliena riceverà per errore la dichiarazione che il ragazzo stava per fare ad Haruna.
Il manga si apre con tanti capitoli auto-conclusivi, come spesso accade nei primi volumi degli shonen manga, tuttavia la trama di fondo sembra svilupparsi per portare in scena tanti nemici di origine aliena pronti a combattere virando sui più comuni lidi dello shonen da combattimento. Nulla di più sbagliato.
Proseguendo la natura episodica non fa che rafforzarsi, mostrando come in essa sia profondamente radicata la struttura dell'opera che punta tutto sulle storielle comiche di breve durata, permettendo l'entrata in scena di tante belle ragazze mentre l'autore sfrutta sapientemente quella piccola componente fantascientifica, dando vita a tecnologie assurde e alieni dai poteri bizzarri che permettono di dar vita in modo semplice ed immediato a vicende goliardiche inclini al fan service facile, come ad esempio rane dalla bava che sceglie solamente gli abiti, strane polverine che fanno cambiare sesso all'utilizzatore o teletrasporti che non funzionano sui capi d'abbigliamento.
Nella sua totalità "To Love-Ru" propone quindi una struttura piuttosto basilare e semplice, dove tante e belle ragazze si adattano ai gusti di un'ampia gamma di lettori (Moe, Tsundere, Yandere, "sorelline"… ) attraverso una ricca componente ecchi che sa variegarsi, passando da nudi più semplici ed immediati a situazioni osé dove le mani sembrano appoggiarsi in ogni luogo proibito - talvolta anche infilandosi sotto l'abbigliamento in modi improbi - proponendo talvolta anche qualche scelta più soft dove vengono esaltati maggiormente costumi da bagno, cosplay vari o la più comune - ma sempre gradita - biancheria femminile.
Purtroppo la struttura semplicista porta ad avvertire una sensibile ripetitività durante la lettura e in questo modo si percepiscono anche tutte le debolezze della serie legate alla natura di Harem Manga dello stesso, finale compreso (anche se anticipato per problemi dell'autore).
Tuttavia "To Love-Ru" si propone come una lettura leggera e smaliziata con la quale intrattenersi nei momenti di noia, come un piccolo break tra una lettura e l'altra da assumere a piccole dosi. In questo modo la serie riesce ad esprimere tutto il suo potenziale senza venire a noia, mentre nella sua prosecuzione sarà piacevole notare i leggeri cambiamenti ed approfondimenti delle tante ragazze e, soprattutto, si percepisce la lenta ma continua crescita del protagonista che, come sempre accade nelle opere di Yabuki, scaturisce dalla presenza di una donna dal carattere deciso al suo fianco.

I disegni di Yabuki sono conosciuti e apprezzati in patria quanto all'estero, grazie al suo stile dinamico e moderno dalla buona personalità. Tuttavia in quest'occasione a risaltare non saranno le sue abilità nelle scene d'azione, ma è la morbidezza e la sinuosità in grado di imprimere ai corpi femminili.
A livello grafico "To Love-Ru" risulta ampiamente ispirato in ogni sua parte, tuttavia a regnare è il fan service che rappresenta un pilastro portante della serie, per cui ci saranno tante belle ragazze che possono soddisfare ogni lettore, abbigliate sempre con cura e perizia per renderle sempre più belle ed accattivanti, mentre alla regia è affidato il compito di esaltare al meglio le soffici e carnose nudità femminili e le atipiche posizioni di caduta nelle quali le coinvolge il protagonista.

In Italia la fortunata serie di 18 volumi è approdata tramite etichetta Star Comics, in una classica e basilare edizione economica di buona qualità come l'editore ha abituato. L'unica pecca è riconducibile ad una assurda scelta del colore delle costine: il 3 volume ha erroneamente la costa di colore bianco, quindi - anziché lasciarne una sola bianca - è stato deciso farne due bianche ogni due colorate.

Per chi gradisce il genere o è alla ricerca di una commedia leggera e smaliziata , "To Love-Ru" risulta un acquisto imprescindibile, a patto di assumerlo a piccole dosi per evitare la naturale e prevedibile ripetitività della quale si sentirebbe il peso.
Tolto questo "rischio" si ha una commedia sentimentale briosa e mai noiosa, in grado di soddisfare tutti i palati grazie alla sua grande quantità di belle ragazze partorite dal sinuoso tratto di Yabuki, per un Harem manga semplice e dalla struttura episodica che tiene fede al suo dovere, regalando una lettura immediata che intrattiene a dovere.


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joke95

Volumi letti: 18/18 --- Voto 6
“To Love Ru” è un manga di Saki Hasemi e Kentaro Yabuki Pubblicato in Giappone dal 2006 al 2009 su Shueisha e serializzato su Shonenjump. La trama è molto semplice; un giorno Lala, principessa del pianeta Deviluke, decide di scappare di casa e di dirigersi sulla terra e precisamente va a finire nella vasca da bagno di Rito Yuki mentre si stava facendo la doccia. Dopo questa scena imbarazzante i due iniziano a conoscersi e diventano amici molto intimi! Da qui in poi al povero Rito gliene succederanno di tutti i colori.

I disegni di quest'opera sono illustrati da Kentaro Yabuki (già disegnatore di Black Cat) il suo stile di disegno mi piace molto poiché ha un tratto molto pulito e preciso, e perché i fondali sono sempre presenti nelle maggior parte delle tavole. Detto questo, c'è una cosa che non capisco; il disegnatore in 18 albi non ha mai migliorato il suo stile di disegno, è sempre rimasto statico in tal senso, pur mantenendo un disegno gradevole.

Ora analizziamo i personaggi principali di questo manga i quali sono: Rito Yuki , Lala Satalin Deviluke e Haruna Sairenji. Rito è il classico protagonista da manga ecchi che appena ha l'opportunità di stare insieme ad una ragazza la spreca, nel complesso Rito è un ragazzo timido, goffo, impacciato ma anche molto gentile e premuroso con i suoi amici, poi c'è Lala che è una bellissima ragazza dai capelli rosa la quale è molto gentile ed estroversa e come ogni manga ecchi che si rispetti fa di tutto per mettere in situazioni imbarazzanti il caro Rito, infine c'è Haruna Sairenji che è amica di Rito fin dai tempi delle scuole medie, Haruna è una ragazza molto carina ma allo stesso tempo anche molto timida e prova segratamente dei sentimenti per Rito.

L'edizione della Starcomics è abbastanza buona, ha una buonissima rilegatura, copertina plastificata e rigida e a volte all'interno dei volumetti vengono indicate i numeri delle pagine, (cosa che ormai pochissimi manga hanno) l'unica pecca dell'edizione è che le costine sono colorate male, ovvero due numeri hanno le costine colorate ma altri due no e cosi via. 

A conti fatti a questa serie non mi sento di dare più del 6 per via del finale che non ha soddisfatto le mie aspettative ma comunque rimane sempre un buon manga e mi sento di consigliarlo a chi cerca una serie poco impegnativa e divertente da leggere.
Voto finale 6 ½.


 6
Reborn96

Volumi letti: 18/18 --- Voto 3
Alcuni titoli non è che non mi piacciano ma proprio mi ributtano ed è questo il caso “To Love-Ru”, ma analizziamo con calma i difetti che me lo hanno fatto odiare.
Yuki Riito è il classico giapponese di 15 anni sfigato che è perdutamente innamorato di una sua compagna di classe di nome Haruna, dopo l'ennesimo tentativo fallimentare di dichiarare il suoi sentimenti si dirige a casa con la coda tra le gambe e tornato a casa decide di farsi un bel bagno.
E indovinate un po' cosa può trovare un normale ragazzo nella sua vasca da bagno? Ma ovviamente una gnocca da paura completamente nuda: si chiama Lala ed è la principessa di un pianeta alieno fuggita perché obbligata a sposarsi con uno degli svariati pretendenti al trono. Riito aiuterà a fuggire Lala dagli inseguitori inviati dal padre per riportarla a casa. Il giorno dopo Riito si decide a dichiararsi ad Haruna ma per sbaglio si confessa a Lala creando un fraintendimento colossale ritrovandosi così a coabitare con un aliena follemente innamorata che se ne gironzola mezza nuda per casa, a per l'appunto il nostro caro Yuki vive a casa da solo con la sorella ovviamente con i genitori sempre fuori casa in modo fargli fare tutto quello che vuole.
Ma non finisce qui il nostro fortunato Riito così si ritrova in un triangolo amoroso con la tettuta Lala e la timida Haruna ma all'autore questo di certo non bastava così tempesta il protagonista con una vaganonata di fi** trasformando così questo manga nell'ennesimo harem squallidissimo diviso in millemila capitoli auto-conclusivi il cui unico scopo è mostrare le rotondità delle spasimanti di Yuki. Così la storia già debole per essere la brutta copia di Lamù diventa inesistente per essere rimpiazzata da gag basate esclusivamente sull'ecchi che porteranno a un finale inesistente.
Un altro grande difetto di questo manga sono i personaggi la cui profondità è paragonabile a quella di una pozzanghera, tutti stereotipati piatti e scontati, l'unico personaggio che si salva è Yami, gli altri sono uno sfacelo sopratutto le varie ragazze che sbavano per il protagonista la cui caratterizzazione si può riassumere in una parola: tette.
Una cosa però la bisogna ammettere To love-ru ha dei disegni molto validi, peccato che la storia e i personaggi non lo siano altrettanto.


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Hiruma23

Volumi letti: 18/18 --- Voto 6
“To Love Ru” è un manga che racconta di Rito Yuki, che è follemente innamorato di Haruna una sua compagna di classe. Rito ha però un grosso problema, non riesce a interagire con le ragazze. Però un giorno mentre si fa il bagno gli piomba addosso (tutta nuda), caduta dal cielo, Lala un aliena che è arrivata da un altro pianeta. 
Inizialmente il manga sarà incentrato su Rito e Lala, quest'ultima braccata dagli scagnozzi inviati dal padre.
Da qui iniziano l'esilaranti avventure di Rito & company. 

La storia di To Love Ru è curata da Hasemi Saki, alla sua prima esperienza con una manga. Una e vera è proprio trama non esiste, il manga è composto prevalentemente da episodi fini a se stessi che raccontano le vicende dei vari personaggi che tutto sommato sono ben caratterizzati. Assolutamente eccelsi, come di consuetudine sono i disegni di Yabuki Kentaro. Perfetti.

Se non fosse per i disegni darei a quest'ora un voto di 5, perchè nonostante sia una commedia incentrata sull'Ecchi negli ultimi volumi senza vedere seni all'aria (letteralmente), non esiste più una Gag Comica. 
Inoltre ritengo che sfori un po' da quello che possono essere altri Ecchi, che mostrano innocenti mutandine o seni prosperosi in primo piano. 
Inoltre aldilà, del discorso Ecchi le battute e le scene sono sempre le stesse. 
Il finale, che non è un finale, è in linea con quanto visto nel manga, però poteva essere chiuso meglio a mio avviso, ma è questione di gusti.

Tutto sommato è un opera che ho letto volentieri, molto leggera, ma che mi sento di sconsigliare a chi si aspetta qualcosa da questo manga. Consigliato ai fan del disegnatore. 
Edizione Star Comics buona, 4,20€ il prezzo. Molto valido l'ultimo volume con il nuovo tipo di carta.


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GianniGreed

Volumi letti: 18/18 --- Voto 6
“To Love-Ru”, manga di diciotto volumi, è una commedia romantica di genere ecchi con un po' di fantascienza, scritto da Saki Hasemi e ottimamente disegnato da Kentaro Yabuki.
motivo per cui mi sono avvicinato al manga in questione sono proprio i disegni del maestro Yabuki, di cui ho molto apprezzato il manga precedente, Black Cat.
Ho scoperto solo dopo che principalmente si occupava dei disegni e che la storia non era interamente sua, comunque il manga mi pareva interessante.

La trama è semplice, e ricorda molto quella di Urusei Yatsura (Lamù in Italia). Una principessa aliena, in questo caso, Lala, arriva sulla Terra e si sceglie un ragazzo che diventerà il suo futuro marito. Il ragazzo in questione è il timido Rito Yuki, innamoratissimo di una sua compagna di classe, Haruna. 
Il manga si sviluppa per lo più con capitoli auto-conclusivi, con questa leggera trama che collega tutto. Man mano che si prosegue, vengono introdotti sempre più personaggi, sia alieni che terrestri, per la maggior parte tutte bellissime ragazze, che finiscono quasi tutte pian piano per innamorarsi di Rito. Le situazioni si fanno sempre più hot, Rito finisce puntualmente con le mani sul seno di questa o quella e con la faccia tra le gambe di quell'altra. Le situazioni proposte non sono molto originali, tranne qualcuna, per il resto abbiamo i soliti capitoli ad ambientazione scolastica, San Valentino, Natale, festival estivi, gite al mare, in piscina, alle terme, ecc, ecc.
Le ragazze finiscono sempre nude, arrossiscono, urlano, tirano oggetti, Rito prende gli schiaffi, e via così, per diciotto numeri.
Non nascondo che arrivato a metà manga, forse anche qualcosa prima, ho iniziato a chiedermi cosa stessi leggendo. Un manga ecchi non mi dà fastidio, ma un minimo di trama penso sia necessaria, ma purtroppo continuava a non succedere nulla e ho iniziato ad averne a noia. Ho continuato sperando si risollevasse nei volumi finali, ma purtroppo non è così. L'ultimo volume è uguale ai diciassette precedenti, e il finale è frettoloso e inconcludente.
Non è stato una brutta lettura, aveva i suoi momenti divertenti, ma il tutto si riduce comunque a mostrare le protagoniste nude, non c'è davvero altro. Non sono riuscito fino alla fine a vedere un minimo di romanticismo o qualche forma di sentimento.
Rimangono i personaggi, l'unica cosa davvero riuscita del manga. I protagonisti, Rito escluso, che sta lì solo per fare la figura dello scemo, sono tutti molto simpatici e ben caratterizzati, le ragazze in primis ovviamente. Nonostante siano molte, gli autori sono riusciti a differenziarle sia per aspetto grafico che per carattere. Tutte splendidamente disegnate, ognuna con vari capitoli dedicati in cui sono protagoniste e vengono approfondite dal punto di vista personale.
Ultimo appunto ai disegni. Personalmente, adoravo lo stile di Yabuki già da “Black Cat”, dove negli ultimi volumi faceva disegni stupendi, ma con “To Love-Ru” si è davvero superato. Tavole pulite e sempre ordinate, mai confuse, un tratto leggero, le ragazze disegnate da Yabuki sono davvero stupende.

So che il manga è stato concluso prematuramente perché proprio Yabuki ha avuto alcune difficoltà personali, e quindi non riesco a giudicarlo troppo negativamente. Magari se le cose fossero andate diversamente avrebbe avuto un finale migliore, ma pazienza. Finale a parte, rimane un manga abbastanza divertente, piacevole per passare 15 minuti di lettura spensierata, condita da scene erotiche con belle ragazze. E' un manga adatto a chi vuole staccare da qualcosa di più impegnativo.


 3
Kabutomaru

Volumi letti: 18/18 --- Voto 4
To-LOVE-Ru, manga shonen di 18 volumi, edito da Shueisha in Giappone e apparso sulla famosa rivista Shonen jump, pubblicato in Italia da Star Comics, nella classica edizione di 200 pagine dal costo di 4.20.

La storia non è niente di eccezionale. Rito Yuki da tempo innamorato della sua compagna di classe Haruna Sairenji, non riesce a dichiarasi a lui a causa della sua innata timidezza. La sua vita viene sconvolta da Lala, un'aliena figlia del re Deviluke, che non vuole sposare i continui pretendenti che il padre le mostra. Lala rimarrà folgorata da Rito e si innamorerà pazzamente del nostro protagonista, scombussolando la sua vita come un tornado, poichè Yuki si troverà a dover proteggere la ragazza dai vari pretendenti che mirano alla sua mano e a difendersi dai vari assassini che mireranno alla sua vita a causa della scelta arbitraria di Lala di mettersi con Rito. Naturalmente il tutto sarà condito da scene comiche ed esilaranti con molto fanservice.

Durante il prosieguo della storia entreranno in ballo molte altre ragazze, che si ammasseranno in calca sul nostro protagonista, ma nessuna di esse avrà una personalità di rilievo. C'è da dire che nessun personaggio eccelle per carisma, personalità e sopratutto originalità, infatti troviamo la solita ragazza timida, la tutto pepe, la seria, la riservata, la figlia di papà etc... Anche il protagonista non è questa gran personalità, solito ragazzo timido, insomma tutti abbastanza piatti. Ritengo che l'unico personaggio abbastanza interessante sia la sorella di Rito ovvero Mikan.

I disegni sinceramente non spiccano nemmeno essi per originalità, oramai i manga shonen tendono ad assomigliarsi sempre di più, comunque sono puliti ed essenziali quanto bastano, naturalmente il disegno in un manga del genere è tutto concentrato sulle ragazze, le quali sono ben realizzate, ed accattivanti quanto basta senza esagerare eccessivamente nelle misure. In poche parole, un ecchi accettabile per dei ragazzi e che non scade nello scabroso.

Insomma, se volete una storia molto leggera, che vi faccia passare un 20 minuti in modo tranquillo e spensierato, con molto fanservice e che vi regali molte risate, il sottoscritto vi consiglia caldamente questo manga, il quale sotto questo punto di vista non vi deluderà certamente, anzi sa eseguire piuttosto bene il suo lavoro (per questo lo prendo, non sempre si devono leggere i capolavori, ma di tanto in tanto anche leggersi un manga scemo non fa male). Sconsiglio tale opera per chi vuole una trama delineata, a chiunque non piaccia il fanservice e a chi vuole qualcosa di originale, resterete alquanto delusi.


 3
LadyGrandier

Volumi letti: 8/18 --- Voto 8
Volevo fare una piccola recensione sul manga che sto leggendo "To-LOVE-Ru Trouble", un famosissimo manga.
Il genere è shonen, ovvero dedicato a un pubblico maschile (infatti io lo leggo), sentimentale ed ecchi, ovvero sexy e selvaggio, ma non pornografico, e senza mai mostrare i genitali, sia maschili che femminili. L'opera è stata vietata ai minori, ma tanto oramai lo leggono tutti.

La storia parla di un ragazzo delle superiori, Rito Yuki, che è innamorato sin dalle medie di una sua compagna di classe, ovvero Haruna Sairenji e, essendo timidissimo e impacciato, non riesce a confessare il suo amore. Dopo una chiacchierata con un amico al telefono, immerso nei suoi pensieri si fa un tranquillo bagno, quando improvvisamente la vasca esplode e al centro dell'esplosione si ritrova letteralmente addosso una bellissima ragazza tutta nuda, che esulta di essere riuscita a "fuggire". La ragazza si chiama Lala Satalin Deviluke, ed è un'aliena, principessa figlia del re della galassia. Da quel momento, Rito si ritroverà in mezzo a un milione di guai, dalle situazioni divertentissime e impacciate a quelle sexy e imbarazzanti.

Devo dire che la storia, quando l'ho letta su Internet, mi ha colpita in pieno, e ho deciso di acquistare il manga. Un po' perché vado matta per gli ecchi, sebbene io sia una femmina, e perché ero curiosa di leggere un'opera destinata a un pubblico maschile. Il tutto si è rivelato molto interessante, il vedere i pensieri maschili del protagonista e comprendere il comportamento dei ragazzi, sia dolci sia divertenti. I disegni sono stupendi, davvero un lavoro ottimo, specie nelle scene ecchi le ragazze sono disegnate da una mano esperta e si vede, anche se a volte le "misure morbide" sono esagerate o sproporzionate rispetto al corpo. Il fan-service (ovvero le scene un po' spinte) sono però troppe a mio parere però, anche se vederle è sempre un divertimento unico.

Consiglio la lettura del manga a tutti, specie ai ragazzi romantici e amanti di ragazze nude qua e là!


 8
»Taiga

Volumi letti: 5/18 --- Voto 8
To Love- Ru, la cui pubblicazione ha avuto inizio nel febbraio 2011, è un manga di Saki Hasemi e Kentaro Yabuki che racconta le insolite vicende del giovane Rito Yuki venuto a contatto con un’ aliena, Lala.

Protagonista di To Love-Ru è Rito, un ragazzo del liceo da sempre innamorato di una sua compagna di classe, Haruna Sairenji. Essendo però troppo timido per dichiararlesi, egli si limita ad osservarla da lontano, fino al punto di sembrare uno stalker. Lei però non è a conoscenza dei sentimenti de ragazzo, anzi, da come si comporta all’inizio del manga non sembra proprio che sia a conoscenza dell’esistenza dello stesso povero Rito.

La vita del ragazzo ha però una svolta. Una sera, mentre si stava facendo un bel bagno, dalla vasca salta fuori un’aliena con sembianze umane. Entra così in scena Lala, che poi è la co-protagonista del manga, principessa di un pianeta chiamato Deviluke e considerata la ragazza più bella dell’universo. Essendo prossima ad un matrimonio d’interessi, decide di scappare e così finisce in casa di Rito. Quando però due guardie del suo pianeta la raggiungono, sarà proprio il ragazzo ad aiutarla a mettersi in fuga, tanto che per la gratitudine Lala si installerà a casa sua. La sua permanenza sulla Terra però creerà non pochi problemi a Rito, a cominciare dal fatto che quando finalmente trova il coraggio di dichiararsi ad Haruna, Lala si intromette e la prende come una rivelazione per lei; questo la porterà a voler sposare Rito a tutti i costi.

La narrazione è simpatica e davvero divertente, in quanto si viene presto a creare una sorta di Commedia degli Equivoci, resa ancor più comica dal comportamento sconsiderato e bizzarro dei personaggi. Non risulta mai noiosa e lenta, perché è un continuo susseguirsi di avvenimenti che ti prendono e invogliano a leggere.
Inoltre la storia non rischia di diventare pesante, perché più che un racconto continuo si può meglio identificare questo manga in una serie di episodio non autoconclusivi, ma per la maggior parte non particolarmente legati l’uno all’altro.

La trama è spassosa perché tratta di qualcosa di nuovo e di un po’ innovativo, con personaggi dai caratteri particolari e ben descritti, non ricadendo nello stereotipo della solita storia già sentito e risentito che spesso e volentieri nausea presto.
L’idea di base è ben congegnata, a volte però non viene ben delineato ciò che provano i personaggi, il che va quindi lasciato all’immaginazione.
Punto che lascia un po’ l’amaro in bocca, per lo meno a me, sono le innumerevoli scene “piccanti”. È ben precisato nella descrizione del genere che questo manga è della categoria “Ecchi”, però spesso la situazione si arriva a fare un po’ troppo spinta e si rischia di arrivare al volgare.

Il disegno, personalmente, mi piace soprattutto per quanto riguarda gli occhi, secondo me disegnati in modo davvero apprezzabile. In generale è comunque una buona mano quella che ha svolto tutta la parte grafica perché c’è molta cura sia nelle figure che nelle scene di lotta, in cui viene ben resa l’idea dello scontro.

In definitiva, la mia valutazione ricade su un otto più che meritato per la simpatia che trasmette questo manga non troppo impegnativo ma che regala una piacevole lettura a colui che segue l’opera. Lo consiglio davvero a tutti.


 2
GeassOfLelouch

Volumi letti: 4/18 --- Voto 8
To Love-Ru, che si legge Trouble dall'inglese "guaio", è un manga in 18 volumi concluso di genere comico, avventura, ecchi sceneggiato da Hasemi Saki e scritto da Kentaro Yabuki.

To Love-Ru parla delle vicissitudini terrene di una principessa aliena prosperosa e alquanto stramba, Lala, che mentre sfuggiva ai suoi inseguitori finisce nuda nella vasca da bagno di Rito mentre lui si stava rilassando.
Ecco così come inizia una divertentissima commedia degli equivoci dai toni ecchi con i tipici triangoli: Rito è un normale liceale innamorato della carinissima Haruna, che però non lo degna di uno sguardo. Il giorno dopo aver visto Lala ed averla aiutata, il timidissimo Rito decide di dichiararsi alla bella Haruna, ma per uno scherzo del destino tra i due si infila Lala che accetta volentieri addirittura di sposare Rito!
Ma gli imprevisti e gli equivoci sono appena iniziati, infatti si presentano a Rito una serie di pretendenti della geniale Lala più o meno forti ma lei è intenzionata a sposare solo Rito, che dovrà vedersela con mostri di tutti i tipi che coinvolgeranno anche la sua amata Haruna.
Anche le gag comiche e qualche mutandina o situazioni imbarazzanti e provocanti sono all'ordine del giorno e non stancano mai.

La storia quindi l'ho trovata freschissima, frizzante, spigliata e divertentissima.
Il tratto e i disegni sono curati, dettagliatissimi e puliti ed anche i corpi e i volti femminili sono disegnati con un'attenzione e una cura in più, in modo da renderli sempre puliti, non troppo dettagliati, affascinanti, teneri, provocanti o imbarazzati.
I personaggi sono abbastanza stereotipati, ma sono comunque curati psicologicamente e sono godibilissimi, divertentissimi e coerenti con la loro linee guida. Le tematiche presenti al momento non sono molto profonde, ma la godibilità e la leggerezza della lettura svolgono ottimamente il loro corso.
Quindi non posso che consigliare quest'opera per le sane risate che vi farà fare e per avere una lettura piacevole, un giusto intermezzo fra due volumi di opere più impegnate.
Fanservice spesso presente, ma integrante nell'opera.
Voto: 8.


 1
Kid Icarus

Volumi letti: 2/18 --- Voto 7
Tutto già visto ma la sufficienza se la merita per la freschezza e la semplicità che sprigiona. Come detto da molti i riferimenti a opere del passato sono tanti e forse troppi, rendendo il manga in questione un prodotto poco innovativo, ma non per questo brutto. Molte delle idee sono prese da vecchie glorie (prima tra tutti Lamù) ma rielaborate in chiave moderna con uno stile grafico fresco che piace ai lettori di nuova generazione, che troverebbero un manga come Lamù troppo retrò. Le gag sono classiche ma fanno sempre ridere.

Questo fumetto e ottimo per chi è entrato da poco nel mondo dei manga oppure non ne è un assiduo frequentatore, ripropone storie che hanno funzionato in passato rivisitate come piacciono ora, con disegni più piccanti e personaggi più moderni. Lo stile grafico è davvero ottimo, nulla da ridire. Chi è nuovo nell'ambiente troverà la storia davvero piacevole mentre chi è già da tempo un grande lettore di manga non ci troverà nulla di originale.
In conclusione un manga che punta ad un pubblico di nuova generazione dove storie come questa sono una novità e dunque molto apprezzate.


 3
DevilMayGallix

Volumi letti: 4/18 --- Voto 8
Davvero un buon shonen. La trama è un po' troppo simile a un altro famoso manga (aliena innamorata persa per lo sfigato protagonista e fanservice a gogo), ma i disegni sono veramente ben fatti, il fanservice e la comicità non sfociano mai sul volgare; sono a mio parere nella giusta dose per regalare ogni momento un sorriso. I personaggi sono tutti ben caratterizzati, con le loro manie e i loro bizzarri comportamenti.
Consigliato a tutti quelli che vogliono leggere una divertente - anche se dalla trama molto scontata - commedia sentimentale.


 1
Deidara_San

Volumi letti: 3/18 --- Voto 5
Sa tanto di già visto, mi dispiace dirlo, ma non merita affatto tutta la fama che ha.
Rito è il tipico personaggio maschile indeciso e un po' ingenuo, che si trova "casualmente" davanti a una bellissima aliena, Lala. Peccato che sia già cotto di un'altra. Inoltre, il ragazzino ha alle costole gli scagnozzi del padre alieno della ragazza, che nel frattempo si è innamorata perdutamente di lui. Inutile dirlo, sembra proprio Lamù. E il fanservice è esagerato, le scene comiche forzate. I pregi: la storia è scorrevole e a tratti divertente, i disegni sono abbastanza carini. Mi dispiace dare un 5, perché sarebbe un 5 e mezzo, ma non mi ha soddisfatta per nulla, tanto da interromperne l'acquisto.


 2
silvia

Volumi letti: 3/18 --- Voto 6
Sto seguendo la serie italiana di To-LOVE-Ru e ho anche se ho letto qualche scan, devo dire che è un manga molto avvincente e interessante, non ha propriamente le caratteristiche di uno shonen, anzi, spesso prende lo stile shoujo. La trama è molto semplice è scorrevole, ovviamente si intrecciano anche fatti ed eventi veramente comici ed esilaranti, infatti ho divorato il manga in una mattinata, anzi meno.
Per quanto riguarda lo stile grafico l'autore adopera lo stesso stile di Black Cat, la sua opera precedente, infatti i disegni sono molto simili.

Spero che con il tempo il manga prenda una piega un po' diversa, magari un po più movimentata, ma trattenendo sempre la sua comicità ed irriverenza. L'unica cosa che non vorrei cambiassero sono i personaggi perché sono già ben definiti e curati in ogni atteggiamento e dettaglio.

Romeo Casanova

 3
Romeo Casanova

Volumi letti: 5/18 --- Voto 10
To-LOVE-Ru è a mio parere uno dei migliori shonen serializzati su Shonen Jump, la celebre rivista che ha sfornato altri capolavori come Bleach e Dragon Ball, poiché irriverente, sexy e soprattutto divertente. Chiunque si potrebbe aspettare la classica commedia sexy, ma qui gli elementi sono sviluppati con una naturalezza davvero perfetta che ne fanno una perla nella collezione degli appassionati. I personaggi sono delineati in modo molto preciso, facendo uscire la loro personalità in armonia con la storia, i disegni sono puliti e perfetti per questo genere e certe trovate possono strappare ben più che una risata. Una delle commedie migliori in assoluto.

Ginco86

 1
Ginco86

Volumi letti: 2/18 --- Voto 6
Non ritengo questo manga un capolavoro, né niente di cosi originale da consigliarne l'acquisto.
Però non capisco la gente che lo critica per la storia tanto banale che ha, io l'ho preso sapendo che di certo non avrei comprato un fumetto che avrei esaltato come capolavoro, si nota già dal leggere la trama e dalle copertine che non ha niente di così profondo nella storia.
Ma comunque la mia scelta è caduta su questo fumetto per poter leggere qualcosa di "scemo" e leggero che mi avrebbe fatto passare ore di lettura ridendo sulle situazioni comiche del protagonista, saranno cose viste e riviste ma questi fumetti vanno presi così, senza troppe pretese e letti con la consapevolezza che non ci sia nessun personaggio profondo o una storia epica e memorabile da ricordare.

I disegni sono belli a mio parere, e poi ormai con il mercato del manga che si è commercializzato tantissimo, si fa fatica a trovare autori che abbiano un tratto che non ne ricordino altri o che abbiano una storia che non sia qualcosa di già visto in altri manga.
Se volete leggere qualcosa di leggero e di piacevole To-love ru può essere una scelta, ma se dovete prenderlo troppo sul serio statene alla larga.


 1
Mashiro Moritaka

Volumi letti: 1/18 --- Voto 5
Questo manga poteva essere un piccolo capolavoro, invece secondo il mio parere fa pena. Spiego il motivo, partendo dal presupposto che è in teoria una commedia, ma, sarà perché è un manga pubblicato sul Jump, pare quasi che abbia dovuto inserire per forza azione e combattimenti per rimanere serializzato.
La trama è abbastanza semplice ed anche non molto originale, però il motivo che mi ha spinto a dare 5 è stato il fanservice inutile posto in tutte le pagine.

La trama narra di un ragazzo chiamato Rito Yuki, semplice liceale innamorato di Haruna Seirenji, sua compagna di classe. Un giorno mentre stava facendo la doccia, dalla vasca appare una ragazza nuda chiamata Lala. In realtà Lala è una principessa aliena scappata di casa perché non voleva sposarsi. Quando Rito decide di confessare i suoi sentimenti ad Haruna appare dal cielo Lala, che pensa che la confessione d'amore diretta ad Haruna sia per lei. Il re decide che Rito deve sposare la principessa e il povero Rito deve sconfiggere tutti i pretendenti di Lala.

I disegni sono nella media, le vere pecche del manga sono la poca originalità, in quanto assomiglia a molte serie famose, ma soprattutto - ed è la cosa la più grave - il fanservice selvaggio, inutile, che serve solo ad 'addomesticare' il pervertito di turno. Non lo consiglio a nessuno.

yobooh86

 1
yobooh86

Volumi letti: 18/18 --- Voto 8
Potrà essere, come avete detto voi una copia di altri fumetti, però non si può che dire che ha la sua originalità, è frizzante, divertente e che non sai mai cosa può succedere. Due cose mi avevano lasciato perplesso: il finale, che però non si è rilevato tale dato che il disegnatore ha continuato l'opera in To Love Ru Darkness, e sopratutto il fatto che Rito è così sfigato, ma una mano l'autore non gliela poteva dare? Anzi, forse è stato meglio di no, se no poi finiva come School Days e poi lo sai che dolori.
Se il genere vi piace consiglio vivamente di leggere il fumetto e vedersi le 2 serie animate, altrimenti non capirete nulla, infatti entrambe le serie saltano parecchie cose importanti.


 8
Riccardo80

Volumi letti: 18/18 --- Voto 5
Il manga è divertente e con ottimi disegni (Kentaro Yabuki ha uno stile invidiabile), ma non è nulla di originale... e si rifa ad opere precedenti di generazioni passate, prima fra tutte Lamù. Per altro le storie autoconclusive alla lunga non portano da nessuna parte e la storia si perde per strada, arrivando ad una fine davvero ignominiosa.
Il manga può andar bene per una rivista, perché è di sicuro leggibile e fa fare qualche risata. Collezionarlo alla luce della prossima edizione della Star Comics? Direi sicuramente di no...


 5
Robocop XIII

Volumi letti: 18/18 --- Voto 7
To-LOVE-Ru è un manga originale?
No, non lo è, scene e vicende sono state usate e stra-abusate in una moltitudine di altri manga e occasioni, l'incipit è un remake di Urusei Yatsura, molte vicende sono copiate pari pari dai romance di Masakatsu Katsura e soci e la vena creativa con annesse invenzioni delle protagonista non aggiunge nulla che Doraemon non avesse già fatto molti anni prima.

Beh, ma sono tutti ottimi manga!
Le scelte sono ottime, il modo in cui vengono sfruttate un poco meno. La colpa è dell'ecchi, che occupa davvero TROPPO spazio e non fa nemmeno ingranare la storia, in quanto appena inizia ad impennarsi il capitolo è già  finito, ed essendo storie auto-conclusive...

E i personaggi?
Se li guardi di profilo scompaiono, piattissimi, pensano fanno e parlano perché sono stati programmati per farlo, robot di carta a cui viene affidato un aggettivo, sono la caricatura di loro stessi. C'è la scontrosa, la figlia di papà, la gelosa ecc...
Questo non lo dico io, ma l'autrice, nei profili dei personaggi presenti nei tankobon.
Ovviamente il 98% del cast è occupato da presenze femminili, tutte collegate in qualche modo al protagonista, che prima dell'avvento della prima ragazza era un povero sfigato, poi via! Tutto il resto dell'harem a catena. L'unico personaggio degno di nota secondo me è Mikan, la sorellina del protagonista.

Un'ultima domanda, hai sbagliato a mettere voto?
No, il motivo è che To-LOVE-Ru intraprende questa strada fin dal principio, e non ambisce a chissà cosa. È un manga leggero con storie auto-conclusive, condito da belle donne in due dimensioni, una lettura perfetta per una rivista contenitore. I disegni di Yabuki incorniciano poi il tutto, con disegni puliti ed adatti allo scopo, seppure non raggiungano livelli comparabili all'ottimo Black Cat. Ma Yabuki è anche co-autore, e difatti sono presenti molte citazioni e anche tre vecchi personaggi vengono ripescati per l'occasione.

In un secondo tempo il manga migliora, i personaggi smettono di essere l'ombra di loro stessi e le storie cominciano a farsi piacevoli, l'opera ha davvero considerevoli miglioramenti, e anche l'ecchi sembra meno ingombrante (oppure il lettore ne è solamente abituato). Purtroppo per via di problemi legali et personali legati alla persona di Yabuki, il manga soffre di una prematura fine, che lascia il tutto molto aperto.


 3
Methos

Volumi letti: 2/18 --- Voto 5
Non capisco come ci si possa esaltare per questi volumi... Qui in Giappone mi sono preso e letto i primi 2 ed è proprio l'apoteosi del fanservice senza trama, basato su frasi fatte, situazioni straviste e personaggi con lo spessore di una sottiletta.
Indubbiamente furbo l'autore, ha messo tutti gli elementi per vendere, ma è un'opera che si disperde nel mare di immondizia per adolescenti arrapati e ancora molto ingenui.
Una nota di merito al tratto molto pulito e non aggravato di retini, ma non c'è davvero nulla in cui eccelle questo manga. Incredibile come Shonen Jump proponga qualunque cosa pur di vendere gadget.

Notare che non sono contro la commedia leggera, ne scrivo anche io di sceneggiature di genere, ma qui non c'è il minimo sforzo per tentare qualcosa di nuovo o almeno decente. Vengono messe a random le situazioni terme-piscina scuola-bagno-negozio di intimo, solo per mostrare un po' di forme femminili.

ale.piru88

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ale.piru88

Volumi letti: 7/18 --- Voto 9
Inizio col dire che è davvero meraviglioso! Mi piace un sacco! E' una storia davvero pazza e divertentissima. I personaggi sono discretamente costruiti e ti ci affezioni in poco tempo. Per me è un manga da leggere tutto d'un fiato. Spero che arrivi presto in Italia. Comunque, tornando al giudizio, non ho dato 10 solo per precauzione visto che devo ancora finire di leggerlo. Ma sono convinto che se lo meriterà tutto a cose fatte. Lo consoglio a chiunque voglia rifarsi gli occhi e farsi pure un mare di risate!

Inuyasha

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Inuyasha

Volumi letti: 8/18 --- Voto 10
L'autore di Black Cat colpisce ancora, è un manga davvero divertente e spassoso, i personaggi sono molto simpatici e ci si affeziona presto.
Una chicca: Kentaro Yabuki recupera due personaggi di Black Cat adattandoli splendidamente alla storia (l'ombra è Eve e poi come guest star Kyoko versione majokko).

Impero

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Impero

Volumi letti: 5/18 --- Voto 8
Concordo pienamente con Ichiki, oltre il fatto che i disegni sono stupendi e le situazioni parecchio strane e divertenti, i protagonisti sono davvero particolari, e ci vorrà davvero ben poco per affezionarsi e coinvolgersi appieno nella lettura...
Spero davvero che la trasposizione animata sia altrettanto bella...
Sarà davvero un grande piacere per me subbare questa serie, non vedo l'ora!

Ichiki

 7
Ichiki

Volumi letti: 10/18 --- Voto 10
Essendo l'autore di quella pagina sono felice di vederla anche su questo sito, e mi sento in dovere di informare tutti gli altri della qualità di questa opera. L'autore è ormai famoso e non mi dilungo su di lui, ma passo direttamente al manga è una serie altamente consigliabile a chi non si fa problemi nel vedere durante i capitoli molte e ripeto molte scene che possono essere considerate ecchi (partendo dal primo incontro dei protagonisti...). L'ecchi è parte integrante del manga, ed anche ovviamente modo di creare gag molto divertenti e situazioni ricorrenti. I personaggi sono molto ben caratterizzati, e già in pochi capitoli imparate a conoscere perfettamente i protagonisti, e nei volumi successivi tutti gli altri personaggi presenti nella serie. Sebbene possa sembrare noioso leggere un manga che sembri non aver senso, vi accorgerete in uno, massimo due volumi di tenere in modo assoluto ad una delle due coppie del manga (sulle quali poi ruota tutta la storia). Che altro dire, disegni assolutamente stupendi, tavole dei volumi decensurate rispetto alle uscite sulla rivista, una storia divertentissima e coinvolgente, che vi prenderà sicuramente! Attualmente siamo alla pubblicazione dei capitoli del 10° volume, con 7 già raccolti ed in vendita. Non vi resta che iniziare a leggerla ed a farvi coinvolgere, così com'è successo a me ;)