Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.
Se volete farne parte anche voi... rimboccatevi le maniche e recensite!

Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.

Per saperne di più continuate a leggere.

10.0/10
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Yamato, fantastico Yamato. Quel tipo di personaggio solare, positivo, coraggioso, che appare ingenuo ma che è in realtà capace di una profondità intensa che sorprende il lettore nei punti in cui meno se lo aspetta. Mi azzarderò a due paragoni che nulla hanno a che fare col Boys Love: Genki Sakura (Moster Rancher) e Daisuke Motomiya (Digimon Adventure 02). Sono quei personaggi in grado di illuminare un'opera con la sola loro presenza scenica e umana. Ed è questo che accade a "Scarlet Secret", un racconto sicuramente ben costruito, con una trama solida, disegni curatissimi, storicamente ben ambientato, ma che al di là di queste indiscusse qualità ha acquistato un posto nel mio cuore soprattutto grazie alla spontaneità e alla sincerità di Yamato.

Un'opera incentrata su tutt'altro che la passione, anzi. Il racconto stesso parte da una dolcissima interazione tra uno Shiki e uno Yamato amici d'infanzia, con quest'ultimo, ancora bambino, che dichiara spassionatamente il suo desiderio di trascorrere la vita con l'amico e di sposarlo poiché la sua famiglia gli ha insegnato che dovrà dividere la sua vita con qualcuno che ama. La purezza di questi sentimenti non cambia affatto con l'età adulta quando, scoperta la nuova identità di Shiki e riunitosi finalmente a lui, piegandosi alle condizioni di quest'ultimo e senza tentare di imporgli la sua volontà in alcun modo, Yamato si dichiara disponibile senza esitazione ad accettare di diventare un eunuco pur di restare per sempre vicino a Shiki e proteggerlo. In molti punti un BL dalla trama più scontata avrebbe potuto cadere in banali cliché "giustificati" dalla passione che un protagonista prova per l'altro. Ciò non accade mai in "Scarlet Secret", proprio perché non è la passione a guidare le azioni di Yamato, ma un amore sincero, consolidato nel tempo, che la lontananza e la lunga ricerca di uno Shiki alla cui presunta morte egli non si è mai arreso non hanno fatto altro che accrescere nel corso dei dieci anni in cui i due sono stati lontani.
E anche quando alla fine questo sentimento si concretizzerà, l'impulsività guiderà soprattutto Shiki, abbastanza comprensibilmente vista la sofferenza prolungata e lacerante che egli ha provato per dieci lunghi anni, a causa della prigionia a cui egli stesso ha scelto di sottostare per il senso del dovere che sente verso le sorti del regno di Yamatai (difficile dire di più senza fare spoiler). Anche in quest'occasione tuttavia l'attrazione fisica, sebbene forte e presente, sarà solo un sentimento collaterale per Yamato, che prenderà tutte le sue decisioni in prima battuta solo e unicamente per il bene di Shiki.

L'espressività dei volti, la cura delle ambientazioni e l'attenzione al background storico non fanno che aggiungere punti di forza all'opera, che è particolarmente interessante proprio perché la storia d'amore tra i due protagonisti si inserisce in un contesto più ampio, che tratta di accettazione di sé, scoperta del proprio potenziale, emancipazione dall'idea della divinità, accettazione del diverso. Molto toccante il tema della pestilenza che, invece che malattia fisica, rischia spesso di essere più pericolosa in quanto male che alberga nella natura umana e che spinge, nel caso di un'epidemia di tubercolosi, alcuni personaggi a decidere di abbandonare i bambini alla loro sorte. E anche in questo contesto la luce che arriva a spianare la strada della purezza d'animo è la volontà di Yamato, che proprio come ha sempre fatto fin da bambino si fa carico di sostenere e portare in salvo coloro che la società aveva abbandonato.
Un fumetto dunque molto più complesso che un semplice BL, che si merita davvero la classificazione di un'opera di genere drammatico ad ambientazione storica e che è sorprendentemente ben costruito per essere limitato a un volume unico.

6.0/10
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Ogni tanto si vivono dei momenti in cui si sente il bisogno di distrarsi con la lettura o la visione di qualche opera non eccessivamente impegnativa, rilassante e divertente, magari anche dolce, romantica e un po' "frou - frou" (nel senso di "frivolo" o "lezioso"), in cui si sorride delle situazioni e delle gag rappresentate...
Ecco, se si è in un mood come quello appena descritto, l'anime "Love Stage!!" fa al caso vostro, e non credo che vi possa deludere, tenendo conto che si tratta di un anime di genere yaoi in cui gli equivoci, i sentimenti e la dolcezza (a volte un po' eccessiva e caricaturale, a mio parere) la fanno da padrona.
Si tratta di un boys love di dieci episodi uscito nel 2014 (con un po' di censure, ad eccezione di alcune scene proprio nell'episodio finale), tratto dall'omonimo manga del 2010 scritto da Eiki Eiki e disegnato da Taishi Zaou (alias Mikiyo Tsuda, nota per "Princess Princess", che per le opere yaoi si firma con lo pseudonimo), e racconta della storia d’amore tra due ragazzi cha lavorano nel mondo dello spettacolo.

Izumi Sena è uno studente universitario appassionato di manga e sogna di diventare famoso. I suoi genitori sono personaggi di fama del mondo dello spettacolo e aspirano a una carriera di successo per Izumi, sebbene lui sia particolarmente timido e nerd (otaku è forse eccessivo...), con la passione per un personaggio dei fumetti, tal Lulu-Lala, al limite dell'ossessione. Da bambino Izumi ha girato un video pubblicitario con i genitori in cui è stato per necessità travestito da bambina, per l'improvvisa defezione della attrice scelta. Il travestimento e il trucco sono stati così convincenti, che hanno reso Izumi una incantevole bambina che ha "stregato" l'attore bambino Ryoma. Va precisato che Izumi è un bellissimo ragazzo dai lineamenti molto dolci, femminili e dal fisico minuto ed "efebico", e si ritrova dieci anni dopo a dover girare lo stesso video per celebrare lo stesso video da grandi, con la necessità di essere travestito nuovamente da ragazza. È inutile precisare che Izumi nei panni della ragazza non sia proprio a suo agio, e fa di tutto per evitare di prestarsi a tale iniziativa in modi anche goffi, ma alla fine capitola. E, una volta trasformato, Izumi sembra in tutto e per tutto una bellissima ragazza, e Ryoma, cresciuto anche lui ed essendo diventato un attore bellissimo e di successo, quando rivede Izumi in versione femminile (credendo che sia una ragazza), si ricorda della bellissima bambina di cui era rimasto segretamente innamorato e ne rimane stregato...
Da qui parte la rom-com degli equivoci, a tratti un po' sopra le righe, in cui Ryoma prima capisce che Izumi è un ragazzo e poi ne resta comunque innamorato, e cerca di condividere i suoi sentimenti con Izumi, che tentenna e vacilla fino al lieto fine.

I personaggi salienti di contorno sono tutti maschi: il fratello di Izumi, Shougo, e il manager Sata. Più defilati il padre e la madre di Izumi. Tutti i personaggi maschili sono attraenti, alti e molto muscolosi, insomma tutti "kawaii" senza compromessi e rientrano probabilmente nei cliché tipici degli anime di genere yaoi. Anche le loro reazioni e il loro modo di esprimersi nei dialoghi sono abbastanza effeminati: siamo ben lontani dagli stereotipi maschili dei ragazzi silenziosi, poco espressivi e molto timidi cui si è generalmente abituati, soprattutto nelle loro interazioni con il gentil sesso.

"Love Stage!!" è un anime leggero e a momenti un po' troppo caricaturale e con un vago stile "soap opera" degli eventi narrati: anche nei momenti più significativi, quali quello in cui Ryoma scopre che Izumi in verità non è una ragazza e, pur rimanendone sconvolto, riesce lo stesso ad amare Izumi in quanto persona e non in quanto rappresentante di un determinato sesso, perché è attratto da Izumi, le reazioni sono sempre molto dolci e melliflue, eccessive e romantiche negli stereotipi tipici del genere.
Per carità, nulla per cui provare fastidio, anzi: molte situazioni sono comunque comiche e strappano qualche risata. Inoltre, a differenza di altre opere a genere rom-com etero, presenta senza eccessivi fronzoli una certa componente di interazione fisica tra i protagonisti che in genere non si vede spesso, tuttavia mai esplicita e sempre "calmierata" o con un minimo di censura "onirica".

“Love Stage!!”, essendo ambientato nel mondo anche un po' patinato dello spettacolo, ne mutua la frivolezza e rende lo sviluppo della trama un po' troppo "melodrammatico", ma in fondo ci sta per il genere di anime in cui i sentimenti di un ragazzo verso un altro ragazzo sono mostrati in modo comunque delicato e romantico.
Scritto del suo punto di forza sulla trama (il messaggio in cui l'amore viene rappresentato come sentimento universale che supera ogni stereotipo di genere), aggiungo che anche il character design mi è sembrato positivo, con particolare riguardo all'utilizzo di colori vivaci e dai disegni dei protagonisti molto belli esteticamente, con particolare riguardo al disegno e colore degli occhi.

I limiti dell'anime sono rappresentati dall'eccesso in alcune reazioni e scene in cui i personaggi danno l'impressione di essere troppo puerili, "pucciose" ed eccessive, rendendoli quasi "caricaturali", senza poi dimenticare alcune scene francamente evitabili nelle quali, ad esempio, Izumi si documenta su come fanno sesso i ragazzi tramite una full immersion di manga "boys love", o quando nell'ultimo episodio, dopo aver consumato il loro primo rapporto sessuale, non nasconde più di tanto il fastidio/dolore che prova...
Ho scritto evitabili non per "bigottaggine", ma perché, per come sono stati gestiti tali aspetti, assieme alla "folgorazione" di Izumi che, a rischio di violenza sessuale da parte di malintenzionati, si convince che l'unica persona da cui accetta di poter essere toccato è Ryoma, sembrano un po' banalizzati e superficiali.
Stesse considerazioni si possono esprimere anche sulle scene dedicate al personaggio del manga Lala-Lulu.
Al netto delle considerazioni critiche appena esposte, "Love Stage!!” resta comunque un anime che sembra avere tutte le caratteristiche per essere apprezzato da coloro che sono cultori degli anime shonen-ai/yaoi e da chi è comunque amante delle storie d’amore leggere e un po' ironiche.

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"My Lovely like a cat" è una serie BL (Boys Love) di Haruko Kumota, composta da cinque volumi e proposta in Italia dalla Flashbook. Mi hanno attirato il tratto grafico d'altri tempi e la promessa, già in copertina, di una storia d'amore dai tratti "miciosi". È una lettura che suggerisco a lettrici e lettori shoujo/josei interessati a curiosare nel mondo BL evitando l'effetto pragmatico-shock dei suoi temi e dei nudi.

"My Lovely like a cat" racconta una relazione matura tra i due amici di infanzia Kei-chan e Mii-kun. Superati i primi batticuori e approcci, il primo episodio inizia con l'arrivo di Kei-chan a Tokyo dopo sei anni di relazione a distanza con Mii-kun. Finalmente i due potranno convivere e viversi come coppia. Mii-kun però omette un particolare fondamentale: la sua casa grande, quanto antica, ospita anche altri inquilini un po' rumorosi e invadenti. Kei-chan, già messo alla prova dal trasferimento nella grande città, dovrà adattarsi ad uno stile di vita casalingo e più dinamico di quello che aveva immaginato. Mii-kun, d'altra parte, scrittore di romanzi porno e dalle entrate economiche altalenanti, per poter mantenere la casa storica ereditata dalla sua famiglia non ha altra scelta, se non quella di affittarne le camere.

Inizia così l'avventura di questa coppia tanto legata dal punto di vista platonico, ma assai meno da quello fisico. Tra inquilini curiosi, familiari poco accoglienti, gattini ovunque, amici bizzarri e grovigli mentali di entrambi, si scorrono le pagine una dopo l'altra senza rendersi conto di essere già alla fine del volume. Nonostante il tratto grafico non sia dei miei preferiti, è in completa armonia sia con l'atmosfera leggera e briosa, sia con la dinamicità attribuita ai corpi avvinghiati e a personaggi che ricercano spesso il contatto fisico. La chiave che trascina il lettore e che crea un parallelismo con il gatto sembra il bisogno di calore e di tenerezza, di rivelare i propri impulsi senza giudizi e con una invidiabile naturalezza.

I dialoghi li ho trovati eccezionali perché hanno dato voce ai personaggi e ai loro caratteri in maniera genuina. È uno di quei pochi casi in cui non ho sofferto l'assenza di una lente introspettiva dei personaggi. Qui i protagonisti di esprimono liberamente senza filtri e pudore, rispondono alle provocazioni e se hanno temi da risolvere non si perdono in capitoli di riflessioni farraginose. Kei-chan, Mii-kun e il loro simpatico entourage sono persone semplici, non si prendono troppo sul serio e non temono di apparire politicamente scorretti. La componente erotica è presente in ogni volume e non è mai volgare. La naturalezza con cui i corpi si cercano non ha nulla a che vedere con le sofferenze emotive e i fisici statuari ai quali siamo abituati da altri BL. Anche l'atto sessuale qui è tenero, schietto, caratterizzato da linee morbide e da dialoghi spontanei... una vera gioia per gli occhi e la lettura.

È stato facile lasciarsi trascinare dal buonumore e dalla tenerezza di "My lovely like a cat" senza dover rinunciare ad una lettura BL dal tratto frizzante e non convenzionale. È stato bello conoscere e affezionarsi ai suoi protagonisti e ai suoi personaggi secondari che hanno arricchito e (in alcuni casi) determinato la storia.

L'edizione Flashbook mi è piaciuta molto: dalla scelta delle copertine alla struttura del retro. Inoltre, ciascun volume offre all'inizio un breve episodio a colori, degli inserti sui personaggi e la postfazione dell'autrice. Si tratta di integrazioni apprezzabili che aiutano ad entrare nel mondo della sua autrice e delle sue creazioni.
Lo suggerisco senza riserve.