Studio Cabana: prime impressioni sul nuovo shojo J-Pop

Di manga che hanno come tema principale la musica ne abbiamo visti tanti, possiamo citare la famosissima Nana, oppure Beck o ancora Blue Giant, Oshi no ko…insomma l’elenco è davvero infinito. Tuttavia è da un po’ di tempo che sugli scaffali delle fumetterie e delle librerie manca un manga musicale nato sulle riviste shojo negli ultimi anni. E così J-Pop non si lascia sfuggire l’occasione e questa volta ci propone uno shojo manga dove la fa da padrona proprio la musica.
Serializzato in Giappone sulla rivista “pixiv Sylph” di ASCII Media Works, Studio Cabana, nasce dalle mani della sensei Agri Uma, e conta ad oggi cinque volumi, la serie è ancora in corso.
  
Ma Yukari è anche tanto impicciona e, alla fine, riesce pian pianino a insinuarsi nella vita di Yosuke, scoprendo il valore del ragazzo, la bellezza della sua voce e gli altri membri della band. Seguendo il ragazzo fino allo studio di registrazione, lo Studio Cabana appunto, incontra il resto della gruppo tra cui Haruki Shirai che si rivelerà essere la musa ispiratrice di Yosuke, nonché chitarrista della band e a quanto pare anche sua compagna di vita.
Haruki è una teenager di 19 anni, bella e alla moda, ma mostrando di se un lato del carattere ostile e piccato, non tarderà a farsi odiare sia dalla protagonista che dal lettore che poi viene a conoscenza del rapporto, seppur accennato, ma si presume assai intimo, tra lei e il vocalist. Di diverso impatto è Daigo Nakagawa, 22 anni e bassista della band: un tipo assai particolare sia per il modo di abbigliarsi che per quello di acconciarsi i capelli, forse quello che più di tutti, per aspetto, si direbbe membro di un gruppo musicale. Daigo, detto Dai, è l’anima allegra della band, brillante e solare, saprà essere sicuramente d’aiuto a Yukari. Il quarto e ultimo membro del gruppo, lo si vede di sfuggita ed è la batterista Akane Miyahara, misteriosa ragazza dal capello corto che ricorda un po’ Nana Osaki. A completare la rosa di personaggi poi c’è la migliore amica di Yukari, Erina, sempre pronta a supportarla e accompagnarla qua e là.
 
La narrazione risulta assai fluida e ordinata, e, nonostante i tanti personaggi che si affacciano già nel primo volume, rimane lineare grazie anche al sapiente uso di gag, accompagnata da disegni deformed che enfatizzano la parte ilare del racconto. I toni quindi passano dal giocoso al serio e anche se le tematiche affrontate in questo primo volume non sembrano avere nulla di speciale, il finale spiazza il lettore e fa presagire che la storia diventerà più seria e forse anche un po’ dolorosa.
La musica, in quanto tale si “sente” poco, anche se fa da contorno a tutte le vicende e fa da ponte tra i due adolescenti protagonisti.
 
I disegni della sensei sono molto puliti, freschi e dettagliati; per descrivere la sensazione che la voce di Yosuke ha su Yukari, la mangaka usa un flusso d’acqua che avvolge il corpo della ragazza, la quale si lascia trasportare dalle emozioni così come farebbe un fiore in balia della marea. Le tavole risultano piene e ben equilibrate, con sfondi a volte essenziali e altre volte molto dettagliati, sebbene rimangano assenti nei primi piani.
L’edizione J-pop è sempre di alta resa e qualità. Il volume, in vendita a 6,50 €, brossurato e con sopraccoperta, consta di 192 pagine di cui due, all’inizio, satinate e a colori, mentre all’interno risultano bianche con qualche trasparenza. Sotto la sovraccoperta si celano delle vignette in più dai toni scanzonati. La traduzione affidata a Teresa Gallicchio è precisa e pulita, priva di refusi.
 

 

 

 

 

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Titolo	Prezzo	Casa editrice
Studio Cabana  1	€ 6.50	JPOP
Studio Cabana  2	€ 6.50	JPOP