In questi giorno è tornato alla ribalta un tema tra i creator italiani, che è quello di riconoscere l’importanza di preservare la credibilità e l’autonomia critica. Falconero, uno dei nomi storici della scena videoludica su YouTube, è stato il primo ad annunciare circa un anno fa la propria indipendenza dai publisher, scegliendo di non accettare sponsorizzazioni dirette sui propri contenuti. Negli ultimi giorni anche i PlayerInside e Sabaku no Maiku, hanno dichiarato pubblicamente la propria scelta di rinunciare a partnership con gli editori ed anche ai codici sui giochi da recensire, distinguendo chiaramente il proprio lavoro dalle strategie di marketing dei publisher.

L'idea alla base è che il rapporto tradizionale tra creator e publisher, basato su chiavi di gioco anticipate, inviti ad anteprime e sponsorizzazioni, può generare un conflitto di interessi e quindi minor percezione di trasparenza ed affidabilità degli stessi nei confronti del loro pubblico. Chiaramente per tutti questi creator si palesa la rinuncia ad una fetta dei loro guadagni, preferendo invece optare per canali più convenzionali come visualizzazioni, pubblicità generica, Patreon o donazioni della community, a seconda delle varie strategie di ciascuno.

L'idea alla base è che il rapporto tradizionale tra creator e publisher, basato su chiavi di gioco anticipate, inviti ad anteprime e sponsorizzazioni, può generare un conflitto di interessi e quindi minor percezione di trasparenza ed affidabilità degli stessi nei confronti del loro pubblico. Chiaramente per tutti questi creator si palesa la rinuncia ad una fetta dei loro guadagni, preferendo invece optare per canali più convenzionali come visualizzazioni, pubblicità generica, Patreon o donazioni della community, a seconda delle varie strategie di ciascuno.
L’iniziativa mette in luce una questione centrale: la necessità di dimostrare la libertà di critica in un settore dove l’influencer marketing è ormai predominante, ma anche probabilmente di distinguere i ruoli di creator e stampa: a differenza dei giornalisti, i primi dipendono in larga parte dalla propria community e dalle piattaforme su cui operano. Questo legame diretto rende il rapporto con i publisher più delicato e può generare pressioni implicite sulle recensioni e sui contenuti, laddove la stampa tradizionale ha linee editoriali, direttori responsabili e regole deontologiche.
Avere la libertà di dire pubblicamente e in maniera esplicita quanto e perchè una cosa faccia eventualmente cacare o meno.
Poi per carità player inside mi sono sempre piaciuti molto, meno falconero che non considero un recensore competente.
è facile dire e devono farlo tutti quando non è il tuo 740 a risentirne
Diversi Creator su YouTube (anche famosi) che parlavano(è parlano ancora oggi) bene di videogiochi e anche di manga, perché dietro erano sponsorizzati, è magari certi manga belli neppure una piccola citazione perché, niente sponsor niente video.😑
Io dei molti creator di youtube mi fido pochissimo perché c'è troppa confusione dietro. 🤔
rinunciare ai soldi non è mai facile se no oggi non ci sarebbero tali differenze sociali non è che si parla di milionari che rinunciano al caffe al bar le sponsorizzate sono a volte i maggiori introiti di un creator
La parte dell'indipendenza o meno poi è un'altra nota dolente, ricordo quando le recensioni si leggevano solo sulle riviste specializzate e già li davi per scontato di dover togliere almeno due punti a tutti i voti che tanto erano sempre falsati al rialzo, se un gioco non aveva 8 era praticamente considerato una schifezza.
Oggi per fortuna c'è molta più scelta, puoi leggere o vedere tantissime recensioni e farti un'idea.
Non sono contraria a priori che un content possa usufruire di chiavi in anteprima, perché è ovvio che quelli più grossi possono permetterselo mentre i più piccoli faranno più fatica.
Certo se si segue le recensioni su youtube una volta ogni tanto ci sta che becchi la recensione farlocca di qualcuno ma se si segue delle persone, sai più o meno come la pensano, cosa gli piace e puoi aggiustare di conseguenza le tue di scelte.
Alla fine se segui [inserisci nome], hai una certa idea di cosa gioca e se garba, all'improvviso parla di [inserisci gioco] e te lo puoi immaginare sia 'na roba per pagarsi l'affitto.
Ora, questa presunta indipendenza un po' di gente la vorrà trovare sul piatto, mi viene in mente Sabaku/Cydonia su Genshin Impact che ieri immondizia dozzinale e oggi eh ma la lore...... e io da tizia che segue c'ho il dubbio effettivo sul futuro dei contenuti di Sabaku, perché la trasparenza/la deontologia/l'indipendenza/ sul merdone appena pestato mi fanno un po' tentennare, a essere buona.
Non solo: è anche molto utile farsi aiutare dai video di gameplay senza commento: spesso da lì capisci molto di più se una cosa può fare per te o meno.
C'è chi lo fa con buone intenzioni e chi sale sul carrozzone perché deve ripulire la sua deontologia.
Rinunciano a dei soldi da ora, ma negl'anni passati hanno ricevuto cose gratuitamente , sono andati in giro per il mondo, hanno conosciuto ed intervistato personaggi più o meno famosi. A meno che non sfossero degli sprovveduti avranno sfruttato e fatto fruttare la cosa. Non è un'accusa, fa parte del gioco e del lavoro.
Ultima precisazione: le chiavi dei videogiochi possono ancora ottenerle gratis senza dover interagire direttamente con chi li produce e li distribuisce. Non sempre prima, e non sempre i giochi di punta ( e quasi mai della grande N ) perché i loro numeri continuano ad avere un valore.
Mica hanno detto che devono farlo tutti, hanno detto che lo faranno loro, se uno più piccolo non può farlo semplicemente continuerà, anzi più opportunità per crescere per i più piccoli
Occhio non vede cuore non duole, finché non c'è stato l'apripista semplicemente non ci si poneva il problema
Pensate al nuovo codice di condotta per gli influencer. Con tutte le sue storture, è un segno: la politica e le associazioni dei consumatori sono consapevoli di questi fenomeni nati sul web e si apprestano a regolamentarli. Probabilmente cambierà anche l'industria del giornalismo videoludico, come è già cambiata. E presto ricevere il codice gratis potrebbe non avere sul lungo termine tutti questi vantaggi specie se vuoi posizionati in un certo modo presso il pubblico.
È vero che si può permettere di farlo solo chi è abbastanza grosso, o non ha nulla da perdere. Sabaku nel suo discorso ha parlato della preoccupazione per i collaboratori. Però potrebbe effettivamente essere un passo necessario per "mettersi al passo" con i tempi
E per postilla, va anche detto che sia lui che player inside hanno specificato più volte che alcune collaborazioni continueranno (da qui la data gennaio 2026) perché rimangono alcuni contratti da ottemperare. È altamente probabile che se hanno firmato per una sponsorizzazione questa copra anche Natale. Non ci vedo nulla di eticamente contraddittorio rispetto al proposito, basta dirlo... È credibile.
Non ricordo di aver mai visto qualcosa che potesse essere definibile come una recensione da parte dei qdss, quindi trovo più che lecito che i publisher possano evitarli.
Nuovo codice ? Tranne l'elenco "di auto denuncia obbligatoria" degl'influenzer c'è ben poco di nuovo rispetto alle norme dell'agcom.
Quando promossero un gioco su Batman convertito per PC, che in tutto il mondo crashava, per loro funzionava correttamente!!!
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