Attraverso i propri canali social la casa editrice Dokusho Edizioni ha presentato le cover e le edizioni delle loro prossime uscite.
Le date d'uscita e le aperture dei preordini non sono ancora state annunciate, ma non mancheremo di aggiornare la notizia appena queste saranno divulgate pubblicamente.
Mushoku Tensei volume 3
di Rifujin na Magonote e Shirotaka
Bakemonogatari Parte II
di NisioisiN e VOFAN
La strega e il mercenario volume 1
di Kaeru Chouhoukiteki e Benchi Kanaese
Classroom of the Elite volume 7 e volume 7.5
di Shōgo Kinugasa e Shunsaku Tomose
I due volumi saranno acquistabili separatamente o accorpati insieme in una limited edition esclusiva.


Fonte consultata:
Dokusho Edizioni
Le date d'uscita e le aperture dei preordini non sono ancora state annunciate, ma non mancheremo di aggiornare la notizia appena queste saranno divulgate pubblicamente.
Mushoku Tensei volume 3
di Rifujin na Magonote e Shirotaka

Un neet trentaquattrenne viene ucciso in un incidente stradale e si ritrova catapultato in un mondo magico. Invece di svegliarsi come un mago adulto, egli viene reincarnato in un bambino appena nato, conservando i ricordi della sua vita passata. Prima che possa muovere correttamente il proprio corpo, egli decide che non farà più gli stessi errori che ha compiuto nella sua prima vita e che, invece, vivrà senza rimpianti la nuova vita che gli è stata concessa. Dato che ha la conoscenza di un uomo di mezza età, all'età di due anni è già diventato un prodigio e possiede poteri impensabili per chiunque sia suo coetaneo e anche più grande di lui. Iniziano così le cronache di Rudeus Greyrat, figlio dello spadaccino Paul e della guaritrice Zenith, che è entrato in un nuovo mondo per diventare il mago più forte di tutti i tempi, con poteri che rivaleggiano con quelli degli dei.
Bakemonogatari Parte II
di NisioisiN e VOFAN

La storia è incentrata su Koyomi Araragi, uno studente liceale del terzo anno che è sopravvissuto all'attacco di un vampiro, e si ritrova coinvolto nelle apparizioni di dèi, fantasmi, bestie mitologiche e spiriti, per il suo desiderio di aiutare chi si trova in difficoltà.
La strega e il mercenario volume 1
di Kaeru Chouhoukiteki e Benchi Kanaese

ln un continente in cui la magia e le bestie magiche sono ormai leggende di un lontano passato, le streghe sono le uniche entità a terrorizzare gli umani. La loro forza e le loro gesta sono talmente decantate che ucciderne una è il più alto simbolo di prestigio. Gig, il mercenario, partecipa ad una caccia alle streghe ed è l'unico superstite della spedizione. Si trova faccia a faccia con sua preda quando...
"Portami in un luogo in cui nessuno mi darà la caccia..."
"Portami in un luogo in cui nessuno mi darà la caccia..."
Classroom of the Elite volume 7 e volume 7.5
di Shōgo Kinugasa e Shunsaku Tomose
I due volumi saranno acquistabili separatamente o accorpati insieme in una limited edition esclusiva.

La storia si svolge nel liceo Koudo Ikusei, una prestigiosa scuola dotata di attrezzature all'avanguardia per i propri studenti, i quali riescono tutti ad accedere all'università o a trovare lavoro molto facilmente. Tutti gli studenti possono indossare l'abbigliamento che preferiscono e portare i propri effetti personali a scuola. Questo liceo sembra il paradiso, ma la verità è che solo gli studenti più meritevoli ricevono un trattamento di favore. Kiyotaka Ayanokōji frequenta la classe D, quella che raccoglie gli studenti peggiori, dopo aver stranamente preso un voto basso all'esame di ammissione. La sua situazione cambierà dopo l'incontro con altri due studenti, Suzune Horikita e Kikyo Kushida.


Fonte consultata:
Dokusho Edizioni
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Quando l'ho scoperto non volevo crederci, non avevo mai visto una cosa simile, è davvero assurdo. Perché cambiare un elemento così importante? A che scopo? Sia Mushoku che 86 sono scritti al passato, perché tradurli al presente? Non capisco, ma stando così le cose mi tengo le edizioni inglesi.
Per quanto riguarda Bakemonogatari penso che lo recupererò.
Anche 86 è scritto al passato? Pensavo fosse una cosa solo di Mushoku (non seguendo quest'ultimo e non avendo l'edizione inglese di 86 ho pensato fosse un caso isolato)... Mmh... Effettivamente sarebbe interessante capire perché abbiano deciso di cambiare completamente il tempo verbale della narrazione 🤔
Oddio, concordo che sia importante, ma personalmente 86 me lo sto godendo lo stesso... È anche vero che, come ho già detto, non ho letto la versione inglese, quindi magari non mi disturba più di tanto anche per questo 🤷🏻♀️
Sì, 86, come Mushoku e ogni altro light novel che abbia letto finora, è scritto al passato. E parlo proprio dell'originale giapponese, che giustamente la traduzione inglese mantiene. Avendo letto tutti i volumi usciti di Mushoku e 86 in inglese sono rimasto abbastanza sconvolto quando ho scoperto che in italiano era diverso. Mi ha fatto proprio strano rileggere alcuni passaggi al presente.
E non è solo Dokusho: anche J-Pop ha fatto la stessa cosa con la traduzione di Voglio Mangiare il tuo Pancreas. Non riesco davvero a spiegarmelo. Forse perché in occidente la maggior parte degli young-adult (un po' l'equivalente dei LN) sono al presente? Mah. Ammetto che parte del fastidio che provo viene dal fatto che personalmente non mi piace il presente, ma in ogni caso è proprio sbagliato cambiare il tempo verbale in una traduzione. Poi che siano godibili lo stesso ci sta, sempre che non ci siano altri simpatici cambiamenti o traduzioni discutibili, a questo punto non mi stupirebbero.
Per i cambiamenti non saprei (dubito si divertano a "sminchiare" roba per il gusto di farlo), ma in quanto a traduzioni discutibili non penso potranno mai raggiungere il picco di Bakemonogatari (è l'unica traduzione che veramente critico anch'io... Spero per chi lo sta seguendo che dal prossimo volume migliori, e anche di parecchio).
Il romanzo di Voglio mangiare il tuo pancreas è stato pubblicato da Dynit
Hai ragione, mi ero confuso. Non ricordo quali, ma J-Pop ha pubblicato qualche light novel. Sarebbe interessante sapere se anche loro hanno fatto questi cambiamenti se qualcuno lo sapesse. Il discorso generale comunque non cambia.
In originale sono entrambi al passato, ho controllato dagli estratti su Amazon Japan. Se hai altri light novel anche di altre case editrici, non mi dispiacerebbe sapere quali altre eventualmente sono state "trasformate" al presente.
Se ho capito bene cosa intendi , Jpop mantiene il tempo passato, mentre Dokusho il presente... ma premetto che ho letto poche novel, e ovviamente non so come siano in originale.
Per farti un esempio, così vediamo se è questo che intendi, riporto un pezzo:
- Overlord (Jpop): Mentre Demiourgos si allontanava sbattendo le ali, Momonga planò verso il suolo sfilandosi l'elmo. L'elfo oscuro sotto di lui, percepita la sua presenza, alzò lo sguardo, restando sconvolto nel distinguerne la figura.
- Mi sono reincarnato in uno slime (Dokusho): Cala la notte e ci fermiamo per una pausa. A me non serve, ma gli altri hanno bisogno di un po' di riposo. Sfrutterò l'occasione per testare le mie abilità.
Della Jpop ho la novel di Frieren, scritta come Overlord, e quella di Oshi no Ko, che devo ancora leggere.
Di Dokusho ho Mushoku, scritto come lo Slime, e No game no life che devo ancora leggere.
P.S. hai citato il genere Young Adult... adesso non so i titoli famosi recenti, ma serie fantasy di anni fa considerate antesignane del genere (almeno per alcune caratteristiche), tipo la saga di Dragonlance o quella di Shannara, sono anche loro scritte al passato...
Comunque Dokusho anche con Minazuki usa il presente
Anche con Gli Agenti delle Quattro Stagioni ha usato il presente, a quanto pare... Le uniche ad avere la narrazione al passato tra quelle che sto leggendo sono COTE e La Speziale (la novel italiana non la conto, essendo appunto originariamente italiana e non tradotta).
Comunque interessante che il giapponese abbia solo 2 tempi verbali 🤔
Anche In/Spectre usa il passato, ho appena verificato. Probabilmente Dokusho pensa che queste opere nello specifico funzionino meglio col passato, ma credo che in originale abbiano tutte più o meno la stessa struttura a livello di tempi verbali
Sì, e non è la cosa più strana di quella lingua. Per dirti, in italiano il passato può indicare uno stato. Ad esempio se dici "mio nonno è morto" in italiano, in base al contesto può significare sia che è morto l'altro giorno sia che è morto in generale; in giapponese, se a un giapponese dici 祖父が死にました ("sofu ga shinimashita"), usando quindi il passato semplice, ti fa condoglianze vivissime perché gli stai dicendo che hai appena assistito alla morte di tuo nonno, mentre tu magari volevi dirgli semplicemente che non c'è più. Ma per farlo, in giapponese, devi usare la forma di stato 祖父が死んでいます ("sofu ga shindeimasu"), che pur essendo scritta "al presente" (letteralmente significa "mio nonno sta essendo morto"), in realtà indica uno stato che si riferisce a qualcosa avvenuto "nel passato"
Perciò, dire che "in giapponese la narrazione è al passato" mi sembra un po' strano, è un po' più complicato. Poi per carità, il giapponese lo sto ancora studiando e sono ancora un principiante, se c'è qualcuno di più esperto di me sarò felice di essere contraddetto
Di base, comunque, il tempo verbale da usare in una traduzione di un testo giapponese dipende abbastanza dalle scelte editoriali che si vogliono fare per l'opera nello specifico
Esatto, intendevo il tempo verbale in cui è narrato. Sembra quindi che devo proprio scusarmi per aver confuso J-Pop dato che da quanto dici fanno bene il loro lavoro, ed è un'ottima cosa. Ho controllato e anche Slime è scritta al passato in originale. A questo punto mi chiedo perché non abbiano cambiato anche la Speziale se il presente piace così tanto a Dokusho. Comunque è verissimo che esistono young-adult al passato, e anche molti, infatti non sarebbe una giustificazione in nessun caso. Mi chiedevo solo il perché di fare scelte simili.
E' più complicato di così, non ci sono solo 2 tempi verbali e la forma ている non è un presente né un gerundio. E' una cosa diversa, non ha senso dire "letteralmente significa ..." perché non lo significa affatto. Ma in ogni caso, io non sono un esperto di lingua giapponese, la studio solo da un paio d'anni, ma sono in grado di capire che tempo verbale è usato in un testo come gli estratti di Amazon. E' vero, come dici sopra, che molti verbi sono al "presente" (chiamiamolo così ma in realtà la forma del dizionario è ben diversa dal presente italiano), ma da quel che noto sono i verbi che descrivono stati di ciò che accade, ad esempio all'inizio quando descrive la strada principale della città lo fa al presente. Quando invece si tratta un'azione compiuta da un personaggio, come qualcuno che parla o sospira, ho visto che il verbo è quasi sempre al passato. I traduttori inglesi hanno ritenuto che fossero questi a indicare il tempo narrativo da usare nella traduzione, e mi sento di concordare.
Riguardo alle azioni compiute dal personaggio, devi tenere conto del tipo di azione che compie. "Parlare" e "sospirare" sono azioni che in giapponese, in base al tempo verbale che usi, hanno una valenza diversa. Per dire, una frase, una volta che l'hai detta, l'hai detta e basta, quindi in giapponese è normale che usino il passato per dire che "qualcosa è stato detto da qualcuno". Usato al presente varrebbe come semplice constatazione di un fatto, privo della valenza narrativa (che invece può avere in italiano)
Di base, da quello che ho notato, la narrazione dei testi in giapponese è principalmente al "presente" (nel senso che utilizzano la forma -います/-いる/-です/etc.) e il "passato" viene usato per le azioni che "iniziano e finiscono" nell'attimo in cui si verificano, come appunto "parlare" o "sospirare". Ma questo da quel che ho notato si applica a praticamente tutti i testi narrativi giapponesi, proprio perché lì i verbi hanno una valenza diversa che da noi, come hai detto
Per dire, pure in Mahou no Pouchi (la light novel in giapponese N5 che hanno scritto e pubblicato sempre quelli di Dokusho) succede la stessa cosa: la maggior parte dei verbi sono al "presente", mentre le "azioni estemporanee" sono al "passato", ma ci sono molte altre azioni che sono comunque al "presente".
Credo che il tempo narrativo usato nelle traduzioni sia abbastanza arbitrario e che dipenda dal tipo di testo
Potresti sempre vendere l'edizione inglese e prendere quella italiana (anche se posso capire che a non tutti possa allettare l'idea di rivendere qualcosa che per loro magari va già bene così per ricomprare quella stessa cosa in "una veste diversa")
Credo che nessuno abbia letto l'abominio che una certa casa editrice fece quando pubblicò alcuni dei romanzi di Lodoss (oltre a segare via tutti gli artwork originali). E non solo errori di traduzione, ma pure erroracci di italiano.
Oppure quando Tokyopop segò dei pezzi interi di Seikai no Monsho (Crest of the Stars) per risparmiare foliazione oppure distruggere l'ordine dei capitoli del primo romanzo di Kino no Tabi.
Per cui non penso che possa arrivare a quei livelli.
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