In questo anime c’è sicuramente un grande quantitativo di sangue. Dovrebbe trattarsi di una serie OAV di 3 episodi, per cui non aspettatevi una trama troppo profonda o articolata. Le cose in effetti partono in quinta, e si tende a soffermarsi meno sui personaggi di quanto sarebbe necessario. Per il resto ricorda un po’ Noir… o meglio, lo ricorda per le tematiche trattate, visto che i protagonisti sono assassini, per i toni scuri e per il fatto che si vedono un bel po’ di sparatorie. Cambia tuttavia lo stile. Prima di tutto ogni colpo sparato sembra andare a segno sulla fronte del bersaglio. Inoltre si vede parecchio sangue, e il tutto è più veloce.

La trama sembra piuttosto semplice e prevedibile, animazioni e disegni sono buoni, ma da una serie OAV avrei potuto attendermi qualcosina in più. Nel complesso Phantom the Animation è un prodotto che non riesce a sfondare. Il suo lato commerciale è probabilmente un po’ troppo evidente, e manca di quella personalità in grado di dargli quel qualcosa in più…


Un ragazzo decide di partire dal Giappone per andare a studiare in USA. Ma al suo arrivo è testimone di un omicidio. Visto viene inseguito dal killer, e nel momento in cui sembra per lui essere finita viene risparmiato e trasportato in un campo di addestramento, dove verrà sottoposto ad allenamenti per diventare, contro la sua volontà, lui stesso un killer. La sua addestratrice è uno dei migliori elementi della sua organizzazione, schiva, silenziosa e misteriosa. Una vera macchina per uccidere, ma tra i due ci sono le basi affinché possa tra di loro nascere del tenero. E che accadesse se un giorno decidessero di scappare?

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