Ideon, il leggendario dio gigante (Densetsu Kyojin Ideon) è una serie anime originale di 39 episodi realizzati da Yoshiyuki Tomino tra l'8 maggio 1980 e il 30 gennaio 1981 e seguita da due film cinematografici nel 1982.

ATTENZIONE! L'ARTICOLO CONTIENE NUMEROSI SPOILER SU IDEON E GURREN LAGANN (FINALI COMPRESI)!
 
Racconta la storia di un gruppo di coloni terrestri che ritrova sul pianeta Solo i resti di un'antica civiltà extraterrestre. Tra le rovine vengono rinvenuti tre mezzi pesanti che combinati insieme formato il robot gigante Ideon e un'astronave, che verrà chiamata astronave Solo. Sia il robot che l'astronave sono alimentati da una misteriosa energia, detta Ide, al centro delle antiche leggende di una potente razza extraterrestre, il Buff Clan. Una spedizione di scout del Buff Clan raggiunge il pianeta Solo, cercando una spiegazione per le meteoriti che stanno colpendo il loro pianeta madre e alla cui origine sembra essere proprio l'Ide. L'incontro con i terrestri porta immediatamente alla guerra. Inizia così un'opera appartenente al più puro filone dello space opera combinata con il genere robotico tradizionale, ma che con il proseguire delle puntate si rivela profondamente originale e innovativa.
 

Yoshiyuki Tomino


Vale la pena di iniziare l'analisi di Ideon con una premessa di carattere storico sul regista Yoshiyuki Tomino. Tomino è universalmente riconosciuto come il più grande innovatore del genere robotico dopo Go Nagai grazie a Gundam, realizzato nel 1979, immediatamente prima di Ideon. Purtroppo l'enorme successo di Gundam ha messo in ombra le altre opere di questo prolifico autore, che ha fatto parte del mondo dell'animazione giapponese fin dai primordi. Mi pare il caso di rettificare questa situazione e di spendere qualche parole sui lavori di Tomino che non hanno a che fare con Gundam, perché sono quasi tutti opere di prima grandezza. La sua carriera inizia direttamente con il primo anime della storia, Astroboy (1963) per cui ha scritto alcuni episodi. Successivamente, sempre per la Mushi productions, Tomino ha lavorato alla serie di Jane e Micci (1971), conosciuta in Italia anche come Che segreto! Il primo anime da lui diretto è stato Toriton del mare, tratto da un manga di Tezuka. Successivamente ha lavorato agli storyboard di Kyashan (1973) e della Corazzata Yamato (1974). È stato anche il regista de Il tulipano nero (1975) e ha lavorato a Le avventure di Pepero (1975), tutti anime ben noti in Italia ai fan con qualche anno sulle spalle. Il primo anime robotico da lui diretto è il celebre Raideen (1975) che è arrivato da noi solo di recente. Sono arrivati però gli ottimi Vultus V (1977) di cui è stato il produttore, seguiti da Zambot 3 (1977) e Daitarn 3 (1978) di cui è stato scrittore e regista. Nel 1979 Tomino cambia la storia con Gundam e nel 1980 raggiunge l'apice della sua carriera con Ideon. Negli anni successivi realizza Combat Mecha Xabungle, Aura Battler Dunbine e Heavy Metal L-Gaim. Da allora in poi vive di rendita continuando a dirigere innumerevoli episodi della saga di Gundam, intervallati da qualche occasionale escursione in opere originali come Brain Powerd.
 
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Da un punto di vista storico non c'è dubbio che l'innovazione più importante della carriera di Tomino sia stata l'invenzione del concetto di real robot: mentre fino al 1979 l'animazione giapponese era vissuta copiando e adattando a non finire l'idea originale del super robot nagaiano, invincibile guerriero meccanico che funziona più in base alle ragioni del cuore che a quelle dell'intelletto, con Gundam Tomino introduce l'idea rivoluzionaria che il robot gigante sia semplicemente un'arma come tante altre. Il Gundam ha quindi un numero limitato di munizioni, un'autonomia finita e soddisfa le leggi della fisica (piegate ad una logica fantascientifica, certo, ma non ad una logica completamente fantastica come quella dei robot di Go Nagai, che possono addirittura sanguinare). Prima di Gundam il concetto di mecha non esisteva: dopo Gundam il super robot diventa un mecha qualunque prodotto in serie e non più unico. Si perde completamente l'aura di sacralità che era presente in Mazinga, Dio e Demone allo stesso tempo. Chi è abbastanza vecchio da ricordare la prima visione italiana di Gundam, avvenuta nei primi mesi del 1980, ricorda lo scalpore suscitato tra i bambini dell'epoca, perché il Gundam era qualcosa di totalmente innovativo e mai visto prima. Personalmente anche a quel tempo rimanevo fedele all'ortodossia nagaiana: pur riconoscendo i meriti innegabili di Gundam, specialmente per quando riguarda i personaggi, molto più complessi e realistici di quelli di Go Nagai, preferivo il super robot al real robot. Probabilmente non ero l'unico, tanto è vero che in Giappone la serie di Gundam dovette essere sospesa alla quarantatreesima puntata per scarsa audience: evidentemente si trattava di una serie troppo rivoluzionaria per i suoi tempi.
 
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Ideon


Nonostante il fiasco di Gundam, Tomino non si scoraggiò e l'anno dopo propose una serie che sembra tornare indietro al concetto di super robot e agli stereotipi classici del genere: Ideon è il più tradizionale robot componibile che si possa immaginare. Composto di tre moduli trasformabili, si può agganciare come tutti i robot di quegli anni ed è pilotato da dei giovani ragazzi. Superficialmente può sembrare un ritorno alla struttura ampiamente rodata da Tomino stesso in Zambot 3. Ma questo solo in apparenza. Se la strada del real robot è già stata imboccata con Gundam senza successo di pubblico e quindi l'Ideon deve essere un super robot, allora deve essere un super robot più super di tutti i suoi predecessori. E così è. L'Ideon è il robot più potente della storia del genere robotico, non soltanto più potente di tutti i suoi predecessori, ma più potente anche di tutti i robot che lo hanno seguito (arguirò in appendice che l'Ideon è più potente anche del Gurren Lagann).
 
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Il potere dell'Ide, l'energia che alimenta l'Ideon, costituisce la tematica cardine della serie. Ci viene detto fin dalla prima puntata - e la cosa viene ripetuta ossessivamente più volte - che l'Ide è dotato di potere infinito. Vedremo progressivamente nel corso della serie che questa affermazione corrisponde a verità, ma solo molto lentamente. Per la prima volta in Ideon compare un'idea che è stata poi copiata da Gunbuster, Diebuster e da Gurren Lagann, quella del crescendo: abbiamo a che fare con una serie in cui la scala delle battaglie cresce con l'andare delle puntate. All'inizio il potere dell'Ideon non sembra essere nulla di che: il robot apparentemente non possiede arma alcuna e i terrestri sono costretti ad armarlo con dei missili ordinari. Tuttavia nel corso della serie, con ritmo inizialmente lentissimo in quanto diluito in 39 puntate, ma che diventa via via più veloce con l'andare del tempo, il potere dell'Ide si manifesta. Con un crescendo addirittura frenetico nelle ultime cinque puntate, l'Ideon assume una statura divina, giustificando il titolo originale della serie (Densetsu Kyojin Ideon significa Leggendario dio gigante Ideon): è qualcosa di simile a quello che avviene in Gurren Lagann, in cui il Tengen Toppa Gurren Lagann del titolo appare solamente nell'ultima puntata.
 
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Il potere dell'Ide


Nel corso della serie ci viene detto esplicitamente che il potere dell'Ide non è controllabile, nel senso che è possibile farlo crescere ma è impossibile farlo diminuire: l'Ide reagisce agli attacchi, alla guerra, al male nel cuore dell'uomo e più viene attaccato più diventa potente. L'Ide ricorda sicuramente lo spaventoso potere della Spirale descritto in Gurren Lagann: anzi, sarebbe meglio dire il contrario, visto che l'Ide anticipa il Gurren Lagann di 27 anni. Tuttavia, nonostante le somiglianze, in fondo il potere della Spirale e l'Ide sono ben diversi. In Gurren Lagann la razza umana è una manifestazione del potere della Spirale: in quanto tale è destinata a conquistare l'universo. In Ideon il potere dell'Ide è ben lontano da essere un potere umano, anzi l'umanità così com'è è condannata: la speranza può essere riposta solo in una nuova generazione di uomini, non nella nostra, necessariamente destinata all'estinzione. È vero che anche in Gurren Lagann c'è qualche ambiguità morale sul potere della Spirale: non è del tutto chiaro se sia un bene o un male e se causerà davvero la fine dell'universo come sostengono gli Anti-Spiral, ma la serie nel complesso è ottimista e lascia intendere che l'uomo alla fine sarà in grado di controllarlo e di superare tutti gli ostacoli. Non così in Ideon.
 
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Il potere dell'Ide è assolutamente spaventoso e in un episodio gli stessi protagonisti arrivano a cercare di distruggerlo, naturalmente senza riuscirci. Il potere assoluto e incontrollabile dell'Ide fa certamente venire il mente il potere dell'atomo, specialmente perché si tratta di una serie dei primi anni ottanta, periodo in cui film apocalittici come The Day After spopolavano e la paura della bomba atomica era diffusa (per essere precisi The Day After è posteriore a Ideon ma nasce dallo stesso substrato). L'idea delle due facce del potere, allo stesso tempo divino e diabolico, non è certamente originale tuttavia non ho mai visto una serie anime in cui l'ambiguità del potere sia stata trattata meglio che in Ideon, in cui è il fondamento su cui poggia tutta l'opera. L'Ide non è solo potere, è anche volontà, è un essere semi-divino potentissimo e pericoloso. L'origine dell'Ide si perde nella leggenda: apparentemente è stato creato migliaia di anni prima da una razza avanzatissima, conosciuta come la Sesta Civilizzazione, che però si è estinta completamente dopo la creazione dell'Ide. È stato l'Ide ad annientarla? L'Ide è un essere di puro pensiero che sembra essere la fusione delle menti dei miliardi di individui che componevano la Sesta Civilizzazione, ma che ne è stato della loro individualità? Lo scopo dell'Ide sembra essere quello di proteggere la vita intelligente e il bene, ma cosa succede se la nostra razza si rivela essere il male? Sono queste le domande che stanno alla base della serie.
 
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Antecedenti


Le tematiche di Ideon sono ben familiari lettore di fantascienza di lunga data; l'idea della super mente che ingloba un'intera civiltà compare già in Infinito di Olaf Stapleford (1930) ed è stata riproposta più volte nella space opera a partire dai tempi della saga dei Lensman (1934) di Doc Smith. Ideon sicuramente segue questa tradizione; inoltre senza dubbio prende spunto dal celebre film del 1959, The Forbidden Planet. Su questo remoto pianeta i terrestri scoprono le rovine di un'antica e avanzatissima civiltà (i Krell) distrutta da un misterioso potere mentale, il potere dell'Id (scommetterei che i giapponesi pronunciano Id come Ide) che si scopre poi essere un riflesso delle paure della mente umana: il termine Id infatti viene proprio dalla psicologia freudiana per indicare l'inconscio e la parte irrazionale della persona. In Ideon invece l'Ide è un'energia sovrumana, con una sua volontà del tutto indipendente: non è l'Ide ad essere influenzato dall'uomo, semmai è l'uomo ad essere influenzato dall'Ide. Siamo quindi ben lontani dall'idea originale del Pianeta Proibito, semmai siamo più vicini alla filosofia di un altro grande film del 1951, The day the earth stood still. In questo classico della fantascienza un alieno proveniente da una civiltà avanzatissima arriva sulla Terra per decidere del destino della nostra razza: è essa meritevole di esistere o deve invece essere distrutta, in quanto razza barbara e feroce, dannosa per l'esistenza pacifica del cosmo? L'Ide è l'entità superiore che deve prendere questa decisione e non è scontato che prenderà una decisione favorevole alla razza umana.
 
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Al di là della fantascienza classica americana, da cui Ideon coglie idee a piene mani, pur immergendole in una mentalità assolutamente giapponese, l'altra influenza evidentissima viene dalla Corazzata Yamato, serie a cui Tomino ha lavorato direttamente (suoi sono gli storyboard della prima serie). Viste le prime puntate, Ideon sembra un incrocio tra un anime robotico classico e Starblazers, con un forte apporto da Gundam. Ma Ideon è una serie che guarda in grande. Se per la Yamato 150,000 anni luce sono un viaggio lunghissimo, per l'Ideon l'unità di misura sono i milioni di anni luce. L'azione inizia nella galassia di Andromeda, a due milioni di anni luce della Terra; la galassia da cui provengono i nemici si trova a cinque milioni di anni luce dalla Terra. Verso la fine della serie i sensori potenziati dall'Ide possono individuare un'astronave nemica a 500,000 anni luce di distanza, ma nel film che conclude la serie il potere dell'Ide aumenta ancora e il loro range aumenta: nel finale il Buff Clan circonda l'astronave Solo in un raggio di 3,5 milioni di anni-luce, con migliaia di astronavi e di mecha, e infine cerca di distruggerla con un'arma potenziata da una supernova e in grado di distruggere un intero sistema solare: Ideon è una serie cosmica. Gunbuster e Gurren Lagann fanno di più, ma l'Ideon è potenzialmente superiore; questo sia a livello letterale, avendo a disposizione un potere infinito che aumenta con l'aumentare del potere del nemico, sia a livello di coinvolgimento emotivo, in quanto serie profondamente tragica.
 
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Giapponesità di Ideon


Nonostante le indubbie influenze occidentali Ideon è una serie profondamente giapponese. L'influenza di secoli di teatro tradizionale basato su storie in cui tutta una stirpe di samurai si sacrifica per l'onore è evidente in Ideon, come pure l'influenza dei film bellici di propaganda realizza nell'epoca pre-guerra mondiale. Per noi occidentali scene in cui il comandante nemico non attacca l'eroe disarmato e lascia che questi ritorni al suo robot prima di attaccarlo, perché questo sarebbe contrario al suo onore di samurai, sono assurde. Queste scene le abbiamo viste molte volte nel robotico classico di Go Nagai e nelle opere di Matsumoto, fanno parte della cultura giapponese e le accettiamo in opere per ragazzi, ma fanno specie in opere che per molti versi sembrerebbero più adulte. Ideon però non si sottrae alla tradizione. La società del Buff Clan sembra una versione futuribile del Giappone imperialista pre-guerra: una società fortemente militarizzata, dopo i sentimenti umani sono repressi, dove ciò che conta è l'onore della famiglia e della nazione sopra qualunque altra cosa. Vediamo quindi scene in cui il padre tenta di uccidere la figlia, colpevole di avere concepito un figlio con un terrestre, inquinando quindi il sangue della famiglia; vediamo una donna, in una famiglia senza figli maschi, rinunciare all'amore e alla sua femminilità per l'onore del suo casato, novella Lady Oscar. Più di un comandante nemico si sacrifica onorevolmente in missioni suicida per il bene del suo clan.
 
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La società terrestre a dire il vero non pare essere molto meno militarizzata della società del Buff Clan. Ideon descrive la follia di una cultura fondata sul potere militare e su una mentalità che porta al sacrificio e alla morte di innumerevoli persone di grande caratura morale in nome di idee astratte come l'onore e la reputazione della famiglia. Non c'è però una critica costruttiva o un tentativo di cambiare le cose: sembra che l'uomo sia incapace di cambiare e che la salvezza non possa venire dall'umanità attuale, ma solo dall'Ide, entità divina e in grado di generare una nuova razza umana, ma solo al costo dell'estinzione della vecchia. Un punto di vista opinabile, che però è innegabilmente espressione di una mentalità tipicamente giapponese. Le opere apocalittiche certamente non mancano nella tradizione del manga, a partire dal Devilman di Go Nagai; tematiche nichilistiche si trovano anche in opere moderne come Saikano, Narutaru o in 20 Century Boys di Urasawa. Non dimentichiamo che non sono poche nella realtà giapponese le sette apocalittiche che predicano la distruzione del mondo, come fece l'Aum nel 1995 quando rilasciò del gas nervino nella metropolitana di Tokio. Del tutto diverso e molto più occidentale è il punto di vista di un Osamu Tezuka, uno dei più grandi critici della società giapponese tradizionale (sto pensando in particolare ad Ayako) che però criticava il passato con l'intento di cambiare il presente, con la fiducia che le cose potessero cambiare, senza bisogno di invocare una divinità esterna e la fine del mondo.
 
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Personaggi e sceneggiatura


Ideon si distingue immediatamente per la scelta di un chara design allucinante, basti dire che il pilota principale del robot, Cosmo, è una versione afro di Amuro Rei dai capelli rossi e dal coltello facile! I soldati del Buff Clan si distinguono per la bislacca pettinatura con la frangia alla Mr Spock e delle ridicolissime uniformi con le antenne; gli altri personaggi sono disegnati un po' meglio ma siamo molto al di sotto del livello di Gundam. Anche come animazioni e mecha Ideon sembra una serie realizzata al risparmio. L'impressione iniziale riguardo il chara Ideon è che sia una brutta copia di Gundam (molto brutta). Tra i protagonisti non ci sono personaggi esteticamente notevoli che possano attrarre gli spettatori, tranne forse il fascinoso capitano Jordan Bes dai capelli verdi, che però ha uno spazio limitato nella serie, così come ha uno spazio limitato Cosmo.
 
 
In realtà tutti i protagonisti hanno uno spazio limitato, perché uno spazio amplissimo è dedicato agli antagonisti: anche come chara design i nemici sono molto più curati e fascinosi dei protagonisti. In primo luogo c'è la bellissima Karala, figlia del generalissimo del Buff Clan, che però decide di abbandonare la sua gente e di mettersi dalla parte dei terrestri; c'è poi Gije, il comandante della spedizione su Solo; infine c'è uno dei personaggi più interessanti, Harulu, la sorella di Karala, che fisicamente è quasi un clone di Koros di Daitarn 3.
A questi si sommano molti comprimari che vivono per poche puntate (i comandanti nemici hanno vita breve quando si trovano a combattere contro l'Ideon) ma hanno una personalità ben definita: la maggior parte di loro sono figure positive e dispiace quando muoiono. In realtà, più che i nemici, fanno una cattiva figura i terrestri, pronti a tradire l'equipaggio dell'astronave Solo accecati dalla brama per il possesso dell'Ide. Tra i membri della Solo probabilmente il personaggio più interessante è quella della linguista Formosa Sheryl, che cerca di decifrare l'antica lingua della Sesta Civilizzazione allo scopo di scoprire il segreto dell'Ide. Personaggio non certo facile, trattandosi di una donna dura e di forte personalità.
 
 
Sicuramente i personaggi femminili sono quelli trattati meglio e più approfonditamente in Ideon, ma non manca una puntata dedicata ad approfondire il background di Jordan Bes, militare modello che si trova a dover contravvenire agli ordini della Terra e a spezzare il cuore dei suoi genitori in uno degli episodi migliori della serie. Anche i personaggi minori hanno un loro spazio nell'economia della storia: a loro possono essere dedicati pochi minuti, eppure quei minuti sono densi di significato e rimangano impressi. Per esempio è notevole la storia del bambino Fard, che giocava con le bambole, e di Moera, uno dei copiloti dell'Ideon. C'è anche da notare che a differenza degli anime robotici tradizionali, e seguendo invece la strada tracciata da Gundam (ma anticipata anche dalla Yamato) in Ideon non esistono episodi autoconclusivi: esiste un'unica trama principale che si snoda in tutte le 39 puntate più il film e quindi c'è lo spazio sufficiente per trattare tutte le decine di personaggi che appaiono nella serie. Dal punto di vista dell'analisi dei personaggi e della sceneggiatura la serie non perde alcun punto rispetto a Gundam, anzi le è a mio avviso superiore, presentando dei personaggi e delle tematiche più adulte ed essendo una serie più drammatica: le pecche stanno solo nel chara e nel mecha design, nell'apparenza, non nella sostanza.
 
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Mecha Design e Xenobiologia


A prima vista, il mecha design dell'Ideon pare orrendo: un robottone rosso mattone che pare una brutta copia del Guncannon, con due grattacieli sulle spalle di cui non si capisce il senso. Dopo una decina di puntate mi ci sono abituato. Siamo comunque anni-luce lontani dall'impatto visivo del Gundam, a livello di eleganza, bellezza e anche semplicemente di scelte cromatiche. I mecha dei nemici (da notare che sono dei mecha, non dei mostri meccanici nella tradizione del robotico) sono di impatto molto inferiore a quelli di Gundam. Questo perché è stata fatta una scelta precisa, quello di rendere i mecha nemici molto poco antropoformizzati: solitamente sono dei tripodi con degli artigli e senza una vera e propria testa (probabilmente un'omaggio al film del 1953 la Guerra dei mondi), a volte sono delle astronavi componibili. In realtà il lavoro sui mecha del Buff Clann è stato notevole: nel corso della serie compaiono decine di mecha diversi, il problema è che non si fanno ricordare. Questo è consistente con le atmosfere della serie, che si fonda più sui personaggi e su riflessioni filosofiche che sui combattimenti, ma è una scelta che sicuramente ha lasciato deluso il pubblico giapponese dell'epoca, abituato ai più rutilanti mostri spaziali. Comunque, se anche Ideon perde dei punti per quanto riguarda il mecha design, li acquista per quanto riguarda la xenobiologia.
 
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La xenobiologia è la studio (ipotetico al momento) delle forme di vita extraterrestri. Esiste come scienza (ci sono biologi e astronomi che si rompono il capo cercando di immaginare come potrebbero essere forme di vita extraterrestri) ma anche e soprattutto come esercizio di fantasia di illustratori e scrittori di fantascienza. I libri e i film di fantascienza con una forte componente di xenobiologia sono molti (pensate per esempio al recente Avatar); gli anime invece sono relativamente pochi. Come per qualunque altro genere, il precursore della xenobiologia in manga e anime è stato Osamu Tezuka, che spesso e volentieri ha mostrato curiose forme di vita extraterreste nelle sue opere. Al di là dei lavori di Tezuka, però, l'interesse per la xenobiologia è stato abbastanza sporadico: sorprende per esempio quanti pochi animali extraterrestri incontri la Yamato nel suo lungo viaggio. Si noti che qui parlo di semplici animali, non di mostri spaziali che invece sono diffusissimi. Mi sento di dire senza tema di smentita che tra le serie classiche Ideon è la più ricca dal punto di vista della xenobiologia. Fin dalla prima puntata vediamo una varietà di animali del pianeta Solo: strani insetti, serpenti arboricoli piatti, rane caudate che volano grazie ad una membrana tesa tra le zampe anteriori e posteriori, di colore azzurro; un simpatico scoiattolo azzurro con due code, che è l'animaletto mascotte della serie.
 
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Nel corso del suo viaggio l'astronave Solo atterra su pianeti popolati da uomini scimmia, serpenti acquatici, insetti metallici giganti, vermi immensi che si potrebbe mangiare i vermi delle sabbie di Dune in un boccone, piante e fiori più grandi di un'astronave e molto altro. La massiccia presenza di vita non-umana è funzionale alle tematiche della serie, visto che l'Ide è il difensore della vita in generale. Incidentalmente Gurren Lagann copia da Ideon anche l'attenzione particolare agli animali strani, si pensi per esempio alle talpe-maiale e ai molti altri che compaiono. In Gurren Lagann si tratta di animali terrestri modificati dall'ingegneria genetica ma mi sento di considerarli equipollenti ad animali extraterrestri; anche in Gurren-Lagann l'esistenza di tali animali è funzionale alla trama, sia per gli aspetti umoristici sia per gli aspetti filosofici (ricordate che anche la talpa Buta è una creatura della Spirale e gioca il suo ruolo nella penultima puntata). Il messaggio sottostante è che tutte le forme di vita basate sul DNA sono imparentate. Questo è vero sia in Gurren Lagann che in Ideon, ma Gurren Lagann è una serie umanista, mentre Ideon è anti-umanista: mentre in Gurren Lagann la razza umana è la migliore delle razze ed è destinata a governare la galassia, in Ideon la razza umana attuale è condannata per i suoi peccati e destinata all'estinzione.
 
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Il target di pubblico


Ideon sembra essere una serie destinata a tutte le età. Ci sono molti personaggi che sono dei bambini, dal neonato Piper Lou, alla bambinetta dell'asilo Ashura, al bambino delle elementari Farn, al ragazzino delle medie Deck. Hanno tutti molto spazio nell'anime: una ragione sicuramente è quella di attrarre il pubblico molto giovane (questo è sicuramente anche lo scopo dell'animale mascotte, lo scoiattolo con due code). Esiste però anche una ragione ulteriore e più profonda: l'attenzione ai bambini è essenziale a livello tramistico, perché l'Ide è più vicino ai bambini (ma anche ai piccoli di verme gigante, come ho già detto l'Ide non privilegia la razza umana) che agli adulti. È per questo che è più facile pilotare l'Ideon per i ragazzi giovani. Il pilota principale dell'Ideon, Cosmo, è un ragazzo sui quindici anni, la copilota Kasha ha la stessa età o poco meno; è possibile anche per gli adulti pilotare l'Ideon, ma è molto probabile che facciano una brutta fine perché l'Ide è portato a proteggere i bambini ma non gli adulti. Probabilmente il pubblico principale della serie era quello degli adolescenti e questi si identificheranno senz'altro con Cosmo e Kasha: ma non sono loro i protagonisti. Ideon è una serie corale. Hanno la stessa importanza non solo i bambini e gli adolescenti, ma anche gli adulti. Gli spettatori più grandi si identificheranno con il giovane capitano Jordan Bes e la bella aliena Karala, che dimostrano più di vent'anni.
 
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C'è poi la dottoressa Formosa Sheryl, che sta concludendo un dottorato e quindi avrà quasi trent'anni; c'è il coraggioso samurai alieno Gije, nemico dei protagonisti ma non sprovvisto del senso dell'onore, anche lui poco meno che trentenne. Molto intrigante è anche il personaggio della sorella di Karala, donna ultra-trentenne, crudele comandante del Buff Clan ma allo stesso tempo donna affascinante e molto sfortunata in amore. Gli aspetti sentimentali sono molto forti in Ideon e almeno tre o quattro storie d'amore principali si intrecciano nel corso della serie. È chiaro che la serie è pensata per essere apprezzata anche da un pubblico femminile.
 
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Si tratta in effetti di un'opera sorprendentemente femminista: i personaggi di donne forti abbondano (non esiste una sola donna che sia debole in tutta la serie) ed hanno posti di responsabilità. Questo vale particolarmente per le donne del Buff Clan, perché circa il 50% dei comandanti nemici sono donne. Tuttavia, forse proprio perché era una serie pensata per piacere a tutti i pubblici, nella realtà non piacque a nessun pubblico: i produttori decisero di sospenderla alla trentanovesima puntata delle quarantatré previste. Evidentemente si trattava di una serie troppo avanti per il suo tempo, proprio come Gundam. Ma mentre Gundam è stato salvato a posteriori dalla vendita dei giocattoli, Ideon, caratterizzato da un mecha design particolarmente infelice, non è mai riuscito ad imporsi come serie per il grande pubblico.
 
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Giudizio finale


Le tematiche profondamente filosofiche e altamente drammatiche di Ideon non sono certo per tutti i palati. Ideon comunque è rimasto un cult per gli appassionati: la sua importanza è legata all'influenza che ha avuto sulle serie posteriori, in primo luogo Gunbuster, Diebuster e Gurren Lagann, che portano avanti l'idea del crescendo e il senso del Cosmico. Hideaki Anno è un fan dichiarato di Ideon e gli ha reso omaggio nelle sue opere. Le influenze di Ideon in Gunbuster sono evidenti dall'uso del crescendo, quelle in Evangelion invece sono molto meno significative, checché se ne dica in rete. Per esempio, è vero che Ideon presenta degli aspetti mistico/religiosi, ma sono ben diversi dagli elementi esoterici presenti in Evangelion. In Evangelion esiste il Progetto di Perfezionamento dell'Uomo, che però è una creazione umana e non è neppure chiaro che senso abbia (è solo una metafora per la guarigione di Shinji dalle sue paranoie adolescenziali?). In Ideon invece la creazione della razza migliore è letterale ed è opera dell'Ide per i suoi scopi non-umani. Se in Evangelion l'interesse è incentrato sulle scelte di Shinji, in Ideon i protagonisti non hanno a disposizione nessuna scelta. Insomma si tratta di due serie completamente agli antipodi ed eventuali similarità (per esempio l'uso di immagini televisive sia nel film che conclude Ideon che in End of Evangelion) sono puramente superficiali.
 
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Dovrebbe essere ampiamente chiaro che io metto me stesso nel novero degli estimatori di Ideon, sicuramente una delle migliori serie robotiche di tutti i tempi. È veramente un peccato che non sia mai passato sulla TV italiana e che sia possibile visionarlo solamente grazie a traduzioni amatoriali. Il finale di Ideon non è chiarissimo e ad una prima visione non mi ha soddisfatto pienamente: gli rimprovero il lasciar troppo spazio all'interpretazione. Quella più naturale è quella religiosa, che mi è parsa fuori luogo in un anime di fantascienza; tuttavia, rivedendo il finale per la seconda volta mi sono reso conto che è possibile darne anche un'interpretazione completamente fantascientifica. Conta molto il punto di vista dello spettatore: per alcuni Ideon è una serie mistica presentata sotto una lieve patina fantascientifica; secondo altri invece (ed io tra questi) Ideon è una serie puramente fantascientifica interpretabile come mistica senza esserlo. È possibile considerare l'Ide come metafora del potere divino o anche semplicemente come viene descritto nella serie, ovverossia come un essere artificiale che non è altro che la collezione di milioni di menti individuali, in grado di espandersi e di inglobare nuove menti intelligenti.
Concludo consigliando agli appassionati due altre serie degli stessi anni e dello livello di impegno ma con un finale superiore a quello di Ideon: Uchuu Senshi Baldios del 1980, che ha condiviso lo stesso fato di Ideon (serie interrotta per bassa audience e conclusa successivamente con uno splendido film) e Seisenshi Dunbine dello stesso Tomino, realizzata nel 1983.
 
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Appendice: Ideon e Gurren Lagann


Esiste un filo rosso che unisce le serie di Gurren Lagann (2007), Diebuster (2003), Gunbuster (1989) e Ideon (1980). Prendete il Gurren Lagann, eliminate un po' di esagerazione e di tamarraggine e otterrete Diebuster; prendete Diebuster, togliete la tamarraggine restante, aggiungete drammaticità e otterrete Gunbuster; prendete Gunbuster, togliete il fan service, aggiungete drammaticità e otterrete Ideon.
 
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Proprio in quanto serie drammatica con dei limiti imposti dalla decenza Ideon non può arrivare agli eccessi di un Gurren Lagann, che si pone come una tamarrata di dimensioni mega-galattiche, anzi cosmiche. Per questo motivo, facendosi trarre in inganno dagli effetti speciali, uno spettatore sprovveduto potrebbe facilmente immaginare che il Gurren Lagann sia più potente dell'Ideon. Fortunatamente è possibile paragonare l'Ide e il potere della Spirale in dettaglio perché le due serie presentano delle somiglianze sorprendenti. Per esempio, grazie al potere della Spirale l'incrociatore spaziale Cathedral Terra può ritrovare Nia ad un'universo di distanza, grazie al legame fornito dall'anello di Nia. D'altra parte i sensori dell'astronave Solo, potenziati dall'Ide, possono individuare qualunque cosa nel nostro universo a milioni di anni luce di distanza; non solo, possono individuare astronavi che si muovono in DS drive (immagino sia l'abbreviazione di Deep Space Drive, il famoso balzo spaziale tipico di tutte le serie di fantascienza, che funziona passando per gli interstizi degli universi) e tutto questo senza bisogno di nessun ente tracciante come l'anello. Il potere della Spirale può muovere il Gurren Lagann attraverso la galassia, ma il potere dell'Ide non è da meno, anzi viene esplicitamente detto che può teletrasportare istantaneamente i protagonisti fino all'orizzonte causale, termine tecnico dei cosmologi per indicare letteralmente i confini dell'universo. Il Gurren Lagann può attraversare gli universi paralleli e seguire gli Anti-Spiral tra la decima e l'undicesima dimensione; c'è ragione di ritenere che l'Ide possa fare altrettanto visto che il cannone dell'Ideon può colpire dal nostro universo le astronavi in DS drive, quindi è in grado di superare le barriere dimensionali.
 
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Il Gurren Lagann può raggiungere dimensioni galattiche, mentre l'Ideon non può cambiare di dimensione; in compenso, l'Ideon può emettere dalle braccia due fasci di energia che possono verosimilmente estendersi fino al limite dell'universo. Incidentalmente, tali fasci di energia (Ideon Swords) di colore bianco ricordano il cannone ad onde moventi della Yamato, ma sono molto più potenti. L'Ideon può anche generare un buco nero, anche se questo potere viene usato in una sola puntata. Oltre a questo l'Ide può fungere da traduttore universale, è telepatico e può entrare nei sogni degli uomini (una cosa che possono fare anche gli Anti-Spiral), può generare una barriera impenetrabile in grado di resistere al potere di una supernova. Questo è stato il limite dell'immaginazione degli autori di Ideon, sicuramente inferiore all'immaginazione degli autori di Gurren Lagann. Ciò detto, essendo l'Ide un potere infinito che cresce a seconda del nemico che affronta, non dubito che l'Ideon potrebbe battere anche il Gurren Lagann, se si trovasse a incontrarlo. D'altra parte si potrebbe correttamente arguire che il potere della spirale è pure infinito. Tuttavia, è noto che gli infiniti non sono tutti uguali (se non ci credete andate a studiarvi la teoria degli insiemi transfiniti di Cantor), e quindi arguirò che l'infinito dell'Ide è più infinito dell'infinito della Spirale: questo perché il potere della Spirale è il potere della volontà umana mentre il potere dell'Ide è il potere di una volontà sovrumana. E con il ricorso alla divinità vinco io! Del resto qui il ricordo alla divinità è giustificato visto che Ideon è una serie ha una innegabile vena mistico/religiosa, che sia reale o apparente. Per esempio l'Ideon ha anche l'inquietante potere di assorbire in sé le coscienze dei defunti, le anime dei morti se preferite (è possibile comunque che anche il potere della Spirale possa fare lo stesso).
 
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