Cesare CoverTra i periodi più suggestivi che hanno riguardato la Storia della penisola italiana, è innegabile che un posto d'onore spetti senza dubbio al Rinascimento, epoca contraddistinta da avvenimenti e personaggi immortali capaci, ancora oggi, di affascinare generazioni di studiosi e appassionati.

È facile ricondurre quegli anni alla sola scoperta dell'America, ma sarebbe un delitto dimenticare l'importanza culturale rivestita dalla Repubblica di Firenze, comandata dalla famiglia banchiera dei Medici, capace, in virtù delle miracolose doti politiche del suo patriarca, Lorenzo il Magnifico, di promuovere una politica dell'equilibrio che seppe garantire ordine e pace ai vari regni italiani; oppure delle innovative invenzioni di Leonardo Da Vinci e delle opere d'arte di Michelangelo Buonarroti; o ancora, dell'invenzione della stampa, della nascita della disciplina delle scienze politiche, dello storicismo e del giusnaturalismo a opera di intellettuali come Niccolò Machiavelli, Jean Bodin e Huig de Groot; o di come la stessa Firenze diventasse uno dei più importanti laboratori politici del mondo avendo, con i Medici prima e la teocrazia popolare del carismatico Savonarola poi, sperimentato ogni forma di governo possibile in tutto l'occidente.

Soprattutto, nel periodo in cui l'Italia incontra gli anni bui delle occupazioni francesi e spagnole e si inizia a teorizzare, per la prima volta, l'idea di una penisola forte e priva di divisioni in regni, è facile rimanere affascinati dalla controversa figura del cardinale Cesare Borgia, all'occorrenza anche comandante dell'esercito papale, figlio del papa Alessandro VI (Rodrigo Borgia), che dal 1499 dà inizio alla conquista militare di tutte le signorie dell'Italia centrale che contrastano lo Stato della Chiesa, espandendo il territorio della Santa Sede e arrivando in tempi brevissimi a occupare quasi tutta la Romagna, pronto a spingersi sempre più su. Fallirà, a un certo punto, per una serie di coincidenze fortuite, ma non senza incidere il suo nome nella Storia, incarnando tutte quelle virtù, decantate da Niccolò Machiavelli nel suo Principe, che rendono grande un sovrano: l'elevato acume politico, la versatilità nel saper essere, a seconda delle evenienze, volpe o leone nei riguardi del popolo o degli avversari, la freddezza e la mancanza di scrupoli nel compiere scelte crudeli in nome della ragione di stato, l'astuzia e la capacità di prevedere le mosse nemiche sapendole contrastare in tempo. Cesare Borgia adempie a tutti i requisiti necessari per assurgere a romantico antieroe rinascimentale: è di bell'aspetto, soffre interiormente per la sua condizione di semplice strumento nelle mani del padre (per questioni di prestigio non potrà più vedere sua madre, di basso rango, e neanche scegliere di rifiutare la vita ecclesiastica), è inviso per le sue origini spagnole dalla curia del Vaticano, eppure domina su tutti con le grandi capacità e il grande carisma evidenziati fin dalla giovinezza, seduto sulla pila di cadaveri dei suoi oppositori (sconfitti dalla fitta rete di intrighi con cui la sua famiglia spadroneggia in mezzo alla nobiltà italiana, oppure tolti di mezzo dall'amico-sicario Miguel de Corella, conosciuto fin da piccolo, che per Cesare prova una totale adulazione). Diventa perciò facile che presto un alone di retorica nazionalista, nei riguardi delle sue capacità e della sua involontaria "unificazione dell'Italia", finiscano con l'affiabbiargli una maschera positiva che non gli compete, quella di un condottiero carismatico che intende, secondo i dettami del Principe, creare lo stato italiano in anticipo di 300 anni per liberarlo dalle mire delle grandi potenze. È con queste premesse che nel '900 Cesare è protagonista di svariati film e serie televisive, addirittura tre, tutte intitolate "I Borgia" (le ultime due addirittura trasmesse in contemporanea nel 2011). Ed è da sempre da loro che la mangaka Fuyumi Soryo, apprezzata autrice di Mars, nel 2005 inizia a disegnare quello che sarà il manga più importante della sua carriera, in cui far confluire tutte le sue capacità di autrice e tutto il suo amore per il Rinascimento e la figura di Cesare Borgia. Ne esce un fumetto di grande valore, capace di farsi apprezzare voracemente dagli appassionati di Storia, nonostante una non trascurabile idealizzazione del protagonista.

Cesare - Angelo

Quella che la stessa autrice definirà "l'opera della vita" vuole essere infatti l'ambiziosa biografia a fumetti della figura del Valentino (così veniva chiamato Cesare dopo aver ricevuto in dono dal re di Francia, Luigi XII, il ducato di Valentinois nel 1499), partendo dalla sua giovinezza all'università di Pisa, a 15 anni, per giungere (presumibilmente) alla sua caduta e conseguente morte in battaglia nell'assedio di Viana: la cronaca della sua ascesa al potere pontificio, delle macchinazioni della sua famiglia con cui portare il padre al conclave, e ovviamente della sua personalità fredda e calcolatrice. Il tutto corroborato da un'attenta documentazione storica, data dalla supervisione di un docente universitario di storia italiana, Motoaki Hara, da collaborazioni varie con studiosi italiani, e dalla lettura di un'imponente - davvero enorme - bibliografia su Cesare e sul rinascimento tout court, tra cui il testo fondamentale di Gustavo Sacerdote, Cesare Borgia. Un immane lavoro che ben risalta nelle pagine conclusive di ogni volume, piene di approfondimenti sui principali argomenti toccati di volta in volta, cui si aggiunge la citazione dei testi sfruttati per realizzare ogni capitolo. Il termine "opera della vita" effettivamente non è usato a sproposito, si può parlare di un fumetto estremamente curato nella ricostruzione storica, visiva e dialogica, fedele fino allo sfinimento a vestiari, acconciature, architetture (anche quelle scomparse nel tempo), opere d'arte, ricette gastronomiche, arredamenti (anche i motivi dipinti nelle pareti!) e modi di pensare/parlare delle classi sociali. Si respirano per davvero, leggendo Cesare, l'aria e la mentalità del tempo. È decisamente vincente, a tal proposito, l'intuizione di raccontare la storia dal punto di vista di un esterno di bassa estrazione sociale, Angelo di Canossa, studente pisano che finisce presto affascinato dal Borgia: tra loro si instaura un legame affettivo, col risultato che la loro amicizia permette a entrambi di scoprire (e alla Soryo di raccontare) le regole dei due mondi di appartenenza.

Cesare: Il creatore che ha distrutto è una lettura obbligata per gli appassionati del periodo storico in questione, gronda amore per tutti quei personaggi carismatici e quegli avvenimenti riportati in apertura. Seguendo la vita di Cesare e di Angelo, il lettore non può fare a meno di immergersi nel mondo rievocato dall'autrice, pronta a celebrarlo in ogni occasione inserendo nella trama ampi riferimenti (spesso sottoforma di flashback) alla Congiura dei Pazzi, alla Reconquista, alla cacciata spagnola dei Moriscos e Marranos etc. E poi la storia di Dante Alighieri, analisi su canti specifici della Divina Commedia, dibattiti sul sistema di governo migliore, i Piagnoni savonaraliani, le grandi capacità politiche di Lorenzo il Magnifico... Tutti i grandi scossoni storici e la rinascita culturale e artistica del Rinascimento rivivono, nel manga della Soryo, una delle loro incarnazioni migliori. Si nota, talvolta, come l'autrice si lasci prendere un po' la mano con il "fanservice storico" (se posso usare una simile definizione): "VIP" dell'epoca incontrati da Cesare in ogni dove e quando, Machiavelli trasformato in una spia fiorentina infiltrata nell'ordine di Savonarola, Cristoforo Colombo amico intimo del sicario di Cesare, Miguel de Corella - quest'ultimo con il drammone alle spalle e che si riscopre di origini ebree... Ma si tratta comunque di artifici messi lì per aumentare il pathos della storia, stridono un po' con il rigore storico ma rimangono tutto sommato sorvolabili nell'economia generale.

Cesare 1

Meno perdonabile, invece, è l'unica grande stonatura dell'opera: trattare Cesare Borgia con un approccio più da fangirl che da storica, donandogli fattezze angeliche e inquadrandolo fin dal primo istante come un romantico intellettuale rivoluzionario, destinato, come da retorica nazionalista, a voler unificare la penisola italiana e addirittura l'Europa (!!). Il personaggio è caratterizzato benissimo, magistralmente ambiguo, capace di leggere i pensieri dei suoi nemici, ingraziarsi chiunque con il suo carisma, eliminare avversari pericolosi e giudicare perfettamente gli uomini: il Principe decantato da Machiavelli è salvo (memorabili i dubbi di Angelo se la loro amicizia sia sincera o meno), il personaggio storico no, abbellito oltremisura e trattato in vesti assurdamente eroiche, quasi da pièce teatrale. Fu un politico geniale e un abilissimo militare, ma le sue conquiste e i numerosi delitti da lui commessi erano, come da prassi dell'epoca, un semplice modo di arricchire il tornaconto suo e del padre, niente più di questo. I Borgia non furono né peggiori né migliori degli altri regnanti e nobili del loro tempo. È brutto che, con una simile minuzia storica di contorno, manchi di verosimiglianza proprio l'oggetto principale posto in essere dalla storia: evidentemente il mito e il fascino del personaggio sono troppo forti da sfatare.

Dal punto di vista grafico, Cesare è un manga ben disegnato. Il passato shoujo dell'autrice si nota in sfondi spesso vuoti o minimali, ma sono alternati, più o meno con una corrispondenza del 50-50, ad altri dettagliati e di buon effetto scenico, contando che si tratta di ricostruzioni particolarmente curate dei luoghi e delle architetture dell'epoca, da Pisa a Firenze, dai vicoli sporchi e malfamati alle cattedrali più sfarzose. I personaggi umani sono disegnati in modo semplice e definito, fisicamente forse un po' troppo belli, ma sufficientemente realistici e ben diversificati, lontani da occhi sbrilluccicosi, chiome dalle forme indefinite, deformazioni corporali e altre amenità.

Cesare - Sfondo 1Cesare - Sfondo 2

Il manga è attualmente serializzato sulla rivista seinen Weekly Morning di Kodansha, dando i natali, per ora, a 10 tankobon. Non si può davvero ipotizzare quale che sarà la sua durata complessiva, poiché l'autrice racconta la storia con un ritmo estremamente tranquillo e posato, come se avesse tutto il tempo del mondo, denotando una lentezza quasi esasperante: di Cesare vuole sviscerare TUTTO con una dovizia di particolari inimmaginabile, trattando ogni avvenimento col massimo delle pagine possibili (addirittura capitoli interi dedicati a spiegare il perché dell'incapacità di personaggi di quart'ordine come Piero de' Medici, l'indegno figlio del Magnifico che consegnerà le terre di Firenze ai francesi facendosi cacciare dal suo stesso popolo) e occupando spazio anche con "riempitivi" che approfondiscono ulteriormente la personalità del suo eroe. Si arriva al paradosso che, dopo ben dieci anni di pubblicazione, la storia naviga ancora in alto mare, quasi un prologo alla sequela di fatti storici davvero fondamentali: Rodrigo Borgia deve ancora diventare papa, Cristoforo Colombo deve ancora scoprire l'America, Carlo VIII non ha ancora dato il via alla sua spedizione in Italia (con conseguenti guerre distinte che infiammeranno la penisola), e ovviamente Cesare Borgia non ha ancora realizzato nessuna delle sue grandi imprese. Con questi ritmi si rischia davvero che alla fine perirà prima l'autrice del suo personaggio.

Nonostante questo, l'opera è davvero di alto livello: inevitabilmente non è per tutti (priva di azione, interamente dialogata e vertente su intrighi politici, auto-celebrativa di tutti quegli elementi culturali, artistici e filosofici che buona parte del grande pubblico non apprezzerà), ma a chi, banalmente, cerca una bella opera storica, raccontata benissimo, che ricordi adeguatamente la grandezza di personalità del calibro dei Borgia, di Lorenzo il Magnifico, di Niccolò Machiavelli e di Girolamo Savonarola (anche se, bisogna dirlo, quest'ultimo inquadrato più come un villain populista piuttosto che il leader carismatico e rivoluzionario che in realtà era), sa a quale fumetto rivolgersi. Davvero una bella scoperta, forte anche di un'ottima edizione Star Comics che, fedele all'idea di presentare l'opera come "letteratura disegnata", ammalia l'occhio con copertine bianche come latte in cartoncino ruvido, pagine a colori, ottima rilegatura, le (poche) onomatopee ben adattate, note esplicative per contestualizzare la storia e perfetta qualità di stampa. Non si poteva chiedere di meglio, il prezzo sarà altino (7 euro a volume), ma è ben commisurato alla qualità dell'edizione e alla nicchia di pubblico a cui si rivolge Cesare.


Titolo Prezzo Casa editrice
Cesare  1 € 7.00 Star Comics
Cesare  2 € 7.00 Star Comics
Cesare  3 € 7.00 Star Comics
Cesare  4 € 7.00 Star Comics
Cesare  5 € 7.00 Star Comics
Cesare  6 € 7.00 Star Comics
Cesare  7 € 7.00 Star Comics
Cesare  8 € 7.00 Star Comics
Cesare  9 € 7.00 Star Comics
Cesare  10 € 7.00 Star Comics
Cesare  11 € 7.00 Star Comics
Cesare  12 € 7.00 Star Comics
Cesare  13 € 7.00 Star Comics