Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle recensioni su anime e manga, realizzate degli utenti di AnimeClick.it.

Ricordiamo che questa rubrica non vuole essere un modo per giudicare in maniera perentoria i titoli in esame, ma un semplice contesto in cui proporre delle analisi che forniscano, indipendentemente dal loro voto finale, spunti interessanti per la nascita di discussioni, si auspica, costruttive per l'utenza.

Nell'appuntamento di quest'oggi ritroviamo titoli con tematiche legate al mondo del soprannaturale con arie da thriller anche piuttosto forti.
Per gli anime ci saranno Ga-Rei Zero e Mnemosyne no Musume-tachi, per i manga il monografico Line di Yua Kotegawa.

Per saperne di più continuate a leggere.


6.0/10
-

Credo che le recensioni che quest'anime subirà nel tempo saranno fortemente influenzate dal fatto che chi scrive abbia o meno letto il manga da cui ha origine. Anzi leggendo le recensioni già presenti devo constatare che è già così. Questa serie di 12 episodi, infatti, può essere considerata alla stregua di un 45 giri lanciato sul mercato dal cantante di turno nella speranza di vendere più copie del suo album; allo stesso modo il fine di questo Ga-Rei: Zero è solo quello di pubblicizzare il manga.
Come si può valutare un lavoro del genere? Allo stesso modo, appunto, in cui si può valutare un 45 giri: prendendolo esclusivamente per quello che è, indipendentemente dal ruolo che svolge all'interno dell'album; e non fare viceversa, ossia giudicare il pezzo dopo aver ascoltato tutto l'album. E a questo 45 giri manca senz'altro la parte più importante: il ritornello.

La storia delle due sorelle "di fatto" Yomi e Kagura non dispiace affatto, anzi, nonostante venga raccontato in modo abbastanza confuso, specie per la presenza inutile dei due primi episodi, raggiunge livelli molto alti in termini di drammaticità e coinvolgimento emotivo. Il finale è un po' scontato, ma riesce comunque a lasciare fino alla fine il giusto livello di suspance su ciò che deciderà di fare Kagura.
Il dramma, per chi non ha letto il manga come me, è che nulla viene detto su troppi aspetti fondamentali della trama che vengono lasciati in sospeso in attesa o di un seguito, che spero vivamente ci sia, o della suddetta corsa all'edicola. Niente viene detto: sull'origine delle pietre, sul perché il mondo è invaso dai demoni, sul perché il "bimbo farfalla" vuole distruggere il mondo ecc. ecc.

Chi non ha letto il manga non può dunque ritenersi soddisfatto. La storia fra Yomi e Kagura, a quanto leggo, è la più bella di tutta la trama ed effettivamente risulta appassionante e commovente. Ma ciò a mio avviso non basta.
Una nota di merito va invece alla colonna sonora: in particolare il tema delle due sigle risultano essere decisamente orecchiabili.
In definitiva, mi limito ad assegnargli la sufficienza, anche se è un peccato date le buone premesse. Quando gli autori pubblicheranno l'album intero magari sarà possibile dargli il voto che realmente merita.



-

Line è sicuramente una lettura che difficilmente avrei creduto di questo livello. Pubblicato dalla Planet Manga a un prezzo adeguato all'edizione offerta, soli quattro euro, Line si presenta ornato da una sovracopertina che ne rende sicuramente più elevato il livello estetico. La carta mi è sembrata più che buona, l'inchiostro, soprattutto in alcune tavole particolarmente scure, tende a lasciare delle ombrature sulle dita mentre la rilegatura dell'albo mi è sembrata robusta.

Line è un'opera di Yua Kotegawa, autore poco noto qui da noi, di cui francamente conosco il nome solo per merito di quest'opera. La storia è senz'altro particolare anche se in tutta onestà sa, almeno per una mia impressione, di "già visto", soprattutto in ambito cinematografico. La trama infatti si basa sulle vicende di una giovane ragazza giapponese, Chiko, che trova un cellulare da cui ben presto riceverà insistenti telefonate che le preannunceranno l'immediato gesto suicida di diversi individui. Dopo un veloce spaesamento (dovuto soprattutto alla brevità dell'opera, che si conclude in un solo volume) la giovane Chiko si renderà conto di avere a che fare con un qualcosa probabilmente più grande di lei che però non accetta scuse. Chiko infatti verrà costantemente informata su futuri individui che vorranno porre fine alla propria vita e da qui scopriremo le reazioni della giovane a queste insensate azioni.

Al di là della particolarità del tema affrontato, dalla lettura emerge sicuramente un senso di realismo che dà vita alla storia e che fa sicuramente incollare il lettore alle pagine che sta sfogliando.
Insomma, una lettura interessante e che potrebbe anche risultare piuttosto profonda, unica pecca dell'opera probabilmente è la sua brevità in quanto, secondo me, dare più spazio alla vita della protagonista e alla sua particolare avventura notturna avrebbe dato ancor maggiore spessore all'opera.

Il tratto di Kotegawa è un tratto che definirei molto realistico e che si discosta molto, per quanto riguarda i personaggi, dalla tipica rappresentazione fisica dei mangaka. Il disegno è lineare, pulito e preciso e risulta molto piacevole alla vista, e sicuramente non troverete tavole che richiedono attente analisi prima di essere comprese pienamente.

Un sette che poteva quindi ambire anche a qualcosina di più, ma trattandosi di solo un volume ve ne consiglio l'acquisto visto che alla fine non si tratta di un grosso esborso economico, che comunque mi sembra più che giustificato dalla qualità dell'edizione proposta.



-

Mnemosyne no Musume-tachi è una serie di 6 OAV prodotta da XEBEC e Genco, dalla quale è stato tratto anche un light novel. Si tratta di una serie tutta al femminile e ad alto tasso di adrenalina, dove l'elemento fantascientifico domina la scena.

La storia abbraccia un ampio arco temporale che va dalla fine degli anni '90 fino al 2055. La protagonista è Rin Asōgi, che ha un ufficio di detective a Shinjuku insieme alla sua assistente Mimi, con la quale ha una relazione omosessuale. Un giorno Rin, mentre è alla ricerca di un gatto randagio, incontra Kōki Maeno, che in seguito ad alcune vicissitudini decide di far squadra con Rin.
Rin appartiene alla categoria degli Immortali, come Mimi, e la sua esistenza è legata allo Yggdrasill, che è l'albero gigante del mondo e che è un chiaro riferimento all'albero cosmico della mitologia norrena. Questo albero gigantesco è visibile solo alle donne immortali ed emette delle spore - le Time Spore - che rendono le donne immortali e tramutano gli uomini in angeli, dai quali loro sono irrefrenabilmente attratte sessualmente. Tuttavia, per le donne immortali gli angeli sono una minaccia perché si cibano di loro fino ad annientarle definitivamente.

La storia si dipana attraverso una serie di peripezie, una vera e propria lotta estenuante per la sopravvivenza di Rin. Lo spettatore si troverà di fronte a scene molto forti, dove violenza, sangue, torture fisiche e sesso lesbo contribuiscono a rendere la storia sempre più torbida, trasgressiva e un pò pulp.
Rin è un personaggio carismatico, ambiguo, infatti il più delle volte indossa abiti maschili, e dalla potente carica erotica. Mimi, dal canto suo, in un primo momento può sembrare la classica ragazzina leggera e frivola e, invece, subito tradisce una natura complessa e un'intelligenza insospettabile. I personaggi maschili in questo anime hanno uno spazio minimo, anche se, come nel caso del poliziotto e amico di Rin, Tamotsu Yanagihara, sono delle figure chiave che hanno una funzione decisiva nella storia.

Molto buono il character design e quanto al comparto grafico c'è una gran cura dei dettagli e una grande fluidità delle immagini. Anche la scelta delle musiche non è niente male: il genere metal calza a pennello e i brani scelti in apertura e in chiusura della band giapponese "Galneryus" sono anche molto orecchiabili.
Quanto al ritmo narrativo, questo è molto gradevole e ben scandito; infatti, nonostante la durata considerevole di ciascun OAV - circa 45 minuti ciascuno - non ci sono battute d'arresto o pause che creano intoppi, tutto procede con agilità fino alla fine, assicurando l'attenzione sempre viva dello spettatore.
Giudizio molto positivo per me, ma ho deciso di assegnare solo 8 perché, stranamente rispetto ad altri anime di questa categoria, non mi ha coinvolto al 100%.