Grazie alla nostra wishlist possiamo fornire una serie di interessanti dati statistici.
Studiandoli e incrociandoli con gli eventi che hanno caratterizzato il 2011 possiamo giungere a formulare una serie di interessanti considerazioni sullo stato del mercato italiano.
Dai grafici si può facilmente notare come l’offerta sia aumentata: in pratica per l’intera durata dell’anno si sia registrata una media di volumetti rilasciati superiore a quella dell’anno precedente. Se un appassionato fosse tanto folle da volere acquistare tutto dovrebbe spendere cifre da capogiro, per esempio a dicembre dello scorso anno più di 1000 Euro. Fortunatamente i prezzi non sono aumentati e hanno invece segnato una leggera discesa, anche se a tal proposito c’è da segnalare che i grafici nascondono delle situazioni curiose che rendono necessarie ulteriori considerazioni, che andremo a formulare qui di seguito.
Perché è aumentata l’offerta?
Prima di tutto c’è da registrare l’entrata di un nuovo editore con un buon numero di proposte mensili, ovvero Goen. D’altro canto è praticamente scomparsa d/visual, anche se già nel 2010 non è che fosse molto presente e continua nelle proposte. Infine alcuni editori hanno aumentato il proprio parco titoli e fra questi GP è quella che, nella seconda metà dell’anno, è stata più propositiva. La situazione poi è risultata particolarmente intricata nel mesi di Settembre, Novembre e Dicembre, dove l’offerta di titoli è stata davvero impressionante.
Che conseguenze ha questo eccesso di offerta?
Per gli editori le conseguenze sono piuttosto rilevanti, soprattutto per chi ha meno forza e non riesce ad acquisire visibilità nelle fumetterie. La strategia di incrementare le proprie proposte, anche con titoli di qualità a volte discutibile, permette all’editore di acquisire visibilità, affermare in qualche modo il suo marchio e cercare di ritagliarsi dei lettori. Fisicamente occuperà nelle librerie un’area superiore oppure scalzerà in minor tempo, qualora ci fosse poco spazio, altri editori dai posti più in vista. Tuttavia una maggiore offerta porta a livellarsi verso il basso il numero delle copie vendute: visto che il mercato rimane circa lo stesso e l’appassionato difficilmente può incrementare la propria spesa mensile, dovrà per forza scegliere e quindi, mediamente, ogni volumetto venderà meno copie. In questo modo diminuiscono i margini, gli editori più piccoli e con meno liquidità rischiano di entrare in seria difficoltà e sono costretti a adottare strategie di vario tipo per restare in piedi. Chi invece ha mezzi finanziari più solidi può permettersi strategie aggressive, per esempio proporre il primo numero a prezzi stracciati, in modo da acquisire lettori che in una certa parte, probabilmente, riuscirà a mantenere.

Grafico 1: la somma mensile del costo di tutti i volumetti rilasciati. La spesa risulta in aumento, nonostante il prezzo
medio sia più basso. Vuol dire che vengono rilasciati ogni mese più volumetti.
Maggiore offerta, vuol dire prezzi più bassi?
I dati in nostro possesso sembrano avvallare questa tesi, tuttavia la situazione merita un’attenta analisi di quanto è accaduto.
Prima di tutto è scomparsa, o quasi, d/visual, che proponeva per le sue ottime edizioni prezzi sopra la media e rilasciava a raffica titoli nell’arco di un solo mese, facendo da sola aumentare la media dei prezzi. Inoltre Goen ha fatto tornare in voga una pratica che recentemente era caduta un po’ in disuso, ovvero quella di vendere primi numeri ad un prezzo molto basso. E’ stata a breve seguita dagli altri editori e tutt’ora si ripresenta con una certa costanza. La necessità è quella di acquisire visibilità e lettori: visto che le librerie sono sempre più affollate e che il lettore è spesso squattrinato e non sempre informato, tali volumetti si dimostrano un buona esca. Ovviamente l’editore che non riesce a riproporre tale strategia, soprattutto per titoli con un target molto mainstream, rischia di essere tagliato fuori.
A Goen si sono accodate prima Star Comics, poi Panini, e sugli scaffali sono arrivati molti volumetti venduti ad uno, due o massimo tre euro. Pur trattandosi soltanto del primo numero la frequenza è stata tale che ha influito sul prezzo medio dei volumetti. Inoltre la concorrenza sempre più spietata e la contrazione generale dei consumi hanno portato gli editori a non aumentare i prezzi, rimasti in linea con il precedente anno. Guardando tuttavia il grafico si può notare come il costo medio dei volumetti, nei mesi di Novembre e Dicembre, sia di nuovo aumentato segnando il record assoluto da sempre. Un caso o un’inversione di tendenza?
Maggiore offerta, vorrà dire prezzi più alti?
Temo, ma è solo una speculazione personale, che sarà così: i piccoli dovranno essere molto oculati nel scegliere i titoli. Dovranno indirizzarsi direttamente ad una nicchia di appassionati, ad uno zoccolo duro disposto a spendere qualcosa in più per quello che cerca. Eviterà di indirizzarsi al pubblico generico e si limiterà agli appassionati più consapevoli dei prodotti rilasciati e magari affezionati a determinati autori. Cercheranno probabilmente di proporre buone edizioni, dovranno, per rimanere a galla, alzare i prezzi e potrebbero anche optare per tempistiche di serializzazione più lunghe.
Gli altri, invece, continueranno a scannarsi per i titoli più mainstream tuttavia, visto che la situazione non può proseguire all’infinito, aumenteranno i prezzi dal secondo volumetto in poi, continuando a offrire i primo a prezzo scontato.

Grafico 2: il costo mensile medio dei volumetti rilasciati. I prezzi sono mediamente a livelli inferiori di quelli
del 2009. Fanno eccezione gli ultimi 2 mesi, dove i prezzi hanno segnato il record assoluto di sempre.
Il problema della distribuzione
Questo 2011 si è anche caratterizzato per una crescente intolleranza da parte di alcuni editori verso l’attuale sistema di distribuzione.
Il problema, fondamentalmente, è che i principali distributori sono indissolubilmente legati ai principali editori, essendo di fatto della stessa proprietà. Questi, avendo la distribuzione in casa, si pongono in una posizione di vantaggio rispetto agli altri. Non solo hanno costi minori, ma di fatto mangiano parte degli utili dei concorrenti: l’editore X, scegliendo un distributore, contribuisce a fornire liquidità e utili all’editore concorrente, che potrà a quel punto proseguire con politiche editoriali aggressive. Ancora, l’editore che ha il distributore in casa, può permettersi di dettare certe regole su magazzini e giacenze, influenzando in qualche modo anche le tirature, imponendo dei minimi a negozianti e concorrenti.
Tali situazioni, complici probamente anche altri fattori, hanno spinto certi editori di cercare metodi alternativi di distribuzione. Non è un problema inedito, già d/visual aveva identificato il problema e cercato un metodo di distribuzione in qualche modo ‘fai da te’, proponendosi inizialmente direttamente alle fumetterie. Nel 2011 il problema della distribuzione è stato particolarmente d’attualità in casa Ronin Manga e GP. La seconda ha avuto un inizio 2011 piuttosto problematico e ha scelto un cambio drastico: forte di una certa solidità è riuscita a tirare in ballo una figura inedita nel settore, ovvero Messaggerie. Anche Ronin ha optato per un cambiamento nella propria distribuzione, tuttavia ad oggi ancora le cose non filano del tutto lisce visto che alcune fumetterie segnalano problemi e ritardi nel ricevere i loro volumetti.
Il trend sembra continuare anche nel 2012, visto che anche JPOP sembra in odore di un passaggio verso Messaggerie.
Le prospettive per il 2012?
E’ innegabile che il settore qualche problema l’abbia, tuttavia il mercato c’è e ha fame di nuovi prodotti. Nonostante la frammentazione dell’offerta e una qualità dei titoli proposti non sempre all’altezza, di euro ne girano. Solo sul nostro sito l’utenza ha comprato manga per quasi 5 milioni di Euro e sicuramente chi utilizza la nostra wishlist è una netta minoranza rispetto al pubblico che acquista anime e manga. Il problema è che essendoci sempre più editori che provano a mangiare dalla stessa mangiatoria, ognuno si dovrà accontentare di una porzione progressivamente minore. Il rischio è che qualcuno salti, con conseguenze negative soprattutto per gli appassionati che vedranno irrimediabilmente interrotte alcune opere che magari stavano seguendo con entusiasmo.

Grafico 3: il 2011 si dimostra di gran lunga l'anno con più volumetti rilasciati di sempre.
Concludo sottolineando che queste sono soltanto considerazioni personali: non sono dentro alle logiche editoriali, pertanto alcuni passaggi potrebbero non corrispondere alla reale situazione del mercato. Mi sono limitato ad analizzare i nostri numeri e a ragionarci un po’ sopra, incrociandoli con alcune notizie riportate su AnimeClick.it e ad alcune nozioni che mi sono fatto in questi anni a seguito di chiacchierate con alcuni addetti ai lavori.
Spero che mi perdonerete imprecisioni ed errori e che gradirete lo spunto discussione che ho tentato di offrire con questa notizia. Invito tutti ad implementare le mie osservazioni nei commenti.
Studiandoli e incrociandoli con gli eventi che hanno caratterizzato il 2011 possiamo giungere a formulare una serie di interessanti considerazioni sullo stato del mercato italiano.
Dai grafici si può facilmente notare come l’offerta sia aumentata: in pratica per l’intera durata dell’anno si sia registrata una media di volumetti rilasciati superiore a quella dell’anno precedente. Se un appassionato fosse tanto folle da volere acquistare tutto dovrebbe spendere cifre da capogiro, per esempio a dicembre dello scorso anno più di 1000 Euro. Fortunatamente i prezzi non sono aumentati e hanno invece segnato una leggera discesa, anche se a tal proposito c’è da segnalare che i grafici nascondono delle situazioni curiose che rendono necessarie ulteriori considerazioni, che andremo a formulare qui di seguito.
Perché è aumentata l’offerta?
Prima di tutto c’è da registrare l’entrata di un nuovo editore con un buon numero di proposte mensili, ovvero Goen. D’altro canto è praticamente scomparsa d/visual, anche se già nel 2010 non è che fosse molto presente e continua nelle proposte. Infine alcuni editori hanno aumentato il proprio parco titoli e fra questi GP è quella che, nella seconda metà dell’anno, è stata più propositiva. La situazione poi è risultata particolarmente intricata nel mesi di Settembre, Novembre e Dicembre, dove l’offerta di titoli è stata davvero impressionante.
Che conseguenze ha questo eccesso di offerta?
Per gli editori le conseguenze sono piuttosto rilevanti, soprattutto per chi ha meno forza e non riesce ad acquisire visibilità nelle fumetterie. La strategia di incrementare le proprie proposte, anche con titoli di qualità a volte discutibile, permette all’editore di acquisire visibilità, affermare in qualche modo il suo marchio e cercare di ritagliarsi dei lettori. Fisicamente occuperà nelle librerie un’area superiore oppure scalzerà in minor tempo, qualora ci fosse poco spazio, altri editori dai posti più in vista. Tuttavia una maggiore offerta porta a livellarsi verso il basso il numero delle copie vendute: visto che il mercato rimane circa lo stesso e l’appassionato difficilmente può incrementare la propria spesa mensile, dovrà per forza scegliere e quindi, mediamente, ogni volumetto venderà meno copie. In questo modo diminuiscono i margini, gli editori più piccoli e con meno liquidità rischiano di entrare in seria difficoltà e sono costretti a adottare strategie di vario tipo per restare in piedi. Chi invece ha mezzi finanziari più solidi può permettersi strategie aggressive, per esempio proporre il primo numero a prezzi stracciati, in modo da acquisire lettori che in una certa parte, probabilmente, riuscirà a mantenere.

Grafico 1: la somma mensile del costo di tutti i volumetti rilasciati. La spesa risulta in aumento, nonostante il prezzo
medio sia più basso. Vuol dire che vengono rilasciati ogni mese più volumetti.
Maggiore offerta, vuol dire prezzi più bassi?
I dati in nostro possesso sembrano avvallare questa tesi, tuttavia la situazione merita un’attenta analisi di quanto è accaduto.
Prima di tutto è scomparsa, o quasi, d/visual, che proponeva per le sue ottime edizioni prezzi sopra la media e rilasciava a raffica titoli nell’arco di un solo mese, facendo da sola aumentare la media dei prezzi. Inoltre Goen ha fatto tornare in voga una pratica che recentemente era caduta un po’ in disuso, ovvero quella di vendere primi numeri ad un prezzo molto basso. E’ stata a breve seguita dagli altri editori e tutt’ora si ripresenta con una certa costanza. La necessità è quella di acquisire visibilità e lettori: visto che le librerie sono sempre più affollate e che il lettore è spesso squattrinato e non sempre informato, tali volumetti si dimostrano un buona esca. Ovviamente l’editore che non riesce a riproporre tale strategia, soprattutto per titoli con un target molto mainstream, rischia di essere tagliato fuori.
A Goen si sono accodate prima Star Comics, poi Panini, e sugli scaffali sono arrivati molti volumetti venduti ad uno, due o massimo tre euro. Pur trattandosi soltanto del primo numero la frequenza è stata tale che ha influito sul prezzo medio dei volumetti. Inoltre la concorrenza sempre più spietata e la contrazione generale dei consumi hanno portato gli editori a non aumentare i prezzi, rimasti in linea con il precedente anno. Guardando tuttavia il grafico si può notare come il costo medio dei volumetti, nei mesi di Novembre e Dicembre, sia di nuovo aumentato segnando il record assoluto da sempre. Un caso o un’inversione di tendenza?
Maggiore offerta, vorrà dire prezzi più alti?
Temo, ma è solo una speculazione personale, che sarà così: i piccoli dovranno essere molto oculati nel scegliere i titoli. Dovranno indirizzarsi direttamente ad una nicchia di appassionati, ad uno zoccolo duro disposto a spendere qualcosa in più per quello che cerca. Eviterà di indirizzarsi al pubblico generico e si limiterà agli appassionati più consapevoli dei prodotti rilasciati e magari affezionati a determinati autori. Cercheranno probabilmente di proporre buone edizioni, dovranno, per rimanere a galla, alzare i prezzi e potrebbero anche optare per tempistiche di serializzazione più lunghe.
Gli altri, invece, continueranno a scannarsi per i titoli più mainstream tuttavia, visto che la situazione non può proseguire all’infinito, aumenteranno i prezzi dal secondo volumetto in poi, continuando a offrire i primo a prezzo scontato.

Grafico 2: il costo mensile medio dei volumetti rilasciati. I prezzi sono mediamente a livelli inferiori di quelli
del 2009. Fanno eccezione gli ultimi 2 mesi, dove i prezzi hanno segnato il record assoluto di sempre.
Il problema della distribuzione
Questo 2011 si è anche caratterizzato per una crescente intolleranza da parte di alcuni editori verso l’attuale sistema di distribuzione.
Il problema, fondamentalmente, è che i principali distributori sono indissolubilmente legati ai principali editori, essendo di fatto della stessa proprietà. Questi, avendo la distribuzione in casa, si pongono in una posizione di vantaggio rispetto agli altri. Non solo hanno costi minori, ma di fatto mangiano parte degli utili dei concorrenti: l’editore X, scegliendo un distributore, contribuisce a fornire liquidità e utili all’editore concorrente, che potrà a quel punto proseguire con politiche editoriali aggressive. Ancora, l’editore che ha il distributore in casa, può permettersi di dettare certe regole su magazzini e giacenze, influenzando in qualche modo anche le tirature, imponendo dei minimi a negozianti e concorrenti.
Tali situazioni, complici probamente anche altri fattori, hanno spinto certi editori di cercare metodi alternativi di distribuzione. Non è un problema inedito, già d/visual aveva identificato il problema e cercato un metodo di distribuzione in qualche modo ‘fai da te’, proponendosi inizialmente direttamente alle fumetterie. Nel 2011 il problema della distribuzione è stato particolarmente d’attualità in casa Ronin Manga e GP. La seconda ha avuto un inizio 2011 piuttosto problematico e ha scelto un cambio drastico: forte di una certa solidità è riuscita a tirare in ballo una figura inedita nel settore, ovvero Messaggerie. Anche Ronin ha optato per un cambiamento nella propria distribuzione, tuttavia ad oggi ancora le cose non filano del tutto lisce visto che alcune fumetterie segnalano problemi e ritardi nel ricevere i loro volumetti.
Il trend sembra continuare anche nel 2012, visto che anche JPOP sembra in odore di un passaggio verso Messaggerie.
Le prospettive per il 2012?
E’ innegabile che il settore qualche problema l’abbia, tuttavia il mercato c’è e ha fame di nuovi prodotti. Nonostante la frammentazione dell’offerta e una qualità dei titoli proposti non sempre all’altezza, di euro ne girano. Solo sul nostro sito l’utenza ha comprato manga per quasi 5 milioni di Euro e sicuramente chi utilizza la nostra wishlist è una netta minoranza rispetto al pubblico che acquista anime e manga. Il problema è che essendoci sempre più editori che provano a mangiare dalla stessa mangiatoria, ognuno si dovrà accontentare di una porzione progressivamente minore. Il rischio è che qualcuno salti, con conseguenze negative soprattutto per gli appassionati che vedranno irrimediabilmente interrotte alcune opere che magari stavano seguendo con entusiasmo.

Grafico 3: il 2011 si dimostra di gran lunga l'anno con più volumetti rilasciati di sempre.
Concludo sottolineando che queste sono soltanto considerazioni personali: non sono dentro alle logiche editoriali, pertanto alcuni passaggi potrebbero non corrispondere alla reale situazione del mercato. Mi sono limitato ad analizzare i nostri numeri e a ragionarci un po’ sopra, incrociandoli con alcune notizie riportate su AnimeClick.it e ad alcune nozioni che mi sono fatto in questi anni a seguito di chiacchierate con alcuni addetti ai lavori.
Spero che mi perdonerete imprecisioni ed errori e che gradirete lo spunto discussione che ho tentato di offrire con questa notizia. Invito tutti ad implementare le mie osservazioni nei commenti.
Diciamo che verso la fine del 2011, però, ho dato un chiaro e netto taglio ai manga che reputavo troppo costosi per seguirli, così da poterli purtroppo seguire online. Sono giovane ed i soldi mi servono per tante altre cose, e non sempre li ho; gli albi invece iniziano a costare sempre di più e non sempre vi è un buon rapporto qualità/prezzo.
Penso che tutto sta subendo un po' questa crisi che sta causando un sacco di problemi, però con questi prezzi molto alti e considerando che i manga vengono letti da una maggiore fascia d'età che non può permettersi chissà quanto, beh, penso che avranno qualche problema...Però, c'è sempre un "però", i veri amanti del genere faranno sempre qualche sacrificio e tutto sta nel giostrarsi bene le serie più "succulenti" e saperle vendere al meglio grazie ad una buona edizione ed ad un prezzo limitato.
Sono totalmente ignorante su queste cose, quindi faccio una domanda ignorante: in definitiva con tutto quello che è successo nel 2011, il nostro mercato ci ha guadagnato in salute e prosperità?
Per un lavoratore è una spesa QUASI fattibile, ma ad un aumento dei prezzi ci dovrebbe anche essere una contropartita quale la qualità del prodotto.
Solo la Star Comics, secondo me, sta adottando questa politica, le altre case non se ne curano ed anzi, a volte a causa della loro negligenza ci rimettono pure (vedi la Planet che è stata costretta a ristampare i numeri fallati). Comunque l'errore ci può stare, quello che non è tollerabile è il costante aumento del prezzo dei volumi, che magari per far cassa creano le edizioni Deluxe che sono anche peggio delle prime stampe.
Il problema ricade sempre sull'acquirente, però: se lui compra, loro aumentano...e allora:
che sia una droga? Può darsi. Ora come ora però, è difficile farne a meno.......e loro lo sanno benissimo!
Comunque, a detta di tutto, mi sono comunque contenuta... non ho mai droppato una serie e non lo inizierò a fare di certo adesso. Se decido di iniziare un manga è sempre per una buona ragione
Per adesso mi sono solo pentita di aver preso "Kimi ni Todoke"... non per colpa mia, ma per colpa del fallimento della casa editrice. E vabbè...
Ho iniziato molte serie durante il 2011...e nessuna ancora droppata, si compro qualche jumpata oppure ormai evito di droppare bleach, naruto &co. visto che non mi prendono più, quanto per non avere serie troncate sugli scaffali delle mie librerie xD Comunque quest'anno ho adorato il fatto che siano aumentati i seinen e che abbiano portato le novel....spero solo che la mia cara JPOP non passi a Messagerie, altrimenti chissà quando vedrò le serie che seguo! Grazie di nuovo staff per queste statistiche!
Un giorno potrei aver bisogno di vendere le mie collezioni per un mutuo, un matrimonio o per crescere i miei figli. Quindi sarei anche contento che quello che compro poi possa acquistare valore nel tempo. Una buona edizione può solo aiutare una futura rivendibilità. Non è un elogio al lucrare. Solo allo sperare che la mia possione valga qualcosa in più del prezzo al grammo per la carta. Vorrei che non diventasse mai carta da riciclo.
La questione della sceltà è vero. Tra tutti i titoli che escono e vorrei leggere sono quasi sempre le serie che lascio in fumetteria piuttosto che non quelle che compro. Ma questo anche perchè oltre hai fumetti mi dedico anche all'animazione al modellismo e ad altri hobby e per portarli avanti tutti devo per forza di cose fare delle scelte. Ma non le ho mai vissute come un sacrificio.
più vado avanti,più manga conosco e più son quelli che vorrei leggereXD
Io nel 2011 ho comprato più manga, sia perchè è iniziata qualche serie che attendevo, e sia perchè sono arrivati nuovi editori con manga che non conoscevo ma ho voluto leggere.
La spesa mensile è però più o meno rimasta la stessa, grazie al turnover (chiamiamolo così
Il 2012 per me si è aperto allo stesso modo, ma già da marzo inizierò diverse nuove serie, senza purtroppo concluderne nessuna.
Il prezzo dei fumetti è aumentato a dismisura negli anni, quando ho iniziato a leggere manga i volumi da edicola costavano 2,60 euro, adesso la stessa qualità è proposta a 3,90 o 4,20, le edizioni da fumetteria costano decisamente troppo.
Sono però d'accordo con chi afferma che bisogna essere disposti a spendere, e acquistarli se uno può permetterseli. I fumetti non sono un bene primario, e magari è bene indirizzare i propri soldi solo su serie veramente meritevoli e lasciare da parte la roba più scadente.
Gli editori però dal canto loro non sembrano aver inquadrato la situazione economica del paese e degli acquirenti. Anzichè puntare su poca roba ma buona, gli editori più grossi continuano a "vomitare" fumetti su fumetti, riempiendo gli scaffali delle fumetterie di tanti fumetti che a comprare sono in pochi, e togliendo spazio ad editori più piccoli che invece hanno il coraggio di osare qualcosa in più e andrebbero perciò sostenuti e premiati.
Sta al lettore farsi i conti in tasca e decidere chi supportare.
Un solo acquirente fa poco, ma più persone (parecchie in verità) possono decidere le sorti di questa o quell'altra casa editrice.
ç_ç
Ottima analisi poco da dire, anche se non sono molto d'accordo con l'affermazione che i lettori basino i loro acquisti sulle proprie disponibilità economiche... penso sinceramente che i fattori davvero influenti in tale ottica siano il grado di "tendenza al collezionismo" dei singoli (leggasi come amore della carta stampata e piacere di avere il volumetto fisico), nonchè la loro effettiva recettività all'inizio di nuove serie (valutabile mediante lo spazio in casa -conosco molta gente che compra più oculatamente perchè non può permettersi molte altre serie sullo scaffale- ed altri fattori).
La prima cosa che ormai guardo è la lunghezza di una serie,se è finita,eterna o con uscite molto distanziate nel tempo;in secondo luogo ciò che mi aiuta molto è il settore usato che permette di comprare serie o grandi blocchi a prezzi vantaggiosi.
Combinando serie in entrata/uscita e acquisti nei mercatini si riesce a risparmiare qualcosa ma comunque devo rimandare l'acquisto di alcuni titoli che mi sarebbe piaciuto leggere.....
ma questo solo perchè ho visto in vendita titoli (Shonen/Seinen) che conoscevo già grazie ad internet
Gli anni in cui spendevo di più (stando ai miei grafici personali) erano 2007 e 2008 ma in quegli anni (ed anche precedentemente) compravo molti più manga rispetto ad oggi.
Quando i prezzi sono più bassi si compra di più e si è tentati a spendere di più. E' una logica di mercato che raramente fallisce.
Questo mi ha aiutata ad essere ancor più selettiva nella scelta dei titoli da comprare, insieme all'assenza di titoli ad acquisto sicuro (a parte vecchie serie da recuperare...).
Mi fa rabbia pensare che un editore debba quasi "per forza" puntare su nuove serie provenienti dal Giappone perchè vendono per "mancata conoscenza della rimanente produzione fumettistica", ma per fortuna ci sono editori che vogliono porsi trasversalmente nel mercato = GP publishing! *__* Hanno voluto riprendere Monster Allergy, e hanno pubblicato Il Cacciatore in 3 volumi, e già solo questo per me è il top!
Spero continuino così!
Mah, se faccio mente locale, ho preso durante l'ultimo anno meno serie che nel 2010. C'è anche da dire che l'offerta di alcune case per quanto mi riguarda è del tutto trascurabile: GP pare essersi specializzata in pessimi shonen usa e getta, quindi non so che farmene, della Goen devo ancora vedere qualcosa di decente.
Rimangono le altre, anche se ho intravisto un trend negativi in termini di qualità dell'offerta anche da parte della JPop, che pure era partita anche bene. Rimangono poi le solite.
Conoscendo un po' la situazione francese e volendo fare un confronto, so che da loro hanno avuto simili problemi, ai quali le case hanno risposto in maniera diversa: aumentando l'offerta o contraendola, probabilmente a seconda della forza della casa stessa. So che alcune case, fra cui la Tonkam, buttano fuori anche 40 titoli al mese, altre si attestano sui 10. C'è però da dire che il costo da loro è leggermente più contenuto e sicuramente il bacino d'utenza è infinitamente più grande, fattore quest'ultimo che sicuramente è rilevante.
Per quanto riguarda l'aumento dei prezzi, in realtà di base ci fu la mezza salassata che ci ha portati dai 3,90/4 euro ai 5,90 quando è scoppiata la mania delle sovracoperte (e lasciatemi dire che uno o due euro di più per una sovracoperta mi sanno di balzello all'italiana). Per di più, a tirare sul il prezzo contribuiscono di sicuro le edizioni giganti e le mega-ristampe (anche se per ora limitate alla sola Panini) che viaggiano tra i 7,90 e i 12,90. Senza dimenticare volumi unici e simili che aumentano il prezzo. Mi sembra strano comunque il dato di fine anno, perché fra l'altro alcune case non sono preticamente state sul mercato in quel periodo (Ronin?), anche se in effetti è (ri)comparsa stabilmente la Magic...
E invece..i grafici sono tutti in salita XDD
Sarebbe interessante capire se l'aumento della spesa nel 2011 è dovuto solo ad un aumento dei prezzi o anche ad un aumento del numero di volumetti comprati..il sondaggio, infatti, non è molto chiaro: " si parla di più o meno volumetti comprati e spesa mensile rimasta invariata..
Io purtroppo gli acquisti li ho incrementati eccome..magari rinuncio ad altro, ma ai manga e al buon cibo no
Ora è raro che prenda serie complete e quindi la media si è stabilizzata sul regolare corso d'uscita dei singoli volumetti... la mia media nel 2011 e tutt'ora è di circa 120/130€ al mese, nel 2010 arrivano anche a 180€.
Poi anche dal punto di vista commerciale si ha piu' visibilita' con piu' prodotti sul mercato!
Non dimentichiamoci poi quante missive sono state mandate a questa o quella casa editrice per ottenere una riedizione del proprio manga desiderato!
Insomma, da tutto questo si denota che il settore sia piu' che in ottima salute e sinceramente da lettero/collezionista non posso proprio lamentarmi, quindi un bel "pollice sopra" per questo ; a mio personalissimo avviso, periodo d'oro di espansione del settore fumettistico
Il problema paradossale qui in Italia e' che, tralasciando i publisher di nicchia come Flashbook e Jpop, non c'e' e non si vuole fare concorrenza. Tutti restano in questa pseudo-apatia, l'unico spunto di aggressivita' e' durante l'acquisizione dei titoli.
nel 2011 si vede un incredibile aumento dei prezzi e uscite dei volumi e questo a me ha causato un'acquisto e una spesa molto elevata di manga nel 2011!! XD
ma con l'andare del tempo penso che i prezzi saliranno alle stelle se continuano così (ci sono manga che costano 6.90 e sono uguali a quelli da 5.90 o anche più sottili!)
per tutte queste uscite nuove sono contenta... anche se il mio portafoglio molto di meno XD
spero che nel 2012 la gp si rifaccia con le date visto che nel 2011 è stata un disastro visto che mi capitava di avere a fine mese tutte le uscite del mese e anche quelle dei mesi precedenti e sul momento uno una spesa del genere non riesce a reggerla!
la goen sta tirando fuori molti manga buoni e fatti bene spero che continui così (anche se ogni tanto non rispetta le date ma si può perdonare! XP)
la j-pop invece mi sembra che stia diminuendo i manga... negli ultimi mesi ho preso davvero poco forse dipende anche dal fatto che non li fa mai uscire! ci sono manga che dovevano essere finiti ma non lo sono ancora, alcuni in anteprima stanno all'ottavo mentre a mala pena è uscito il terzo! vorrei proprio sapere che fine hanno fatto quei manga!
Devo però constatare che, mentre prima in fumetteria ci dovevo andare col trolley, ora uno zainetto mi basta e avanza. Questo perchè se è vero che, facendo una media matematica, i prezzi per volume son più o meno rimasti gli stessi (considerando fattori come le promozioni da un lato, e la scomparsa di D/visual dall'altra), in realtà il lettore percepisce la cosa in maniera diversa, perchè in realtà i prezzi per volume son aumentati, o meglio, ci son determinati target sui quali gli aumenti si son fatti sentire pesantemente (seinen in primis).
Ormai tra le serie che seguo ce ne saranno una manciata col prezzo di copertina al di sotto dei 6 euro. La tendenza è ormai quella di puntare sulle edizioni "deluxe" (dicitura giustificata solitamente solo dalla sovraccoperta), eccezion fatta per i soliti shonen di largo consumo.
Fortunatamente a volte ad un prezzo di copertina alto, si affianca una paginazione notevole che rende il volume conveniente in realtà. E queste edizioni tendo a premiarle molto.
Ovviamente qualsiasi discorso non può prescindere dalla qualità dei titoli licenziati, perchè puoi realizzare un'edizione magnifica e conveniente quanto vuoi, ma se il manga in sé non è nulla di particolarmente avvincente od originale, allora c'è poco da fare.
E' pacifico che la cosa più importante è la qualità intrinseca del manga (difficilmente posso dire di no ad Urasawa), ma allo stesso tempo non posso fare a meno di premiare o meno la pubblicazione di un titolo in virtù della propria edizione: se la ritengo penosa o troppo svantaggiosa come rapporto qualità/prezzo, non c'è niente da fare, non acquisto anche se ci tenevo molto al titolo in questione (vedasi Happy, City Hunter Deluxe o March Story), tanto di roba meritevole da seguire in giro ce n'è a tonnellate.
Quanto a me, noto che sto operando una selezione sempre più spietata.
Si pubblicano sempre più serie agli esordi, con pochissimi volumi all'attivo in patria, ed anche questo tende a spostare la mia attenzione sui recuperi di serie già concluse lasciate precedentemente in pausa, o riedizioni dei classici titoloni (come Monster Deluxe o Blame) che spesso risultano anche convenienti. Certo il primo volume qua e là lo acquisto quando posso.
Non è raro poi che mi metta comodo alla scrivania con carta e penna a decidere quali serie seguire e quali silurare. E' una selezione dolorosa ma necessaria, non solo per questioni economiche, ma anche perchè diventa un "lavoro" angosciante tentare di restare in pari con la lettura di troppi titoli.
Inoltre tendo a lasciarmi i margini economici per poter approfittare di promozioni e recuperi a prezzi scontati di serie complete e botte di culo in genere (e qui finisco per spendere molto più del normale).
Resto fermamente convinto che, in futuro, sarà l'editore che avrà il coraggio di trovare compromessi più intelligenti sul rapporto qualità/prezzo delle edizioni a vendere meglio. E' un po' quello che stan già facendo Star e Goen in fondo, ma di margini di miglioramento io ne vedrei ancora.
PS: ma quanto mi ingrifano questi editoriali, bravo Tacch!
Dimenticavo: devo dire che ciò che più di ogni altro fattore contribuisce a farmi spendere in manga, è l'essere aggiornato ed informato sui titoli in uscita. Se paradossalmente non esistesse un sito come AnimeClick.it, io credo acquisterei poco o nulla (e MALE soprattutto). A dirla tutta penso che pian piano tenderei ad abbandonare i manga.
Con simili uscite ballerine non poteva influire granchè nelle cifre del mercato italiano.
Ogni anno le case propongono tanti nuovi titoli, ma quasi sempre pochissimi di mio gusto.
Anch'io mi sono spesso posto questi quesiti a cui il webmaster ha cercato di dare una risposta, stimolato anche dai nostri grafici che trovo utilissimi (anche se a volte il loro funzionamento mi sfugge: ad esempio, nel caso di acquisto di un arretrato, mi pare che non sempre la spesa si aggiunga all'indicatore del mese in cui è avvenuto l'acquisto, ma ritorni al mese di uscita del volume), e più o meno ero giunto alle medesime conclusioni, in particolare sugli effetti catastrofici causati dalla paurosa congiuntura delle fiere a Settembre-Novembre-Dicembre, e sono un testimone della contrazione dei consumi: infatti, consapevole del fatto che:
1) con questo trend imperante (e per me assolutamente deleterio) dell'edizione pornolusso a qualsiasi costo per qualsiasi fuffata, anche seguire serie più disimpegnate, che personalmente leggerei solo per curiosità e relax, diventa una spesa non da poco se concatenata per parecchio tempo;
2) essendo io un lettore di 24 anni laureato in Lingua e Civiltà Giapponese, ho delle esigenze di per sé costose da accontentare;
ergo, a partire da quest'anno devo, a malincuore, adottare una politica di austerity e comprare solo materiale valido, addio perciò a tutto il resto. Il ciò, ripeto, parecchio a malincuore, in quanto mi piace molto leggere titoli disimpegnati, per il gusto di leggere e tenermi "informato", al passo con i tempi.
Inoltre, temo anch'io la scomparsa di determinati editori dal mercato, soprattutto i più piccoli e meno agguerriti come Ronin, che tuttavia, pur con tutti i suoi difetti, delle perle ce le ha portate e ce le sta portando, dunque se saltasse mi dispererei davvero. Personalmente, sacrificherei la Panini piuttosto che la Ronin; fortuna che gioventù non è sempre uguale a essere esposti a maggiori pericoli di essere divorati, la Goen mi sembra lanciatissima e le auguro tutto il bene possibile se continua a sfornare Tezuka, Ikeda e altri titoli storici con una buona regolarità e prezzi competitivi rispetto alla concorrenza orientata verso i fanatici che non sanno discernere la vera qualità ma sono disposti a spendere cifre da capogiro per ogni fuffata.
Ma... ...visto che ho deciso di risparmiare, cerco di non seguire nuove serie, se non qualche titolo che ritengo "must have", e di non recuperare titoli che mi son lasciata scappare, anche qui, nel limite dell'interesse totale. ^^ Per fortuna mi stanno finendo diversi titoli (tra cui monster che era un bel salasso) e il mio portafoglio gioisce alla notizia.
Diciamo che mi sono posta come obbiettivo quello di vedere la mia spesa mensile calare fino a 100 € e poi, in un futuro prossimo anche sotto (incrocio le dita).
^^
Io a quanto leggo vado decisamente controcorrente: ebbene sì, un pò per motivi miei economici e personali, un pò per perdita di interesse verso il settore manga, mi sono ritrovato a continuare solo e solamente le serie che davvero avevo intenzione di leggere e concludere, a discapito di altre serie che, vuoi perchè eccessivamente lunghe e dispendiose (JoJo ristampa), vuoi perchè ormai divenute monotone e l'ombra di se stesse (Lost Canvas), ho droppato senza pensarci due volte...
Nonostante il mio interesse ora rivolto principalmente agli anime (nonostante la quasi morte dello streaming ecc...), ieri mi trovavo a compilare la lista manga, e diamine ne ho ancora 9 in corso, anche se molti sono dispersi nel limbo o hanno uscite irregolari...
Ovviamente se i prezzi continueranno ad aumentare sarà sempre più difficile che inizi nuove serie poichè il mio portafoglio non si riprenderebbe più.
Apprezzo invece moltissimo editori come Star Comics e Goen che mettono cose belle e curate anche a 4.90, andar là e pagare solo con una banconota da cinque è un lusso ormai raro seppur decisamente comodo.
Spero almeno che questo problema si risolva presto,per il resto continuerò a comprare manga più o meno da tutte le case editrici anche se molto spesso qualità/prezzo non sempre vanno d'accordo
Dall'altro lato, come hai detto benissimo nell'articolo, case come la GP hanno vomitato titoli su titoli di dubbio valore, riempiendo edicole e fumetterie. Chi sento sento però, eccezion fatta per qualche miniserie, nessuno è andato altro l'acquisto del must have Sailor Moon, Enma (unico vero bel titolo), I am hero. Certo che tre titoli su 234241 mila pubblicati, non può dirsi soddisfacente. Per me infatti GP è bocciata in pieno, l'unico editore di cui farei a meno, visto come e quanto cambia gli equilibri del mercato.
Ancora complimenti per l'analisi
Dal mio piccolo, giusto come buon proposito del 2012, posso solo evitare di acquistare le riedizioni di titoli gia in possesso, le deluxe o le jumpate della casa editrice inaffidabile per antonomasia... per il resto alcuni titoli bisogna comprarli tappandosi il naso se li si vuole leggere non in scan.
Quest'anno la maggior parte dei miei manga o è finita o è bimestrale/trimestrale, quindi finirò per comprarne ancora di meno temo.
Altro fattore rilevante dell'aumento dei prezzi nel mio caso è il progressivo appassionarmi ai seinen, che, a causa dei prezzi che raramente vanno sotto i 5-6 euro a volume, sono costretto a lasciare sovente sullo scaffale.
Concordo con Kotaro per quanto riguarda la Star Comics, personalmente adoro le sue edizioni da 4.90, curate e con un prezzo non esagerato, spero solo che durino.
La mia wishlist risulta un po' sballata dato che non ho iniziato a compilarla da subito, ma molto dopo e in momenti diversi, senza contare che faccio molto affidamento sul usato e quindi la mia spesa generale dovrebbe essere più bassa di quella segnata...
Comunque contando che spendo tutto quello che ho in manga penso di dare un discreto contributo al mercato generale del fumetto, sopprattutto perchè mi affido veramente poco alle scan (che uso solo per opere inrecuperabili/che non porteranno mai in Italia).
Auguro lunga vita a tutte le case editrici!
Personalmente posso solo dire che da quando sono su AnimeClick la mia spesa è cresciuta più che sensibilmente e negli ultimi tempi ancora di più... Tuttavia sto un po tagliando i titoli da seguire principalmente proprio perché molte nuove proposte stanno sui 6 euro e spesso non è che mi piacciano a tal punto da continuarle con entusiasmo
Inoltre alcuni titoli anche se iniziati, vengono sospesi senza alcun motivo.
Fortunatamente per un certo numero di anni - dalla fine delle medie alla terza superiore - non ho preso pressoché alcunché e questo è stato probabilmente un bene. Sennonché, quello che non ho speso allora lo vado a spendere ora! Diciamo che Anteprima mi tenta non poco... Se quando iniziai prendevo massimo cinque Manga al mese ora ne prendo dieci-quindici di più... E se contiamo che tra questi già un cinque vengono 5,90 euro vado a spendere come minimo trenta euro! Ah! Ma ho deciso che taglio qualche serie - e ho già iniziato a farlo benché continui ancora a prendere troppa roba - !
Io penso di spendere poco meno rispetto agli anni passati: compro mensilmente meno volumetti ma spesso mi indirizzo a titoli di nicchia che costano di più.
O che, almeno, lo dicano subito se non è c'è più possibilità di vederlo finito, così mi metto il cuore in pace.
Personalmente non saprei dire se nel 2011 ho speso di più o di meno degli anni passati e se quest'anno sarà lo stesso, io so solo che seguo parecchie uscite (alcune anche sporadiche ammetto) e che i soldi che spendo son sempre tanti (ma non come alcuni utenti, che beati loro riescono a seguire il doppio se non di più delle mie uscite).
Per farmi un'idea sono andato a guardarmi i grafici sulla mia scheda, però i grafici sono inesatti, perchè contengono solo i dati dei volumi del mese in questione e non tengono conto dei recuperi di opere "datate" o di volumi acquistati mesi dopo l'uscita.
In conclusione non saprei dire se spendo meno o di più degli anni passati, so solo che gli acquisti vengono ponderati meglio (a parte qualche impulso) e questo grazie anche a Animeclick.it (e qui mi accodo a Oberon
In definitiva è una passione che costa, sia in termini di soldi che di tempo, ma è pur sempre una passione, la mia passione.
Anche per il primo mese del 2012 la spesa manga si aggira sui 60 euro.
Il mio obiettivo è cercare di non superare i 70/75 euro mensili per manga.
Il problema enorme è che sì ho ridotto di molto la spesa manga, ma in compenso sto comprando una quantità enorme di Marvel e alcuni italiani, a cui da Maggio si uniranno anche i DC!
A conti fatti sul totale dei fumetti quindi la mia spesa è aumentata e non poco...
Non credo siano variate di molto. In realtà, ultimamente, spendo sempre meno di quello che prevedo: il che è positivo.
Statistica assai interessante, complimenti.
In questo 2011 ho speso molto di più rispetto al precedente, ma così lo è stato per quello prima ancora, dato che ogni anno scopro sempre qualche autore che mi piace, esce sempre qualche cosa di nuovo che inizio a seguire e recupero sempre di più serie arretrate.
Purtroppo i prezzi non giocano a mio favore, se da una parte cerco di risparmiare seguendo perlopiù serie a prezzi standard dall'altra i miei gusti mi spingono sempre di più a prendermi edizioni e titoli a prezzi da capogiro. Lo vedo specialmente alle fiere, dove ogni anno spendo un capitale(ovviamente secondo i miei canoni
Comunque la mia situazione è sempre uguale, seguo con costanza serie a prezzi standard e quelle più costose comportano una lettura molto più diradata e irregolare, proprio per via dei costi eccessivi.
Questo per via di attese di promozioni e Lucca Comix per cui pago un pò meno, grazie alla somma clemenza delle case editrici ^^ !
Dossier interessantissimo, complimenti.
Grazie alle fiere ho venduto parecchi volumi e ne ho ricomprati altrettanti. Molte serie sono terminate e ho droppato praticamente quasi tutte le serie che seguivo in favore di altre, anche perchè i miei gusti sono cambiati.
Diciamo che sono diventata una cliente più responsabile (e anche il mio portafoglio ne ha tratto vantaggio): adesso seguo meno serie di prima, faccio più attenzione all'edizione, alla quantità di volumi, alla periodicità... e prendo all'uscita in fumetteria solo le serie che mi interessano di più, rimandando le altre alle fiere in cui potrò trovarli usati o a prezzi scontati.
Prevedo che il mio "trend negativo" continuerà quest'anno, anzi probabilmente aumenterà anche. Ad esempio, a marzo ho soltanto un albo da prendere, e lo farò con calma nei prossimi mesi...
In un anno ho comprato poco piu di 150 volumi (qualcuno mi dica se sono tanti o pochi xD)
Adesso seguo non molte serie (preferisco i volumi autoconclusivi) e spero di risparmiare qualcosa nel 2012...
Anche il primo pallino del 2012 non fa presagire altro...
Interessante la situazione distributori che conoscevo solo in parte
Solo sul nostro sito l'utenza ha comprato manga per quasi 5 milioni di Euro e sicuramente chi utilizza la nostra wishlist è una netta minoranza rispetto al pubblico che acquista anime e manga
c'è anche da considerare che molti come me comprano manga usati e quindi non li pagano a prezzo pieno, quindi potrebbero intaccare più o meno notevolmente le statistiche, visto che l'editore non guadagna nulla dall'acquisto/vendita di volumi usati.
Diversamente dai 6 anni passati sto perdendo interesse sulle uscite manga, mi dimostro attirato a molti meno prodotti - maggior offerta implica, ahimè, anche un peggioramento nella qualità di fumetti proposti (imho): le case editrici fanno a botte per aggiudicarsi titoli capaci di attirare una certa fetta di mercato (si presuppone quella che compra di più), fetta in cui difficilmente rientro - quindi per il 2012 prevedo una drastica diminuzione di spesa, mentre comprerò il 70% (fonte attendibile da proporzioni matematiche casalinghe) di fumetti americani in più.
Ciò che mi dà fastidio in questo cambiamento lo provo sfogliando "Mega" o "Anteprima": le sezioni manga di determinati editori le salto senza degnarle d'uno sguardo.
Cosa che non mi sarei mai sognato fino a un anno fa.
Nota curiosa: non ho per niente avvertito l'incremento dei prezzi. Ormai i 5.90€ sono il prezzo base, i manga a 3.9 sono praticamente estinti.
In questo argomento ho imparato a soffrire di meno nel darmi una regolata: quando ritengo un manga non all'altezza del prezzo di copertina lo evito dominando la curiosità iniziale dovuta dalla buona trama/autore particolarmente bravo.
Quando smaltirò la mole di arretrati da leggere prenderò in considerazione il recupero di altri "classici", e forse inizierò qualche nuova serie tra le più recenti, intanto prendo nota di quelle più nelle mie corde, poi si vedrà
Comunque, per me è stata alquanto deleteria la comparsa della wishlist: troppo comodo crearla, troppo veloce stamparla per portarla allo Starshop o alla fumetteria dell'usato
Da quando ho iniziato ad usarla i miei acquisti sono aumentati in modo esponenziale
Mi spiego meglio: sono diventata molto più selettiva, più esigente. Se gli anni scorsi compravo tutto quello che mi capitava a tiro, e tendevo a terminare serie che non mi interessavano affatto, quest'anno ho ragionato molto di più, ho meditato bene gli acquisti, ho puntato su poche serie ma di buona qualità, acquistando alla cieca solo nel caso di promozioni vantaggiose (e comunque, anche così, valutando caso per caso). Questo probabilmente è dovuto anche al fatto che ho cominciato serie che mi piacciono molto ma che hanno un prezzo piuttosto alto, la qual cosa mi costringe per forza a moderarmi e magari a rinunciare ad altro, magari meno imperdibile. Insomma, per rispondere non mi sono basata strettamente sul numero di manga che ho comprato, ma sul numero di serie che ho scelto di seguire, decisamente diminuito.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.