Planetes1Il problema dei rifiuti spaziali, ad esempio interi satelliti ormai in disuso, parti di razzi che devono ancora rientrare nella nostra atmosfera per essere distrutti e molto altro, è un qualcosa che riguarda anche il nostro tempo, senza dover necessariamente arrivare al futuro illustrato nel manga Planetes (in Italia edito dalla Panini).

La storia segue un gruppo di 'netturbini spaziali' della Sezione Space Debris, il cui compito consiste nel prevenire danni o distruzioni di satelliti, stazioni orbitanti e navi spaziali da parte di rottami e detriti liberi di vagare lungo l'orbita terrestre.

Infatti, già durante questi anni si è avuto un aumento esponenziale della presenza di rottami orbitali. Secondo i dati diffusi dall'agenzia spaziale europea (ESA), in orbita ci sono circa 22000 oggetti di dimensioni più grandi di una tazza da caffè, di cui solamente 1100 sono in servizio.

Ma una soluzione, che in qualche modo porterebbe ad un anticipo netto delle vicende viste nel manga di Makoto Yukimura potrebbe essere alle porte, anche se in versione 'unmanned'.

L'azienda specializzata in tecnologie aerospaziali Astrium UK sta mettendo a punto uno strumento simile a una fiocina in grado di raggiungere il detrito e, attraverso un meccanismo di propulsione, trascinarlo verso il basso per lasciarlo bruciare nell'atmosfera.

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Il problema è più serio di quanto si pensi e apporta gravi rischi alle strutture orbitali tuttora funzionanti (vedi l'enorme Stazione Spaziale Internazionale con il suo equipaggio). Per fare un semplice esempio, un oggetto del peso di soli 100 grammi che andasse ad impattare contro la superficie dei moduli della stessa Stazione, sarebbe potenzialmente letale.

Tutte le agenzie spaziali mondiali sono alla ricerca di un metodo efficace per risolvere questo serio problema da qualche anno a questa parte, e citando ancora una parte dell'articolo del portale arstechnica:
Ma immaginate, se volete, l'anno 2151, e un pazzo Capitano iHab all'inseguimento di un grande satellite bianco insieme al suo arpione.

Insomma, una storia forse già letta nelle pagine di un certo manga, con le dovute differenze.



Fonti Consultate:
ArsTechnica.com
Punto-Informatico.it
bbc.co.uk