Vi proponiamo una nostra intervista a Cristian Posocco, direttore editoriale di FlashBook Edizioni, che noi di AnimeClck.it ovviamente ringraziamo per la disponibilità.

 
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Ben ritrovato Cristian.

1- Se per te non è un problema, riprendiamo il discorso proprio lì dove l’avevamo lasciato in occasione della nostra ultima chiacchierata.
Come ben ricordiamo tutti, The Five Star Stories era all'epoca ancora agli inizi del suo percorso editoriale nel nostro paese. Col raggiungimento del traguardo rappresentato dal XII (e fino a poco tempo fa ultimo) volume, è invece giunta l’ora di tirare le somme.
Il mercato italiano ha premiato The Five Star Stories?

Diciamo che non l’ha bocciato. Diciamo che se fosse uscito a metà anni novanta, avrebbe venduto tantissimo. Diciamo che se fosse uscito a metà anni novanta e adesso fosse stato ristampato, paradossalmente, avrebbe venduto un botto di più. Follie del Mercato Italiano, questa entità suprema e dispotica che spadroneggia a destra e a manca facendo il bello e il cattivo tempo. Che poi, c’è da dire, Sua Maestà il Mercato Italiano, recentemente, pare aver ristretto il polsino della camicia, e di “premi” ha preso a concederne ben pochi. Il non venire bocciati, in mezzo a tanta gioja & allegria et abundantia, è già una cosa di cui essere felici.

2- Sembra che Nagano abbia ripreso a disegnare: puoi già dirci qualcosa sull'eventuale pubblicazione di possibili nuovi volumi anche da noi, oppure è troppo presto?
È decisamente troppo presto... Aspettiamo che il nuovo volume esca *materialmente*, e poi vediamo. Intendo, vediamo il come e il quando. Il se è fuori discussione.

3- Ora che The Five Star Stories è concluso (o meglio, "in possibile espansione"), siete interessati a qualche altro importante recupero?
Tutto ciò che è “importante” ci interessa. Se si presenteranno le giuste opportunità, proveremo a coglierle, ma senza sconvolgere i bilanci né gli equilibri societari.
Che dici, sono pronto per fare il DS in un club di Serie A?¬ ^^

4- Avete intenzione di portare in Italia qualche altro interessante titolo robotico, oppure abbandonerete il genere perché, come si è spesso detto, è poco redditizio?
Premesso la definizione “poco redditizio” è invero ottimistica, diciamo che al momento preferiremmo tenerci alla larga dal genere. Anche solo per evitarci a priori l’imbarazzo di dover nuovamente interrompere una serie. Se poi si presenteranno delle occasioni clamorose per titoli clamorosi, valuteremo tali opportunità.

5- Ti va di fare un piccolo "bilancio" dell'anno appena concluso?
È stato un anno difficile, felicità a momenti e futuro incerto. Ovvio che in questo momento storico di crisi, austerità e incertezza non ci si può aspettare un incremento delle vendite, soprattutto se il numero delle uscite globali continua ad aumentare e la richiesta del mercato parallelamente continua a diminuire. In effetti il calo s’è sentito, ma noi teniamo botta e andiamo avanti cercando di mantenere il più possibile inalterato il nostro lavoro – anche se alcuni sacrifici li abbiamo dovuti fare, come il rialzo dei prezzi delle novità future o, in passato, la rinuncia ad alcuni “lussi” come la verniciatura delle sovraccoperte.

6- Che ne pensi dell’attuale panorama editoriale italiano? Come vive FlashBook il crescente sovraffollamento del mercato? C’è qualcosa che ti auspichi cambi a breve?
Ecco, appunto, come detto sopra: il crescente sovraffollamente in una circostanza di crisi economica generale e di decrescita continua della domanda è una cosa folle, schizofrenica, assurda. Penso che l’attuale panorama in Italia abbia un po’ ucciso la “gioia” di fare un lavoro sulla carta bellissimo. Servono abbondanti razioni di pazienza e sangue freddo, di teste basse e di faticose pedalate.
Se auspico che cambi qualcosa a breve? Sì... l’identità sessuale di Inio Asano!

TheFiveStarStories1 cover Flashbook intervistaLineBarrels of Iron 1 cover Flashbook intervista2001 Nights 1 cover Flashbook intervista




















7- Tra gli addetti ai lavori, tu sei uno di quelli "nati sul web", e anche quando sei successivamente passato dall'altra parte della barricata, sei rimasto abbastanza presente su siti, forum e quant'altro, magari anche solo come silente lettore.
Conoscendo quindi i gusti e le opinioni degli internauti, puoi dirci quanto questi siano allineati ai dati di vendita, quanto influiscano sugli stessi e se e come questi stiano mutando nel tempo?

In realtà non trovo corretto dire che sono nato sul web. È vero che ho sempre frequentato molto il web, fin da quando, nel 1995, mi iscrissi all’università, dove conobbi internet; ma non è sul web che ho fatto la gavetta e mi sono fatto apprezzare per le mie doti professionali. “Professionalmente” parlando, io sono un “nativo analogico”, o meglio, “cartaceo”. La mia gavetta è cominciata con “Kamikaze”, la fanzine che ho cofondato; poi di lì ho cominciato a pubblicare per diverse riviste ufficiali (Mangagiornale, Man-ga, eMotion, anche questa cofondata) e infine ho pubblicato il mio libro. La mia presenza sul web come adetto ai lavori, e non solo come perditempo, si è fatta più assidua dopo aver iniziato la mia collaborazione con Flashbook.
Certo, è anche vero che ai tempi dell’università frequantavo newsgroup o chat tematiche come IAC e IAF, e fui uno dei primissimi iscritti ad Animeclick. Ma queste frequentazioni mi vedevano, come appena detto, nelle vesti di gioioso “perditempo”. O forse no? ^^

8- Tu sei famoso per il rapporto diretto col fandom. Quali sono gli aspetti positivi e quelli che meno ti piacciono dell’interloquire a tu per tu coi lettori?
Non ci sono aspetti che non mi piacciono del rapporto diretto, a tu per tu. Quel che non mi piace è come l’interazione digitale spesso spinga le persone alla maleducazione, quando non addirittura alla malignità gratuita. Seduti davanti alla tastiera certe persone si permettono cafonaggini e coltellate che in una conversazione faccia a faccia mai si sognerebbero. Quando si è faccia a faccia e ci si guarda negli occhi, è più difficile che si creino malintesi o fraintendimenti, e si capisce facilmente se l’interlocutore è una persona trasparente o in malafede, se è disinteressato o arrivista, se è una persona di cui potersi fidare o qualcuno pronto a pugnalarti alle spalle. Gli occhi, lo sguardo, rivelano tantissimo delle persone.

9- FlashBook non sarà annoverabile tra gli editori più grossi o noti dello stivale, però ha il suo zoccolo duro di appassionati. Tant’è che ha collezionato la sua bella dose di apprezzamenti nel sondaggio di fine anno degli editori preferiti qui su AnimeClick.it, nonostante un 2012 forse non stellare dal punto di vista della presenza sugli scaffali delle fumetterie. A cosa attribuisci questo incrollabile apprezzamento?
Al mio sex-appeal, ovvio! Che razza di domande.

10- Di recente avete ufficializzato l’interruzione di Linebarrels of Iron. Cosa ti senti di dire a quei lettori che ora si sentono traditi da questa scelta?
Che anche noi potremmo, in un certo senso, dire di sentirci traditi. Puntavamo molto su questa serie, che giudichiamo tuttora eccellente, e non a caso avevamo organizzato un campagna lancio inusuale per noi, stampando una gran quantità di primer gratuiti che abbiamo provato a far distribuire alle fumetterie. Il mercato ha però fatto resistenza fin da subito, e sul lungo il risultato è stato ancora peggiore, con ordini che calavano di volume in volume. La situazione non era più sostenibile. Capitolo chiuso.

11- Precedenti come questo, quanto minano un rapporto di fiducia così difficile da instaurare coi lettori? Detto francamente, perché un lettore dovrebbe darvi ancora fiducia seguendo le vostre serie, se poi non può escludere l’eventualità che vengano interrotte in caso di scarso successo?
Mah. Bene o male tutti gli editori hanno i loro “morti”, delle serie che sono state interrotte o sospese. Gli stessi editori giapponesi non si fanno scrupoli a segare allegramente le cose che non vendono come dovrebbero. I fumetti sono la fonte di sostentamento per le case editrici. Se un albero succhia nutrimento dal suolo ma non dà frutti, viene tagliato. C’è poco da fare. Poi, ogni lettore ha la sacrosanta libertà e l’intoccabile diritto di agire come meglio ritiene e di perseguire i suoi interessi, così come gli editori perseguono i loro. Faccio notare solo che se, per assurdo, tutti i lettori seguissero la filosofia del “compro solo a serie conclusa”, nel giro di pochissimi mesi tutti gli editori chiuderebbero e non verrebbe pubblicato più nulla. Se una serie piace, l’unica cosa sensata da fare è sostenerla quando esce e cercare di spammarla il più possibile.

12- Puoi dirci nulla di nuovo invece su ZeroIn? Ci confermi che riprenderà come accennato sul vostro profilo Facebook?
Assolutamente sì, il volume 7 è in stampa proprio mentre sto rispondendo a quest’intervista, e il volume 8 già tradotto e pronto per la lavorazione.

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13- In media per FlashBook quante copie deve vendere oggi un manga per rientrare nelle spese? E per essere considerato un “successo”?
L’amministrazione ritiene di non divulgare dati e cifre legati alla nostra contabilità, e non mi ha pertanto autorizzato a rispondere a questa domanda. L’unica cosa che posso dire è che oggi può essere considerato un successo un titolo le cui vendite 3-4 anni fa erano considerate appena accettabili. Inoltre ci chiediamo anche noi quanto questi dati possano interessare ai comuni lettori... ci sembra possano essere più interessanti per i competitor.

14- Avete annunciato un imminente aumento dei prezzi di copertina. Interesserà tutti i vostri titoli? Per caso nel contempo le edizioni cambieranno (materiali e confezionamento) o resteranno le stesse?
È cambiata la carta, dal momento che quella che utilizzavamo prima non viene più prodotta. La carta nuova è leggermente meno ruvida, ma è comunque buona. Per il resto, tutto rimarrà come prima. A parte il prezzo, che, rispondendo alla domanda originale, coinvolgerà tutte nuove serie che inizieranno da Primavera/Estate 2013; ma le serie già in corso manterranno il loro prezzo.

15- Qual è la vostra politica in merito all'adattamento delle onomatopee?
La nostra polica in merito non è mai cambiata: le onomatopee fanno parte, contemporaneamente, del contenuto testuale e del contenuto grafico di un fumetto. In quanto contenuto testuale, vanno tradotte e adattate per permettere ai lettori una fruizione ottimale; in quanto contenuto grafico, l’adattamento dovrà cercare di rispettare il più possibie la forma, le dimensioni e lo stile dell’originale. The Five Star Stories, come abbondantemente spiegato, è un caso a parte, in quanto è stato lo stesso autore a porci il divieto di adattarle. Se invece vuoi sapere cosa ne pensiamo riguardo alle tradizioni scritto in sovrimpressione o a fondo vignetta (ma nei manga spesso lo spazio a fondo vignetta non c’è), siamo contrari, a nostro modo di vedere “deturpano” la pagina.

16- Come e quanto influiscono sul prezzo di copertina elementi come licenza, traduzione, adattamento e lettering, l’editing, materiali e confezionamento, distribuzione ecc…
Ci potresti fare una stima in percentuali?

È molto difficile stilare delle percentuali, perché molto dipende da quanto la casa editrice decide di spendere per una licenza, dalla tiratura, dalle soluzioni che scegli di adottare per stampa e confezionamenteo degli albi. Ricordo inoltre che con l’attuale sistema distributivo italiano, del prezzo di copertina di un albo l’editore intasca all’incirca la metà.

17- Quali sono le difficoltà, per una casa medio-piccola come FlashBook, nel mantenere un calendario delle uscite il più possibile regolare e affidabile?
La difficoltà maggiore consiste nel far partire correttamente gli ingranaggi del processo produttivo. Una volta partiti, una volta “preso il giro”, se la quantità di uscite programmate è proporzionata alla forza-lavoro disponibile, non è poi così difficile. Certo, a volte capitano degli intoppi, come guasti tecnici, partite di carta che non arrivano, materiali digitali o traduzioni in ritardo eccetera, e in quei casi sei costretto a correre e lavorare anche la notte e il fine settimana. Ci sta che possa accadere. In effetti, la scorsa Estate siamo stati vittime di una serie di guasti che hanno necessitato diverso tempo per essere risolti, e questo ha fermato alcune lavorazioni causando alcuni piccoli ritardi a catena, ma mi sembra che fossero ritardi ampiamente “perdonabili”, e in ogni caso abbiamo superato il momento critico.
A volte può accadere anche che si decida di invertire una o più uscite di metà mese con quelle di fine mese per esigenze di foliazione o di confezionamento degli albi.

18- Tra le varie domande che vi erano rivolte di volta in volta alle varie fiere, una delle più frequenti era sicuramente “Quando ristampate 2001 Nights?”. Per anni la vostra risposta è sempre stata che la richiesta non era tale da coprire le spese della ristampa. Eppure a Lucca Comics & Games 2012 avete presentato i tanto agognati volumi. Cos'è cambiato rispetto al passato?
È cambiato che ci siamo attrezzati di nuove tecnologie che ci hanno permesso di affrontare in maniera “sostenibile” una ristampa di questo tipo.

19- Guardando agli annunci più recenti, è palese notare l’occhio di riguardo riservato a Samidare, il cui primo volume è stato presentato al prezzo scontato di 1,90€ (2€ a Lucca). Perché questa predilezione per Samidare? E quali sono stati i primi riscontri di pubblico?
Questa predilezione è dovuta al fatto che giudichiamo Samidare in assoluto un dei titoli più belli su cui abbiamo avuto modo di lavorare. Purtroppo, tanta sostanza portava il rischio di venire “penalizzata” da un appeal grafico molto diverso rispetto agli standard cui il pubblico italiano sembra essere abituato. Questa paura credo sia il motivo principale per cui un titolo così “potente” è rimasto inedito sino ad oggi. Pubblicarlo è al tempo stesso un privilegio, una scommessa e una responsabilità: dovevamo perciò tentare il tutto per tutto per convincere i potenziali lettori a dargli una chance, ad andare oltre alle apparenze e alle copertine. La promozione, in questo senso, è stata una scelta logica, anche considerando i buoni risultati ottenuti da Devil & Love Song. Riguardo i primi risultati, è decisamente troppo presto per parlarne, ci mancano ancora molti dati. Aspettiamo qualche mese. Purtroppo spesso accade che un grande entusiasmo da parte del pubblico non venga affiancato da un grande entusiasmo da parte di chi deve vendere. Mah, vediamo.

20- Se Samidare avrà il successo sperato, proporrete altre opere dello stesso autore? Come pensate di affrontare la cosa in un mercato così concorrenziale, dove un autore valido scoperto da una casa editrice “minore”, ha alte probabilità poi di essere rubato dai “big”?
Forse non ho ben compreso la domanda, ma l’unica cosa che mi verrebbe da dire è che affrontiamo questa situazione... con stoicismo. Se un big si muove per un titolo e propone un pacchetto di euri che noi non possiamo permetterci e/o non riteniamo equo alle prospettive di vendita italiane, quel titolo finisce nelle sue tasche, punto. Forse intendevi chiederci se abbiamo mai pensato di o provato a strappare una sorta di “esclusiva” con un tal autore. Guarda, a parte i casi eccezionali e sporadici in cui gli autori trattano in prima persona i propri diritti, alla Go Nagai, tendenzialmente gli editori giapponesi tendono a preferire che un tale autore sia pubblicato dallo stesso editore. Bene, però a questo punto si torna al discorso di prima: se poi arriva un “big” o un pincopallo con tante belle parole e, soprattutto, un bel valigggione ricolmo di $oldi $onanti, c’è poco da discutere.
Detto questo, mi auguro vivamente che Samidare riscuota perlomeno un discreto successo, in quanto ci sono altre splendide opere di Mizukami che amerei poter pubblicare.
 
つづく...

Ed a breve la seconda, piccantissima, parte dell'intervista a Cristian Posocco; continuate a seguirci e ne leggerete delle belle...