Shirobako è stata di certo una delle più piacevoli rivelazioni delle scorse stagioni, una fresca commedia incentrata su un gruppo di amiche impegnate nell'industria dell'animazione giapponese, il cui successo in patria è stato tale da spingere anche la nostrana Yamato Video ad acquisirne i diritti e pubblicare la serie sottotitolata sul suo canale Youtube Yamato Animation.

Un'interessante caratteristica dell'anime targato P.A. Works è che se le ragazze protagoniste della storia sono disegnate in uno stile decisamente moe, il resto dei personaggi è rappresentato in maniera decisamente più realistica... questo perché molti di essi sono reali. Proprio così: una buona parte dei personaggi è basata su importanti esponenti del mondo dell'animazione giapponese! Per questo motivo, di seguito vi presentiamo una panoramica, seppur non esaustiva, dei numerosi omaggi al mondo dell'animazione giapponese presenti in Shirobako:

         Mitsuaki Kanno = Hideaki Anno


Di sicuro il più famoso tra i cameo presenti nella serie, e del resto i divani con i colori degli Eva nel suo ufficio erano un indizio piuttosto evidente... Hideaki Anno non ha bisogno di presentazioni, in quanto fondatore del celeberrimo studio GAINAX e padre di opere cult dell'animazione giapponese come Evangelion, Nadia e Gunbuster. Curiosamente, non è la prima volta che viene rappresentato in un'opera di finzione: è presente in Aoi Hono, manga del suo collega dei tempi dell'università Kazuhiko Shimamoto, e in Insufficient Direction, opera di sua moglie Moyoco Anno. Se in Shirobako il suo alter ego Kanno è descritto come un uomo dedito al suo lavoro e dotato di una conoscenza enciclopedica del suo campo, il ritratto della sua consorte è decisamente diverso, dipingendolo come un bambinone che misura le stanze in base a quante figure di Kamen Rider riescono a entrarci...

Shigeru Sugie = Yasuji Mori (?)

A differenza del caso precedente, l'identificazione di Shigeru Sugie è più incerta: tuttavia sembrerebbe ispirato alla figura di Yasuji Mori (1925-1992), pioniere dell'animazione giapponese. L'opera fittizia di Sugie Andes Chucky appare infatti basata su Yama Nezumi Rocky Chuck (in Italia Le favole della foresta), del 1973: Mori era specializzato in opere con protagonisti animali, e per questa ragione il suo alter ego animato Sugie non è ferrato nel moderno stile “moe” ma preferisce disegnare animali, per esempio i cavalli di Exodus.

Saburou Kitano = Ichiro Itano

Ichiro Itano è famoso principalmente per l'“Itano Circus”, le iconiche raffiche di missili presenti nel primo Macross diventate un segno caratteristico del suo stile, e per aver lavorato a opere ultraviolente come Angel Cop, Megazone 23 II e Violence Jack. La sua versione animata Kitano fa la sua apparizione nel mezzo di una discussione tra animatori 2D e 3D, riuscendo a placarla grazie alla sua esperienza in entrambi i tipi di animazione. Itano è ancora in attività, seppur non in ruoli di vertice, ed è attualmente al lavoro su Gundam - The Origin.

Masahiko Inami = Masahiko Minami

Il vero Masahiko Minami è il presidente di BONES (la cui controparte anime è The Born, dotata di una sede del tutto identica a quella reale), studio creato da una costola della Sunrise e produttore di serie come Fullmetal Alchemist e Space Dandy. Minami è noto per andare in giro con cappello e maglia da baseball proprio come Inami, e, come Anno, anche lui è stato rappresentato nel manga Aoi Hono.

Masahito Marukawa = Masao Maruyama

Maruyama è il cofondatore del famoso studio Madhouse, da cui si è congedato qualche anno fa per fondare il nuovo studio MAPPA. Come la sua versione animata, è un uomo molto gentile la cui passione per il mondo dell'animazione non si è affievolita a dispetto dell'età e che non si perde nemmeno un'edizione dell'Otakon.

Seiichi Kinoshita = Seiji Mizushima

Mizushima vanta una lunga carriera nel settore, che affonda le sue radici alla fine degli anni '80 con City Hunter, per poi proseguire in anni più recenti con la prima serie e il film di Fullmetal Alchemist e con Gundam 00. La sua versione animata Kinoshita è mostrata come un giovane un po' volubile dalla testa piena di sogni, cosa che rappresenta sia il suo punto di forza che il suo punto debole.

Takanashi Tarou = Tsutomu Mizushima

E dulcis in fundo... l'incompetente Tarou, detestato un po' da tutti, è ispirato sorprendentemente a una versione giovanile del regista di Shirobako, Tsutomu Mizushima, che, a suo dire, da giovane era incompetente, non aveva alcuna conoscenza del funzionamento del settore e sopravvalutava enormemente le proprie capacità. In compenso, oltre al talento, con l'età ha acquisito, a quanto pare, anche una forte dose di autoironia!

Fonte consultata:
Otaku USA Magazine