A giudicare dal numero di commenti agli episodi, alle notizie con le prime impressioni e alle discussioni sulle varie schede utente del sito, possiamo constatare che sono in molti gli appassionati che seguono gli anime più recenti in diretta col Giappone, settimana per settimana. Oltre a questi, tuttavia, esiste una fetta non trascurabile che preferisce invece attendere la conclusione delle varie serie, per poi orientarsi sui titoli maggiormente apprezzati senza la necessità di sottostare alle uscite giapponesi ma potendo gestire a propria scelta i tempi di visione.
Questa rubrica nasce principalmente per questi ultimi, per dare una visione conclusiva della stagione e consigliare gli anime maggiormente apprezzati dai vari redattori del sito. Abbiamo preso in esame tutte le serie concluse nell'inverno 2015 e preparato una lista dei titoli consigliati. Dopo una breve introduzione all'opera, i vari redattori hanno stilato un breve commento (500 caratteri) con la loro opinione.

Questa rubrica vuole anche dare l'occasione agli utenti che hanno seguito le varie serie in diretta di consigliare a loro volta i loro titoli preferiti. Pensate che qualche anime meritevole sia passato in sordina? Oppure non siete rimasti molto convinti da qualcuno dei successi stagionali? Ditecelo nei commenti.

Prima di lasciarvi all'elenco dei consigli, vi linkiamo il file in cui abbiamo raccolto tutti i voti dei redattori al fine di selezionare le varie opere, così da darvi un'idea più completa della stagione (e per permettervi di orientarvi meglio qualora ci sia qualche redattore dai gusti più affini ai vostri).

Vi ricordiamo inoltre che, se cercati nuovi anime da guardare, potrebbe risultarvi utile la nostra guida sul come trovare nuovi anime che potrebbero piacervi.

KISEIJU: SEI NO KAKURITSU

Serie da 24 episodi, tratta da manga (concluso)
Finale: SÌ
Genere: Horror, psicologico, drammatico


Trasposizione ambientata ai giorni nostri del manga scritto a inizio anni '90 da Hitoshi Iwaaki, Kiseiju segue le vicende di Shinichi Izumi, la cui vita da normale liceale viene sconvolta nel momento in cui un essere sconosciuto prende possesso della sua mano destra. Mentre Shinichi inizia a fare la conoscenza con questo “ospite indesiderato”, cui da nome Migi (Destro), nel mondo iniziano ad accadere strani omicidi, caratterizzati da vittime dai corpi orribilmente squartati e mutilati, quasi fossero stati divorati da un animale selvatico. Appartenenti alla stessa razza di Migi, questi parassiti hanno divorato il cervello del loro ospite umano, uccidendolo e prendendo possesso dell'intero corpo (impresa fallita da Migi, che ha dovuto accontentarsi di una mano), e sono ora in cerca di succosi essere umani da divorare come nutrimento.
Come cambierà la vita di Shinichi dal ripetuto scontro-incontro con questa razza priva di emozioni, così diversa dagli esseri umani? E come evolverà la psicologia di questi parassiti, in particolare di Migi, man mano che entrano a contatto con gli esseri umani e si adattano al loro nuovo corpo e alla società umana?
Kiseiju non è solo scontro fisico e psicologico tra umani e parassiti, ma anche scambio culturale e confronto ideologico tra due razze tra loro quasi antitetiche, tra due modi di percepire il mondo e di considerare il ruolo dell'uomo nell'ordine naturale, mentre allo spettatore viene lasciata completa libertà di scelta su quale sia il punto di vista più condivisibile.
 
Thorgrim: Una reinterpretazione magistrale da parte di Madhouse di questo classico della fantascienza di fine anni '80. Tecnicamente eccellente, non patisce quasi mai dei cali narrativi ed anche nei momenti più lenti riesce ad attirare l'attenzione grazie alla sua ottima regia. Un plauso anche all'idea di introdurre elementi tecnologici moderni (tablet, cellulari, ecc.) per coinvolgere gli spettatori più giovani. Un must per gli amanti dell'animazione di qualità.
Voto: 9/10
 
Slanzard: Personaggi ottimamente caratterizzati ed in continua evoluzione, ambientazione interessante e non banale e notevoli spunti di riflessioni ben integrati nella narrazione rendono Kiseiju la miglior serie stagionale, complice anche un finale compiuto che non rimanda a future seconde stagioni che forse mai verranno realizzate. In un mare di serie fatte senza impegno e interesse, solo per pubblicizzare prodotti correlati, sicuramente una boccata d'aria fresca.
Voto: 8,5/10
 
Arashi84: Serie che mi è piaciuta dal primo all'ultimo episodio, e che ai miei occhi, non ha perso un colpo per tutta la sua durata. Ho apprezzato molto il personaggio di Shinichi, i suoi tormenti, la sua stabilità mentale continuamente in bilico e il modo in cui ha affrontato ogni situazione. Appassionante e coinvolgente anche e soprattutto nella sua crudezza e nei dubbi esistenziali dei suoi personaggi.
Voto: 8,5/10
 
sintetico82: Indubbiamente l'anime della stagione per me. Una storia angosciante e molto singolare che sa unire tematiche profonde e azione come non vedevo da tempo. Eccezionale la colonna sonora del Dj Ken Arai che invito ad ascoltare per intero. Bellissima l'evoluzione del protagonista e del parassita nel susseguirsi degli eventi. Da non perdere!
Voto: 8,5/10
 
ReiRan->--@: Un anime così non si vedeva da un po’, si pregia di una buona trama che regge le sue fila fino alla fine. Sì, c'è un bel finale compiuto, di questi tempi merce rara. L'opera ci lascia molti, ma molti, spunti su cui riflettere, su tutti: chi è il vero parassita? Non siamo forse noi umani il cancro del nostro pianeta?! Molto interessante risulta il personaggio del parassita Migi e il suo rapporto con il suo “ospite” umano.
Voto: 8,5/10
 
Melany: Lode soprattutto alla Madhouse che ha adattato un manga lontano in una versione animata rispettabile. Serie coinvolgente e riflessiva, di quelle che non sono facili da trovare oggi. Bella in particolare la prima parte, anche la seconda è valida seppure meno memorabile. Di certo è un titolo da ricordare e consigliare senza indulgi.
Voto: 8,5/10
 
ABI_666: Avvincente e ben realizzato, sviluppi interessanti, bei colpi di scena e personaggi ben caratterizzati, in particolare l'evoluzione del protagonista è stata resa molto bene. Forse alcuni non apprezzeranno il finale, ma il messaggio dell'autore è comunque ben chiaro.
 
Voto: 8,5/10
 
Gordy: Anime tratto da un manga di oltre vent'anni fa e la cui storia non sente minimamente il peso dei suoi anni. Un ottimo thriller, intenso e drammatico, con una storia profonda e interessante, e con dei personaggi ben caratterizzati. A tal proposito, ho apprezzato soprattutto l'atteggiamento del protagonista nel'affrontare i suoi tormenti interiori. Per quanto mi riguarda è l'anime della stagione.
Voto: 8,5/10
 
Zelgadis: Thriller-horror che fa quello che deve fare dall'inizio alla fine, ovvero tenere lo spettatore incollato allo schermo e che non risparmia colpi di scena e momenti di intensa drammaticità. Fantastici e coerenti i personaggi e molto efficaci i dialoghi interiori e i tormenti di Shinichi. La serie regge fino al finale che però sembra come mancare di qualche passaggio chiave. Rimane comunque una serie da non perdere.
Voto: 8/10
 
Alex Ziro: Sicuramente una piccola perla. La narrazione è matura e coerente, a mio avviso la seconda metà è un po' sottotono, ma una storia scritta in questo modo non può che essere lodata il più possibile.
 
Voto: 8/10
 
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DEATH PARADE

Serie da 12 episodi, storia originale
Finale: SÌ
Genere: Soprannaturale, psicologico


Con le innumerevoli vite umane che si spezzano ogni giorno in tutto il mondo, può capitare che due persone muoiano nello stesso istante. Quando ciò accade, le due anime sono imprigionate in un luogo simile ad un bar in cui sfidarsi ad un gioco casuale in cui metteranno in gioco la propria vita. Il gioco in sé tuttavia non ha alcun senso, se non quello di spingere al limite i due avversari in modo da liberare tutta l'oscurità presente nel proprio animo, cosicchè appositi giudici, non umani e privi di sentimenti, possano soppesarla e decidere chi sia degno di lode e chi vada punito, chi potrà reincarnarsi e tornare nel mondo e chi sarà destinato ad un eternità di solitudine nel vuoto.
Ispirato all'OVA del 2013 Death Billiards, Death Parade affianca alle varie sfide e all'analisi introspettiva delle psicologie dei vari defunti diverse riflessioni sul metodo tramite cui i giudici formulano i propri verdetti. Può un essere privo di emozioni giudicare le emozioni umane? Spingere gli umani in situazioni disperate è davvero un modo per estrarne l'oscurità? Non sarà che in questo modo l'oscurità la creano gli stessi giudici? Quanto può essere equo un giudizio nel momento in cui gli stessi giudici possono non essere d'accordo tra loro, specialmente quando si tratta di sentenze formulate da esseri – si suppone – divini, in cui si decide del destino di un'anima per l'eternità?
 
Thorgrim: Un anime che vale la pena di vedere anche solo per il comparto tecnico, uno dei migliori di questo inizio 2015. La sceneggiatura trae linfa vitale dall'OAV originale, ma riesce a sviluppare una sottotrama tutta sua con picchi intensi di drammaticità e lirismo. Solo in un paio di episodi cede un po' il passo alla ripetitività, ma è un neo che non va ad intaccare la resa complessiva di questo ottimo anime.
Voto: 9/10
 
Gordy: Apprezzo molto questo tipo di serie che analizzano nel profondo l'animo umano. In Death Parade assistiamo al comportamento dei vari personaggi quando messi a dura prova e il tutto viene reso in modo convincente e credibile. Ottimo anche il comparto tecnico.
 
Voto: 8,5/10
 
GianniGreed: Anime triste e malinconico (non lasciatevi ingannare dalla bella opening) che parla di morte ma anche e sopratutto di vita e indaga sull'animo umano. Una storia interessante e per nulla banale, con un ottimo comparto tecnico sia dal punto di vista visivo che musicale, completano il quadro. Assolutamente consigliato.
 
Voto: 8,5/10
 
Alex Ziro: Sorprendente, divertente e anche commovente. Una trama che rischia di essere ripetitiva ma che sa giostrarsi perfettamente nei 12 episodi. Riesce a non cadere mai nel banale e sicuramente mi ha lasciato qualcosa dentro.
 
Voto: 8/10
 
Slanzard: La serie è in grado di donare diversi spunti di riflessioni, così come di regalarci uno degli episodi più belli degli ultimi tempi (il 9). Il duo di protagonisti ben caratterizzati e mediamente interessanti anche i comprimari; buoni anche i defunti che si susseguono episodio per episodio. Purtroppo però sono presenti anche puntate meno incisive, e non mi convince del tutto l'eccessiva relativizzazione del giudizio di quelli che dovrebbero esseri quasi-divini.
Voto: 7,5/10
 
Arashi84: La serie mi è piaciuta molto per il modo in cui mette in mostra le debolezze dell'animo umano e come queste vengano fuori nei momenti di grande pressione o disperazione. C'è anche qualche momento divertente, a riprova dell'esistenza delle mille sfumature dell'animo umano. Commovente a tratti, non ho trovato questa grande profondità ma ua gradevole analisi dell'essere umano, specie nei suoi lati più oscuri.
Voto: 7,5/10
 
ReiRan->--@: Ci sono grandi premesse e spunti interessanti, ma non riesco ad alzare il voto perché resto insoddisfatta rispetto ad alcune svolte prese dall’anime, ma più che altro trovo che alcune spiegazioni non siano del tutto soddisfacenti. Spiegare l'aldilà non è cosa da poco, del resto chi sa davvero cosa succede dopo la morte? Mi resterà impressa a lungo la bella opening, da ascoltare! Resta apprezzabile l'umanizzazione dell'arbitro protagonista.
Voto: 7,5/10
 
Melany: Spicca il notevole comparto tecnico e sonoro. Interessante la varietà degli episodi autoconclusivi che grazie a ciò non annoia, benché alcune espressioni facciali dei personaggi, nonché di alcune situazioni, siano un po' esagerate o prevedibili. Non troppo scontate, invece, l'esito dei verdetti.
 
Voto: 7,5/10
 
Darcia: Un buon anime, che si perde però proprio verso la fine dove non riesce a dare il meglio di sé stesso. Un capolavoro mancato.. veramente un peccato. Nonostante questo da vedere comunque, perché per contenuti ed originalità è probabilmente il migliore della stagione.
 
Voto: 7,5/10
 
Swordman: Anime abbastanza atipico che non parte benissimo (la partenza può far suggerire solo una sequenza di casi umani messi in mezzo a giochi sadici) ma che si riprende alla distanza dando spazio a personaggi interessanti. Sopra la media per la parte tecnica, specialmente nella regia.
 
Voto: 7/10
 
Zelgadis: Un anime pretenzioso che nasce da un ottimo OAV, ma che fallisce nel momento in cui è chiamato ad approfondirne le tematiche. Sondare l'animo umano non è semplice e Death Parade non riesce nell'intento lasciando (tranne che per alcuni rari picchi) una idea di superficialità e banalizzazione. Troppo il tempo dedicato a spiegarci come funzioni l'aldilà, impossibile empatizzare con i personaggi. Non è un brutto anime, ma rimane un'occasione sprecata di creare qualcosa di pregevole.
Voto: 6/10
 
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SHIGATSU WA KIMI NO USO

Serie da 22 episodi, tratta da manga (concluso)
Finale: SÌ
Genere: Sentimentale, musicale, drammatico


Trasposizione animata dell'omonimo manga di Naoshi Arakawa terminato proprio a febbraio di quest'anno, Shigatsu wa kimi no uso narra la storia  del giovane pianista prodigio Arima Kousei che nella sua infanzia, istruito con estremo  rigore dalla madre malata, vince in maniera sistematica ogni singolo concorso a cui partecipa. All'età di undici anni però la morte della madre provoca un crollo mentale che  gli sopravviene in maniera drammatica proprio durante una delle sue performance. Da quel momento Kousei non è più in grado di sentire i vari suoni del pianoforte, nonostante il suo udito sia perfettamente a posto. Passano così alcuni anni, durante i quali il protagonista ha totalmente abbandonato anche solo l'idea di avvicinarsi a un pianoforte. Tutto cambia tuttavia in un mese di aprile, quando l'incontro con la bella violinista dallo spirito libero ed irrequieto, Kaori Miyazono, lo porta ad un duro confronto con i suoi traumi ma anche con i suoi sentimenti.
Sulla scia di Nodame Contabile e Sakamichi no Apollon ecco quindi un nuovo titolo improntato sulla musica classica, con una colonna sonora fatta dai più famosi brani d'autore per pianoforte e violino ad affiancare una storia agrodolce fatta di crescite personali. Chi vorrà sapere in cosa consista "la bugia nel mese di aprile" dovrà però aspettare l'ultima puntata.
 
Zelgadis: Kimiuso è una storia drammatica, ma che evita il trabocchetto dell'indugiare sul dramma e si concentra invece sugli stati d'animo, i sensi di colpa, la crescita del protagonista. Spesso non servono neanche le parole, è la musica stessa a trasmettere allo spettatore le stesse emozioni dei protagonisti. Sicuramente un'opera non solo da guardare, ma da provare e sperimentare con tutti i propri sensi.
Voto: 10/10
 
Thorgrim: L'anime musicale per eccellenza. Un perfetto mix di musica, commedia, dramma ed introspezione psicologica in grado di immergere lo spettatore nella mente di un musicista. Animazioni e musiche allo stato d'arte per un'opera capace di commuovere come poche altre. Semplicemente magnifico.
Voto: 10/10
 
Ironic74: Comparto audio/visivo niente male per una storia agrodolce di crescita personale che va oltre la drammaticità della vita e si fonde con l'amore per la musica. Da vedere, ma con i fazzoletti.

 
Voto: 8,5/10
 
sintetico82: Anime di introspezione incentrato molto sui sentimenti e le relazioni umane. La musica c'è ma è più uno strumento per raccontare i sentimenti dei personaggi e non è la sola protagonista. E' davvero difficile descrivere quest'opera e la consiglio a chi ha voglia di qualcosa di profondo. Animazione e musiche eccellenti.
Voto: 8,5/10
 
Slanzard: Opera corale indubbiamente meritevole, in grado di caratterizzare al meglio e dare spazio a tutti i personaggi; racconto di formazione di grande sensibilità e profondità. Comparto tecnico di prim'ordine. Spiace per una gestione dei tempi narrativi non ottimale, con parti poco incisive e ridondanze. Ma il suo maggior limite è stato di tipo emozionale: le emozioni sono state processate dal cervello, ma non hanno raggiunto il cuore... peccato, mi sarebbe piaciuto piangere con questa serie.
Voto: 7,5/10
 
ReiRan->--@: Le bellissime animazioni sono accompagnate da una colonna sonora sublime, in più mettetici una buona trama e otteniamo un prodotto di sicuro successo, peccato per la lentezza in certi punti, dovuta all’indugiare sui dubbi e sulle paranoie del protagonista. Sta a voi scoprire qual è questa bugia d’aprile, che rappresenta il vero colpo di scena dell’anime, buona visione!
Voto: 7,5/10
 
Arashi84: Bella musica e bella grafica ma la storia non mi ha preso. Non perché mancasse l'elemento originalità, di cui poco mi importa, ma perché non ho trovato nessun personaggio particolarmente simpatico o amabile, inoltre l'enfasi eccessiva posta su tutto e l'eccessiva ridondanza di concetti e situazioni, mi ha annoiata e anche innervosita. Carino ma poteva andare meglio.
Voto: 6/10
 
Melany: Classica serie che ha del potenziale ma viene sfruttata in modo infelice. Poteva essere tutt'altro tipo di visione, dal mio punto di vista è un po' deludente per come si sono sviluppate certe tematiche. Anche se la serie ha indubbiamente i suoi pregi, purtroppo io ci ho trovato molti più difetti.
Voto: 6/10
 
 

AKATSUKI NO YONA

Serie da 24 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO
Genere: Avventura, fantasy
Tratto dal manga omonimo, Akatsuki no Yona racconta le vicende della giovane principessa Yona, costretta a fuggire da palazzo dopo l’assassinio del padre ad opere dall’amato cugino Soo Won. Assieme all’amico d’infanzia e fedele servitore Hak, la ragazza intraprende un viaggio che la porterà alla ricerca dei quattro draghi descritti da una antica profezia, i quali le doneranno la loro forza, così come fecero in passato per il leggendario re Hiryuu.
I 24 episodi di Akatsuki no Yona fungono da introduzione ai personaggi principali, mostrandone personalità, scopi e caratterizzazione. Il fulcro delle vicende è proprio la rossa Yona, una ragazza che dalla pacifica vita di palazzo si trova costretta a confrontarsi con un mondo ben diverso da quello che immaginava, fatto di morte, dolore e ingiustizie. Il viaggio che intraprende le permette di conoscere le scomode verità dietro il governo dell’adorato genitore, la cui figura di perfetto regnante viene messa in discussione dalla stessa Yona, che al contempo deve fare i conti con la sua debolezza e i sacrifici necessari per raggiungere i suoi obiettivi. Oscillando tra il comico e il drammatico, la serie affronta varie tematiche e mette in mostra l’evoluzione di una protagonista attorno alla quale ruota il resto del cast. La serie animata non offre una conclusione, poiché le vicende narrate coprono solo una minima parte dell’opera originale, attualmente ancora in corso.
 
Arashi84: Seppur l'incipit della trama non sia originalissimo, la serie si fa seguire in modo appassionato e coinvolgente, grazie soprattutto all'ottima e varia caratterizzazione dei personaggi, protagonista femminile in primis, che si distacca dal malsano stereotipo, attualmente in voga, della protagonista che vive in funzione della persona amata. Sicuramente la narrazione pecca di ingenuità in più occasioni ma riesce comunque ad essere sempre interessante. Bello il comparto grafico e sonoro.
Voto: 8/10
 
ReiRan->--@: L’anime ci mostra l’evoluzione di un personaggio inutile e viziato, in una eroina da amare ed apprezzare, l’anime è soprattutto la nascita di una nuova Yona. Abbiamo poi l’elemento fantasy avventuroso, animato da spirito di vendetta e un bel triangolo amoroso… ma tutti o quasi tifano per il portentoso guerriero della tribù del vento, Hak, un personaggio che proteggerà a tutti i costi la sua amata principessa… e intanto le ragazze lo sognano.
Voto: 8/10
 
Gordy: Un'ottima serie ad ambientazione fantasy, piacevole e interessante da seguire, con un ottimo cast di personaggi tutti ben caratterizzati e con soprattutto una protagonista determinata e che preferisce agire piuttosto che piangersi addosso. Gli shojo non sono tutti uguali e Akatsuki no Yona ne è una bella dimostrazione.
Voto: 8/10
 
Slanzard: Serie con diversi spunti meritevoli ed una protagonista ben caratterizzata nella sua crescita, con alcune scene molto dolci e di grande sensibilità; troppe invece le gag comiche, spesso noiose e ripetitive. Purtroppo, l'ottimo equilibrio dato dall'alternarsi delle vicende di Yona e Soo-Won viene a mancare nella seconda metà, portando ad un calo qualitativo: non si può relegare a quasi-comparsa un personaggio dal grandissimo carisma come Soo-Won e non pagarne le conseguenze.
Voto: 7,5/10
 
Melany: Un fantasy che pur non offrendo molta originalità sa farsi apprezzare tranquillamente. Le gag non sempre funzionano e i nemici, se non quello principale, sono alquanto incompetenti. Per il resto, l'avventura è scorrevole! Ottimo il cast primario e interessante il percorso della protagonista.
 
Voto: 7,5/10
 
 

THE SEVEN DEADLY SINS

Serie da 24 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO
Genere: Fantasy, avventura, combattimento, commedia


Trasposizione del recente shonen di successo di Kodansha, The Seven Deadly Sins ripropone personaggi, tematiche e atmosfere tanto care al fantasy giapponese in stile Dragon Quest molto di successo sul finire dello scorso secolo.
Nel momento in cui i cavalieri sacri di Britannia imprigionano il re attuando un segreto colpo di stato, la principessa Elizabeth fugge dalla capitale in cerca di qualcuno che possa aiutare lei e suo padre a riprendere il controllo del regno. Il suo obiettivo è un leggendario gruppo di guerrieri, un tempo amati e rispettati da tutti, caduti in disgrazia nel tentativo di rovesciare il regno di Britannia e da alcuni persino ritenuti morti: i “Seven Deadly Sins”.
Mentre si diffondono voci su una futura guerra sacra, il cui nemico secondo alcuni sarebbero proprio i “Seven Deadly Sins”, Elizabeh e Meliodas, comandante dei “Seven Deadly Sins”, si mettono in marcia alla ricerca dei rimanenti sei peccati capitali, così da poter liberare il re di Britannia e rovesciare i cavalieri sacri rinnegati, così acceccati dal proprio potere e prestigio da aver ormai abbandonato ogni parvenza di onore e giustizia.
L'impresa non appare tuttavia facile, nemmeno per i fortissimi “Seven Deadly Sins”, in quanto una misteriosa nuova generazione di cavalieri sacri sta acquisendo poteri incredibili e di origine ignota.
 
Alex Ziro: L'ho amato. Tanto. The Seven Deadly Sins ha tutto quello che uno shonen deve avere, iniziando da un'ottima storia con dei personaggi unici, capaci di coinvolgere lo spettatore e sorprenderlo. Un anime che ha tantissimo da offrire ed è imperdibile per tutti gli amanti del genere. Divertente ed emozionante riesce anche a commuovere... unica pecca è che lo studio di animazione non riesce a rendere al meglio i disegni di Suzuki.
Voto: 9/10
 
sintetico82: Un fantasy molto bello che si fa forza della caratterizzazione dei suoi personaggi. Difficilmente troverete personaggi trascurati e senza una proprio identità. Molta azione alternata da momenti più discorsivi che ci aiutano ad immergerci nell'avventura.
 
Voto: 8/10
 
Thorgrim: Un'avvincente storia di cappa e spada che trae ispirazione dal mito di Re Artù e dei suoi cavalieri. Avvincente sotto il profilo della trama, personaggi ben caratterizzati ed una regia sapiente che dosa con mestiere momenti di pura azione ad altri più drammatici. Di gran lunga uno dei migliori fantasy degli ultimi anni.
Voto: 8/10
 
Swordman: Un anime molto piacevole, "allegrotto" e vivace (quasi frenetico), che riprende con buona corrispondenza il buonissimo manga da cui ricava la storia e per il quale ha costituito un bel volano. Shonen fantasy dalla buona ambientazione "come se ne facevano un tempo".
 
Voto: 7,5/10
 
Gordy: Una piacevolissima serie fantasy, con dei buoni personaggi e una storia valida e interessante. E' capace di alternare momenti divertenti ad altri ben più cupi e drammatici. Il ritmo narrativo un po' troppo veloce la rende però un po' inferiore rispetto alla sua controparte cartacea. Speriamo in una seconda stagione.
Voto: 7,5/10
 
Arashi84: Una bella ambientazione spazio temporale e tanti personaggi tutti da scoprire. Un bel gruppo di protagonisti anche se ammetto di non essermi innamorata particolarmente di quasi nessuno. Due cose inficiano lievemente il mio giudizio, ossia, un protagonista che mi è parso troppo forte e alcune situazioni che credo siano state tagliate e cucite in maniera frettolosa rispetto al manga, rendendole poco comprensibili e povere di pathos.
Voto: 7/10
 
Slanzard: Dopo una prima parte completamente priva di pathos causa l'invincibilità del protagonista e personaggi mal caratterizzati e stereotipati, la serie sembrava migliorare, con scontri più equilibrati e una maggiore attenzione ai personaggi (il flashback su King e Diane era davvero bello). Peccato che tra deus ex machina, cambi di schieramento, resurrezioni e ripetuti colpi di scena prevedibili tutte le potenzialità della serie vadano sprecate. Una visione gradevole, ma niente di più.
Voto: 6,5/10
 
Zelgadis: È in ritardo di almeno 25 anni, è questa la prima cosa che ho pensato nel guardare questo shonen. Nessun personaggio interessante, nessun coraggio nella storia, nessun elemento di novità nel genere, sembra di guardare Dai no Daibouken che ai suoi tempi aveva pure il suo perché, ma oggi anche basta.
Voto: 4/10
 
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SANZOKU NO MUSUME RONJA

Serie da 26 episodi, tratta da romanzo (concluso)
Finale: 

Genere: Slice of life, fantasy

Trasposizione del romanzo La figlia del brigante della scrittrice svedese Astrid Lindgren nonché prima serie televisiva di Goro Miyazaki, Sanzoku no musume Ronja segna il ritorno della narrativa meisaku all'interno dell'animazione giapponese dopo diversi anni di assenza. Pensata per farsi apprezzare sia dai bambini che dagli adulti, questa serie racconta la crescita della piccola Ronja, figlia di Mattis, il capo di una delle due tribù di briganti del bosco, man mano che viene a contatto con le meraviglie della natura, sfuggendo al contempo ai pericoli e alle pericolose creature fantastiche che abitano il bosco dove vive e i cieli sopra di esso.Mentre Ronja cresce e acquista sicurezza in se stessa, sullo sfondo assistiamo alla faida tra la banda di briganti di Mattis e quella di Borka, che si contendono da decenni i bottini dei viaggiatori del bosco, litigando ogni volta che si incontrano e odiandosi a vicenda. Questa, per certi versi idilliaca, situazione inizia a mutare nel momento in cui Ronja incontra un ragazzo della sua stessa età che sostiene di essere il figlio di Borka: Birk.Una storia che vuole concentrarsi, oltre che sulla crescita della piccola Ronja, sull'amore tra genitori e figli e sui profondi legami dell'amicizia.
 
TWINKLE: La prima serie firmata Ghibli è un bel ritorno all'animazione per l'infanzia di memoria meisaku. Goro Miyazaki gioca a fare il Takahata d'altri tempi raccontando la classica storia di crescita e formazione, impreziosita da una resa visiva paesaggistica di grande fascino e realizzata con minuziosa cura, e lo stesso si può dire dei personaggi. Il soggetto originale non permette di osare troppo oltre, ma la visione di Ronja è altamente consigliata agli appassionati Ghibli e non.
Voto: 8,5/10
 
Slanzard: Una serie che rievoca atmosfere e tematiche care alla tradizione meisaku dello scorso secolo: nei giochi di Ronja e Birk nel bosco riecheggia la mai dimenticata Avonlea di Anne e Takahata. Una serie meritevole che “diverte i grandi ed educa i bambini”, non all'altezza tuttavia dei migliori meisaku del passato a causa di una sceneggiatura di partenza meno incisiva, qualche episodio ripetitivo e, soprattutto, un'eccessiva demenzialità e idiozia nella caratterizzazione di molti personaggi.
Voto: 8/10
 
Gordy: Bellissima favola firmata Studio Ghibli, destinata principalmente ai più piccoli, ma che è in grado di insegnare qualcosa anche a noi adulti. Una storia narrativamente davvero intensa ed emozionante soprattutto nella fase centrale, ma che ha qualche momento di stanca. La sensazione è proprio che ci sia qualche episodio di troppo, per quello che doveva essere raccontato. In ogni caso resta un'ottima serie. Bellissimi i fondali e l'atmosfera che si respira.
Voto: 8/10
 
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CROSS ANGE

Serie da 25 episodi, storia originale
Finale:

Genere: Ecchi, mecha, guerra, azione, fantascienza

Dalle linee delle fonderie della Sunrise, specializzate nel forgiare e plasmare mecha e super-robot, esce nell’autunno dello scorso anno Cross Ange, “un rondò degli angeli e dei draghi” (come recita anche il titolo completo originale). Con la regia di Yoshinaru Ashino, la sceneggiatura di Tatsuto Higuchi e il character design di Sayaka Ono ci viene raccontata la storia della principessa Angelise Ikaruga Mitsurugi, bella, gentile e amata erede al trono di un impero immerso in un mondo pacifico ove “la luce del mana” ha permesso di lasciare al passato guerre e carestie.
Purtroppo però, la nobile Angelise si scopre essere una Norma, donne umane incapaci di usare (e che anzi, neutralizzano) il mana, e per questo esiliate dalla società. E così, dopo una rovinosa e fallita tentata fuga in cui rimane uccisa anche la regina sua madre, Angelise viene spedita su una base militare denominata Arzenal posta su una sperduta isola dove viene a conoscenza del “compito” riservato alle Norma: combattere degli enormi esseri chiamati DRAGON a bordo dei mezzi meccanici Para-mail. Il destino le mostra quindi due strade: morire in battaglia o continuare a vivere come il soldato Ange…
 
Swordman: Eccessivo. Non perché ci siano chissà quali situazioni bizzarre, ma perché va oltre alle normali vicende delle storie di oggi senza lasciar nulla al vedo/non vedo o alla falsa retorica. A parte questo è uno dei migliori anime dell'annata in cui si sviluppa una bella storia (che invita a farsi seguire fino alla fine), c'è molto service ma ben gestito, parecchie simpatiche citazioni e omaggi, un cast di prim'oridne su cui si erge un'eccezionale Ange, cui da voce una brava Nana Mizuki al suo meglio.
Voto: 8,5/10
 
micheles: Una serie che e' rimasta stabilmente tra le mie preferite per tutte le puntate. Divertente, spettacolare, coloratissima e con musiche eccellenti, fa il suo lavoro di intrattenimento fino in fondo.

 
Voto: 8/10
 
GianniGreed: Beh, è sicuramente un anime con robot e belle ragazze. La storia è abbastanza interessante, ma si perde un po’ nella fase centrale e ha un finale davvero semplice e banale. Anche dal punto di vista tecnico la qualità è molto altalenante. Nonostante ciò, la serie fa bene quello che deve fare: intrattenere lo spettatore, a patto di non pretendere molto. Insomma, non è perfetta ma sicuramente molto godibile.
Voto: 7,5/10
 
Slanzard: Una serie gradevole e che si lascia guardare con piacere ma priva di personaggi, contenuti o trovate particolarmente incisive o significative che le permettano di spiccare rispetto agli altri anime stagionali. Spunti di riflessione interessanti senza però la volontà di valorizzarli al meglio, molta enfasi sul lato yuri e soft-erotico (qui molto meglio gestito che in decine di altre serie, bisogna ammetterlo). Un onesto “shojo to robotto”.
Voto: 7/10
 
ReiRan->--@: Bella grafica, buona colonna sonora, però per me c'è troppo fan service - fra amori saffici vari - il tutto resta però sopportabile, considerata la possibilità di vedere Ange in azione: la principessa caduta dalle stelle alle stalle, che affronta a testa alta ogni difficoltà e diventa bad ass. Tra mecha, draghi, poteri, discriminazione razziale, creatori dell’universo folli, nasce anche una bella storia d’amore… e Tusk diventa un buon coprotagonista.
Voto: 7/10
 
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YORU NO YATTERMAN

Serie da 12 episodi, storia originale
Finale:

Genere: Commedia, avventura, fantascienza

Yoru no Yatterman nasce per festeggiare il 40° anniversario del franchise Time Bokan, ma invece del solito omaggio alle vecchie serie, i produttori decidono di ribaltare lo scenario mettendo i buoni nella parte dei cattivi e i cattivi nella parte dei buoni.
In un tempo ormai remoto gli Yattaman hanno sconfitto il malvagio trio Doronbo fondando un regno pacifico e prosperoso esiliando al contempo tutti i discendenti del trio Doronbo. Tra loro Leopard, bambina di 9 anni che per cercare di salvare la madre malata si reca nel regno di Yattaman in cerca di aiuto. Ma ciò che scopre è che gli Yattaman non sono affatto buoni e compassionevoli e che il loro regno non è altro che una distopia governata con il terrore e la sopraffazione dei deboli.
Sconfortata dal non essere riuscita a salvare la propria madre, Leopard decide di prendere i panni della sua antenata Doronjo, e scortata dai fedeli nelle parti di Boyacky e Tonzura parte verso il regno degli Yattaman decisa a dar loro una lezione.
 
micheles: Una serie partita benissimo ma che poi si e' ridimensionata, rimane comunque una delle piu' apprezzabili degli ultimi tempi. Benvenuto ad uno Yattaman moderno in grado di piacere anche ai fan della serie storica.
 
Voto: 8/10
 
TWINKLE: Tra le sorprese della stagione. Yoru no Yatterman fa tributo alla serie storica, mettendo al contempo in scena una storia tutta sua capovolgendo i ruoli. Paga sicuramente una parte centrale non proprio eccezionale e qualche riciclo di gag, nonostante l'esigua durata, ma i personaggi nel complesso reggono bene ed è indubbiamente più originale di tanti altri ripescaggi più o meno riusciti.
Voto: 7,5/10
 
GianniGreed: Sequel atipico e coraggioso di una serie storica, che con le sue atmosfere dark e prive di speranza sembra promettere molto, ma che alla fine si rivela essere un po' meno intrapendente di quel che sembrava, specialmente per via del finale molto prevedibile. Rimane comunque un bell'omaggio che riporta i riflettori su dei personaggi ancora amatissimi a distanza di anni. Ideale sia per i nostalgici che per le nuove leve.
Voto: 7,5/10
 
Zelgadis: Un ottimo inizio aveva subito fatto sperare in un capolavoro. Purtroppo però una lunghissima parte centrale noiosa e ripetitiva e un finale posticcio hanno di fatto rovinato quello che era lo spunto iniziale. Il finale è forse il giusto tributo alla serie originale, ma rimane l'amaro in bocca per ciò che sarebbe potuta essere la serie se gli autori avessero osato un po' di più.
Voto: 7/10
 
Alex Ziro: Anime che ho particolarmente apprezzato ma mi ha dato la netta sensazione di aver osato troppo. Ho apprezzato immensamente la scelta di dare un taglio più serio a questo "tributo", ma in realtà la demenzialità (a volte anche la più bassa) ha fatto capolino negli episodi fin troppo spesso, allora di che stiamo parlando?. La trama di per sé è davvero carina ma non ho mai capito se questo anime sia carne o pesce... comunque... chiunque abbia amato i Time Bokan deve vederlo.
Voto: 7/10
 
Ironic74: Serie che sembra partire alla grande riproponendo in salsa moderna un grande successo della mia infanzia. Si perde però quasi subito in puntate filler e con poca verve. Peccato.

 
Voto: 6,5/10
 
Gordy: Un buon inizio e una buona conclusione, ma nel mezzo diversi episodi che ho trovato noiosi e ripetitivi, tanto da trovare veramente difficoltoso arrivare alla conclusione di questa serie. E' un peccato perché si sarebbe potuto fare sicuramente di più, visto anche che le premsse c'erano tutte. Un'occasione mancata, probabilmente unicamente destinata agli amanti della vecchia serie originale.
Voto: 6,5/10
 
Thorgrim: Inizia alla grande questa nuova serie: ottima regia, comparto tecnico mostruoso e tanto, tanto stile. Peccato però che si perda per strada dedicandosi un po' troppo all'autocompiacimento dei tempi che furono. Si rialza verso il finale con degli ottimi colpi di scena, ma tutto viene poi rovinato da un ultimo episodio che è un tripudio al riciclo di sequenze animate causa fine budget. Decisamente un'occasione sprecata.
Voto: 6,5/10
 
Slanzard: Non conoscendo le originali Time Bokan probabilmente non ho potuto apprezzare i numerosi rimandi ad esse, tuttavia una serie non può vivere di sole citazioni, necessita anche di altro. Un buon inizio, un discreto finale e qualche spunto narrativo interessante riescono a malapena a bilanciare una parte centrale noiosa e ripetitiva e l'eccessiva stupidità di molte situazioni. Riservato ai nostalgici dell'opera originale.
Voto: 6/10
 
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Vi sono alcune serie che pur essendo state consigliate da alcuni redattori non hanno riscosso un apprezzamento sufficiente all'interno della redazione da venire incluse nella lista di consigli sopraesposta. Abbiamo quindi deciso per un breve elenco di seguito.

- Binan koukou chikyuu bouei bu Love! (serie da 12 episodi, storia originale, parodia, majokko)
Consigliato da: Arashi84, Thorgrim.
- Saekano (serie da 12 episodi, tratta da light novel, harem, ecchi, parodia)
Consigliato da: Thorgrim, sintetico82
- Ace of Diamond (serie da 75 episodi, tratta da manga, sportivo)
Consigliato da: Gordy
- Dog Days'' (serie da 12 episodi, storia originale, avventura, fantasy)
Consigliato da: Arashi84
- Durarara!!x2 Shou (serie da 12 episodi, tratta da light novel, soprannaturale, mistero)
Consigliato da: Alex Ziro
Garo: Honoo no kokuin (serie da 12 episodi, storia originale, combattimento, fantasy)
Consigliato da: Thorgrim
- Kantai Collection (serie da 12 episodi, tratta da card game, azione, combattimento)
Consigliato da: Swordman
- Log Horizon 2 (serie da 25 episodi, tratta da light novel, fantascienza, fantasy, strategico)
Consigliato da: Slanzard
- Magic Kaito 1412 (serie da 24 episodi, tratta da manga, commedia, poliziesco)
Consigliato da: GianniGreed
- Shirobako (serie da 24 episodi, storia originale, slice of life, commedia)
Consigliato da: Slanzard
 
 
Chiudiamo con un breve elenco delle serie conclusesi in questi mesi che purtroppo non siamo riusciti a visionare. La loro assenza tra i consigli non è quindi imputabile a questioni qualitative, ed è possibile che tra esse si nasconda qualche titolo meritevole di visione.
Danchi Tomoo, Doamaiger D, Dragon Collection, Duel Masters Versus, Fuusen Inu Tinny, Future Card Buddyfight, Ganbare! Lolo Lulu, Gigant shooter Tsukasa, Go Go Tamagotchi, Hero Bank, Himitsukessha Taka no Tsume EX, Lady Jewelpet, Majin Bone, Minna Atsumare! Falcom Gakuen SC, Oreca Battle, Q Transformers, Shounen Hollywood: Holly Stage for 50, Tantei Kageki Milky Holmes TD, Wake Up Girl Zoo!

Si è deciso di non inserire The Idolm@ster: Cinderella Girls, avendola considerata non come serie conclusa bensì come prima parte di una serie split cour, pertanto verrà valutata solamente alla conclusione della seconda parte.