Parità di diritti delle coppie non etero? Pure in Giappone, notoriamente considerato conservatore, qualcosa si smuove!
Shibuya è stata la prima. Poi si è aggiunta Setagaya e successivamente Takarazuka. Sono le prime amministrazioni che hanno deciso di riconoscere ufficialmente le coppie omosessuali. Forse non è un caso che Shibuya sia stata la prima, essendo il quartiere più giovane e aperto della capitale.
Il consiglio comunale ha iniziato quindi ad emettere certificati che riconoscono le coppie dello stesso sesso come sposate garantendo loro gli stessi diritti delle coppie eterosessuali, come per esempio le agevolazioni fiscali per affittare un appartamento o il permesso di visitare in ospedale il proprio compagno/la propria compagna (al momento possono accedere solo i familiari).

Questi certificati non hanno un vero e proprio valore giuridico, ma il sindaco di Shibuya, ha voluto sostenere con forza quest'iniziativa sia per aiutare le coppie sia nella speranza di creare una società in cui tutti possano vivere senza difficoltà. I richiedenti devono essere maggiorenni e risiedere a Shibuya. Tutti quelli che non riconosceranno questi certificati vedranno il loro nome pubblicato sul sito del quartiere di Shibuya.
Inoltre il consiglio comunale di quartiere ha messo in atto un'ampia campagna di sensibilizzazione su tutto quello che riguarda le persone omosessuali, bisessuali e transgenders. Stesso iter ha seguito Setagaya, un altro quartiere di Tokyo.

E così all'inizio di novembre sono stati emessi i primi certificati: a Shibuya, la prima coppia a riceverlo era formata da Koyuki Higashi, 30 anni, ex membro della compagnia teatrale tutta al femminile Takarazuka Revue e Hiroko Masuhara, 37 anni, imprenditrice. Le due donne hanno dovuto firmare un atto notarile in cui hanno dichiarato che il loro rapporto è basato sull'amore e sulla fiducia reciproca.
A Setagaya invece fra le prime sette coppie ad avvalersi di questa procedura ci sono state Yumiko Takashima, 45 anni, e Sachiko Takano, 44 anni, transgender che insegna la lingua dei segni. I due vivono nel quartiere da 17 anni e hanno dichiarato di aver veramente apprezzato che proprio lì dove vivono siano stati riconosciuti come una famiglia.
Il sindaco di Setagaya Nobuto Hosaka ha espresso la speranza che questo gesto possa essere un passo verso l'abbattimento di ogni forma di discriminazione contro le coppie dello stesso sesso.
"Oggi è solo un primo piccolo passo. Ma io credo che tutto questo porterà ad azioni simili anche in altri comuni, avviando così il dibattito a livello nazionale per rivedere l'attuale legge ".

Infatti fuori dalla capitale è la città di Takarazuka, nella Prefettura di Hyogo, ad aprire le danze: entro marzo saranno fissate le linee guida per il rilascio di certificati che equipareranno le coppie omosessuali alle etero per quanto riguarda vari servizi; l'unica clausola sarà che almeno un membro della coppia dovrà vivere a Takarazuka.
In una conferenza stampa Tomoko Nakagawa, il sindaco della città che ha dato i natali al famoso Takarazuka Revue, ha dichiarato: "I comuni possono offrire il più grande supporto alle coppie dello stesso sesso che affrontano le difficoltà nella vita di tutti i giorni. Vogliamo trasmettere questo messaggio: non vi preoccupate, non siete da soli, noi siamo con voi".
Ma non ci sono solo le istituzioni a riconoscere le coppie gay: il colosso della telefonia NTT DoCoMo ha annunciato che accetterà questi certificati per trattare la coppia come una famiglia per quel che riguarda il servizio di telefonia mobile, quindi avranno diritto agli stessi sconti, cioè il 25% sul prezzo base, sms gratis tra loro, uno sconto del 30% sulle telefonate ai loro partner e del 10 sulle chiamate dal proprio telefono cellulare al telefono di casa. E le altre aziende non sono da meno: sia la KDDI che la SoftBank hanno offerto sconti alle coppie dello stesso sesso che possono dimostrare di vivere lo stesso tetto.

Anche in tv le cose iniziano a smuoversi: la Fuji tv ha messo in onda dal 7 novembre lo sceneggiato in otto puntate intitolato "Transit Girls" che racconta la storia di due ragazze di 18 e 21 anni che diventano sorellastre quando i loro genitori si risposano. Le ragazze, interpretate dalle attrici Sairi Ito e Yui Sakuma, si scontrano in un primo momento, ma poi si innamorano. Nonostante questo rappresenti comunque un passo avanti per il tradizionalista Giappone, non sono mancate le polemiche. infatti una delle foto promozionali presenta le due attrici protagoniste sdraiate a letto insieme, apparentemente nude, che sorridono guardandosi negli occhi.
Maki Muraki, il leader della organizzazione no-profit Nijiiro Diversity, che promuove l'uguaglianza sul posto di lavoro per le persone LGBT in Giappone, crede che quest'immagine invii un messaggio sbagliato. "Sarebbe meglio mostrare le persone LGBT nella loro vita quotidiana: questa è un'immagine positiva. Se si tratta solo di sesso, non mi viene in mente niente di positivo" ha dichiarato Muraki al Japan Times.

Ma i giapponesi che ne pensano?
Un'inchiesta del Pew Research Center ha rivelato che: l'83% dei giapponesi con meno di 30 anni pensa che l'omosessualità debba essere accettata, mentre la percentuale precipita al 39% fra gli ultra 50enni.
Un altro studio condotto dall'Istituto Nazionale della Popolazione e della Previdenza Sociale ha intervistato 1.259 uomini e donne di età compresa tra i 20 e i 79 anni e il risultato ha evidenziato un'enorme spaccatura: il 51,7% ha dichiarato di non sentirsi a disagio di fronte a coppie omosessuali contro il 43,8% che ha invece detto di esserlo. Fra quelli che accettano l'amore fra persone dello stesso sesso il 41,2% sono uomini e il 63,2% sono donne.

Fra questi però molti sono favorevoli se la cosa non li tocca da vicino: il 30% ha detto che si sentirebbe a disagio se scoprisse che tra i suoi amici ci sono persone gay. Circa il 60% degli intervistati ha dichiarato di essere tollerante verso le variazioni di genere, se queste coinvolgono vicini e colleghi, ma circa il 70% invece sarebbe contrario se quella persona fosse un parente.
"Molte persone stanno accettando le relazioni amorose tra le persone dello stesso sesso, ma rimane una forte intolleranza quando la cosa coinvolge persone vicine all'ambito familiare" ha fatto sapere il team che ha condotto la ricerca. Infine alla domanda se rendere il matrimonio omosessuale legale, il 51,1% era favorevole, contro il 41,3% contrario.
Fonti consultate:
Dozodomo
Enrocketnews
Japantimes
Aramajapan
Shibuya è stata la prima. Poi si è aggiunta Setagaya e successivamente Takarazuka. Sono le prime amministrazioni che hanno deciso di riconoscere ufficialmente le coppie omosessuali. Forse non è un caso che Shibuya sia stata la prima, essendo il quartiere più giovane e aperto della capitale.
Il consiglio comunale ha iniziato quindi ad emettere certificati che riconoscono le coppie dello stesso sesso come sposate garantendo loro gli stessi diritti delle coppie eterosessuali, come per esempio le agevolazioni fiscali per affittare un appartamento o il permesso di visitare in ospedale il proprio compagno/la propria compagna (al momento possono accedere solo i familiari).

Questi certificati non hanno un vero e proprio valore giuridico, ma il sindaco di Shibuya, ha voluto sostenere con forza quest'iniziativa sia per aiutare le coppie sia nella speranza di creare una società in cui tutti possano vivere senza difficoltà. I richiedenti devono essere maggiorenni e risiedere a Shibuya. Tutti quelli che non riconosceranno questi certificati vedranno il loro nome pubblicato sul sito del quartiere di Shibuya.
Inoltre il consiglio comunale di quartiere ha messo in atto un'ampia campagna di sensibilizzazione su tutto quello che riguarda le persone omosessuali, bisessuali e transgenders. Stesso iter ha seguito Setagaya, un altro quartiere di Tokyo.

E così all'inizio di novembre sono stati emessi i primi certificati: a Shibuya, la prima coppia a riceverlo era formata da Koyuki Higashi, 30 anni, ex membro della compagnia teatrale tutta al femminile Takarazuka Revue e Hiroko Masuhara, 37 anni, imprenditrice. Le due donne hanno dovuto firmare un atto notarile in cui hanno dichiarato che il loro rapporto è basato sull'amore e sulla fiducia reciproca.
A Setagaya invece fra le prime sette coppie ad avvalersi di questa procedura ci sono state Yumiko Takashima, 45 anni, e Sachiko Takano, 44 anni, transgender che insegna la lingua dei segni. I due vivono nel quartiere da 17 anni e hanno dichiarato di aver veramente apprezzato che proprio lì dove vivono siano stati riconosciuti come una famiglia.
Il sindaco di Setagaya Nobuto Hosaka ha espresso la speranza che questo gesto possa essere un passo verso l'abbattimento di ogni forma di discriminazione contro le coppie dello stesso sesso.
"Oggi è solo un primo piccolo passo. Ma io credo che tutto questo porterà ad azioni simili anche in altri comuni, avviando così il dibattito a livello nazionale per rivedere l'attuale legge ".

Infatti fuori dalla capitale è la città di Takarazuka, nella Prefettura di Hyogo, ad aprire le danze: entro marzo saranno fissate le linee guida per il rilascio di certificati che equipareranno le coppie omosessuali alle etero per quanto riguarda vari servizi; l'unica clausola sarà che almeno un membro della coppia dovrà vivere a Takarazuka.
In una conferenza stampa Tomoko Nakagawa, il sindaco della città che ha dato i natali al famoso Takarazuka Revue, ha dichiarato: "I comuni possono offrire il più grande supporto alle coppie dello stesso sesso che affrontano le difficoltà nella vita di tutti i giorni. Vogliamo trasmettere questo messaggio: non vi preoccupate, non siete da soli, noi siamo con voi".
Ma non ci sono solo le istituzioni a riconoscere le coppie gay: il colosso della telefonia NTT DoCoMo ha annunciato che accetterà questi certificati per trattare la coppia come una famiglia per quel che riguarda il servizio di telefonia mobile, quindi avranno diritto agli stessi sconti, cioè il 25% sul prezzo base, sms gratis tra loro, uno sconto del 30% sulle telefonate ai loro partner e del 10 sulle chiamate dal proprio telefono cellulare al telefono di casa. E le altre aziende non sono da meno: sia la KDDI che la SoftBank hanno offerto sconti alle coppie dello stesso sesso che possono dimostrare di vivere lo stesso tetto.

Anche in tv le cose iniziano a smuoversi: la Fuji tv ha messo in onda dal 7 novembre lo sceneggiato in otto puntate intitolato "Transit Girls" che racconta la storia di due ragazze di 18 e 21 anni che diventano sorellastre quando i loro genitori si risposano. Le ragazze, interpretate dalle attrici Sairi Ito e Yui Sakuma, si scontrano in un primo momento, ma poi si innamorano. Nonostante questo rappresenti comunque un passo avanti per il tradizionalista Giappone, non sono mancate le polemiche. infatti una delle foto promozionali presenta le due attrici protagoniste sdraiate a letto insieme, apparentemente nude, che sorridono guardandosi negli occhi.
Maki Muraki, il leader della organizzazione no-profit Nijiiro Diversity, che promuove l'uguaglianza sul posto di lavoro per le persone LGBT in Giappone, crede che quest'immagine invii un messaggio sbagliato. "Sarebbe meglio mostrare le persone LGBT nella loro vita quotidiana: questa è un'immagine positiva. Se si tratta solo di sesso, non mi viene in mente niente di positivo" ha dichiarato Muraki al Japan Times.

Ma i giapponesi che ne pensano?
Un'inchiesta del Pew Research Center ha rivelato che: l'83% dei giapponesi con meno di 30 anni pensa che l'omosessualità debba essere accettata, mentre la percentuale precipita al 39% fra gli ultra 50enni.
Un altro studio condotto dall'Istituto Nazionale della Popolazione e della Previdenza Sociale ha intervistato 1.259 uomini e donne di età compresa tra i 20 e i 79 anni e il risultato ha evidenziato un'enorme spaccatura: il 51,7% ha dichiarato di non sentirsi a disagio di fronte a coppie omosessuali contro il 43,8% che ha invece detto di esserlo. Fra quelli che accettano l'amore fra persone dello stesso sesso il 41,2% sono uomini e il 63,2% sono donne.

Fra questi però molti sono favorevoli se la cosa non li tocca da vicino: il 30% ha detto che si sentirebbe a disagio se scoprisse che tra i suoi amici ci sono persone gay. Circa il 60% degli intervistati ha dichiarato di essere tollerante verso le variazioni di genere, se queste coinvolgono vicini e colleghi, ma circa il 70% invece sarebbe contrario se quella persona fosse un parente.
"Molte persone stanno accettando le relazioni amorose tra le persone dello stesso sesso, ma rimane una forte intolleranza quando la cosa coinvolge persone vicine all'ambito familiare" ha fatto sapere il team che ha condotto la ricerca. Infine alla domanda se rendere il matrimonio omosessuale legale, il 51,1% era favorevole, contro il 41,3% contrario.
Fonti consultate:
Dozodomo
Enrocketnews
Japantimes
Aramajapan
Non mi sorprende nemmeno un pò che i più tolleranti siano i giovani.
Accade anche qui in Occidente, persino in Usa. La vedo come una cosa sbagliata: se due persone si amano, che male c'è? Parenti o meno, vanno rispettate per la loro scelta non allontanate.
Vi ringrazio per questo approfondimento, mi riempie sempre di gioia vedere come la società si stia civilizzando nel campo dei diritti per la popolazione LGBT anche se a piccoli passi.
Bisogna vedere quanto questa tolleranza sia tale o solo una conseguenza di un'età giovanile in cui gli amori omosessuali sono visti come amori ideali di manga a tema romantico.
Oggi ormai è considerato progresso accettare l'omosessualità facendo diventare strana l'eterosessualità! Moralismo a palate, perbenismo spicciolo basato sul nulla cosmico.
Che scatole davvero...
Per capire quello che voglio dire chiedete a un Giapponese cosa pensa degli omosessuali e se in Giappone ce ne sono... fidatevi che vi darà una risposta molto blanda del tipo: boh, non saprei.. magari ci sono, però io non ne ho mai visto nessuno."
Nella loro cultura non è normale esprimere direttamente un concetto, perchè è troppo forte, però anche se non lo fanno, ti fanno capire come stanno le cose. Un po' come quando ti dicono chotto per dirti no.
Lodabilissime iniziative, quelle delle amministrazioni. Non mi stupisce, poi, che anche riguardo a questo operi la tipica idea del "non nel mio giardino". Ben vengano gli amori omosessuali, facciano pure tutti quello che vogliono, basta che non li conosca e soprattutto che non siano parenti!
Aggiungo: saranno anche carte senza alcun valore, ma se anche un solo malato/a potrà essere visitato in ospedale dalla sua controparte pur non essendoci sposato perché proibito dalla legge, allora quel pezzo di carta avrà tutto il valore del mondo.
Ragionano proprio così. Sicuramente sono molto ipocriti, ma è un discorso dovuto al loro retaggio culturale.
Io sono un giovane medico omosessuale che ha avuto la fortuna di lavorare in un ospedale giapponese per qualche mese. Tutto l'ospedale sapeva di me in quanto io non mi nascondo, ebbene davanti a me ho trovato un rispetto che mi ha lasciato di stucco, oltre a una curiosità che mi ha riempito di soddisfazione. Notai quanto però fu difficile trovare altri omosessuali dichiarati in tutto l'ospedale (non ne trovai). Questo perchè purtroppo è un paese fortemente attaccato al retaggio storico/culturale della famiglia così come è stata concepita anticamente. Piano piano però le nuove generazioni illuminate conferiranno i diritti sacrosanti.
Il Giappone è una terra troppo avanzata per rimanere indietro, ma dovrà combattere (ben più dell'occidente) contro uno spirito di conservazioni delle tradizioni che in parte ne fa la sua forza.
Ricordate sempre che i diritti sono come un raggio di sole, se io mi abbronzo a voi non rubo nulla.
Ultimamente ho notato sul web una certa crociata (temo di matrice "fondamentalista cattolica" diciamo) che fomentava odio verso l'LGBT con la storia del "gender", soprattutto in merito all'opportunità da parte delle coppie riconosciute dalla legge di adottare minori. Tutta quella faccenda di introdurre il gender nelle scuole elementari è stata travisata e di sciocchezze (e menzogne) ne ho lette a fiumi (tipo di bambini che si sono sentiti male, rischiando addirittura la vita, appena hanno parlato che ognuno può scegliere se essere maschio o femmina -_-'). Roba che neanche in medioevo...
Personalmente ho un cugino che ormai convive da anni con un altro ragazzo (sono francesi). Purtroppo la sua famiglia (di origini italiane guarda caso...) non lo ha accettato (credo che io e i miei genitori siamo gli unici ad aver trattato questi due ragazzi con normalità e gentilezza), mentre la famiglia del compagno (nata in Francia) li accetta senza nessun problema. Al mio paese poi c'è un ragazzo che ha scelto di cambiare sesso. E' così bella che le ragazzE al confronto siamo delle cozze XD Io ovviamente non mi trovo minimamente a disagio in presenza di gay/trans pur essendo etero. Anzi ne conosco sul web diversi che sono persone civili e simpatiche. Non capisco proprio perché ci si dovrebbe sentire a disagio come se fossero alieni XD
Ben vengano quindi simili iniziative e speriamo che l'Italia si dia una svegliata e legalizzi queste realtà, migliorando così la qualità della vita e difendendo la DIGNITA' di ogni suo cittadino.
PS: sono etero convinta.
Oggi ormai è considerato progresso accettare l'omosessualità facendo diventare strana l'eterosessualità! Moralismo a palate, perbenismo spicciolo basato sul nulla cosmico.
Che scatole davvero..."
Quoto grandemente. Pare che se uno dovesse pensarla cosi è anti gay e anti sociale. Bah...
Ragazzi, io sono del tutto ignorante delle teoria del gender e quindi correggetemi se sbaglio, ma ho sempre pensato che l'idea che si possa scegliere il gender sia l'interpretazione SBAGLIATA E SCORRETTA che ne danno gli omofobi, che sono terrorizzati che il loro pargoletto possa scegliere un sesso diverso da quello biologico. A quanto sapevo io la teoria del gender dice che semplicamente il gender psicologico puo' non coincidere con il sesso fisiologico e questo e' un fatto naturale e non una malattia. Fine. Non c'e' nessuna scelta. Si nasce cosi', non e' che uno si sveglia la mattina e si dice ma guarda, oggi quasi quasi cambio gender.
il riferimento alla teoria gender della scuola era un tantino diversa dalla teoria i nse in quanto circolava l'idea di far conoscere la sessualità già a partire dei 4 anni e via divendo fino alle medie con un percorso piuttosto discutibile nella didattica. Ma circolava appunto qualcosa di erratoe ne lìItalia ne l'UE avevano emanato regolamenti di questo tipo.
Dela teoria gender non mi sono informata, ma sono studi che risalgono agli anni 50 studi sono stati compiuti, da un lato per decostruire gli stereotipi e, dall'altro per cercare di fare chiarezza nel distinguere la differenza di genere dalla differenza di sesso e dall'orientamento sessuale.
Sugli omofobi non so che dire, ma sicuramente fa ridere il padre (non so se sia vero) che richiama gli insegnanti perchè nel libretto c'è scritto genitori o chi ne fa le veci e non papà/ mamma... Poi ripeto non saprei nello specifico.
Se fosse così semplice non ci sarebbero tante proteste. Negli ultimi anni c'è però questa forte corrente di sessualizzazione dei bambini/ragazzini che fa più male che altro. Bisogna insegnare ai ragazzi il rispetto( e lo deve insegnare la famiglia, non la scuola ) indipendentemente da razza/etnia/handicap/gusti sessuali, non fare campagne a favore di questa o quella minoranza.
forse per qualcuno che ha lavorato con portatori di handicap guardare il mondo dell'uguuaglianza è come guardare dentro un buco nero. Però c'è gente che crede che riempiendosi la bocca di questa o quella parola e guardando solo una PICCOLISSIMA categoria faccia di lui un grande protatore dei diritti del mondo...
In ogni caso ben venga il riconoscimento delle coppie LGBT sia in Giappone che qui.
In italia in ogni caso non partirebbero lezioni del genere, l'educazione sessuale nelle scuole si fa poco o male e in maniera insufficente, ci sono anche programmi idonei dai consultori e le asl che potrebbero "insegnare" ma gli insegnanti o addirittura gli alunni o i loro genitori si oppongono (e infatti nella mia classe non si è fatto per niente).
Tutta questa pappardella però è OT perché riguarda l'italia. Sono abbastanza felice per il giappone perché non sono bloccati da questioni bigotte ma semplice rigidità culturale, ma almeno lì si fanno dei passi avanti. Mi stupisce siano tanto rigidi nonostante ci sia una gran quantità di manga yuri e yaoi... Culturalmente il giappone accettava anche l'omosessualità in alcuni ambiti.
E agli autori dei commenti idioti che ho letto auguro semplicemente di rendersi conto della cantonata che stanno prendendo.
@dade
Sei un occidentale. Sono terribilmente attratti dall'esotico, solo non accettano chi, vivendo dalla nascita nella loro società, fa scelte diverse. Non si possono paragonare le esperienze.
Il Sankin kotai di Takarazuka!!!
Comunque sono contento di questa notizia, anche se la cosa veramente bella sarebbe il riconoscimento delle coppie omosessuali da parte della gente, della società, non solo della legge...
Insegnare gender nelle scuole non lo apprezzerei perchè preferirei piuttosto l'insegnamento dell'educazione sessuale(e anche delle sue varianti). Sarebbe un insegnamento reale, completo e non ideologico poichè integrerebbe al proprio interno pure omo-etereo e tutte le categorie.
Noto che nelle scuole italiane quando di parla di sesso...o si ride come idioti oppure è tanta l'ignoranza dettata spesso da battute squallide di quarto ordine. Questo non va bene e andrebbe modificato.
cmq e vero non mi stupisco che siano più tolleranti i ragazzi che gli anziani...per ora tutti i miei amici mi hanno accettato...persone dai 30 in giù, l'unica cosa che nn tollero è il fatto che molte persone soprattutto nelle famiglie, sento che preferirebbero non avere un figlio che finocchio? dopo questa ho sentito di tutto...cmq veramente contento, spero solo un giorno troverò la forza di dire al mio migliore amico che lo amo senza che lui nn mi volgia più vedere; VERAMENTE FELICE DELLA NOTIZIA!
Che poi sembri che negli ultimi anni ci sia un proliferare di comportamenti che divergono dalla semplice eterosessualità, più che essere conseguenza di fantomatiche spinte di rieducazione da parte di inesistenti corporazioni di devianti, direi che dipende dal fatto che molti di coloro che un tempo si nascondevano, coscientemente o meno, per salvarsi la faccia (o la pelle) oggi lottano di più per poter affermare la propria identità. Che ci piaccia o no, la pelle ha mille sfumature, e il sesso anche. C'erano anche prima, ci sono sempre state e sempre ci saranno, con buone pace dei messaggi apocalittici di questa o quella religione, spesso rimaneggiati ad arte dal profetucolo di turno che se ne lava la bocca come se li avesse scritti lui/lei.
I bambini vanno educati, meglio in famiglia, ok, ma se sono maleducati i genitori, come crescono i figli? Forse cominciare da piccolissimi è prematuro, ma nel momento in cui i ragazzi scoprono il proprio essere sessuale, quanti vengono lasciati soli in balia di emozioni conflittuali? Quanti soffrono nel non riuscire a conformarsi ad un ideale che NON ESISTE, come non esiste la taglia -2 delle modelle? Magari in una famiglia di questi supervirtuosi depositari della saggezza e del diritto universale? Non stiamo parlando di cannibalismo o necrofilia, ma del semplice sentirsi bene con se stessi e col resto del mondo. E' un diritto di tutti.
YOU WIN.
Sulla news: naturalmente sono passi in avanti importanti, ma pare che l'accettazione abbia solo intaccato la parte più superficiale della scorza della società.
Il prossimo vero passo sarà l'accettazione nella cerchia famigliare/sociale ristretta (e non è detto che sia "relativamente" facile come con questo).
Se si amano perché negarglielo??
Ma sono contrario alle adozioni per le coppie gay.
Mi dispiace ma i bambini hanno bisogno di una mamma e un papà.
Non servono due mamme o due papà.
Ho dato un occhiata veloce ai commenti, ma non c'è nessuno che la pensa come me?
Non c'è nessuno a cui non gliene frega proprio un bel niente?
Che si possano sposare, che non si possano sposare, che siano accettati o che non lo siano, a me non frega assolutamente niente.
Sono delle loro battaglie e di sicuro non li ostacolerò ma non andrò nemmeno a manifestare con loro...
A me della sessualità delle persone non importa un fico secco. Ognuno faccia come gli pare, stando nei limiti della legge. E se la legge non piace, sta in ognuno di voi fare di tutto per cambiarla. Ma, ne avrete il mio appoggio, ne la mia contrarietà.
Grandissima c*****a. L'amore conta fino ad un certo punto ( del resto, non mi pare che si possa adottare dando come garanzia tanto amore, anche se si è una regolare coppia etero sposata ), ci sono però dei fattori di cui un bambino ha bisogno. Basti pensare che la prima fonte di modello per i gusti di un bambino rispetto ad un potenziale compagno/a è il proprio genitore, basti pensare che il bambino fino all'incirca l'anno di vita non è conscio del fatto che la madre è un essere indipendente da sè e difatti anche nei casi più gravi ( toh, è fresco fresco il caso della tizia che ha sfigurato i suoi ex-fidanzati ) il bambino nei primi tempi non viene fatto allontanare dalla madre o comunque si cerca immediatamente una sostituta poichè può capitare che il bambino rifiuti di nutrirsi in quanto percepisca le altre persone come estranei pericolosi ( anche il padre, soprattutto se questo non è stato vicino alla madre durante la gravidanza ). Fino ai tre anni poi ( soprattutto il maschio ) è un mamma-dipendente che può provare anche una naturale attrazione sessuale verso di lei (se maschio, la femmina salvo un'identità di genere invertita non avrà questi impulsi anche se poi col crescere diverrà lesbica, sempre la femmina, difficilmente avrà una simile attrazione verso il padre ) ed anche altre donne e questo è un periodo delicatissimo in quanto si insegna al bambino l'approccio sessuale che si può tenere con l'altro sesso ( leggasi, non puoi montare una femmina solo perchè ti attrae nè gingillarti davanti a lei) è un momento fondamentale per la maturazione sessuale del bambino che viene meno nel caso non ci siano figure femminili di riferimento costanti. Anche il padre ovviamente ha la sua importanza come modello ma questo avviene già in un periodo di età successivo ( principalmente dai tre anni in sù )
Una coppia di genitori etero ha le stesse probabilità di crescere male un figlio di una coppia gay, e non lo dico perché lo penso ma perché è dimostrato.
Sicuro, come hanno dimostrato che i figli di gente divorziata non ha nessun problema. Poi però la prima cosa che si dice dagli psicologi è "tutto cominciò con il divorzio dei miei..."
Prenderò anche una miriade di pollici rossi, ma dal mio punto di vista la famiglia è composta da un uomo, una donna e se desiderati dei bambini.
Per il resto, non faccio del male a nessuno e mi vivo la mia vita. Semplicemente, leggendo questo articolo, prendo atto di questa cosa e la mia giornata prosegue
tranquillamente.
Un bambino ha diritto ad avere una figura di sesso maschile e una di sesso femminile come genitori. Questo non lo dico io, ma la natura. Che poi la qualità della sua educazione e crescita non sia sempre la migliore scelta non cambia questo suo diritto inviolabile.
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Questo mi pare tanto l'assurdo discorso del tipo "se ha i genitori gay anche il figlio diventerà gay". Come se avere i genitori omosessuali implichi al 100% che questi andranno ad imporre la propria sessualità ai figli. Lo so che siamo abituati a coppie etero che danno per scontato che loro figlio sarà etero e non accettano quando ha un'orientamente sessuale diverso dal loro, però...
Mi sembra assurdo non rendersi conto che il primo modello di riferimento ( che non vuol dire: mio padre è gay allora io sono gay ) sono i nostri genitori. La prima, PRIMA cosa che nei centri di recupero per gli uomini violenti dicono ai padri, attenzione al vostro comportamento violento perchè le vostre figlie vedranno voi come esempio rischiando in futuro di trovarsi dietro a uomini violenti e dall'altra parte per i maschi che vedendo il padre troveranno normale quell'atteggiamento sulle donne. Non ho mai parlato di genitori omosessuali che, in quanto tali, faranno diventare i figli omosessuali ma genitori omosessuali che in quanto privi di un modello di riferimento ( femminile o maschile ) non sono in grado di adiempire completamente allo sviluppo del bambino.
E' tutto molto assurdo. La famiglia come istituzione nasce dal fatto che, come il sesso, è una necessità talmente basica che la religione ci salta subito addosso, decretando cosa è giusto e sbagliato, e appropriandosi del come, quando e quanto. Nulla più. Per il resto, l'essere umano deve crescere, se possibile in una famiglia armoniosa. E cos'è una famiglia armoniosa? Una in cui c'è rispetto reciproco, se anche dovesse mancare l'amore.
Ben vengano le istituzioni che riconoscono "qualsiasi" convivenza riconosciuta da un contratto. Ora, permettete a chiunque di firmare quel contratto. Un piccolo passo avanti alla volta, possibilmente cercando di dimenticare che abbiamo il Vaticano in cortile. In Spagna sono più avanti di noi. Ora anche in Giappone. Ci facciamo proprio conoscere dappertutto...
Ragionare invece che iniziare a perdere la testa e scrivere le prime cose che vengono in mente?Ovviamente il trauma di essere separato da un genitore che ti ha cresciuto è superiore ai problemi che nascono crescendo con un solo genitore. E' ovvio che in caso di morte o separazione dei coniugi i figli ( salvo casi di grave disagio che possono comunque avvenire in qualunque coppia ) non devono essere tolti ai genitori.
Che magari litigano da mattina a sera, tirano i piatti e sbattono le porte, se non si pigliano a botte. Ma, perdiana, sono un maschio e una femmina!
Eh già, del resto il sesso è l'unico requisito, ho scritto proprio questo.
' tutto molto assurdo. La famiglia come istituzione nasce dal fatto che, come il sesso, è una necessità talmente basica che la religione ci salta subito addosso, decretando cosa è giusto e sbagliato, e appropriandosi del come, quando e quanto. Nulla più.
Veramente la famiglia come istituzione nasce ben prima delle religioni. Famiglie allargate, famiglie con modello harem, famiglie che rimangono tali solo per poco tempo ( in quanto i figli venivano presto presi sotto custodia dello Stato ). In ogni caso comunque vi sono sempre stati uno o più modelli ( in caso di Harem o famiglia allargata ) di genere diverso.
Per il resto, l'essere umano deve crescere, se possibile in una famiglia armoniosa.E cos'è una famiglia armoniosa? Una in cui c'è rispetto reciproco, se anche dovesse mancare l'amore.
Non basta il rispetto reciproco, ci sono dei comportamenti ed insegnamenti che il bambino ( da piccolo soprattutto per assimilazione e non per apprendimento ) può ottenere solo da un genere. C'è un motivo al di là dello scopo riproduttivo se donna e uomo sono diversi. E per evitare futuri sproloqui, non parlo di donna casalinga sottomessa e uomo cacciatore dominante.
Ben vengano le istituzioni che riconoscono "qualsiasi" convivenza riconosciuta da un contratto
Giustissimo, la convivenza riguarda due ( o più ) adulti mentalmente sani che devono avere tutti i diritti di vivere con chi pare a loro.
In Spagna sono più avanti di noi. Ora anche in Giappone. Ci facciamo proprio conoscere dappertutto...
In Giappone un padre può diseredare il figlio perchè gay, in Giappone un locatario può sbattere fuori l'inquilino perchè gay, in Giappone uno può subire il mobbing dei colleghi e questi rimanere impuniti perchè "tanto gay non ce ne sono in azienda, 'sto qui mente". Questa notizia riguarda la sola Shibuya che è un quartiere ( neanche una città ) di Tokyo che tra l'altro con gli omosessuali ci fa anche la propria fortuna. Per la Spagna, l'apertura agli omosessuali non è altro che la conseguenza della ritorsione ideologica avuta dopo la caduta della dittatura che premeva molto sugli ideali cattolici ( perchè i cari spagnoli il dittatore se lo sono tenuto fino alla sua morte, almeno noi lo abbiamo appeso per i piedi ) non certo una chissà quale millantata apertura mentale.
Molto interessante, consiglio a tutti.
Ma facciamo passare sotto traccia questo paiolo di cavolate? Provare attrazione sessuale a 3 anni?
La scoperta della propria sessualità non c'entra nulla con il complesso di Edipo citato da FMA.
@Kuma
In virtù di quale ruolo faresti ciò??
Io sono contrario allo sfrutammento del utero delle donne (da chiunque, ce ne sono pure copie etero). Per semplice motivo che alla fine vengono sfruttate le donne del est e del terzo mondo. Qualche tempo fa ho letto notizia che una donna ha partoto uno bambino con sindrome Down, il bambino è stato rifiutato da una copia non definita di australia.
http://www.huffingtonpost.it/2014/08/02/utero-affitto-coppia-australiana-bambino-down_n_5643899.html
Dopo sulla donazione di sperma, qui niente di male, se lesbica se lo fa nel suo utero. Di sicuro più economico, se lo possono permettere pure gente comune.
Comunque finendo qui, il tema è vasto. Difficile da affrontare. Io sono figlio di copia seperata ma ho avuto sempre due genitori, avevo sempre padre vicino. Era sempre disponibille, potevo chiamare mio padre in qualsiasi momento. Sono stato fortunato, non tutti hanno questa fortuna....dopo ci sono stati pure fidanzati di madre o nonni.
Ho conosciuto uno ragazzo (di praga) cresciuto da una coppia omosessuale, mi ha detto che preferiva una madre....ovvio che caso dipende per caso.
Io personalmente sono per 70% contrario ma è una opinione personale, bassata sulle esperienze che ho visto e affrontato.
Per citare fonti controadozioni ma anche per darvi una panoramica.
Homovox, uno grande movimento omosessuale francese.
http://www.gay.tv/articolo/homovox-gay-francesi-contrari-a-matrimoni-e-adozioni/38855/
Ovviamente, il leader europero nella questione, La Manif pour Tous
http://www.lamanifpourtous.it/sitehome/in-evidenza/matrimonio-adozione-omofobia-la-manif-risponde/
Dr. Robert Oscar Lopez, lui stesso cresciuto da madri lesbiche. Ha pure fondato un''associazione di nome The International Children's Rights Institute (ICRI)
http://www.internationalchildrensrights.com/about/
in Favore:
Cè ne sono altri associazioni che sono favore ovviamente. Gran parte gruppi politici. Loro fonti, sono più semplice da trovare. Sono anche parecchio sponsorizati.
Veramente a tre anni più o meno l'attrazione sessuale dovrebbe essersi quietata. Dal primo ai tre anni di età c'è la prima maturazione sessuale ( la seconda si avrà nell'adolescenza, per le femmine anche prima, intorno agli 8/9 anni ). Tra il primo ed i tre anni il bambino scopre per la prima volta il suo corpo e quello altrui, il bambino inizia anche a masturbarsi ( non in maniera frequente e consapevole come l'adolescente ). E' in questo periodo che l'adulto deve insegnare al bambino che ciò che fa è sbagliato ( non la masturbazione in sè ma farlo davanti ad altri ). Ovviamente non essendo il bambino in grado di comprendere la cosa ( a quest'età non puoi spiegargli che la cosa è giusta ma al contempo sbagliata in altri ambiti ) gli si da un'imposizione (ovvero non fare queste cose ) poi durante l'adolescenza quando con gli anni avrà appreso cosa sia il pudore beh, capirà cosa fare e quando lo deve fare.
Esistono anche i genitori single che non sono mai stati accoppiati, e i figli non sono passati per il trauma della morte di un genitore, o per una separazione.
Eh?
Dico la mia: sono favorevole alla parità dei diritti per le coppie gay,
sul discorso adozioni di bambini sono un po' scettico: credo che
la figura della madre sia di oltremodo importante per l'educazione
e l'insegnamento del bimbo piccolo (forse meno quella del padre) ecco che
forse sarebbero preferibili due mamme piuttosto che due papà...
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