Per il ventennale di EvangelionDistopia ha ideato e realizzato i #sapEVAtelo, ovvero curiosità e approfondimenti per ciascun episodio, ricercati e analizzati con cura e amore. Questo è un "best of" dei primi due appuntamenti.
 

Episodio 1 – L'Attacco dell’Angelo (ANGEL ATTACK)

“Non devo fuggire!”

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Già nel primo episodio della serie fa il suo esordio la celeberrima frase “Non devo fuggire!” (逃げちゃダメだ / 逃げちゃ駄目だ Nigecha dameda), legata indissolubilmente al personaggio che l’ha pronunciata, Shinji Ikari.

Le origini di “Non devo fuggire!” però sono profondamente radicate nel profondo dell’animo di Hideaki Anno, che ha messo tutto se stesso nella produzione di EvangelionAnno in persona racconta di aver attraversato quattro anni di depressione e blocco creativo in seguito alla produzione di Nadia e il pensiero “Tu non devi fuggire” è stato la spinta fondamentale a spronarlo ad andare avanti nei momenti di difficoltà durante la produzione di Evangelion.

Secondo Yasuhiro Takeda, cofondatore della Gainax e autore di The Notenki Memoirs, Anno riprese l’idea di “non dover fuggire” direttamente da Aoki Uru (sequel de Le Ali di Honneamise, il cui progetto fu interrotto prima di entrare in produzione e ciò fu una delle cause della depressione di Anno): il protagonista, che in passato era fuggito dalle sue responsabilità, decide di tenere duro e di accettare la rischiossima impresa di salvare l’eroina della storia. Anno ha ereditato da Aoki Uru il concetto della determinazione di non fuggire dai problemi, e ciò che abbiamo visto in Evangelion è un riflesso di quelle sensazioni, non soltanto la trasposizione di un tema da un'opera a un'altra.

“Non devo fuggire!” è una frase entrata a pieno titolo nell’immaginario collettivo della società contemporanea giapponese: addirittura un candidato alle elezioni, per resistere alla tensione degli esiti elettorali e alle pressioni delle aspettative dei propri elettori, ripeteva a se stesso: “Non devo fuggire!”

Sachiel e le plug suit

 
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In questo episodio vediamo per la prima volta un Angelo, nella fattispecie Sachiel, diventato l’Angelo di Evangelion per antonomasia. A prescindere da tutte le considerazioni che si possono fare su di esso, vogliamo porre l'accento su un aspetto solitamente poco considerato, ovvero sul modo in cui il design di Sachiel riflette quello delle plug suit dei Children (o -sarebbe meglio dire- viceversa).

Nelle spalle di Sachiel vi sono due strutture rigide (ossee?) con due paia di aperture circolari, mentre nelle plug suit sono presenti degli spallacci su cui vengono riproposti gli schemi circolari sotto forma di grosse viti o rivettature.
Sachiel presenta una struttura simile a una gabbia toracica a protezione del nucleo e un esoscheletro scapolare sulla schiena, molto simili al sistema di mantenimento vitale toracico delle plug suit (la sfera presente sulle plug suit di Shinji e Rei ricorda il nucleo) e alla struttura rigida sul retro delle plug suit.
Sulle cosce Sachiel ha delle strutture simili a branchie, e nella medesima posizione sono presenti delle bande nere sulle plug suit di Asuka e Rei. Notiamo che nel Proposal anche la plug suit di Shinji aveva le bande sulle cosce.

Insomma, il legame genetico tra esseri umani e Angeli e le loro origini comuni erano sibillinamente suggeriti fin dall’inizio…

Episodio 8 – L'arrivo di Asuka in Giappone (ASUKA STRIKES!)

Asuka, la prima protagonista di Evangelion


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Nell'ottavo episodio fa finalmente la sua prima apparizione Asuka, personaggio il cui ingresso in scena sconvolge le vite degli altri protagonisti nonché il ritmo narrativo di Evangelion.
Hideaki Anno voleva una protagonista femminile per Evangelion, come per Punta al Top! GunBuster e Nadia – Il Mistero della Pietra Azzurra, dunque Yoshiyuki Sadamoto realizzò una ragazza dall'aspetto simile a quello di Asuka per questo ruolo. Sadamoto era scettico nel riproporre di nuovo, dopo i succitati GunBuster e Nadia, una ragazza come protagonista ("Per quale motivo una ragazza dovrebbe pilotare un robot?" fu una delle sue obiezioni) e pertanto chiese ad Anno che il personaggio principale fosse un maschio.
Le idee sviluppate per questa protagonista mancata confluirono poi nel personaggio di Asuka, coprotagonista della serie e caratterizzata in modo simile sia a Nadia che a Noriko.

La "nascita" di Asuka

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In un primo momento Yoshiyuki Sadamoto aveva concepito tutti i personaggi con tratti giapponesi; solo in seguito decise di ridefinire il colore dei capelli dei personaggi in quanto era necessario trovare un modo rapido ed efficace per riconoscerli.
In Evangelion Proposal possiamo appunto notare come Asuka abbia i capelli di un colore castano chiaro (e leggermente più corti rispetto alla versione definitiva del personaggio).
Sadamoto concepì il personaggio di Asuka come una "idol", inoltre il rapporto della ragazza con Shinji venne strutturato su quello che lega Nadia e Jean, i protagonisti di Nadia – Il Mistero della Pietra Azzurra.

Ci sono ancora tante curiosità, andate a leggerle sul sito di Distopia Evangelion

I #sapEVAtelo sono frutto di un lavoro di ricerca e confronto delle fonti, con un pizzico di rielaborazione e interpretazione, a cui aggiungiamo la nostra passione e conoscenza di Evangelion che durano da oltre 15 anni.

• Neon Genesis Evangelion Encyclopedia, a cura di G. Cannarsi (fascicoli allegati alle prime sei VHS di Evangelion pubblicate da Dynamic Italia, 1997-1998);
• Neon Genesis Evangelion Enciclopedia, a cura di A. Poggio, G. Morando, C. Giorgi (allegata ai DVD di Evangelion edizione Platinum pubblicati da Dynit, 2008);
• EvaWiki, wiki di EvaGeeks.org.