Per chi non lo sapesse, nella cucina nipponica esiste il termine "yôshoku" che identifica la cosiddetta cucina occidentale alla giapponese, cioè quei piatti presi da un paese straniero e rielaborati a tal punto per adattarsi al palato locale da diventare un'altra pietanza. Tra questi c'è sicuramente il curry, le korokke (le crocchette) e, udite udite, il Naporitan cioè gli spaghetti alla napoletana!!!
Dei loro "genitori" originali i Naporitan hanno ben poco, ma la loro storia è sicuramente interessante.
 

Tutto nasce quando, il 30 agosto 1945, il nuovo comandante supremo per le Forze Alleate, Douglas MacArthur, sbarca all'aeroporto di Atsugi a Yokohama e si dirige verso un elegante hotel che si affaccia sul porto, uno dei pochi ad essere sfuggito alla distruzione dei bombardamenti. L'albergo è il New Grand Hotel trasformato in una residenza per ufficiali statunitensi e il cuoco è Shigetada Irie, ansioso di soddisfare al meglio i suoi nuovi clienti.
Ispirato dagli spaghetti con il ketchup che facevano parte delle razioni militari statunitensi, decide, per far sentire "a casa" i suoi ospiti, di creare un nuovo piatto chiamato "spaghetti Napolitan".
 

A differenza di quello che si potrebbe credere però, Irie non usò mai il ketchup per la sua salsa; d'altronde aveva imparato a cucinare secondo i metodi della cucina classica francese e italiana.
Quindi per la sua ricetta mescola insieme purea di pomodoro in scatola, aromatizzata con aglio e pancetta affumicata, a cui aggiunge funghi in scatola e verdure tritate. Inoltre quando la pasta è a metà cottura, la toglie dal fuoco e la lascia a mollo per qualche ora, in modo che la consistenza assomigliasse alle tagliatelle udon, più adatte ai gusti giapponesi.
 

Nonostante questa descrizione possa lasciare inorriditi i nostri palati, il piatto diventa presto un enorme successo e sono molti i ristoranti che decidono di copiare i Naporitan ed introdurli nel loro menù.
Ma poiché la purea di pomodoro, per non parlare dei pomodori freschi, è cara e difficile da reperire, si sostituisce con il ketchup, considerato come un condimento di alta qualità in Giappone fino agli anni Sessanta. Inoltre furono aggiunti i wurstel, in modo da avere anche una fonte proteica a basso costo.
 

Come tutti i grandi successi, la paternità del piatto è presto messa in discussione e le teorie si moltiplicano. Forse è stata la Marina Imperiale giapponese ad introdurre questa ricetta, trovando ispirazione nella pasta con salsa di pomodoro consumata in Italia durante la prima guerra mondiale.
Altri dicono che nei ristoranti dei Mitsukoshi Department Store era già stato servito insieme ad altri piatti occidentali e ci sarebbe la testimonianza dell'attore Furukawa Roppa che riferisce su un giornale dell'epoca di averlo assaggiato.
Altri ancora affermano che un ristorante a Yokohama potrebbe averlo servito sei anni prima del New Grand Hotel. Qualunque sia la sua origine, oggi i Naporitan sono considerati a tutti gli effetti un piatto tipicamente giapponese e forse è un bene che sia così....
 

A confermare ciò, ad aprile di quest'anno l'azienda giapponese Kagome, nota soprattutto per i suoi prodotti a base di pomodoro, ha rivelato il suo nuovo personaggio promozionale "Naporitan": una fata napoletana nata per riempire lo stomaco e il cuore di ognuno con gli Spaghetti Naporitan.

Per chi volesse cimentarsi ai fornelli ecco la ricetta:

Ingredienti

400 g di spaghetti

1 cipolla media

1 spicchio di aglio

1 piccolo peperone o mezzo peperone verde

4 fette di pancetta affumicata

8 piccoli wurstel

2 cucchiai di olio d'oliva

100 ml di pomodoro

2 cucchiai di ketchup di pomodoro

Sale e pepe

Prezzemolo tritato e formaggio parmigiano grattugiato, a piacere
 

Procedimento

Portare 4 litri d'acqua a bollore e salare. Affettare finemente la cipolla, i peperoni e l'aglio. Tagliare i funghi e la pancetta in strisce sottili. Tagliare in diagonale i wurtsel. Quando l'acqua bolle, buttare la pasta. Mentre questa cuoce, scaldare l'olio in una grande padella e aggiungere le cipolle.
Quando sono imbiondite, aggiungere i peperoni e l'aglio. Saltarli in padella, aggiungere sale e pepe e toglierli dalla padella. Aggiungere la pancetta e far cuocere per due o tre minuti, quindi aggiungere i wurstel e i funghi.
Cuocere finché i wurstel non saranno bruni sui bordi. Rimettere le verdure nella padella, aggiungere la salsa di pomodoro e il ketchup, mescolando bene. Quando la pasta sarà cotta, passarla in padella finchè non si sarà amalgamata bene con il sugo.
Aggiustare di sale e pepe e guarnire con prezzemolo tritato e formaggio grattugiato. Itadakimasu!

Fonti consultate:
The JapanTimes
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