Se siete già stati in Giappone e volete vedere qualcosa di diverso e di nuovo, ma anche se è la prima volta che sbarcate nel Sol Levante ma la vostra indole vi porta fuori dagli itinerari classici brulicanti di turisti e preferite posti meno conosciuti ma altrettanto belli e caratteristici, questo è il viaggio che fa per voi: Estate Plus 2018, il viaggio organizzato da Animeclick che affiancherà il tour Classico (ormai pieno...) ma se ne discosterà per 4 giorni per visitare la zona intorno a Okayama.
E che cosa ci sarà mai da vedere, per cui valga la pena partire, vi starete chiedendo? C'è la vostra Hachi qui apposta per illustrarvi le meraviglie che risiedono in queste località: Okayama, appunto ma anche Kurashiki, Naoshima e Tottori.

 
Naoshima

Amate l'arte ma i musei sono luoghi troppo soffocanti per voi? Andando a Naoshima si può trovare un modo diverso di concepire l'arte e il modo di usufruirne con quello che è a tutti gli effetti un'installazione a cielo aperto, ma non solo. Situata nel Mar Interno di Seto, è una piccola isola diventata però celeberrima per i suoi musei di Arte moderna, l’architettura di alcune sue costruzioni e le sculture sparpagliate su tutto il suo territorio in una cornice unica in cui le opere sono presentate e valorizzate diventando un tutt'uno con la natura.
Natura che potrete già ammirare dai ponti dei traghetti che collegano l'isola alla terraferma e che lasciano già intuire la bellezza che ci aspetta una volta sbarcati a terra.
 

Il simbolo di Naoshima sono le famose zucche a pois di Yayoi Kusama: una rossa a pois neri è situata a Miyanoura, l’insediamento principale dell’isola insieme a Honmura; l'altra gialla è collocata proprio in riva al mare, da cui è a volte addirittura sommersa quando c'è l'alta marea. Tutto è iniziato negli anni '80, quando Soichiro Fukutake, il presidente della società Benesse (con sede a Okayama), si mette alla ricerca di una sede per la collezione d'arte della società.
Piuttosto che costruire un museo a Tokyo l'uomo ricorda l'isola della sua infanzia e decide che Naoshima dovrà diventare capitale dell’arte contemporanea. Con l'aiuto del famosissimo architetto Tadao Ando, sono stati costruiti sull'isola musei e tutta una serie di edifici che nel loro insieme hanno dato vita al "Benesse Art Site". Il municipio e le scuole sono invece opera dell'architetto Kazuhiro Ishii, il cui stile particolare è stato proprio denominato "architettura di Naoshima".
 

Il Benesse House Museum è il cuore del sito: è uno spazio polivalente che vale la pena di essere visitato per diverse ragioni. Prima di tutto per ammirare l'edificio in sè, composto da una serie di edifici progettati da Tadao Ando. Al suo interno si colloca anche un hotel con una quarantina di stanze, tutte arredate con oggetti di design e opere d’arte.
Il museo vero e proprio invece è sempre aperto al pubblico e espone artisti quali Andy Warhol, Richard Long, Bruce Nauman, Jennifer Bartlett, Hocknet e Giacometti. Da sottolineare come molte opere siano site specific, cioè la loro collocazione negli spazi del museo è stata definita dagli artisti stessi.
Ma l'unicità del posto è che l'allestimento non è solo all'interno della struttura, ma va oltre, invadendo le terrazze, il giardino e la spiaggia, confondendo ed annullando i confini e facendo diventare arte anche ciò che non lo è.
 

Ma il Benesse non è l'unico museo presente a Naoshima! Da citare anche il Chichu Art Museum, ancora una volta opera di Ando: una buona parte dell'edificio è stato costruito sotto terra, per non alterare la natura dell’isola, ma nonostante questo le stanze accolgono moltissima luce, che va ad illuminare le opere di Claude Monet, James Turrell e Walter De Maria.
Altra importante tappa per gli appassionati è il Museo Lee Ufan, dedicato all'omonimo artista giapponese. Anche in questo caso già solo l'edificio vale una visita, grazie al suo ingresso scenografico, costituito da una lunga scala con un alto muro che non consente di vedere il mare, salvo poi apparire all’improvviso una volta giunti in cima.
 

Da citare poi la commistione di antico e moderno che si può trovare ad Honmura, cittadina all'interno dell'isola. Qui ha preso vita l'Art House Project grazie al quale case vuote e disabitate, sparse per le zone residenziali, sono trasformate in opere d'arte.
Perfettamente inserite nel tipico quartiere di case tradizionali nipponiche, sono in tutto sette, recuperate a partire dal 1998 e fondono strutture antiche ad installazioni di luce e opere d'arte moderne. Le case vanno letteralmente scovate dai visitatori, chiedendo informazioni a coloro che si occupano della biglietteria e della manutenzione delle case stesse, entrando così in contatto con gli abitanti dell'isola, vecchi pescatori e famiglie che risiedono qui, dando vita ad un'esperienza di viaggio davvero unica.
 

Piccola curiosità: sull'isola c'è anche un museo gratuito dedicato a 007, "The Man with the Red Tattoo Museum" dal nome del romanzo omonimo di Raymond Benson. Nel libro una parte importante della storia è ambientata proprio a Benesse House durante un summit del G8.

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Fonte consultata:
Kanpai
Artribune