La tennista giapponese Naomi Osaka ha vinto gli Australian Open, uno dei quattro tornei di tennis che compongono il Grande Slam (cioè i tornei più importanti al mondo). Osaka ha battuto la ceca Petra Kvitová in tre set (7-6, 5-7, 6-4) ottenendo anche la prima posizione nel ranking mondiale femminile. Ma in questi giorni non si è parlato solo della sua vittoria storica: la Osaka ha dovuto rispondere anche sulla polemica scatenata dallo spot della Nissin, storica ditta di noodles istantanei e suo sponsor.
 

La Nissin Foods Holdings Co infatti aveva creato due spot sotto forma di video animati volti a promuovere il suo prodotto esclusivo Cup Noodle con protagonisti Osaka e Kei Nishikori, un altro tennista giapponese sponsorizzato dalla compagnia di Tokyo.
Ma in molti hanno notato come la Osaka apparisse molto diversa dalla sua controparte reale: capelli molto più lisci e pelle molto più chiara. Naomi Osaka infatti è una "hafu", termine giapponese usato per riferirsi ai figli di unioni tra cittadini del Sol Levante e stranieri. Ha il padre haitiano Leonard Francois, e la madre giapponese, Tamaki Osaka, originaria dell'isola di Hokkaido.
 

Si è iniziato a parlare di whitewashing (che è quando in un film il protagonista, interpretato da un attore (o attrice) bianco, nella realtà appartiene ad un’altra etnia) ed è scoppiata una forte polemica che ha portato alla rimozione da YouTube dei video pubblicitari e alle scuse formali della Nissin che ha negato di aver reso intenzionalemente più bianco il colore della pelle della Osaka.
"Saremo più attenti alla questione della diversità", ha dichiarato un funzionario della compagnia, dicendo inoltre che la Nissin per realizzare l'anime si è consultata con l'agenzia che rappresenta la tennista, ma evidentemente non è riuscita a comunicare correttamente.
 

Sulla vicenda è intervenuta la stessa giapponese che ne ha parlato nella conferenza stampa tenuta dopo la semifinale vinta contro Karolina Pliskova. "Ho parlato con loro, si sono scusati" ha detto Osaka ai giornalisti. "Per me è una cosa ovvia, sono abbronzata. Non penso che l’abbiano fatto a scopo di whitewashing o simili. Ma sono convinta che la prossima volta che vorranno rappresentarmi in qualche modo, senz’altro me ne dovranno parlare".

Fonti consultate:
JapanToday
TennisWorldItalia