Dopo aver riproposto le opere più celebri della sua vasta produzione, nel mese di giugno Planet Manga ha proposto ai lettori italiani un inedito del sensei Jiro Taniguchi: ICE AGE - CHRONICLE OF THE EARTH (Chikyu Hyokai Goto Osamu), opera sci-fi in due volumi che anticipa con straordinaria modernità i temi del delicato rapporto tra uomo e natura.

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Il manga è stato serializzato per la prima volta sulla rivista Morning di Kodansha nel 1987-88 prima di essere raccolto in volumi.
L'arrivo di un titolo come questo ha una grande importanza poiché serve a far conoscere agli italiani un momento storico particolare della produzione del maestro. Negli anni '80 e inizio '90, Taniguchi scrisse infatti per lo più storie d'azione come Trouble Is My Business (1979) ed Enemigo (1984), o storie che ritraevano la natura e i grandi spazi aperti come Blanca (1984), e K - Racconti (1993). Ice Age s'incastona in maniera pertinente tra questi temi, sia dal punto di vista della sceneggiatura che dei disegni. Un dittico visionario che prende spunto dalle grandi storie in cui già il fumetto/anime giapponese si era contraddistinto, da Miyazaki a Otomo

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In un lontano futuro la Terra  sta vivendo una nuova era glaciale. Situato a Nunatak, un'isola artica, il sito minerario di Tarpa è gestito dalla Shivr Resources Development Authority. Qui troviamo il figlio ribelle del presidente della compagnia, Takeru, esiliato temporaneamente in questi luoghi dal padre per renderlo più maturo. In un incidente causato dall'invecchiamento delle attrezzature, il capo del sito rimane gravemente ferito, e prima di morire, consegna a Takeru una scatola contenente il braccialetto sacro della sua defunta madre e un messaggio di suo padre che lo avverte che sta per verificarsi un cambiamento climatico senza precedenti. Takeru a questo punto viene messo, a sorpresa,  a capo del sito ma la cosa porta parecchia confusione tra i lavoratori che non ne amano il carattere menefreghista e non riconoscono in lui alcuna virtù da capo. Tuttavia Takeru riesce a mettersi in luce grazie a una missione di salvataggio prima che Tarpa venga tagliata fuori dal resto del mondo, senza rifornimenti a causa dei repentini cambiamenti climatici e dei pirati che impediscono l'arrivo di soccorsi. Il ragazzo prende quindi in mano la situazione e con un manipolo di persone decide di avventurarsi fuori, in un mondo esterno il cui ambiente è ormai gelido e ostile, popolato da insetti, balene e orsi giganti!

Inizia qui la vera avventura: riuscirà il ragazzo a capire quali misteri si celano dietro il bracciale lasciatogli dalla madre? E quale sarà il suo ruolo in questi scenari apocalittici che si stanno verificando?
In questa storia l'umanità non può che restare inerme, davanti allo scontro epocale tra la natura e la tecnologia ormai libera dal controllo dei suoi creatori.
Nella capitale Abyss infatti, il computer centrale impazzisce e si erge ad architetto di un nuovo mondo usando la sua super-tecnologia per creare una nuova razza umana denominata A.D.O.L.F., pronta ad eliminare la vecchia umanità considerata superflua e dannosa al pari di un virus.

Sarà l'alba di una nuova era in cui l'umanità potrà coesistere con la natura, o sarà la fine definitiva dell'uomo, schiacciato dai mostri da egli stesso creati?

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Ice Age - Chronicle of the Earth offre una storia di fantascienza catastrofica gravida di tematiche, dall'ambientalismo al post apocalittico, dallo scontro natura/tecnologia umana allo slice of life. Lo stile artistico di Taniguchi è, come sempre, buono anche se forse non al livello delle altre opere dello stesso periodo. Siamo di fronte d'altronde a una sorta di esperimento e di "prima volta", come spiega lo stesso Maestro nella postfazione alla fine dell'ultimo libro:
 
«Immaginavo che, prima o poi, avrei assolutamente provato a disegnare un incredibile racconto avventuroso come si addice a un fumetto... mi si spiegavano davanti svariati mondi immaginari. In pratica Ice Age era la storia che avrebbe reso reali tali fantasie... eppure non sono riuscito a  veicolare bene quello che avevo immaginato...
All'epoca l'idea di rappresentare un mondo narrativo che nessuno avesse mai visto né disegnato fino a quel momento mi riempiva di entusiasmo. Quando ora provo a rileggerlo, non posso fare a meno di imbattermi in punti in cui mi chiedo se tanta smania non sia stata piuttosto inconcludente. La questione è che ho riempito la storia di troppi elementi in modo vorace... forse avrei dovuto dedicarmi di più allo sviluppo della trama.
»

Che sia un'opera prima dal punto di vista degli argomenti trattati si vede piuttosto chiaramente nel secondo volume, dove non è difficile neanche per i meno avvezzi, ritrovare in talune scene le influenze dell'Akira (1982-90) di Otomo e il Nausica (1982-94) di Miyazaki.
Troppi però i temi messi in campo e non tutti sembrano affrontati coerentemente all'interno della storia che si evolve a "compartimenti stagni", laddove a volte i cambiamenti nella trama e nelle ambientazioni sono talmente repentini da sembrare di essere passati da un fumetto ad un altro più volte. Si passa dalla storia post apocalittica all'esoterismo, fino allo scontro natura/tecnologia e all'intervento alieno; troppo per non generare una sorta di "stordimento" nel lettore.



Molti personaggi sono appena abbozzati e lo stesso protagonista, Takeru, meriterebbe un'attenzione migliore con una crescita personale maggiormente curata. Lo vediamo invece passare in poco tempo da ribelle scansafatiche a ragazzo senza macchia e senza paura.
Dal punto di vista dei disegni non possiamo non rimanere a bocca aperta davanti a tante splendide immagini dettagliatissime della miniera, dei macchinari e veicoli. È impossibile anche sul lato tecnico non confrontare questo manga con Akira di Katsuhiro Ōtomo. 
Taniguchi posiziona infatti figure umane molto caricaturali su sfondi minuziosamente disegnati, fantascientifici e iper tecnologici (in stile Akira) ma anche naturalistici e estremamente realistici, cosa che poi riprenderà abbondantemente in futuro.

Taniguchi, infatti, aveva una grandissima sensibilità ambientalista ma anche grandi speranze per il futuro, come ha dimostrato nel finale stesso di questo fumetto.

 
«Adesso l'ambiente terrestre è peggiorato e avverto il pericolo che la Terra possa ammalarsi a nostra insaputa. Chissà se davvero, in futuro, il genere umano si evolverà e avrà la saggezza (o la capacità) di vivere in sintonia e dialogare con la natura.»

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Che dire quindi di questi due volumi? Siamo sempre di fronte a Jiro Taniguchi, quindi il tempo speso a leggere non è mai assolutamente speso male. Rimane un'ottima esperienza visiva per una sorta di favola ecologica che ha diversi spunti interessanti, anche non nuovi, e forse utilizzati in maniera un po'ingenua. Non è sicuramente la prima opera da leggere per conoscere questo artista, e sicuramente non siamo di fronte a un titolo perfetto, ma con Taniguchi, un manga non può che essere piacevole da leggere.
ICE AGE CHRONICLE OF THE EARTH viene proposto in Italia in due albi da 16,90 euro (a volume), 276 pagine ognuno. Disponibile anche in bundle con sovraccopertina a 33,80 euro.