L'immortale: prime impressioni sul manga di Hiroaki Samura

Grazie a Planet Manga torna in Italia un grande capolavoro delle letteratura manga del ventesimo secolo: L'immortale, opera magna del maestro Hiroaki Samura.

Chi non conosce L'immortale? Per fama, forse, sono davvero pochi coloro che non hanno mai sentito parlare di Manji, il protagonista, e della giovane Rin, forte anche della recente trasposizione anime presente in streaming su Amazon Prime.  
La storia ruota intorno a Manji, samurai immortale colpevole della morte di 100 uomini, e alla giovane Rin, orfana che cerca vendetta per la morte della propria famiglia; spinta da questo desiderio arruola Manji come guardia del corpo. La coppia si muove bene dentro lo spazio della storia e ne regge la scena. Se dapprima sembrano cozzare tra loro, in breve tempo troveranno il loro equilibrio in modo naturale e non forzato. Per Manji, la ragazzina diviene sempre più come una sorella di cui prendersi cura e da assecondare.

Le prime pagine del manga raccontano del crimine commesso dal samurai e sono fondamentali per capire le motivazione che lo spingono ad accettare la richiesta della giovane Rin. 
Nei capitoli successivi i nemici vengono sconfitti senza troppi preamboli, tuttavia, a volte, non si capisce bene come i due protagonisti siano riusciti a rintracciarli. Gli scontri sono ben descritti, mai caotici.
La grande bellezza di quest'opera, per me rimane il disegno magistrale del sensei, che è in grado di trasmettere le intenzioni dei personaggi e le azioni degli stessi in maniera silente. 
La lettura scorre veloce anche grazie alla mancanza di lunghi dialoghi strutturati, ciò nonostante le parole che si leggono in questo primo volume sono piene di riferimenti storici e culturali.

La nuova edizione proposta dell'editore italiano risulta essere fedele all'originale giapponese: due volumi in uno, formato standard e sovraccoperta. L'unica differenza è la svastica censurata sulla copertina, richiesta avanzata dai giapponesi stessi per tutte le edizioni europee. Scelta che può essere condivisa o meno, ma che risulta alquanto inutile se all'interno del manga, il simbolo non censurato, lo troviamo più e più volte disegnato sul kimono di Manji.

L'immortale è un must per tutti i lettori di manga e appassionati del genere, impossibile non averlo nella propria collezione, e ora che ritorna con questa nuova edizione, è impensabile lasciarlo sugli scaffali delle fumetteria e non portarlo a casa. Chi come me all'epoca della prima uscita non era riuscito ad averlo, o chi, come molti, possiede l'edizione "sottiletta", non potrà perdere l'occasione di recuperare o ricollezionare questo fantastico capolavoro.

Autore: Arwen1990