La vita di un fumettista in Giappone non è sempre rose e fiori. Prima di essere raccolto in volumi, un manga viene quasi sempre serializzato su una rivista e gli autori, che nel caso dei fumetti giapponesi prendono il nome di "mangaka", hanno quindi il compito di preparare entro le scadenze (che possono essere di un mese o di una settimana a seconda dei casi) un nuovo capitolo. Questo stile di vita li porta però a trascorrere giornate stancanti e molto impegnative, in cui il loro unico pensiero è completare il lavoro e farlo nel miglior modo possibile.
 
Sul canale YouTube Paolo fromTOKYO è stato caricato un breve documentario che mostra da vicino la giornata tipo di un mangaka, in particolare quella di Reiji Miyajima (Kanojo, okarishimasu), mettendo in evidenza tutti i problemi derivanti da una serializzazione, specialmente se settimanale.
 
 
L'autore conduce uno stile di vita abbastanza ciclico, caratterizzato da orari sballati, preparazione di bozze, rifiniture dei disegni e appuntamenti con gli editor. Quando si è in ritardo sulla tabella di marcia ed il capitolo non è ancora pronto, può capitare che il lavoro venga protratto fino all'indomani, costringendo il mangaka ed i suoi assistenti a fare le nottate in ufficio, oppure se l'editor non approva una determinata scelta narrativa e suggerisce dei cambiamenti si è costretti a rimettere mano alle tavole per modificarle. Per non parlare del fatto che queste mansioni vengono tutte svolte sotto pressione: bisogna ricordare che una serie viene serializzata su una rivista SOLO se piace al pubblico e nel momento in cui non viene più considerata "popolare" questa viene interrotta.

Ovviamente quello del mangaka è un lavoro che potenzialmente può dare molte soddisfazioni, ma il gioco ne vale la candela? Fatecelo sapere nei commenti!